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25 Novembre – Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.

Avevo già scritto un post su questa data così importante – https://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/11/25-novembre-una-data-importante.html ed oggi, dopo quanto accaduto nuovamente in quest’anno 2023 a tutte le vittime di femminicidio, riscrivo con l’auspicio che – una volta e per tutte – non si ripetano più quegli atti di violenza finora ahimè riproposti.
Permettetemi tra l’altro di avvisare su una manifestazione organizzata stasera da alcuni amici del Comune di Gravina di Catania, proprio su questo argomento, alle ore 18.00 presso il Parco Borsellino.
Ora, a pochi giorni dal femminicidio di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni sequestrata e uccisa dall’ex fidanzato che non accettava la fine della loro relazione, il Senato ha approvato (finalmente) all’unanimità il nuovo decreto legge contro la violenza sulle donne che aumenta quelle necessarie tutele a rafforzamento della prevenzione secondaria ossia la prevenzione della violenza dopo che la vittima ha denunciato attraverso il potenziamento delle misure cautelari e l’anticipazione della soglia della tutela penale.

Il nuovo Ddl Rocella “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica “è composto da 19 articoli, che vanno dalla stretta sui “reati spia”, alla verifica del braccialetto elettronico, all’arresto in flagranza differita ed anche alla formazione di operatori e magistrati.

Si parte innanzitutto dalla necessità di velocizzare le misure cautelari e preventive che il giudice dovrà stabilire entro 30 giorni; per quanto concerne i cosiddetti “reati spia” e cioè tutti quei reati perpetrati in ambito familiare/affettivo ai danni delle donne, con lo scopo di controllarle, impaurirle o ancor peggio limitarne la libertà personale.
In presenza di questi illeciti penali, che vanno dallo stalking al “revenge porn”, dalla costrizione o induzione al matrimonio, alla violenza privata, dalla minaccia aggravata, allo sfregio della vittima con sostanze chimiche o quant’altro, la vittima può chiedere al questore l’ammonimento, che ha una durata minima di 3 anni!!!

Ed ancora, nel caso di manomissione del braccialetto, la durata della sorveglianza speciale si estende a quattro anni e se l’uomo violento rifiuta di indossare il braccialetto elettronico, la misura non può essere inferiore ai tre anni.

Inoltre, inoltre il divieto di avvicinamento alla vittima, che si estende a 500 metri dall’abitazione della donna e dai luoghi da lei abitualmente frequentati e nel caso di prove come foto e riprese video che testimoniano la sua vicinanza al luogo della donna o anche un eventuale reato commesso da quell’uomo violento, è previsto l’arresto in flagranza differita, che può scattare entro 48 ore.

Ed infine, la formazione, a cominciare dalla famiglie che debbono dimostrare al loro interno di possedere quell’educazione “emotivo-sentimentale”, per poi passare alle scuole medie e superiori, attraverso convegni e uso di ore extra-curriculari, il tutto previo accordo con le famiglie degli studenti.

L’invito è quello di non voltarsi mai dall’altra parte, in particolare se si è testimoni di un episodio di violenza, bisogna sempre intervenire e denunciare alle forze dell’ordine, le quali, dovranno – sempre e soprattutto celermente – inviare una pattuglia per verificare quanto accaduto (su questa ultima affermazione, mi riprometto di realizzare tra qualche giorno un ulteriore approfondimento…) e procedere per come ora previsto dal ddl!!!

Viviamo in un paese di maschilisti e puritani!!!

Quindi la vittima, una maestra di Torino, è stata ricattata da una mamma e in seguito licenziata dalla preside dell’Istituto presso la quale lavorava.
Uno schifo… se si pensa che il video hard è stato pubblicato senza il suo consenso nella rete, diffondendosi celermente come un virus, in tutte quelle pagine web che trattano di “hard“… 
Ecco quindi che la maestra paga in prima persona quel momento intimo e personale, subendo in prima persona tutti quegli atteggiamenti maschilisti e puritani di cui ormai da tempo è intrisa la nostra terra…
Tutti a puntare il dito e a fare la morale, già… “chi è senza peccato scagli la prima pietra“, ed eccoli allora tutti lì, in prima fila, sì… con quella pietra in mano, convinti di poterla scagliare!!! 

Cosa dire… una vergogna aver pensato di danneggiare quell’insegnate per vendicarsi o ancor peggio per biasimare le sue relazioni intime, sapendo peraltro che in casa propria si fa lo stesso, se non ancot peggio!!! 

Quanta meschinità, quanta partecipazione e condivisione per quelle immagini, il voler condannare atteggiamenti altrui etichettandoli come poco “casti”, mentre si nascondono i panni sporchi compiuti nelle proprie case…

Il problema della nostra società è la condizione della donna, costretta giorno dopo giorno a subire soprusi, scoraggiata da una giustizia che temporeggia e cerca sempre di trovare colpe dove non vi sono, al posto di punire i veri responsabili.

Già… si punisce la figura femminile, l’immagine che essa rappresenta nella società civile, quella sua “sacralità” che le viene data dalla storia, consegnata dalla religione, una condizione che si scontra fortemente con l’immagine reale ora di questa maestra… 
Viviamo un periodo di falso moralismo ed è per questo che ahimè questa maestra ne paga le conseguenza, il discredito, i ricatti, e le ingiurie.

Come dicevo sopra… un vero schifo e quanto accaduto dispiace, non solo per Lei, ma anche perché indirettamente pone tutti noi allo stesso piano, già… in particolare noi uomini che per l’appunto veniamo paragonati a quel soggetto capace di commettere un reato così schifoso come il “revenge porn“.

Difatti molti di noi, siamo lontani dal mettere in pratica quei detestabili comportamenti, proprio perché a differenza di quanto accade a taluni nostri simili, uomini “alienati e deboli“, noi… per fortuna, non abbiamo alcuna paura di vivere le nostre emozioni con timore o possessione, bensì affrontiamo le nostre passioni con coerenza e armonia, prendendo atto che anche quelle storie possano prima o poi finire… ed in quel caso si saprà sempre andare avanti!!!

Ecco, forse è questo il reale problema, saper andare avanti… e lo grido a quanti hanno dimostrato proprio in questa vicenda di non aver alcuna intrinseca solidarietà nei confronti del più debole, di quella maestra!!!

Ecco perché ripensando a quell’altra donna (per di più mamma…) o a quel preside che a mio avviso andrebbe espulso da quella scuola, per non aver messo in pratica i reali insegnamenti di vita non posso che esternare tutto il mio risentimento per una vicenda che nulla ha di esecrabile!!!
Ho letto che dove non arriva la società civile, giunge per fortuna la giustizia: difatti, la mamma è stata denunciata per estorsione ed il preside per diffamazione!!!
Ora si trattata semplicemente d’integrare nuovamente quella maestra alla sua classe e ai suoi alunni che sicuramente non le avranno nulla da imputare…