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Berlusconi? Non dimentichiamo che Dell’Utri è in galera”!!!

Ecco cosa ha dichiarato alcuni giorni fa il pentito Gaspare Mutolo: “Io non immagino una politica senza mafia. Berlusconi? Non dimentichiamo che Dell’Utri è in galera
Gaspare Mutolo, ex mafioso, fedelissimo e autista personale di Salvatore Riina, è tra i pentiti più importanti della storia di Cosa nostra…..
Ricorda, “negli anni 70′ mi era stato detto insieme ad altri, di rapire Berlusconi, manco sapevo che si chiamava così, ci avevano detto è quello di Milano 2…
Eravamo in diciotto, c’era nel gruppo di commando anche Totuccio Contorno… 
Poi all’improvviso arrivò il contrordine dell’allora Capo Mafia, Gaetano Badalamenti… e così, per evitare che si potessero creare nuove iniziative personali, in particolare dai cosiddetti “canisciolti” di quella associazione criminale, si è pensato d’inserire tra i dipendenti del Cavaliere della sua Villa, un certo Mangano… si Vittorio Mangano, meglio conosciuto come lo “stalliere di Arcore”, lo stesso che secondo il pentito Gaetano Grado “portava fiumi di miliardi a Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi”!!!
Riprendendo le dichiarazioni di Mutolo: “Riina era un uomo carismatico, per me è stato un papà. 
Siamo stati in galera insieme e lì è nata una profonda amicizia… 
Lui era un personaggio carismatico, non era prepotente, conquistava le persone con le belle parole… 
Non abbiamo mai litigato, solo che a un certo punto ognuno ha preso la sua strada”!!!
Nel giorno della morte di Toto Riina, il collaboratore di giustizia, ha voluto partecipare ad un incontro con alcuni corrispondenti della stampa estera.
Con il viso incappucciato, ha raccontato che dietro l’arresto di Luciano Liggio ci fosse proprio Totò Riina, in quanto se pur fino al 1973/74 era stato ai suoi ordini, Liggio aveva pensato di estrometterlo ed allora Riina, lo fece arrestare a Milano, prendendo il suo posto…
Secondo Mutolo, quel posto doveva andare a Provenzano, ma egli era diverso da Riina, era – sono le parole usate – un… “bonaccione“!!!
Quindi dà una sua personale interpretazione sulla guerra di mafia scatenata dallo stesso capo dei capi: “Riina, arrivò a costruire questo sistema che induceva le persone a lui affezionate, a tradire i loro capi. 
Lui ha fatto uccidere i suoi migliori amici perché a un certo punto era diventato pazzo e aveva sempre paura di essere tradito a sua volta”.
Eccolo infine entrare nel vivo dei rapporti mafia/politica. 
Dentro cosa-nostra, c’erano anche i cugini Salvo che con Salvo Lima detenevano le redini…. tutti sapevano quanto fossero amici  di Andreotti ed infatti, in quel periodo tutti i voti andavano verso la democrazia Cristiana, che con oltre il 40% deteneva  il potere e dominava l’isola… 
La mafia d’altronde era ben accettata, anche dai cittadini, poiché garantiva lavoro e benessere… il tutto ovviamente, finché non s’è messa contro il governo. 
In quella nostra terra, in ciascuno dei quei paesi d’altronde comandavano tre persone: il prete, il mafioso e il maresciallo. 
Ma il maresciallo si sa… non perseguitava il mafioso, perché egli non era un criminale come gli altri e così, quell’uomo d’onore era libero di circolare tranquillamente, anzi, influenzava con il suo carisma politico/dirigenziale i voti dei suoi concittadini e nel contempo, comandava i suoi “scaloppini” dando gli ordini da eseguire…
Ed ecco quindi che nel descrivere i rapporti recenti tra mafia e politica, il pentito Mutolo, tira in ballo anche Silvio Berlusconi: “Sì… anche Berlusconi, non dimentichiamoci per altro chi è l’amico intimo del Cavaliere, sì… il Sig. Dell’Utri, attualmente residente presso il penitenziario di Rebibbia, oppure vogliamo forse far scomparire anche questo? 
Ma di ciò… ho già scritto dettagliatamente nei miei precedenti post:

Catania come Amsterdam…

C’era una volta la “Red zone” quell’area della vecchia San Birillo… posta al centro di Catania, tra la Via di San Giuliano e la Via Di Prima…, un’area in cui erano raccolte la maggior parte delle abitazioni delle prostitute di Catania…

Erano intersecate dalla Via delle Finanze, Via Pistone, Via De Marco, Via Buda e costituivano il centro nevralgico di quel mercato del sesso… che dal dopoguerra fino a qualche anno fa, ha rappresentato, per molti catanesi di quel periodo…, un punto di ritrovo.
In questi anni, con l’avvento della “movida”, tutte quelle costruzioni sono andate trasformandosi, in Bb, hotels, uffici e residence, e pian piano le prostitute sono state così costrette ad allontanarsi…   
Ed allora, dove si sono trasferite…???
Ecco, basta attraversare la sera la nostra città per ritrovarle… sono lì accanto ai marciapiedi… pronte ad accalappiare quei clienti automobilisti, che “contrattando” dal di dentro delle loro auto, sperano di trovare qualche ora di piacere…

Le trovi in piedi, in gruppi da due o tre, tutte con abitini ristretti e con le gambe, messe bene in mostra, stratagemmi che hanno quale scopo quello d’attirare l’attenzione…

Ecco quindi che si tratta soltanto di uno spostamento fisso ad uno mobile…
Quindi, dalla stazione in direzione playa o scogliera, fino a giungere quasi ad Acicastello… sono lì – a volte adiacenti il cofano di un”auto aperta, quasi a voler chiedere aiuto… ( questo stratagemma serve a proteggere gli eventuali clienti… che sono così giustificati nel fermarsi… dichiarando in caso di fermo… di aver dato solo ed esclusivamente, la propria disponibilità o assistenza a quelle impacciate ragazze…
La verità è che sono in tanti… quei “fessacchiotti” ( che tanto per divertimento o perché interessati) accostano ed il più delle volte… vanno via con una di loro.
Poi ci sono quelli ( per lo più… anziani o extracomunitari) che dal lato opposto della strada si godono lo spettacolo…, stanno lì didatti a guardare per tutto il tempo…, imbambolati, aspettano improvvisi gesti o manifestazioni erotiche, fatti attraverso balli improvvisati o lap dance sui pali della segnaletica, causando non poche volte… incidenti automobilistici!!!

Il problema più grave è che (transitando con l’auto), ci si accorge che molte di esse, sembrano essere minorenni…, qualcuno dice che provengono dall’est europa, e sono state immesse nel mercato della prostituzione, da criminali senza scrupoli…, con la promessa di una vita migliore o per pagare i debiti delle loro famiglie, rimasti in quei paesi di provenienza… 

Non bisogna dimenticare inoltre, che non esiste una normativa di riferimento, per poter perseguire tale reato…, in quanto non è previsto il cosiddetto “reato di prostituzione”… ma solo quello di “sfruttamento” o “favoreggiamento”!!! 
Se poi a queste ragazze, ci sommiamo, tutte quelle colleghe escort, che operano autonomamente presso le loro abitazioni o lavorano in quei chiamati “centro massaggi”, ecco che il numero di queste, aumenta considerevolmente…
Certo, basterebbe poco per far crollare questo mercato, ma la verità è che l’attività sessuale rappresenta da sempre non solo un business… (si riporta in tutte gli scritti che questa attività… rappresenti il mestiere più antico del mondo…) ma soprattutto, costituisce una parte fondamentale della vita delle persone, sia perché tale predisposizione è insita nella natura umana (chissà forse a causa della sua funzione riproduttiva… poiché permette alla specie di poter sopravvivere), ma in particolare, per quel bisogno fisico che va oltre la procreazione, ma s’interseca con la stimolazione di quelle aree che nulla centrano con l’apparato riproduttivo… ma trattasi di particolari zone all’interno del cervello, che sviluppano quel benessere mentale, tanto conosciuto come piacere…
Il piacere provocato da una stimolazione sessuale, determina un benessere a livello fisico… anche nei casi in cui, alcuni soggetti per ottenerlo, sono costretti a contraccambiare con il denaro…
Non bisogna trascurare che, la maggior parte degli uomini o delle donne, hanno proprio in casa loro, rapporti limitati con il partner…, ed  a volte, questi stessi, si riducono ad essere, del tutto inesistenti… ed è logico quindi che con il tempo, uno dei due partner (quello che si sente maggiormente trascurato), indirizzi verso altri soggetti le proprie attenzioni…

Ora, sarà la necessità di volersi sentire desiderati, sarà che si cerca di dimostrare a se stessi, ai propri amici/amiche, quella super-capacità amatoriale, sarà che forse non si è capaci di soddisfare il proprio partner, sarà che il rapporto sessuale viene configurato come un qualcosa con cui bisogna sempre competere…, comunque tirate le somme, il fattore fondamentale che conduce ai rapporti sessuali è quello soprattutto sociale, quel voler in tutti i modi evitare, di rimanere soli o isolati dal gruppo…
Per cui, anche il rapporto sessuale con una prostituta, per quanto squallido possa configurarsi, rappresenta per taluni soggetti, un modo importante d’espletare la funzione all’interno della società…, permette loro, di superare quelle difficoltà interiori, che si manifestano quando si è costretti a confrontare con gli altri, sia con il proprio partner, che con quanti appartengono al sesso opposto, sperando così, di poter riacquistare quella fiducia in se stessi, che da sempre… sanno di non possedere…, una vera e propria incapacità personale, dimostrata dal fatto, che molti di loro, preferire discutere che fare sesso…  con le prostitute!!!
Comunque, non è il sesso, in realtà, che si fa vendere alla prostituta: è la sua degradazione.
E il compratore, il cliente, non sta comprando la sessualità, ma il potere!!!