Archivi categoria: regione siciliana
Presidente Schifani – so bene che non siamo sotto periodo di elezioni – ma perché non prova a farsi un giro con il suo staff per le strade siciliane?
Certo, comprendo perfettamente quanto sia preferibile per Lei restare a Palermo, in particolare in quel meraviglioso “Palazzo Reale” – già… starei anch’io ore ad ammirare quella stupenda “Cappella Palatina” – ma ogni tanto – visto che Lei rappresenta la più alta carica dell’isola –sarebbe appropriato prendere atto su quanto accade all’esterno di quel Palazzo…
Ovviamente comprendo i suoi impegni ed allora può demandare ad uno dei sui sottoposti quel gravoso incarico, d’altronde essi vengono pagati anche per questo e quindi le consiglio di inviare quel suo Assessore, Dirigente, Funzionario, Preposto ar verificare le condizioni del territorio e soprattutto comprendere i tanti problemi di quest’isola che posso assicurarle sono molti di più di quelli che solitamente vengono portati alla Sua attenzione…
Avevo già scritto sull’argomento due post, precisamente:
– http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/06/caro-ministro-delle-infrastrutture.html
– http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/sp102-ii-per-castel-di-judica-assessore.html
per poi ricevere anche una lettera di ringraziamento, già… da parte di una lettrice:
– http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/06/forse-e-tempo-che-quellassessorato.html
Come avevo riportato all’Assessore Aricò qualcosa è stato fatto, ma qualcosa altro andava definito e difatti, è bastata la prima pioggia, per creare i gravi danni evidenziati nelle foto in allegato…
D’altronde se posso permettermi, i lavori andrebbero realizzati in modo tale che non vi siano ripetizioni, non tanto per evitare di alimentare costi inutili, ma soprattutto per far sì che il servizio pubblico non debba subire continui disservizi…
Già… perché come ben sa – Presidente Schifani – il problema reale delle manutenzioni non dipende dal fatto che il personale non è capace di eseguirli in modo adeguato, tutt’altro… si tratta esclusivamente di farli compiere in maniera corretta o come si dice semplicemente “a regola d’arte”!!!
Perchè si sa che sono principalmente gli incaricati che controllano l’esecuzione di quei lavori i veri responsabili, sono loro infatti che verificano quegli interventi e decidono se sono stati eseguiti in modo corretto, e sono sempre loro che devono attenzionare eventuali problemi, altrimenti tutto procede per come abitualmente vediamo e cioè, proprio come nelle foto in allegato!!!
Posso tra l’altro confermare che di queste foto – sì… se dovessi ogni giorno realizzarne una per ogni problema che osservo durante i miei percorsi quotidiani – Presidente – Lei ne riceverebbe sulla sua scrivania non meno di 1000 al mese…
Difatti se decidessi di creare una pagina web (su un qualsivoglia social), chiedendo ad esempio ai miei conterranei di pubblicare ogni irregolarità che incontrano nel’isola, beh… sono certo che Lei si vedrebbe in pochi giorni quel Palazzo della Regione ricoperto di comunicazioni!!!
Presidente Schifani in attesa di un suo concreto riscontro, mi permetta di rivolgerLe ancora una domanda: Cosa bisogna attendere per vedere una Sicilia finalmente diversa??? Perché vede il sottoscritto in questi lunghi anni – ha visto cambiare una serie di individui, suoi predecessori – di cui evito di riportare i nomi e soprattutto le numerose inchieste giudiziarie per le quali sono stati indagati e/o condannati – che certamente hanno reso questa mia meravigliosa Sicilia, in qualcosa di letale e ahimè fortemente colluso e credo che non vi sia bisogno di far comprendere a Lei, a cosa mi riferisco!!!
Forse è tempo che quell’Assessorato delle infrastrutture e della mobilità, inizi a fare qualcosa!
Ed allora ho pensato stasera di dar voce a questa nota, tralasciando quanto stavo per scrivere…
Sig. Costanzo buonasera,
ho letto con particolare attenzione quanto avesse in maniera perfetta riportato sulle pessime condizioni delle nostre strade e mi permetto di farle notare, quanto lei sia stato ‘delicato’ nel raccontare questo nostro disagio, atteso che obiettivamente le condizioni delle nostre strade, risultano essere peggiori di quelle da lei descritte.
Confermo inoltre che in questi giorni, sono stati molti i politici a farci visita, siamo in procinto di elezioni e sappiamo bene cosa accade in queste occasioni, tutti disponibili a promettere “mare e monti” e poi successivamente, a votazioni concluse, tutto passa e anche noi passiamo, restando per l’ennesima volta con il “cerino in mano”.
Ma noi restiamo gli stessi, nessuno mai che si ribella, viviamo nel silenzio (purtroppo in quella moltitudine mi ci metto anch’io), mai ribellarci se non quando si viene sfiorati personalmente, ma poi per il resto non accade nulla, anzi si fa a gara per partecipare a quei comizi, più per farsi vedere da quel politico presente o da quel proprio concittadino – ora candidato – che auspica di scorgerci in quel comizio, non tanto per il piacere di condividere quell’istante, no… egli sfrutta con calorosi abbracci quel momento per contare quanti siano presenti e comprendere così anticipatamente il numero di coloro che lo sosterranno e viceversa, provare in quella sede a persuadere gli eventuali indecisi.
Il problema però se mi permette andrebbe ricercato a monte e cioè in quei parlamentari nazionali che ogni anno dovrebbero preparare il bilancio; in questo bilancio vi sono i cosiddetti impegni per le opere pubbliche, che sono di pertinenza del Mef che come ben sa, rappresenta il Ministero dell’economia e delle finanze che ha il compito di controllare le spese pubbliche, le entrate dello Stato, nonché sovraintendere alla politica economica e finanziaria.
Accade però che se i Parlamentari non presentano per quel loro territorio le istanze, ad esempio “nella mia regione vorrei costruire un Ospedale” oppure “vorrei costruire un presidio per le giovani madri abbandonate che hanno subito violenze”, ecco se quei parlamentari (di ciascuna regione) non avanzano le loro richieste, nel programma che verrà predisposto, comprenderà, non verranno inserite le opere ipotizzate e quindi il Mef non avendole in agenda, non potrà ovviamente finanziarle.
Quindi si intuisce da quanto sopra come sono i parlamentari a dover presentare quelle richieste per migliorare il proprio territorio e quindi a far approvare (come fosse un vero e proprio bilancio) quegli obiettivi prefissati, ma se nessuno di loro – mi riferisco in particolare ai nostri parlamentari siciliani – si alza per chiedere, è ovvio che queste opere non verranno mai compiute!!!
Infine, pur comprendendo nel suo post di ieri il tentativo (per esigenze “social” e quindi per raggiungere un maggior numero di lettori) di puntare in alto, mirando ad un obiettivo certamente ambizioso, qual è il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, mi consenta di portare l’attenzione ad un livello meno elevato e cioè all’attuale incaricato della nostra regione siciliana, l’Assessore delle Infrastrutture e della mobilità, Dott. Alessandro Aricò, che proprio per la sua appartenenza politica a Fratelli D’Italia, potrebbe quantomeno ‘pressare’ – vista la vicinanza con il premier Meloni – il governo nazionale ad intervenire in una vicenda che ormai da troppo tempo rasenta l’oscenità!!!
Quindi, non è più tempo di giochi politici o di erigere muri contro eventuali Sindaci avversi politicamente, viceversa è il momento del fare quanto vada realizzato, per il bene di tutti i cittadini, nessuno escluso, perchè questo è l’unico obiettivo che in fondo ha l’uomo di Stato!!!
Ringraziando per l’attenzione, porgo cordiali saluti
(Lettera firmata)
Sicilia… siamo alle solite: voto di scambio e corruzione!!!
Ed allora riepiloghiamo quanto accaduto in queste ore e riportato a gran voce da tutti i Tg nazionali…
Uno scambio di favori per ottenere voti per l’allora candidata del Pd alle elezioni europee del 2020, Caterina Chinnici, totalmente estranea all’inchiesta, ma anche contatti con due Carabinieri per acquisire informazioni riservate su eventuali indagini a suo carico e bonifiche tecniche nei locali della sua segreteria.
Sono le accuse contestate dalla Procura di Catania al vice presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Luca Sammartino, all’epoca dei fatti deputato regionale del Partito democratico.
L’uomo forte della Lega nell’isola, eletto con circa 21mila preferenze alle regionali del 2022, il secondo più votato in Sicilia, è stato sospeso da incarichi pubblici per un anno dal gip Carla Aurora Valenti.
La giudice, pur sottolineando la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e che a suo carico pendono altri procedimenti per reati in materia elettorale, non ha accolto la richiesta di arresti domiciliari della Procura. Il parlamentare si è detto “sereno e certo che emergerà la totale estraneità ai fatti, risalenti a cinque anni fa e che con stupore leggo mi vengono contestati”.
Sammartino si è dimesso dagli incarichi di governo che sono assunti ad interim dal governatore Renato Schifani che ha ribadito “piena fiducia nella magistratura” e ricordato che Sammartino ha “ricoperto il suo doppio ruolo istituzionale con decoro, lealtà e trasparenza”.
“Tra il 2015 e il 2018 Sammartino non era con la Lega: le indagini sono state chiuse nel 2021, ma solo oggi arrivano i provvedimenti, guarda caso a un mese dalle Europee, mi chiedo perché arrivino ora”, si chiede il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa.
Per i componenti del M5s in commissione Giustizia dall’inchiesta emerge “un quadro sconcertante” e “la risposta del governo è un costante lavoro di smantellamento degli strumenti di contrasto a queste e altre forme di malaffare”.
Il leader di “Sud chiama Nord”, Cateno De Luca, attacca il vicepremier: “noi non raccattiamo ‘feccia politica’ pur di avere voti come ha fatto Matteo Salvini”.
Gli fa eco la senatrice Enza Rando, responsabile Legalità del Pd, sottolineando «la necessità di alzare il livello di guardia e di mettere al centro dell’azione politica etica pubblica e antimafia sociale».
Non so voi… ma io da Siciliano mi sento amareggiato, sì… sentir ogni volta questa mia terra (già di suo infetta..) venir colpita da notizie come quella sopra riportata, beh… mi fa sentire ferito e gravemente offeso!!!
Ieri sera mi chiedevo: ma di quanto altro tempo hanno bisogno i siciliani per ribellarsi a questo vergognoso stato di fatto e soprattutto cosa serve per allontanarsi da quel sistema clientelare e corruttivo che rende chiunque colluso e omertoso???
Già, perchè in molti in quest’isola a svendere il proprio voto per 50 euro o una busta alimentare, dimostrando di non esser migliori di quegli stessi politici o di quei loro amici mafiosi, anzi tutt’altro, essi rappresentano la parte più spregevole e infetta di questa terra ed allora, non potendo cambiare in alcun modo questo narcio sistema, non mi resta che richiedere l’aiuto della provvidenza, sì… affinché mi liberi, una volta e per tutte, da tutti questi miei conterranei parassiti!!!
Più controlli sugli appalti del Pnrr!!!
Il monito è contenuto nella delibera con cui la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha approvato la relazione della Regione nell’ambito del contraddittorio sul rendiconto per il 2021 accertando “la parziale adeguatezza del sistema integrato dei controlli interni della Regione”.
La delibera, a firma del presidente Salvatore Pilato è stata trasmessa nei giorni scorsi al presidente della Regione, al presidente dell’Ars e al presidente del Collegio dei revisori dei conti della Regione.
Sul fronte della lotta alla corruzione, la Corte dei Conti invita la Regione a concludere la mappatura delle aree di rischio per i diversi processi dell’attività amministrativa, al fine di non pregiudicare in tal modo l’effettiva attività di prevenzione dei rischi di corruzione, ad incrementare le risorse umane e informatiche, per garantire la completa ed efficace attuazione delle disposizioni normative connesse alla prevenzione dei rischi corruttivi e alla trasparenza dell’azione amministrativa e a procedere a una complessiva e riepilogativa rilevazione dei risultati realizzati sulle misure di prevenzione, che metta, puntualmente, in evidenza il collegamento di esiti e strutture coinvolte alle fasi di attuazione e agli strumenti di rilevazione contenute nelle tabelle di programmazione del Ptpc, al fine di garantire l’esatta rispondenza tra programmi di prevenzione e risultati conseguiti.
Per quanto riguarda il controllo sugli organismi partecipati, i giudici suggeriscono di valutare la costituzione di un presidio organizzativo centralizzato, avente funzioni di indirizzo e coordinamento in materia di riordino, riorganizzazione e controllo degli enti dipendenti e delle società partecipate in modo totalitario dalla Regione.
A tal riguardo – si legge nella delibera – è auspicabile la costituzione di un’unica cabina di regia per il monitoraggio dei contratti di servizio sottoscritti dalle varie articolazioni dell’amministrazione e dai suoi organismi partecipati, al fine di contenere i costi complessivamente posti a carico del bilancio regionale, anche in relazione ai costi di funzionamento di enti e società.
Creare inoltre un sistema informativo che consenta di rilevare i rapporti finanziari, economici e patrimoniali tra la Regione e le sue società partecipate, ed emanare specifici atti di indirizzo per la verifica della riconciliazione dei reciproci rapporti creditori e debitori.
In riferimento alle performance e alla valutazione dei dirigenti regionali, per i giudici contabili sarebbe necessario creare un adeguato collegamento alla programmazione definita con il Defr, sia dal punto di vista qualitativo (obiettivi da raggiungere) che in riferimento alla capacità di utilizzo delle risorse assegnate; evidenziare, distintamente, le correlazioni di obiettivi e indicatori con i requisiti previsti dalle disposizioni normative di riferimento e richiamati nel documento che disciplina il Smvp; estendere il vigente sistema di misurazione e valutazione della performance dell’amministrazione regionale alle agenzie strumentali regionali; differenziare, adeguatamente, la valutazione del management dell’ente.
La Corte dei Conti suggerisce alla Regione Siciliana di individuare un responsabile/referente unico per l’attuazione dei progetti finanziati da fondi Pnrr che garantisca alle amministrazioni centrali, titolari degli interventi a regia, l’invio, nei tempi previsti, delle informazioni sullo stato di avanzamento procedurale, finanziario e fisico degli interventi del Pnrr, ai fini del monitoraggio da parte dell’Unità centrale di Audit presso il Mef, e della rendicontazione semestrale all’Ue e a prevedere specifici reports, indirizzati agli organi direzionali, al fine di monitorare, nel corso della gestione, il grado di conseguimento delle misure previste dal Pnrr, e il rispetto dei tempi programmati.
In merito ai controlli sull’attuazione dei progetti del Pnrr, la Corte, nel documento, invita inoltre l’amministrazione regionale «a prevedere una omogenea metodologia, prevedendo una forma di intervento sostitutivo, nel caso di ritardo e/o inadempimento dei dipartimenti nell’attivazione dei controlli, nonché delle forme di verifica sull’adeguatezza del sistema di controllo adottato a livello di ciascun dipartimento ed a prevedere l’operatività e l’interscambiabilità del sistema informativo regionale con la piattaforma nazionale, stante che i sistemi informativi non integrano, tempestivamente, i flussi informativi a supporto della funzione strategica e di quella gestionale, al fine di verificare in corso d’opera, il conseguimento degli obiettivi del Pnrr nei tempi programmati, oppure di consentire la rapida adozione degli interventi correttivi.
Una "mascariata"!!! Ma da parte di chi….
Debbo ringraziare Salvatore Calleri che in un suo post del 2019 al link: https://www.juorno.it/mascariare-larte-subdola-di-schizzare-fango-e-delegittimare-chi-combatte-la-mafia/ riportava: “Mascariare” è un termine siciliano, difficile da tradurre per un continentale. Termine usato attualmente dalla mafia e dai suoi sostenitori oppure dai suoi utili idioti, a volte consapevoli a volte ignari.
Ecco, leggendo quanto sopra mi sono sentito rinfrancato nel vedere che non mi ero allontanato di molto da quella supposizione, d’altronde lo stesso Calleri continuando scriveva: la mia personale traduzione sensoriale (su quella parola) è quella di cammuffare… al fine di confondere. Di rendere grigio il bianco ed il nero. Il “mascariamento” è la base per delegittimare una persona che (ma non solo) combatte la mafia!!!
Ho provato a intuire quale messaggio si volesse trasmettere e soprattutto a chi, per fortuna a mio sostegno è intervenuta ancora una volta la frase del post di Calleri: Sei un giornalista, un magistrato, uno sbirro, un politico, un membro di un’associazione, un tecnico che da fastidio alla mafia? Non ti preoccupare che il “mascariamento” è dietro l’angolo. Sei stato minacciato, ti han fatto un attentato che magari è stato sventato? Non ti preoccupare diranno che te lo sei fatto da solo ed insinueranno il dubbio!!!
Ed allora, restando in attesa di scoprire quale messaggio si volesse inviare e soprattutto a chi, per “par condicio” riporto quanto dichiarato alla fine di quel (particolare) post e cioè: i dati “dimostrano” che contro quella gestione sia stata montata una campagna con l’obiettivo “di mascariare”!!!
Ance Sicilia: “Le imprese edili si fermano, personale in cassa integrazione”!!!
Botta e risposta tra la Regione Siciliana e l’Ance…
Già. l’associazione regionale dei costruttori edili, ha lanciato l’allarme sui mancati pagamenti alle imprese, paventando tra l’altro il fallimento di queste ultime…
Immediata la replica degli uffici regionali e in particolare del vice presidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao e dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.
“Ci lasciano francamente stupiti – hanno affermato i rappresentanti del Governo Musumeci – le affermazioni diffuse da Ance Sicilia.
Nel 2021, infatti, la Regione attraverso i suoi Dipartimenti ha erogato pagamenti per un miliardo di euro alle imprese che, a vario titolo, hanno eseguito lavori.
Rimangono aperte alcune poste finanziarie marginali che riguardano commesse effettuate tra fine 2021 e inizio 2022 e che trovano imputazione nell’anno trascorso”.
“Abbiamo già proceduto – hanno aggiunto gli esponenti del Governo Musumeci – al riaccertamento dei residui che consentirà alla giunta, non appena i revisori dei conti forniranno il necessario parere, di sbloccare tutti i pagamenti aperti, per chiudere così ogni pendenza entro la seconda metà di maggio. Siamo disponibili a ogni confronto, carte alla mano, che darà prova della poco consistente mole di crediti ancora pendenti”.
Caro materiali, Ance Sicilia: “Le imprese edili si fermano, personale in cassa integrazione”.
A puntare il dito contro il Governo Musumeci è stato in particolare il presidente di Ance Sicilia, Santo Cutrone: “Apprendiamo ora – ha affermato in una nota diffusa nei giorni scorsi – che per ricevere i nostri soldi dobbiamo aspettare ancora che il Parlamento nazionale vari una norma che sblocchi fondi destinati alla Sicilia e previsti dalla nuova Finanziaria 2022. Cioè, la programmazione finanziaria del futuro serve a pagare i debiti del passato, dopo che le Amministrazioni hanno appaltato opere senza la necessaria copertura finanziaria e dopo che non si è riusciti ancora una volta ad approvare il Bilancio della Regione negli ordinari termini di legge nonostante i nostri pressanti richiami al senso di responsabilità”.
“È finito il tempo delle promesse – ha concluso Cutrone – poiché i politici, a qualsiasi livello, non possono permettersi il lusso di lanciarsi nella campagna elettorale senza avere prima prodotto risultati concreti. Davanti a noi non ci sono più anni o mesi, ma pochi giorni prima di essere costretti a dichiarare fallimento. Chi ne ha la responsabilità faccia una volta per tutte il proprio dovere”.
Quello dei ritardi nei pagamenti purtroppo è un argomento ricorrente per la Regione. L’Ance si era già ritrovata a settembre del 2021 a sollecitare la liquidazione dovuta alle imprese da parte dell’Amministrazione Musumeci. Addirittura nel mese di luglio 2021 Ance aveva minacciato una pioggia di ricorsi da parte delle aziende nei confronti della Regione per i mancati pagamenti. Un meccanismo che, alla lunga, rischia di inceppare del tutto una ruota economica, quella siciliana, che già si muove con moltissima difficoltà.
Covid, la Regione avvia i cantieri dei 17 nuovi Centri vaccinali
Sono stati affidati i lavori in somma urgenza per la realizzazione dei nuovi 17 Centri vaccinali della Sicilia. Il governo Musumeci ha dato incarico anche stavolta alla Protezione civile regionale di espletare le relative procedure, attraverso ditte specializzate in allestimenti fieristici e ristrutturazioni. Il Dipartimento, guidato da Salvo Cocina, è fortemente impegnato nel potenziamento della campagna di vaccinazione anti-Covid. L’obiettivo è raggiungere le 50 mila somministrazioni al giorno grazie anche al potenziamento del numero dei centri di vaccinazione.
I primi cantieri aperti sono quelli di Taormina e Messina. Lo scorso venerdì, infatti, è stato effettuato un sopralluogo tecnico nel cantiere del PalaLumbi di Taormina per verificare lo stato di esecuzione delle opere del nuovo hub vaccinale che servirà il comprensorio jonico. Oggi il cantiere lavora a pieno ritmo e a giorni si arriverà alla ultimazione dei lavori di adeguamento strutturale. Al suo interno, è prossimo anche l’inizio dell’allestimento della farmacia da parte dell’Asp di Messina. Pertanto, la prossima settimana si prevede l’inizio delle operazioni di vaccinazione alla popolazione.
Stessa situazione al Pala Rescifina di Messina dove – secondo la Protezione civile regionale – non si registra nessuna criticità. Gli affidamenti erano stati firmati la scorsa settimana e i lavori edili, di manutenzione e di allestimento sono in corso. Si prevede la consegna dei locali all’Asp la prossima settimana.
Sabato ha avuto concreto inizio anche l’allestimento dei Centri vaccinali temporanei in quattro siti del Palermitano – Bagheria, Cefalù, Misilmeri, Palermo (centro commerciale La Torre) – e nei siti di Sant’Agata Li Battiati e Acireale, nel Catanese.
Nelle prossime ore inizieranno i lavori presso i nuovi Hub di Trapani, a Partanna e Alcamo, in quello di Sciacca nell’Agrigentino e negli Hub di Caltagirone e Misterbianco, ancora in provincia di Catania. Per domani, martedì, è fissato un sopralluogo congiunto con la ditta incaricata e i tecnici del Dipartimento, finalizzato all’allestimento delle strutture interne all’immobile individuato a Gela, in provincia di Caltanissetta.
Per questa settimana, inoltre, è prevista l’apertura del cantiere a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Attesa anche la disponibilità di un immobile della Casa del Sole di Palermo per dare l’avvio all’allestimento del centro vaccinale.
Di seguito l’elenco dei centri approvati e in fase di realizzazione da parte della Protezione Civile della Regione, con le relative capacità giornaliere di somministrazione:
|
1 |
PA |
Bagheria |
Palazzetto – Città Metropolitana |
500 |
|
2 |
PA |
Cefalù |
Palazzetto dello Sport “Marzio Tricoli” |
700 |
|
3 |
PA |
Misilmeri |
Centro direzionale presso Area artigianale |
400 |
|
4 |
PA |
Palermo |
Centro commerciale La Torre |
900 |
|
5 |
PA |
Palermo |
Padiglione 20A ex Fiera del Mediterraneo |
900 |
|
6 |
PA |
Palermo |
Casa del Sole |
300 |
|
7 |
CT |
Sant’Agata Li Battiati |
Palazzetto dello Sport |
700 |
|
8 |
CT |
Acireale |
Pala Tupparello |
1000 |
|
9 |
CT |
Caltagirone |
Palazzetto del Diporto |
700 |
|
10 |
CT |
Misterbianco |
Laboratorio di città Nelson Mandela |
400 |
|
11 |
ME |
Messina |
PalaRescifina |
1200 |
|
12 |
ME |
Taormina |
Parcheggio Lumbi |
600 |
|
13 |
AG |
Sciacca |
Casa Albergo per anziani |
700 |
|
14 |
TP |
Alcamo |
PalaDangelo |
700 |
|
15 |
TP |
Partanna |
Palestra/palazzetto comunale adiacente Istituto D’Aguirre Alighieri |
700 |
|
16 |
SR |
Portopalo di Capo Passero |
Centro sportivo contrada Cozzo Spadaro |
400 |
|
17 |
CL |
Gela |
Centro Congressi |
700 |
“Il tempo è nemico, tanto quanto la mafia”!!!
Già… ben 400 pagine ed una intensa attività d’indagine parlamentare, seguita quindi da tre missioni e decine di audizioni ed una importante acquisizione di documenti per disegnare lo stato dell’arte del ciclo dei rifiuti…
È stato evidenziato come molte società e i loro imprenditori (non possedendo alcun merito personali e quindi imprenditoriale…) non potrebbero sopravvivere in un sistema legale, già… per loro sarebbe impossibile crescere in una terra che basa la propria economia sulla concorrenza leale.
Per cui, se potessi dare oggi un ammonimento al nostro Presidente Musumeci, gli consiglierei in quel suo ruolo di non fidarsi!!! Regione Sicilia: pignorati i conti…
Cioè un segretario generale all’ARS ha uno stipendio netto di circa 13.000 euro per 16 mensilità, mentre un consigliere ne guadagna circa 9.000, ma non scioccatevi ancora il bello deve venire… i commessi viaggiano con stipendi da circa 4.000 euro…


















