Trovate la notizia completa nel link “La Sicilia”: https://www.lasicilia.it/cronaca/svuotata-societa-in-crisi-arrestato-amministratore-della-sicula-costruzioni-1815068/
Trovate la notizia completa nel link “La Sicilia”: https://www.lasicilia.it/cronaca/svuotata-societa-in-crisi-arrestato-amministratore-della-sicula-costruzioni-1815068/
Questa titolo rappresenta in maniera conciso il metodo pensato dal giudice Falcone per colpire tutte quelle società di capitali legate cosa nostra…
Da una analisi dettagliata è facile individuare non solo i settori di attività nelle quali queste società operano, ma anche i componenti sociali, dagli amministratori ai soci, ciascuno di essi infatti permette di identificare se vi sono al loro interno membri e/o affiliati a quelle organizzazioni mafiose che hanno deciso ora di trasformarsi in imprenditori…
Vanno altresì ricercati anche individui esterni che, senza essere direttamente implicati nelle attività criminali, si offrono quale supporto economico e finanziario, vero e proprio ausilio per il riciclaggio del denaro sporco…
Sono questi ultimi a realizzare i maggiori proficui, grazie ad investimenti leciti in nuove attività, in particolare in tutte quelle realtà dove vi è un importante circolazione di denaro contante…
Ecco perché diventa fondamentale compiere quegli accertamenti sulle attività (apparentemente) lecite di tali società, perché oltre a fornire interessanti valutazioni sui nuovi settori o attività economiche interessati da quel fenomeno mafioso, possono contribuire a svelare quelle particolari tecniche usate per l’uso di quei mezzi finanziari, derivanti per l’appunto dalle attività illecite, per camuffare il reale compito di quelle attività.
Nel far ciò tutto è lecito e deve essere posto in campo: dalle intercettazioni telefoniche, ai movimenti bancari, al controllo diretto della polizia giudiziaria, al coordinamento dei magistrati istruttori certamente qualificati…
Ovviamente sia le indagini di natura fiscale che quelle svolte sui patrimoni immobiliari, costituiscono non solo nuove verifiche o riscontro agli accertamenti già eseguiti, ma imput per nuove investigazioni.
Per quanto riguarda il controllo sui patrimoni immobiliari, basta partire ovviamente dalle conservatorie dei registri immobiliari e si ricostruisce pian piano il patrimonio immobiliare acquisito nel corso degli anni, la sua documentazione, i movimenti bancari relative alla compravendita ed eventuali perizie estimative.
Certamente per i sopraddetti controlli è necessario affidarsi a corpi di polizia specificatamente addestrati, come ad esempio il Corpo della Guardia di finanza, a tale tipo di interventi, in particolare bisognerà controllare il patrimonio dei vari soci e di possibili amministratori “teste di legno”, aumento di capitali, crescita del volume d’affari, oggetto dell’attività effettivamente svolta, appalti aggiudicati, movimenti bancari, trasferimenti e acquisizioni di società o mai d’impresa, etc…
Sì… pensò che basterà semplicemente seguire i soldi, per comprendere quanto collusa o affiliata sia una società e di conseguenza tutti i suoi referenti!!!
Certo so bene che il vero problema oggi è riuscire a farlo e non soprassedere per come attualmente sta accadendo!!!
Stasera, avrei voluto pubblicare la seconda parte di “Ecco… questa è la lista di quanti sono ricattabili“, ma avendo letto la notizia (pubblicata sui quasi tutti i nostri quotidiani on line), ed avendo a cuore questo argomento, ho preferito dirottare, su questa ultima notizia, la mia attenzione…
Non ho alcun interesse a ripetere quanto trovate perfettamente riportato nei quotidiani, bensì voglio riportare l’attenzione sulle condotte illecite contestate… dalle quali, si è potuto accertare come, la gestione di quegli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale, operava sostanzialmente negli interessi della famiglia interdetta… appoggiando non solo le operazioni degli eventuali soci (che avevano subito il provvedimento interdittivo), ma operando in modo arbitrario, sulle società del gruppo imprenditoriale ad essi collegate…
Bisogna dare atto alle procure di non fermarsi dinnanzi a fatti del genere che oltre ad essere gravi, condizionano il giudizio che ognuno di noi ha, nell’operato degli uomini e donne… scelti dalle nostre istituzioni.
Sono certo che in questo momento, molti tra loro (di quella categoria) stanno tremando… e chissà se in questo momento, non stiano cercando di far sparire dai propri conti bancari, quanto in maniera disonesta avevano fin qui realizzato…
Ci sono vari motivi per cui una società viene accompagnata alla liquidazione, in particolare l’Art. 2484 c.c. stabilisce che le società per azioni, in accomandita ed a responsabilità limitata si sciolgono per le seguenti cause:
Esistono varie modalità perché si possa giungere in maniera più o meno celere alla liquidazione di una azienda, provocando così in tempi indefiniti ed a seconda della gestione, la conclusione di una attività aziendale…
Uno dei primi obbiettivi adottati è la “svendita” di tutti i suoi beni strumentali, quindi il patrimonio immobiliare, quindi si punta ad una eventuale riscossione di tutti i crediti ed infine, al pagamento di parte di debiti, fino alla vera e propria estinzione dell’azienda…
Sappiamo bene che è possibile rientrare dalla liquidazione, nel momento in cui vengono risolte le cause che l’avevano portata alla liquidazione stessa… è’ già capitato, anche se molto raramente…anche perché il più delle volte la liquidazione viene effettuata per evitare di giungere direttamente ad un fallimento o perché la liquidazione è motivo della mancata pluralità dei soci e comunque, nella sostanza…, la messa in liquidazione rappresenta di fatto la pietra tombale… avviando nei fatti lo scioglimento della stessa.
Le scelte da operare per risanare una società esistono il problema è sempre quello di metterle in pratica, cosa che purtroppo non sempre viene realizzata… anzi il più delle volte, invece di gestire correttamente quella difficile situazione, garantendo così in primiss i posti di lavoro dei dipendenti, vengono attuate tutta una serie di procedimenti “errati”… che non fanno altro, che scatenare delle conseguenze irreversibili, nelle quali, sono proprio questi ultimi – e cioè i dipendenti – a doverne subire per primi le conseguenze…