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Vorrei fare una domanda ai direttori dei Tg nazionali: agli Italiani cosa interessa dei problemi di salute di Re Carlo o del funerale di Vittorio Emanuele di Savoia???

Scusate ma non ho capito se siamo in Italia o nel Regno Unito!!!  

Ogni giorno nei Tg nazionali si parla dei problemi di salute di Re Carlo come se a noi italiani potesse importarci qualcosa e non mi riferisco al solo aspetto umano, certamente quel suo stato di salute può dispiacere, ma in fondo perché fare gli ipocriti, quel suoi malanni in fondo trovano per noi, il tempo che trovano…

Per cui, invece di dedicare tempo inutile per comprendere da quale forma non meglio specificata di cancro egli purtroppo è stato colpito o di quante volte si reca in chiesa con la regina Camilla, ed ancora, dei suoi allenamenti militari, delle passeggiate consigliate dai medici e via discorrendo, beh… vorrei dire a quei direttori dei Tg che la vita di quel sovrano a noi tutti interessi poco, per non dire nulla!!!

D’altronde parliamo di uomo di 75 anni, che ha vissuto la propria vita senza grandi impegni fisici, certamente non lavorativi, peraltro va detto, sicuramente il corso della sua vita è stato meglio della maggior parte degli abitanti di questa terra (in tal senso consiglio un documentario prodotto da SKY intitolato: “Essere umani – Lo spettro di Mumbai sul nostro futuro”) e quindi, questa spropositata sensibilità incessantemente evidenziata in questi giorni dalle nostre testate e in Tv, mi sembra essere alquanto fuori luogo, certamente irrispettose nei confronti di chi – proprio in questi ultimi anni – sta morendo ogni giorno e non perché giunti in età avanzata, come nel caso specifico del Sig. Charles Philip Arthur George, ma per conflittualità esterne con cui nulla avevano a che fare e ancor meno on problemi di salute, ma come sappiamo, questa loro particolare condizione, li ha resi vittime, sin da quella loro tenera età!!!   

Quindi, per concludere non me ne frega nulla dei suoi problemi di salute, se campa come sua madre altri 25 anni oppure se dovesse dipartire domattina; per il sottoscritto non sarà un dramma!!!

Passiamo quindi al funerale di Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, ultimo re d’Italia.

Innanzitutto non ho compreso – vista la residenza di famiglia da oltre mezzo secolo in Svizzera – perché il funerale non è stato eseguito in quella Confederazione elvetica, senza alcuna necessità di dover realizzarle quell’ultimo saluto nel Duomo di Torino…

Ma d’altronde si sa, con questa insincera Chiesa che porta avanti falsità e una parte della nostra politica che pur di compiacere la parte ancora monarchica che sopravvive nel nostro paese che ha fatto sì che la storia di questo paese venisse dimenticata e soprattutto quanto compiuto in negativo da alcuni suoi interpreti!!!

Ho sentito nell’omelia il Vescovo che si è soffermato sul dono della Sacra Sindone da parte dei Savoia al Duomo di Torino (ricordo comunque che a seguito delle analisi compiute su quel telo al R14 si è scoperto che si tratta semplicemente di un falso medievale…) e proseguendo ha invitato i discendenti a “continuare a fare bene” (vorrei sapere allora da quel Vescovo a quale bene si riferisce, se potrebbe indicarmi tutte le opere finora caritatevoli compiute da quella famiglia, già… gliene sarei grato…)!!!

Difatti, come dimenticare quell’ignobile fuga e quali conseguenze quell’azione determinò: la notte tra l’8 e il 9 settembre del 1943, Vittorio Emanuele III, la famiglia reale, Badoglio e due ministri militari, più altre persone del seguito, lasciarono Roma lungo la via Tiburtina (stranamente lasciata libera dall’avanzata tedesca…) e si diressero verso Pescara; quindi ad Ortona si imbarcarono sulla corvetta Baionetta per consegnarsi agli alleati nell’Adriatico meridionale.

Ora, indipendentemente dalle motivazioni che hanno portato quel re e l’allora governo ad abbandonare Roma, questa scelta infelice fu la causa che determino il disastro politico e militare del nostro Paese. Difatti, quest’ultimo si troverà ad affrontare un momento tragico della sua storia: senza più una guida e senza alcuna indicazioni. Peraltro, le nostre forze armate si troveranno a dover affrontare i tedeschi senza più alcun coordinamento, mentre il grosso dell’esercito restò totalmente allo sbando; l’Italia tra l’altro perse pure la possibilità di contribuire come forza decisiva nella continuazione della guerra, essendo quel suo ruolo ormai fortemente ridimensionato dall’opinione degli alleati. Viceversa per i tedeschi gli italiani erano divenuti dei “traditori” e saranno ahimè puniti con un’occupazione durissima e con una guerra che colpirà per altri 20 mesi l’intera penisola!!!

Ma non solo, se cercate sul web troverete che la famiglia Savoia poté contare dopo la guerra di fondi all’estero per circa 3 Miliardi (che non poterono essere confiscati dallo Stato Italiano) depositati in Inghilterra, derivanti da una assicurazione sulla vita del Re Umberto I; alla morte del Re il figlio Vittorio Emanuele III li lasciò a Londra e non vennero nemmeno confiscati dal governo inglese, quindi rimasero nelle disponibilità di casa Savoia. Infine sembra che manchino all’appello 363 casse contenenti dipinti ed oggetti vari spariti dal castello di Pollenzo di cui si ignora l’effettiva destinazione…

Ah… vorrei ricordare al Vescovo, a propositi di “far del bene” che proprio alcuni anni fa, precisamente il 30 novembre 2021, una lettera degli eredi dell’ultimo re d’Italia, indirizzata alla presidenza del Consiglio, chiedeva la restituzione dei gioielli della Corona, che si trovano a tutt’oggi in un caveau della Banca d’Italia; gioielli che rappresentano un autentico tesoro e che include 6.732 brillanti e circa 2mila perle montati su collier, orecchini, diademi e spille. Va inoltre ricordato inoltre l’immenso tesoro trafugato durante l’Unità d’Italia al Regno delle Due Sicilie che fu portato (non si sa dove…) nel nord del paese e mai entrò a far parte delle casse dell’embrionale del nostro Stato!!! 

A proposito della “Famiglia Reale”, dimenticavo che non tutti i membri erano presenti durante quella fuga (come  la principessa Maria José e i figli che riuscirono a riparare in Svizzera, tra cui per l’appunto Vittorio Emanuele); alcuni di essi furono arrestati dai tedeschi e internati in vari campi di concentramento, come la principessa Mafalda di Savoia, che in quei giorni si trovava in Bulgaria e non fu avvisata della fuga dei Reali da Roma e dell’armistizio (venne avvisata durante il viaggio di rientro in Italia, ma volle egualmente proseguire per cadere prigioniera dai nazisti e deportata nel campo di concentramento di Buchenwald ove duramente provata dalla prigionia morì). Eguale circostanza avvenne per la principessa Maria Francesca di Savoia che fu internata in un campo di concentramento in Germania con due dei suoi figli e il marito Luigi di Borbone-Parma: per fortuna furono liberati dagli alleati e fecero ritorno in Italia. Stessa sorte per la Duchessa d’Aosta Irene di Grecia insieme al figlio Amedeo, la cognata Anna d’Orléans e le sue figlie Margherita e Maria Cristina di Savoia-Aosta che vennero arrestate dai tedeschi il 26 luglio 1944 e deportate in Austria nel campo di concentramento di Hirschegg, per poi essere liberate al termine del conflitto nel maggio 1945…

Sì… il vero problema di questo nostro paese è che in questi trent’anni si è fatto in modo che la materia “Storia” venisse nelle scuole eliminata, non solo per far si che nessuno leggesse quanto accaduto, ma affinché le falsità di taluni sgradevoli periodi storici, potessero essere appositamente manipolati o celati!!!

 D’altronde: “Un ignorante non conosce l’enorme estensione della sua ignoranza, viceversa un sapiente conosce la piccolezza del suo sapere”!!!

La Sicilia… come la Catalogna??? Purtroppo no!!!


Abbiamo gli stessi colori, il rosso e il giallo… 

Abbiamo in comune una parte di storia: quel Regno di Sicilia, governato dalla dinastia borbonica, nel periodo che va dal 1734 al 1816, a seguito dell’incoronazione il 3 luglio 1735 di Carlo III di Spagna nella cattedrale di Palermo (col titolo di Rex Utriusque Siciliae) allora capitale di quel regno…
Abbiamo quale Palazzo del governo, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, la stessa antica residenza reale, dimora imperiale di quei sovrani del Regno di Sicilia (Federico II e Corrado IV) ed anche del primo storico “Parlamento Siciliano”… 
Abbiamo ereditato, proprio dal catalano, una parte del nostro dialetto siciliano, vedasi ad esempio molte parole e verbi utilizzati ancora oggi: “abbuccari, accupari, addunarisi, affruntàrisi, anciova, arrascari, arricugghìrisi, arriminari, capuliari, cascia, fastuchi, muccaturi, nzirtari, pila, priàrisi, sgarrari, stricari“…
Ah dimenticavo… entrambe godono della cosiddetta “Autonomia”, anche se quella catalana è un po’ più imposta: hanno infatti un proprio inno, una propria bandiera, una lingua… il catalano diverso dallo spagnolo, che viene difatti parlata dai dipendenti pubblici ed è usata negli atti ufficiali!!!
Ora da quanto sopra, ho cercato di evidenziare con alcuni esempi, quanto in comune abbiamo con quella terra al di là del mare…
Ma tra noi e loro c’è una profonda differenza…
Loro stanno combattendo per la propria libertà, facendo riferimento a quella propria indipendenza, noi di contro, ci siamo adeguati a quella sottomissione iniziata con i famosi “mille”, comandati dal generale Garibaldi, il quale, sovvenzionato dai Savoia (i cui eredi molti anni dopo… scapparono con i forzieri dello Stato, nella vicina nazione elvetica…), condusse malauguratamente la nostra isola, ad essere inserita in quella proclamazione del Regno d’Italia (17 marzo 1861)

Per cui, mentre altre regioni rivendicano in questi giorni la propria indipendenza, (vedasi quanto sta compiendo la Lega di Salvini, che in questi giorni proverà a chiedere l’autonomia per alcune regioni della “Padania”… sì, in questi anni hanno abbandonato l’idea di secessione del loro vecchio leader Bossi & Co.), contrariamente da noi, tutto passa nell’indifferenza generale, senza alcun sussulto…

Anzi, in tal senso, c’è chi ha suggerito a noi siciliani, d’abbandonare questo nostro Statuto Speciale (ultimo baluardo d’indipendenza e libertà…) per legarci ancor più ad uno Stato, quello italiano, che dal dopoguerra ad oggi, ha dimostrato soltanto d’aver trascurato ciascun cittadino di questa terra…
Ho letto in una nota: “il sicilianismo… intreccio perverso tra arrogante senso di superiorità e inconcludente vittimismo rivendicazionista, deve diventare lo sforzo umile e pieno di concretezza personale di un popolo che voglia accettare la sfida della modernità… 
Per diventare finalmente adulto, il popolo siciliano farà bene a liberarsi al più presto di questo statuto speciale che continua a contrapporre l’isola al resto del Paese per un’autonomia collaborativa in cui Stato e Regione Siciliana devono continuare a stare insieme condividendo responsabilmente un progetto comune di crescita economica e sociale; Paradossalmente, oggi più di ieri, la Sicilia ha bisogno dell’Italia!!!”.
E dire che tra il 1945 e il 1951 c’era stato un movimento politico indipendentista Siciliano “M.I.S.”, che auspicava alla realizzazione di uno stato siciliano, separato dall’Italia…

Ma come sempre avviene qui da noi, è bastato comprarsi quei suoi esponenti (assorbiti in quella Democrazia Cristiana…), che quello spirito d’indipendenza, venne sepolto definitivamente nel dimenticatoio, per la grande felicità, di tutta quella politica corrotta e dei suoi esponenti mafiosi…
Ai giorni nostri e precisamente nel novembre del 2016 è stato creato un nuovo partito politico tra tre gruppi, Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, Fronte Nazionale Siciliano, Sicilia Nazione in Movimento Nazionale Siciliano, ma si è ancora lontano dal ricevere quel consenso generale di quei suoi conterranei…
Oggi, dopo anni di studi, sono in molti ad aver compreso come per questa nostra terra, non vi sia stato – in più di un secolo e mezzo – alcun vantaggio sotto l’unità d’Italia; viceversa, il divario che si è venuto a creare non solo con il nord Italia, ma anche con le altre regioni europee, si è fatto progressivamente sempre più ampio ed ora quella distanza è diventata impossibile da colmare…
Ecco il motivo per cui negli anni, durante i vari governi nazionale succeduti, si è cercato di far dimenticare a noi siciliani, che questo nostro Statuto Siciliano, era stato stipulato (15 Maggio 1946, con decreto reale) ancor prima della Costituzione Italiana, affinché ciascuno di noi, non abbia a sentirsi moralmente “libero e indipendente” da quello stato nazionale…
Se poi a quanto sopra, si aggiunge un popolo ben disponibile a chinare in ogni circostanza la testa, a non ribellarsi mai, a non combattere… ne contro la mafia e neppure contro quella sterile politica, corrotta e clientelare, ecco quindi, che non ci dobbiamo meravigliare, se in questi settant’anni, l’ascensore sociale è tornato indietro ai tempi del dopoguerra…

Stiamo ormai in profonda recessione, con una classe media totalmente scomparsa o quantomeno sopraffatta dai debiti, a cui non riesce più a fare fronte!!!
Siciliano, la natura non ti ha detto… “Non essere povero” e ancor meno “Sii ricco”; ma grida tuttavia: “Sii indipendente”!!!

La Sicilia… un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è!!!

Per favore, non considerate quanto scrivo, quasi fosse un’autoritratto critico sulla mia terra…
Come d’altronde, non vorrei passare per uno scrittore impegnato… (non potrei di sicuro permettermelo…), ma mi piace comunque sentirmi – nel mio piccolo – impegnato!!!
Già… impegnato contro questo stato di fatto e questo sistema asfissiante, contro questa mentalità collusiva e corruttiva, contro un sistema non meritocratico ed un clientelismo opprimente e aggiungerei, tentacolare e putrefatto…
Lo so… l’impegno non è tutto e soprattutto da soli si può fare ben poco per cambiare questa attuale condizione… 
Ma io sono speranzoso e credo che ognuno di noi debba fare innanzitutto il proprio dovere, poi il resto verrà da se…
C’è comunque in me questo desiderio… di raccontare e scrivere ed è qualcosa che sento nel profondo, che mi stimola, anche perché se così non fosse, se non trovassi entusiasmo in ciò che faccio, non lo farei… e credo che questa rappresenti per il sottoscritto la condizione essenziale, perché se mi diverto io in qualità d’autore a scrivere un post, si divertirà anche e soprattutto il lettore… nel leggerlo.
Riprendendo il titolo… ho voluto cogliere dal famoso libro “Il Gattopardo” alcune analogie… ad iniziarsi con quel principe di Lampedusa, ben disponibile ad ascoltare le esigenze altrui…  ma poco propenso a dare le proprie terre ai contadini… ecco, in quel suo gesto, evidenzia tutti i propri limiti umani ed in particolare manifesta quella mancata disponibilità verso ciò che è sociale… 
Un’indifferenza similare se non eguale a quella realizzata oggi dalla nostra classe governativa!!!
Le ragioni proprie e personali… non coincideranno mai con le vostre, statene certi… perché in loro vi è una congenita patologia… “l’indifferenza”!!!
La stessa indifferenza che hanno avuto tutti i nostri conquistatori, sino agli ultimi… i Savoia, che con il loro generale (Garibaldi) hanno fatto sì che questa nostra terra, diventasse nuova “colonia” per il nord Italia…
Il siciliano quindi, abituato a sottomettersi a tutti i suoi continui invasori… non si è mai ribellato ( ad esclusione soltanto del periodo dei vespri…) ed è rimasto, di volta in volta, assoggettato ai nuovi padroni…
Oggi… il discendete di quel siciliano, continua ad operare con le stessa modalità asservita dei suoi padri, prostrandosi ai nuovi dominatori: politici, imprenditori e mafiosi!!!
Hanno permesso ad ognuno di loro, di sporcarsi le mani di sangue, grazie a quegli indegni affari quotidianamente realizzati, il tutto grazie alla partecipazione e complicità di molti infedeli… permettendo così a quei soggetti, di manifestare quel proprio potere, affinché nulla cambi e si resti così com’è…
Sono i cosiddetti nuovi capitalisti; proprietari della maggior parte delle ricchezze della nostra regione, che fanno sì, che tutto… resti invariato.
Hanno inoltre vincolato i propri conterranei a quella loro volontà: eccoli i nuovi “padroni”, che sfruttano al limite della  povertà tutti… quasi fossero per essi… dei “servi della gleba”!!!
Diceva Mussolini: come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?

Previsti 28 miliardi di euro per le infrastrutture in Sicilia, disponibili soltanto cinque…

Qualcosa bisogna pur inventarsi per sperare alle prossime elezioni… di accaparrarsi i voti di noi siciliani!!!
Ecco quindi che nel programma propagandistico del Presidente del Consiglio Renzi, redatto in collaborazione con il ministro Del Rio ed il ns. governatore Crocetta, si è giunti a dichiarare investimenti per ben 28 miliardi – non di vecchie lire…. ma di euro – per le infrastrutture nella ns. regione…
Le somme serviranno a realizzare nuove autostrade, porti, ma soprattutto quella rete ferroviaria realizzata ai tempi dei Savoia nel 1863… ampliata negli anni, ma rimasta oggi alla medesima velocità d’allora…
Adesso dopo quasi 150 anni… ci si ricorda delle infrastrutture mancanti…, sarà forse causa di quel viadotto crollato sulla autostrada Catania – Palermo, ma una cosa è certa, finora di noi siciliani, se n’e sono tutti dimenticati… in particolare i primi ad averci scordato… sono proprio quei conterranei, che eletti nel corso di questi anni, siedono ancora lì a Roma… senza fare nulla per la loro regione…
Si parla di priorità, di strategie, di masterplan…
I programmi sono bellissimi sulla carta, anche illustrati, tutti fantastici progetti realizzati in render 3D da ottimi studi d’ingegneria…, tutte iniziative però… che dovrebbero essere realizzate nella pratica… e qui purtroppo viene l’inghippo…
Già sui 28 miliardi necessari per realizzare il totale delle opere… c’è la sola disponibilità di cinque… come si dice… meglio questo che niente… e va be… intanto per cominciare è già qualcosa poi si vedrà, speriamo di non dover dar modo a “Striscia la notizia” di mostrare in tv…, ulteriori ed inconcludenti opere pubbliche rimaste incompiute nel ns. territorio!!!
L’hanno chiamata la cura del ferro… sì eravamo diventati “anemici”  e adesso si tenta di colmare quel divario che esiste tra l’Italia ( in particolare del centro-nord ) e la Sicilia… treni ad alta velocità permetteranno in 45′ minuti di attraversare l’isola, da Catania a Palermo in meno di un’ora… ve lo immaginate… (debbo dire che in auto… a volte ci si riusciva pure… ma quelli erano altri tempi… lontani e soprattutto ci si sentiva un po’ ribelli come James Dean… ) adesso in auto ci vogliono circa 3 ore e mezza… una follia e dobbiamo attendere due anni per vedere realizzato il nuovo viadotto… ai tempi dei romani ci si sbrigava prima!!!
Ovviamente si dovrà mettere mano al portafoglio anche per tutte quelle strade provinciali giunte a modello colabrodo, con tutte quelle buche… dove le concorrenti trazzere di campagna risultano essere più percorribili…
Ed infine, come non parlare di corruzione e malaffare… pensate veramente che su questi stessi cinque miliardi di euro… la mafia non ci abbia già fatto su un pensierino…???
A quest’ora si stanno organizzando nuove imprese con i necessari requisiti per la partecipazione, per questi appalti, si staranno scomodando personaggi all’interno delle istituzioni per pilotare le gare, si starà cercando d’infiltrare i propri uomini per orientare al meglio la propria candidatura, ecc…, ecc…, e vedrete come durante i lavori, emergeranno (come ormai consuetudine), tutta una serie d’indagini che confermeranno eventuali associazioni mafiose, inadempienze societarie, contrattuali, conflittualità con le normative vigenti, agevolazioni e raccomandazioni, tangenti, concussioni, il classico giro di mazzette…
Attuato meccanismo di quel solido e ben collaudato sistema, fatto di complicità e connivenze, difficile da sradicare poiché, parte integrante di questo tessuto sociale…
Qualcuno ha dimenticato, che il Contratto Istituzionale di Sviluppo, istituito dall’art. 6 del D.lgs 88/2011, rappresentava già uno strumento per la realizzazione tempestiva e trasparente di grandi infrastrutture di servizio pubblico, in particolare proprio per la rimozione di quegli squilibri economici e sociali, presenti tra le varie regioni… ma cosa se ne fatto… è un mistero…
E cosa dire della direttrice ferroviaria Messina-Catania-Palermo sottoscritta da tutti i soggetti (vedasi foto allegata) presentata in data 28 Febbraio 2013 e dove, a poco più di due anni… si è ancora qui a parlarne… 
2,426 miliardi di euro già provvisti di copertura e di cui oggi non se ne sa nulla… 
Per favore… basta con le solite chiacchiere!!! 

La Sicilia come la Scozia!!!

Siamo quasi cinque milioni, precisamente… 4.999.932 l’8,4% della popolazione nazionale… stranamente per similitudine, identica ai quasi cinque milioni di scozzesi, che oggi 18 settembre, si presenteranno alle urne per decidere se la loro regione debba diventare un paese indipendente…

Una vera rivoluzione storica, che sin dai tempi di Maria Stuarda ( Regina di Scozia ) tentò di eliminare Elisabetta (Regina d’Inghilterra), organizzando vari complotti per assassinare la rivale cugina Inglese e poterne così prenderne il posto…
E’ quindi, non si tratta soltanto di un passaggio economico finanziario quello che spinge oggi la popolazione a ricercare l’indipendenza, ma c’è una ragione storico sentimentale che va avanti da secoli… e precisamente da 300 anni fa, cioè da quando fu annessa nel 1707 all’Inghilterra formando così il Regno Unito di Gran Bretagna, oppure se vogliamo tornare ancora più indietro, quando nel 1314 con la battaglia di Bannockburn (23-24 giugno 1314 ) gli scozzesi realizzarono una vittoria decisiva che produsse come conseguenza, la restaurazione de facto dell’indipendenza della Scozia dall’Inghilterra, proclamata poi de jure, nel 1328, con la firma del trattato di Edimburgo-Northampton, diventando di fatto un paese sovrano per i quattro secoli a venire…

Vedremo quindi come andrà a finire ed il premier scozzese Alex Salmond, leader dello Scottish National Party, il partito appunto nazionalista che si batte per l’indipendenza sembra molto ottimista… non a caso ha voluto che il referendum si svolgesse proprio nel settecentesimo anniversario di quella epica vittoria militare… 

Certamente non sarà facile… ma una eventuale vittoria dei secessionisti cambierebbe di molto il quadro delle politiche in Europa… 
Ovviamente le ragioni, come dicevo sopra non sono soltanto sentimentali, ma dietro ci sono le risorse di una regione, in particolare quella del mar del nord, dove sono presenti bacini di petrolio immensi, che se gestiti direttamente farebbero accrescere economicamente la Scozia…
Cosa dire mi sembra di parlare della Sicilia, di quello stato sovrano che fino al 1861 prima dell’invasione dei Savoia che aiutati da Garibaldi, hanno riunito sotto la loro bandiera il nostro paese… ed abbiamo visto anche a quale prezzo…

Certamente oggi, qualche mio conterraneo, potrebbe obbiettare che, voler chiamare indipendenza quella realizzata sotto il regno dei Borboni, non è sicuramente corretto…, ma allora chiedo… ma perché quella subita dai Savoia prima e da quanti finora ci hanno governato da Roma si può chiamare libertà???

Posso essere d’accordo, solo e soltanto, se mi parlate della mala gestione della nostra “autonomia” e di quei “Governatori” che negli anni ne hanno distrutto la bellezza ed il patrimonio… ma per il resto… quale vantaggio ha avuto ancora oggi la nostra regione ad essere legata ad un paese che ci ha da anni abbandonato…
Guardate le nostre infrastrutture… distrutte e non parliamo di quelle inesistenti…, non voglio farvi l’elenco di tutto ciò che non va… tanto conoscete bene il territorio nel quale vivete e se va bene a voi… immaginate a chi sta a Roma o in Nord Italia…
Certo sono in molti ad avere paura da questa eventuale secessione… diranno che non giungeranno più finanziamenti, sostegni, appoggi finanziari, investimenti esteri, ecc… la stessa preoccupazione che oggi manifestano gli Inglesi agli Scozzesi… promettendo aperture ed autonomie se continueranno a farsi governare…

E’ logico che la preoccupazione da parte degli stati europei non è soltanto rivolta alla Scozia, ma a tutti quei paesi che da sempre richiedono a gran voce la propria autonomia… vedasi i Paesi Baschi, l’Irlanda del Nord,  la Catalogna, ed anche paesi come il Texas e la California, l’indipendentismo fiammingo…e cosa dire dalle nostre parti con l’Alto Adige, i separatisti sardi e con la Lega che da sempre pressa per una secessione dall’Italia…

Ed allora a cosa serve essere uniti se anche nel nostro paese lo spirito di secessione è così forte e presente… per quale logica dobbiamo stare uniti con lo stivale… quando da sempre la natura ci ha voluto tenere separati…???
 

La Sicilia… sovvenzionata dalla Lega!!!

Da sempre, già sin da quando era bambino, mi sono sempre sentito nazionalista e questo senso di patriottismo mi ha accompagnato, fino alla adolescenza… 
Crescendo e soprattutto studiando in maniera critica la storia, ho potuto realizzare che quanto imparato non era sempre corretto, anzi in alcuni casi la realtà era stata distorta…
Tra queste, c’è quella di non credere alle altruiste motivazioni operate ai tempi da Garibaldi e dai suoi cosiddetti “mille”, che partiti nel 1860 dalle sponde liguri di Quarto sotto la regia di Cavour, dei Savoia e di quanti ai tempi sovvenzionati l’allora massoneria, sbarcarono nella nostra terra, precisamente a Marsala, per così dire… liberarla!!!
Sono passati più di 150 anni da quel fatidico giorno e  da quel successivo incontro di Teano, che, visti oggi i progressi culturali e sociali, a cui ci ha portato ( quella particolare invasione), ecco che la mia speranza è rappresentata dal poter un giorno rivedere questa mia terra, liberarsi da questi nuovi usurpatori ( parenti lontani…, ma pur sempre parenti di quelli giunti qui tanti anni fa… ) e vedere finalmente la Sicilia, libera e indipendente…
Con riferimento al mio periodo e mi riferisco a questi ultimi vent’anni, ho potuto assistere come, i nostri esimi politici ( deputati e senatori siciliani), pur rappresentando un cospicuo numero se proporzionato al totale degli esponenti alle due camere, si sono, sottomessi ad una  parte politica, in particolare a quella del nord Italia chiamata Lega, non permettendo così di realizzare quelle politiche di sviluppo, di riforme e soprattutto di investimenti e lavoro, che avrebbero certamente in questi anni fatto crescere la nostra regione…
Anzi, si è operato di attuare delle scelte inservibili, che hanno plagiato, controllato e dominato, l’intero funzionamento amministrativo, hanno cioè in definitiva, proseguito quanto avevano realizzato i loro predecessori, sottomettendoci, allora, in quell’unica bandiera tricolore con apposto lo stemma reale ed oggi invece, attraverso soluzioni e strategie economiche errate, processi di sviluppo lenti e burocratici, con l’unica volontà faziosa, di frenare questo nostro sistema, di arenarlo e di conseguenza, offrire ampi spazi a quelle attività criminali, dedite alla conduzione del malaffare ed al controllo del territorio …
Ora, aver constatato come, la Lega abbia fatto i propri passi d’indipendenza, con dichiarazioni e sollevamenti popolari di secessione, per voler meglio gestire in maniera autonoma, quei ricavi derivanti dalle migliaia di industrie della cosiddetta “padania”, ecco che, mi sarei altrettanto aspettato che, anche da noi, qualcuno politicamente preparato, pur non avendone avuto sin da subito l’intuizione, poteva almeno copiarne adesso l’idea, ed iniziare a costituire quel nuovo movimento politico di contrasto, per non vedere escludere il meridione ed in particolare la nostra regione, da quelle erogazioni statali, che venivano concesse per investimenti e sovvenzionamenti…
Certo, qualcuno alla fine c’è stato, ed io sin da subito, avevo manifestato (parlando con amici) qualche dubbio sulle reali motivazione che queste espressioni politiche, per nome del loro portavoce, andavano dichiarando, anzi presumevo, che proprio questi movimenti, definiti “autonomi”, fossero dopotutto una branca di qualche partito maggiore ( vedasi Pdl e Pd…) per ” servire ” o meglio raccogliere quei voti incerti e persi, che sarebbero stati sicuramente indirizzati verso scelte diverse…
Ovviamente tutto mi sarei aspettato…, anche perché essendo un assiduo lettore di libri thriller, abituato ai colpi di scena, suspense e sviluppi psicologici, di sentire ( forse perché in cuor mio auspicavo che ciò non si potesse avverare…), quanto riportato in queste ore da Francesco Belsito, ex tesoriere delle Lega…
Dagli stralci dell’interrogatorio, Belsito parla di una alleanza tra la Lega ed il partito dell’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo…
Ahhhhhh….. tutto ma non questo!!! Vi prego ditemi che non è la verità!!! Meglio morire che dover subire una tale infamia…, noooo…, non questo!!!!
Che orrore… una alleanza con Bossi e company, non solo… provvedevano pure a finanziarli…, ogni anno sembra che il Sen. Lombardo ricevesse un bonifico ( di quanto ancora non si sa… ), in quanto l’Mpa era all’interno della coalizione con la Lega…

Il sostegno rappresentava una quota, di quel odioso rimborso elettorale… a cui ancora oggi non si vuole rinunciare… e che continua ad essere dato, pur avendo visto ormai quale fine faccia…
I rapporti dice Belsito, erano tenuti direttamente da Calderoli con cui concordava le procedure dell’alleanza, mentre per il resto il Sen. Lombardo interloquiva direttamente con Berlusconi….; difatti, quando ci fu la scissione,  ordinarono a Belsito di non versare più niente al senatore…

Ma questi pagamenti sono ufficiali???… chiede il pubblico ministero, certamente risponde Belsito attraverso bonifici bancari!!!
Avete capito, come e da chi sono state finanziate le campagne elettorali ai nostri partiti autonomisti??? e di come questi si siano spacciati come rinnovatori, alternativi e indipendenti… 
Avrei preferito, mille e mille volte morire di fame…, che saper di dover dire oggi ( grazie ai meriti dei nostri parlamentari siciliani… che ancora oggi ci chiedono di andare a votare   ) ” GRAZIE “, a coloro che da sempre non hanno fatto altro che usurpare questo nostro territorio… 
Credevo…, che il dominio degli eredi dei figli dei Savoia, si era concluso, in quella maniera ignobile, il 9 Settembre 1943, quando Vittorio Emanuele III insieme alla propria famiglia reale ed i principali esponenti governativi e militari, fuggirono da Roma per dirigersi alla volta della Puglia, territorio già liberato dagli Anglo-Americani.
Credevo… già credevo…

La padania non esiste…

Ho appena finito di leggere sul Blog di Beppe Grillo un articolo sulla Padania che vorrei condividere con Voi:
Se la Padania non esiste (e non esiste) perché la Lega ha consenso? E se il Regno del Sud ha cessato di esistere con Garibaldi perché (di fatto) è vivo e vegeto suddiviso in quattro mandamenti mafiosi (camorra, sacra corona unita, ‘ndrangheta e cosa nostra) che comandano più di quanto abbiano mai fatto sia i Borboni che la Repubblica Italiana? ……L‘Italia non ha mai fatto la pace con sè stessa, non si è mai rassegnata a un’unificazione voluta da una élite e dall’appetito di Casa Savoia, la famiglia reale più indebitata d’Europa. ………….la contrapposizione Italia federalista/Italia centralista con da una parte oscuri antenati celti e dall’altra l’orgoglio nazionale che si nutre di guerre vinte e della Patria non serve a nulla. La Padania è una invenzione marketing di Miglio prima e di Bossi poi, l’Italia un’annessione avvenuta con il sangue del Sud e l’occupazione del Nord Ovest da parte di politici e imprenditori sabaudi con le pezze al culo (i predecessori di Tronchetti).
Negare queste evidenti realtà ha permesso la nascita della Lega che viene considerata da chi la vota il male minore, ma non ne rappresenta le identità culturali, storiche, economiche, ambientali, linguistiche…….le differenze tra i diversi popoli della Penisola sono un tabù così forte che dopo 150 anni non è ancora stato seriamente discusso.
La Lega non rappresenta un piemontese, così come un emiliano o un trentino. Li accomuna tutti in un racconto di fantasia confutabile da qualunque studente di quinta elementare e radicalizza uno scontro tra due Italie, il Nord e il Sud, su base economica, sugli “schei”. La Padania è una balla, il Piemonte, il Veneto, la Toscana sono invece reali, sono Stati non Regioni, così come lo sono la Sicilia e la Sardegna. Prima se ne prenderà atto, prima ci libereremo dalla Lega e metteremo le basi per una Nuova Italia, finalmente in pace con sé stessa”…
Certo leggere che il meridione è suddiviso in mandamenti mi fa pensare che in meridione ( in qualità di Italiani… )  non ci si è mai stati…neanche come turisti…cosa che inveve quotidianamente fanno milioni di stranieri, i quali dopo essere venuti, ci ritornano e a volte ci restano per sempre…
E’ vero che questa è una terra a volte difficile…almeno per quello che si sente dire…ma io nel cosiddetto Nord ci ho vissuto e vi assicuro che non per niente così speciale… da Verbania ( è appena risultata la prima città più vivibile d’Italia ) dove ho avuto la residenza per anni per passare per lavoro in Trentino, Liguria, Toscana, Veneto…
Ecco, credetemi le città saranno anche vivibili ma superato il primo mese…vi viene il desiderio di suicidarvi…niente di niente…cioè girato la cittadina in meno di un’ora, quello che dovevi vedere l’hai già visto, non c’è più niente non ti aspettare che forse domani scoprirai qualcosa di diverso perchè non c’è!!!! Nei locali i giovani non fanno altro che bere…bere…bere…qualunque cosa e poi pasticcarsi e fiumi di cocaina…per esagerare, evadere, cercare qualcosa di stimolante…di nuovo…i loro fiumi esaminati, da laboratori d’analisi, ne sono pieni e cosa ne dite delle polveri prelevate in città…certo di tutto questo se ne parla poco…sono i loro figli e vanno protetti…ma provate a chiedere quanti di questi entrano in centri di riabilitazioni… 
Non dimentichiamoci il clima orrendo…piove sempre e quando non piove la nebbia fà scomparire tutto anche le persone che per il freddo hanno poca voglia di circolare ed ancor meno di parlare…Parlare???… ma parlare di cosà…??? L’ignoranza la tocchi con mano e fà veramente cadere le braccia, inutile parlare non hanno argomenti, tolti quei quattro argomenti classici, generici…da buon mercato tutto si dissolve…ecco forse è meglio lasciare perdere le parole e passare ai fatti…ecco in questo sono abbastanza disinvolti…nessuna regola… nessun compromesso… hai voglia…ha voglia …ok…l’importante è che domani si vada a casa propria…e se non ci si risente è meglio!!!
Prova a vedere inoltre l’alienazione cui giornalmente i ragazzi provano per i loro lavori… industrie, stabilimenti dove appena timbrato il cartellino ti ritrovi a ripetere per migliaia di volte le stesse operazioni, come nel film di Chaplin…
Vedi quelle ragazze appena maggiorenne messe a lucidare metalli… a montare apparecchi elettrici, che pena…chiuse tutte quelle ore là dentro per anni e anni… se vedeste i loro visi…i loro occhi… per quegli ottocento/mille euro al mese… ragazze che sembrano di 10 anni più vecchie… questa è la Padania del Sig. Bossi…certo Lui fà gli interessi degli industriali…non per niente sta con il Sig. Berlusconi…certo sarebbe bello ottenere la cosiddetta “seccessione” per poter fare finalmente i propri porci comodi…ma vedete fin quando ci saremo Noi…già proprio Noi del Meridione l’Italia non si separerà ne ore e ne mai… perchè a salire e prenderli a calci in culo i Padani ed i loro parenti associati ne basteranno soltanto mille di Noi…già proprio mille come quelli che avete mandato quaggiù allora ( credendo di fare il nostro bene) ed invece avete soltanto rotto i coglioni!!!