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Gomorra: La fine della 4° serie: "Senza testa e ne piedi"!!!

Scusate… ma oggi ho voglia di distrarmi e quindi tralascio d’inoltrarmi in inchieste, arresti effettuati, scandali finanziari, vicende di cronaca nera o ciò che riguarda ruberie, agguati, favoreggiamenti, immigrazione clandestina, criminalità e quant’altro…
Sì… oggi ho deciso di parlare di qualcosa che riguarda l’immaginario collettivo, ho desidero riprendere una fiction televisiva molto famosa ed apprezzata dall’opinione pubblica non solo nazionale, ma anche internazionale…
La storia descritta riprende alcuni avvenimenti riportati nel libro dell’autore Roberto Saviano, intitolato “Gomorra”, che racconta nella sua gravità quanto accaduto realmente nel comprensorio di quella regione Campana…
Ho finito quindi di vedere la serie “Gomorra 4”, di cui fanno parte una serie di attori bravissimi, in particolare (senza togliere nulla agli altri…) l’attore che raffigura il boss di Secondigliano, Gennaro Savastano detto Genny, personaggio interpretato dall’attore Salvatore Esposito… e quindi pur tralasciando di raccontare le puntate – per non togliere il patos a quei suoi ammiratori – ciò che desidero evidenziare è la conclusione che s’è voluta dare all’ultima puntata, che ritengo non stia ne in piedi, ne in terra…
Ripeto, non racconterò quanto avviene, ma desidero riprendere alcune parti di quelle puntate, perché a differenza della sceneggiatura fin qui “corretta”, in questa 4° serie taluni passaggi sembrano essere un po’ troppo fantasiosi e visti i personaggi in gioco, sono poco convincenti, anzi potrei aggiungere che non lo erano affatto!!!
Tralasciamo quindi quella fantasiosa trasformazione dell’oro in lingotti – paragonabile al famoso  procedimento di quegli alchimisti, che trasformavano il piombo in oro – ma quel far passare un boss criminale per fesso a scapito di più scaltri gentleman inglesi, sembra qualcosa di improbabile attuazione…  
E cosa dire di quegli omicidi commessi nei confronti di soggetti che fin qui avevo evidenziato grandi capacità in accortezza e perspicacia, ma che ora all’improvviso – non se ne comprendono i motivi– affidano la propria vita a soggetti terzi, totalmente estranei a quel loro ambiente…
Va be… diciamo che alcuni di quegli attori dovevano essere sostituiti (chissà… forse per nuovi impegni oppure perché stanchi di recitare sempre la stessa parte in questa serie che li ha lanciati…), ed allora, li si è fatti passare per “sciocchi”, anche se tra questi uno di essi dimostra – se pur gli errori commessi – quella propria “coerenza”, avvisando l’amico (sangue blu) su un eventuale tradimento… 
Continuando con il personaggio “sangue blu“, che senso ha ricevere un’avvertimento su un possibile attentato alla sua vita nel rifugio nel quale si era momentaneamente nascosto e non avvisare immediatamente del pericolo le persone a lui più care poste lì in sua attesa; già… bastava una semplice telefonata, eppure questa stessa non c’è stata (e dire che stanno ore ed ore dinnanzi a quei cellulari…), cos’è un’altro errore commesso dallo sceneggiatore, oppure serviva anch’esso per eliminare un’altra fetta di attori…
Viceversa, coloro che necessitano per la quinta serie, si son salvati da un analogo attentato: troppo logico!!!
Ed ora passiamo alla più grande cazzata… 
Mi riservo di parlare dei nomi, ma ditemi: cosa spinge un boss a discutere con il genitore di un bambino della stessa scuola di suo figlio, sapendo che quell’individuo è il magistrato che gli sta dando addosso???
E cosa dire di quest’ultimo che pur sapendo d’incontrare il boss, inizia una dissertazione personale da condurlo a raccontare particolari intimi sulla propria vita adolescenziale, neppure se fosse stato un suo amico d’infanzia; una circostanza inconcepibile, ma che stranamente si ripete in maniera costante.
Ed ora passiamo alla cosa più assurda, sì… un boss che appena arrestato decide immediatamente di volersi pentire e s’affida proprio a quel magistrato di cui sopra, richiedendo ad egli la protezione dello Stato, ma nel contempo (non se ne comprendono i motivi) ricerca la libertà chiedendo a quel suo superiore boss di liberarla!!!
Ma chi ha scritto questa parte di sceneggiatura, l’unica motivazione che posso intuire è quella di voler far uscire da quella serie ulteriori attori!!!
Ed anche l’ultima scena, quel frase in cui si ricorda sul “non doversi fidare di nessuno“!!! 
Non vi è alcuna prova su quel tradimento, tutto è basato su una semplice sensazione personale, in quanto nulla possiede quel “capo” a spingerlo a dover reagire in quel modo; manca la certezza o la prova di quell’inconfutabile tradimento… anche perché la testimonianza compiuta, avrebbe potuto coinvolgere esclusivamente la parte avversa di quella criminalità, lasciando fuori i propri amici…
Ecco quindi dov’è che lo sceneggiatore sbaglia!!!
Mi permetto allora (da lettore di thriller) di suggerire l’inizio della 5° serie, affinché si possa rimediare all’errore compiuto alla fine di questa 4°!!!
D’altronde, la giusta conclusione a questa 4° serie avrebbe dovuta essere quella in cui uno degli uomini Istituzionali (e perché no, anche quello stesso magistrato…) presente durante le dichiarazioni spontanee di quel boss pentito, divenuto collaboratore di giustizia, racconti (a Genny Savastano) quanto accaduto in quella stanza, durante la testimonianza… 
Ciò chiarirebbe in maniera inequivocabile la motivazione che ha costretto il boss a eliminare quel suo referente, altrimenti la fine di questa 4° serie, per come riportavo nel mio titolo, evidenzia d’essere: “senza testa e ne piedi“!!!
Ci vediamo alla prossima serie…

Ma che vita è… passar la propria esistenza da "indagato??? Silvio Berlusconi…

Abbiamo letto alcuni giorni fa di come il “Cavaliere” sia stato per l’ennesima volta indagato per corruzione…
Credo che tutto abbia avuto inizio ben trent’anni fa, eravamo nel 1988, quando fu processato per l’inchiesta su falso in bilancio e appropriazione indebita con la sua società “Fininvest”…
Ho scoperto l’altro ieri sera, una serie televisiva che ricostruisce la sua scalata alla politica… s’intitola “1993”  e debbo dire che riguardando molti di quei personaggi di allora, politici, lacchè e veline varie, ci si accorge come quello schifo di allora, sia riuscito a sopravvivere per quasi un trentennio, già… come se non fosse accaduto nulla… 
Osservando quella serie televisiva, si comprende il perché oggi ci ritroviamo in questa situazione disastrosa, un mondo quello vissuto dai nostri governanti, una storia quella riprodotta che descrive perfettamente quei soggetti, che si sono dimostrati con il tempo,  senza alcuna dignità!!!
D’altronde come può un uomo vivere tutta la sua vita all’interno delle aule di Giustizia… sapendo che è soltanto grazie ai propri legali, pagati profumatamente  – peraltro rappresentano i migliori nomi del panorama tra i difensori nazionali – che si è potuto evitare di trascorrere la propria esistenza, all’interno di un penitenziario… 
Prescrizione, intervenuta amnistia, il fatto non costituisce più reato,  il fatto non sussiste, archiviazione, condono, indulto, immunità parlamentare, servizi sociali”, sono soltanto alcune di quelle procedure adottate dai suoi bravissimi “azzeccagarbugli“!!!
Peraltro sappiamo bene tutti come, con il denaro, si possa comprare tutto e tutti… a volte ahimè anche coloro che si pensa impossibile da corrompere e mi riferisco a quegli uomini e donne delle istituzioni, tra cui ad esempio i magistrati…
Difatti… l’inchiesta di questi giorni della Procura di Roma, prende spunto da un sospetto, in cui ad essere stato corrotto è un giudice del Consiglio di Stato, affinché si giungesse ad una sentenza favorevole, in un caso che riguardava – guarda un po’ – la Banca Mediolanum… sì quella che “gira intorno a noi”.
La notizia non è ancora uscita pubblicamente, ma sembra che il “cavaliere” sarebbe coinvolto in un’inchiesta che ruota intorno a un ex funzionario della presidenza del Consiglio… 
Tutto nasce da una perquisizione compiuta due anni fa nella sua abitazione – ha scrivere la notizia è La Repubblica – dove la Guardia di Finanza ha trovato circa 250 mila euro in contanti nascosti all’interno di una confezione di champagne… in cui erano state riposte alcune copie di una sentenza del Consiglio di Stato favorevole a Berlusconi. 
Quell’anno infatti il Consiglio aveva annullato l’obbligo – imposto a Berlusconi da Banca d’Italia ed anche dal TAR – di cedere azioni di banca Mediolanum per circa un miliardo di euro.
Banca d’Italia aveva imposto a Berlusconi di vendere le azioni perché riteneva che dopo la condanna del 2013 per frode fiscale non avesse più i cosiddetti “requisiti di onorabilità” necessari per poter controllare una quota superiore al 9,99% di una banca.
Secondo la procura di Roma, il “cavaliere” ha cercato di corrompere il giudice del Consiglio di Stato per ottenere una sentenza a lui favorevole – che poi ovviamente arrivò – in cambio di denaro!!!
Sono ormai 82’… gli anni del “Cavaliere” e forse qualcuno di quei suoi collaboratori dovrebbe fargli comprendere che, per “Quota 100“, non s’intende la possibilità di continuare – nel suo caso specifico – a far danni per altri 18 anni!!! 
NO!!! Ci si può fermare anche prima e credo proprio che il suo momento sia giunto già da un bel pezzo… speriamo che anch’egli se ne renda conto… 
Io nel frattempo continuerò a ridere: Già… sia vedendo l’imitazione di quella sua copia perfetta nell’interpretare la serie televisiva, ma ancor di più… vedendo egli dal vivo!!!
Dove??? In Tv…!!! 
In questi giorni mi fa quasi tenerezza, nel provare in tutti i modi a convincere quei quattro connazionali che ancora gli credono… a scegliere quei suoi adepti “quaquaraquà”, alle prossime elezioni Europee…