Archivi categoria: sindacati
Muore un lavoratore ogni 8 ore, ma sono pochi coloro che prendono in maniera seria la gestione della sicurezza!!!
Certo, come sempre avviene, dopo l’ultima tragedia nel cantiere di Firenze, le Istituzioni si ricordano che tra i gravi problemi presenti in questo Paese, vi è il mancato rispetto della “Sicurezza nei luoghi di lavoro“!!!
D’altronde non bisogna essere un esperto per leggere i dati impietosi che ricordano a quegli incompetenti che secondo quanto riportato nel rapporto INAIL, muore ogni 8 ore e mezza un lavoratore, parliamo quindi di tre morti al giorno, circa 86 al mese!!!
Ovviamente a questi dati ufficiali, mancano tutte le denunce di quegli incidenti mortali occorsi certamente all’interno dei luoghi di lavoro, ma fatti passare come incidenti in itinere, ovvero avvenuti nel tragitto casa-lavoro oppure come incidenti casalinghi…
Naturalmente il settore con più incidenti mortali è quello delle costruzioni, a cui vanno sommati le migliaia di infortuni gravi che non hanno provocato la morte del lavoratore, ma hanno lasciato su di essi profonde invalidità permanenti, un handicap che costringe quei soggetti non solo ad un intervento assistenziale permanente e continuativo, ma condiziona in pieno quella propria sfera individuale, familiare e soprattutto relazionale…
Non parliamo dei molti giovani che si contano come vittime, a molti di questi ragazzi vengono applicati da quegli imprenditori contratti alternativi, sì… per risparmiare. Fanno uso del cosiddetto “dumping” contrattuale, cioè nello svolgere lavori edili o di manutenzione, si ritrovano incredibilmente uno di quei contratto metalmeccanici o ancor peggio legato a lavori come multiservizi.
Tutti sanno quanto avviene da decenni in quel mondo del lavoro, ma nessuno ne denunciano quel distorto sistema perché tutti ne fanno parte e ne godono i profitti, dalla politica alle istituzioni, dalle associazioni di categoria agli imprenditori, e soprattutto la criminalità organizzata che trova, nei soggetti di cui sopra, i referenti perfetti al loro sostegno!!!
Non parlatemi infine di valori, identità, codici etici, rispetto dei protocolli di legalità, controlli, protocolli di legalità, la maggior parte di quelle cose scritte sulla carta non vengono neppure attuate, servono solo per far comprendere che essi attuano principi di legalità, ma nulla di ciò è vero, d’altronde a smentire quanto sopra, mi basterebbe non più di un minuto!!!
Dall’esperienza trentennale in quei luoghi di lavoro, sia in Italia che all’estero e permettetemi altresì di prendermi il merito di non aver mai avuto nei cantieri nei quali ho svolto funzioni tecniche, ma soprattutto incarichi di Cse o RSPP, un solo incidente mortale; beh… ritengo che sono pochi i soggetti che possono non solo paragonare la propria esperienza con quella del sottoscritto, ma soprattutto pensare di parlare di sicurezza, senza aver mai denunciato personalmente nulla presso gli organi preposti!!!
Per concludere vorrei esprime un’eccezione a questo inconcludente “sistema di gestione della sicurezza”; mi riferisco innanzitutto ai Sindacati, in particolare alla CGIL (in questi anni ho potuto costatare il corretto operato compiuto dai responsabili della Provincia di Catania e Siena) che costantemente rappresentano quei loro iscritti a difesa dei loro interessi, in particolare in quei luoghi di lavoro fortemente a rischio e dove, tra mille difficoltà e con poca collaborazione da parte di Committenti e imprese, cercano quotidianamente di tutelare quella mancata sicurezza!!!
Ed infine un plauso agli Enti Scuole Edili, per la loro attività di formazione e di addestramento, fondamentale – secondo il sottoscritto – per preparare lavoratori e tecnici a quel comparto delle costruzioni che come ormai sappiamo presenta più rischi, ma non solo quanto appreso durante quelle didattiche, permetterà di prevenire incidenti e quindi possibili infortuni, non solo per se stessi, ma anche per i loro colleghi di lavoro: difatti… quanto ahimè accade, ritengo sia conseguenza della mancanza comunicazione!!!
ADESSO BASTA!!! Il 20 Novembre tutti in piazza a Siracusa per protestare…
Il ministro Salvini, per la prima volta, ha precettato i lavoratori dallo sciopero generale del 17 novembre indetto da Cgil e Uil, riducendo – ripeto, una circostanza mai accaduta prima – la durata dello sciopero da otto a quattro ore nel settore dei trasporti!!!
Per un momento, osservando quell’imposizione, ho ripensato a quanto accaduto nel 1922, un momento che – a seguito dell’ascesa del fascismo – vedrà nel giro di pochi anni cancellata ogni forma di legalità democratica, libertà politica e soprattutto sindacale!!!
Ecco perché non è tempo di aver paura o comportarsi da codardi e ancor peggio da crumiri, peraltro è incredibile dover costatare come in questa “repubblica delle banane” si viene precettati da un ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che in vita sua non ha mia lavorato e non conosce minimamente il significato di faticare, già… per un salario dignitoso!!!
Ecco perché è tempo di scendere in piazza a iniziare dal 20 Novembre a Siracusa, insieme a CGIL e UIL per giungere ancor più numerosi a Roma, per far comprendere come il tempo dei ricatti e delle imposizioni sia ormai finito!!!
Basta quindi con l’aumento degli stipendi e dei vitalizi solo per loro, mi riferisco ai nostri sterili parlamentari, mentre viceversa gli stipendi dei lavoratori e delle pensioni sono rimasti eguali da 25 anni a causa di una mancata riforma fiscale…
Inoltre, si osservino le misure di contrasto adottate, banali in particolare contro l’evasione e il lavoro a nero, una condizione che ha determinato di fatto, disuguaglianza, povertà e soprattutto precarietà!!!
Non parliamo poi delle pensioni, nessuna garanzia di flessibilità, siamo per loro come “carne da macello”, serviamo esclusivamente – lavorando fino a 67 anni – a garantire quegli stipendi d’oro e quelle pensioni immeritate, senza ricevere da questo stato ingrato, quantomeno un dignitoso futuro pensionistico, che tuteli quel minimo di potere d’acquisto!!!
Non parliamo poi delle penalizzazioni nei confronti del mezzogiorno, mi riferisco al taglio di 1,4 miliardi delle risorse del Pnrr e dei fondi strutturale europei, denaro che l’Europa ha destinato per lo sviluppo e la crescita della nostra Sicilia, affinché si limiti l’emigrazione e lo spopolamento in particolare dei nostri giovani!!!
Servono ora nuove politiche di sviluppo per creare occupazione e per risolvere quelle crisi ancora fortemente presenti, tra cui la sanità pubblica, le infrastrutture, la scuola, l’università, la ricerca, l’impoverimento dei nostri pensionati e dei tanti giovani…
E’ tempo quindi di scendere in piazza, di contrastare in maniera seria e soprattutto “civile” l’inadeguatezza dell’azione politica di questo governo nazionale e ahimè debbo aggiungere anche regionale, osservando i gravi problemi della mia regione, la Sicilia, che purtroppo ancora non sono stati risolti…
Ci vediamo quini il 20 Novembre a Siracusa, alle ore 9.30 in Piazza Marconi, per gridare tutti ad alta voce: ADESSO BASTA!!!
Nel 1990 eravamo 16.000 tra dipendenti e associate: quello che è avvenuto successivamente è inimmaginabile!!! Molti sono usciti indenni, altri sono fuggiti, pochi gli inquisiti!!!
E’ con questo titolo che un lettore ha descritto quanto accaduto in una delle più grandi società di sviluppo delle infrastrutture di rete e dei servizi digitali del nostro paese…
Non si è trattato di mancanza di lavoro, le commesse c’erano tutte, d’altronde l’installazione, la manutenzione e gli interventi sulle reti sono stati proprio in questi trent’anni incrementati a dismisura, ma purtroppo, come ormai il mercato richiede, si preferisce sub-appaltare la maggior parte dei lavori a ditte esterne, invece di affidarli ai propri lavoratori rimasti sempre più esigui in quanto come si sa, usare quella mano d’opera esterna fa risparmiare in quanto a basso costo ma soprattutto presenta meno controlli, ma non solo, evita di esporre la società madre ad ogni forma di ricatto.
Ciò che accade ultimamente in molte società nel nostro Paese è che la proprietà non risulta più essere nelle mani di connazionali, ma bensì il controllo è finito sotto mani estere.
Quest’ultimi tra l’altro offrono già eguali servizi in Europa, con prezzi concorrenziali e quindi determinano il taglio dei prezzi a tutti i nostri competitor nazionali, che si ritrovano così a perdere la maggior parte delle commesse a causa dei prezzi più bassi offerti proprio da queste aziende concorrenti, che hanno incredibilmente, i medesimi proprietari…
Come sempre avviene, a subire questa lotta al ribasso sono gli operai che pur di garantirsi il proprio posto di lavoro sono costretti ad accettare salari bassi, turni massacranti e nessuna sicurezza per non sommare alcuna mancata formazione…
Non parliamo dei sindacati, la maggior parte di essi, tenta esclusivamente di raccattare tessere per avanzare all’interno della propria associazione sindacale, per poi barattare quel po’ di potere con i datori di lavoro, svendendo le richieste dei propri associato con qualche posto di lavoro a familiari o parenti, impedendo di contro, eventuale ricorso a manifestazioni o scioperi che possano determinare problemi a quei loro padroni.
D’altronde sono in molti a credere che siano proprio loro a suggerire chi, per mansioni e/o per progetto aziendale, debba essere licenziato e chi viceversa debba restare e quindi, invece di contrastare con azioni di forza o provare a garantire quei minimi criteri sindacali a tutela dei lavoratori, si preferisce soprassedere!!!
Difatti, essi sembrano evidenziare debolezza, dimostrando di accettare quasi sempre quelle logiche di ristrutturazione aziendale o le decisioni intraprese sugli operai, comode alla proprietà per indebolire la lotta, tra chi verrà licenziato e chi salvato.
Lo sanno tutti che il motivo vero dei licenziamenti – annunciati o non – è che i gruppi dirigenziali vogliono guadagnare di più, utilizzando in maniera selvaggia gli appalti ed i subappalti; infatti, la vera ragione dei licenziamenti sta proprio nella corsa di voler guadagnare di più e per fare ciò, non ci si risparmia nello spremere gli operai sul lavoro o buttarli in mezzo ad una strada, alla fame.
Una pratica collaudata che non solo cela gli sprechi effettuati dalle società, ma soprattutto camuffa quelle procedure al limite della legalità, di cui come sempre accade, si scoprirà quando ormai tutto è andato a rotoli…
Ma non solo, dopo aver beneficiato negli anni del sostegno dello Stato, attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione o gli auto licenziamenti o ancora tramite il ricambio occupazionale tramite riconversione professionale e/o accompagnamento alla pensione, loro pensano a licenziare!!!
Già… dopo essersi arricchiti alle spalle dei più deboli, il nostro Stato o per meglio dire quei suoi inutili referenti, stanno lì esitanti a guardare quello spettacolo indegno!!!
Io so e ho le prove!!!
I meccanismi sono scientifici, foggiati dalle più brillanti menti dei commercialisti del bel paese. Gli operai vengono costretti a sottoscrivere buste paga perfettamente regolari, così, soprattutto al nord, per eventuali controlli e monitoraggi di sindacati tutto è in regola. In realtà i lavoratori percepiscono il 50% in meno di quanto indicato.
Un modo per dimostrare agli ispettori del lavoro il rispetto dei contratti. Una vera e propria evasione fiscale a tavolino che sottrae allo Stato solo per le ditte operanti al nord 500 milioni di euro, secondo quanti affermano i sindacati confederati degli edili. Cifre che rientrano nelle logiche del massimo ribasso.
Oltre il 40 % delle ditte edili che agiscono in Italia sono del sud. Senza contare le miriadi di ditte di subappalto che non hanno traccia e quindi non rientrano nelle statistiche. Le imprese arrivano cariche di ragazzi meridionali e romeni. Pochissimi gli africani.
Quando il masto è presente il meccanismo è funzionante. Quando è assente il panico spesso attanaglia gli operai. Ed allora si prende il ferito grave, il quasi-cadavere e lo si lascia quasi sempre vicino ad una strada che porta all’ospedale. Si passa con la macchina si adagia il corpo e si fugge. Quando proprio lo scrupolo è all’eccesso si avverte un autoambulanza. Chiunque prende parte alla scomparsa o all’abbandono del corpo quasi cadavere sa che lo stesso faranno i colleghi qualora dovesse accedere al suo corpo di sfracellarsi o infilzarsi. Sai per certo che chi ti è a fianco in caso di pericolo ti soccorrerà nell’immediato per sbarazzarsi di te, come dire ti darà il colpo di grazia. E così si ha una specie di diffidenza nei cantieri. Chi ti è a fianco potrebbe essere il tuo boia o tu sarai il suo. Non ti farà soffrire ma sarà anche quello che ti lascerà crepare da solo su un marciapiede o ti darà fuoco in un auto.
Un BENVENUTO che sa di buona fortuna siccome la ressa è molta e pochissimi galleggiano sulle sabbie mobili. Io so. Ed ho le prove. E i nuovi costruttori proprietari di banche e di panfili, principi del gossip e maestà di nuove baldracche celano il loro guadagno. Forse hanno ancora un anima. Hanno vergogna di dichiarare da dove vengono i propri guadagni. Nel loro paese modello, negli USA quando un imprenditore riesce a divenire riferimento finanziario, quando raggiunge fama e successo accade che convoca analisti e giovani economisti per mostrare la propria qualità economica, e svelare le sue strade battute per la vittoria sul mercato.
E così quando mi trovo tra i migliori e vincenti imprenditori non mi sento bene. Anche se questi signori sono eleganti, parlano con toni pacati, e votano a sinistra. Io sento l’odore della calce e del cemento, che esce dai calzini, dai gemelli di Bulgari, dai loro meridiani di Italo Calvino e dai loro thriller di Grisham.
Mi piace ogni tanto riproporre qualche passo dei nostri migliori autori, in questo caso specifico il testo è stato ripreso dal libro “Io so è ho le prove” di Roberto Saviano, spero che vi sia piaciuto.
Restano ora sulla strada lumini e fiori…
Il bilancio finale è di tre morti e tre feriti e per come si è compiuto l’incidente si può dire che si è evitata una strage!!!
Come scrivevo alcuni mesi fa, “Prima il lavoro e poi, ah si dimenticavo… il rispetto della normativa sulla sicurezza” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/08/prima-il-lavoro-e-poi-ah-si-dimenticavo.html, anticipando che le morti bianche non si sarebbero arrestate e così è stato durante quest’anno!!!
Si ora come sempre avviene dopo una tragedia entrano in azione i tecnici dello Spresal, le forze dell’ordine e la Procura che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti e ha nominato come sempre avviene un consulente per individuare le cause di quanto occorso, ma ormai l’incidente è accaduto e nella strada restano solo fiori e lumini…
E dire che proprio alcuni giorni fa durante le manifestazioni nazionale sindacali ci si appellava alle istituzioni affinchè si mettano in pratica gli interventi previsti per la sicurezza nei cantieri, in particolare vista la ripresa di tutti quei lavori privati a seguito rilascio di bonus facciate e superbonus 110%.: Non vorremmo ritrovarci ancora una volta di fronte all’ennesima strage nei cantieri legata a tempi e modalità di lavoro, dove la fretta e la velocità eccessiva aumentano i rischi e dove la ripresa fa sempre più rima con incidenti e lavoro nero a fronte di una domanda di lavori superiore alla capacità delle stesse imprese – hanno dichiarato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini e il segretario della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi – La logica di fare sempre di più e più presto, con orari di lavoro massacranti e ricorso a squadre di cottimisti in sub appalto, che rischia di mettere la sicurezza di lavoratori e dei cittadini in secondo piano, – hanno aggiunto – deve essere contrastata. I cantieri non possono diventare il far west».
Già… Occorrono fatti concreti a partire da più controlli e formazione, soprattutto in edilizia, tanto più in questa fase di forte ripresa del lavori!!!
Ma come ripeto spesso, nel nostro paese, si parla, si parla, ma poco si fa per attuare le giuste soluzioni, forse epercé questo sistema malato vuole che si continui così, giocando sulla vita dei cittadini e fregandosene di attuare quelle regole di prevenzione che ridurrebbero di fatto gli incidenti mortali che, proprio quest’anno, hanno superato di gran lunga il numero di vitime degli scorsi anni…
D’altronde è passato un decennio da quando il sottoscritto riferenedosi alla propria città, Catania, scriveva un post http://nicola-costanzo.blogspot.com/2011/10/sicurezza-sul-lavoro-catania-capitale.html evidenziando tutti i problemi relativi alla gestione della sicurezza dei lavori ed indicando eventuali soluzioni da adottare!!!
Certo, se qualcuno da Roma – totalmente impreparato professionalmente (per non dire “incompetente”) sotto il profilo della sicurezza sui luoghi di lavoro – si fosse semplicemente degnato di leggere il mio post, metendo in pratica quanto consigliato, oggi certamente non saremmo qui a parlare di morti bianche e chissà, sicuramente centinaia di quelle vittime, sarebbero ancora quì tra noi, con i propri cari a preparare e festeggiare le prossime feste natalizie…
Già… ma come si dice: con i se e con i ma non si va da nessuna parte!!!
Fermate – una volta e per tutte – le imprese che non operano in sicurezza!!!
Non è più possibile leggere ancora notizie come quelle riportate sugli incidenti nei luoghi di lavoro!!!
Già scusatemi se sono così incazz… ma vorrei sapere cosa fanno in concreto quei vostri referenti se non ricercare esclusivamente nuove iscrizioni da portare dentro ai vostri sindacati??? Familiarizzare con gli imprenditori affinché possano chiedere successivamente un qualche favore personale, solitamente un assunzione per un proprio parente, familiare o anche iscritto!!! E sì perché fatto ciò ditemi sulla sicurezza cosa fanno???
Ovviamente quanto sopra va esteso a quegli Enti preposti, quali la Direzione Provinciale del Lavoro (ex Ispettorato del Lavoro), Vigili del Fuoco, Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.), ed anche INAIL, INPS, Comitati Paritetici di categoria, ecc. che pur non avendo di fatto la qualifica di “Ufficiali di Polizia Giudiziaria” possono però esercitare la propria funzione di controllo a prescindere dalla propria specificità e comunque possono sempre fare affidamento agli organi di controllo come quelli di polizia quali Digos o la stessa Guardia di Finanza…
BASTA, BASTA e ancora BASTA con quegli inutili proclami, passatevi per una volta la mano sulla coscienza e cercate di fare il vostro dovere, sì… provate a meritarvi quello stipendio pubblico generosamente concessovi per chissà quale raccomandazione perché sappiate che se oggi qualcuno è morto e soprattutto se qualcun altro a breve lo seguirà è soltanto per colpa vostra!!!
Ma d’altronde, osservando quanto avviene quotidianamente, sembra d’essere nel Purgatorio di Dante, già al capitolo sesto – ai versi 127-151 – quando il divino rivolgendosi alla sua amata Firenze si sente in dovere di mettere a nudo le cause di quella sua città e in particolare quei suoi referenti istituzionali che vengono incolpati di non fare più il proprio dovere, già… città gravemente ammalata che si gira e si rigira nel letto ed i cui rivolgimenti interni non sono altro che il vano tentativo di alleviare i propri dolori…
A conferma di ciò che avevo scritto sui "sindacati": guardatevi questo video!!!
Peraltro, quanto riportato in questo video, segue perfettamente quel concetto di raccomandazione, clientelismo, collusione e affari sporchi, già a suo tempo descritti in un mio precedente post del 2013:
I "Sindacati" dopo anni di completo torpore, si svegliano e preparano la manifestazione contro il governo nazionale…
I sindacati non si sono indignati alle ragioni dei lavoratori, ma hanno dimostrato sapersi piegarsi alle volontà dei loro padroni, siano questi partitici, che societari…
Non sanno più cosa inventarsi pur di ribaltare questo governo nazionale Lega/M5stelle, che sta intaccando tutti quei loro privilegi, che s’inventano manovre e tagli inesistenti… o ancor peggio, parlano di mancanza di crescita e di sviluppo (dopo che siamo finiti grazie agli ultimi governi di centrosinistra, fanalino di coda non solo in Europa, ma anche nel mondo…), tagli all’occupazione e alle pensioni, mancanza d’investimenti produttivi, e nessuna prospettiva di rilancio, in particolare nel Sud…
Ah… se solo avessero provato a fare ciò in questi anni, forse non ci troveremmo in una situazione cosi disastrata, ed ora stranamente, i debiti che ciascuno di noi ha sulla propria pelle… vorrebbero attribuirli al Sig. Salvini & Di Maio… come se nei governi precedenti ci fossero stati loro a governare…
Ma dove sono stati in questi anni d’assoluto disinteresse generale, perché solo ora si uniscono in un fronte compatto e annunciano l’apertura di una stagione di mobilitazione generale, già perché solo oggi e non prima???Sky24 e i "furbetti del cartellino"!!!
Questa mattina – erano le 11,40 – ascoltavo una trasmissione su SKY24 dove venivano presentate tutte le strategie adottate da quei cosiddetti “assenteisti”…
Pensare di licenziare questi furbetti si è dimostrato un fallimento, sia perché la maggior parte di quei dipendenti sono sostenuti dai sindacati, sia perché molti di essi si sono ribellati, ma anche perché in questa vicenda, la Corte Costituzionale gli è andata dietro…
D’altronde chi dovrebbe segnalare quanto accade durante l’orario di lavoro???Per denunciare bisogna essere stati integerrimi… e già questo costituisce il primo problema, poiché denunciando si rischia d’essere a sua volta querelati, ed allora il più delle volte, forse perché ricattabili, si rinuncia a segnalare quanto scoperto…
C’è da aggiungere inoltre che non è solo la presenza che andrebbe controllata in quegli uffici, ma anche la produttività, perché la maggior parte di quei dipendenti, trascorre il proprio tempo sui social, a giocare via web e qualcuno si diverte nelle chat erotiche…
Basterebbe d’altronde monitorare la cronologia di quei loro computer, che si scoprirebbero i siti nei quali si sono recati quei dipendenti ed il tempo trascorso durante la giornata!!!
Ma come dicevo sopra, nessuno controlla… ah dimenticavo certo c’è la il diritto alla “privacy”, ma qui non sono a casa propria, loro in quegli uffici svolgono un incarico, pagato – visto i risultati prodotti – profumatamente…
D’altro canto se pensate che in quegli uffici, l’età media è tra le più alte, ma soprattutto si è visto come ormai il senso civico e le regole sono considerate compassate, anche a causa della mancanza di motivazioni, che spingono la maggior parte di quei dipendenti a non fare di più… ma anzi ad assentarsi con giustificazioni fasulle…E si… perché gli attuali contratti prevedono già, oltre ai giorni di malattia, i permessi per le visite specialistiche, e quindi la volontà d’assentarsi è connessa esclusivamente non con una reale esigenza, bensì, con il desiderio di farsi i caz… propri!!!
Una vergogna… sì da un lato questi individui che sprecano il proprio posto di lavoro, dall’altro viceversa, milioni di connazionali che farebbero “carte false” per avere quel posto fisso…
Cosa aggiungere, i controlli previsti a suo tempo dall’INPS non hanno avuto alcuna concretezza, visto che peraltro non si riesce ad intervenire in maniera dettagliata, valutando quale certificato va controllato e quale no e d’altronde, il garante della privacy, ha limitato quei controlli, come anche una eventuale decurtazione salariale – per come avviene nei privati – è considerata illegittima e non realizzerebbe gli effetti desiderati…
Certo per come avrete potuto comprendere la vicenda presenta un bel casino e sperare che si riesca a trovare una celere soluzione è alquanto difficile, se non impossibile…Nel frattempo c’è chi continuerà a timbrare il cartellino per poi andarsene a passeggiare e chi ancor peggio – come ho potuto costatare alcuni giorni fa, insieme ad una amica, presso un ufficio delle…. – continuerà a frequentare quel Bar di fronte, entrando e uscendo da quel luogo di servizio, senza mai timbrare quel badge posto all’ingresso!!!
Per fortuna che in mezzo a questa indolenza generale c’è chi, come la mia amica, uscendo da quel luogo, ha provveduto a trasmettere a mezzo “whatsapp” la segnalazione direttamente al nostro Ministro Salvini!!!
Sono certo che a breve qualcuno in quell’ufficio, si prenderà un bel “cazziatone”!!!
Sì… una goccia in mezzo al mare, ma meglio di niente…
Cercate un posto di lavoro??? Allora cambiate paese e mandate tutti a fanculo!!!
D’altronde, quanti tra voi, nel corso degli anni, hanno dimostrato d’essere capaci… e quindi perché pensare di lavorare “sotto padrone“, quando poi quei meriti sono compensati da un misero stipendio???Pensavate forse di possedere meno meriti di coloro che vi hanno comandato???
Se vi trovaste in qualsiasi altro paese diverso dal nostro, avreste da tempo avviato la vostra attività, ma da noi si sa… non si muove foglia se il sistema “mafioso” non vi permette di farlo e quando non vi assoggettate ad esso, siete fuori!!!
Prima si aggiudicano gli appalti e poi licenziano: esonerati oggi 1.666 unità, domani a rischio saranno 80.000!!!
Parlano tutti, in particolare aprono bocca proprio quei delegati delle associazioni sindacali, che piuttosto di trovare una possibile intesa, hanno pensato esclusivamente ai propri interessi…
Quali…??? Semplice, avere un alto numero d’associati, far pagare loro quella tessera inutile, far destinare quel proprio Tfr maturato negli anni (opportunamente reinvestito in borsa su titoli ad alta redditività, dei quali però nessuno ne conosce la produttività e soprattutto se quel capitale investito è protetto da qualche forma di garanzia, oppure come sicuramente è accaduto, ha realizzato perdite miliardarie di cui nessuno vuole parlare…), ed infine, raccogliere quei voti per i propri referenti politici…
Visti i costi non certo vantaggiosi, non sarebbe meglio che fossero essi stessi ad occuparsene – con assunzioni di nuovo personale – per realizzare queste tipologie di offerte telefoniche e/o online???
Così… si sono persi anche tre mesi di trattativa (coperti dalla cassa integrazione), che avrebbe certamente condotto ad ulteriori accordo e chissà forse anche a nuove prospettive… ma qualcuno ha preferito che andasse così… meglio mandarli a casa!!!Crocetta: la sicilia muore e lui fa shopping!!!
Ma abbiamo visto in questi anni quanto poco abbiano contribuito le sue iniziative a debellare questo sistema criminale… lo si vede dalle continue inchieste delle Procure Siciliane, che dimostrano come quel sistema mafioso/clientelare si sia ampliato ed ingrassato… in particolare grazie proprio a quelle gare d’appalto di opere pubbliche ed alla collusione d’impiegati molto vicini a personaggi mafiosi.Edilizia siciliana in croce!!!
Quindi, quante di queste imprese oggi possono ritenersi fiduciose da qualsivoglia controlli in quanto estranee e non legate a quel sistema corruttivo…
In questi giorni i segretari nazionali di Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl, hanno presentato un documento congiunto con le associazioni degli imprenditori per affrontare questa crisi, ma quanto si riuscirà in concreto a fare è tutto che dire… Non parliamo della sicurezza e dei maggiori costi che stanno incidendo sulla comunità… tutte situazioni che nei casi d’infortuni vengono celate da false denunce, dichiarate dagli stessi addetti, come se occorse all’interno delle proprie mura domestiche…
Un problema quello del lavoro nero che dovrebbe colpire tutte quelle imprese che ne fanno uso, provvedendo ad epurarle definitivamente dal sistema imprenditoriale… perché solo così e cioè espellendo queste scorrette società si potrà finalmente avere imprese sane e serie, che rispettano quanto previsto nei contratti collettivi, previdenziali e assicurativi…Perché fintanto che coloro che sono addetti ai controlli, continueranno a chiudere non uno ma tutti e due gli occhi, ecco che questo mondo imprenditoriale non vedrà alcuna ripresa o certamente non nei tempi celeri che giornalmente i nostri governanti ci vanno prospettando…
Occupazione: emergono i numeri… del lavoro irregolare!!!
Infatti, gli sgravi fiscali per le nuove assunzioni, ha permesso di modificare quel trend negativo e sta invertendo i numeri in positivo, di quanti oggi stanno trovando una occupazione …
L’INPS nel dare in tutti questi anni (correttamente) i numeri di quanti fossero collocati… prendeva come riferimento, coloro che erano in possesso di un contratto di lavoro (a tempo indeterminato, determinato, a progetto…), mentre di contro, la realtà (come tutti sanno e fanno finta di non sapere…), era che, in molti, pur lavorando (anche e non solo 8 ore al giorno), risultavano di fatto… disoccupati, precari, apprendisti, ecc… tutti meccanismi fuorvianti, che nella sostanza, avevano l’obbiettivo per alcuni lavoratori di utilizzare quegli interventi di sostegno (Cig) per fare ulteriore cassa e di contro per l’appaltatori/industriali (il bello è che questi… hanno il coraggio di farsi chiamare “imprenditori”) di evitare non solo i pagamenti fiscali e previdenziali, ma d’incidere anche sulla paghe giornaliere, che non solo non vengono rispettata (o equiparate) a quella previste nei contratti nazionali, ma risultano essere defalcata anche di quelle maggiorazioni dovute ad assegni familiari, straordinari e quant’altro…
Ed è il motivo per cui ancora oggi, molti di questi nostri “rapaci imprenditori“, continuano ad avere nel proprio organico personale a nero… giovandosi, a causa di questa crisi in atto, di quella specializzata manodopera a un prezzo basso, dovuto all’alta concorrenza generata da tale decadimento…
Infatti, il più delle volte… a questi lavoratori, non viene riconosciuto nulla, anzi, non di rado… debbono passare mesi, prima che il lavoratore possa ricevere quanto ancora lui spettante!!!
Quindi, in definitiva, ciò che finora si è realizzato… è l’aver esclusivamente regolarizzato un buon 75% di quei contratti irregolari, posizioni lavorative che non avevano parvenza ufficiale, ma che di fatto, costituivano un traino per quella economia sommersa ed illegale…
Mi riferisco al numero esiguo dei controlli sul territorio, alle ridotte capacità operative degli stessi ispettori (il più delle volte debbono muoversi con le proprie autovetture o anticipare di tasca propria le spese… per poi dover attendere eventuali rimborsi da parte dei propri enti che il più delle volte non arrivano…), ai sindacati, già quegli uomini che operano quotidianamente con il mondo del lavoro e che hanno la possibilità concreta di ricevere quelle confidenze da parte dei loro iscritti, i quali evidenziano verbalmente alcuni comportamenti irregolare dei propri datori di lavoro, ed infine… le Stazioni appaltanti o quei committenti privati il più delle volte grosse società “general contractor”, che nell’affidare i lavori, dovrebbero, non solo prima dell’inizio dei lavori, ma durante l’esecuzione, verificare in maniera precisa e puntuale, tutti quegli adempimenti previsti dalle normative vigenti…
Le motivazioni sono da ricercarsi altrove.
Infatti, alcuni “furbetti” imprenditori, proprio per usufruire di quegli incentivi ora concessi dall’art. 12 della legge di stabilità “Sgravi contributivi per assunzioni a tempo indeterminato” (hanno provveduto all’inizio dell’anno a licenziare “ufficialmente” alcuni loro dipendenti) ed ora… attesi i tempi tecnici necessari (sei mesi), si sta procedendo alle riassunzioni…
A questi, si sommeranno anche quanti, erano stati messi a suo tempo in lista d’attesa e che ora (provvisoriamente o almeno per i prossimi tre anni), troveranno una fissa collocazione e nel contempo permetteranno a questi imprenditori, di usufruire degli sgravi fiscali previsti (speriamo di non doverci ritrovare -2018/2019- a dover contare il numero dei licenziamenti –dal sottoscritto ora previsti– ma di cui si dirà… essere del tutto inaspettati).
ed hanno il coraggio di chiamarsi sindacalisti….

E’ da alcuni anni che ho deciso di non assistere più ad ore di diretta… per trasmissioni di denunce, che ormai la sera, in molti canali televisivi sono presenti…
Comunque, tanto per voler aggiungere melma al fango… una delle ultime notizie riguarda la categoria dei sindacati… o per meglio dire dei suoi uomini e donne…
Da una indagine delle Iene si è scoperto che una ex professoressa andata in pensione nel 2011, oltre al proprio assegno Inps ( legittimo ) riceve una ulteriore pensione integrativa… e sapete perchè… solo perché è stata una sindacalista Snals, senza però avere mai svolto alcuna attività di sindacalista… ovviamente a denunciarne i fatti sono stati gli attuali dipendenti, che a loro dire lì… non c’è e non c’è mai stata…!!!Aggiungono anzi… qui non ha mai lavorato o meglio in questi 5/6 anni non l’abbiamo mai sentita nominare… ora certo la signora si difende dichiarando che lei ha sempre lavorato in quel sindacato… ma la cosa assurda di questa vicenda è che per pochi i pochi mesi operato nel sindacato, la Sig.ra abbia percepito uno stipendio di circa 2000 Euro al mese proprio pochi mesi prima di andare in pensione e così per avere prestato servizio l’ex insegnante ha potuto percepire una pensione integrativa come se quella ulteriore retribuzione fosse stata Lei concessa in quanto regolarmente versata durante la propria carriera…
Ora il segretario generale dello Snals, il professor Marco Nigi, smentisce quanto dichiarato dalle Iene, difendendo la posizione dell’ex insegnante, dicendo che non è vero che non la conosca nessuno nelle sedi del sindacato… anzi aggiunge… che anche lui allora è un privilegiato, avendo percepito negli ultimi 8 mesi prima di andare in pensione una retribuzione di sindacalista da 8mila euro… dopotutto quella è una società privata quindi nessuno può aver diritto di parlare… dopotutto è proprio la legge che permette questo escamotage, la n. 564/96 che consente ai sindacalisti di integrare il proprio assegno Inps sulla base dei contributi dell’ultimo anno, ricordando che la pensione può aumentare anche percependo uno stipendio per un solo mese….Com’è che in Italia escono leggi del cazzo… dove non c’è viene posta alcuna regola di moralità e legalità… ma chi sono questi esperti giuristi – ripeto del cazzo – che s’inventano queste scienze del diritto, così difficili da interpretare e soprattutto comprendere???
E’ poi come che nel nostro paese… scoperto l’inganno ed intervenute le forze dell’ordine, nulla cambia… anzi tutti i fatti con il tempo si cancellano???Che schifo di paese è questo che premia indegnamente alcuni a scapito di altri… ed io dovrei ancora stare qui ad ascoltare ancora queste infami… notizie!!!
Strano comunque che dopo l’innalzamenti di questo polverone… proprio ieri il segretario della CISL Bonanni abbia comunicato le proprie dimissioni… motivando che era assolutamente necessario dare un segno di rinnovamento…
Non è che dietro queste “inconsuete” dimissioni ( già non ho mai sentito in Italia qualcuno dimettersi… ) si nasconda qualcosa che è stato ben occultato e che oggi qualcuno ne abbia avuto conoscenza… richiedendo al diretto interessato le proprie dimissioni… dopotutto, non dimentichiamoci con quale modi egli si schierò ( a favore della casa torinese… ) nella vicenda Fiat di Pomigliano…, contro le altre associazioni sindacali ( Cgil-Fiom )… tutto ciò è veramente illogico per non dire insolito…
Ancora morti sul lavoro…
A cosa serve quindi sedersi a discutere… basterebbe che ognuno di essi faccia quanto è loro dovere… e non si tratta solo ed esclusivamente di sanzionare -perché la politica finora instaurata e cioè quella della multa e/o della denuncia penale serve a poco per combattere un fenomeno che trova sempre nuove soluzioni e/o prestanomi umane per continuare – ciò che è veramente importante è fare cultura… trasmettere quel necessario messaggio della formazione e dell’addestramento…, far capire ai datori di lavoro l’importanza del rispetto delle norme ed ai lavoratori che la loro vita, viene prima di qualsivoglia compromesso… possa anche questo chiamarsi… posto di lavoro!!!Allarme disoccupazione e i Sindacati… non rispondono!!!
Quale destino economico per l’Italia…

L’interesse mondiale per le vicende italiane è ben spiegato dagli studi effettuati dal Financial Times, dalla Frankfurter Allgemeine e dai media asiatici, dove si evidenzia una grande responsabilità del nostro paese; infatti se l’Italia salta, salta l’euro e così l’eurozona ed anche l’Unione Europea entra in crisi e trascina con sé il sistema economico finanziario globale!!!
Già, nessun altro paese è in grado di far saltare l’intero impianto europeo, ma nello stesso tempo poco si fa per dimostrare di essere capaci di saper restare in questo sistema…
Ecco che le difficoltà economiche del nostro paese, legate anche alle confusionarie vicende politiche di questi mesi, rappresentano un possibile fattore di pericolo anche per gli altri stati membri europei, ed è così che si spiega l’interesse dei media per le nostre vicende politiche ed economiche.
Restiamo purtroppo vulnerabili ai cambiamenti improvvisi dei mercati internazionali, ai giochi in borsa degli speculatori, ad una stagnante produttività delle nostre aziende, alla resistenza del sistema bancario a sostenere l’attività imprenditoriale ed infine, alla necessità di mantenere il bilancio in modo tale da mettere il rapporto Debito/Pil su un percorso costante di riduzione.
Ma quanto oggi stiamo vivendo, dipende principalmente da quanto è avvenuto nel corso di questo ventennio, ad iniziare dagli alti tassi di interesse pagati dal debito pubblico che, non erano dovuti alla mancanza della domanda della Banca Centrale, quanto, alle politiche restrittive tenute dalla stessa Banca d’Italia.
Quindi nel ’92 si verificò quello che sta avvenendo oggi: le differenze di competitività tra Italia e Germania portarono ad un deficit nella bilancia dei pagamenti italiana e i mercati azzardarono un possibile distacco della lira dallo SME.
Da notare che ci fu crescita nonostante le manovre recessive di Amato, compreso il “famoso” prelievo notturno sui conti correnti che servì a ricostruire la riserva in valuta della B.I.
Ciò che non viene detto, però, è che quella lontana decisione contribuì a produrre non solo l’enorme debito pubblico ma anche il primo attacco ai salari.
Sempre nello stesso periodo la media Ue passò dal 4,1% al 4,4% e quella dell’euro zona dal 3,5% al 4,4%.
Visto che l’entità dei tassi d’interesse sui titoli di stato, ovvero quanto lo Stato paga per avere un prestito, dipende dalla domanda dei titoli stessi, l’eliminazione di una componente importante della domanda, quale è la Banca centrale, ha avuto l’effetto di far schizzare verso l’alto gli interessi e, quindi, di far esplodere il debito totale.Inoltre, la mancanza del cordone protettivo della Banca d’Italia espose il nostro debito alle manovre speculative degli investitori internazionali.
Ce lo spiega il suo autore, l’allora ministro del Tesoro Beniamino Andreatta.
Uno degli obiettivi era quello di abbattere i salari, imponendo una deflazione che desse la possibilità di annullare “il demenziale rafforzamento della scala mobile, prodotto dall’accordo tra Confindustria e sindacati”.
Anche oggi, come allora, le presunte “necessità” di bilancio pubblico sono la leva attraverso cui ridurre il salario, in Italia e in Europa. Festa dei lavoratori… disoccupati!!!
No alla Cassa integrazione… ma Si all’Assegno di solidarietà agli ex parlamentari!!!
Mi chiedevo, invece di fare riflessioni matematiche, rapportando i deputati agli abitanti ( uno su 125.0000…) ed i senatori in proporzione al numero di abitanti in ciascuna regione…, non sarebbe stato meglio decidere con una proporzione e cioè quella di avere massimo 48 deputati e 12 senatori!!!
Questa è la nostra Italia…, un paese in crisi ed in profonda difficoltà, governato dai soliti buffoni, mentre dall’altro lato della barricata ci sono, mezzo milione di persone che si trovano senza lavoro, che stanno toccando quel livello definito “povertà estrema” e che sperava almeno di poter godere dopo anni di lavoro, di quel sostegno chiamato ” cassa integrazione “…Muore l’edilizia in Sicilia
Sono 52.000 i disoccupati del comparto edilizia in Sicilia… e di scorgere una qualche ripresa non se ne vede neppure l’ombra…
Ed ora ci si ritrova nella stessa situazione e in questi due anni la discesa è stata rapida e inarrestabile…
Ed ancora, procedimenti amministrativi da parte dell’Agenzia delle entrate atti al recupero dei debiti fiscali ed ancora, tutte quelle misure preventive e interdittive, che hanno condotto o stanno conducendo le imprese edili sequestrate e/o confiscate alla liquidazione…
Ed ancora, concessioni di mutui inesistenti e crollo del settore immobiliare…
Un comparto edilizio stroncato anche nel suo indotto: l”impresa edile costituisce infatti un grande volano per l’economia, poiché attraverso essa si sviluppa un indotto di estesa importanza.Infatti, le costruzioni in genere, creano sviluppo in altri settori quali: la produzione di inerti, cemento ed acciai, la produzione di impiantistica sia essa elettrica che idro-termo-sanitaria, la realizzazione di pavimenti e piastrelle, di infissi interni ed esterni, di coperture, di prodotti in legno, prodotti di tinteggiature e verniciatura, finendo anche con gli accessori, i mobili, strutture in metallo, vetri, sicurezza, ecc…
Quanto sopra per negligenza, ha comportato la perdita di migliaia di posti di lavoro, con tutte le ovvie conseguenze…
Ad iniziare dalla diminuzione del gettito fiscale e tributario, da un’ulteriore incremento ulteriore della disoccupazione, dal fallimento purtroppo di importanti realtà produttive, per finire con quanto di tragico purtroppo stiamo dolorosamente assistendo…
Una situazione allarmante e pericolosa, dove i benefici degli ammortizzatori sociali potrebbero non bastare e che potrebbe sfociare non soltanto nei suicidi disperati di questi giorni, ma ancor peggio in una mobilitazione di massa…
Non si può più perdere tempo in chiacchiere… Bisogna iniziare a dare risposte certe e chiare, sulla ripresa dei lavori, sbloccare quei cantieri da impedimenti burocratici, svegliare un Governo soporifero Regionale e iniziare a sperare anche in quello Nazionale, che ad oggi è stato assolutamente indifferente sul tema dell’edilizia!!!
Le promesse ormai non ci interessano più…, i voti vi sono stati dati, ve li siete egualmente spartiti, ora per per favore, prima che sia troppo tardi… datevi una mossa!!!
La Sicilia sull’orlo del crack…
Sicilia, basta cassa integrazione…
Sindacati…sempre a lottare per i lavoratori… o quasi???
Sicurezza sul lavoro: Catania, capitale delle morti bianche!!!
Furono designate delle nuove figure, quali il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione ( interno o esterno all’azienda), bisognava procedere alla nomina del medico competente, vennero designati i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio e di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato ed ancora si prevedeva la designazione dei lavoratori incaricati del pronto soccorso e dell’assistenza medica di emergenza…
Iniziò a redigersi il Documento di valutazione rischi, ed ancora, in tutte le aziende dovrà essere eletto o designato ( direttamente dai lavoratori al loro interno), il rappresentante per la sicurezza (sino a 15 dipendenti), mentre nel caso in cui l’azienda abbia più di 15 dipendenti, il rappresentante per la sicurezza è designato dai lavoratori nell’ambito delle rappresentanze sindacali in azienda.
Il datore di lavoro dovrà assicurarsi che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza e di salute, con particolare riferimento al proprio posto di lavoro ed alle proprie mansioni, ed ancora che le attrezzature di lavoro messe a disposizione del dipendente, debbano soddisfare le disposizioni legislative e regolamentari in materia di tutela della sicurezza e salute dei lavoratori stessi ad esse applicabili, ed infine vengono introdotte e pubblicate norme specifiche per quanto riguarda anche l’uso di attrezzature munite di videoterminali…
Si, gli incidenti soprattutto quelli mortali nei cantieri, non diminuiscono, e soprattutto non diminuiscono a Catania, e controllando meglio le ultime percentuali fornite dall’Inail, ci accorgiamo che siamo fortemente peggiorati…
Ora tutti coloro che avrebbero dovuto verificare che ciò non avvenisse, sono lì pronti a discutere, realizzano seminari, vengono invitati tutti coloro che svolgono e si occupano di sicurezza e così Direttori, Coordinatori, Presidenti di associazioni, Psicologi, Medici, Ordinari di università, Sindacalisti, ecc, sono lì pronti a dibattere…
Ma di che cosa, vorrei dire??? Esistono pochissime regole e basterebbe soltanto farle osservare, è state certi che gli incidenti, soprattutto quelli mortali finirebbero…
La prima regola è che ” la sicurezza non è un Business ” e non deve essere visto da coloro che vi gravitano attorno, come un pozzo a perdere, perché ormai questo è diventato!!!
Infatti, troviamo migliaia di piccole imprese artigiane, a cui vengono richiesti tanti di quei documenti per essere in regola con le normative, che inesperti, spaventati e preoccupati, preferiscono affidarsi al primo di turno, che avendo svolto ed ottenuto attraverso un semplice corso, il requisito di Responsabile del servizio Protezione e prevenzione ( a che bella parola… ) o Coordinatore della sicurezza, comincia a preparare tanti di quei documenti, molti dei quali inutili, senza aver accertato l’eventuale ubicazione del cantiere oggetto dei lavori, senza la conoscenza delle capacità tecniche e dei mezzi d’opera dell’impresa, l’aver predisposto tutta una serie di dispositivi di protezione individuali e collettivi, di utensili elettrici o di opere provvisionali, cui l’impresa per abbattere i costi, farà a meno, utilizzando quanto ancora in proprio possesso, nel deposito del proprio magazzino, ormai non più in regola…, ed ecco quindi, che vengono presentati dei bei faldoni ( è giusto fare vedere quanto si è lavorato… ), seguiti correttamente da un conto “salato”… ( se poi una parte di questo conto può non essere registrato e saldato in contanti… è ancora meglio…)!!!
Accertata la mancanza di regole certe e attraverso la breccia, generata dalla confusione, che tutti questi provvedimenti hanno portano, alcuni soggetti cogliendone questo passaggio si sono infiltrati, per poterne ottenere vantaggi, ed allora tutti a realizzare corsi di formazione ( tanto chi più ne ha più ne metta, per ottenere quel bell’attestato da mettere a vista dietro la propria scrivania, così fa più scena…, poi che non si è frequentato il corso o l’aver visto un cantiere soltanto in televisione, quello ha poca importanza…).
Bisogna purtroppo ancora aggiungere, che a volte vedere certi cosiddetti “docenti” (mi viene da ridere a chiamarli così ed anche raccomandati… ovviamente), sono messi lì a modo loro a spiegare, quasi sempre leggendo le schede preparate in precedenza, proiettate su quello sfondo bianco, attraverso quel sofisticato accessorio, portatosi da casa e facendo così passare, in maniera noiosa, quelle ore a se stesso e a coloro che sono costretti a sentirlo…
Ovviamente, non bisogna fare di tutta un’erba un fascio e c’è anche chi s’impegna, studia, si aggiorna ed è in questo settore molto preparato oltre che farlo certamente con passione, questi comunque sono pochi e si trovano, soltanto presso gli enti statali e/o paritetici…
Il problema sta nella testa, è fondamentale far capire cos’è la prevenzione; occorre entrare nella psiche e ” martellare ” quotidianamente i lavoratori, soprattutto quelli che ormai hanno una certa età, questi infatti sono i più reticenti a cambiare le proprie abitudini ( anche perché dita amputate, cicatrici e ossa rotte sono presenti ovunque…) e pensano che l’esperienza fatta negli anni, li renda immuni dal pericolo…
Bisogna far comprendere a quali rischi, la propria mansione può incorrere, non soltanto per lui, ma soprattutto per coloro che gli stanno vicino e quali conseguenze porta il verificarsi di un’infortunio, soprattutto nel caso in cui questo è mortale…
Inoltre, spiegare i danni che l’impresa subisce, dover dimostrare la reale estraneità nell’accaduto, palesare di aver messo tutte le precauzioni perché l’infortunio non avvenisse, ottemperare nella visione di tutti i documenti per sbloccare l’eventuale sospensione dei lavori, procedere con spese legali, chiamare in causa le assicurazioni, pagare transazioni… e via discorrendo…
La cosa bella è che tutti fanno finta di non vedere, basta vedere quasi tutti i nostri cantieri in Città…, gli operai non possiedono divise, il casco è un’eccezione almeno quando serve ( oppure diventa un’imposizione ritrovandoci operai ormai che pranzano con l’elmetto) , guanti, scarpe, cuffie, ecc… sono rari, ed ancora trabattelli e ponteggi formati dagli oggetti più strani ( negli USA sarebbero opere d’arte contemporanea ), e poi non parliamo dei DPI di terzo grado…
Quindi mi chiedo, ma dove sono coloro che dovrebbero controllare…???, dov’è sono i Sindacati, ( Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ho letto che hanno ribadito la richiesta di una chiara ricognizione delle risorse umane che sono in campo per la lotta alle troppe violazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro…), allora perché non cominciare anche con il dire che nella maggioranza delle nostre imprese, il dipendente e/o operaio, non può intervenire ne direttamente, ne attraverso i loro rappresentanti, nelle scelte aziendali della sicurezza, anzi eventuali suggerimenti vengono presi come influenze negative nella conduzione del proprio e altrui lavoro, ed in contrasto con le decisioni prese direttamente dal proprio Datore di lavoro, ed a cui lui poco si può fare, se non iniziare una lotta impari, dove il mobbing, la farà da padrone, ed al ” povero dipendente/operaio” non resterà altro che rassegnare le proprie dimissioni…
Bisogna incidere nei controlli, con nuovi pubblici ufficiali, a cui è permesso verificare e quindi contribuire a fare espletare tutte quelle azioni atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, poter redigere un verbale di giudizio (non sanzionatorio), e rimandando ad un ulteriore controllo, entro pochi giorni, per verificare se quanto richiesto è stato messo in atto…, documento questo che possa servire quale giudizio di parere sul cantiere esaminato, ed inoltre essendo trasmesso alle autorità competenti, queste provvederanno a realizzare un monitoraggio più particolareggiato ed a prendere nei casi negativi, i giusti provvedimenti…
Purtroppo, Catania ha anche un altro triste primato, che è quello rappresentato dal lavoro nero…, ecco colpire quelle imprese che ancora oggi operano attraverso proprio personale o utilizzando personale in nero, tramite il subappalto è una situazione che non può essere più accettata…. queste ” imprese ” debbono essere subito sospese dall’attività, ai propri datori di lavoro, familiari diretti e/o affini che hanno avuto interconnessioni con la società deve essere tolta ogni possibilità, di fare nuovamente impresa…
L’operaio trovato in cantiere durante una verifica da parte di Ispettorati e/o carabinieri, deve dimostrare di essere stato assunto almeno con tre giorni d’anticipo, anche perché un giorno lo si perde per l’assunzione, un’altro per la visita medica e la formazione e la consegna dei DPI e quindi soltanto il terzo giorno può realmente cominciare ad operare…!!!
Ed ancora bisogna colpire l’operaio che usufruisce dell’eventuale disoccupazione per poi andarsene a lavorare presso qualche impresa, di un amico o di un parente ( a nero…), ecco questi soggetti perderanno il diritto della disoccupazione ed il rimborso di quanto ricevuto con l’aggravio di una ammenda…, mentre all’impresa verrà cagionata una multa con la sospensione definitiva di lavori!!!
Multa e procedimento penale, che prenderà anche la Committente e/o il Proprietario ed anche il Responsabile dei lavori e il Coordinatore della Sicurezza… e qui centra poco la lotta alla legalità, alla Mafia …, perché qui sono soltanto le persone che non fanno il loro dovere e che in maniera individuale, vanno punite!!!
Il prefetto ha assicurato che metterà attenzione alla questione, attraverso un incontro tematico con la partecipazione di parti sociali, forze dell’ordine, Inps, Inail e Azienda Sanitaria Provinciale.
Speriamo che non rappresenti una delle tante riunioni che alla fine non si concretizzano mai…; perché purtroppo le persone vanno e vengono e quindi coloro che oggi vengono a trovarsi a dibattere e/o a risolvere questo grave e difficile problema, fra qualche giorno, probabilmente saranno andati in pensione e si dovrà nuovamente ricominciare!!!
Nel frattempo qualche altro morto, avrà elevato il numero di questa nostra vergognosa classifica…
.jpeg)


.jpg)









































































