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"Papà!": Un abbraccio che cancella tre anni di dolore!

C’è una storia che sembra uscita da una fiaba, eppure è vera…
Una di quelle storie che ti spezza il cuore per poi ricucirlo con un filo di speranza. 
È la storia di un bambino di tre anni, scomparso nel nulla, e di un padre che non ha mai smesso di cercarlo. 
Una storia che ci ricorda che, anche nell’oscurità più profonda, la luce può ancora tornare.

Ed allora, eccovi la storia…

Nel 2008, Peng Gaofeng e sua moglie Xiong Yini vivevano una vita semplice ma piena d’amore a Shenzhen. Gestivano un piccolo supermercato, e ogni giorno era animato dalle risate del loro figlioletto, Lele, tre anni, vivace e con un sorriso capace di illuminare anche la giornata più grigia.

Quel 25 marzo, mentre Lele giocava all’ingresso del negozio, la vita della famiglia cambiò per sempre.

Già… un attimo di distrazione, un uomo sconosciuto che lo prende in braccio, un autobus che si allontana e poi… il vuoto.

Immaginatevi il panico, le urla disperate per le strade, i vicini che si uniscono alla ricerca, le lacrime che cancellano ogni speranza quando le immagini delle telecamere mostrano la verità: Lele era stato rapito!

Xiong Yini crolla, il dolore è troppo grande. Ma Peng Gaofeng no. Lui non può crollare, perché suo figlio è là fuori, da qualche parte, e lui deve trovarlo.

Chiude il negozio, affigge manifesti in ogni angolo della città, poi della provincia, poi della Cina intera. 

Trasforma il suo supermercato in un santuario della memoria: le pareti vengono tappezzate di foto di Lele, ogni scaffale un promemoria, ogni cliente una possibile pista…

I giorni diventano mesi, i mesi anni. I risparmi si esauriscono, il corpo si consuma, ma non la determinazione. Perché ogni notte, prima di addormentarsi, Peng Gaofeng rivede il sorriso di Lele e sa che non può arrendersi.

Ecco che improvvisamente giunge una svolta inaspettata…

Già… erano passati tre anni, quando una telefonata anonima, dall’altra parte della Cina pronuncia queste parole: “Forse abbiamo visto vostro figlio.”

Le mani tremano, il cuore batte all’impazzata e giunge anche una foto: sì… il tempo ha cambiato i lineamenti di quel piccolo, ma gli occhi sono ancora quelli. Sì… sono i suoi occhi!

Giunge finalmente in quella cittadina e avvisa la Polizia della segnalazione ricevuta e quel bambino viene portato in centrale…

Ed ecco che nella stazione di polizia di Pizhou, mentre il padre è seduto e attende speranzoso che qualche agente gli comunichi una qualche notizia, ecco che il miracolo si compie: Lele da lontano lo riconosce all’istante, inizia a correre verso di lui, lo abbraccia e grida “Papà!” come se quei tre anni non fossero mai passati.

E in quel momento, tutto il dolore, la paura, la disperazione, si sciolgono in un solo, infinito abbraccio.

So bene che Lele è stato fortunato. Ma quanti altri bambini non lo sono? Già… Quanti genitori, ancora oggi, aspettano un miracolo che non arriva? Quante madri fissano ancora la foto di un figlio perduto, chiedendosi: “Dov’è ora? Ha freddo? Ha fame? Si ricorda di me?”

Le istituzioni, le forze dell’ordine, noi tutti, dobbiamo fare di più. Perché anche solo una segnalazione, un’occhiata in più, un messaggio condiviso, può essere la differenza tra l’oblio e il ritorno a casa. La speranza è un dovere di tutti!

Questa storia ci ricorda due verità crudeli e bellissime: Il male esiste, e a volte colpisce nel modo più ingiusto,  ma l’amore è più forte. L’amore di un padre che non si arrende, di una comunità che non dimentica, di un bambino che, nonostante tutto, ricorda.

Oggi, grazie alla tecnologia, ai social, alla consapevolezza collettiva, possiamo fare la differenza. Basta una segnalazione. Basta un gesto. Basta non voltarsi dall’altra parte.

Quindi non arrendiamoci e a tutti coloro che ancora cercano: La vostra storia non è finita.

Teniamo accesa la speranza. Perché se c’è una cosa che questa storia ci insegna, è che i miracoli accadono e a volte, basta un grido: “Papà!“, per ricordarcelo.

PS: Se volete aiutare, dedicate qualche minuto al sito di “Chi l’ha visto?” della Rai. Chissà, potreste riconoscere un volto, ricordare un dettaglio, salvare una vita: https://www.chilhavisto.rai.it/dl/clv/Bambini_scomparsi/PublishingBlock-3e5ccddd-99cc-4a75-bdc0-1110f1316a62-0.html

Grazie. Per non dimenticare. 

La cenere dell’Etna un fastidio? No… se utilizzata in modo corretto, può trasformarsi in business!!!

Infatti, sono anni che la cenere vulcanica viene utilizzata come componente di malte e calcestruzzi, conferendo maggiore resistenza e durabilità alle strutture. 

Viene altresì impiegata per la realizzazione di pannelli isolanti e abrasivi, ma anche nella realizzazione di prodotti laterizi tradizionali, sottofondi stradali, opere geotecniche, fino a soluzioni in cui viene utilizzata come materiale adsorbente…

La cenere inoltre può essere un concime utile per diverse specie di piante, in particolare per quelle che richiedono un terreno leggermente alcalino; tra queste ricordiamo alcune verdure come pomodori, melanzane e broccoli, ma anche frutti come ciliegie e uva.

Ricca di potassio, fosforo e magnesio, la cenere è un ottimo concime organico per l’orto e per le siepi ed è particolarmente indicata per dare nutrimento al terreno come concime di fondo oltre ad essere un ottimo alleato per tenere lontane le lumache…

In questi ultimi anni la cenere vulcanica è stata utilizzata in molti prodotti di erboristeria ed anche di cosmetica…

Infatti sono stati creati prodotti arricchiti con la cenere dell’Etna ad esempio ricordo un tipo di sapone con una forte azione esfoliante oppure delle creme per aiutare il corpo a liberarlo dalle tossine, dalle cellule morte e via discorrendo…

Un altro progetto interessante di cui ho letto proprio in questi giorni, ancora in fase di sviluppo, https://www.lasicilia.it/cronaca/la-cenere-delletna-puo-essere-un-filtro-naturale-per-depurare-le-acque-reflue-lo-studio-di-due-ricercatrici-di-catania-2251221/amp/ consiste nell’utilizzare la cenere dell’Etna per produrre impianti di fitodepurazione delle acque reflue, adoperandola come substrato. 

E’ l’ipotesi su cui stanno lavorando Alessia Marzo e Delia Ventura, coordinate dal prof. Giuseppe Cirelli del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, insieme con i docenti Germana Barone e Paolo Mazzoleni e con il ricercatore Claudio Finocchiaro del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche ed ambientali dell’Università di Catania, nell’ambito del progetto Agrithec, finanziato dall’Unione Europea Next-Generation EU (Pnrr – Missione 4 componente 2, Investimento 1.4).

“Normalmente usiamo un substrato lavico – spiega il Prof. Cirelli – che reperiamo dalle cave presenti nel territorio etneo. Insieme ai colleghi Paolo Mazzoleni e Germana Barone, del dipartimento di Geologia, vorremmo usare la cenere come substrato per degli impianti maggiormente sostenibili. Al momento siamo in una fase di caratterizzazione sulla base dei dati ottenuti, dopodiché creeremo un picco di impianti pilota per valutare l’efficienza depurativa dei substrati”.

L’utilizzo della cenere come substrato, ci illustra il docente, garantisce tre vantaggi: “Innanzitutto sfrutteremmo delle ceneri che al momento creano problemi di smaltimento. Inoltre, eviteremmo di prelevare questi materiali dalle cave aggredendo il territorio. E poi c’è un beneficio aggiunto: le ceneri vulcaniche hanno elevate capacità di assorbimento degli inquinanti, quindi potrebbe essere un’idea innovativa e sostenibile per la realizzazione degli impianti“.

L’Etna dà e riceve. Da secoli minaccia flagelli, ma poi dona cenere e fertilità per i raccolti e riceve in cambio attenzione, sudditanza, ammirazione da parte dei siciliani. (Fabrizio Caramagna)

Quella mancata giustizia per Denise Pipitone…

Già… sono passati 20 anni da quando quella bimba è stata rapita ed ancora oggi di Lei non si sa nulla…

Ma d’altronde – come spesso accade in questo paese omertoso – nessuno ha visto nulla, anzi la maggior parte dei miei connazionali invece d’interessarsi a far emergere anche solo un sospetto, preferisce il più delle volte girarsi dall’altra parte e farsi i propri cazz… 

Poi c’è altresì chi preferisce criticare, sì… le altrui iniziative (vedasi il commento in allegato) come quelle (più volte) compiute dal sottoscritto nei suoi molti post, quando ad esempio ho provato ad inviare un messaggio di speranza, già… a quella cresciuta Denise, provando in un qualche modo a raffigurarla e auspicando che in quell’immagine, ella, potesse intravvedere una qualche somiglianza.

Ma purtroppo ad oggi quel miracolo non è accaduto, ma come si dice “la speranza è l’ultima a morire” e in cuor mio sono certo che un giorno accadrà quell’insperato ritrovamento!!!

E difatti “nel giorno della triste ricorrenza si rinnova più forte il nostro dolore misto alla rabbia per l’insuccesso nel ritrovamento di Denise e per la mancata giustizia!“. È quanto scrive sul proprio profilo social Piera Maggio insieme a Pietro Pulizzi, i genitori di Denise Pipitone, nell’anniversario della scomparsa della bimba, avvenuta il 1° settembre 2004, mentre giocava davanti casa a Mazara del Vallo.

Già… “Dopo vent’anni dal sequestro di nostra figlia – prosegue -, non abbiamo nulla da aggiungere più di quanto non abbiamo già detto in tutti questi anni”.

Hanno ragione i genitori di Denise quando riportano “questo caso è una delle vergogne italiane: il fallimento assoluto dei poveri d’animo e di senso umano. Non smetteremo mai di chiedere giustizia e verità. Come non dimenticheremo le cattiverie subite: non tutti hanno una coscienza”.

Concludo con quanto Piera Maggio e Pietro Pulizzi, il padre naturale della bimba, scrivono ancora: “la nostra Denise è diventata figlia di tutta Italia, siamo convinti che prima o poi i colpevoli pagheranno per il male procurato, sia una pena terrena che divina. I minori scomparsi vanno cercati, non dimenticati”

E’ giunto il tempo che lo Stato si dia una mossa, perché non debbano passare altri vent’anni per ritrovare una persona scomparsa!!! 

Forse… bisogna cambiare questo stato di fatto, ad esempio, si potrebbe imporre a tutti i cittadini di questo Paese la creazione di una banca dati con il DNA di ciascuno; in questo modo, sarebbe certamente più facile individuare tutti i soggetti finora spariti e mai ritrovati che, per chi non lo sapesse, sono dal 1974 ad oggi – secondo il Ministero dell’Interno – oltre 64mila, già… perché di un terzo delle 1600 persone che ogni mese spariscono nel nostro Paese, ahimè…  non se ne sa nulla!!!

Una civiltà extraterrestre sta provando a contattarci???

Oggi dedico il mio tempo ad una notizia frivola, d’altronde va detto, anche il sottoscritto ogni tanto si dedica ad argomenti che nulla hanno a che fare con inchieste, corruzione, mafia e via discorrendo…

Mi serve per rigenerarmi o forse dovrei aggiungere per allontanare quei pensieri bui che ogni giorno – leggendo quanto costantemente accade – mi assalgono, sapendo che dopo quanto fatto, non si riesca a modificare in positivo la coscienze della maggior parte dei miei conterranei e non solo… 

Ed allora vi racconto stamani di una ricerca sulle civiltà extraterrestri, attraverso il radiotelescopio “China Sky Eye“… 

Già… solo pochi giorni fa il professor Zhang Tongjie, a capo del China Extraterrestrial Civilization Research Group del Department of Astronomy and Extraterrestrial Civilization Research Group dell’Università Normale di Pechino, ha rivelato che il suo team ha utilizzato il radiotelescopio più grande del mondo per scoprire diversi tracce tecnologiche di civiltà extraterrestri.

Gli studi hanno confermato la presenza di segnali elettromagnetici a banda stretta molto diversi di quelli ricevuti in passato ed è proprio l’altissima sensibilità del “China Sky Eye” nella banda radio a bassa frequenza a giocare un ruolo importante, infatti la sua funzione principale è proprio quella di escludere i segnali utili candidati a banda stretta dal vasto mare di segnali elettromagnetici, provocati dagli oggetti celesti e dai segnali artificiali.

Ecco quindi che nel provare a trovare un esopianeta abitabile, sono stati scoperti due gruppi di segnali sospetti di civiltà extraterrestri e proprio quest’anno il team ha trovato un altro segnale sospetto dai dati di osservazione…

Per la modalità di osservazione del fascio “FAST19”, il team ha proposto per la prima volta al mondo la modalità di abbinamento multi-beam per la ricerca di civiltà extraterrestri e i criteri di deriva in frequenza e polarizzazione dei segnali di civiltà extraterrestri, che hanno reso possibile il processo di identificazione di civiltà extraterrestre segnali più scientifici e completi.

Chissà forse stiamo per entrare in contatto con una nuova forma di vita aliena, infatti si stanno in questi mesi ripetendo tutti i controlli su quei segnali sospetti e nel contempo se ne stanno ricercando di nuovi… 

Il Prof. Zhang Tongjie ha affermato che dopo 60 anni di incessante esplorazione da parte di scienziati, molecole organiche e aminoacidi che costituiscono la vita sulla terra sono state scoperte e chissà forse molto presto arriverà la conferma di una vita intelligente extraterrestre: “Non vediamo l’ora che ‘China Sky Eye’ sia il primo a scoprire e confermare l’esistenza di civiltà extraterrestri”.

Chissà forse finalmente l’uomo – prendendo coscienza di non essere più solo – comprenderà definitivamente che il suo posto in questa terrà rappresenta qualcosa d’importante, da salvaguardare e da proteggere, ma non solo, dovrà imparare a rispettare i propri simili senza mettere in pratica prevaricazioni e uso della forza militare…

E’ tempo di giungere non solo alla pace mondiale, ma di far fare un salto di qualità a tutta l’umanità, già… una volta e per sempre!!!

Chissà se ci libereremo di questo coronavirus…

Pochi sanno che le sequenze del genoma individuate sono di ben sei specie: da quello della bronchite infettiva aviaria, per proseguire con il ceppo bovino, quello che ha colpito noi umani ed il ceppo virus dell’epatite murina, continuando il ceppo di gastroenterite trasmissibile ed infine il ceppo di virus della diarrea epidemica suina…

Da quanto sopra si può comprendere come la replicazione di questo virus trovi in più di un elemento la possibiltà di trasmissione, passando dagli animali agli uomini con estrema facilità, il che ha dimostrato come potrebbe esistere un alto potenziale di ricombinazione tra i vari membri del gruppo.

Ciò che in molti non hanno ancora compreso e che questo coronavirus sia totalmente diverso da quello che ha colpito negli ultimi 30 anni la popolazione mondiale con le due pandemie, quella dell’immunodeficienza umana (HIV) e quella causata dalla SARS-CoV-2.

Difatti, mentre quelle due pandemie furono causate dal passagio del virus all’RNA, come ricorderete quei due virus ci sono erano stati trasmessi dagli animali; quanto sta avvenendo oggi a causa del Covid-19 – se pur ci è stato riportato sia dipeso da un’infezione di polmonite che aveva colpito 41 soggetti della cirìttadina di Wuhan, i quali sembra tra l’altro avessero avuto un’esposizione diretta in un mercato dove si vendevano tutti i tipi di carne e pesce – ha fatto credere che l’origine di quell’infezione potesse essere iniziata da lì, ma la verità, come abbiamo letto, andava ricercata in quel laboratorio in cui veniva studiato come realizzare nuovi virus mortali!!!!    

Ma quando ad inizio 2020 venne pubblicata la sequenza completa del genoma virale fu compreso che ci trovevamo dinnanzi a un nuovo tipo di coronavirus che già dopo solo pochi mesi, iniziava a far contare migliaia di morti e quell’improvvisa infezione, si trasformava purtroppo in pandemia prendendo il nome di “Covid-19”.

Certo, stiamo vedendo come la ricerca stia facendo di tutto per contrastare questo virus, ma molto si sarebbe potuto fare se quelle note case farmaceutiche – invece di monopolizzare il mercato – avessero donato gratuitamente parte di quel loro know-out al mondo intero; si sarebbe permesso a molti Paesi e in particolare alle loro strutture di ricerca, di anticipare ciò che solo pochi mesi si è riusciti a realizzare…

Mi riferisco a quegli Stati costretti ad impostare nuovi apparati di ricerca, universitaria/ospedaliera, ma soprattutto indotti a realizzare innovative strutture industriali per produrre in massa quei loro farmaci, così fondamentali per vaccinare le loro popolazioni meno privilegiate, ma soprattutto per consegnare ad altri paesi quel loro vaccino in maniera gratuita o a prezzi irrisori, a quanti ahimè fanno ancora parte del terzo mondo e la cui popolazione a causa del Covid (e aggiungerei nella totale indifferenza generale…) sta purtroppo morendo, sì… senza che nessuno di noi ne sappia nulla.!!!

Il lavoro nobilita l’uomo o lo rende simile alla bestia??? Ma poi vorrei sapere cos’è cambiato nel corso dei secoli???

Si dice che il lavoro distingue l’uomo dalle bestie, ma sarà veramente così???

Al sottoscritto sembra che nel corso dei millenni non vi sia stata una grande differenza tra la maggior parte degli esseri umani e quel regno animale, anzi potremmo dire che in taluni periodi storici, quegli amici a quattro zampe hanno potere godere di un benessere impensabile per la maggior parte degli uomini di quel tempo…   

Certo col passar dei secoli le condizioni di quegli uomini sono migliorate, ma se analizziamo nel dettaglio quanto è realmente accaduto, scopriamo in maniera chiara come le gerarchie sociali siano rimaste inalterate e, tra chi lavora e chi non fa nulla, la differenzia è ben visibile nel numero totale di rughe sul viso di ciascuno di essi, in particolare su quanti hanno trascorso la propria vita, tra impegno e sacrificio… 

D’altronde basti osservare come la nostra attuale società non si differenzia molto da quella di un tempo, già… divisa in classi e basata sullo sfruttamento delle masse era allora, ed oggi… la stessa cosa!!!

Certo, la maggior parte di essi allora era schiava e quindi quell’attuale concetto di lavoro non rappresentava in se l’ideazione di libertà, ma ditemi allora: quanti attraverso il lavoro oggi non sono schiavi??? 

Se provate a rappresentare una qualsiasi attività lavorativa manuale cosa vedete, non vedete forse le stesse condizioni sofferte di un tempo di quegli uomini e donne??? 

Certo nel ventesimo secolo le cose sono cambiate, sì… anche se a qualcuno e venuta la felice idea di promuovere un concetto nuovo di lavoro, purtroppo con una famosa frase  “Arbeit macht frei“… “il lavoro rende liberi“, ma sappiamo bene com’è finita… 

Cosa dire… il lavoro è libertà e la libertà produce indipendenza, ma in fondo tutti noi sappiamo bene che non è così, perché alla fine, ci si trova sempre ad operare sotto un padrone, per cui in definitiva, ciò che resta di quella effimera condizione di libertà è soltanto una mera frase di circostanza…

Schiavi si era… e schiavi si è rimasti, anche nel ricercare quel lavoro divenuto ormai una mera illusione.

Già… la vita per molti è una mera illusione, per alcuni una realtà tangibile, mentre per tutti gli altri resta un sogno!!!

L’avevo già anticipato: la diffusione del Covid-19 è iniziata a fine estate 2019!!!

E’ quanto emerge da uno studio dalla Harvard Medical School, Boston University of Publich Health e Boston Children’s Hospital, dopo l’analisi delle immagini satellitari dei parcheggi dei principali ospedali di Wuhan tra gennaio 2018 e aprile 2020, e le tendenze nelle ricerche su Internet.
Secondo uno studio, ancora in fase di aggiornamento,  le immagini dei parcheggi di cinque ospedali in località Wuhan, hanno mostrato un aumento esponenziale a partire dal mese di agosto 2019 raggiungendo un picco a dicembre 2019. 
Cinque mesi in cui si è visto un aumento progressivo giornaliero di automobili, ma non solo, anche sul web è stato evidenziato che in quelle aree le ricerche più cliccate eranoquelle che riportavano le parole “influenza“, “diarrea“, “polmonite” e “tosse“, parole che sono diventate sempre più ricercate e a cui si sono integrate nei successivi mesi altre come “virus“, “covid-19“, “pandemia“, “decessi“, etc…
E dire che il sottoscritto, a differenza dei nostri illustri “medici e opinionisti” da mesi presenti in Tv aveva già anticipato la notizia su questo blog, bstai rileggersi i seguenti post:
Ora pian piano le notizie stanno emergendo e si confermano quelle ipotesi che alcuni mi avevano a mezzo mail criticato, credendo essere del tutto “fantastiche”!!!
D’altro canto, dopo quasi mezzo milione di morti nel mondo e una pandemia ancora in corso che miete vittime, credo che staranno riflettendo in maniera più razionale e certamente meno istintiva… 
Per correttezza va detto che gli autori dello studio hanno affermato, che sebbene non possano confermare se l’aumento del traffico dei veicoli fosse direttamente correlato al “coronavirus”, circostanza analoghe ha dimostrato che solitamente in questi casi, vi sia sempre stata una improvvisa escalation a causa di una emergenza sanitaria…
La verità è che in molti sapevano in Cina cosa stesse accadendo, ma hanno preferito tacere!!!

Cercate un posto di lavoro??? Allora cambiate paese e mandate tutti a fanculo!!!

State cercando un lavoro….???
Siete giovani e sperate di trovare una occasione di lavoro…???
Pensate di essere meritevoli e vorreste esprimere questa vostre capacità anche agli altri???
Siete stati appena licenziati e siete alla ricerca di una nuova occupazione???
Avete inviato via web il vostro Cv, a quelle agenzie di ricerca e selezione del personale???
Oppure… siete tra quelli, che credono ancora che la politica sia l’unica che può fare il miracolo???
La verità e che siete in mezzo ad una bivio e non sapete dove andare… 
A differenza comunque di quanto vanno dicendo tutti, alcune soluzioni esistono, ad esempio si può cominciare a pensare di far da se, pensando ad esempio, d’avviare una propria attività… 
D’altronde, quanti tra voi, nel corso degli anni, hanno dimostrato d’essere capaci… e quindi perché pensare di lavorare “sotto padrone“, quando poi quei meriti sono compensati da un misero stipendio???
Pensavate forse di possedere meno meriti di coloro che vi hanno comandato??? 
No le cose non stanno così… il problema è il luogo in cui vi trovate…
Se vi trovaste in qualsiasi altro paese diverso dal nostro, avreste da tempo avviato la vostra attività, ma da noi si sa… non si muove foglia se il sistema “mafioso” non vi permette di farlo e quando non vi assoggettate ad esso, siete fuori!!!
Infatti, il vero problema non è l’attuazione di quei metodi coercitivi adottati dai quattro delinquenti che a turno verranno a minacciarvi, bensì la difficoltà è costituita da tutti quegli uomini dai colletti bianchi, molto più pericolosi, perché seduti dietro una scrivania di un ufficio pubblico, faranno in modo da crearvi tante difficoltà, su ciascuna di quelle pratica da voi presentate e di cui stranamente… non riceverete più alcuna risposta!!!
E dire, che la chiamano “Trasparenza Amministrativa” ,difatti è talmente chiara, che non si intravede la fine…
Io la definirei in un altro modo… “opaca”, sì perché di limpido non possiede nulla!!
Ecco il motivo per cui tutti si affidano agli amici… per risolvere i propri problemi, anche quelli più semplici, quelli che dovrebbero essere risolti semplicemente presentando una domanda in modo corretto o quantomeno correggendola, man mano che l’iter lo richiede…
Ma da noi invece… potete presentare tutte le documentazione nei migliori dei modi, ci sarà sempre qualcuno all’interno di quell’ufficio, che gonfiandosi di una “autorità” che non possiede… negherà il proseguimento di quell’atto, con arbitrarie decisioni… che, come si dice… “non stanno ne in cielo e ne in terra”, ma servono esclusivamente a far comprendere a tutti, quale è come il sistema e come quella pratica, per proseguire verso l’esito positivo sperato, dovrà essere oleata… 
Il messaggio è chiaro e chi non si adegua non va da nessuna parte… 
Riprendendo il punto da cui ero partito, posso analogamente aggiungere che, la situazione si ripete, quando si andrà alla ricerca di un lavoro…
Si camminerà… accompagnati con la manina dai soliti amici o dai parenti, gli stessi che negli anni precedenti, sono stati direttamente legati a quel sistema corrotto!!!
Ho letto che l’84,4% nel 2016 si è rivolto ai parenti, amici e sindacati a fronte del restante 25,6% che si è rivolto al centro per l’impiego, uno dei tanti uffici pubblici, che dimostra ahimè, tutti propri limiti strutturali, oltre quelli a volte gravi, di cui riportati sopra…
Parlare di fiducia è un eufemismo… sia per quanto riguarda questi centri pubblici, che per tutti quelli privati,  anche se, alcuni di essi a differenza di altri, funzionano perfettamente, soprattutto se i Cv inviati, possiedomo i requisiti ricercati, ed ecco che allora, si viene messi nelle condizioni di essere contattati: una di queste società (non per fare pubblicità, ma merita di essere segnala…) ad esempio è “MONSTER”!!!
Ciò che resta alla fine… è quanto fa la maggior parte delle persone e cioè… si arrangiano!!!
Preferiscono subire queste condizioni, che pensare di rivoltarsi alle prepotenze perpetrate da quei cosiddetti imprenditori (del cazz….); si sottomettono alle proposte meno dignitose pur d’elemosinare un lavoro, accettano d’esser retribuiti a nero… senza alcun versamento contributivo, svolgendo orari fuori contratto, il tutto per ricevere poche centinaia di euro… e per ultimo, tentano di barattare i voti raccolti, per barattarli con uno dei tanti posti pubblici…
Per quanti infine possiedono ancora un po di dignità, suggerisco loro, una soluzione diversa… ad esempio, allontanarsi definitivamente da questo anomalo paese… 
S’inizierà a lavorare principalmente per se stessi, si darà ai propri figli un avvenire meritocratico e si manderà soprattutto, questo collusa politica clientelare e mafiosa, definitivamente a fare in culo!!!

Un uomo paralizzato torna a camminare…

Sembra di assistere ad un film di fantascienza… ed invece la notizia è proprio reale!!!
All’Istituto di Neurologia dell’University College London, il Prof. Geoff Raisman, ha guidato un team di ricerca che ha permesso di realizzare un intervento rivoluzionario ad un cittadino bulgaro, Darek Fidyka, che sin dal 2010 era (a seguito di un accoltellamento) paralizzato dalla vita in giù. 
Ora, grazie ad un intervento effettuato da chirurghi polacchi & inglesi si è riusciti a realizzare un trapianto di cellule staminali ( che presiedono al senso dell’olfatto ) che prelevate sono state impiantate nel midollo spinale. 
Un miracolo medico che apre ora a tutta una serie di nuove possibilità e da speranza ai tanti che da anni purtroppo vivono parzialmente paralizzati…
Il trattamento effettuato è meglio descritto nella rivista scientifica “Cell Transplantation” ed ora grazie a questo intervento, Darek, riesce a camminare con l’ausilio di un deambulatore…
La sua prima dichiarazione appena ha potuto iniziare a camminare di nuovo… è stata: ” è una sensazione incredibile”, poter risentire nuovamente l’altra metà del tuo corpo è come se “si rinascesse di nuovo”…

Secondo Geoff Raisman, il risultato è talmente importante da superare di gran lunga la stessa tecnologia che ha permesso di portare l’uomo sulla Luna…

Dagli studi effettuati è emerso che, le cellule olfattive, possiedano una propria capacità e cioè la proprietà di aiutare le fibre nervose del sistema olfattivo a rinnovarsi continuamente, ed ecco quindi il motivo perché sono state rimosse dal naso per essere coltivate per due settimane in vitro…
Soltanto dopo questo periodo, sono state trasferite nel midollo spinale, attraverso circa 100 micro-iniezioni di cellule sopra e sotto la ferita, ed infine, i ricercatori hanno aggiunto tessuti nervosi prelevati dalle caviglie che hanno agito da ponte nella ricostruzione del midollo danneggiato…

A tre mesi dopo l’operazione, Darek ha iniziato a recuperare il muscolo della gamba sinistra e a percepire temperature differenti e la sensazione della puntura degli aghi nella parte inferiore del corpo…. 

Ora, a più di un anno dopo l’intervento chirurgico e soprattutto grazie ai programmi di riabilitazione e fisioterapia, l’uomo riesce, con il sostegno di barre parallele, a camminare usando anche un dispositivo di sostegno alle caviglie.
Una nuova era sta per cominciare, speriamo che questo grande passo, possa rappresentare solo un primo punto di partenza per molte altre patologie, che ahimè ancora non si è riusciti a risolvere…
La ricerca scientifica e certamente le nuove possibilità offerte dalla potenzialità delle cellule staminali nel riparare i tessuti danneggiati, rappresenterà in un prossimo futuro qualcosa di fondamentale importanza e speriamo che si supereranno le tante controversie oggi presenti, in particolare da quei problemi etici ( cristiani… ) derivanti per esempio dall’uso delle cellule embrionali staminali umane, un campo quest’ultimo dal quale tutti i ricercatori si aspettano grandi sorprese…
Infine un’ultima parola va spesa per i nostri giovani promettenti, che a causa di quella mancata meritocrazia, rappresentano oggi, la lunga lista di quei “cervelli in fuga”, mobilità di ricercatori che trova al di là dei confini nazionali una possibilità di crescita individuale…
Speriamo che questa crescita professionale dei nostri ricercatori, possa trasformarsi in qualcosa di positivo, semmai decidessero di voler un giorno ritornare nuovamente in Italia, contribuendo a riportare ed a integrare il know-how da loro acquisito.
Un grave problema questo dell’emigrazione dei nostri cervelli, poiché non viene accompagnato da un analogo movimento di immigrazione di cervelli stranieri nel nostro paese, e quindi da un lato s’impoveriscono, le risorse tecnologiche e intellettuali, la ricerca nelle università, la crescita di possibili capaci giovani, ma soprattutto, trasferendosi questi nostri promettenti giovani all’estero, rafforzeranno e miglioreranno ( con le proprie capacità, idee e competenze) il tessuto scientifico e produttivo degli altri paesi, mentre noi nel frattempo… portando avanti la politica dei soliti ” raccomandati”, restiamo lì (al solito come sempre) indietro… ad osservare gli altri andare avanti…!!!

Quale futuro per le nostre imprese???

Un terzo delle nostre imprese sono a rischio e non si vede alcuna soluzione a breve termine…

Dopotutto, in questi anni anni i dati di peggioramento sono evidenti, le perdite economiche, le diminuzioni dei fatturati, il calo dell’occupazione e soprattutto i mancati investimenti, hanno prodotto un arretramento tecnologico di almeno 10 anni, rispetto agli altri paesi mondiali…
Il 2012 sta terminando ed ora sono tutti ad auspicare una ripresa nel 2013…, ma sono soltanto parole che servono a generare un’ottimismo, creato ad hoc, per nascondere il vero motivo e cioè quello di mostrare noi, dichiarate false certezze tentando di rassicurarci, per non far destabilizzare questo precario sistema…  
Non si tratta di essere pessimisti, ma di guardare quanto avviene con occhio critico, evitando così facili entusiasmi, che portano soltanto a deviare dal reale problema e creando quindi una informazione che poco possiede di veritiero.
Le misure fiscali adottate, tutte lacrime e sangue, hanno aumentato a dismisura il nostro debito pubblico e non bisogna dare la colpa all’euro o pensare adesso di volerne uscire da quest’area…, il problema c’era quando eravamo ancora con le lire… ed anzi l’entrata nella zona euro ci ha permesso soltanto di continuare a nascondere i nostri reali problemi ed a permettere noi, di sopravvivere fino ad oggi…

Le scelte politiche ed economiche, modificate dall’intervento virtuoso di risanamento dall’agenda Monti, ci hanno illuso sul miglioramento delle condizioni di vita sociali del paese, ma come abbiamo visto, non ha migliorato niente a cominciare dall’abbassare il livello dello spread sui nostri titoli di stato…

In crisi eravamo l’hanno scorso ed in crisi siamo tutt’oggi…; nessuna infatti delle proposte avanzate, ha dato quel giusto cambiamento causa-effetto, da realizzare un’evidente trasformazione di ripresa, ad iniziare con lo stabilizzare le anomalie prodotte dai flussi finanziari, dei prezzi sulle materie prime in particolare quelle energetiche, che ovviamente sono andate a gravare direttamente sui cittadini, portando così a frenare gli acquisti, con una evidente diminuzione delle vendite…
L’instabilità finanziaria ha influenzato la disponibilità’ del sistema bancario e così gli investimenti sono andati a scemare, fino ad annullare quella capacità creativa che era propria delle nostre imprese…
Con questa politica economica, dove ormai Legge di stabilità e rigore rappresentano, l’unica regola da mantenere e dove la fiducia degli imprenditori internazionali, pur apprezzando i viaggi del nostro Presidente del Consiglio, non producono i risultati sperati…., ecco che insistere nel voler ritenere esatte le percezioni che i vari operatori economici vanno propinando è come voler credere all’astrologia!!!
Nessuno è in grado di prevedere le cause che producono le variazioni negative, cui stiamo assistendo, forse soltanto certe lobby, si possono permettere di sapere in anticipo quanto sta accadendo, dal momento che loro per primi, ne rappresentano la causa e l’effetto, quindi le indicazioni date dai pessimisti o dagli ottimisti, hanno lo stesso valore che possono avere su un risultato, il giudizio di un tifoso… cioè nessuno.

Ora se da un lato, bisogna mettersi alle spalle il passato, c’è però da ricordare, che per potersi  proiettare nel futuro, dobbiamo rivedere certi attuali modelli produttivi, che sono da rinnovare e modificare in base alle nuove esigenze richieste; in particolare mi riferisco a quelli tecnologici, dove la ricerca e l’innovazione, sono da sempre stati capaci, di poter dare ispirazione, a ciò che da sempre ci è invidiato, in progettualità e realizzazione.