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L’intensità della "legalità" in città, si vede soprattutto dalle cose banali…

Sento parlare spesso di “legalità” dagli uomini delle nostre istituzioni, ma se analizziamo in concreto quanta  validità abbiano quelle parole, si scopre come quell’intensità, così fortemente pronunciata, abbia nei fatti poca concretezza… 

Come si dice, controllando con il polso la situazione si evidenzia una portata limitata ed anche la tenacia messa in campo da parte di chi controlla, dimostra nella sostanza il classico braccetto corto…

Per meglio comprendere a cosa mi riferisco, mi permetto di farvi alcuni esempi pratici.

Innanzitutto, abbiamo visto in questi giorni quanto occorso con i rifiuti: abbiamo due realtà… una dove c’è chi esegue quotidianamente la differenziata e si ritrova quindi le proprie strade pulite, mentre in altri Comuni, ma debbo dire anche in talune zone della stessa città, ove sono ancora presenti quei cassonetti “aperti”, abbiamo subito una montagna di rifiuti!!!

Mi chiedevo, perché in alcune zone, mi riferisco a quelle del centro o adiacenti il lungomare, la raccolta è stata effettuata, mentre in quelle aree periferiche la spazzatura ha continuato a giacere lì per molti giorni??? 

Comunque alla fine per fortuna o per merito dei dipendenti “Dusty” i rifiuti sono stati raccolti ovunque e per un po’ di tempo dovremmo stare tranquilli…

Come scrivevo nel titolo di apertura sono le cose semplici a far emergere il livello di legalità di una città, ad esempio, avete mai visto dei carri attrezzi municipali che prelevano tutte quelle auto poste in doppia fila oppure parcheggiate in controsenso, senza considerare quanti parcheggiano nei posti riservati oppure dinnanzi a quegli ingressi condominiali???

Vi sono comuni in nord Italia che sopravvivono grazie alle multe o ancor meglio al sequestro delle autovetture o dei motocicli, qui da noi viceversa operano soltanto le società private, ma esclusivamente per interventi di carattere tecnico, altrimenti nessuno vede nullla…

Non parliamo poi dei controlli assicurativi o delle revisioni effettuate, su cento auto che circolano in città, cinque ( voglio essere bravo…) hanno assicurazioni taroccate oppure non ne possiedono alcuna; alcuni giorni fa un mio caro amico mi ha raccontato cosa gli è successo adiacente la Villa Bellini: Nicola, ero in fila quando un auto svoltando ad alta velocità mi è venuta addosso; è sceso un gigante  tatuato con 10 kg di collane d’oro appese al collo ed io vedendolo già mi ero messo paura (dal racconto penso che si comprenda o per meglio dire s’avverta quel senso di mancanza di “legalità” che per l’appunto i cittadini subiscono costantemente…) e difatti scendendo dall’auto mi sono diretto a guardare il danno e girandomi verso di egli ( non sapevo cosa dirgli e soprattutto in quale modo chiederlo…) gli ho detto – io ero fermo. Egli, guardandomi negli occhi mi ha risposto: tu mi sei simpatico ed oggi è il tuo giorno fortunato… ti faccio subito l’assicurazione e mi chiede gentilmente di spostare le auto, mi consegna la propria assicurazione e mi prega la cortesia di salutarci perché purtroppo deve andare via; mi prendo tutti i dati e qualche giorno dopo mi reco presso quell’ufficio assicurativo. Entro, chiedo del responsabile e racconto l’episodio, quando egli mi fa segno con la mano di fermarmi perché dai documenti consegnati è evidente che quella fosse un’assicurazione falsa!!! Ecco ciò che accade, ma come dicevo sopra nessuno vede nulla!!!

Continuando, ho scoperto in questi giorni come settimanalmente alcune strade – interessate dai mercatini rionali – vengono invase da quegli “stand” movibile, fino ad invadere metà delle corsie stradali, provocando ovviamente gravi disagi agli automobilisti…

Non parliamo poi di rispetto o di educazione stradale, cittadini che attraversano la strada dove non vi sono strisce pedonali, motoscooter con due o più individui che zigzagando e senza casco sfrecciano ad alta velocità, auto che escono dalle vie in controsenso, automobilisti in tripla sosta per andare nel chiosco e/ bar a far colazione e via discorrendo… ma nessuno come dicevo vede nulla!!!  

Ah… proposito, avete mai utilizzato il tratto che dall’autostrada conduce a Corso Indipendenza? Un tratto stradale certamente utile perché evita di proseguire in tangenziale (quasi sempre bloccata) che conduce all’autostrada Catania – Messina, peccato però che da entrambi i lati (sono anni che nessuno ha provveduto a tagliarle) le piante hanno ormai invaso la corsia di sorpasso, ma come sempre, nessuno vede nulla, chissà… m viene il dubbio che forse sono l’unico ad attraversarla…

Ho montato alcuni mesi or sono un oggetto (pochi euro) sullo specchietto retrovisore interno, si tratta di una telecamera che registra ciò che avviene di fronte all’auto, appena si mette in moto; credetemi, se dovessi realizzare un montaggio con i video registrati, sono certo che risulterebbe il più visto nel programma di “Paperissima”, solo che a differenza di quelli trasmessi su cui ridere, osservando il mio… verrebbe soltanto da piangere!!!

Ecco… sono le cose semplici che fanno la differenza, che pongono una città per vivibilità prima o ultima, sono i suoi cittadini a fare la differenza, a far in modo che la propria città cresca o decresca, sì basterebbe poco, ma a volte quel poco non si vuol fare ed allora quando ciò avviene, l’unica soluzione è imporre le regole a tutti e per farlo ci vuole coraggio da parte delle istituzioni (e non consenso…), ma purtroppo questa audacia il sottoscritto non la mai vista e continua ahimè a non vederla in alcun luogo!!!  

Un algoritmo decide per noi…

Siete convinti di essere liberi, di poter decidere cosa osservare sul vostro smartphone e cosa no, quali video cliccare, quale notizie leggere, bene se pensavate tutto questo, stavate sbagliando!!!
Come ben sapete, quando aprite il web, la prima cosa di cui avete bisogno è il motore di ricerca, perché è lui che al posto nostro, trova i link necessari sui quali si parla dell’argomento di nostro interesse…
Sì… vi danno l’impressione che siete voi a decidere, ma non è così…  c’è una mente superiore che decide per noi tutti!!!
Detta così sembrerebbe, che vi è da qualche parte una presenza sovrannaturale che fa si che ciascuno di noi focalizzi la propria attenzione su alcune pagine web rispetto ad altre…
Non è proprio così, ma quanto avviene ci va molto vicino!!!
Difatti grazie ad alcuni studi sulla rete, ci si è accorti che molte di quelle nostre decisioni, vengono di fatto elaborate da un algoritmo…
Sì… da un software ed è lui che decide cosa farci vedere, cosa consigliarci, cosa mettere subito in prima posizione affinché quel link venga da voi immediatamente cliccato ed ancora mira attraverso una strategia scientifica di incuriosirvi, spingendovi ad esaminare una realtà distorta, affinché non vi concentriate sui reali problemi…
In quel vostro semplice navigare, non vi accorgete dei messaggi subliminali che nel frattempo vi sono passati, è dire che sono lì, sembrano innocenti, transitano senza disturbarvi, anche se nel frattempo ciascun di voi starà pensando che non siete voi gli ingenui capaci di cliccare su quel banner…
Ma che clicchiate o no, la funzione commerciale per la quale era stata realizzata ha avuto successo e mentre decidete sul da farsi, starete già condividendo con i vostri amici quanto avete appena letto!!!
Già, non fate altro che amplificare a dismisura quel propaganda, facendo corrispondere i vostri gusti “suggeriti” a quelli degli altri, che analogamente ripeteranno anch’essi quanto compiuto da chi prima di loro e via discorrendo…
Ecco quindi che quelle pagine, video, foto, iniziano a viaggiare all’infinito tra i vari social, affinché il messaggio possa venire alimentato, per uscire fuori da  quegli schemi prestabiliti, senza farci comprendere se quelle notizie che diffondiamo siano vere o “fake news”!!!
In un mondo “anonimo” e con il diffondersi di idee ripetute, si diventa ogni giorno di più, sempre più indefiniti, quasi fossimo dei “replicanti” di quei messaggi che mancano ineluttabilmente del nostro punto di vista…
Già… nessuna espressione, neppure un’emozione, ciascuno di noi ignaro “algoritmo” di quella strategia con cui i social impongono i loro contenuti…
Messaggi dozzinali dei quali potremmo fare a meno, ma di cui purtroppo – quasi fossimo sotto gli effetti di allucinogeni – non riusciamo più a distaccarci, mentre nel frattempo qualcuno al di sopra…ha deciso per noi!!!

Volto gli occhi per non vedere più nulla fermarsi nella sua apparenza…

E l’aria è nuova!!!
E tutto, attimo per attimo, è com’è, che s’avviva per apparire… 
Già, volto subito gli occhi per non vedere più nulla fermarsi nella sua apparenza e morire… 
Solo così soltanto posso vivere ormai…
Rinascere attimo per attimo e impedire che il pensiero si metta in me di nuovo a lavorare, e dentro mi rifaccia il vuoto delle vane costruzioni…
Ma la città è lontana… 
Me ne giunge a volte nella calma del vespro il suono delle campane, ma ora quelle campane le odo non più dentro di me, ma fuori, suonano… si suonano per se, fremono di gioia nella loro cavità ronzante in un cielo azzurro pieno di sole, pesanti e così alte su quei campanili aerei…
Pensare alla morte, pregare… 
C’è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane… 
Io non l’ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo… e rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori…
Viviamo oggi una realtà in perpetuo mutamento…
Nulla può essere fissato da schemi precisi e preordinati, onnicomprensivi del tutto…
Ogni immagine globale che pretenda di sistemarla, non è altro che una proiezione soggettiva di ciò che non esiste… 
Osservate… la realtà non è più chiara, anzi è divenuta multiforme, versatile, non esiste più alcuna prospettiva privilegiata da cui osservarla, mentre al contrario, le prospettive possibili sono divenute infinite e tutte assimilabili…
D’altronde in un mondo divenuto relativo, non vi è più una verità oggettiva che possa andare bene per tutte le condizioni… poiché ciascuno orienta la verità in modo soggettivo, a seconda delle circostanze o di come si dispongono le circostanze o gli individui…
Ne deriva quindi un’inevitabile incomunicabilità fra gli uomini: essi non possono intendersi, perché ciascuno fa riferimento ad una realtà che va bene per lui e poco interessa se la questa possa andare bene anche per per gli altri, si vive in un mondo certamente soggettivo, che gli altri non comprendono ed è il motivo per cui, la maggior parte delle volte lo evitano…
La realtà dimostra quindi di non essere più organica, ma si va sfaldando in una varietà di frammenti che non hanno più alcun senso complessivo.
C’è sfiducia in ciò che è reale, mentre ciò che è relativo diventa l’univo vero valore di collegamento al soggettivismo assoluto, vissuto in questa nuova realtà, mediante i nuovi strumenti della razionalità…

Tutto ciò che vediamo, tutto ciò che siamo, tutto ciò che ci circonda… non esiste, ma rappresenta semplicemente una momento isolato di un qualche esperienza indefinita…
Non resta quindi che prenderne atto, accettare la totale incoerenza dell’uomo e convivere con la mancanza di quel senso del reale.
L’Io ha perso ormai ogni sua consistenza e pian piano inizia a frantumarsi, fino ad annullarsi totalmente in una serie di piccoli frammenti, dove ciascuno di essi, resta slegato dal resto…
La crisi dell’individuo evidenzia che egli ha raggiunto il suo apice negativo e come un’automa viene inghiottito da questo sistema che lo vuole sempre più incerto e superficiale…
Ecco il motivo per cui la maggior parte utilizza una maschera, in particolare se questa rappresenta un altro soggetto, già… anche di qualcuno che forse si conosce davvero: Servirà a darsi una aria diversa, chissà forse potrei dire… una parvenza di ciò che non si è, ma che si vorrebbe essere!!!
D’altronde diceva William Shakespeare: Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. 

Dal 25 Marzo… quale governo ci aspetta???

Come sempre… per fare casini dobbiamo chiamare i nostri politici!!!
Sapevano ancor prima delle elezioni, che saremmo finiti (a causa di una mancata legge elettorale corretta) in questo completo caos… ed il motivo di questo marasma generale è da ricercarsi in una sola parola: “inciucio”!!!
Già, noi cittadini non dobbiamo far finta di dimenticare chi ha voluto questa legge elettorale, che sappiamo non premiare il partito che raggiunge il maggior numero di voti, ma premia sostanzialmente coalizioni messe insieme con il 5-10-15-20% ciascuno e la cosa assurda è che vorrebbero per di più… andare al governo!!!
Da quanto sopra, si comprende come la matematica nel nostro paese sia di fatto un opinione!!!
Già… i conti da noi, vengono fatti a “testa di caz…”!!!
Vorrei ricordare a quanti non sanno fare 2+2, che la realtà –nuda e cruda- è tutt’altra…
Innanzitutto, bisogna tenere conto dell’affluenza alle urne che è stata del 73% per cui possiamo riassumere le votazioni in maniera semplice; Innanzitutto… 
– del 100% degli italiani, il 27% ha scelto di non votare, per cui, questi signori, che vorrei aggiungere sono milioni, hanno preferito di non dare alcuna preferenza ai partiti in lista, gli stessi che in questi anni li hanno governati!!! 
Per cui, questa percentuale bisogna innanzitutto detrarla… o forse si vuole fare finta che non esistono oppure che parliamo di cittadini non di questo paese!!!
Da quanto sopra, quindi si ha:     
– il 32,5% degli italiani ha votato per il M5Stelle…
Quindi se sommiamo il 27% degli astenuti con il 32% di coloro che hanno votato per il M5Stelle… si ha il 59% del paese, ciò che resta quindi è il 41% che comprenderete bene, rappresenta una minoranza, formata da due coalizioni, quella di “centro-destra” e quella di “centro-sinistra“…
Per voler essere corretti, dobbiamo dividere questo 41% secondo le percentuali da esse raccolte:
– Coalizione di Centro-destra” formata da Lega (primo partito della coalizione con il 17,37%,) + Forza Italia (secondo con il 14,01%) e terzo la DfI (4,35%) e NcI (1,30%) per un totale del 37%… 
– Mentre il Centro-sinistra” (con il Pd ed i vari partiti che non sto qui ad elencare) hanno ottenuto il 22,85%…
Quindi, se consideriamo che il 37% (del centro-destra) deve essere inteso sul 73% del totale, quel valore andrebbe inteso come il 27,01% degli affluenti al voto…
Mentre per il centro-sinistra, la percentuale del 22.85% andrebbe ridotta al 16.68 degli affluenti al voto…
Ecco, forse da questi nuovi dati, si può ben comprendere come, il centro-destra rappresenta al massimo soltanto il 27% degli italiani… mentre il centro-sinistra con quel suo 16,68% racconta di una percentuale veramente ridicola…
Ecco… forse rileggendo questi numeri, qualcuno finalmente potrebbe finirla di dire “minchiate” o di promuoversi a leader di un paese, che nei numeri non l’ha minimamente votato!!!   
Non so comprendere in quali modi il Presidente Mattarella, riuscirà a trovare una soluzione a questo intreccio… penso che si sentirà come un extraterrestre che dovesse ricevere un messaggio terrestre, come quello allegato qui accanto…   
Ciò che mi preoccupa maggiormente è sapere che il prossimo governo, potrebbe non durare più a lungo di due anni… e vedrete come, dopo questo periodo, qualcuno proverà a farlo cadere!!!
D’altronde, con cittadini inermi che stanno lì ad attendere che accada un miracolo, sapendo già che questo non accadrà… ditemi, ma quand’è che questa nostra politica e questi suoi inconcludenti politicanti, inizieranno a lavorare sul serio, per provare a salvaguardare da un fallimento economico, questo nostro paese???  

Premonitions: Cave e impianti di frantumazione e betonaggio…

Dicono che prevedere il futuro sia un dono… ma  aldilà della fantasticheria e della credulità popolare, qui di magico, esoterico o anche di una eventuale predisposizione soprannaturale non vi è nulla… 
Vi è soltanto la capacità di comprendere cosa sta per accadere, osservare e interpretare situazioni che a breve potrebbero verificarsi e saperle evidenziare sulla carta – nel mio caso sul web – ancor prima che esse si compiano…
Ecco perché il sottoscritto, alcuni giorni fa (precisamente il 19.12.2017), aveva riportato alla fine di un post riguardante per l’appunto il titolo in testa, quanto segue: “ osservando quanto sta avvenendo in altre realtà produttive della nostra regione, non mi meraviglierei di leggere tra qualche giorno, i nomi evidenziati di qualcuno di quegli addetti -di questo specifico settore- riportati come ormai consuetudine, su tutte le note testate d’inchiesta giornalistiche, a causa di nuovi provvedimenti giudiziari compiuti dalle nostre “puntuali” Procure Nazionali”…  
Ed ora quanto avevo previsto è accaduto; riporto difatti quanto ha pubblicato stamani il quatidiano web meridionenews al link: http://catania.meridionews.it/articolo/62091/mascali-sequestrata-cava-abusiva-in-zona-vincolata-denunciati-titolare-della-ditta-e-gestore-dellimpianto/
Certo sarebbe bello possedere nella pratica quel potere… non solo per poter cambiare il corso di eventi tragici, ma soprattutto per poter modificare alcune circostanze… grazie al semplice fatto, d’averli potuti guardare in anticipo…
Ma purtroppo il mio non è un dono e neppure una benedizione, anzi la definirei quasi una maledizione, perché ciò che immagino che accadrà, ahimè quasi sempre accade… ma ciò dimostra soltanto che forse so soltanto interpretare la realtà, meglio di quanto preveda per il prossimo o immediato futuro…
Ripeto, non la ritengo quindi una virtù e neppure un manifestazione extrasensoriale, ma fa parte della propria esperienza personale e  professionale, di quel mondo che si è avuto modo di conoscere nel corso della propria vita e che ora si rivela utile, per intuire ciò che si sta per concretizzarsi…
Non so quindi se si possa considerare un talento, forse si tratta di una semplice abilità, agevolata più dal fatto di dover vivere in questa terra, dove solitamente i corsi e i ricorsi storici, si ripetono in maniera talmente frequente, da apparirci quasi come fossero dei “dejavu”…
Ecco perché ritengo questa mia abilità extrasensoriale di prevedere il futuro, una semplice casualità… certo, con un’alta probabilità di centrare la previsione, ed è forse per questo motivo che a molti quanto dal sottoscritto profetizzato, non passa inosservato…
Certo se potessi sfruttare in maniera diversa questi presagi, li userei per penetrare in quei portali temporali giusti per modificare il passato ed il presente, quelle scelte fatte e/o subite soprattutto da centinaia e/o di migliaia di cittadini inermi, al fine di sovvertire, il più delle volte, quelle situazioni che avremmo voluto fossero diverse… 
Ma ahimè… quanto appena detto, anche se ne avessi il potere non funzionerebbe, già è questo il problema col futuro: ogni volta che lo si guarda… cambia perché lo si è guardato, e questo ovviamente modifica… tutto il resto!!!

Tutto cambia affinché nulla cambi…

In questi giorni ho visto in streaming una fiction intitolata “Maltese. Il romanzo del commissario“… con protagonista Kim Rossi Stuart, collaborato da un cast eccellente, dove anche la comparsa più insignificante è stata interpretata da attori bravissimi…
Nulla a che fare con quelle serie televisive nelle quali, si cerca di ricreare ambienti e costumi siciliani con attori che definirli “cani” offende quel genere animale… 
Già definirli “scadenti” è quasi un merito, in particolare quando recitano e dimostrano quella improvvisata incapacità professionalità… e difatti, quando vengono proposti sceneggiati di quel tipo, con quegli attori “raccomandati”, dopo solo alcune scene, cambio e passo ad altro…
Questa viceversa, a differenza di quelle, è perfetta, per di più… ambientata in una Trapani bellissima degli anni 70’…
I colori, le immagini di quel territorio, i paesaggi di quella parte di Sicilia occidentale, sono posti in maniera scenografica e fanno da sfondo all’indagine del commissario… nondimeno, senza farsi “insudiciare” da tutti quegli omicidi che nel corso di quelle investigazioni vanno, di volta in volta, sopraggiungendo…
Il protagonista, Dario Maltese, fuggito anni prima come in molti dalla Sicilia, ritorna in quella sua terra, dove il padre, anch’egli commissario, si era suicidato molti anni prima, per le accuse infamanti e ingiuste, che lo avevano colpito…
Stessa fine aveva fatto il suo migliore amico, quando un giorno prima delle sue nozze era stato barbaramente assassinato, ed è il motivo principale che lo ha spinto nuovamente a ritornare in questa sua città natia…
Guardare oggi quella fiction, mi ha fatto comprendere come, da allora ad oggi… nulla sia cambiato… anzi tutto è rimasto inalterato!!!
Sì… sono cambiati gli uomini delle istituzioni, quelli dei servizi deviati, i mafiosi, i politici, i partiti i governo e d’opposizione, gli imprenditori, gli uomini di chiesa, le marionette della PA, tutti “pupi” di un sistema che ha continuato a tenere le fila ed i cui “pupari” si sono tramandati negli anni quell’eredità, da padre in figlio…
Mi piace la dicitura che compare alla fine della fiction che dice: “i personaggi riportati potrebbero essere reali, ma rappresentano nomi e vite sostanzialmente di fantasia“…. 
E’ bellissima questa frase, chissà forse ci si è resi conto durante la realizzazione della fiction, di quanto la verità di quella sceneggiatura, non fosse poi così lontana, dalla realtà che negli anni, noi siciliani abbiamo vissuto e che purtroppo ancora oggi, stiamo subendo!!! 
Ho letto sul web che ad ispirare questa fiction sia stato il commissario Cassarà… assassinato sotto la propria abitazione il 6 agosto del 1985, insieme ai due agenti dell scorta, da un gruppo di nove uomini armati di mitragliatori (AK-47), appostati sulle finestre e sui piani dell’edificio in costruzione di fronte alla propria palazzina…
L’agente Roberto Antiochia, che era uscito dall’auto per aprire lo sportello a Cassarà, venne violentemente colpito dagli spari e cadde a terra davanti al portone di ingresso dello stabile, mentre Natale Mondo (l’altro agente di scorta) restò illeso, riuscendosi a riparare sotto l’automobile bersagliata dai colpi dei killer, ma sarà ucciso anch’egli il 14 gennaio 1988…
Il commissario Cassarà, spirò sulle scale di casa tra le braccia della moglie Laura, accorsa in lacrime dopo aver visto l’accaduto insieme alla figlia dal balcone della propria abitazione… 
Stranamente – come per il giudice Borsellino – dopo l’assassinio (e/o contemporaneamente a esso), sparisce in questura la sua agenda, dove si presume fossero annotate informazioni importanti…
Sembra retorico… ma tutti coloro che hanno provato a cambiare questa terra, che hanno voluto combattere in prima linea, sono finiti ammazzati… mentre tutti gli altri, già coloro che hanno scelto di allontanarsi e dirigersi verso la capitale, casualmente negli anni, hanno occupato posizioni prestigiose di governo… 
Ma… forse la storia non è quella che abbiamo letto in tutti questi anni, forse nulla centra con quanto riportato da quei media fortemente legati a quei poteri “occulti” che hanno fatto in modo di limitare o filtrare, tutte quelle notizie sconvenienti… a discapito di quel giornalismo libero, che oggi, finalmente grazie al web, dimostra di essere certamente più coraggioso!!!
Quella Sicilia degli anni 70’… non è minimamente lontana da quella del 2017, dove la lotta per la verità si trova a scontrarsi quotidianamente con la prevaricazione, i ricatti, le coercizioni e le intimidazioni, e via discorrendo… in un territorio costantemente violentato, da abusi e sopraffazioni…
Ma tanto lo sappiamo bene, è tutto predisposto alla perfezione: affinché tutto cambi… per non dover cambiare!!!

Gli ultimi saranno ultimi…

Approfitto del titolo del film appena visto con Paola Cortellesi, Alessandro Gassman e Fabrizio Bentivoglio, per riprendere nuovamente un tema che mi sta molto a cuore… quello del disagio sociale, della povertà, delle disuguaglianze, tra chi ha troppo e chi non possiede nulla… 
Il film è come la nostra vita, dovrebbe raccontare momenti felici e gioiosi… come potrebbe essere guardare al cinema una commedia e di contro invece, nasconde quei momenti amari, che sono di fatto… la realtà di questo nostro paese!!!
Gli attori sono bravi, aggiungerei perfetti nel calarsi nei personaggi che rappresentano in maniera disinvolta, quasi fossero essi stessi a dover rivivere le proprie esperienze quotidiane…
E’ un misto tra quella commedia all’italiana e quel neorealismo nato e sviluppatosi in Italia durante il secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, negli anni compresi tra il 1943 e il 1955, caratterizzato da trame ambientate fra le classi disagiate, dove si evidenziavano i problemi dei lavoratori e delle lavoratrici, con il più delle volte… riprese all’aperto e utilizzando per le parti secondarie, attori non professionisti o certamente agli inizi delle loro carriere…
Primeggiano le condizioni disastrose economiche e morali, quel tentare a tutti i costi d’andare avanti, facendo i conti con quelle prospettive di una speranza migliore, con il desiderio di una maternità, il più delle volte posticipata… in attesa di una preferibile condizione di vita…
Un’illusione di riscatto, che tenta di lasciarsi il passato alle spalle e di ricominciare finalmente una nuova vita, senza più frustrazioni, povertà e disperazione….
Il marito… senza occupazione, che trascorre la propria esistenza al bar, con gli amici, a giocare, bere e scommettere, mentre lei umile pendolare, che viaggia ogni mattina per recarsi a lavoro, guardando il mondo (come diceva la canzone di Gianni Togni… ) da un oblò… ripercorrendo quella medesima provinciale, centinaia e centinaia di volte, quasi fosse un déjà vu… dove circostanze osservate casualmente, tendono a ripetersi talmente spesso che provocano la sensazione di esperienze in precedenza già vissute… 

Ed in quel guardare fuori dal bus, ecco che si specchia negli aloni del vetro e rivede la sua vita, quei sogni di una donna semplice che sognava soltanto una vita dignitosa, insieme al proprio marito, coronamento di quel desiderato amore, che finalmente si concretizza, quando Luciana (la protagonista) scopre di essere incinta…

Una lieta notizia alla quale seguirà un’altra terribile, la perdita del proprio posto di lavoro…
S’incrociano così due storie, tra lei e quella di un poliziotto anch’egli tra gravi difficoltà personali, familiari, d’adattamento in quel centro Italia lontano dal suo nord, con colleghi antipatici e provocatori, tutti elementi che fanno trascorrere in maniera tediosa le proprie giornate, operando quel suo impegno all’interno delle forze dell’ordine, tra irritazioni e fastidi…   
C’è tutta la tristezza di vivere in quel racconto amaro, che riflette le problematiche che sta attraversando il nostro disilluso paese… e dove diventa difficile ridere a battute… sapendo quante lacrime reali…  sono taciute in quelle frasi ed in quei gesti.
Un mondo a pezzi, dove la giustizia non esiste, i diritti vengono violati, l’amicizia si dimostra ingrata e dove si viene pugnalati e si svende la propria dignità per un pezzo di pane… 
Questo se pur nella sua drammaticità è un film da far vedere, ma soprattutto da consigliare agli adolescenti… così presi dai loro smartphone, nell’inviarsi quei messaggi banali, senza capire che a breve, anche per loro, figli di persone semplici, stia per giungere quel periodo tragico… dove non basterà per emergere, quella propria capacità meritocratica accademica o professionale, ma si dovrà fare i conti, con un sistema corruttivo, basato principalmente su raccomandazioni, favoritismi, amicizie, appoggi, parentele, intercessioni, presentazioni, esortazioni, continue richieste, che hanno quale unico fine, quello ormai consueto di far avanzare il coglione di turno, a scapito sempre e purtroppo, di quello certamente più capace e intelligente!!!
Ma questo è ciò che si vuole in Italia… perché gli ultimi debbano sempre stare ultimi…
Poi però ci si meraviglia, come quegli stessi “ultimi”, partiti via da questa ingrata terra e dislocatisi in altri paesi più civili (e soprattutto meno corrotti) nel mondo, dimostrino con proprie capacità professionali, di meritare il titolo di essere primi!!!
Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi, che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà…
(Anna Frank)