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Con questo sistema giudiziario e detentivo, si può solo arginare le mafie o pareggiare contro di esse le partite!!!

Sarà forse che il procuratore Gratteri, chiamandosi come il sottoscritto, ha intuito quanto da sempre scrivo e cioè che per sconfiggere le mafie, si necessita di un sistema giudiziario, processuale e detentivo, proporzionato a queste realtà criminali, un sistema non conveniente a delinquere ed ancora, tanto da fare sul piano normativo, oltre che su quello sul piano dell’istruzione e quindi della cultura!!!

Trovate l’intervista del procuratore di Catanzaro su Rai News Sicilia al link: https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2023/04/la-nuova-cosa-nostra-dopo-larresto-di-messina-denaro-c7372b6b-320f-4df7-9fc1-48801b3bba65.html

Cosa dire, non faccio altro che scrivere da 13 anni su questi argomenti, peraltro, quando più volte ho scritto che allo Stato piace giocare con le mafie o con i suoi affiliati, qualcuno sicuramente si sarà sentito offeso, infastidito, ma i fatti dimostrano senza alcuna dubbio che in questi lunghi anni, nel silenzio generale e in quel processo di trasformazione messo in atto dal boss Provenzano ( che cambiò di fatto la mafia dopo l’arresto di Riina, archiviando la stagione stragista e portando in ‘sommersione’ tutta l’associazione criminale), nulla sia cambiato e le mafie sono sempre lì ad imporre il proprio potere!!!

Sappiamo bene da quanto dichiarato dai pentiti che a quegli affiliati fu dato l’ordine di non sparare più, quantomeno non in maniera plateale e difatti dopo quella decisione dall’alto, il business di quell’associazione malavitosa è iniziato a crescere in maniera esponenziale, alimentato notevolmente da quelle attività d’impresa e/o di commercio che a causa della grave crisi economica e dal giungere della pandemia “covid-19”, si sono potute inserire in quei mercati leciti potendo acquistare società in vendita, grazie alla grande disponibilità di denaro proveniente dal riciclaggio di denaro sporco!!!

E come ben sappiamo, con il denaro si compra tutto, in particolare si sovvenzionano associazioni, fondazioni, logge massoniche, segreterie politiche, imprese, attività commerciali, ma anche singoli uomini e donne, inseriti nella politica e nelle istituzioni, ma non solo, anche quei loro figli e/o nipoti vengono corrotti  e condotti all’interno di quel sistema corruttivo, una rete clientelare che si amplia attraverso familiari, amici, ma anche conoscenti, il tutto per far si che sistema di malaffare possa estendersi e accrescere!!!

D’altronde la maggior parte dei miei connazionali dimostra con i fatti di essere corrotta, molti di loro sono ahimè fortemente compromessi e quindi di fatto ricattabili, chi più chi meno, qualcuno l’ha fatto per avere più soldi, chi per avere gratis un po’ di coca, chi si è venduto per un rolex o un auto di lusso e chi per pagarsi l’escort, non essendo capace di conquistarsi una donna con le proprie capacità!!! 

Altro che “Sodoma e Gomorra”, qui soltanto un intervento di Dio potrebbe risolvere questo problema, già… basterebbe ad Egli trasformare questi soggetti infetti in statue di sale e forse chissà, quei restanti sopravvissuti in quanto “indecisi”, osservando quei soggetti trasformati a statue, lì fissi e sotto il sole, comprenderanno che è giunto il tempo per quel definitivo cambiamento…

Ma ho l’impressione che anche Dio si sia arreso dinnanzi a questo stato di cose e non solo a queste, sì… penso che si sia stancato di combattere con questa inaffidabile natura umana, corrotta e volubile, ed ora  chissà se osservando quanto sta accadendo, non stia proprio meditando di compiere una nuova pulizia, già come quanto compiuto attraverso quel “diluvio universale”!!!

È vero… ci sono persone che hanno scelto di agire in modo immorale o illecito, ma questo non significa che non ci sia speranza per loro…

Si dice che la speranza sia l’ultima a morire… 

Certo, sperare non costa nulla, ma ahimè il nostro Paese mostra ogni giorno il suo volto più brutto e cioè quello di essere costituito in gran parte da cittadini ricattati, potrei aggiungere tra l’altro che questa non sia una vera e propria condizione sofferta o come qualcuno potrebbe credere “imposta”, sì… con metodi coercitivi, no… quantomeno non sempre, in moti casi vi è in loro una vera e propria  predisposizione a volersi fare ricattare, quasi si vogliano prestare a rendersi disponibili nel compiere volontariamente quelle situazioni che si sa essere illegali o certamente poco trasparenti, il tutto come sempre in cambio di denaro, favori personali e/o familiari, avanzamento di carriere o l’ottenimento di incarichi prestigiosi, senza possederne alcun merito!!!  

La circostanza più assurda è quando sopraggiungono le autorità giudiziarie, quando cioè vengono prelevati da quel loro ambiente ovattato e trasportati presso una qualche caserma… ecco che all’improvviso in pochi secondi vedono attraversare il corso della propria vita, comprendono (soltanto ora…) come l’aver accettato d’esser ricattati o disponibili a compiere azioni illegali (o eticamente discutibili per ottenere vantaggi), non fosse di fatto un comportamento accettabile. 

Certo, giunti ora ai ferri stretti, dal momento che comprendono che quelle loro azioni avranno sicuramente conseguenze negative, ecco… nel momento in cui tutto viene a crollare, ad iniziarsi dalla propria reputazione, carriera, relazioni personali, si comprende come sicuramente sarebbe stato meglio evitarli certi comportamenti e che anzi, si sarebbe dovuto valutare in quei frangenti più attentamente le azioni da compiere e quali non realizzare, pentendosi di non aver agito sempre in modo onesto e legale!!!

Comprendo ora quanti mi diranno che bisogna evitare di generalizzare o di etichettare l’intero paese in modo negativo e quindi che non sia giusto affermare come tutti siano di fatto ricattabili o che la maggior parte di essi, quando messi alla prova, evidenziano di non possedere alcun valore morale.

C’è chi – a differenza del sottoscritto – tende a giustificare quei soggetti ed anche le loro deplorevoli azioni, in quanto – secondo loro – possono esserci parecchie ragioni che spingono  una persona ad essere vulnerabile, ahimè anche al ricatto, come ad esempio la paura o una condizione economica incerta, ed ancora, la mancanza di alternativa e quindi sono queste condizioni, questi stati emotivi a pregiudicare le decisioni di quei soggetti, fino a quel momento moralmente corretti.

Comprendo perfettamente quel loro modo di valutare le situazioni, certamente non le giustifico, ma mi rendo abbastanza indulgente nel voler considerare che nella società odierna vi sia un forte enfasi sull’apparire e soprattutto sull’avere, anche se questo non deve giustificare il comportamento immorale o illecito compiuto.

Scegliere di accettare denaro (o favori illegali), quest’ultimi ottenuti si sa per aver eseguito azioni illecite, significa aver posto se stessi ad esser ricattati e quindi a dover subire delle conseguenze negative o a macchiare la propria reputazione da ora in poi, non più integra.

E’ fondamentale quindi che ciascuno provi a ritornare sui propri passi finché si è in tempo, sviluppando una rinnovata moralità ed integrità, anche se ciò potrà costare grandi sacrifici, sapendo di rendersi fastidioso nei confronti anche dei propri colleghi… 

L’importante comunque è scegliere di seguire sempre le regole e la propria coscienza, agire in modo onesto e morale, perché alla fine, saranno più i benefici di cui si potrà godere, che le perdite, a differenza di quanti si ostinano nel continuare in maniera immorale, ignorando che prima o poi perderanno tutto!!!

Siciliani chiamati al voto…

Se dovessi raffigurare con una immagine i miei conterranei quando vengono chiamati al voto,  questo quadro accanto… ne descrive perfettamente il pensiero.
E si… perché sono in molti a manifestare quotidianamente il proprio disgusto per la politica ed i suoi interpreti, ma quando si è prossimi alle elezioni, ecco che ciascuno, forse perché ricattabile ( già… per i favori ricevuti ) o perché convinti che soltanto grazie a quella raccomandazione politica si potrà ottenere quanto necessario in futuro alle proprie esigenze, comunque… per un motivo o per un’altro, sono tutti lì… in coda, a genuflettersi!!!
Mi permetto di riproporre una frase del 2012 di Giangiacomo Farina (direttore di Siracusa News) erroneamente attribuita al giudice Borsellino: “La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano.

Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello. Lo Stato” siamo noi, e la dignità non deve essere in vendita. Oggi sarà una lunga giornata di protesta. Ma questa protesta non deve danneggiare noi stessi ma arrivare lontano, l’Italia ha bisogno della Sicilia e la Sicilia ha bisogno di una Nazione. Che oggi sia una buona “Rivoluzione” per tutti, e che quella matita con la sua croce abbia un significato forte, quando ognuno dovrà fare i conti con la propria dignità!!!”.

Ma come ripeto spesso… il vero problema dei miei conterranei è la mancanza di dignità e provare a cambiare questo stato di fatto è sicuramente impossibile!!!
Peraltro il sottoscritto, non ha mai consigliato di votare per “Tizio” oppure per “Caio”… il problema d’altronde non è per chi votare – perché ciascuno è libero di scegliere chi vuole, soprattutto se si ritiene che quel proprio candidato una persona valida – ma di fare quella scelta in maniera “libera“, senza essere ricattati da precedenti favori ricevuti o ancor peggio votare con la speranza che una volta “salito” quel loro candidato, ci si potrà andare a bussare alla porta, per ottenere qualche favore personale…

Come ripeto solitamente, ciascun individuo può anche decidere di non tener conto delle inchieste giudiziarie emerse, delle condanne pronunciate, di quelle comprovate collusioni con quell’associazione mafiosa, di tutte quelle vicende personali che hanno portato in evidenza comportamenti non etici o quantomeno non lineare con gli incarichi a suo tempo ricevuti…
Ecco perché se chiunque di voi decidesse di scegliere quel “modello” di candidato o – per come si sta concretizzando – attraverso un suo prestanome, sappia che non cambierà nulla… sì… perché vi siete semplicemente allineati – come quelle pecore – al sistema clientelare/mafioso!!!
Motivo per cui, successivamente, ad elezioni concluse, nessuno di voi deve fare come suo solito… e cioè iniziarsi a lamentare!!! Sì… di questa politica, di quei suoi referenti (tra cui… sicuramente ci sarà anche coloro che avete votato e fatto eleggere….), dell’inutilità di quelle pratiche del governo nazionale o regionale, delle amministrazioni pubbliche, di quel mondo che tanto odiate, ma che al momento opportuno avete da sempre foraggiato…
Basta… non voglio più sentire quel vostro inutile “belato”!!!
Quindi, continuate a vivere le vostra vite per come avete finora fatto e cioè comportandovi da “pecore” remissive e sottomesse, ma soprattutto destinate a essere sopraffatte da chi continua da sempre a prendervi per il c…!!! 

Un Paese che si regge sull’illecito è perfetto e non privo d’una sua armonia – Seconda parte

Continuando il post pubblicato ieri: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/04/un-paese-che-si-regge-sullillecito-e.html :
Di tanto in tanto, quando meno ce lo si aspettava, un tribunale (già il nostro etneo…) decideva d’applicare le leggi, provocando piccoli terremoti in qualche centro di potere e anche arresti di persone che avevano avuto fino a allora le loro ragioni per considerarsi impunibili. 

Ma come sempre accade da noi… il sentimento dominante anziché essere la soddisfazione per la rivincita della giustizia, era il sospetto che si trattasse d’un regolamento di conti d’un centro di potere contro un altro centro di potere…
Cosicché era difficile stabilire se le leggi fossero usabili ormai soltanto come armi tattiche e strategiche nelle battaglie intestine tra interessi illeciti, oppure se i tribunali per legittimare i loro compiti istituzionali dovessero accreditare l’idea che anche loro erano dei centri di potere e d’interessi illeciti come tutti gli altri.
Naturalmente una tale situazione era propizia anche per le associazioni a delinquere di tipo tradizionale che con le proprie attività criminali (fino a giungere a quelle più modeste come lo scippo sullo scooter…) s’inserivano come un elemento d’imprevedibilità nella giostra dei miliardi, facendone deviare il flusso verso percorsi sotterranei interni, ma anche esterni, in particolare verso quelle località ben disponibili a affari con “cosanostra“, da cui prima o poi certo riemergevano – grazie a vari riciclaggi – in mille forme inaspettate di finanza lecita…
In opposizione al sistema guadagnavano terreno anche le altre organizzazioni, quali quelle terroristiche che, usando quegli stessi metodi di finanziamento della tradizione fuorilegge, e con un ben dosato stillicidio d’ammazzamenti distribuiti tra tutte le categorie di cittadini, illustri e oscuri, si proponevano come l’unica alternativa globale al sistema… 

Ma il loro vero effetto sul sistema era quello di rafforzarlo fino a diventarne il puntello indispensabile, confermandone la convinzione d’essere il migliore sistema possibile e di non dover cambiare in nulla!!!

Così tutte le forme d’illecito, da quelle più sornione a quelle più feroci si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilità e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto. Avrebbero potuto dunque dirsi unanimemente felici gli abitanti di quel paese, non fosse stato per una esigua categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: “gli onesti”!!!
Erano costoro onesti non per qualche speciale ragione (non potevano richiamarsi a grandi principi, né patriottici né sociali né religiosi, che non avevano più corso…), erano onesti per abitudine mentale, per non danneggiare gli altri, per condizionamento caratteriale, erano moralmente onesti… e basta!!!
Insomma non potevano farci niente se erano così, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno col lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione d’altre persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto loro erano i soli a farsi sempre degli scrupoli, a chiedersi ogni momento cosa avrebbero dovuto fare. 
Sapevano che fare la morale agli altri, indignarsi, predicare la virtù sono cose che trovano troppo facilmente l’approvazione di tutti, in buona o in malafede.

Il potere non lo trovavano abbastanza interessante per sognarlo per sé (almeno quel potere che interessava agli altri); non si facevano illusioni che in altri paesi non ci fossero le stesse magagne, anche se tenute più nascoste; in una società migliore non speravano perché sapevano che il peggio è sempre più probabile.

Dovevano rassegnarsi all’estinzione? 
No, la loro consolazione era pensare che così come in margine a tutte le società durante millenni s’era perpetuata una contro società di ladri, truffaldini, ricattati, voltagabbana, delinquenti, mafiosi, ecc…, una contro società che non aveva mai avuto nessuna pretesa di diventare la società, ma solo di sopravvivere nelle pieghe della società dominante e affermare il proprio modo d’esistere a dispetto dei principi consacrati, e per questo aveva dato di sé (almeno se vista non troppo da vicino) un’immagine libera e vitale, così la contro società degli onesti forse sarebbe riuscita a persistere ancora per secoli, in margine al costume corrente, senza altra pretesa che di vivere la propria diversità , di sentirsi dissimile da tutto il resto, e a questo modo magari avrebbe finito per significare qualcosa d’essenziale per tutti, per essere immagine di qualcosa che le parole non sanno più dire, di qualcosa che non è stato ancora detto e ancora non sappiamo cos’è…

Catania: Una città senza scampo!!!

In questi ultimi anni – potrei dire con esattezza da quando fu nominato Procuratore il Dott. Giovanni Salvi – in taluni ambienti, in particolare quelli di carattere massoni, iniziano a diffondersi forti preoccupazioni tra quei suoi adepti, soprattutto tra coloro che hanno interessi politici, imprenditoriali ed ovviamente mafiosi…

A seguito della promozione (e ovviamente del  suo trasferimento…) del Dott. Salvi a Procuratore Generale di Roma, qualcuno pensava che finalmente le cose sarebbero tornate per come erano state per più di un secolo, ma la nomina del Dott. Zuccaro a Procuratore di questa città, ha  rovinato i loro piani…  
Ecco quindi che quella casta “massone”, ha dovuto iniziare a fare i conti con questa Procura nazionale che non ha lasciato scampo a nessuno di quei cosiddetti intoccabili…
Certo, in questi anni si è provato a spodestare quel suo capo ed anche i suoi collaboratori…
Sì… ci hanno provato con i migranti, hanno criticato quel suo operato da Roma, hanno preso spunto dalle “ONG” per mettere in discussione quel suo ufficio, poi ci sono le inchieste che hanno visto noti imprenditori posti sotto il mirino della lente giudiziaria, inchieste che hanno fatto molto discutere… ma egli e il suo gruppo sono ancora lì e tutto ciò sta creando gravi problemi a quei loro business, ma soprattutto a quel sistema clientelare/mafioso che si ritrova un potere limitato, da non poter assoggettare a se i cittadini “succubi” di questa loro città… 
Ed allora ecco stravolgere quell’attacco e si ritorna ai vecchi tempi… 
Ma quale massoneria, quale mafia, quale corruzione, e se ci sono omicidi… sono solo problemi di “corna“!!!
Non c’è alcun motivo di creare allarmismi, quanto qualcuno va dichiarando fa parte delle solite dicerie, cazz… che passano di bocca a bocca, senza alcun effettivo fondamento di verità, sì potremmo definirle vere e proprie leggende metropolitane… 
Ma ditemi poi, v’immaginate quei conterranei messi li in fila, vestiti con quegli abiti cerimoniali, con i visi coperti da quei cappucci che nascondono quella loro identità, ah… soltanto pensare a quegli adepti interamente coperti dalle tuniche… scoppio a ridere!!!  
Quanto sopra non vuole minimamente sminuire quanto purtroppo realmente accade – questo sì… in maniera  “occulta” – e di come quelle loro azioni abbiano a influenzare nel suo complesso la vita sociale, politica ed economica di questa città etnea, della sua provincia, per poi estendere quella propria influenza negativa in tutta la regione…
D’altronde se provate ad indagare, se cercate di addentrarvi all’interno di quel sistema politico economico e finanziario, state certi che verrete attaccati e possibilmente distrutti!!!
Il sistema è fatto per essere blindato e chi non sta all’interno di quelle regole viene bandito… e pian piano, quel potere acquisito, viene trasferito ad altri soggetti ben più disponibili ad assoggettarsi ai comandi ricevuti…
Ma tra loro sono pochi, anzi potrei dire non vi è alcuno disponibile a rinunciare a quei posti chiave della politica, delle istituzioni, in quelle principali rappresentatività o in quei consigli di enti e di società… d’altro canto nessuno è disposto a perdere quegli arricchimenti sproporzionati ricevuti immeritatamente!!!
Questi soggetti hanno come un cancro infettato questa nostra città ed i loro tentacoli si sono infiltrati in quasi tutti i comparti dall’economia e della politica, anche quelli che avrebbero dovuto essere garanti dei principi inviolabili, ma che viceversa sono stati palesemente manipolati, non garantendo più neppure quei minimi requisiti di “riservatezza”…
Con un potere così immenso, con una serie di complicità in quasi tutti gli apparati, con la garanzia d’avere a disposizione una serie di soggetti fortemente collusi, ricattati e ricattabili, come si può credere che qualcosa potrà prima o poi cambiare, quando la maggior parte di essi, direttamente o indirettamente, sono di fatto a servizio della mafia??? 

Comitati d’affari a Messina, ma non solo…

Qualcuno starà pensando (o quantomeno vorrebbe farci credere…) che, quanto accaduto in questi giorni all’interno di quegli uffici istituzionali di Messina, rappresenti un semplice caso isolato…
La verità è tutt’altra, perché il problema del quale stiamo parliamo, rappresenta un sistema ben organizzato in quasi tutte le realtà comunali, che prova a spartirsi voti, poltrone ma soprattutto denaro, a danno dello Stato!!!   
Basti osservare quei personaggi coinvolti: Dirigenti, funzionari, politici, imprenditori, consiglieri, amministratori e manager delle municipalizzate, ecc…
Si tratta di un meccanismo collaudato, capace di far ottenere appalti, concessioni, autorizzazioni, in cambio di mazzette di denaro. 
Non ha importanza conoscere i personaggi oggi coinvolti in quell’inchiesta giudiziaria della città peloritana, poiché appena sostituiti questi, ne giungeranno degli altri, che si comporteranno allo stesso modo di chi per l’appunto li ha preceduti!!! 
D’altronde è così che va da sempre e così vedrete continuerà ad andare… fintanto che le regole di contrasto delle nostre istituzioni e le pene previste per questi reati, continueranno ad essere quelle attuali, che dimostrano essere, certamente irrisorie…
Peraltro si sa… tutti questi soggetti, partecipano in modo attivo ad oliare gli ingranaggi di questo mondo corruttivo… difatti, da un lato troviamo imprenditori felici di pagare, perché trovano in quei loro interlocutori solidi personaggi che garantiscono che quelle loro pratiche vengano accolte  senza alcun problema e dall’altro, funzionari che per amore del denaro, garantiscono che gli appalti vengano aggiudicati a quelle loro imprese amiche, il tutto a scapito di quella cosiddetta “libera concorrenza”…
D’altronde la gestione della cosa pubblica è vista con unico scopo: Quello di produrre denaro!!!
Ecco perché quel sistema amministrativo si presta, grazie a quei suoi infedeli dirigenti e/o funzionari, a compiere quanto viene loro richiesto e per poter far ciò, hanno costituito veri e propri “comitati d’affari”, che influenzano gli equilibri sociali, politici, istituzionali, finanziari e imprenditoriali di questo nostro territorio… a cui partecipano inoltre, personaggi legati ai mandamenti mafiosi…
Questi comitati si occupano di tutto…
Dalla ricerca di un occupazione, ai voti procurati per i propri referenti politici, dalla gestione degli appalti alla risoluzione di una pratica amministrativa, dal mettersi in moto per aggiustare alcuni processi che vedevano imputati i loro amici, alla risoluzione di un problema fiscali, il tutto garantiva a quel “comitato” importanti guadagni e lasciava a tutta una serie di semplici “subalterni”… le briciole!!!  
Oggi è toccato alla città di Messina, ma domani vedrete, a farne le spese sarà un’altra città, chissà forse anche la mia … 
C’è da dire purtroppo che alla fine non cambierà nulla, perché questo mondo corruttivo proseguirà con le medesime modalità, poiché questi gruppi autonomi, continueranno come sempre a muoversi indisturbati, sfruttando e promettendo a quei loro accoliti, carriere, favori ed un sistema capace d’infiltrarsi in ogni ruolo chiave. 
Si la speranza è quella di poter assistere definitivamente ad un cambiamento… 
Ma fintanto che suoi cittadini continueranno ad essere omertosi e lo Stato… si quello “stato” rappresentato da referenti istituzionali legati a quei comitati d’affari, continuerà ad operare a passo di lumaca, valutando (o… “insabbiando”) quelle esigue denunce ricevute (da parte di quei coraggiosi cittadini), come fossero denunce contro ignoti, quando stranamente vi sono perfettamente riportati, nomi e cognomi dei colpevoli di quei comportamenti illeciti, azioni certamente configurabili come “reati”, allora come si può credere oggi, che qualcosa cambierà???
Ecco perché oggi ho difficoltà a credere in quel cambiamento o in una parte delle istituzioni, poiché ormai, grazie a quelle indagini, abbiamo avuto la certezza di quanto all’interno di quei palazzi istituzionali, si sia diffuso ed esteso il virus della corruzione e della ricattabilità!!!