Dopo quanto accaduto in questi giorni, già… dopo che il Presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte era stato in grado di portare a casa ben 209 miliardi di euro per l’emergenza Covid-19, sì… dopo che incredibilmente il governo in carica è stato fatto dimettere da un partito della sua coalizione (tra l’altro “minoritario”) o dovrei specificare da quel suo leader, Matteo Renzi, ma non solo… avendo compreso come le dichiarazioni di quei partiti d’opposizioni fossero nei fatti inconsistenti, ma avessero come unico fine quello di riappropriare di quelle poltrone ministeriali, affinché si possa mettere mano ai miliardi in arrivo da quel “recovery fund”… ecco dopo tutto quanto accaduto, qualcuno – all’interno del movimento 5 stelle – ha ancora il coraggio di dichiararsi incerto sulla strada da doversi intraprendere…
Per cui, pur comprendendo (anche se con estrema difficoltà…) le reali motivazioni che spingono quei suoi dirigenti “pentastellati” a rinviare le elezioni oppure a ottenere per se qualche poltrona, già… in cambio del sostegno dato al governo Draghi, affinché non si resti da soli all’opposizione, sapendo già che Italia Viva e il Pd appoggeranno il nuovo Premier…
Quindi – riassumendo in sintesi le criticità e i dubbi che si stanno diffondendo nel M5Stelle – non sapendo quei dirigenti quali “pesci” pigliare, ecco che si cerca il sostegno dei propri iscritti, attraverso quella nota votazione online, affinché siano questi ultimi a dettare quale percorso, se all’interno di una coalizione a modello shaker quasi fossero diventati degli ingredienti di un cocktail altamente “mal-colico” con premier Mario Draghi oppure restare per altri due anni all’opposizione, in attesa di nuove votazioni…
Il sottoscritto, nell’aver assistito in queste settimane a tutto quel ripugnante teatrino politico e restando quindi in attesa di poter esprimere democraticamente, con il proprio voto, l’indirizzo che il movimento dovrebbe percorrere, anticipa già le proprie sensazioni, che casualmente (senza essere mai il sottoscritto “uomo di sinistra”) sono incredibilmente eguali a quelle dello scomparso cantautore, Pierangelo Bertoli, precisamente in quella sua canzone intitolata “A muso duro“…
E adesso che farò non so che dire
Ho freddo come quando stavo solo
Ho sempre scritto i versi con la penna
Non ho ordini precisi di lavoro
Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani
E quelli che rubavano un salario
I falsi che si fanno una carriera
Con certe prestazioni fuori orario
Canterò le mie canzoni per la strada
Ed affronterò la vita a “muso duro”
Un guerriero senza patria e senza spada
Con un piede nel passato
E lo sguardo dritto e aperto nel futuro
Ho speso quattro secoli di vita
E fatto mille viaggi nei deserti
Perché volevo dire ciò che penso
Volevo andare avanti ad occhi aperti
Adesso dovrei fare le canzoni
Con i dosaggi esatti degli esperti
Magari poi vestirmi come un fesso
E fare il deficiente nei concerti
Canterò le mie canzoni per la strada…
Già…





