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Presidente Meloni, affidi a "Webuild" la realizzazione del Ponte sullo stretto: forse finalmente l’opera verrà realizzata!!!

Credo che sia giunto il tempo di finirla con le promesse, le critiche o le ironie compiute quotidianamente al “Ponte sullo stretto”…

Oggi, abbiamo la fortuna di avere una società capace di realizzare quell’infrastruttura, d’altronde parliamo della stessa impresa che sta compiendo attualmente un opera colossale in Romania, sì… il Ponte di Braila sul Danubio!!!

Due cavi portanti ancorati a una torre alta 180 metri su ciascuna sponda e formati da oltre 18.000 fili d’acciaio intrecciati, per un peso totale di 6.775 tonnellate e una lunghezza cumulata di circa 38.000 chilometri (quasi un giro completo attorno alla Terra).

Il Ponte, ancora prima di essere completato, è già diventato la nuova icona sul Danubio; l’opera, finanziata dall’Unione Europea e realizzata dalla nostra impresa  “Webuild” con un partner in joint venture e sarà il secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa continentale, con una campata centrale di 1.120 metri e una lunghezza totale di 1.975 metri, e permetterà di ridurre i tempi di attraversamento del grande fiume a soli due minuti, rispetto agli attuali 45 minuti necessari per spostarsi in traghetto da Braila.

Presidente va detto, all’ingresso del 2023 è impossibile continuare a pensare che il trasporto delle merci, come quello degli automobilisti, dipenda ancora dai traghetti (tra l’altro in mano a società private anche se il ministero dell’Economia ha una fetta…), con una perdita in tempo che va da un’ora nei giorni invernali a mezza giornata nei giorni festivi o d’estate, sapere quindi di possedere un’impresa o un pool di imprese che possono compiere l’opera, sarebbe folle non realizzarla… 

Perché va detto, al tempo finora perduto per la sua mancata realizzazione, vanno sommati tutti gli introiti economici che sarebbero derivati dal pagamento dei pedaggi… 

Ed ancora, come non ricordare gli appalti in corso dell’alta velocita e quindi la possibilità di effettuare il collegamento tra l’isola e la penisola in maniera celere su rotaie, un collegamento quest’ultimo che ormai rappresenta un servizio dimenticato, che impiega mediamente 2 ore e un quarto per effettuare quell’attraversata…

Presidente Meloni, nessuno di noi siciliani ritiene che la mobilità rappresenti – attraverso l’opera – la nostra prioritaria esigenza, no… mi creda, non si tratta di risparmiare l”ora di viaggio, a noi, ai turisti che giungono ogni giorno nell’isola o persino al trasporto di merci, no… la maggior parte di noi siciliani continuerà ad utilizzare le navi o ancor più gli aerei per spostarsi, ma è – e Lei – attraverso il partito che rappresenta –  dovrebbe comprenderlo più di chiunque altro – quel senso profondo di distacco che da sempre abbiamo, già… quella mancata condizione di “continuità territoriale” che ci fa comprendere come la Sicilia (e noi siciliani…) non sia di fatto ancorata al resto del paese e ancor meno all’Europa!!!

Cantone: il fatto che emergono (tutte queste continue corruzioni…) è già qualcosa…

Come si dice… meglio questo che niente!!!
Ascoltavo ieri il Tg delle 13.00, quando ho sentito l’intervista al Presidente dell’ANAC (Anticorruzione) Raffaele Cantone…
Ora, dando seguito alle indagini si è scoperto che alcune società che hanno operato all’interno dell’Expo (imprese che in modo del tutto legittimo, si erano aggiudicati milionari appalti e subappalti, all’interno di quell’area…) erano legate ad associazioni criminali…
Ecco che quando ormai tutto è stato compiuto, inaugurato e smontato… adesso, a distanza di mesi, viene scoperta l’acqua calda… e cioè, che su quelle opere, c’è stata le mani della ‘ndrangheta!!!
Ne sono certi i magistrati della Distrettuale di Reggio Calabria che hanno chiesto e ottenuto, l’ennesimo provvedimento di sequestro beni per oltre 15 milioni di euro, tutti riconducibili ai soliti uomini affiliati a noti clan…
Come consuetudine, vengono inseriti nel registro degli indagati, tutta una serie di soggetti “affiliati” e non, in particolare tra quei nominativi vi sono, imprenditori e faccendieri… Le indagini, hanno svelato un giro di tangenti per l’assegnazione di una serie di lavori che andavano dall’Expo alle Ferrovie Nord, per proseguire con il Mega Centro Commerciale ad Arese, continuando con gli aeroporti di Malpensa e il cantiere di Tubigo. 
Lo sanno tutti che quando ci sono questi appalti così importanti… c’è dietro sempre la criminalità organizzata, che usa tutti i modi per insediarsi, per aggiudicarsi quei lavori, per poter successivamente riciclare tutti quegli euro, provenienti dalle ben note attività illecite!!!
Ma chissà perché… nessuno si accorge mai preventivamente di nulla… o meglio si scopre di quel sistema “corruttivo” quando ormai tutto si è realizzato!!!
Conoscono bene chi sta dietro quelle società o come sono tra esse collegate… di quegli intrecci tra associati o consorziati… o di quelle metodologie a scomparsa… meglio conosciute col nome di “scatole cinesi”, che fanno in modo di celare tutte quelle provenienze illecite derivanti da usura, estorsione, gioco, stupefacenti, prostituzione, ecc… e che proprio attraverso questi appalti, vengono di fatto ripuliti, per essere riutilizzati, andando a soffocare nuovamente quel mercato di libera concorrenza…
Si acquistano società diverse in altri ambiti commerciali, quali quello immobiliare, delle auto di lusso, della ristorazione e vengono sviluppati progetti per la realizzazione di nuovi complessi immobiliari, per lo più turistici, anche in altri paesi come per esempio la Romania (ad esempio ad Arges Pitesti si sta realizzando il resort Moliviu, per un valore complessivo di 80 milioni di euro) oppure in Marocco (dove sono in corso lavori per realizzare circa 1.800 Km di autostrade, Treni ad Alta velocità Tangeri – Casablanca, un Porto Commerciale di Casablanca per la costruzione del 3° terminale, l’ampliamento dell’aeroporto nella stessa città, nuove Strutture ospedaliere e turistiche, con la realizzazione di nuovi Hotel con strutture e servizi annessi) o ancora, in Costa D’Avorio e Kenya, dove sono attualmente in corso dei lavori milionari, per opere di urbanizzazione primaria, energia e stradali…
Come si può comprendere, i tentacoli della criminalità hanno da tempo mirato su livelli ben più sostanziosi, indirizzando quei loro business, verso paesi nei quali i livelli di controllo sono limitati e dove l’indice di corruzione, viene rappresentato tra i più alti del mondo…
Va inoltre considerato che, in quei paesi, si può godere di una maggiore libertà d’azione finanziaria, permettendo difatti a quei loro faccendieri – di muoversi in maniera indisturbata, e di movimentare quelle cospicue somme affidate loro da quei clan…
Sono tutti soldi sporchi che attraverso banche compiacenti, presenti anche nel nostro paese, riescono a rientrare, dando modo così a chi di dovere… di riutilizzarli per foraggiare tutto quel sistema politico, istituzionale ed imprenditoriale, che permette a queste associazioni criminali di implementare le proprie aziende e di convogliare su di esse, tutti gli appalti pubblici presenti nel territorio…
Ma come dice il Presidente dell’ANAc… “l’importante è che alla fine… quelle azioni collusive e corruttive, emergano…“… 
Già, una vera e propria “magra” consolazione, ma si sa… è così che si procede in questo nostro (per modo di dire…) “Bel paese“!!!

Tangenti anche in Marina Militare…

Tanto per non essere diversi dagli altri… ecco l’ennesima inchiesta sugli appalti, che stavolta prende di “mira” (mi sembra che il termine sia perfettamente appropriato…) la nostra “Marina Militare”…
Alcuni giorni fa si è giunti all’arresto del capitano di vascello Giovanni Di Guardo e del tenente di vascello Francesca Mola ed anche dell’imprenditore Vincenzo Pastore…
Sono accusati tutti di reati di concorso in corruzione aggravata e di turbativa d’asta…
La stessa Marina Militare se pur auspica in tempi celeri la chiusura dell’inchiesta e la condanna dei responsabili, accusa un’ulteriore sconfitta, causa gli ulteriori arresti, avvenuti nei giorni seguenti, in cui sono finiti il Direttore della locale Maricommi (Direzione di Commissariato della Marina Militare) e un altro Ufficiale in servizio presso l’ufficio contratti dello stesso ente!!! 
Ora ci viene comunicato che la gara in questione non si è svolta e che l’appalto di cui sopra, non è stato aggiudicato!
Grazie della notizia… scoperta la truffa era ovvio che la gara non avrebbe potuto realizzarsi, ma viene ora da chiedersi… per tutte quelle precedentemente assegnate… il meccanismo era sempre lo stesso ed allora, come si pensa d’intervenire e ripristinare quei principi di trasparenza… forse attraverso una commissione d’inchiesta???
Per fortuna che c’è chi… a differenza di altri che dormono, fanno perfettamente il proprio lavoro… e mi riferisco alle Procure e alle forze dell’ordine!!!
Di queste vicende, ciò che mi colpisce è la sorpresa manifestata da tutti… 
A prima vista, sembrano questi avvenimenti insoliti… quasi inaspettati, o meglio, in molti fanno tutti finta di non sapere con quali modi vengono truccati gli appalti, ma poi, è di fatto, quanto avviene quotidianamente… 
Al momento, ci viene raccontato che abbiamo pure una “prima” donna militare… arrestata per mazzette; la verità è che forse le altre sono state un po più furbe e non si sono fatte scoprire!!!
Ciononostante, di questa vicenda mi sorprendono due notizie: la prima, sulle intercettazioni telefoniche e su quel virus inviato sul Iphone del tenente di vascello, che ha permesso di registrarne le telefonate e la seconda sull’invio proprio del Di Guardo in quella struttura militare, per correggere quegli scandali dell’anno prima, che avevano di conseguenza prodotto il suo arrivo… (in quella stessa struttura militare, in 11 -9 militari più 2 civili- avevano organizzato un sistema criminale, per incassare il 10% del valore dell’affidamento)…
Incredibile, come si dice “oltre l’inganno la beffa” ed difatti,  hanno chiesto proprio al tenente, di ripristinare quei principi di legalità, in quell’ambiente corrotto… dimenticandosi però nel contempo, che proprio il Di guardo era già stato condannato per truffa in una vecchia vicenda…
Secondo gli inquirenti l’accordo corruttivo prevedeva una tangente complessiva da 200mila euro, oltre a un “Suv” dell’Audi: a proposito di Suv… mi sono sempre chiesto come facciano certi militari (e non solo…) a girare con auto da 70.000-150.000 euro, considerato che le loro retribuzioni… sono nella norma…: ed allora, come mai (in questi casi) nessuno che controlla, quelle eventuali sperequazioni finanziarie???
D’altronde, quella è un’altra storia… intanto riprendendo quanto accaduto e cioè per poter compiere la truffa, il tenente si è servito della collega Francesca Mola, che proprio il Di Guardo aveva portato con sé da Roma e destinata a quell’ufficio appalti: “Sono tutti convinti che sia la mia amante… rideva con la fidanzata; ma io l’ho presa e l’ho messa lì perché ho capito che a questa i soldi piacciono… quanto ci guadagna? Quaranta, cinquantamila euro (…) Su quello che guadagna quello (ndr, l’imprenditore)….”

D’altronde il Di Guardo dimostra avere una grande esperienza su come far circolare il denaro; intercettato insieme con l’imprenditore (Pastore) dichiarava: “ho una fiduciaria a Malta: da lì posso spostare i soldi sul conto corrente della fidanzata “rumena”; quindi faccio un’operazione estero su estero. Infine dal suo conto in Romania passa i soldi a se stessa su un conto italiano”.
Semplice no… basta organizzarsi: una sede legale a Malta ed una operativa per esempio in Romania… e il gioco è fatto!!!
Come cantava Ron nella sua canzone: E’ l’Italia che va… con le sue macchinine (Audi, Porche, Mercedes, Bmw, …) vrum vrum…