Egr. Sig. Costanzo, Le scrivo questa mail perché sono sicura che questa mia notazione avrà modo nel suo blog di essere ben rappresentata.
Quanto sto per descriverLe rappresenta una di quelle storie dove i personaggi sembrano slegati, ciascuno di loro è distante, ma poi con il passar del tempo e nello specifico, si scopre come essi siano fortemente connessi…
Lo si capisce dai passaggi più o meno formali, dalle comunicazioni inviate e/o ricevute, dagli incarichi assegnati, dalle relazioni compiute che dimostrano mai essere “equidistanti” o quantomeno equilibrate, ma viceversa si dimostrano lacchè in tutti quei loro passaggi “galanti“.
Quanto sto per raccontarLe potrebbe apparire come una bega condominiale, di quelle che ciascuno conosce bene per averle vissute, ma quì non si tratta di affrontare problematiche tra pochi condomini di un modesto stabile, no, qui affrontiamo un enorme condominio, con quasi un migliaio di famiglie, molti dei quali non residenti o quantomeno potremmo definire ciascuno di essi “stagionali“, rappresentanti di quell’enormità di somme versate, una miniera per chi poi le gestisce.
D’altrode va detto, i proprietari di quegli immobili non hanno alcun peso, ciascuno di loro possiede un potere decisionale ridicolo e non si provi ad entrare nell’ambito dei controlli gestionali, su quest’ultimo tema non vi potrà mai essere alcun confronto e ancor meno verifica!
Comprenderà da se come la maggior parte dei condomini preferiscono tralasciare qualsivoglia loro diritto a interfacciarsi costruttivamente con quel proprio amministratore, in quanto, pur conoscendo le problematiche e avendo certezza che quel loro conto condominiale potrebbe non essere corretto o incrementato di poche centinaia di euro non si soffermano a riflettere che nel caso in cui tale importo potrebbe risultare esiguo per ciascuno di loro, quest’ultimo moltiplicato per tutti i condomini diventa un bel “tesoretto” in mano di chi detiene quel forzieree cioè dell’amministratore; d’altro canto, basti moltiplicare €.100,00 x 1.000 abitazioni, ed ecco ben 100.000 euro a disposizione della cassa, somme che poi spariranno attraverso fittizie giustificazioni di spesa…

Ma se quanto sopra potrebbe essere considerato una noncuranza da parte di quei condomini, ciò che diviene grave è quando a quegli esborsi illlegittimi si sommino debiti non liquidati e un saldo in negativo di oltre 1.000.000,00 di euro!!!
Vede il complesso di cui parlo possiede una storia complessa che ha avuto inizio mezzo secolo fa e che ha visto l’avvicendamento di soggetti più o meno pittoreschi, molti dei quali veri e propri responsabili di una costante emorragia!!!
Per cui: dinnanzi a queste evidenziate gravi circostanze, quale decisione prenderanno i proprietari di quel condominio??? Nessuna… quel soggetto in questione e molti suoi sostenitori rappresentano gli stessi che da decenni hanno fatto su quel condominio man bassa: soldi, immobili, insolvenze ed un continuo atteggiamento arrogante che dimostra non avere remore sulle possibili conseguenze!
Vede, la scrivente pensa che quando esistono condomini di questa importanza, dove circola tanto denaro – si potrebbe paragonare quel bilancio a un piccolo Comune – sì quando ciò accade, questi complessi dovrebbero essere sottoposti a un controllo mirato, già a modello Corte dei Conti.
Ed allora mi chiedo: può un condomino, costituito da famiglie semplici e perbene, che con enormi sacrifici ha deciso di volersi acquistare una casetta al mare, chissà magari contraendo un prestito o un mutuo, al fine di possedere quella pseudo “cabina in muratura” dove alloggiare con la propria famiglia durante le ferie estive, per poi improvvisamente risvegliarsi una mattina qualunque con una valanga di debiti o perdendo anche quella stessa proprietà, soltanto perche uno “sciacallo” di turno, ha esercitato l’incarico di amministratore (un dipendente pagato dall’intera comunità condominiale) in maniera contraria alla legge e soprattutto restando impunito?
Sig. Costanzo, come ha potuto verificare dagli allegati presenti nella mail trasmessa, sono stata condannata da poco da una sentenza ingiusta!!!
Un esborso quello a cui sono stata costretta che si somma agli altri precedenti (anch’essi ingiusti) che rappresentano la prova inconfutabile di un modus operante sleale, in quanto, oltre ad avere “saccheggiato” la borsa della mia famiglia, ha intaccato la stima che avevo per tutti coloro che si occupano dall’interno di quei Tribunali di giustizia, ma che stranamente, con eguali ruoli, evidenziano differenze capacità interpretative…
D’altronde vorrei aggiungere che quanto materialmente (e moralmente) ho subito, penso sia accaduto esclusivamente per non essermi genuflessa a quel mio amministratore (e a molti suoi amici…), per aver voluto legittimamente “ficcare il naso” nei conti e/o nelle problematiche di quel mio condominio.
Mi perdoni, la mia non è ostinazione, nè caparbietà, potrei dire che in un qualche modo rifletto quanto Lei quotidianamente realizza attraverso i suoi post, quel voler esaltare in ogni circostanza principi di legalità e rispetto delle istituzione!
Sì perchè sono questi i valori con cui sono cresciuta e a cui nella mia vita ho dato priorità; un modus di vita non certo agevole, ma che mi ha trasmesso grande forza, carattere e dignità, dimostrando sempre di non voler mai arretrare o arrendersi dinnanzi a quei poteri illegali, corrotti ed occulti, senza mai ricercare il proprio tornaconto personale, ma lottando non solo per se stessi, ma soprattutto per gli altri.
Sig. Costanzo, nel corso della mia vita mi sono arresa soltanto dinnanzi l’amore, l’amicizia, la bellezza, la natura, l’arte, la sapienza, viceversa ho sempre pensato che la storia vada scritta, perchè soltanto così che diventiamo – in concreto – protagonisti di essa.
Sono certa che Lei comprenderà bene queste mie ultime parole…