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Lo spread è tornato a salire!!! Sì… qualcuno in procinto di elezioni europee ha deciso di scommettere contro l’Italia…

Alcuni mesi fa avevo letto un post sulla politica fiscale italiana e sull’aumento dello spread…
Redatto da Francesco Papadia e Inês Gonçalves Raposo aveva come titolo: “Il maggior rendimento sui titoli di stato italiani potrebbe presto essere un peso per l’economia reale“.
In quel post si documentava una questione molto semplice: l’aumento dello spread tra titoli di stato italiani (BTP) e quelli tedeschi (Bund), causato dal programma fiscale del governo italiano, che avrebbe prima ancora, influenzato il settore privato, rendendo il credito più costoso e scarso, compensando così, in parte o in toto, l’impulso espansivo derivante dall’allentamento fiscale. 
Quella previsione si basava sull’esperienza vissuta durante gli anni più acuti della crisi, in cui l’aumento disordinato dello spread aveva aumentato il costo del credito bancario e ridotto la sua disponibilità…
Da quel post, due nuovi sviluppi hanno avuto luogo, uno buono ed uno cattivo!!!
Il buon sviluppo è che il governo italiano – a differenza delle paure generalizzate – sembrava capire la pericolosa direzione in cui aveva messo la sua politica fiscale e ha deciso di modificarla, riducendo il deficit programmato dal 2,4% all’incredibile cifra precisata del 2,04%. 
Tanto è bastato alla Commissione europea, di ritenere quella correzione alquanto sufficiente per non avviare una procedura per i disavanzi eccessivi, anche se si è impegnata a “continuare a monitorare la situazione, a partire dall’adozione e attuazione delle misure concordate“.
Mentre lo sviluppo negativo è che le condizioni del credito in Italia hanno iniziato a deteriorarsi, infatti gli standard di credito alle imprese si stanno ora stringendo, dopo essere stati dal 2014 allentati…
Ciò ovviamente è in contrasto con l’evoluzione dell’area dell’euro, come indicato nella relazione della BCE, “Standard di credito per i prestiti alle imprese sono rimasti sostanzialmente invariati dal quarto trimestre del 2018 ad oggi”. 
Dati i ritardi con cui il rendimento dei titoli di stato influiscono sul costo dei prestiti bancari – come si è visto durante la crisi – non vi è ancora un effetto su questi ultimi… e in ogni caso, l’impatto avrebbe dovuto essere inferiore, causa la riduzione dello spread!!!
Per cui, se da un lato la BCE mantiene la sua politica molto accomodante (come dimostrato dal tasso OIS ancora negativo), le imprese italiane vedono a tutt’oggi un inasprimento delle condizioni del credito…
E difatti… lo spread improvvisamente è tornato a salire… sembra che dai mercati asiatici di Hong Kong e Singapore, una banca o un fondo d’investimento, abbiano cominciato a scommettere contro il nostro Paese, vendendo i nostri titoli pubblici e facendo schizzare in alto di cinque punti, il differenziale fra Btp italiano e tedesco!!!
Il rischio non è tanto quello di continuare a comprare un titolo che potrebbe venir bocciato da un’agenzia di rating, ma quello di ritrovarsi un titolo “spazzatura” difficile tra un po’ da vendere… 
Certo qualcosa di strano comunque, ed è la tempestività con cui giunge inaspettatamente questo aumento, già mentre il nostro paese si trova in procinto di una campagna elettorale, quella europea così importante per le sorti dell’Europa e quindi dell’economia mondiale…
Qualcuno riporta che dietro queste manovre economico/finanziarie, vi sia la volontà di taluni poteri forti a far si che alcuni paesi cambino quella loro forma di governo troppo radicale…
Tra quegli stati vi è proprio il nostro, ed è attraverso l’innalzamento dello spread che si sta provando a contrastare quell’unione populista affinché il nostro governo possa entrare in crisi…
D’altronde a loro va bene tutto… sia che si ritorni nuovamente ad un governo tecnico ovviamente senza la Lega… oppure, pensare ad una nuova alleanza fra il Partito democratico ed i Cinque Stelle…
Ovviamente il rischio di queste logiche di mercato non tengono conto di quanto i semplici cittadini realmente desiderano e che non ha nulla a che fare con un’eventuale aumento di spread, ma con la volontà di voler decidere per se stessi, la propria libertà!!! 

Un disastro finanziario sta per colpire il mondo!!!

Le borse mondiali ed anche quelle europee, sembrano migliorare, anche se, osservando quotidianamente quei valori percentuali,  ci si accorge che questi non diano segni di crescita, ma bensì evidenziano andature altalenanti a seconda delle notizie che vanno concretizzandosi…   

Come in molti sanno, non sono un agente di borsa e neppure un consulente di mercati finanziari, ma possiedo la capacità d’intuire – a volte prima di altri – quanto sta per accadere… 
Sarà forse perché tra le mie passioni vi è quella di scorrere sul web informazioni di quel settore che riguarda la parola “investimenti” oppure di soffermarmi a leggere quotidiani specializzati, come ad esempio il Sole 24 ore, che fanno si che s’acquisisca con il tempo, una buona conoscenza (per non dire preparazione…) su quel mondo finanziario, che può a seconda delle circostanze può garantire compenso fissi interessanti oppure un’alta percentuale sui guadagni… 
Quanto però nessuno vi dirà mai, è che a livello internazionale si sta sviluppando una condizione destabilizzante, la quale sta mettendo in profonda crisi quel sistema bancario già fortemente indebitato, che potrebbe implodere mostrando quella propria fragilità…
Non c’è da meravigliarsi d’altronde, se in quest’ultimi anni le nostre banche (nomi importanti nel panorama internazionale), siano andate sempre più in crisi, avendo dovuto richiedere l’intervento diretto del nostro Stato, che si è dovuto fare carico di quei debiti, a scapito come abbiamo visto dei suoi cittadini, che per l’appunto avevano investito in quei titoli “trash”!!!    
In maniera più estesa, potremmo estendere questo scenario ad altre realtà, un disastro economico e finanziario che a breve colpirà nuovamente la maggior parte delle nazioni mondiali…
Perché se da un lato l’economia sembra essere in ripresa, dall’altro restano tutti quei problemi che ben conosciamo e presenti in tutte le realtà planetarie…
Tassi di disoccupazione sempre più crescenti, una continua mancanza di sicurezza e di prospettiva a causa di quella diffusa “precarietà”, un flusso migratorio che in molte nazioni sta creando contrasti sociali…
Ed ancora, guerre di mercato per l’acquisizione e il trasferimento di marchi celebri, a cui seguono conflitti tecnologici per proteggere quelle proprietà intellettuali… 
Va inoltre aggiunto lo squilibrio commerciale tra quelle grandi potenze come USA, Russia e Cina a cui vanno sommati Paesi come l’Inghilterra, la Germania ed il Giappone… mentre alle altre nazioni (noi compresi), non restano che le briciole, con quell’influenza limitata attraverso la propria attività di esportazione, ma restando fortemente dipendenti da tutte quelle politiche monetarie e fiscali, ma soprattutto da quei settori indispensabili come ad esempio quelli energetici…
Per cui, senza alcun cambiamento delle politiche internazionali, tutti i paesi a breve alzeranno un muro di difesa, che porterà sicuramente ad un aumento prolungato d’inflazione e ad una diminuzione di quei rendimenti obbligazionari…
Quanto sopra vedrete porterà inevitabilmente ad un indebolimento della domanda nei mercati del lavoro ed anche dei loro prodotti, con una crescita esponenziale dei rischi di recessione!!!
Forse la migliore soluzione per proteggere i vostri investimenti sarà ritirare immediatamente il denaro attualmente depositato presso la vostra banca e convertirlo in oro… 
Certo se pensate di chiedere consiglio ad uno dei vostri amici funzionari, quest’ultimo vi dirà certamente che quanto scritto dal sottoscritto, rappresenta un’assoluta follia, perché che non vi alcun motivo di prestare attenzione a suggerimenti come i miei o di altri ben più esperti 
Ma si sa, molti di loro sono gli stessi impiegati che consigliavano alcuni anni fa, d’acquistare quei titoli fallaci (vedasi bond “Upper Tier”) che come ben sappiamo, hanno messo in ginocchio, migliaia e migliaia di nostri risparmiatori…