Archivi categoria: rifiuti

Riflessione sul problema dello smaltimento dei rifiuti: un confronto tra Sicilia e altre regioni italiane.

Il recente intervento dei Carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) nelle province di Taranto, Matera e Cosenza ha riportato all’attenzione un problema che affligge da sempre il nostro Paese e, in particolare, la mia amata Sicilia: lo smaltimento illecito dei rifiuti, speciali e non.

L’operazione ha portato all’arresto di nove persone e al sequestro di oltre 4.000 tonnellate di rifiuti abbandonati in capannoni dismessi e aree agricole. 

Un’ennesima conferma di come il traffico illecito di rifiuti sia un fenomeno strutturato e organizzato, spesso gestito da vere e proprie associazioni criminali.

Ma questo caso non è solo la prova della gravità del problema ambientale in Italia. È anche l’occasione per riflettere sulle differenze di approccio tra le varie regioni nel contrastare questi reati.

In alcune zone del Paese, come quelle coinvolte in questa operazione, le forze dell’ordine e le procure dimostrano una capacità di intervento tempestiva ed efficace. In altre viceversa, come ad esempio la Sicilia, il fenomeno sembra affrontato con minore incisività. 

Troppe volte chi cerca di denunciare si scontra con un apparato burocratico che, anziché proteggere, ostacola e ancor più scoraggia…. E così, chi con coraggio prova a fare la cosa giusta finisce per trovarsi solo, esposto a rischi e difficoltà.

All’estero, in Paesi come gli Stati Uniti, chi denuncia non solo è tutelato, ma può anche beneficiare di incentivi economici proporzionali al danno svelato: fino al 30% del valore recuperato, con cifre che possono arrivare a milioni di dollari. 

In Italia, invece, accade proprio l’opposto. Chi denuncia si ritrova spesso invischiato in procedimenti giudiziari interminabili, affronta rinvii infiniti e deve sostenere di tasca propria tutti i costi: viaggi, avvocati e soprattutto tempo perso. Tutto questo per aver fatto il proprio dovere di cittadino, senza alcun interesse personale, ma solo per difendere il bene comune.

Tornando quindi alla questione principale, la gestione illecita dei rifiuti segue un copione noto: i rifiuti “spariscono” nel nulla, smaltiti illegalmente per evitare i costi di un trattamento regolare. 

Questo sistema, alimentato da interessi finanziari illeciti, non solo devasta l’ecosistema, ma mette a rischio la salute pubblica e rafforza circuiti criminali che prosperano a scapito di tutti noi.

In Sicilia, il fenomeno è particolarmente diffuso, ma operazioni come quella in Puglia o in Campania sono alquanto rare. basti osservare tutte le testate di cronaca per costatare come in questi ultimi anni le inchieste per questa tipologia di reato, si contino sulle punta di una mano…

Già… indagini che spesso si arenano di fronte a una rete di complicità e omertà che rende difficile individuare e perseguire i responsabili, in particolare quando quei soggetti sono fortemente legati alla criminalità organizzata o godono di protezioni politiche…

Questo divario nell’efficacia dei controlli solleva un interrogativo: perché non adottare un approccio uniforme e coordinato su scala nazionale?

L’operazione dei Carabinieri del Noe, coordinata dalla Procura di Lecce, dimostra che contrastare il fenomeno è possibile, ma perché sia davvero efficace servono interventi costanti, non azioni sporadiche. È necessaria una strategia nazionale che rafforzi i controlli, aumenti le risorse per la tutela ambientale e, soprattutto, protegga e incentivi chi ha il coraggio di denunciare.

Lo smaltimento illecito dei rifiuti non è solo una questione ambientale: è un’emergenza sociale ed economica che richiede un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni. 

La Sicilia, come altre regioni del Sud Italia, non può più permettersi di restare indietro in questa battaglia. È tempo di agire con la stessa determinazione dimostrata dai Carabinieri del Noe, per garantire un futuro più sostenibile e giusto per tutti.

Sì, verso il futuro con fiducia e coraggio…

Ho letto il messaggio che il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha rivolto ai siciliani in occasione degli auguri di Natale. 

Tra i vari argomenti affrontati, emerge innanzitutto la salute: “Migliorare la sanità pubblica è stata la nostra priorità fin dall’inizio”. 

Schifani ha sottolineato lo stanziamento di 750 milioni di euro destinati a nuovi ospedali, tra cui il Polo pediatrico di Palermo, che si prevede diventi un centro di eccellenza.

Un altro tema trattato è l’emergenza rifiuti; il Presidente ha affermato che “il percorso verso la realizzazione dei termovalorizzatori è ormai tracciato”, delineando una possibile soluzione per superare questa criticità.

Si è poi affrontato il problema della siccità, con l’annuncio che i dissalatori saranno operativi già dalla prossima estate. Una promessa ambiziosa, vista la gravità di questa problematica, che richiede interventi strutturali e immediati.

Nelle politiche sociali, Schifani ha menzionato il sostegno alle famiglie più fragili con il “reddito di povertà”, una misura una tantum pensata per offrire un aiuto concreto e immediato a chi ne ha più bisogno ed ha inoltre anticipato ulteriori iniziative per incentivare i consumi, senza però fornire dettagli specifici.

Tuttavia, nel suo messaggio manca un riferimento fondamentale: il contrasto alla corruzione. Già… nessuna parola sui fondi regionali spesso bersaglio della criminalità organizzata, sulle dinamiche della politica corrotta, sulla mancanza di merito e sul diffuso clientelismo che soffoca lo sviluppo della Sicilia.

In conclusione, Schifani invita i siciliani a guardare al futuro con fiducia: “La strada è ancora lunga, ma sono certo che, uniti, possiamo costruire una Sicilia più forte”. Parole che suonano bene, ma che necessitano di essere accompagnate da fatti concreti.

Non resta che attendere la fine di questo mandato per giudicare quanto di queste promesse sarà realizzato e quanto, invece, rimarrà nel limbo delle buone intenzioni. 

Il tempo ci dirà se si tratterà di un vero cambio di passo o di una semplice reiterazione delle vuote promesse a cui, purtroppo, ci hanno abituato molti dei suoi predecessori…

La "pandemia mafiosa"!!!

Durante l’emergenza COVID-19, mentre il mondo era impegnato a combattere una crisi sanitaria e sociale senza precedenti, le organizzazioni mafiose hanno trovato terreno fertile per rafforzare la loro presenza e ampliare i propri affari illeciti.

Difatti, abbiamo potuto verificare come le mafie in quel periodo abbiano approfittato del caos economico e normativo per riciclare capitali illeciti attraverso reti internazionali di società di copertura. 

Paesi con legislazioni finanziarie permissive o scarsa trasparenza fiscale sono stati cruciali per ripulire i proventi di traffici di droga, armi, rifiuti e sfruttamento umano. 

Questi capitali sono poi rientrati nei mercati europei ed in particolare nel nostro Paese attraverso investimenti in settori strategici: ristorazione, turismo, logistica e sanità. 

La pandemia quindi ha di fatto accelerato la penetrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico legale, spesso approfittando di imprese in difficoltà o di bandi pubblici emergenziali poco controllati.

Inoltre, la crisi di liquidità ha condotto molti  imprenditori, commercianti ed anche famiglie a finire nelle mani degli usurai ed il debito contratto durante il “lockdown” non si è fermato con la riapertura: chi non è riuscito a ripagare è stato risucchiato in un circolo vizioso di sfruttamento, con la perdita di attività, proprietà e persino libertà personale. 

Ogni soggetto “usurato” è diventato un nodo in una rete di controllo più ampia, utilizzato dalla mafia per acquisire ulteriori risorse o per consolidare il proprio potere sul territorio.

Difatti, basti ricordare come la pandemia non è stata solo una crisi sanitaria, ma si rivelata un acceleratore di disuguaglianze, sfruttata dalle mafie per insinuarsi dove lo Stato era più debole!!!

In alcuni contesti, la criminalità organizzata si è perfino proposta come alternativa allo Stato, offrendo aiuti economici, pacchi alimentari e soluzioni rapide a chi si trovava in difficoltà. 

Un vero e proprio “welfare mafioso”, un’arma invisibile per conquistare nell’immediato consenso sociale, ma devastante nel lungo termine.

E difatti, oltre all’usura e al riciclaggio, le mafie hanno potuto così intensificare il controllo su tutta una serie di attivita che vanno dagli:

– Appalti pubblici: con gare d’emergenza spesso prive di adeguata supervisione, le infiltrazioni criminali hanno avuto vita facile.

– Sanità: la gestione di forniture mediche, mascherine e dispositivi di protezione ha attirato gli interessi delle organizzazioni criminali.

– Immobili e attività commerciali: sfruttando la crisi, i clan hanno acquisito proprietà e aziende, consolidando il loro patrimonio.

Ed allora viene spontaneo chiedersi, cosa ha fatto nel frattempo lo Stato per combattere questa pandemia parallela?

Nulla… già, perché la lotta a quella “pandemia mafiosa” richiedeva interventi mirati che non sono stati di fatto realizzati, anzi potrei dire tutt’altro… 

Mi riferisco ad esempio al provare a rafforzare i controlli sui flussi finanziari, adottando tecnologie avanzate per tracciare transazioni sospette.

Oppure sostenere ad esempio chi era in difficoltà, con misure economiche rapide ed efficaci che togliessero spazio all’usura.

Inasprire pene per tutti quei crimini economici legati alla pandemia, creando così un forte deterrente.

Investire nella cultura della legalità, per sensibilizzare i cittadini e le imprese sul pericolo di accettare aiuti da quei soggetti “mafiosi”.

La pandemia ci ha insegnato che la criminalità organizzata non aspetta, anzi viceversa si adatta ed evolve sfruttando ogni fragilità per rafforzarsi e sopraffare il sistema sociale e di mercato. 

Ecco perché lo Stato avrebbe dovuto prevenire situazioni di emergenza come quelle ahimè vissute, affinchè non si trasformassero in opportunità di crescita per la criminalità organizzata e, di conseguenza, per tutte  le mafie. 

Sì… perché alla fine, come sempre avviene, siamo solo noi cittadini a pagarne le conseguenze!

Rifiuti??? Non più… ecco le nuove norme nelle costruzioni.

Un nuovo modello di sviluppo è rappresentato oggi dall’economia circolare…

Prevenzione, riuso e riciclo il tutto per sottrarre i prodotti allo smaltimento e limitare al massimo gli sprechi. 

Difatti, l’estensione del ciclo di vita dei prodotti contribuisce a ridurre i rifiuti al minimo e, una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono – laddove possibile – reintrodotti nel ciclo economico generando ulteriore valore. 

Parliamo di un modello di sviluppo basato su sostenibilità e circolarità, persegue la riduzione della pressione sull’ambiente, ma anche la diminuzione della dipendenza da altri Paesi per l’accesso alle materie prime strategiche e l’incremento di competitività e di crescita economica disgiunta dall’utilizzo delle risorse.

Ed è con questi principi che entrerà tra pochi gioni in vigore (il 26 c.m.) il Regolamento che disciplina il riuso dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale, messo a punto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale.

Il DM 127 del 28 giugno 2024 definisce i criteri per cui i rifiuti inerti da costruzione, demolizione e origine minerale cessano di essere considerati rifiuti dopo operazioni di recupero e dispone che, preferibilmente, i rifiuti inerti ammessi alla produzione di aggregati recuperati provengano da demolizione selettiva.

Il provvedimento stabilisce che i rifiuti inerti derivanti dalle attività di costruzione, demolizione e di origine minerale cessano di essere qualificati come rifiuti e diventano aggregato recuperato se l’aggregato riciclato o artificiale derivante dal trattamento di recupero soddisfa determinati criteri. Sono indicati espressamente gli scopi per i quali può essere utilizzato l’aggregato recuperato.

Il nuovo Decreto definisce le responsabilità del produttore di aggregato recuperato, la dichiarazione di conformità e le modalità di prelievo e detenzione dei campioni di aggregato recuperato.

Si prevede che produttore implementi un sistema idoneo che dimostri il rispetto dei criteri stabiliti nel regolamento, inclusi il controllo della qualità e l’automonitoraggio. Questo sistema può anche comprendere l’accesso a procedure di accreditamento per garantire conformità aggiuntiva.

Entro settembre 2026 (24 mesi dall’entrata in vigore del Decreto), il Ministero dell’ambiente valuterà i dati di monitoraggio acquisiti tramite il Registro nazionale delle autorizzazioni al recupero (ReCER) ed eventualmente procederà alla revisione dei criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto.

La nuova normativa, particolarmente attesa dal settore, mira a superare le criticità emerse con il precedente Decreto Inerti o End of Waste DM 152/2022 e lo abroga, ampliando il novero delle applicazioni cui possono essere destinati i materiali e alleggerendo gli oneri economici e amministrativi per gli operatori.

Estrarre, produrre, utilizzare e gettare, sono queste le parole nel prossimo futuro per tutti i rifiuti provenienti da talune fasi delle costruzioni.

Sigilli a due cave abusive!!!

I controlli di forestali e degli ispettori della Regione hanno svolto delle ricognizioni usando sia l’elicottero dei carabinieri che i droni, ed è così che si è pervenuti ai sigilli per due cave risulate abusive. 

Dagli accertamenti è emerso che le due cave risultavano in esercizio e sarebbero state sfruttate in assenza dell’autorizzazione previste.

Per cui, effettuati i dovuti controlli, sono stati sequestrati tutti i macchinari presenti e anche i rifiuti da estrazione.

Come riportato sopra, il risultato dell’operazione è stato determinato attraverso la cooperazione fra i carabinieri forestali ed il Nucleo di vigilanza ambientale regionale, riguardante proprio il controllo sulle attività estrattive.

Il blitz dei militari condotto in collaborazione dei funzionari della Regione, è stato condotto in un’area caratterizzata da vaste estensioni a formare un importante comprensorio per l’attività estrattiva. 

Sono così scattati i sigilli nelle aree, una di 1,70 ettari di superficie per 12-18 metri di profondità e l’altra di 0,80 ettari per 12 metri di scavo. 

Sono stati altresi sequestrati anche rifiuti da estrazione accantonati sul posto, macchine tagliablocchi, un autocarro e un’ulteriore superficie, di circa 100 metri quadri dov’era stata allestita una discarica di rifiuti speciali (fresato di asfalto, materiale da demolizioni edili, tubi in plastica fuori uso).

Come sempre accade in questi casi sono stati indagati il proprietario delle aree e i due amministratori della società di gestione delle attività, per aver violato la “legge-cornice” sulla gestione dei rifiuti da attività estrattive e di gestione di rifiuti non autorizzata da attività estrattiva (inquinamento ambientale in zona sottoposta a vincolo paesaggistico), mancata nomina del direttore responsabile di cava e  mancata presentazione del DSS (documento di salute e sicurezza) ed anche del documento sulla stabilità dei fronti, così come prescritto dalla legge 624/1996, relativa aalla sicurezza e salute dei lavoratori nell’esercizio di attività estrattive.

Alla fine comunque vi è quantomeno una nota positiva e cioè che la vicenda sopra riportata non ha riguardato la nostra Regione, bensi essa faceva riferimento ad un’altra, sì… sempre del Sud, precisamente la Puglia…

C’è un motivo per cui ho scritto questo post ed è quello di far comprendere (a chi ovviamente desidera ascoltare, poiché come si sa…non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire) che ormai i controlli – di queste peculiari attività, come per l’appunto quella estrattiva e/o la gestione dei rifiuti – si stanno sempre più perfezionando, sì… attraverso metodologie innovative e quindi (forse) è venuto il tempo di ascoltare quel detto che dice: è meglio fermarsi e tornare indietro che continuare con il mal cominciato cammino!!!   

 

Sì… potremmo copiare l’idea di Kim Jong-un. Già dalla nostra isola potremmo riempire i palloncini di rifiuti per farli svuotare sopra…

Che ridere… 

Immaginatevi la sorpresa che avrebbero i nostri politici se venissero investiti da quei palloncini d’immondizia!!!

Diciamo che potrebbe rappresentare la corretta contromisura ad una serie (delinquenziali) di azioni compiute nei confronti di noi cittadini del Sud…

Ho letto in queste ore che Pyongyang è riuscita in pochi giorni, ad inviare circa 3.500 palloncini nella vicina Corea del Sud, trasportando ben 15 tonnellate di spazzatura e letame. 

Ed allora ho pensato – visto e considerato le tonnellate di rifiuti tossici che hanno viaggiato dal Nord del Paese verso il Sud, sostanze di cui ancora oggi nessuno conosce le reali quantità scaricate e soprattutto la tipologia di quei veleni –  perché non restituire a quei legittimi proprietari i loro rifiuti???

Perché va detto il nostro “Sistema di controllo dei rifiuti” è un totale fallimento e le mafie lo sanno bene, tanto d’aver continuato – proprio in queste ore in cui sto scrivendo – ad alimentare i profitti, perché nel contempo lo Stato dorme o forse debbo pensare che quest’ultimo sia colluso con quel sistema (in particolare proprio in questi giorni vista la prossimità delle votazioni) criminale!!!

Container pieni di barili con scorie pericolose, sostanze chimiche o metalli che per le loro proprietà fisiche hanno provocato gravi lesioni o la morte per cause di vario genere!!!

Ma tanto a chi interessa se in questo Paese si muore, non certo a chi sta seduto inutilmente in quelle poltrone e d’altronde con il giro finanziario che quei rifiuti producono, a nessuno viene in mente di fermare quel business…

Certo il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri (NOE) prova a contrastare quotidianamente quel traffico illecito, ma come ben sappiamo il 90% sfugge a quei controlli, soprattutto perché i primi a non dare loro una mano a contrastare quel traffico sono proprio i cittadini che attraverso i loro omertosi comportamenti, foraggiano di fatto quei meccanismi criminali!!!

Parliamo di milioni di tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi che finiscono in discariche clandestine o sotto terreni destinati alla produzione agricola, i cui veleni e le esalazioni determinano ahimè malattie irreversibili…

Ed allora, dopo quanto siamo stati costretti a subire, ritengo sia opportuno premiare quei nostri referenti, sì… dimostrando tra qualche giorno tutto il nostro consenso, ma non con una “X” scritta all’interno di quell’urna elettorale, bensi con un bel palloncino colorato, con dentro una parte di quello stesso rifiuto con cui ci hanno fatto convivere… 

Miei cari connazionali, ecco quindi l’idea: per ogni volantino politico che proprio in questi giorni ci è stato lasciato nella cassetta postale, noi tutti potremmo rispondere con una tenace rappresaglia, già… inviando palloncini pieni d’immondizia per scaricarli (mi dipiace per i miei molti amici romani…) in due di quelle note piazze di Roma!!!

Chi la Dura la Vince!!!

Caro Sig. Costanzo, le scriviamo in quanto da diversi anni – nella qualità di proprietari all’interno di un condominio nel Comune di  Giardini Naxos – abbiamo subito un evidente degrado provocato, ecologico ed ambientale, il tutto a ridosso delle nostre case, sia per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti differenziati che per l’impianto fognario presente, adiacente al torrente Alcantara. 

Difatti, sono anni che tentiamo di portare avanti le nostre istanze, ma incredibilmente siamo sempre rimasti inascoltati per non dire ignorati, anzi, è passato per di più il messaggio che eravamo proprio noi ad essere incapaci di effettuare una corretta raccolta e di conseguenza, ciò determinava difficoltà nella sua gestione.

Abbiamo tra l’altro protocollato diversi appelli all’amministrazione protempore, senza ricevere mai risposte, anzi possiamo aggiungere che siamo stati messi alla gogna mediatica, ci hanno infatti multato sia singolarmente che come condominio. 

Poi nel 2021 è accaduto qualcosa di anormale…

Abbiamo dovuto subire quasi un raddoppio della bolletta Tarsu e con l’obbligo della differenziata si è venuta a peggiorare ancor più l’impatto ecologico, tanto che la scorsa estate, la Polizia Ambientale è dovuta intervenuta per effettuare i necessari controlli. 

Così alle nostre istanze si è aggiunto (nello scorso mese di Novembre) un articolo giornalistico, che evidenziava proprio quanto fosse accaduto.

Per buona sorte, la settimana scorsa abbiamo scoperto che il Comune di Giardini Naxos ha riconosciuto i disservizi effettuati nella “raccolta” dei rifiuti, ammonendo la ditta incaricata al pagamento di una penale, somma che è stata al momento dal Comune trattenuta!!!

Ed allora, avendo finalmente il Comune accertato i fatti accaduti, noi condomini auspichiamo di venire finalmente risarciti, per meglio chiarire le nostre istanze, chiediamo ora il parziale rimborso delle tasse Tarsu versate, ma non solo queste.

Già, chiediamo anche molto altro, ma di queste ulteriori richieste, Sig. Costanzo, potrà leggerle nel quotidiano “La Sicilia”, pubblicato proprio stamani 

Attenderemo gli esiti, ma stia tranquillo che resteremo vigili. 

D’altronde, non si dice: Chi la Dura la Vince!!! E vedrà, noi vinceremo sicuramente!!!

Catania: nuovamente nell’immondizia!!!

Sono passati un po’ di mesi e siamo ritornati nuovamente nella spazzatura!!!

Ma d’altronde il problema dei rifiuti costituisce da sempre in questa regione qualcosa che non bisogna risolvere, poiché il giro di denaro che esso produce è talmente esorbitante che soltanto a pochi è permessa quella sua gestione. 

Ed allora, andiamo per gradi… 

Innanzitutto le discariche, quelle esistenti sono esigue: lo sappiamo da almeno cinquant’anni ma non si è fatto nulla per ampliarle o non si è presa la briga di trovare nuove soluzioni alternative come ad esempio l’uso di quelle cave dismesse… 

Ed ancora, si era parlato della costruzione dei termovalorizzatori, ma anche in questo caso, qualsivoglia progetto presentato (se presentato…) è stato respinto!!! 

Chissà forse qualcuno ha deciso per noi oppure non voleva perdere quel proprio business milionario preferendo (o dovrei dire “imponendo”) che questa tipologia d’impianto, prettamente dedicato (in ogni parte del mondo) allo smaltimento dei rifiuti solidi non venisse realizzato, pur sapendo che il processo (simile a quello dell’inceneritore) riesca a trasformare in energia elettrica il calore prodotto dalla combustione e quindi potete comprendere quali benefici economici si potrebbero ottenere in questo periodo di crisi energetica e con gli aumenti delle fatture salite alle stelle a causa della guerra in corso.

Ho saputo tra l’altro proprio in questi giorni da parte di un autista che – a differenza di quanto avviene nella nostra regione – in altre realtà del nord Italia (stranamente) si prendono carico di gran parte dei nostri rifiuti, già… per riutilizzarli, riciclarli e recuperarli e trasformarli in risorse materiali, creando altresì così non solo un risparmio energetico per la collettività, ma incassando milioni di euro per quel ricevuto smaltimento…

Per correttezza, debbo avvisare che su quest’ultima notizia riportata non ho alcuna fondatezza, ma sarebbe grave se quanto a me riportato verbalmente fosse vero: pensare difatti che dove noi non riusciamo, altri ne approfittano, sarebbe qualcosa di allucinante!!!

Ovviamente non comprendendo i motivi di quella folle operazione, ho chiesto a quell’autista di chiarirmi, se poteva, i reali motivi che spingevano ad effettuare quella ambigua procedura: Sig. Costanzo lo capisce cosa significa spostare tutta questa spazzatura??? I costi dei trasporto che vengono pagate alle nostre imprese siciliane? I soldi che vengono dati alla regione del Friuli perché si prende la nostra immondizia?? E’ tutto un giro di soldi, ecco perché da noi non si fa nulla e si resta bloccati!!! 

Difatti (ho scoperto come quell’autista ne sappia più di me in rifiuti…) continuando in quel ragionamento mi diceva quanto segue: ma si chiede mai perché non si provvede a effettuare una legislazione regionale seria in tema di gestione dei rifiuti???

Vorrei ricordarLe come prima dell’avvento dell’Albo Gestori Rifiuti, per poter eseguire i trasporti dei rifiuti su tutto il suolo nazionale, bisognava ottenere tutta una serie di autorizzazioni che venivano rilasciate dai rispettivi organi competenti delle regioni nelle quali si volevano prelevare o smaltire i rifiuti ed i controlli erano serrati.

Oggi invece qualunque impresa in possesso di una idonea autorizzazione può effettuare il trasporto di quei rifiuti, di cui mi permetto di ricordarle che esistono due tipologie a seconda di chi produce il rifiuto e chi lo trasporta, sia per conto proprio che per conto terzi.

Ora, mi dica: chi mai controlla quei trasporti, i documenti (Ddt e/o formulari)??? Ed ancora: vengono realmente smaltiti in quegli stabilimenti distanti migliaia di chilometri oppure durante quel percorso i rifiuti subiscono una deviazione che li conduce a  finire quel loro tragitto in un percorso alternativo, quasi sempre una discarica non autorizzata e quindi abusiva???

Ho come l’impressione che egli sappia più di quanto non vuole dirmi, ma non proverò ad approfondire, d’altronde si è già aperto abbastanza senza conoscermi, più di quanto certamente  avrebbe voluto.

Mi saluta dicendomi: lo sa che in questo momento vi è una discarica enorme (non vorrei sbagliarmi ma credo abbia fatto riferimento a una località in Provincia di Siracusa…) che è pronta da mesi per essere utilizzata, ma che “incredibilmente” non riesce ad ottenere – causa la nostra burocrazia – le dovute autorizzazioni per aprire e far accedere in quel sito tutti i rifiuti attualmente sparsi per le nostre strade e non solo???

Non so che dire, sì… sono rimasto senza parole e per l’ennesima volta ho come la sensazione che anche su questa vicenda vi siano dei poteri (occulti) che determinano come in questa nostra regione, anche i rifiuti, siano di fatto “cosa loro”!!! 

Quella Tari quasi raddoppiata…

Sembra che qualcosa non vada come dovrebbe…

Ho letto di una protesta di alcuni condomini nel Comune di Giardini Naxos che sono scesi in strada per la questione della quota della Tari che, secondo loro, il Comune ha applicato illegittimamente alle proprie utenze domestiche…
Sembra infatti che gli aumenti siano stati determinati dall’aumento dei costi complessivi del servizio rifiuti, ma nell’applicare questa condizione, non si è distinto tra le abitazioni residenziali e quelle non residenziali, in particolari proprio quest’ultime, usufruiscono del servizio nei soli mesi estivi, essendo la maggior parte delle abitazioni di villeggiatura… 
Forse è qui che è sorto l’errore di calcolo e gli aumenti prodotti con l’attuale Tari, in quanto il Comune ha applicato i valori come fossero unità immobiliare “vissute” cioè occupate dai propri utenti durante tutto l’anno, mentre come si sa… non è così!!!
Ecco quindi perché potrebbe essere logico chiedere al Comune il rimborso di quanto indebitamente richiesto da pagare o eventualmente ottenere sui pagamenti già effettuati una compensazione sulla bolletta dell’anno prossimo…
Comunque a detta dei condomini, la vicenda non finirà quì… 

Ma di quanta altra spazzatura hanno necessità i "Catanesi", prima di decidersi a scendere per le strade e protestare???

Che vergogna…

Stamani mentre che attraversavo con l’auto la città provenendo dalla circonvallazione ed entrando su Viale Vittorio Veneto – per proseguire sulla parallela Via Giannotta e quindi Via Borrello, Via Principe Nicola, Piazza Ludovico Ariosto, via Gabriele D’annunzio, Piazza Corsica, Via Cavaliere, Via Corvello,  Via, Malta  e di nuovo a salire verso piazza Michelangelo – ho notato come la spazzatura fosse ovunque…

Montagne di rifiuti buttati senza alcuna logica, già… dove non vi sono neppure i cassonetti, ed ancora, sopra le auto, le panchine, un vero e proprio schifo e non voglio immaginare ciò che accade in quei luoghi durante la notte, con i ratti che sicuramente banchettano trovando tutto quel mangiare…

Altro che Covid-19… qui si è deciso d’infettare la popolazione, anche perché va detto, tra quei rifiuti si ci trova di tutto e di più… 

Già… non solo umido, ma anche indifferenziata con presenza di rifiuti contagiosi come ad esempio quelli contaminati da sangue o da altri fluidi corporei, campioni diagnostici scartati ed anche rifiuti da pazienti con infezioni, vedasi tamponi, bende e dispositivi medici monouso e poi vci sono quelli taglienti come siringhe, aghi, bisturi monouso, etc… 

Se poi si osserva nel dettaglio, sicuramente vi saranno prodotti chimici, detersivi, solventi, reagenti, batterie, prodotti farmaceutici e vaccini scaduti, un pericolo non solo per la popolazione, ma anche per chi dovrà, prima o poi toglierli da quelle strade e non vorrei essere nei panni di quei poveri dipendenti…

Ma d’altrnonde noi catanesi siamo così, indifferenti a tutto ciò che non ci appartiene direttamente, sentiamo la cosa pubblica come qualcosa di estraneo, già come quei rifiuti e non ci preoccupiamo di scendere in piazza e protestare per var valere le nostre ragioni!!!

Eppure la tassa dei rifiuti viene pagata… ma a cosa serve se poi è questo lo scempio a cui dobbiamo assistere!!!

Ma come dicevo sopra, spesso in questa terra si pensa solo ed esclusivamente ai propri interessi… non si guarda a ciò che avviene intorno e si finisce a preoccuparsi esclusivamente del proprio orticello!!!

I politici, in particolare quanti ci governano, vanno incontrati solo per chiedergli dei favori personali, qualche raccomandazione, un posto di lavoro per i propri familiari, un soluzione per qualche abuso commesso, ma di esporre quanto avviene fuori dalla loro porta, di farsi portavoce del propio quartiere… neppure a parlarne, il nulla, già… il silenzio più assoluto, l’omertà totale, ma si sa: semu siciliani!!!

Per cui, mentre in molte altre regioni queste condizioni vengono immediatamente contrastate… da noi tutto passa in maniera distaccata, apatica, come se quella montagna di rifiuti non esistesse, perchè i catanesi negli anni sono divenuti imperturbabili, anzi non vogliono essere coinvolti!!!

Se qualcuno decidesse di pubblicare un post con il quale chiedere d’incontrarsi sotto ad esempio il palazzo di governo, per manifestare contro questa incresciosa situazione, beh credetemi… non  verrebbe nessuno, viceversa se qualche politico promuoverebbe un incontro con i cittadini in quella stessa piazza per propagandare se stesso alle prossime elezioni, ecco che una folla di gente andrebbe in piazza – sì… come tante pecore – tutti lì ad applaudirlo!!!

Questo siamo e questo ci meritiamo: sì, la spazzatura… sotto tutti i punti di vista!!!

L’intensità della "legalità" in città, si vede soprattutto dalle cose banali…

Sento parlare spesso di “legalità” dagli uomini delle nostre istituzioni, ma se analizziamo in concreto quanta  validità abbiano quelle parole, si scopre come quell’intensità, così fortemente pronunciata, abbia nei fatti poca concretezza… 

Come si dice, controllando con il polso la situazione si evidenzia una portata limitata ed anche la tenacia messa in campo da parte di chi controlla, dimostra nella sostanza il classico braccetto corto…

Per meglio comprendere a cosa mi riferisco, mi permetto di farvi alcuni esempi pratici.

Innanzitutto, abbiamo visto in questi giorni quanto occorso con i rifiuti: abbiamo due realtà… una dove c’è chi esegue quotidianamente la differenziata e si ritrova quindi le proprie strade pulite, mentre in altri Comuni, ma debbo dire anche in talune zone della stessa città, ove sono ancora presenti quei cassonetti “aperti”, abbiamo subito una montagna di rifiuti!!!

Mi chiedevo, perché in alcune zone, mi riferisco a quelle del centro o adiacenti il lungomare, la raccolta è stata effettuata, mentre in quelle aree periferiche la spazzatura ha continuato a giacere lì per molti giorni??? 

Comunque alla fine per fortuna o per merito dei dipendenti “Dusty” i rifiuti sono stati raccolti ovunque e per un po’ di tempo dovremmo stare tranquilli…

Come scrivevo nel titolo di apertura sono le cose semplici a far emergere il livello di legalità di una città, ad esempio, avete mai visto dei carri attrezzi municipali che prelevano tutte quelle auto poste in doppia fila oppure parcheggiate in controsenso, senza considerare quanti parcheggiano nei posti riservati oppure dinnanzi a quegli ingressi condominiali???

Vi sono comuni in nord Italia che sopravvivono grazie alle multe o ancor meglio al sequestro delle autovetture o dei motocicli, qui da noi viceversa operano soltanto le società private, ma esclusivamente per interventi di carattere tecnico, altrimenti nessuno vede nullla…

Non parliamo poi dei controlli assicurativi o delle revisioni effettuate, su cento auto che circolano in città, cinque ( voglio essere bravo…) hanno assicurazioni taroccate oppure non ne possiedono alcuna; alcuni giorni fa un mio caro amico mi ha raccontato cosa gli è successo adiacente la Villa Bellini: Nicola, ero in fila quando un auto svoltando ad alta velocità mi è venuta addosso; è sceso un gigante  tatuato con 10 kg di collane d’oro appese al collo ed io vedendolo già mi ero messo paura (dal racconto penso che si comprenda o per meglio dire s’avverta quel senso di mancanza di “legalità” che per l’appunto i cittadini subiscono costantemente…) e difatti scendendo dall’auto mi sono diretto a guardare il danno e girandomi verso di egli ( non sapevo cosa dirgli e soprattutto in quale modo chiederlo…) gli ho detto – io ero fermo. Egli, guardandomi negli occhi mi ha risposto: tu mi sei simpatico ed oggi è il tuo giorno fortunato… ti faccio subito l’assicurazione e mi chiede gentilmente di spostare le auto, mi consegna la propria assicurazione e mi prega la cortesia di salutarci perché purtroppo deve andare via; mi prendo tutti i dati e qualche giorno dopo mi reco presso quell’ufficio assicurativo. Entro, chiedo del responsabile e racconto l’episodio, quando egli mi fa segno con la mano di fermarmi perché dai documenti consegnati è evidente che quella fosse un’assicurazione falsa!!! Ecco ciò che accade, ma come dicevo sopra nessuno vede nulla!!!

Continuando, ho scoperto in questi giorni come settimanalmente alcune strade – interessate dai mercatini rionali – vengono invase da quegli “stand” movibile, fino ad invadere metà delle corsie stradali, provocando ovviamente gravi disagi agli automobilisti…

Non parliamo poi di rispetto o di educazione stradale, cittadini che attraversano la strada dove non vi sono strisce pedonali, motoscooter con due o più individui che zigzagando e senza casco sfrecciano ad alta velocità, auto che escono dalle vie in controsenso, automobilisti in tripla sosta per andare nel chiosco e/ bar a far colazione e via discorrendo… ma nessuno come dicevo vede nulla!!!  

Ah… proposito, avete mai utilizzato il tratto che dall’autostrada conduce a Corso Indipendenza? Un tratto stradale certamente utile perché evita di proseguire in tangenziale (quasi sempre bloccata) che conduce all’autostrada Catania – Messina, peccato però che da entrambi i lati (sono anni che nessuno ha provveduto a tagliarle) le piante hanno ormai invaso la corsia di sorpasso, ma come sempre, nessuno vede nulla, chissà… m viene il dubbio che forse sono l’unico ad attraversarla…

Ho montato alcuni mesi or sono un oggetto (pochi euro) sullo specchietto retrovisore interno, si tratta di una telecamera che registra ciò che avviene di fronte all’auto, appena si mette in moto; credetemi, se dovessi realizzare un montaggio con i video registrati, sono certo che risulterebbe il più visto nel programma di “Paperissima”, solo che a differenza di quelli trasmessi su cui ridere, osservando il mio… verrebbe soltanto da piangere!!!

Ecco… sono le cose semplici che fanno la differenza, che pongono una città per vivibilità prima o ultima, sono i suoi cittadini a fare la differenza, a far in modo che la propria città cresca o decresca, sì basterebbe poco, ma a volte quel poco non si vuol fare ed allora quando ciò avviene, l’unica soluzione è imporre le regole a tutti e per farlo ci vuole coraggio da parte delle istituzioni (e non consenso…), ma purtroppo questa audacia il sottoscritto non la mai vista e continua ahimè a non vederla in alcun luogo!!!  

CATANIA: già… se non ci si contagia a causa del covid-19, si può restare infetti per la troppa spazzatura!!!

Non sappiamo più a cosa affidarci… 

Da un lato quest’emergenza sanitaria che non da tregua, dall’altra un’inadatta burocrazia capace di lasciare una città meravigliosa come la nostra, sommersa dai rifiuti…

Ho letto da qualche parte che quanto sopra sia dipeso principalmente dalla limitazione della nota discarica di Lentini, ormai satura e in attesa di un ampliamento che sembra non arrivare… 

Per cui i camion carichi di spazzatura ( diciamo… “indifferenziata” ) debbono tornare indietro… ma d’altronde se la Regione non trova una soluzione, come quella realizzare nuove discariche ( in tal senso si potrebbero utilizzare molte di quelle cave dismesse… ) oppure iniziare a pensare di costruire i termovalorizzatori che stanno facendo arricchire molte regioni del nostro paese e non solo…

Se solo si andasse a copiare quanto hanno realizzato in Svezia dove sono stati realizzati ben 34 impianti a combustione che bruciando i rifiuti producono calore…

E difatti, mentre la nostra nazione e in particolare regioni come la nostra vanno in crisi sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la Svezia ha praticamente esaurito lo stoccaggio della produzione interna e la importa dall’estero.

Con questo sistema si riesce a dotare i cittadini di una rete di distribuzione di acqua calda gratuita che dai Termovalorizzatori arriva direttamente nelle abitazioni e nelle industrie, ma non solo è riuscita a coinvolgere i cittadini nella raccolta differenziata con un sistema di stoccaggio più moderno e funzionali, riuscendo altresì a produrre energia abbattendo così i costi esosi di produzione e trasporto che – visto quanto si sta discutendo in questo giorni a livello nazionale sugli aumenti delle bollette – ritengo siano una vergogna insostenibile!!!

E quindi mentre altri paesi procedono veloci come il vento in quel processo di conversione energetica, da noi viceversa si discute, ma come sempre accade non si conclude nulla…

Tra l’altro, non vorrei sbagliare, ma proprio la discarica in questione, dovrebbe trovarsi sotto “amministrazione controllata” ( quando sento questa parola mi vengono i brividi, già… in particolare quando si fa riferimento alla grande professionalità messa in campo da tutti quegli addetti ai lavori incaricati dai nostri Tribunali…)  e quindi scoprire oggi come non si riesca a trovare tra le parti quelle necessarie soluzioni, non mi lascia minimamente sorpreso…

D’altronde vorrei ricordare quanto riportava nel lontano 2010 la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul sistema dei rifiuti in Sicilia: “il settore dei rifiuti si caratterizza perché esso stesso organizzato per delinquere”!!!

Continuando: “Appare talmente organizzato il disordine organizzativo da far nascere la fondata opinione che esso stesso sia intenzionalmente architettato al fine di funzionare come generale giustificazione per l’inefficienza di ciascuna articolazione della macchina burocratica, in modo che ciascun ufficio possa giustificare la propria inefficienza con la presunta inefficienza di un altro ufficio, e così via all’infinito, in una perversa spirale e comunque in modo da far perdere a chi eventualmente volesse capirci qualcosa il bandolo della matassa!!! Il ciclo dei rifiuti in Sicilia è un esempio di «disfunzione organizzata» e laddove fosse minimamente efficace un’attività programmatica di controlli preventivi, l’intero sistema crollerebbe.”!!!

Già sante parole… e comunque, pur essendoci in campo tantissime soluzioni alternative valide affinché si possa risolvere questo problema dei rifiuti, a nessuno interessa prenderle quantomeno in esame, perché queste soluzioni tecniche, essendo di fatto gratuite o quantomeno non hanno costi per l’amministrazione, hanno il difetto di non realizzare quel fondamentale giro di mazzette, a cui – come ben sappiamo – in molti aspirano e quindi sono in molti a preferire questa condizione, sapendo che grazie alla loro inerzia, non si dare alcun futuro a questa nostra regione…

La Sicilia adatta ad ospitare rifiuti tossici e radioattivi??? Minc… ma perché non se li tengono dove l’hanno prodotti!!!

Già… fra 67 aree in Italia adatte a stoccare tutte le scorie nucleari nel nostro Paese, indovinate un po’… una Società di gestione d’impianti nucleari, ha preparato un documento dove la nostra Sicilia potrebbe avere non uno, ma ben 4 siti adatti al loro deposito…

E’ incredibile, invece di promozionare la nostra isola con infrastrutture concrete, con promozioni culturali e turistiche, con impianti di produzione d’energia altamente tecnologici, con la gestione del patrimonio agroalimentare, vinicolo e quant’altro,  no… quei geni delle agenzie che si occupa di nucleare e di ricerche ambientali, supportati dai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, si sono espressi a favore di questi nostri quattro siti ed hanno aperto ad una discussione cui potranno partecipare le Regioni, gli enti locali e tutti quei soggetti portatori di interesse, l’importante che siano altamente “qualificati”… sì come lo sono loro!!!

Ecco quindi che quei rifiuti radioattivi – attualmente stoccati in una ventina di siti provvisori – devono essere smaltiti in maniera definitiva e la soluzione prevede che essi passino da quei 67 luoghi previsti in sole sette regioni di cui quattro siti verrebbero posti in Sicilia!!!

Ovviamente, come sempre avviene nel nostro Paese, ora che la notizia è uscita pubblicamente, tutti insorgono, comunicando di non essere mai stati informati…

Ma d’altronde perché informare le istituzioni, si sa che certe cose fanno fatte in maniera celata… anzi in meno sanno ciò che avviene e meno problemi si hanno!!!

D’altronde di cosa stiamo parlando… di un po’ di scorie radioattive che si vogliono semplicemente seppellire sotto terra, e cosa saranno mai… tanto nessuno negli anni che verranno potrà andare a controllare cosa accade lì sotto oppure quali conseguenze si potranno verificare e via discorrendo…

Ma poi… perché pensare che qualcuno tra noi siciliano possa bloccarne l’esecuzione??? Chi mai dovrebbe essere quel paladino dell’ambiente che in maniera coraggiosa dimostrerà di voler lottare per questa sua terra??? In quanti scenderanno a difesa di quei luoghi affinché questi impianti non vengano realizzati??? Già quanti… 

Ho l’impressione che finirà come sempre, con la distribuzione di qualche mazzetta suddivisa ai soliti politici, dirigenti e funzionari, qualche posto di lavoro all’interno di quegli impianti per i cittadini confinanti, con il trasferimento di quelle attività agricole e di allevamento, offrendo a quegli agricoltori, braccianti, mandriani, etc., nuove terre cui trasferire quelle proprie attività…   

Ed allora, pur comprendendo il tema delicato come quello dello smaltimento dei rifiuti nucleari, ritengo sia corretto a tutela dell’ambiente e della salute dei miei conterranei, che ciascuno si assuma le responsabilità di quanto compiuto negli anni scorso… e quindi chi ha prodotto quelle scorie radioattive, le regioni che hanno di fatto contribuito a realizzarle, dovranno ora procedere – in quelle stesse regioni – ad individuare quelle necessarie aree ove ora depositarli…

Peraltro è come se si decidesse di recuperare gran parte di quelle scorie radioattive di Chernobyl per gettarle nel Mar Nero…   

Concludo, ricordando il manifesto dell’amico Presidente Nello Musumeci “Diventerà bellissima” che parlando della voce rifiuti – ovviamente non si faceva riferimento a quelli radioattivi – scriveva: 

Sino ad oggi, piuttosto che valorizzare il rifiuto, trasformandolo in risorsa, si è preferito alimentare il sistema delle discariche; un sistema clientelare, oligarchico, talvolta contiguo a associazioni criminali, che ha solo prodotto un aumento indiscriminato dei costi di smaltimento, a vantaggio di pochi ed a discapito dei più. 

Le scelte operate sino ad oggi nella regione Siciliana hanno dimostrato di essere portatrici solamente di problemi sulla salute pubblica, oltre che sull’ambiente e sull’economia, pubblica e privata. 

Se si vuole essere efficienti e competitivi occorre invertire la tendenza e trarre il massimo profitto dai rifiuti, trasformandoli in risorsa, reimmettendo nel ciclo produttivo ogni elemento recuperabile, piuttosto che semplicemente collocarlo in discarica come rifiuto.

Bisognerà assicurare la transizione dall’attuale economia lineare all’economia circolare. 

Scelta che, oltre ad essere possibile, è anche redditizia. 

Sotterrare o bruciare i rifiuti equivale a sprecare risorse che, se differenziate e riciclate, possono essere rimesse in circolo, diventando le materie prime o secondarie di un nuovo processo produttivo.

La riforma del settore dei rifiuti avverrà attraverso l’adozione di un Piano Rifiuti che preveda:

1. LA MODIFICA DEL SISTEMA DI RACCOLTA DIFFERENZIATA.

2. LA RIDUZIONE DEL CONFERIMENTO IN DISCARICA DEI RIFIUTI.

3. L’AUMENTO DELLA PERCENTUALE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA.

4. L’INCREMENTO DEGLI IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO.

5. LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI.

6. LA MASSIMIZZAZIONE DELLA FILIERA DEL RICICLO DEGLI SCARTI DELLA                         RACCOLTA DIFFERENZIATA.

7. L’OTTIMIZZAZIONE DEI RAPPORTI CON IL CONAI E LE RELATIVE FILIERE.

Ecco, ritengo che attualmente tutti noi siciliani abbiamo ancora parecchio lavoro da fare e non abbiamo certamente tempo da perdere con ulteriori “rifiuti”, per di più… radioattivi!!!

E’ tempo quindi di risolvere i problemi dove essi sono stati realizzati!!! 
D’altronde – quale premessa affinché si sappia – a nessuna nave verrà mai data la possibilità di scendere nei nostri porti qualsivoglia autocarro che trasporta scorie radioattive!!!
Credetemi sulla parola… non c’è bisogno di essere Greta Thumberg per coinvolgere tutti i siciliani a protezione della propria terra: già… basterà soltanto chiamarli che vedrete come scenderanno anche dalle montagne!!!

“Il tempo è nemico, tanto quanto la mafia”!!!

Con questa frase ha esordito il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, valutando le procedure burocratiche necessarie alla realizzazione di nuovi impianti pubblici per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti in Sicilia…
Certo per far ciò ci vorrà del tempo, anche perché come abbiamo visto, quei suoi precedenti colleghi hanno volutamente “preferito” trascurare il problema, che ora emerge in tutta la sua gravità!!!
Si sta agendo con procedure ordinarie – ha aggiunto durante la conferenza stampa – ma non ci vorranno sei anni come già avvenuto, perché pensiamo di realizzarli in tre anni. Ma si sa.. le procedure sono estenuanti nelle attese“. 
La verità è che non è cambiato nulla da quando veniva riportato alcuni anni fa in una relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti: “in Sicilia, prima dell’ambiente è inquinato il sistema gestione rifiuti!!!
Già… ben 400 pagine ed una intensa attività d’indagine parlamentare, seguita quindi da tre missioni e decine di audizioni ed una importante acquisizione di documenti per disegnare lo stato dell’arte del ciclo dei rifiuti…
Difatti, il perdurare della capacità d’infiltrazione del sistema da parte di “cosa nostra”, dimostra ancora oggi una diffusa e penetrante corruzione negli apparati amministrativi ed il ricorso massiccio al sistema delle discariche, tutte situazioni che si annidano dietro il continuo stato di emergenza… 
Un sistema di illegalità diffuso e radicato che costituisce uno dei veri ostacoli ad un’autentica risoluzione delle problematiche esistenti in questa terra…
Certo dice bene il presidente Musumeci: “dobbiamo impedire il monopolio, l’oligopolio“, sottolineando di “avere rispetto per l’imprenditoria privata, quando resiste alle pressioni esterne ed è impermeabile“!!!
Ma quanti di essi realmente hanno finora evidenziano in maniera concreta quella propria dissociazione (da quell’organizzazione criminale…) è tutto da dimostrare!!!
D’altro canto ditemi: quanti sono gli imprenditori che hanno finora denunciano???
È stato evidenziato come molte società e i loro imprenditori (non possedendo alcun merito personali e quindi imprenditoriale…) non potrebbero sopravvivere in un sistema legale, già… per loro sarebbe impossibile crescere in una terra che basa la propria economia sulla concorrenza leale. 
Ecco perché per crescere o per meglio dire “proliferare” in questa regione, si ha bisogno di quell’ausilio “esterno”, di quell’organizzazione mafiosa che attraverso proprie capacità economiche e finanziarie, collegamenti diretti con amministratori e politici, legami con dirigenti, funzionari e professionisti ben inseriti in quella zona “grigia”: ecco i reali motivi perché nessuno di loro si dissocia, perché non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivere!!!
Certo, comprendere i confini per un imprenditore è difficile, quanto può spingersi o viceversa limitare quelle proprie azioni, poiché… se da una lato troviamo i cosiddetti imprenditori “affiliati“, dall’altro vi sono molti altri che non interloquiscono direttamente con quel sistema, sì… in alcuni casi non ne fanno formalmente parte, ma purtroppo, per portare a soluzione quelle loro problematiche sono costretti a rivolgersi a quei politici o ancor peggio a funzionari infedeli, che  a prima vista concedono quel sostegno in modo gratuito, ma successivamente, faranno in modo che quegli imprenditori restituiscano il favore ricevuto, ecco quindi che indirettamente, senza alcuna volontaria intenzionalità, si dà inizio a quello scambio di favori…
Per cui, se potessi dare oggi un ammonimento al nostro Presidente Musumeci, gli consiglierei in quel suo ruolo di non fidarsi!!! 
Già perché pur apprezzando quanto da egli annunciato e cioè che:” l’obiettivo della Regione nel settore è di arrivare al 60% al pubblico e al 40% ai privati, che adesso trattano il 70% “, resta sempre da risolvere il problema più importante, quello di trovare soggetti “incorruttibili e forse visto il caso specifico dovrei aggiungere “coraggiosi“, che sappiano da un lato non piegarsi alle volontà di quel mondo colluso e criminale, ma anche verificare con attenzione quelle procedure previste – sia per quanto di competenza delle strutture pubblici, che ancor di più per quelle compiute dalle imprese private – affinché si possa iniziare a risolvere definitivamente questo problema dei rifiuti – altrimenti come solitamente avviene in questa terra – tutti questi “bellissimi” intenti, resteranno delle inutili chiacchiere!!!

Discariche dismesse??? Finalmente se ne parla…

Lo scorso anno avevo scritto un post intitolato “Cave, discariche e rifiuti: Un mix letale!!!” il cui link è: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/07/cave-discariche-e-rifiuti-un-mix-letale.html
In quel post descrivevo in maniera dettagliata su alcune tecniche utilizzate per lo smaltimento dei rifiuti in maniera illegale, delle quali nessuno aveva mai parlato, evidenziando  inoltre due fattori determinanti: da un lato la capacita organizzativa di un sistema illegale e dall’altro, l’inadeguatezza di un sistema di controllo!!! 
D’altronde la corruzione diffusa in questo settore e l’atteggiamento compiacente proprio di chi dovrebbe verificare quelle attività, ha permesso la diffusione di quelle pratiche illegali, assicurando non solo l’impunità agli imprenditori (il più delle volte semplici “prestanome” di quelle associazioni criminali), ma creando parimenti, una sistematica violazione delle norme e dei regolamenti, che ha condotto all’assoluto spregio dell’ambiente e della salute dei cittadini!!!
Ora finalmente dopo anni di assoluto silenzio, il Presidente Musumeci – dopo aver diffidato i Comuni – ha avviato le procedure per un intervento sostitutivo, incaricando un commissario ed individuati i fondi da cui attingere…
Un compito certamente difficile, in particolare perché mai realizzato negli anni precedenti, dove indugi e impedimenti vari, hanno causato danni indescrivibili all’ambiente di quest’isola!!!
Ora finalmente quel dipartimento regionale all’Energia, guidato dall’Assessore Alberto Pierobon, prova a recuperare gli anni finora persi, provando a bonificare ed a mettere in sicurezza sette discariche dismesse, sì… nella “carta”, ma nella realtà… perfettamente operanti!!! 
Il programma prevede ora dei sopralluoghi in quelle aree interessate (d’altronde non vi era mai andato nessuno a verificare lo stato di quei luoghi…) per iniziare a programmare gli interventi necessari… 
I RUP scelti, insieme ai tecnici del commissario (insieme agli enti territoriali competenti), effettueranno le dovute verifiche e quindi, attraverso successive analisi e progettazioni, quantificheranno le somme necessarie per la bonifica… 
Ci auguriamo che almeno questa volta, i costi di direzione, consulenza e progettazione, non superino – come solitamente avviene dalle nostre parti – i costi previsti per il ripristino!!! 
Lo stesso Governatore della Sicilia ha detto: “fin dal nostro insediamento, abbiamo lavorato senza sosta, recuperando i troppi ritardi accumulati nel corso degli anni. Sono state individuate le aree a rischio e adesso procederemo con le bonifiche”.
Ho letto che si contano all’incirca 500 discariche presenti sul territorio ormai esaurite, ma che non sono state mai chiuse o bonificate…
A questo numero, il sottoscritto ne aggiungerebbe altrettante… sicuramente “abusive”, di cui non se ne conosce l’esistenza!!!
D’altronde a riprova di quanto detto, si può prendere in esame l’ottimo lavoro svolto in questi mesi dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (NOE), che ha portato all’esistenza di un numero di cave abusive, di cui finora nessuno sapeva la presenza e che hanno provocato negli anni, gravi rischi di dissesto idrogeologico…
Intanto – sottolinea l’assessore Alberto Pierobon – “si è riusciti a liberare sessantacinque milioni di euro per Priolo in provincia di Siracusa e Milazzo nel Messinese, che torneranno nelle disponibilità del bilancio regionale per avviare le opere necessarie”, a cui vanno aggiunti quattordici milioni per le bonifiche di Campofranco nel Nisseno, Troina e Acqua dei Corsari a Palermo, recuperando altresì ventuno milioni per finanziare i cosiddetti piani di caratterizzazione, ovvero interventi propedeutici alla bonifica vera e propria, che saranno messi presto a bando”!!!
Da quanto sopra, sembra che questo governo Musumeci – a differenza di quelli precedenti a guida Crocetta, Lombardo e Cuffaro – qualcosa stia provando a farla…  
Non è detto che ci si riesca… d’altronde la strada è ancora lunga e come si sa… gli “infedeli” purtroppo siedono ancora su quelle poltrone!!!
Già… sono posti lì in attesa di ordini “superiori”, che decidano il momento opportuno, per far cadere questo fin qui accettabile… governo regionale!!!

Combattere la Mafia: "Sì… un gradino alla volta"!!!

La mafia va combattuta un gradino alla volta… 
Già… bisogna studiarla per comprendere come debellarla, perché solo cosi, approfondendo i suoi particolari interessi e quelle sue infiltrazioni sociali, si potrà un giorno sconfiggerla…
D’altronde -come ripeto sempre- quell’associazione criminale, con il passare degli anni, si va espandendo… cambia i suoi programmi, investe in nuovi settori, penetra in quei settori attivi e legali dell’economia sana, infiltra i suoi uomini nella politica e corrompe gli uomini delle istituzioni…
In questi ultimi anni, avendo compreso che in questa terra (ma non solo, potrei dire in tutto il meridione) le potenzialità finanziarie sono ridotte ai minimi termini, ecco che ci si è trasferiti verso realtà ben più produttive a iniziare dal noto “Nord-Est”… 
A dimostrazione di quanto sopra vedasi l’ultima inchiesta della Dda di Venezia che ha portato all’arresto di oltre 50 persone, sospettate di aver permesso di gettare le basi nel litorale di Jesolo, a due passi da Venezia, occupando di fatto un’interesse che un tempo era di dominio della “Mala del Brenta“, di Felice Maniero.
La mafia ha compreso che a differenza dei nostri territori “poveri” il nord Italia possiede tutte quelle caratteristiche di “lavatrice“, per ripulire i suoi capitali di provenienza illecita…
Ecco quindi procedere con l’acquisizione di quelle attività che incassano ogni giorno contanti…
Ristoranti, bar, supermercati, esercizi commerciali, per passare quindi con l’acquisizione di cave, terreni e quant’altro, a cui seguono imprese “limpide” di nuova costituzione “attestate“, dedite in particolare agli appalti pubblici, quali movimenti terra, ripristini idrogeologici, costruzioni d’infrastrutture, lavori stradali e gestione rifiuti…
Ovviamente non poteva mancare oltre a ciò, il il traffico sempre fiorente di droga e prostituzione… 
Ma non solo, ho letto che in taluni casi, si è passati anche al business del “turismo”, grazie alle migliaia di ospiti che ogni giorno giungono sulla città lagunare in pullman, a cui vengono offerti servizi, quali ad esempio i vaporetti per le isole… 
Non esistono più confini e difatti il nord Italia (insieme ad altre realtà internazionali), è diventata (per queste associazioni criminali), nuova terra di conquista e futura residenza per i propri associati e familiari…
Un territorio esteso con cui fare affari, ma soprattutto nel quale investire, anche personalmente, favorendo cioè a seconda delle circostanze (ma soprattutto grazie a quel loro potere economico e finanziario), quei candidati politici ben conosciuti in quel loro territorio e che adesso son divenuti loro amici…  
La mafia ha messo le mani ovunque, acquistando terreni, industrie, società di costruzioni, attività commerciali ed anche proprietà immobiliari, ma soprattutto sta fornendo quel supporto elettorale a chi lo chiede… e sono gli stessi referenti di quei partiti del nord, che ora – vedrete a breve cosa accadrà – puntano a conquistare il Sud!!!

Rifiuti ovunque… ma nessuno se ne preoccupa!!!

Alcuni giorni fa, nel dovermi recare con l’auto presso un ufficio in una zona a me sconosciuta, ho deciso di utilizzare il navigatore, ma esso, come logico che sia, nel provare a condurmi in maniera celere verso quella destinazione, ha provato a consigliarmi attraverso la strada più breve…

Durante quel percorso, già mentre mi trovavo ad ammirare in lontananza un panorama fantastico con quella maestosità dell’Etna totalmente innevata, mi sono imbattuto in qualcosa d’inaspettato… si quella strada presentava su entrambi i lati dei sensi di marcia, una montagna di rifiuti…
Com’è possibile che nessuno si preoccupi e perché un territorio così viene ridotto ad una discarica…???
La domanda, e soprattutto la discussione successiva, consentirà di chiarire l’interdipendenza tra i due fattori che evidenziano come, l’intervento dell’uomo sia per l’ambiente totalmente distruttivo, tanto che in taluni circostanze induce modificazioni irreversibili su tutto il sistema. 
Quindi un passaggio da mozzafiato… è diventato una pattumiera!!!
Mi chiedo, sono io soltanto a guardare con occhi diversi la realtà di quel paesaggio, com’è possibile che quei residenti non si indignano e non vadano a protestare con le autorità di pertinenza…
Guardando quello scempio, ho come la sensazione che manchi qualcosa, sì… la consapevolezza dei suoi conterranei d’occuparsi del problema, di ciò che peraltro li circonda, già… quel ambiente ormai ridotto a discarica a cielo aperto.
E’ comunque utile per evidenziare alcuni fattori e cioè che i comportamenti adottati non giustificano i alcun modo quelle azioni, ritenute sconvenevoli e certamente poco raccomandabili per la salvaguardia ambientale… 
Ecco perché propongo le foto che vedete, perché spero che qualcuno -all’interno di quei consigli comunali- nel vederle, riconosca quella strada e decida finalmente di prendere dei provvedimenti per ripulirla…

Quella che vedete qui in queste foto è soltanto una delle tante strade che ogni giorno vediamo e non si capisce come sia possibile che tutto ciò passi in maniera indifferente, parlo di quei soggetti preposti in quegli uffici pubblici, affinché tutto ciò non abbia ad accadere, ed invece tutto avviene senza che qualcuno se ne curi…
Ma chissà… forse è così che deve andare, come tutto d’altronde in questa terra!!!
Già, ma poi… cosa sarà mai un po’ di spazzatura in più o in meno per le strade, vista quella che ogni giorno ci piove addosso…

La camorra fa schifo!!!

Ascoltavo stasera il Tg su Rai1, quando ho sentito il Ministro Costa pronunciare la frase: “La camorra fa scifo”!!!
A quella frase ho pensato: “e allora??? Vedi che novità…”!!!
D’altronde, mentre lo Stato pronuncia queste parole, il sottoscritto ripensa a tutte quelle frasi analoghe pronunciate negli anni scorsi, da altrettanti uomini delle istituzioni…
E la camorra cosa ha fatto… intimorita da quelle frasi pensate che sia stata ferma a guardare gli eventi, no… a continuato a fare quattrini con la propria organizzazione criminale, in particolare facendo affari con i rifiuti!!!
Il ministro dice correttamente: “fanno schifo anche i colletti bianchi che speculano sulla salute delle persone”, ma dimentica che sono stati principalmente molti di quei suoi precedenti colleghi a sfilare nei convegni in nome della lotta alla camorra, per poi successivamente sedersi a tavola con quei camorristi, per stringere accordi elettorali…
Come si fa a dimenticare che molti degli uomini eletti in quel territorio, sono stati eletti con i voti della camorra??? 
Credere che la camorra sia ancora costituita da quattro scugnizzi a modello “Gomorra” è una follia!!!
Quell’associazione criminale si comporta oggi come una holding, studia a tavolino i vari sviluppi del territorio, muove le proprie pedine, promuove quei suoi uomini, investe nel territorio, crea lavoro e consenso sociale, ed infine avvicina le associazioni di legalità esistenti per continuare i propri interessi, la sua è una vera e propria strategia…
E’ finito il tempo di quelle famiglie malavitose, ora c’è una metodologia da portare avanti, e ciascuna di esse, deve sottostare a quell’impostazione generale…
Certo, la camorra fa schifo, ma ciò che fa maggiormente più schifo, sono tutte le persone che presentandosi come perbene, con quelle facce pulite e le mani sporche dalle mazzette incassate, partecipano ogni giorno a quegli affari criminali e corruttivi, che determinano nel territorio un grave inquinamento che avvelena non solo l’ambiente, ma soprattutto i suoi cittadini…
Sì… l’hanno definita la “terra dei fuochi“, sono vent’anni che sento parlare di contrasto alla camorra, di realizzare quegli interventi necessari per ripristinare quei territori inquinato da liquami chimici e quant’altro, per combattere i roghi provocati da quella regia delinquenziale…
Non può essere che siamo ancora qui a palarne, non può essere che non sia cambiato nulla in tutti questi anni, che siamo ancora qui a contare gli incendi provocati, non uno, due, tre, quattro cinque… no, ormai non si contano più quegli compiuti, senza che mai nessuno abbia fatto qualcosa!!!
Potete non condividere quanto sto per dire, ma in questi incendi il sottoscritto vede soltanto una cosa, il fallimento dello Stato o per meglio dire, di una parte di quei suoi uomini!!!
Nel frattempo che a Roma si chiacchiera, la camorra continua a controllare il business dei rifiuti, incassa milioni di euro con quell’emergenza eterna, procede a rimuovere tutte quelle “ecoballe” (dopo che lo Stato ha pagato per realizzarle), ed infine inizia a dedicarsi ai nuovi impianti di trasformazione e/o di compostaggio…
La camorra è vero… fa schifo, ma non è la sola!!!

"Legambiente Sicilia": Sveglia!!!

Come molti sanno, “Legambiente” è un’associazione senza fini di lucro, le cui attività – riporto quanto scritto nella loro pagina web:
https://www.legambiente.it/legambiente/cosa-facciamo – si occupano di “Prevenzione, abbattimento degli sprechi, riutilizzo, riciclo e condivisione, con la consapevolezza che le risorse del Pianeta non sono inesauribili!!!
Se pur riconosco grandi meriti per l’impegno profuso da parte di quei volontari, che con tenacia, fantasia e creatività tengono alta l’attenzione sulle emergenze ambientali del Paese… tutto ciò ovviamente risulta ahimè ridimensionato, se nel ricevere le segnalazioni da parte dei cittadini, non gli si da la giusta importanza… o le si considera vane e inconcludenti!!!

Ed è per questi motivi che mi permetto di criticare l’operato di questa associazione (quantomeno la sede locale siciliana), per aver dimostrato di non prendere in esame quanto loro trasmesso, senza minimamente adoperarsi (chissà forse lo faranno dopo questo mio post…) per comunicare al sottoscritto che quanto ricevuto, non era di loro pertinenza…
Perché vedete, quando uno riporta nella propria pagina la parola “PREVENZIONE” significa che ha tutto l’interesse affinché ci si adoperi per impedire il verificarsi o il diffondersi di fatti non desiderati o certamente dannosi alla salute, vengano immediatamente interrotti…

Difatti, se uno cerca la parola “prevenzione” sul web, questa viene descritta come: “l’insieme di azioni finalizzate a impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati. Il concetto ha validità ed è presente in diversi ambiti (medico, ambientale, civile e del lavoro…) e gli interventi di prevenzione sono in genere rivolti all’eliminazione o, nel caso in cui la stessa non sia concretamente attuabile, alla riduzione dei rischi che possono generare dei danni all’incolumità di persone, animali o infrastrutture…

Colgo quindi l’occasione per descrivere meglio quel concetto chiamato “prevenzione“… che non va inteso come una semplice regola riportata, ma con quanto può semplicemente accadere a chiunque di noi, durante la propria giornata…
Il sottoscritto ad esempio,  ha svolto per oltre vent’anni l’incarico di R.S.P.P. (Responsabile del servizio prevenzione e protezione); ora questa particolare compito, mi ha portato fuori dal contesto lavorativo, ad essere sempre in allerta; difatti, in ogni circostanza  mi accorgo di valutare tutte quelle situazioni che ritengo possano essere a rischio e a quel punto, avendo intuito le possibili ripercussioni che a breve possano causarsi… intervengo immediatamente, limitando quel particolare intervento o nei casi in cui, qualcuno (perché accade anche questo…) decida di non assecondarmi continuando in maniera irremovibile con quanto stava compiendo (egli o chi per egli…), ecco a differenza di quanto farebbero in molti, il sottoscritto non desiste, anzi viceversa, provvede immediatamente a chiamare le autorità competenti, affinché quel pericolo imminente, venga di fatto soppresso!!!

Ora, mi auguro che da quanto sopra, si possa aver compreso quale deve essere il concetto di prevenzione, che non deve soffermarsi alla semplice raccolta d’informazioni, ma deve immediatamente adoperarsi, affinché si mettano in moto tutte quelle necessarie iniziative per limitare sin da subito gli eventuali problemi, informando ove necessario o nei casi in cui la competenza è di altri enti preposti, le segnalazioni ricevute, coinvolgendo nei casi più gravi anche le autorità giudiziarie!!!

Sarà cura naturalmente di quest’ultimi valutare se quelle informazioni erano corrette oppure ridimensionate o anche declassate… 
Ma certamente non si può pensare di fare “prevenzione”, restando come si dice “con le mani in mano” o lasciare che tutta passi nell’indifferenza, visto d’altronde quanto da Voi dichiarato: Una grande rivoluzione culturale e sociale, oltre che economica…  passa attraverso il lavoro dei nostri Circoli locali e dei tanti volontari. Una rivoluzione possibile, realizzabile e desiderabile, che grazie anche al nostro impegno è già intorno a noi”. 

Ed allora… per favore, passate dai fatti alle parole, anche perché, come potete vedete dal link di seguito riportato, gli altri nel frattempo quelle notizie le hanno fatte già emergere: http://meridionews.it/articolo/68451/giardini-naxos-escrementi-a-mare-e-vermi-in-spiaggia-villeggianti-presentano-esposto-meglio-andare-via/ 

Catania è tempo di "indignarti"!!!

Dando prosecuzione all’operazione eseguita in questi giorni dalla Dia di Catania, che ha fatto luce su un sistema illegale degli appalti nei rifiuti, desideravo riprendere una nota della conferenza stampa, nella quale erano presenti i signori: Carmelo Zuccaro (procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania), Sebastiano Ardita (procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Catania), Maurizio Calvino (capo del Secondo Reparto della Direzione Investigativa Antimafia), Renato Panvino (capocentro della Direzione Investigativa Antimafia di Catania), Fabio Regolo (sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Catania), Alessandra Tasciotti (sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Catania).
Ciò che m’interessa portare in evidenza è una parola espressa in quella sede e cioè: “INDIGNAZIONE”!!!
Sì, è ovvio che alla parola “indignazione” dovranno seguire come sempre… non meri discorsi di facciata, ma azioni decise di contrasto dell’autorità giudiziaria e degli organi di polizia che con l’autorità giudiziaria collaborano, per far fronte ad un fenomeno che coinvolge e interessa sempre più i servizi pubblici fondamentali di questa nostra città… 
Circostanze quest’ultime, che evidenziano di turbare la regolarità del quieto vivere, la qualità della vita dei suoi concittadini, non meno di altri delitti di strada…
Ecco è tempo quindi che ci si “indigni” di fronte a fatti del genere!!!
E’ questa la parola utilizzata dal Procuratore della Repubblica, Carmelo Zuccaro, che riassume perfettamente quanto dovrebbe accadere in questa città… e dove, un importante ausilio deve essere dato da quella parte considerevole rappresentata dal giornalismo “illuminato” e mi permetto d’aggiungere, da tutti quei cosiddetti “free lance”, che come il sottoscritto, si fanno portavoce con i loro post, di quell’indignazione, manifestando con puntuale occasione, tutto il proprio dissenso, per ciò che rappresenta corruzione e malaffare… 
Mi permetto quindi di riprendere un passaggio fondamentale dell’intervista: “Ecco perché, che al di là dell’erudizione della norma, poco conta in questo momento se si tratta di corruzione per atto contrario, per atto dovuto, se si tratta di concussione, induzione in debita e quindi 318, 319 o 319 quater… questi, sono problemi da risolversi nelle aule di giustizia, ora è tempo di far comprendere ai cittadini, quanto è accaduto, i fatti accertati, far capire loro il disvalore penale della condotta, che va molto oltre quello della pena edditale, gravissima, peraltro disegnata dal legislatore nel codice penale, il disvalore maggiore… sì esattamente quello che dichiarava sopra il Procuratore, deve essere “l’indignazione” di fronte a questi fenomeni!!!”.
Bisogna rivolgere quindi ogni nostra azione ad una nuova platea, non bisogna parlare d’altronde a chi possiede già un futuro assicurato, ma tutti noi, dobbiamo rivolgere ogni nostra parola ai giovani di questa terra, ai nostri figli, ai nipoti, a quanti tra loro vorrebbero che quei propri titoli di studio, servissero a contribuire per far crescere la propria città, il loro paese, questa loro terra… e per far ciò, contano esclusivamente sui propri sacrifici, orgogliosi di mettere al primo posto la propria dignità… per metterla al servizio del proprio paese, sperando magari di poter avere un futuro migliore dei propri genitori!!!
E’ tempo quindi che quei “ladri di futuro” vengano imputati alle loro responsabilità, per poter lasciare spazio a coloro che il loro futuro, hanno deciso di scriverselo da soli, costruendolo giorno per giorno, attraverso i propri sacrifici…

A.R.S.: Scusate, ma sono ancora vivi???

In questi giorni mi sono collegato al sito istituzionale dell’Assemblea della Regione Siciliana, per leggere quali lavori d’aula erano in programma o se il calendario delle convocazioni riportava qualcosa d’interessante, già, se vi fossero comunicati, atti di controllo, interrogazioni, interpellanze, ecc… 
Beh. dopo un attenta ricerca ho scoperto che non vi è nulla… niente di niente, come si dice: “il silenzio assoluto”!!!  
Già in questi giorni abbiamo letto dell’Assessore Figuccia e del problema “morale” che si era posto con l’eliminazione dei tetti alle retribuzioni dei dipendenti dell’Ars, si è sentito parlare di emergenza dei rifiuti, di trasferirli fuori dall’isola e così mentre altre nazioni diventano ricche con quella raccolta e con l’eventuale energia prodotta trasformandoli, noi cosa facciamo, cerchiamo a chi darli e li paghiamo pure affinché se li prendano…
Minch… ma in questa terra, abbiamo dei veri geni!!!
Sì… non si riescono ad affrontare i problemi reali dell’isola, ed allora si procede in silenzio, tenendo un basso profilo…
Nel frattempo la regione continua ad essere sotto il monopolio mafioso, con un livello di corruzione ancor più alto di quello presente attualmente in Colombia, con una economia sommersa che la fa da padrone ed una evasione fiscale che alimenta un giro d’affari in contanti, meglio conosciuto come “nero”, che produce quella nota “sperequazione” finanziaria!!!  
Ecco, in un territorio come quello sopra descritto, la logica condurrebbe a contrastare tutto questo  malcostume, ad esempio, sovvenzionando le associazioni antimafia o quelle antiracket… 
Ed invece cosa fa la nostra regione, taglia i contributi a quelle fondazioni, a quei centri antimafia, tra cui ad esempio il centro “Pio La Torre” o la Fondazione “Falcone”. 
Pensate che proprio il Centro Pio la Torre, dopo aver svolto un ampio programma e soprattutto iniziative a sostegno della legalità, con una richiesta documentata nel 2017 di 279.900 euro, si ritrova assegnato un contributo dalla regione di 16.800 euro!!!
Neppure il 6% di quanto richiesto…  nel frattempo però il presidente Miccichè, parla d’aumentare gli stipendi…
Ora dopo 32 anni di attività, si chiedono in quel centro, in cosa hanno sbagliato… 
Forse -come dicono in quella loro nota- hanno sbagliato nella difesa di una memoria antimafia, come quella di Pio La Torre, orgoglio di Sicilia -secondo Vincenzo Consolo- legata strettamente e sempre all’impegno sociale e civile di cambiamento? A chi ha dato fastidio questa libertà di pensiero e d’iniziativa portata a livello nazionale e internazionale col contributo di tanti volontari, col sostegno di tanti intellettuali siciliani e italiani, con la partecipazione della scuola italiana?”.
La verità è che non si vuole che si sviluppi una educazione verso la legalità,  non vi è alcun interesse a diffondere consapevolezza nei bambini, nei giovani di questa terra, facendo comprendere loro che quanto si vede nelle fiction non possiede alcun fattore positivo, che non vi è nulla da prendere in quegli insegnamenti criminali e malavitosi, che i veri uomini non si nascondono nel branco, non hanno bisogno di fare i forti insieme al gruppo, non minacciano con la forza e la violenza, ma sono coraggiosi pur stando da soli e possono distruggere chiunque… con le loro parole!!!
Le nuove generazioni devono ricevere la consapevolezza che soltanto con una coscienza anti-mafiosa si potrà essere degni di definirsi siciliani… il resto, quanto ci fanno vedere, sono solo cazzate!!!
Riporta bene la sorella del giudice assassinato dalla mafia, Maria Falcone, presidente della Fondazione che porta il nome del fratello: “Troviamo francamente grave che l’attività che da un quarto di secolo portiamo avanti sia stata sottovalutata proprio da chi, come la Regione che della fondazione è socio fondatore, ne conosce l’importanza”.
“Le parole del presidente Musumeci, che ha esplicitamente fatto riferimento a una iniquità nelle ripartizioni delle risorse stabilite dal governo precedente -aggiunge Maria Falcone- ci rendono tuttavia fiduciosi che si possa trovare una soluzione per il presente e che si torni comunque nel futuro a criteri di valutazione giusti e rispondenti al reale lavoro e allo sforzo che quotidianamente la Fondazione svolge nelle scuole di tutto il Paese e nella società civile”.
Chissà, forse la verità va ricercata in altri contesti, quelli nei quali si muove l’associazione criminale, in particolare quando le viene richiesto di raccogliere voti per i propri esponenti di partito, preferenze che ovviamente vengono raccattate, affinché successivamente, gli stessi, adottino tutta una serie di provvedimenti a favore dell’illegalità e certamente meno restrittivi nei loro confronti o di quelli dei loro affiliati!!!   
E così… mentre l’antimafia soffre, la mafia… “gongola”!!!

A.R.S. – Primo provvedimento in discussione: 10.000 posti di lavoro??? No… aumento dei compensi dei deputati!!!

Già… non tutti i deputati sono gli stessi, difatti c’è chi tra essi, pochi, anzi pochissimi, che possiedono una grande dignità, ad esempio tra questi vi è l’uscente assessore regionale ai rifiuti, Vincenzo Figuccia, che ha preferito dimettersi da quel proprio incarico, nel momento in cui, ha sentito alcuni colleghi, pronunciare di voler eliminare il tetto degli stipendi “d’oro” e rispondendo a ciascuno di loro ha dichiarato: “Voler eliminare quel limite è ledere la dignità dei siciliani”!!!
Infatti… ma purtroppo sono pochi quelli all’interno di quei gruppi a comprendere il vero significato della parola “dignità”, che allora qui mi permetto di voler ricordare: “Rispetto che l’uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di sé stesso e tradurre in un comportamento e in un contegno adeguati” (immagino… leggendo quanto appena riportato, il pensiero di alcuni, riportato alla “catanese”: ah… ma chi è… si mangia???)… 

Figuccia ha aggiunto: “Come uomo “libero”, mi è impossibile proseguire nel mio mandato!!!
Caz… se fossero tutti così i nostri politici in Italia, sarebbe il paese meno corrotto del mondo!!!
Ma purtroppo, se da un lato assistiamo all’addio dell’assessore, dall’altro il partito a cui appartiene, ne ha subito preso le distanze dichiarando: “nessuna crisi, l’Udc ha confermato la fiducia e insieme ad una parte della Giunta desideriamo che il tetto per i dirigenti dell’Ars non venga eliminatoquesta è una fase in cui dobbiamo avere grande responsabilità, d’altronde gli stipendi dell’Ars sono già abbastanza dignitosi ed è giusto che non vengano innalzati”…
Oh… grazie, quale pensiero gentile…
Certo, quasi mezzo milione di euro per cinque anni non è abbastanza, a cui andrebbero sommate tutte le indennità, diarie, rimborsi spese, nonché assegno di fine mandato, prestazioni previdenziali e come giusto che sia…  assegno vitalizio della pensione, commisurata all’ammontare dei contributi versati!!!
“I… figghi”, no… è ingiusto questo trattamento, bisogna immediatamente elevarne gli stipendi, e sì, con così poco mi chiedo… come possano sopravvivere!!!
Ha ragione il nuovo presidente del parlamento regionale, Gianfranco Miccichè, a chiederne l’aumento, peraltro per come ha riportato sull’eliminazione del tetto dei compensi del Parlamento regionale, quanto dice è corretto… dal momento che non vi è alcuna “crisi politica” e aggiungerei “economica” che per l’appunto permetta di dare il via libero… a quella limitazione.
Ovviamente le dimissioni non sono state respinte… e certo, ora che si è liberato un posto per un proprio amico, pensavate che si ritornava indietro sulle scelte “morali” e corrette, che l’assessore aveva preso…
Ho letto che bisogna avere “rispetto”: ah… quanta ipocrisia dietro questa frase!!!
Ecco… finalmente si parla di qualcosa di serio e il Presidente Musumeci parla dei prossimi progetti… anche se attualmente si stanno esaminando i conti lasciati dall’ex governo Crocetta…
Per come riporta l’assessore all’Economia Gaetano Armao: “Siamo alla fase conclusiva della ricognizione del Comitato dei saggi; i dati saranno forniti in conferenza stampa all’inizio di gennaio“.
Certo qualche anticipazione l’avevamo avuta da parte del neo Governatore: “I risultati sono allarmanti e ci vorranno due anni per rimuovere le macerie“!!!
Quindi si passa a parlare di trasparenza, di rotazione del personale dei dirigenti, certo oltre a quanto meditato, sarebbe interessante sapere se si è presa in considerazione la valutazione effettiva e le capacità di quei dipartimenti… e soprattutto con quali tempi finora, sono giunti alla determinazione e/o risoluzione dei problemi!!!
Io per quei ruoli dirigenziali un’idea l’avrei… ma sono certo che contrasta con un sistema perfettamente “approntato”, che va avanti da almeno cinquant’anni… e che ovviamente nessuno, vorrebbe cambiare!!!
Vedremo quindi di cosa sarà capace questo governo, certo che se le premesse sono state finora l’aumento degli stipendi, la partenza non è proprio delle migliori!!!
Ma forse chissà, qualcuno all’interno di quella giunta di governo, conoscendo bene l’immobilismo dei suoi conterranei, avrà pensato di fare come dice quel detto:  “A rubar poco si va in galera… a rubar tanto si fa carriera”!!!
Ed allora, non mi sorprenderei se tra qualche mese, verrà nuovamente proposta – questa volta in modo “occultata”- quanto ora non è stato possibile compiere: sì, quel desiderato aumento degli stipendi, che con tanta passione… erano stati programmati!!!

Palazzo dell’elefante: viene il voltastomaco a leggere di quelle intercettazioni!!!

L’Articolo pubblicato dalla giornalista Melania Tanteri ( Live Sicilia Catania) mi lascia sdegnato…
Altro che tzunami… mi viene di riportare quanto sento dire ogni tanto nella nostra famosa fiera: “lì… per alcuni di quel palazzo, neppure l’Etna ci può!!!”…
Non so voi, ma io mi sento arrabbiato, offeso, adirato, nel dover sentire ogni giorno queste notizie, di come questa città venga continuamente violentata da tutti quei soggetti…
Non se ne può più di continuare così… è un vero e proprio schifo… e coloro che partecipano (se pur indirettamente o con quei propri silenzi) a quelle collusioni… sono ancor più schifosi di quelli che le hanno realizzate!!!

Fin quanto dobbiamo continuare a sperare nell’operato della nostra Procura, di quei pochi onesti Pm che ogni giorno si alzano dal letto (sempre se riescono la notte a dormire… con tutti quei pensieri…) per esaminare la montagna di documenti, intercettazioni, video, ecc…  che costituiscono in parte, il malaffare di questa nostra città…
Mi viene da dire… “ma perché non se ne vanno da questa terra… perché continuano a restare qui per infangarla con questo schifo???”… 
E dire che in questi anni, analoghi casi come questi, sono già avvenuti, ma ce ne siamo dimenticati troppo presto…
Sono convinto che se andiamo a verificare, vi troviamo coinvolti alcuni familiari, gli stessi dai quali hanno ottenuto ora queste attuali poltrone, senza voler considerare che tra un po, avremo la “fortuna” di conoscerne anche i figli…
Perché da noi è così che funziona… deve restare tutto in famiglia!!!
Il vaso è ormai esploso, con tutto quel suo rifiuto indifferenziato!!!
Già i soliti reati di corruzione nei quali ormai i nostri responsabili pubblici sembrano essersi specializzati, vedasi l’operato di quei dirigenti che ormai per abitudine, firmano quegli importanti documenti… al “buio”!!! 
Qualche mese fa, ero presente ad un convegno sulla “trasparenza amministrativa”, erano presenti alcune nostri politici europei quando (interrompendo bruscamente, ma non se ne poteva più di sentire cazzate… ) ho preso la parola, ed ho espresso l’opinione che quel nostro palazzo comunale, manchi totalmente della prevista trasparenza amministrativa e di come le attività svolte dai loro responsabili, siano sul web sospese da almeno tre anni…
Oggi, a distanza di alcuni mesi, rileggo nell’articolo di Live Sicilia Catania, quanto avevo a suo tempo dichiarato…
Non mi sorprende neppure leggere da quelle intercettazioni, di come si tenti in tutti i modi di “allineare” i colleghi ed in caso contrario, quelle applicate strategie per poterlo allontanarlo… per l’appunto l’esempio del dirigente del personale, Roberto Politano…
Per quanto concerne l’intercettazione ed il suo contenuto vi demando al link di cui sopra, dopotutto vedrete come in questa vicenda tenteranno in ogni modo di difendersi tra loro, finché potranno “uno una persona la difende fino a quando è difendibile…”.
Difatti, soltanto quando si accorgeranno d’essere rimasti l’unico bersaglio, quando comprenderanno che solo loro… pagheranno per tutti, ecco che allora comprenderanno che è tempo di confessare tutto: nomi, cognomi e fatti illeciti compiuti in tutti questi anni…
Comunque, di una cosa in quelle intercettazioni hanno avuto ragione: sì… sono finiti tutti nelle pagine dei giornali!!!

Catania: alla "fiera" inizia finalmente la raccolta differenziata.

Non sembra vero… ma oggi, per la prima volta, è iniziata per gli ambulanti “a fera o luni“, la distribuzione dei sacchi per la raccolta dei rifiuti da essi prodotti…
Non so a quanti di voi era capitato di attraversare dopo le 14.00 quelle strade centrali, nelle quali per l’appunto durante le mattinate, si svolge il caratteristico mercato… 
Una vera e propria indecenza!!!
Una zona storica e turistica importante, in quanto interseca Via Umberto con Via Pacini, per proseguire verso Corso Sicilia, Piazza Stesicoro e Via Martiri della Libertà.
A quell’ora ( siamo intorno le 13,30 fino alle 15.30), un esercito di operatori ecologici, s’imbatteva in un discarica a cielo aperto… senza eguali.
La cosa assurda e che fino a pochi minuti prima della chiusura… l’area è sufficientemente pulita, ma appena gli ambulanti portano via i loro prodotti, ciò che resta a terra, è un vero e proprio immondezzaio…
Di tutto… carte e cartoni, generi alimentari, lattine e bottiglie, ecc., lasciati volontariamente lì per terra, per chissà quale motivo…
Sorprende infatti di come, in pochi minuti, l’area si trasformi…
Sembra quasi un “miracolo”, sì, la moltiplicazione dei rifiuti!!! 
Non so dirvi il motivo… forse per far lavorare maggiormente quegli addetti alle pulizie, che armati di scope e ramazze, aspiratori elettrici e mezzi meccanici… recuperano, quanto lasciato a terra dagli ambulanti, ripulendo totalmente l’area anche attraverso lavaggi idraulici… 
Uno spreco non solo d’energie, ma anche di tempo e soprattutto di costi, con evidenti disagi creati a tutti quei residenti; la maggior parte infatti di quei concittadini ha preferito negli anni trasferirsi e vendere o affittare agli extracomunitari i propri appartamenti, in particolare a quelli della comunità cinese… 
Inoltre, quanto sopra ha creato situazioni scomode anche per quei turisti, che volevano apprezzare e ammirare, una delle parti più storiche e belle della città…
Non per nulla… Piazza Carlo Alberto di Savoia, con la sua Basilica del Santuario del Carmine … è stata oggetto di una famosa pubblicità…
Le riprese… com’era ovvio immaginarsi, sono stare realizzate di notte e difatti… la piazza, illuminata da quei lampioni stradali (dal colore arancione) è irriconoscibile, anche per noi stessi catanesi… un vero e proprio spettacolo!!!
Speriamo quindi che quanto compiuto oggi, non sia l’ennesimo tentativo propagandistico, utilizzato per promuovere la solita classe dirigente di questa città…
Anche perché è difficile credere oggi, che possano bastare quattro sacchi della spazzatura… per ripulirla totalmente dal fango in cui è ancora… sommersa!!! 
Ma come dice un detto: “chi ben comincia è già a metà dell’opera” e nel caso specifico “è importante iniziare bene qualcosa, per far fare meno fatica… a chi verrà dopo”.
Ed io voglio crederci che questa mia città ha deciso finalmente di ripulirsi: per ora… iniziamo con i “rifiuti” e poi chissà, piano piano – grazie al lavoro straordinario e sinergico tra le forze dell’Ordine, coordinate dalla Procura – potremmo sperare di veder ripulita, anche da quell’altra “spazzatura”, da troppo tempo presente nel nostro territorio… ridando finalmente dignità, speranza e coraggio, alle nostre future generazioni!!!

Un gran bel mix d’arrestati: politici, imprenditori, presidenti ed anche funzionari pubblici…

Lo so… non fa più notizia!!!
Siamo così abituati a contare gli arresti… che ci siamo ormai assuefatti,,, e poi per cosa, per vedere come alla fine nessuno paghi, anzi dopo pochi giorni sono tutti lì, liberi… come se nulla fosse accaduto…
Come si dice: rubare… alla fine paga!!! 
Già, cosa sarà mai una denuncia, una condanna, dopo essersi appropriati di un bel po di euro… 
Dopotutto… cosa si perde…??? La dignità…???
Ma quella non c’è mai stata… non vi era prima e non ci sara ora… che si è stati scoperti!!!
Quando uno nasce ladro, morirà da ladro… e ladri saranno i suoi figli ed i figli dei suoi figli… perché i geni sono quelli e non possono certo modificarsi!!!
Di poche ore fa quindi… un’altra inchiesta!
Questa volta siamo a Caserta e le forze dell’ordine hanno arrestato 20 persone nell’ambito dell’assegnazione illecita di una serie d’appalti milionari, nei comuni della provincia…
I destinatari di quei provvedimenti???
I soliti: politici, imprenditori, presidenti (Provincia di Caserta…) e uomini delle istituzioni, precisamente funzionari pubblici, come il sindaco di Piedimonte Matese e l’ex sindaco di Casagiove, ed un comandante della polizia municipale…
Una vicenda di corruzione e di appalti truccati nel settore dei rifiuti, che ha portato all’ormai abituale giro di tangenti e all’assunzione di amici e parenti, all’interno delle società ora coinvolte…
Una vera e propria “appaltopoli” nel sistema di smaltimento dei rifiuti… che avrebbe permesso, oltre la spartizione di denaro, viaggi in Turchia, buoni benzina, utilizzo di auto di lusso e altri regali, in cambio dell’assegnazione degli appalti a una ditta della zona, che si occupava direttamente dello smaltimento di quei rifiuti…
Sono solo alcune delle “utilità” (come si dice in gergo giudiziario), che gli imprenditori del settore rifiuti del Casertano (secondo la ricostruzione degli investigatori) erano disposti a dare a politici locali e funzionari pubblici in cambio di quelle gare d’appalto milionarie costruite appositamente “ad hoc”…
Tra i reati contestati figura ovviamente… l’abuso d’ufficio, ed inoltre è stato eseguito un sequestro beni per oltre 1,5 milioni di euro…
Si… quanto sopra rappresenta un piccolo passo avanti per contrastare la corruzione di questo paese… 
Ma quando ti accorgi, di quanto sia inquinato il mare dell’illegalità, ecco che allora quella lotta, diventa di per sé inutile, non riuscendo nel concreto, a modificare “minimamente” le coscienze di quei suoi prossimi interlocutori… che sin d’ora, si stanno preparando, a beneficiare di quei posti lasciati scoperti, proprio da coloro che sono stati arrestati!!!
Una storia per me significa una trama in cui vi è una certa sorpresa… ma qui. ormai da tempo, non mi sorprende più nulla…

Tari… e basta!!!

Ho letto su change.org… un articolo interessante:
Sono proprietario di un immobile vuoto che personalmente non utilizzo e che non affitto da anni perché non riesco a trovare un inquilino… 

Puntualmente, ogni anno, devo pagare la Tari (Tassa sui Rifiuti) che oltretutto, nel comune dove sorge l’immobile, dal 2013 a oggi è quasi quadruplicata. 
Ma il mio immobile, poiché è inutilizzato e sfitto, non produce alcun rifiuto. 
Nonostante ciò, devo pagare ugualmente la Tari in virtù del comma 642 della legge 147 del 27 dicembre 2013 (la cosiddetta “Legge di Stabilità 2014). 
Ecco che cosa dice il testo del comma 642:
La TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani: in caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria“.
In altre parole la tassa va pagata per tutti gli immobili che potenzialmente “potrebbero” produrre rifiuti, indipendentemente dal fatto che li producano davvero oppure no. 
Eppure, la logica vorrebbe che se la fornitura di un servizio prevede il pagamento di un corrispettivo, qualora il servizio non venga fornito, il fornitore non dovrebbe pretendere alcun corrispettivo.
Il mio problema è comune a centinaia di migliaia di italiani che posseggono un immobile e che, per motivi personali, decidono di non usarlo oppure non intendono o non riescono ad affittarlo.
Il testo del comma 642 andrebbe modificato per consentire ai proprietari di un immobile soggetto alla Tari di non pagarla se non ne fanno uso oppure non ne ricavano alcun introito in quanto non affittato.

In caso contrario, le amministrazioni comunali continueranno a percepire gli introiti della Tari anche a fronte di un servizio di rimozione dei rifiuti che non viene prestato.
Penso che in Italia, se dovessimo pagare in proporzione per i servizi reali che riceviamo, molto probabilmente avremmo tanti soldi in tasca…
Ma la disgrazia è che si paga tutto… anche quello che non ci viene dato o ancor peggio, ci viene fornito male!!!
Ma in questo caso, il pagamento della tassa è relativo alla raccolta dei rifiuti e difatti serve principalmente a tenere “riunito” in un quel unico ambiente… la nostra classe politica!!!
Dicono che il novanta per cento dei programmi in TV sia spazzatura… ma, non è che forse il novanta per cento di quanto avviene ne nostro paese… è spazzatura???

Qual’è la necessità di avere altri otto termo-valorizzatori… ???

Dovevano essere dodici gli inceneritori, ma sembra che alla fine il numero esatto sarà otto!!!
Lo ha deciso la Conferenza delle Regioni dando il proprio parere positivo al decreto del presidente del Consiglio che apre così alla costruzione di otto nuovi impianti nel Paese, di cui proprio due nella nostra isola.
Ciò che risulta strano è che si vadano a predisporre nuovi impianti soprattutto in regioni come la nostra, che a causa della grave crisi nel settore industriale, non ha alcuna capacità di dover smaltire i propri rifiuti attraverso questi inceneritori… anzi potremmo dire, tutt’altro!!!

Sono in molti a parlare di montagne di rifiuti, senza però avere concretamente analizzato quale siano i valori esatti di tale portata,  quali siano l’esigenze della nostra regione… senza aver prima verificato la reale necessità di un inceneritore o in particolare se quei rifiuti solidi, urbani o industriali, dovranno essere precedentemente trattati, in particolare mi riferisco ai cosiddetti assimilabili (o speciali), quali per esempio quelli derivanti da prodotti chimici o farmaceutici, come per esempio i rifiuti ospedalieri…
Non bisogna trascurare che proprio dietro la gestione dei rifiuti, si è celato il maggiore business della criminalità organizzata, come abbiamo potuto costatare con i depositi e sversamenti di liquidi pericolosi, nella cosiddetta “terra dei fuochi”…
E’ dire che basterebbe adottare i processi della filiera nella gestione dei rifiuti, per far in modo di ridurre in modo considerevole quelle quantità ancor prima che questi pervengano, ad un eventuale inceneritore…
Infatti, procedendo con quella serie prevista d’interventi preparatori… vedesi per esempio ,la raccolta differenziata dei rifiuto, il vuoto a rendere per il vetro, l’alluminio, carta e cartone, vestiari e tessuti, prodotti plastici e per concludere l’umido che può essere riutilizzato per il compostaggio… quanto resterebbe in rifiuto di scarto sarebbe in quanti esigua…
Già, detratta quella fetta consistente di rifiuti riciclabili, la parte residua che andrebbe incenerita sarebbe sicuramente molto inferiore rispetto a quanto in molti vanno propagandando, in particolari da certi nostri burocrati che il più delle volte, vedono in quei cosiddetti “fumi” milioni di euro da spartirsi… senza che quei rifiuti abbiano (attraverso i vari processi tecnici), avuto modo di trasformarsi in energia…
Non per nulla… la quantità di energia prodotta da quel processo di combustione è di gran lunga inferiore ai sistemi tradizionali che consumano per il proprio mantenimento, meno energia di quanta ne necessitano invece gli impianti come i termo-valorizzatori…  
Non dimentichiamo inoltre che esistono degli studi sugli effetti avversi per la salute delle popolazioni che gravitano intorno a questi… che dimostrano l’aumento di patologie gravi, quali tumori, complicanze sulla funzionalità respiratorie ed effetti sulla riproduzione…
Certo, non vi aspettate che quegli studi vengano così facilmente divulgati dai nostri ricercatori (dovrebbero poi di fatto cambiare mestiere…), ma esistono parecchi studi pilota realizzati in gran parte d’Europa (Francia, gran Bretagna, Ungheria e Polonia) che dimostrano con attente valutazioni (riportate in grafici e database), come la sorveglianza ambientale-sanitaria e le polvere prodotte negli anni da quegli impianti, non siano per nulla sicure…
Sono elementi come Piombo, Mercurio, Diossina, Vapori acidi e lo stesso Particolato, tutte nanopolveri che sottoposte a controlli, hanno dati inconfutabili che dimostrano come questi inceneritori, aumentano certamente il numero di mortalità, non solo per quanti si trovano nelle superfici circostanti, ma anche per quanti vivono a distanza da quegli impianti ma che, a causa dello spostamento con il vento, si ritrovano quelle polveri sul proprio suolo, contaminando non solo i terreni ma anche le falde acquifere, con la conseguenza che, le coltivazioni, gli allevamenti e quindi di fatto anche le persone, che attraverso la respirazione ed il cibo ingerito, ne restano interessati…
Le polveri entrate infatti nell’organismo finiscono nel sangue ed hanno un effetto ossidante, alterando il Dna delle cellule e trasformando quest’ultime in cancerogene…
Una soluzione potrebbe essere quella che da sempre utilizza la Germania e cioè la raccolta differenziata e l’utilizzo di macchinari per il riciclo, che riutilizzare quasi il 98% dei rifiuti…
Ma da noi le soluzioni semplici non si vogliono adottare, si studiano sempre soluzioni peggiorative, quasi sempre a scapito dell’incolumità dei cittadini e puntando principalmente alla maggiore speculazione finanziaria… il massimo tornaconto per quanti partecipano a quel malaffare……
Ho letto che a breve, verrà proiettato un film sulle nostre reti nazionali, proprio su quanto accaduto negli anni scorsi nei territori della camorra; una fiction interpretata dal nostro bravissimo attore siciliano, Giuseppe Fiorello… che per l’occasione veste i panni del vicecommissario Roberto Mancini….
Ecco in quella tragedia storica, i rifiuti pericolosi venivano raccolti e trasportati dal nord italia al sud, per essere quindi sotterrati…
Oggi il rischio è quello di vedere intrapresa la strada contraria e cioè che i rifiuti del sud, vengano per esigenze prettamente economiche, trasferiti al nord, attraverso chissà “ecoballe” che andrebbero smaltiti all’interno di quegli impianti, affinché quest’ultimi possano produrre il massimo di energia, non per essere utilizzata dalle reali necessità del luogo da parte di industrie o attività commerciali e abitazioni, ma per godere di quei ricavi diretti provenienti dalla raccolta e smaltimento, ma anche e soprattutto da quelli indiretti, attraverso la cessione dell’energia prodotta in esubero (non utilizzata per i propri consumi) per le esigenze del mercato nazionale…
Io comunque in questo confronto con le politiche adottate per i termo-valorizzatori… mi sento un po come il vicecommissario Roberto Mancini, cioè…” non mi arrendo“!!!
In questa lotta, contro cioè quei poteri forti (ed anche criminali… ) ci vedo esclusivamente… corruzione e malaffare, ed è quindi il motivo per cui voglio contrastare ciò, con l’immagine ed i principi di quel nostro eroe italiano, disposto pur di non piegarsi… a morire in nome della verità, della giustizia e della legalità!!!

Emergenza ambientale… tutti i veleni che attraversano il nostro paese…

Se ci soffermiamo a leggere le inchieste che stanno coinvolgono gran parte delle nostre regioni, scopriamo come, da nord a sud, le nostre procure sono impegnate principalmente nelle emergenze ambientali e negli interventi di ricostruzione…

Molte le persone arrestate per quei reati, che vanno dal dal traffico illecito di rifiuti al riciclaggio, dal falso in atto pubblico alla truffa aggravata…
I dati inoltre dimostrano come in pari modo, le regioni del nord siano egualmente coinvolte a quelle del sud… infatti se da un lato le grandi industrie delle regioni del nord, attraverso alcuni suoi imprenditori, provino di far sparire i loro prodotti inquinanti, dall’altro la criminalità delle regioni del sud di offre affinché quei prodotti si volatilizzino… 
Un connubio tra imprenditoria e criminalità organizzata, un legame corruttivo che alimenta un business milionario… senza preoccuparsi delle popolazioni locali, vittime di questi intrecci, che a causa di ciò, hanno negli anni subito le conseguenze!!!
Vi è difatti una forte correlazione tra il tasso di mortalità infantile e l’inquinamento ambientale, con un’alta percentuale di malformazioni e decessi…
Il rapporto causa-effetto tra corruzione e morti è evidente, poiché la corruzione non fa altro che distribuire ai corrotti e corruttori, quei fondi che andrebbero destinati al finanziamento per la ricerca, la cura, l’assistenza e la prevenzione… 
Gli attori di questo sistema sono tanti… e non c’è soltanto la mafia… ma veri e propri imprenditori eco-criminali che si avvalgono di consulenti, professionisti e di funzionari pubblici corrotti…
Sono i soliti colletti bianchi, uomini delle istituzioni che si vendono, un vero e proprio apparato burocratico che, chiamato a valutarne il rispetto e la coerenza, nei fatti, si dimostra debole a quelle pratiche corruttive… anzi, di fatto partecipa attivamente a quel business!!!
Vengono violate non solo leggi e le normative, ma anche quel principio di buon senso… dove il rilascio o il diniego di una autorizzazione, viene decisa arbitrariamente da un funzionario o da un gruppo tecnico-amministrativo “colluso”… 
Sono infatti molti, quegli uffici pubblici tecnici, di società partecipate, dipartimenti, che oggi risultano “inquisiti” e dove le forze dell’ordine sono attivate a comprendere se quanto “agevolmente” autorizzato sulla carta, corrisponda effettivamente alla realtà dei fatti…
E’ evidente a tutti come la corruzione ambientale sia divenuta negli anni così predominante rispetto a quegli stessi mercati illegali, poiché la capacità finanziaria che alla fine realizza è elevatissima, con pene sanzionatorie certamente più lievi, a causa di normative non ben definite e che dimostrano essere limitate… lo confermano chiaramente i casi d’infiltrazioni criminali nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, come quello fotovoltaico ed eolico, che ha scontato per lungo tempo l’assenza di una chiara strategia nazionale e di un’adeguata comprensione e repressione dei fenomeni criminali…
A quanto sopra vanno sommate: la gestione legale dei rifiuti, la pianificazione urbanistica, la filiera agroalimentare, la tutela del patrimonio boschivo, il patrimonio dei beni culturali, la gestione delle emergenze, fino a giungere al settore dell’edilizia e delle costruzioni, conosciuto per la sua vulnerabilità alla corruzione, dai movimenti terra, al trasporto e smaltimento dei materiali a rifiuto (pericolosi e non), alla gestione delle cave, fino al controllo nei processi di costruzione, con l’impiego di materiali a volte scadenti che inesorabilmente si ripercuotono sulla capacità di resistenza degli edifici, in presenza soprattutto di eventi sismici…
E’ stato dimostrato come in molti appalti aggiudicati, la rendita per la corruzione è stata superiore al 50% del prezzo pagato, sia per le opere pubbliche, che per i servizi o le forniture… a dimostrazione che l’incidenza della corruzione è inversamente proporzionale ai minori controlli da parte degli ispettori della pubblica amministrazione, contribuendo così facendo, a quella sostanziosa lievitazione dei prezzi, costi maggiori che di fatto, si sono ribaltati sulla comunità!!!
Già, senza un’adeguata attività di prevenzione e repressione, si rischierà di fare sempre il “gioco” delle associazioni criminali e di quei loro “indiretti” collaboratori, permettendo di realizzare non soltanto un danno ambientale ed economico per il nostro paese, ma soprattutto un rischio sanitario, pericolosissimo per la salute e la salvaguardia della sua popolazione…

Sapevano tutti dell’amianto…ma come sempre hanno taciuto!!!


E’ quanto emerso dall’inchiesta sulle morti per inalazione d’amianto negli stabilimenti della Olivetti…
I pericoli erano stati scoperti nel 1981 ma fino al 1987 nessuna precauzione era stata adottata per la salvaguardia dei dipendenti…, anzi la negligenza era talmente ampia che le fibre di polveri d’amianto erano presenti anche nella sala mensa…
Adesso la famiglia De Benedetti rischia il processo per omicidio colposo.
Già attraverso tutta una serie di mancate procedure quali la formazione e prevenzione del personale dipendente, il mancato utilizzo di Dpi individuali e collettivi, si è permesso ai lavoratori di continuare ad operare al massimo di rischio, situazione questa che ha contribuito all’aumento in percentuale di tumori e soprattutto di morti accertate…

Un prodotto quello dell’amianto utilizzato nel ns. paese in maniera indiscriminata, posto ovunque e ritenuto perfetto per alcuni usi tanto da essere utilizzato in maniera massiccia nelle industrie, in edilizia, e nei trasporti…

Sono state proprio le caratteristiche dell’amianto e soprattutto il basso costo di lavorazione ad averne favorito l’impiego in numerosi campi e in oltre 3000 prodotti differenti. 
Manufatti e oggetti venivano trattati per fungere da isolante termici nelle centrali termiche e/o termoelettriche, nelle industrie chimiche, siderurgiche, edili, nella produzione di conglomerati cementizi ed anche per quei prodotti realizzati in ceramica, vetro e laterizi…
Inoltre, nelle abitazioni quali frigoriferi o impianti di climatizzazione, pannelli fonoassorbenti o di rivestimento nel soffitto, serbatoi d’acqua e tessuti ignifughi per arredamento come tendaggi e tappezzerie…
Inoltre sono all’interno di carta e cartone, filtri per purificare, negli stessi filtri delle sigarette o delle pipe, negli assorbenti igienici e nelle suole interne delle scarpe… ed ancora in abbigliamento ignifugo e non come feltri per cappelli, cachemire sintetico, coperte, grembiuli, giacche, pantaloni, stivali, ecc..
Nei teatri, nelle auto in particolare nei freni e nelle frizioni, negli schermi parafiamma, nelle guarnizioni e per finire solo con la lista… anche nei giochi dei bimbi, 
Ovunque questo materiale killer è stato utilizzato e per decenni nessuno si è mai preoccupato dei suoi possibili effetti collaterali…, nessuno ha mai verificato o vigilatore su questo materiale o sul suo impiego…
Nessuna valutazione dei rischi è stata realizzata da parte della società per capire a quali rischi il proprio personale andava incontro… anzi si è continuato a costruire capannoni con questo materiale…
Inoltre ad aggravare i rischi presenti nelle strutture, vi è anche un particolare prodotto usato durante le lavorazioni, la cosiddetta tremolite… una forma di talco che conteneva al suo interno polveri d’amianto, le stesse analisi dimostreranno che il talco usato, possedeva una concentrazione 500 volte superiore il limite massimo prestabilito negli U.S.A.
Nessuna misura di sicurezza e protezione è stata utilizzata per prevenire questo grave rischio, a cominciare dal modificare lo stesso talco dalla catena produttiva di trasformazione…
Il problema dell’amianto non soltanto sanitario ma anche ambientale…
Il fatto stesso di essere stato così massicciamente utilizzato ne fa una delle sostanze più devastanti nel nostro paese, del mondo del lavoro.
Per risolvere ancora oggi questo problema, non è sufficiente mettere in sicurezza o confinare/bonificare i materiali contenenti amianto dagli edifici rimuovendoli, occorre infatti anche smaltire correttamente i rifiuti prodotti.
Si stima che in italia ci siano dai 20 ai 30 milioni di tonnellate i materiali ancora presenti su tutto il territorio e che nei prossimi anni, con il procedere delle bonifiche, diventeranno rifiuti da smaltire.
Ora che la procura d’Ivrea ha fatto riemergere il problema, sono tutti lì pronti a scaricarsi le colpe e ad accusare i responsabili della vicenda, ma in quel periodo mi chiedo, i responsabili degli uffici Inail, Istituto Superiore di sanità, l’ufficio igiene e Sicurezza, l’ispettorato del lavoro,  dov’erano… come è stato possibile che nessuno si sia mai preoccupato di fare dei controlli, delle analisi, di relazionarsi con quanto svolto in altri paese, di valutare attraverso altre ricerche universitarie la possibilità su eventuali rischi… ecco…  dov’erano tutti…
Come al solito, come sempre dopotutto… non c’è mai nessuno che parla… ognuno cerca di fare sempre “i propri cazzi…”, sperando così, di restare in equilibrio, come si dice…con due piedi in una scarpa… così facendo, potrà continuare a vivere la propria vita in modo del tutto anonimo e certamente senza doversi addossare mai, alcuna propria responsabilità…
C’è un detto che fa proprio al caso in questione è rappresenta la storia di quattro individui: Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno. 
Bisognava fare un lavoro importante e si chiese a Ognuno di occuparsene. Ognuno si assicurò che Qualcuno lo facesse. Chiunque avrebbe potuto occuparsene, ma Nessuno non fece mai niente. Qualcuno s’arrabbiò perché considerava che per questo lavoro Ognuno fosse responsabile. Ognuno credeva che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno mai si rese conto che Ognuno non avrebbe fatto niente. Alla fine Ognuno rimproverò Qualcuno per il fatto che Nessuno non fece mai quello che Chiunque avrebbe dovuto fare. 
Ecco questo è proprio il nostro paese!!!
   

Ecomafie…

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale pochi giorni fa, un gruppo di mamme dalla cosiddetta “Terra dei fuochi” accompagnati dal parroco di Caivano, Don Maurizio Patricello.
Ognuna di loro ha manifestato il dolore per il lutto subito, certamente dovuto ai rifiuti tossici che in tanti anni, gettati nei campi in modo criminale, hanno avvelenato le acque e le produzioni agricole, nelle terre Campane in particolare nelle province di Napoli e Caserta.

Chiedersi dov’erano nel frattempo le istituzioni o gli uomini predisposti a quei controlli, è come voler insistere sempre sulle stesse cose, voler sempre ripetere su quelle negligenze cui il nostro paese è ormai abituato e dove i suoi uomini si sono assuefatti…
Si… il ns. presidente le ha ricevute ed allora se ne parla, serve a fare notizia, ma appena il clamore passerà ecco che tutto finirà come sempre nell’oblio… fino alla prossima eclatante e nuova notizia…
Ora ovviamente si è promesso attenzione e soprattutto impegno per la bonifica di quei territori avvelenati e devastati dai continui roghi. 

Sono tutti colpevoli!!!

La camorra che per prima ha venduto e inquinato la terra dei propri figli per quei miserevoli 30 denari…
Lo Stato e in particolare la sua classe politica campana, che ha permesso che ciò potesse accadere…
Gli industriali del nord Italia e d’Europa che per anni 25 anni, hanno fatto finta di non capire…
Le vittime che con il loro silenzio hanno permesso che ciò accadesse…
Sin dal 1991 le autorità erano a conoscenza di automezzi provenienti da Cuneo e caricati con rifiuti tossici… con direzione “a perdere” S.Anastasia ( Napoli ).
Poi iniziarono i roghi… si brucava di tutto, ogni tipo di rifiuto andava bene…
Oggi sembra che ci siano migliaia di siti inquinati…
L’Arpac, l’agenzia campana per l’ambiente, ha contato più di 2 mila siti inquinati.

E’ cosa dire di tutte quelle dichiarazioni che ipotizzavano che dietro quelle proteste ci fossero dei ” suggerimenti ” da parte della criminalità, definendo false e circostanziali gli allarmi creati dalla popolazione…
Non entro nei meriti delle inchieste giudiziarie, delle dichiarazione dei boss pentiti, dei personaggi denunciati e di tutte quelle aziende che hanno permesso che ciò avvenisse…
Ciò che preme denunciare è l’incidenza di tumori e morti che questa vicenda comporterà…
Altro che Chernobyl le percentuali di avvelenamento sono del 13% ed i decessi per leucemia, stanno cominciando ad emergere in tutta la loro gravità…

Ho già scritto in un mio precedente post, di quanto le forze militari USA fossero a conoscenza dei rischi per i propri militari in quelle aree…
Ora tutti parlano di bonificare il territorio… milioni e milioni di euro che non arriveranno mai  tanto non c’è ne sono…”, ma anche se questi fossero disponibili,  farebbero gola a molti, in particolare il rischio è che alcune di queste nuove imprese, possono essere collegate a quello stesso sistema criminale che ha permesso gli sversamenti…, per cui, un’ulteriore regalo alla Camorra che in tal maniera s’inserirebbe nelle nuove operazioni di bonifica.

E’ cosi oltre al danno ci si aggiunge anche la beffa!!!