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Certificazioni aziendali: Un doppio filo da tessere.

In un mondo sempre più competitivo, ci troviamo frequentemente di fronte a termini come certificazioni, attestazioni, formazione e qualificazioni. 

Ma ci si chiede: queste etichette attestano davvero la qualità e l’affidabilità di un’impresa, o si trasformano in un semplice strumento di un sistema burocratico parallelo che, nei nostri confini, sembra privilegiare sempre i “soliti noti”?

Le certificazioni sono spesso presentate come garanzia di eccellenza e professionalità, ma quanto realmente influenzano sulla nostra percezione dell’affidabilità di un’azienda? 

È innegabile che alcune di queste certificazioni possano rappresentare un valore aggiunto, dimostrando un impegno concreto verso standard elevati e buone pratiche. Tuttavia, è altrettanto vero che esistono situazioni in cui il processo di ottenimento di tali riconoscimenti diventa un labirinto burocratico, dove ciò che conta non è il merito, ma piuttosto le relazioni.

Spesso, le aziende si ritrovano a investire tempo e risorse per ottenere certificazioni che, nella realtà, non sempre si traducono in un reale miglioramento del servizio o prodotto offerto. 

Ma chi ha davvero accesso a queste opportunità? L’ombra della raccomandazione e del favoritismo si allunga complicando ulteriormente il quadro. Mi chiedo quindi, se stiamo davvero costruendo un’imprenditoria migliore o se, al contrario, stiamo alimentando un ciclo di privilegi che avvantaggia pochi a discapito di molti.

Il cambiamento è possibile? 

Forse… ma è fondamentale promuovere un sistema che valorizzi realmente il merito e la qualità, piuttosto che perpetuare una burocrazia asfissiante e abitualmente clientelare. Solo così potremo garantire che quelle certificazioni diventino uno strumento reale di crescita e innovazione, piuttosto che una semplice formalità.

È tempo quindi di ripensare e ristrutturare un nostro approccio verso quelle certificazioni e/o quella formazione. 

Investire nel talento e nella competenza deve diventare la norma, e non l’eccezione riservata a pochi. 

È giunto il momento di costruire un sistema più equo e, soprattutto, meritocratico! Tuttavia, come spesso sottolineo, puntare sul merito o su una burocrazia efficiente in un Paese dove il clientelismo sembra prevalere non è una sfida semplice. Serve un cambiamento culturale e strutturale profondo per superare queste dinamiche e garantire che le competenze e il valore individuale siano davvero al centro delle nostre istituzioni e della nostra società.

Raccomandazioni e compromessi: fino a che punto si può cedere?

I raccomandati rappresentano gli esseri più spregievoli: convinti di sapere tutto, dimenticano di ricoprire quei ruoli non per meriti propri, ma grazie a una spintarella ottenuta da qualche familiare o parente che, a sua volta, ha passato anni a leccare i piedi a politici o dirigenti!!!

Ho sempre rifiutato le raccomandazioni e lo stesso ho insegnato alle mie figlie!!!

Non per un banale orgoglio, ma perché ho sempre creduto che la soddisfazione più grande sia conquistarsi da soli il proprio cammino. 

Posso dire di esserci riuscito, ma devo ammettere che nel coprso della mia vita la sfida è sempre stata ardua, ancor più in questi ultimi 15 anni, da quando ho deciso di occuparmi in prima persona di legalità in maniera concreta e ciò comprenderete, in un paese corrotto e soprattutto mafioso, ha destato in molti forti preoccupazioni, situazioni che ho pagato in prima persona… 

Ma quanto occorso non mi ha minimamanete cambiato: come ripeto spesso, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare e in fondo, e l’affrontare difficoltà maggiori rende il loro successo ancora più appagante!!!

Si qualcuno va dicendo che nella vita non prevalgono i più forti o i più intelligenti, ma coloro che si sanno adattare. 

Quindi non querce come il sottoscritto, ma bensì giunchi, già… capaci di piegarsi senza spezzarsi. 

Tuttavia, questo adattamento, questa “elasticità”, fino a che punto è una dimostrazione di intelligenza e flessibilità? E quando, invece, scivola – come ormai consuetudine – verso la disonestà?

La linea di confine è sottile… l’elasticità può diventare compromesso, e il compromesso, in alcuni casi, può tradursi in scorrettezza, ma dove si colloca questo questo limite? Forse nelle esperienze di vita di ognuno, nei valori che scegliamo di coltivare???

In molti casi, credo che il confine venga tracciato dai “precedenti“: quei momenti in cui una piccola concessione all’ingiustizia inizia a pesare più del rispetto per la lealtà e l’onestà.

Di solito, questi precedenti si manifestano quando siamo privati di qualcosa di materiale: denaro, opportunità, o persino dignità, ed è qui che l’elasticità rischia di trasformarsi in un vendersi, in un abbassarsi a compromessi “sporchi“, è il momento in cui un’ambizione – o una necessità – si impone sui nostri valori.

Personalmente, non sono mai sceso a compromessi, sì… la mia autostima, che considero un valore prezioso, non mi ha mai permesso di accettare scorciatoie!!! 

Il sapere di aver ottenuto un qualcosa grazie ad una raccomandazione, piuttosto che per meriti personali, lederebbe profondamente la mia autostima, una forza interiore senza la quale mi sentirei fragile, vulnerabile…

Il sottoscritto di contro vuole essere libero da qualsivoglia coercizione, compromesso, libero soprattutto ( come faccio in questo mio blog) di criticare, di dire ciò che penso, di mandare a fanculo, di fare a chiunque la morale senza dovermi preoccupare di venire attaccato per qualche scheletro nell’armadio, di vivere secondo i miei principi di legalità, onesta e soprattutto integrità.

 E questo è ciò che ho trasmesso alle mie figlie, con orgoglio!!!

Comprendo però che in un Paese corrotto e infetto come il nostro, la tentazione sia grande, soprattutto quando una raccomandazione sembra il modo più semplice – o l’unico – per ristabilire un equilibrio di giustizia. 

Ma è proprio qui che si apre una riflessione importante…

La raccomandazione, o meglio la segnalazione, non è in sé sbagliata…. in altri Paesi ad esempio è uno strumento legittimo per valorizzare i meriti di chi li possiede davvero, una pratica trasparente e rispettabile. 

Solo quin da noi, putroppo, è stata corrotta, trasformandosi in un sinonimo di ingiustizia!!!

Qui non serve per premiare il talento, ma per favorire chi non ne ha alcuno, spesso a discapito di chi lo meriterebbe davvero.

Ecco il vero problema: non è l’elasticità in sé a essere sbagliata, ma il modo in cui viene usata. 

Quando pieghiamo i nostri valori alla convenienza, non stiamo più “adattandoci“: no… ci stiamo svendendo!!!

E in quel preciso momento perdiamo qualcosa di più prezioso di qualsiasi vantaggio materiale, già… perdiamo noi stessi!!!

Gratteri: Un esempio di integrità e responsabilità!!!

In un periodo in cui spesso si punta il dito contro la classe politica e dirigente, ma anche nei confronti delle migliaia di funzionari pubblici per sprechi e/o cattiva gestione delle risorse, ecco che con questo post vorrei sottolineare l’esempio di un magistrato (il Dott. Nicola Gratteri) che – per come dichiarato nella  trasmissione di La7 “Otto e mezzo” – nel corso della sua carriera, ha scelto di non utilizzare la tecnologia e i beni messi a disposizione dal Ministero della Giustizia!!!

Egli infatti, con grande senso di responsabilità, ha preferito acquistare di tasca propria tutto ciò di cui aveva bisogno, evitando così di gravare sulle casse dello Stato, un comportamento che denota non solo integrità morale, ma anche un profondo rispetto per il ruolo pubblico e per i soldi di noi contribuenti.

Immaginate per un istante se tutti i nostri uomini istituzionali e di conseguenza i funzionari pubblici e ancora più quei nostri “……..” politici, adottassero per un solo mandato quel simile approccio. 

Non staremmo forse parlando di un Paese improvvisamente più ricco, più efficiente e soprattutto meno incline alla disonestà?

Comprendo perfettamente che si tratta di un gesto semplice, ma potenzialmente simbolico, che dovrebbe far riflettere tutti quei soggetti di cui sopra e fungere da esempio per coloro che oggi ricoprono incarichi pubblici o di grande responsabilità.

Viene quindi spontaneo chiedersi: come potrebbe lo Stato modificare un sistema che spesso concede benefit inutili, sprecando denaro pubblico?

Già… perché molti di questi “gadget” ( tra l’altro costosissimi…) non vengono forniti per migliorare la qualità del lavoro o per rispondere a necessità operative, ma appaiono piuttosto come regalie mascherate, sì… premi destinati a funzionari che nella maggior parte dei casi non evidenziano, né competenza e ancor meno impegno. 

Parliamo di privilegi che anziché valorizzare il merito sembrano favorire molti di quei “raccomandati” e di conseguenza quelle loro inette condotte e, talvolta, persino premiare quei loro comportamenti disonesti.

È ora di invertire la rotta, perché uno Stato che si ritiene (vedasi tutte le dichiarazioni che ogni sera ci vengono “propagandate” dai Tg nazionali) essere virtuoso dovrebbe iniziare a eliminare tutti i benefit non strettamente necessari, mantenendo solo quelli funzionali allo svolgimento del lavoro.

Inoltre, è tempo di premiare il merito in modo trasparente, con incentivi basati sui risultati e non su scelte di “casta” o attraverso concessioni materiali.

E inoltre  fondamentale implementare controlli rigorosi sull’utilizzo delle risorse pubbliche, per garantire che ogni spesa abbia una sua reale giustificazione.

Ed infine, vista la diffusa immoralità che ci relega tra i primi paesi al mondo per livello di corruzione, bisogna ripartire promuovendo una cultura di responsabilità personale, dove chi ricopre incarichi pubblici dia l’esempio, evitando sprechi e privilegi immotivati.

Immaginate solo per un istante il nostro Paese in cui, i fondi risparmiati da queste riforme, vengano investiti in istruzione, sanità, infrastrutture e/o a sostegno alle fasce più deboli della popolazione, un paese dove la trasparenza e l’efficienza sostituiscano gli sprechi e i favoritismi.

Lo Stato e quindi i suoi referenti dovrebbero amministrare la cosa pubblica con lo stesso senso di responsabilità con cui si gestisce una famiglia, non quindi come una risorsa da spremere, ma come un patrimonio da preservare e far crescere per il bene comune… 

Perchè come ripeto spesso: il cambiamento comincia innanzitutto dalle scelte personali!!!

Se non sapete quindi come fare, semplice… potete iniziare prendendo esempio dal Dott. Gratteri!!!

La crisi del "Merito" nel Sistema Pubblico Italiano: Cause e Conseguenze"

Negli ultimi trent’anni, il sistema pubblico italiano – politico, amministrativo e giudiziario – ha mostrato segni di stagnazione, una paralisi che sembra derivare da scelte sbagliate e dall’emergere di un sistema di favoritismi a scapito del merito. 

Questa pratica non solo ha compromesso l’efficacia e l’integrità delle istituzioni, ma ha anche allontanato il Paese da una crescita basata su competenza, trasparenza e responsabilità. 

Al cuore di questo malessere c’è il fenomeno della “casta“: una rete clientelare e immobile di raccomandati, impreparati, spesso incompetenti e, in alcuni casi, persino collusi o corruttibili.

Difatti, in molte aree del sistema pubblico, il principio del merito ha ceduto il passo a una rete di favoritismi, in cui le promozioni e le assegnazioni di incarichi di responsabilità dipendono più da relazioni personali o politiche che da competenze reali. 

Il cosiddetto “sistema di consiglio” ha favorito, nel tempo, una struttura che accoglie individui meno capaci o, nel peggiore dei casi, manipolabili, creando una distorsione che demotiva i talenti e le persone qualificate. Ciò, in ultima analisi, si traduce in una perdita di competitività del settore pubblico rispetto ai sistemi stranieri, dove il merito resta una colonna portante.

Ritengo infatti che l’assenza di meritocrazia non solo limita le capacità di crescita e innovazione del sistema, ma apre anche la porta a forme di corruzione, infatti, l’incapacità di regolamentare in modo efficace e il clientelismo, creano di fatto un terreno fertile per comportamenti devianti e abusi di potere. 

Tanto è vero che la criminalità organizzata, attratta da questi handicap, prova costantemente a inserirsi nelle crepe lasciate dalle istituzioni, attraverso la corruzione di funzionari “compromessi” e favorendo così un sistema di sudditanza per ottenere protezione e vantaggi economici. 

E’ così che questa rete negli anni è riuscita a trasformare le istituzioni in strumenti al servizio di interessi illeciti, danneggiando non solo l’efficienza del sistema stesso, ma anche la fiducia dei cittadini.

Comprenderete quindi quale implicazioni abbiano avuto l’impoverimento delle nostre Istituzioni e soprattutto quali conseguenze sociali abbia con il tempo provocato… 

Difatti, la selezione basata su favoritismi a discapito del merito genera un ulteriore effetto negativo: l’esclusione delle persone più preparate, che scelgono di emigrare o di cercare opportunità fuori dall’ambito pubblico. 

Ciò come abbiamo osservato ha determinato una vera e propria “fuga di cervelli” dal sistema pubblico, impoverendolo di competenze e impedendo il ricambio generazionale. Le istituzioni si ritrovano, così, sempre meno attrezzate ad affrontare le sfide moderne, come la digitalizzazione, la lotta alla criminalità organizzata e le riforme sociali.

Tuttavia, la strada verso un cambiamento positivo c’è anche se richiede innanzitutto un rinnovamento culturale, dove il merito, la competenza e la trasparenza tornino a essere i criteri principali nelle nomine e nelle promozioni all’interno del sistema pubblico. 

La creazione di organi di controllo indipendenti, la protezione dei whistleblower e la digitalizzazione dei processi amministrativi potrebbero inoltre aumentare la trasparenza, riducendo gli spazi per abusi e favori. È indispensabile, inoltre, favorire politiche che incoraggino i talenti e i giovani qualificati a lavorare nel settore pubblico, offrendo loro percorsi di crescita e responsabilità effettiva.

Infine, penso che il nostro Paese sia di fronte ad una sfida decisiva: trasformare il sistema pubblico in un ambiente competitivo e meritocratico, che possa valorizzare le migliori risorse e restituire fiducia ai cittadini. 

Questo cambiamento, però, non può essere solo normativo o tecnico, ma deve investire l’intero sistema di valori che governa il nostro Paese. 

Un futuro migliore richiede istituzioni forti, trasparenti e impermeabili alle pressioni di lobby e criminalità organizzata. 

Ecco eprché la rinascita del merito e della competenza, è non solo auspicabile, ma fondamentale per il progresso di questa nostra società!!!

La riforma Nordio??? Sarà una pacchia per i raccomandati!!!

Per il procuratore di Napoli l’abolizione dell’abuso d’ufficio non aiuta la giustizia e soprattutto le persone oneste. 
Già… con la separazione delle carriere “il pm non ragionerà più da giudice ma da poliziotto”!!! 

Ed allora a chi farà comodo la riforma Nordio che abolisce l’abuso d’ufficio?

È la domanda che il quotidiano “La Repubblica” ha posto al procuratore di Napoli Nicola Gratteri…

La risposta del magistrato è secca e senza fronzoli: «Sicuramente non alla giustizia, al buon andamento degli uffici e soprattutto alle persone oneste. Essa crea un ingiustificato vuoto normativo su aspetti che non sono coperti da altre fattispecie di reato, legalizzando, in maniera priva di ogni senso, delle prassi assolutamente illecite».

All’atto pratico, dice Gratteri, la riforma «farà gioco ai raccomandati che, grazie all’amico membro di commissione di concorso, vincono un posto di lavoro; farà gioco a coloro i quali possono beneficiare di un permesso di costruire in zona vincolata emesso da un loro congiunto; farà gioco a tutte quelle ditte e imprese che si aggiudicano appalti senza gara, perché non è possibile applicare i delitti di turbata libertà degli incanti e di scelta del contraente; farà gioco ai pubblici ufficiali che con condotte vessatorie cagionino danni a comuni cittadini. E non mi si venga a dire che c’era la paura della firma. L’ultima versione era così restrittiva che risultava impossibile perseguire penalmente il pubblico ufficiale che faceva un errore in buona fede».

Si continua a denunciare ma sarà difficile dare risposte!!!

“Sic stantibus rebus” (una locuzione latina traducibile con “stando così le cose”) in soldoni a rimetterci sarà l’esigenza di giustizia di tutti i cittadini che, volendo denunciare, si troveranno davanti all’incognita se ne varrà la pena o meno… 

Il magistrato assicura che «ad oggi le denunce di cittadini vessati o che assistono a scempi ci sono» ma «chiaramente sarà difficile dare una risposta a queste esigenze di giustizia».

Separazione delle carriere: «Il pm non ragionerà più da giudice ma da poliziotto»

Critico anche il giudizio sulla separazione delle carriere. Un concetto più volte espresso dal procuratore: anche qui si produce un danno alla collettività poiché «il pm perdendo la cultura della giurisdizione e non ragionando più da giudice, non avrà più un approccio oggettivo ai casi da trattare, ma si comporterà ragionando da poliziotto. Con questo non voglio dire che il ragionamento del poliziotto sia sbagliato; ma ci vuole qualcuno che conduca con oggettività il lavoro delle forze dell’ordine, nella fase delle indagini».

Non solo, il pericolo è anche un altro, «un danno all’assetto istituzionale dell’Ordinamento, perché sarà l’anticamera della sottoposizione del pm all’esecutivo, creando un serio pregiudizio al principio di separazione dei poteri».

Le falle nel sistema penitenziario

Per combattere la criminalità questo non è il sistema migliore, un sistema processuale che il magistrato di Gerace definisce «lento e farraginoso»

Arrivare a sentenza sarà molto più faticoso e, in un periodo “caldo” come questo (con continui suicidi e proteste) per il sistema carceri, non poteva mancare una considerazione sulle voragini normative e logistiche di un sistema penitenziario che «non consente la rieducazione di chi dimostra effettivamente di voler intraprendere questo percorso, che non tratta in maniera adeguata i tossicodipendenti e che non garantisce certezza della pena per gli altri detenuti. Sotto questo ultimo aspetto, in alcune carceri comandando i detenuti pericolosi, circolano i telefonini e quindi non si assicura il distacco effettivo tra costoro e l’ambiente esterno».

Leggendo quando sopra mi chiedo: ma lo Stato c’è o ci fa??? Ma quel ministro è posto lì affinchè la giustizia funzioni oppure si sta tentando di incitare i cittadini a fare in modo che sia un sistema a modello “Far West” a primeggiare e cioè che ciascuno – quando occorre – si faccia giustizia da se???

Caro ministro, forse è tempo che si consulti direttamente con chi ogni giorno cerca di farla realmente la giustizia in questo corrotto Paese, senza doversi sottomettere (per propri interessi personali) a quegli stessi referenti istituzionali che li hanno appositamente posti in quel ministero, tra l’altro ricordo parliamo di segretari di quei partiti di governo, che tentano di sostituirsi a quell’apparato chiamato magistratura che dovrebbe far valere quelle regole di diritto per il mantenimento ed il rispetto di ciò che dovrebbe essere considerata – a tutti gli effetti – la nostra cosiddetta “giustizia”!!!     

Apologo sull’onestà nel paese dei truffaldini: indagati in 17 tra poliziotti e militari: accusati di truffa e sostituzione di persona!!!

Un paese disonesto, già… da chi ci gioverna a chi dovrebbe di fatto assicurare il rispetto della legge!!!

Non è la prima volta che scrivo argomenti del genere, mi riferisco a uomini e donne “infedeli” che dovrebbero – attraverso quel loro incarico – far adempiere il rispetto dei principi di legalità!!!

Ed invece ecco che degli aspiranti poliziotti, agenti della penitenziaria, carabinieri, vigili del fuoco,  per superare alcuni concorsi pubblici, hanno preferito trovare alcuni espedienti “illegali” pur di intrappresendere queste professioni di controllo e sicurezza. 

Ora, immaginate quindi con quali presupposti questi soggetti avrebbero potuto operare, già… perchè se queste erano le premesse, c’era da stare tranquilli, sì… l’illegalità in quei loro reparti sarebbe stata certamente garantita o forse no… 

Ora la Procura di Roma ha chiuso le indagini preliminari e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per 17 soggetti, tutti accusati a vario titolo di truffa o sostituzione di persona. 

La coircostanza assurda è che l’inchiesta coinvolgeva oltre cinquanta candidati ma caso fortuito ha voluto che per alcuni di essi, mancassero le prove di colpevolezza e quindi quei casi sono stati archiviati… 

Parliamo di concorsi che si sono svolti dal 2017 al 2021 e ciascuno serviva per entrare a far parte delle forze dell’ordine; è emerso come alcuni di essi non si siano neppure presentati, ma abbiano fatto sedere al loro posto – durante le prove scritte – altri soggetti chissà forse più preparati (sì perchè – vien da ridere – in quanto è emerso che alcuni di essi non abbiano neppure superato l’esame…) ma certamente come i primi, dobbiamo considerarli non meno “impostori”!!!

E così, i nuovi interpreti “Adriano Meis” fingevano d’essere uno di quei candidati, ma il travestimento non è sfuggito alle forze dell’ordine che hanno smascherato alcuni di quei vincitori di concorso, tra cui un allievo carabiniere, un vigile del fuoco, tre agenti della penitenziaria e sei poliziotti…

Per gli altri candidati “truffaldini” la situazione non è stata favorevole anche perché, nonostante l’espediente utilizzato, non hanno superato la selezione, quindi come si dice: oltre al danno… la beffa!!! 

Alla fine il sostituto procuratore romano, Dott. Carlo Villani ha contestato a ciascuno di essi il reato di truffa, in quanto è stata “indotta in errore l’amministrazione pubblica, procurandosi l’ingiusto profitto dato dal superamento della prova concorsuale con successivo arruolamento nel Corpo, al quale – si legge nel capo di imputazione – cagionavano un danno anche patrimoniale: spese concorsuali, di assunzione, indebito stipendio pagato“. 

Viceversa a chinon ha superato le prove scritte è stato contestato il reato di sostituzione di persona. 

Naturalmente tutti coloro che si sono prestati a quello scambio d’identità, sono rimasti per gli inquirente (ad oggi) “ignoti” e cavandosela, anche se ritengo che i loro volti dovrebbero esser stati sicuramente ripresi da qualche telecamera interna, almeno se il concorso fosse stato fatto in maniera seria e soprattutto trasparente…

Ma si sa – ed il motivo per cui non ho mai partecipato viste le metodologie di controllo applicate a quei concorsi pubblici – che queste potessero esser eseguite anche in posti diversi, ad esempio in una località turistica e ancor meglio se adiacenti al mare: già… come nella mia foto!!!

D’altronde se come accade abitualmente – oltre al caso sopra descritto – ci si dedicasse a ricercare anche i soggetti che non hanno alcuna necessità di metter in pratica metodologie ingannevoli per vincere i concorsi, sarebbe già un passo avanti, perché lo sanno tutti che esiste una casta dei “raccomandati” che gode di costanti privilegi, come ad esempio il sapere anticipatamente le risposte corrette!!!

Perche questo si sa… è un Paese marcio e sono molti a fara a gara pur di diventarne interpreti!!!

In Sicilia, il senso della "famiglia", resta ovunque radicalizzato!!!

“La famigghia è nu nzemi di pirsuni uniti d’un rapportu di parintela o macari di affinitati, speci lu nùcliu furmatu di lu patri, dâ matri e di li figghi, ca custituisci la stituzzioni suciali di basi dî sucitati umani”!!!

Già…  ecco che ad una società globalizzata che tende a uniformare e ahimè a umiliare i valori tradizionali della “famiglia”, ecco che questa nostra terra, la nostra Sicilia, oppone ad essa una strenua resistenza, ma soprattutto una pertinace speranza…

E si perchè da noi quel concetto di “famiglia” è fondamentale, anzi di più… radicato, ne sa qualcosa anche “cosa nostra“, vedasi ad esempio una frase del boss Tommaso Buscetta che riportava: “Nessuno troverà mai elenchi di appartenenti a Cosa Nostra né attestati di alcun tipo, né ricevute di pagamento di quote sociali”, la cellula fondamentale di cosa nostra è costituita dalla “famiglia”!!!

Sì…perché la “famiglia” rappresenta una struttura che controlla una zona della città o anche un intero centro abitato da cui poi prende per l’appunto il nome: così abbiamo ad esempio, la famiglia di Porta Nuova, la famiglia di Villabate, la famiglia di Palermo Centro e via discorrendo…

La “famiglia” è composta dai suoi familiari, ma anche da soggetti terzi che in un qualche modo si sono uniti a quella famiglia, attraverso ad esempio un matrimonio, un sacramento religioso come può esser l’esser padrino in un un battesimo o in una cresima, ma si piò diventare affiliati a quella famiglia, dimostrando d’esser disponibili a eseguire gli ordini ricevuti, ed ecco quindi i cosiddetti “uomini d’onore” o “soldati”, coordinati dal loro capodecina, tutti ovviamente governati da un capo eletto ed assistito da un vice capo e/o da uno o più consiglieri…

Il capo è quindi il rappresentante della “famiglia” locale che poi s’incontrerà con gli altri capi delle altre famiglie, i quali sottostaranno al “Capo dei Capi” di cosa nostra, l’unico che potrà decidere per tutti, in particolare su come procedere non solo nel proprio territorio di appartenenza, ma soprattutto in quello carattere regionale e nazionale…  

Ed allora, per non esser da meno a quell’associazione criminale, anche i nostri burocrati, imparentati anch’essi con “famiglie” di politici, hanno pensato bene di sfruttare questa situazione e quindi di favorire innanzitutto la propria famiglia e quindi i propri familiari… 

La circostanza più assurda l’ho letta proprio alcuni giorni fa, un episodio che raccontava di un deputato regionale capace di riuscire a sistemare all’interno della pubblica amministrazione, non soltanto la prima, ma anche la seconda moglie: già…questo sì chè è vero amore, premurandosi ovviamente di evitare che finissero nello stesso ufficio!!!

La situazione più assurda è che la maggior parte di queste assunzioni è avvenuta senza che si configurasse alcun reato, sì… è bastato semplicemente usufruire di leggi regionali piene di cavilli impercettibili e apparentemente irrilevanti, per poter sistemare quei raccomandati familiari e parenti…

Ed il merito??? La selezione mediante concorsi pubblici??? Ma quando mai… siete pazzi, se si dovesse realmente passare attraverso quelle corrette procedure quei soggetti, ignoranti e soprattutto incapaci, non potrebbero mai essere asunte, già… neppure per adempiere alle pulizie di quegli uffici, che per fortuna vengono svolte da persone preparate e professionali!!! 

Ma difatti, a cosa interessa loro e soprattutto ai loro figli dimostrare di sapersi distinguersi con le proprie forze e capacità, sapendo a priori quanto la famiglia sia per loro così importante e potendo contare di quel loro parente in politica o inserito in un qualche ufficio istituzionale…

Già… meglio farsi raccomandare, d’altronde questo è il Paese degli incompetenti, ignoranti, arruffoni, ladri e inetti e quindi, chi mai potrà accorgersi della differenza o di averne uno in più nella loro lista??? 

La Sicilia a vedersi dalla Calabria è bellissima, ma poi scopri come ad aspettarti c’è Caronte!!!

Sono giunto in Sicilia… una semplice toccata e fuga, ma che bello ammirarla al tramonto, un’isola meravigliosa, come la definì Goethe “chiave di tutto”, luogo di splendore, bellezza, armonia”, ma come poi aggiunse, “allo stesso tempo luogo di povertà, sofferenza, miseria e ingiustizia sociale”!!!

E difatti è proprio di questa ingiustizia sociale che vorrei parlarvi stasera.

Avevo attraversato quella mattina gran parte dell’Italia e senza grandi difficoltà – a esclusione degli ultimi 200 km percorsi in Calabria a corsie alternate, a causa dei lavori ( o dovrei dire dei non lavori…) in corso – ecco finalmente giungere intorno alle 15.00 a Villa San Giovanni.

Come riportavo sopra, nessuna complicanza mi aveva reso quel viaggio problematico, nessun incidente, neppure un ritardo causato da d’interruzioni stradali, quei caselli autostradali dedicati perfettamente funzionanti…  

Ah… Sicilia, sì… mia cara Sicilia, sei bellissima!!! 

Debbo ammetterlo un po’ mi è mancata e nel rivederla, dopo quasi un anno, mi ha dato come sempre una grande emozione; anche il saper di dover giungere ad essa attraversare il traghetto non mi rammarica, anzi posso aggiungere che provo una forte emozione nel vedere a pochi chilometri di distanza quella costa siciliana, si… certo, avrei dovuto dire “italiana”, ma questi due territori non solo non s’incontrano, ma soprattutto possiedono realtà completamente diverse e difatti, più si giunge verso il nord, più cioè ci si avvicina all’Europa, maggiore è la differenza che si avverte!!!

Certo ogni volta che attraverso questo stretto di mare, ricordo quelle immagini che hanno accompagnato il corso della mia vita, i gesti, le risate, le persone impresse nella mia mente, sì… ora tutti preferiscono viaggiare in aereo, volete mettere la la comodità di giungere in maniera celere alla meta, ma poi, quando ci si sofferma un attimo a pensare alla commozione di poter salire e scendere da quella “nave”, ci si sente quasi degli esploratori, non importa quanto quel viaggio duri,  già… poco meno di un’ora o di come quel traghetto non rappresenti una nave da crociera, il solo potersi affacciare su quel mare, il profumo che giunge grazie al vento e che inebria tutto il corpo, ci fa sembrare all’unisono con la natura circostante, quasi come se essa ci voglia accogliere e proteggere.

Ecco quanto sopra rappresenta ciò che ho sempre provato nell’attraversare quel lembo di mare, ma poi come sempre avviene, all’improvviso mi scontro con la realtà, fatti che da sempre combatto, denuncio e rappresentano le motivazioni che mi portano a voler star lontano da questa terra, già perché contrarie a quel pensiero che dice: se si vuole che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi!!!

Comunque, provo a non divagare, eccomi finalmente giunto dinnanzi al terminal per il pagamento e scopro, sono anni che non prendevo il traghetto, che il servizio è stato dotato di Telepass, consentendo di acquistare e ritirare il biglietto utilizzando la pista dedicata e godendo – come riportato nel loro sito ufficiale – “della comodità di non dover scendere dal proprio veicolo ed essere costretti a fare la fila in biglietteria”!!!

Bellissimo, finalmente anche la Calabria e la Sicilia si sono dotati di un sistema informatizzato e moderno, un servizio automatizzato che permette finalmente il transito, senza alcun costo aggiuntivo rispetto a quanto previsto dal canone Telepass…

Ed allora eccomi giungere nella fila dedicata, mi indirizzo verso il semaforo verde, ma questo è stranamente chiuso, sì… da una sbarra di blocco automatica; all’improvviso un addetto mi fa segnale di passare nella corsia adiacente, tra l’altro da lontano l’avevo vista bloccata a causa di un altro automobilista, ma comunque dopo alcuni minuti, mi viene permesso di entrare…

Giungo dinnanzi alla sbarra di uscita, pensando che l’apparato emettesse automaticamente il biglietto da presentare dinnanzi l’ingresso del traghetto, ma così non è; tra l’altro, l’addetto che mi aveva fatto segno con la mano di entrare, si era incredibilmente dileguato (già… era andato insieme ad una collega verso un distributore automatico poco distante…) ed allora mi sono rivolto all’operatore presente nella corsia a pagamento, spiegando di essere in possesso del telepass.

Quest’ultimo, cadendo dalle nuvole e guardandomi quasi fossi un alieno, mi suggerisce di premere sul monitor il pulsante (a tatto) di colore rosso: uscita senza biglietto.

Faccio notare, che l’indicazione ricevuta dovesse essere errata, perché il sottoscritto doveva prenderlo il biglietto, ma egli mi comunica di procedere per come suggerito!!! Beh… premo il pulsante e non accade nulla, la sbarra rimane sempre abbassata!!!

A quel punto, emerge tutta la mia “indignazione” che mi fa pentire di essere lì, già… se solo potessi vorrei girare l’auto e andarmene via, il più lontano possibile!!!

Comprendo che forse sia giunto il tempo che il sottoscritto si riadatti alle condizioni richieste da semrpe da queste terre, intimo immediatamente di aprire la sbarra e di farmi uscire da quello che considero un “sequestro di persona“, chiedo a quale ufficio debba rivolgermi; mi viene indicato quello di fronte, ma come già prevedevo al suo interno non trovo nessuno, ancor meno bussando la porta…

A questo punto nel girarmi, scopro d’aver individuato in lontananza quell’operatore che mi aveva segnalato di entrare, era tranquillo, posto lì a discutere dinnanzi a quel distributore automatico, gli intimo con veemenza di venire immediatamente e quando sopraggiunge, gli chiedo per quale motivo, dopo avermi fatto entrare nella corsia dedicata si era allontanato, pur sapendo che quel sistema telematico “farlocco” non funzionasse, d’altronde la prova mi era stata data dall’automobilista che mi aveva preceduto… 

Egli, quasi fosse sorpreso di quella circostanza (ma d’altronde che dire… non è certo colpa sua, fintanto che le assunzioni nel nostro paese vengono gestite dalla politica e mai per meriti, non cambierà mai nulla e d’altronde permettetemi di aggiungere, ma di quali “meriti” parliamo, la maggior parte non è capace neppure – come diceva mio padre – di fare “zero” con il bicchiere“…) mi chiede di seguirlo, sì proprio in quell’ufficio in cui non vi era nessuno, ed ecco che finalmente, aggiungerei “miracolosamente” viene elaborato da una stampante quel biglietto!!!

E’ passata quasi mezzora, già lo stesso tempo che richiede quella traversata di noi poveri “dannati” residenti, ma questo rappresenta un argomento cui nessun governatore della Regione si è mai interessato, ma d’altronde basti rivedere i loro nomi (e soprattutto quali condanne hanno ricevuto…), auspico quantomeno ora che l’attuale Presidente Schifani, leggendo forse questo post, provi finalmente a trovare una soluzione, senza dover obbligare quei suoi conterranei a pagare 35 euro per poter giungere a casa!!! 

Continuando, percorro (dopo aver atteso una coda, peraltro quest’ultima costituita dai tanti autisti che in quel mio “girovagare” mi hanno di fatto sopravanzato e vorrei rimarcare come il disagio subito, abbia permesso a molti di loro di riuscire a prendere il traghetto antecedente a quello del sottoscritto…) quei pochi metri che mi dividono dall’ingresso al traghetto e mi fermo dinnanzi ad un operatore, posto lì a controllare i tagliandi e nell’osservare quella sua barba bianca ripenso a “Caronte”, sì… con gli occhi circondati da fiamme che minaccia severi castighi ai “dannati” e li fa salire sulla sua barca, battendo col remo le anime di tutti quei miei conterranei che mai hanno pensato di ribellarsi, ma che viceversa hanno preferito adagiarsi sul fondo…

Ho letto stamani un articolo su “Cultura identità” intitolato “Quel ponte sullo Stretto che s’ha da fare”:  https://culturaidentita.it/quel-ponte-sullo-stretto-che-sha-da-fare/ ma ormai sono convinto che sono pochi coloro realmente interessati affinché quel ponte si realizzi!!! 

D’altronde ditemi, perché mai qualcuno dovrebbe rinunciare ad una gestione che porta utili così interessanti e difatti, sembra che questa particolare condizione, apra ad altre ben più gravi circostanze, le stesse peraltro che sono state riportate in un articolo scritto nel febbraio 2021 da Enrico Bellavia e Antonio Fraschilla: https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/02/23/news/mafia_a_bordo_traghetti_e_ndrine-288158288/

Ma quella rappresenta un’altra storia o chissà se forse dovrei dire: sempre la stessa???

Serve a poco o nulla fare il proprio dovere, quando tutto il sistema ti viene contro!!!

A differenza di quanto si possa pensare, cercare di fare il proprio dovere – anche se ciò va a discapito della propria persona – serve a poco, anzi  oserei dire a nulla, in particolare perché chi dovrebbe di fatto contrastare quelle circostanze illegali di cui si è venuti conoscenza (naturalmente previo ricevimento di un esposto), incredibilmente ne archivia la denuncia…

Se dovessi interpretare (in modo negativo) quelle azioni o i comportamenti messi in atto da quei soggetti, dovrei pensare (sicuramente in maniera errata) – che stiamo parlando d’individui che hanno preferito aderire a quel sistema clientelare/corruttivo per avere forse un ruolo importante o per ottenere privilegi, denaro e/o opportunità all’interno di quei settori istituzionali, delle forze dell’ordine, della magistratura e della politica.

Ma purtroppo quanto sopra non accade soltanto nel pubblico, ma anche e direi soprattutto nel privato, già perché in questi casi le tecniche per insabbiare quanto ufficialmente a conoscenza, diventa motivo per innescare un’immediata protezione di quell’apparato, ancor più quando trattasi di una struttura di notevole interesse e non solo a livello nazionale…
Ecco quindi che gli sbarramenti messi in atto da quei suoi referenti, cui fanno seguire tecniche di condizionamento, ma soprattutto di asservimento, già… in quella veste di burattini ad appannaggio di quei loro superiori che ne dettano le regole e a cui essi devono sottostare…

D’altronde ciascuno di loro è li grazie ad una raccomandazione e quindi pur convincendosi ora di possedere un ruolo che li rende moralmente liberi, essi sono di fatto legati all’obbedienza, ma soprattutto sottomessi alle autorità di chi decide sempre per loro… 

Mi fanno pena, ne incontro tanti, sono uomini e donne che si prodigano (con belle parole…) a far valere principi di legalità, ma di cui hanno solo sentito parlare; provano difatti a convincere i loro interlocutori, ma soprattutto se stessi, di essere dalla loro parte, sì… quella giusta, negando con forza o in maniera convinta che su di essi, possa mai influire un eventuale fattore esterno che determini possibili limitazioni su ciascuna loro azione o ancor peggio che possa esserci la possibilità che circostanze illegali – di cui si è venuti a conoscenza – non abbiano poi successivamente motivi a non emergere…  

Ma è quando si osservano i fatti che si evidenzia come il contrario di ciò che si era detto venga di fatto sopraffatto da quel determinato meccanismo societario che, come riportavo sopra, controlla tutto e tutti, insabbia quelle situazioni che potrebbero danneggiare la struttura piramidale, in particolare coinvolgendo quei suoi dirigenti, e nel far ciò mette in pratica qualsivoglia metodo di assoggettamento o d’induzione, l’importante è che quelle metodologie determinino comportamenti funzionali ai loro scopi. 

Si fa in modo quindi che tutto resti inalterato, d’altronde loro sono altresì fiduciosi di avere nelle istituzioni chi li protegge… 

L’importante è salvaguardare il sistema ad ogni costo e soprattutto impedirne ogni eventuali cambiamenti!!!

Per loro sfortuna esiste ancora in giro qualcuno non  ricattabile, già… qualcuno che sfugge a quelle regole di sottomissione, sono individui che pensano in cuor loro “tutti importanti, ma nessuno indispensabile”, ma soprattutto credono ciecamente che mettendo in pratica principi di legalità e solidarietà, si possa costruire per tutti un futuro migliore e non soltanto per i pochi individui “raccomandati e genuflessi” a quel corrotto sistema a cui ormai da tempo appartengono!!!

Diceva correttamente Leo Longanesi: Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi!!!

CALCIO: già… uno su diecimila ce la fa, mentre gli altri 9.999 restano soltanto illusi!!!

E’ dura da digerire lo so, ma questa rappresenta l’unica verità di quel mondo del calcio, da sempre “ovattato”, a cui molti ragazzi aspirano e i cui genitori sperano di ritrovarli, tra mille sacrifici soprattutto economici!!!

Ma la verità è che nessuno di loro vedrà mai realizzare i propri sogni… 

Quella infatti è una strada persa ancor prima d’iniziare e quanto gira intorno ad essa è solo una mera illusione: serve esclusivamente a foraggiare quel mondo parallelo che non porterà mai di loro dove immagina, sì… in quella cosiddetta “SERIE A”!!!

D’altronde, se non credete alle mie parole, vi basterà fare due semplici calcoli…

Prendiamo le nuove norme che già di epr se, dopo tanti anni, tendono a favorire l’ingresso dei giovani in quelle categorie…

Esse stabiliscono che per il prossimo campionato le squadre potranno avere una rosa composta da massimo 25 giocatori con più di 21 anni e che inoltre, dei 25 giocatori con più di 21 anni almeno quattro dovranno essere stati “formati” in squadre italiane e altri quattro dovranno provenire dalle  giovanili di quella stessa squadra che li vuole inserire in rosa.

Bene, considerando quindi 25 giocatori per 20 squadre si hanno 500 giocatori, ma sappiamo bene come la metà di essi ( sono ben il 60% ) sono stranieri e quindi se pur dovrei tener conto di un parametro più basso, prendo come riferimento la metà e quindi all’incirca 250 giocatori italiani…

Ora se pensate che nel nostro paese, tra scuole di calcio, pulcini, vivaio, squadre giovanili, serie inferiori, calcetto a 5, etc… a giocare al calcio sono più di 2.500.000 persone, il rapporto è semplice 1: 10.000 riesce a emergere, tutti gli altri continueranno a nuotare in quell’oceano…

Vorrei inoltre ricordare che tra coloro che oggi giocano in quella massima divisione professionistica, vi sono molti “raccomandati”… o meglio dovrei chiamarli con il loro nome figli di papà”, certo qualcuno dei nostri giornalisti per non offenderli li ha chiamati negli anni… “figli d’arte“, ma vorrei chiedere a quanti altri “artisti di strada” è stata data eguale opportunità???

Ad esempio ditemi, al figlio del metalmeccanico di Torino è stata data la possibilità di giocare in serie A con una delle due squadra della sua città o cosa dire di quelle milanesi, dove potrei fare un elenco di nomi di familiari che da generazioni si alternano in quelle note squadre di calcio, ed ancora, parlando delle romane potrei far lo stesso, ma d’altronde a cosa servirebbe, quello si sa… rappresenta lo stesso modello “casta” che vediamo ogni giorno, dalla politica fino al più banale ambiente lavorativo, dove non esiste alcuna meritocrazia, ma soltanto una serie di soggetti portati lì grazie ad una pedata nel culo…

Certo, ogni tanto qualcuno emerge, quell’uno su 10.000… l’abbiamo visto con Totti, Cassano, D’Amico ed altri, ma come non ricordare quanti di loro hanno raggiunto la serie A alla fine del loro percorso, dopo aver trascorso per anni la propria carriera nelle serie inferiori…

Pensare che avevano ben figurato, dentro loro auspicavano quel salto di categoria, ma purtroppo non è mai giunto, chissà forse perché sin da subito non hanno potuto godere dell’amico procuratore un po’ “briccone” o di un familiare che permettesse loro di saltare la fila… che poi rappresenta il reale motivo che ha fatto sì che essi restassero a quel livello inferiore, vedendo sfumare non solo la propria carriera, popolarità e profitto… ma soprattutto quel sogno che avevano conservato sin da bambini!!!

Sì… uno su diecimila ce la fa!!!

Cari genitori quindi pensateci quindi quando mandate i vostri figli a quelle (promettenti) scuole di calcio, perché non state facendo altro che ahimè… illuderli!!!   

Festival di Sanremo: per fortuna che tra "influenzer" e raccomandati di turno, si è concluso definitivamente!!!

Il Festival è finito, a vincere “correttamente” ( visti d’altro canto quei loro diretti avversari – se così potremmo definirli…) – sono stati i Maneskin!!! 

Guardavo moderatamente il festival della canzone italiana mentre ero a letto e tra un’azione di calcio sul tablet e uno sguardo alla Tv, ascoltavo quelle canzoni in gara, rimanendo il più delle volte, profondamente basito…

Tralasciando quindi la gara dei giovani ed il suo vincitore Gaudiano che ha meritato quel premio avendo presentato una canzone dal testo impegnativo e molto coinvolgente, ritengo altresì un l’altro concorrente meritevole, Davide Shorty che, con la sua canzone “Regina”, ha interpretato in maniera perfetta quel ruolo, evidenziando una padronanza sul palco dovuta sicuramente  ad anni di gavetta; ma se pur questa fosse una bella canzone, per certi versi – da musicista per passione – quelle note mi ricordavano i Dirotta su Cuba o Sergio Caputo, comunque va detto… entrambi bravi!!!

Ritornando ai cosiddetti “Big”, certo… ci vuole parecchio “fegato” a definirli tali, un titolo questo inappropriato, ma si sa,  siamo in Italia e la meritocrazia non esiste, qualcuno di loro non meritava di partecipare… 

Tuttavia, sin da subito ho pensato che la migliore canzone fosse quella di Erman Meta ( tanto che ha vinto come migliore composizione musicale…), ma ho detto a mio moglie che sarebbe giunto secondo, perché a vincere sarebbero stati i Maneskin e difatti così è stato!!!

Ovviamente, mai e poi mai mi sarei aspettato di trovare al secondo posto Fedez-Michielin, ma ho saputo dalle mie figlie che una mano ai due cantanti è stata data loro dal voto dei social, in particolare dalla moglie del cantante Fedez (che se pur poco apprezzo come “cantante”, ne ho riconosciuto competenza e professionalità in qualità di giudice durante il programma “X-Factor”), definita sul web “influencer”, la quale ha postato un appello su Istagram a tutti i suoi “follower” per sostenere la canzone del marito e quest’ultimi hanno ricambiato mostrando di possedere poca autostima di sé, evidenziando quanto ancora bisogno hanno di qualcuno che gli suggerisca cosa fare, anche per chi votare in una trasmissione banale qual è quella di Sanremo!!! 

Poverini, mi fanno una pena, già… più osservo sul web circostanze come queste, più mi rendo conto che debbo aprire un sito web che non si occupi principalmente di denunciare malaffare, corruzione, illegalità e mafia, ma fare in modo che questi poveri “soggetti… in cerca d’autore“, possano ritrovare grazie al sottoscritto, la necessaria “autostima” mai avuta, eliminando definitivamente l’ausilio di un qualsivoglia pseudo “influencer” che d’altro canto non fa altro che tenere ciascuno di quegli individui (deboli) sottomessi, alla loro volontà, senza portarli mai a crescere in maniera autonoma!!!

Eccoli quindi… una serie di automi che plagiati si piegano alle stupide richieste o per meglio dire agli ordini ricevuti dal quei loro “influencer”, sì… mi sembrano vere e proprie pecore genuflesse che s’incanalano verso precisi suggerimenti per non chiamarli col loro nome: ordini!!!

Sì… sono come tanti cogl…, ma si sa, basti osservare la maggior parte dei miei connazionali, sono eguali a quei follower che vengono costantemente “influenzati” ma loro, non da web, già… essi non hanno bisogno di “influencer”, sono già disponibili ad assecondare quei loro referenti, siamo essi politici, istituzionali, sportivi, ma anche semplici superiori di quel loro posto di lavoro, difatti, sono lì pronti ad accettare compromessi o a svendersi al migliore offerente, sapendo come a il più delle volte, coloro che concedono quei pseudo vantaggi, finanziari o personali, sono individui legati a note associazioni criminali!!!

Ed è il motivo per cui non mi sono meravigliato nel leggere quella definitiva (falsa) classifica oppure di ascoltare tra i “big” personaggi inadatti e totalmente stonati che, neppure il nostro mercato cittadino di Piazza Carlo Alberto, già… la nota “fera ‘o luni” di Catania così tanto famosa nel mondo, vorrebbe averli tra i suoi “urlatori”!!!

Per concludere, un plauso a Fiorello ed Amadeus che insieme agli ospiti, in particolare Ibrahimovic, ma anche alle conduttrici, Matilde De Angelis, Elodie,  Vittoria Ceretti, Serena Rossi, Barbara Palombelli e Beatrice Venezi, hanno fatto sì che il festival potesse avere il consenso ricevuto, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo… 

Ed infine giusto il Premio “Mia Martini” a Willie Peyote, “Lucio Dalla” a Colapesce e Dimartino e quale “Miglior testo” quello dato a Madame!!!

Per il resto, speriamo che l’hanno prossimo si scelgano i cantanti per i meriti dimostrati sul campo e non perché – come accade finora – vengono appoggiati dai produttori di quelle loro case discografiche!!!

Chi pecora si fa, il lupo se la mangia…

Non riuscirò mai a comprendere perché le persone si comportano come tante pecore…
O meglio… potrei anche provarci – certo, con grande sforzo – a comprendere quei loro comportamenti, ponendoli in un periodo della vita nel quale essi forse sono stati costretti a sottomettersi e a manifestare quel proprio stile di vita “asservito” a causa di qualche grave difficoltà.
Ma quando tale circostanza è stata superata, cosa spinge ancora quei soggetti ad essere parte di quel gregge piuttosto che il pastore che guida le pecore?
Non saprei che dire… sin da ragazzo ho fatto di tutto per essere diverso anche dai miei stessi amici o compagni di scuola. Sono sempre stato un “ribelle”, forse perché già intuivo come loro stessero cercando una sorta di scorciatoia per raggiungere i loro obiettivi prestandosi a tutte quelle forme odiose di adulazione, iniziando a genuflettere quel proprio “Io” alle richieste altrui… 
Difatti, nell’osservare molti di loro, ho scoperto come essi fossero “inquadrati” in quel sistema (lo stesso che quotidianamente denuncio) e di come questi vivono la loro vita barattando moralmente se stessi con banali richieste. 
Una forma di sottomissione, oserei dire prostituzione, alle stesse decisioni dei propri familiari, anch’essi vittime di questo sistema compromesso, “pecore” sottomesse a un mondo che vedeva la politica e i suoi referenti del partito DC, come l’unica possibilità di ottenere la loro massima aspirazione…il cosiddetto posto fisso.
Se solo ripenso al sottoscritto quando venne chiamato a sostenere nella capitale un colloquio presso la “Banca di Roma” – da premettere che la proposta fu fatta soltanto per esigenze aziendali, dal momento che mio padre era in quel periodo ammalato poiché colpito da un infarto cardiaco – ed allora gli proposero di far entrare il sottoscritto al suo posto…
Ah… ricordo ancora quel colloquio, li invitai a dirigersi a “quel paese”. Ci fu un momento in cui dissi a quelle tre menti che il mio stipendio di allora era la somma dei loro tre messi insieme (ero difatti il responsabile dell’impresa “Edilizia Civile ed Industriale” dell’Ing. Emanuele Rimini – il quale era per il sottoscritto come un padre – egli prima di partire per Roma mi disse… ridendo: so già come finirà!!! 
Quei tre raccomandati (deficienti) pensavano che mi stessero facendo un favore, come se nel corso della mia vita, la mia massima aspettativa fosse di entrare in Banca…Nulla togliere a quell’impiego certamente dignitoso e rispettabile, ma in quel momento lontano dagli interessi del sottoscritto, in quanto desideravo poter ampliare i miei orizzonti, in primis nelle regioni italiane e poi oltre i confini alla ricerca di nuovi paesi del mondo.
Sicuramente alcuni di voi non crederanno a questa storia, ma per fortuna non ho mai dovuto dimostrare nulla agli altri, per di più sono sicuro che i figli di alcuni colleghi di mio padre leggendo questo post ricordano quanto accaduto. Qualcun altro come un mio caro amico, non più fra noi, Luca Taffara – che ricordo con piacere in questa circostanza-  da lassù starà sorridendo ricordando l’episodio.
Ma perchè vi ho raccontato tutto questo? Per non dimenticare che nella vita si può sempre scegliere, anche per doversi pentire successivamente. Non serve a nulla accettare quanto – senza alcun merito – ci viene proposto. La vita ci offre una serie di alternative e di possibilità che forse neppure noi immaginiamo. 
Come ripeto spesso alle mie figlie, si può essere se stessi e distinguersi oppure seguire la massa e adeguarsi ad essa. 
Due comportamenti sicuramente in antitesi ma d’altronde non si può pensare di cambiare la propria indole, dimostrarsi ingestibili, quando si sa di essere una vera e propria “pecora”!!!
Guardatevi allo specchio, esaminatevi ogni giorno, siate autocritici e ditemi cosa vedete, quale grande traguardo avete raggiunto emotivamente e quale prezzo avete pagato per poter ottenere una qualità di vita migliore, che vi fa sentire così importanti….
O se avete dovuto accettare compromessi e dare pugnalate ai vostri colleghi per sopravanzarli. 
Ed ancora, quanti di loro – nel profondo – vi reputano delle brave persone oppure vi considerano viscidi lecchini disonesti. 
Molti di voi hanno scelto le scorciatoie, certo la strada più facile con meno problemi, poche salite e un percorso ripido e in discesa, ma ciò che vi siete persi non lo saprete mai e sarebbe inutile pretendere di ritornare indietro. 
Continuate quindi ad essere voi stessi, a seguire la massa, a guardare con invidia coloro che mostrano la propria unicità… tanto voi, pur arrivati all’apice di quella scrivania, rimarrete sempre perdenti. 
Ma tranquilli, la vostra fortuna è che anche con il “coronavirus“… lo stipendio vi verrà pagato, anche perché non saprei proprio come potreste fare altrimenti…
Probabilmente quanto ho raccontato porterà qualcuno di voi ad odiarmi e a parlare male, ma conta poco, resto dell’idea che o se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli!!!

Università di Catania: "Un sistema squallido"!!!

Sono passati dieci anni da quando scrivevo in una pagina di un mio blog ormai chiuso:
“Ed ancora, come dimenticare tutti i rettori, professori, docenti universitari, presidi ed anche i semplici insegnanti di quell’apparato scolastico, che possono certamente influenzare parecchi di quelle preferenze, sia tra quanti operano nella didattica, che per i molti familiari di quei cosiddetti discenti…”!!!
Le ipotesi di reato sono sempre le stesse: concorso in truffa, abuso d’ufficio, associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta!!!
Ormai, i nomi di quegli abusi li conosciamo a memoria, ma come vado spesso reiterando,  fintanto che le pene prevederanno condanne temporanee e soprattutto “effimere”, senza colpire in maniera decisa quei lestofanti ed anche i loro eventuali familiari, questi reati continueranno imperterriti ad essere sempre compiuti!!!

Sono le leggi d’altronde a favorire e permettere queste situazioni incresciose… d’altro canto, il rischio di venir scoperti, come si dice… in quegli ambienti: “vale a candela…”!!!’

Ancor più grave la convinzione acquisita con il tempo, grazie soprattutto a quelle posizioni prestigiose raggiunte e in quel volersi ergere a modelli da prendere ad esempio, professori di vita e di conoscenza che offrono la propria presenza in convegni, riunioni, manifestazioni, ecc… per dare a noi tutti consigli morali, suggerimenti e proposte!!!
La verità è che ognuno di loro in quel ruolo, non fa  altro che danneggiare ciascuno di noi!!!

I peggiori ovviamente restano sempre quegli individui legati classe politica, ma poi si continua verso chi opera in settori chiave della ns. amministrazione, per proseguire verso i loro cari, mogli/mariti, figli ed affini tra cui generi e nuore, che nella maggior parte dei casi, risultano incompetenti e presuntuosi, dimenticando o per meglio dire fanno finta di dimenticare, chi li ha opportunamente collocati lì…e a chi dovranno dire grazie, per tutta la vita, in particolare ogni qualvolta verranno chiamati a compensare chi li ha a suo tempo sostenuti!!!

Scrivevo in un mio post del 2014, intitolato “i nuovi miserabili”: “Credevate che durante le riunioni con i professori a scuola i Vs. genitori andavano a chiedere sul vostro percorso formativo o forse portavano i saluti di qualche vostro parente o amico comune con i vs. insegnanti??? 

Ed ancora, quando eravate all’Università ricordate chi da dietro le quinte vi sosteneva immeritatamente???

Oppure ditemi, a quel concorso e/o colloquio come siete giunti, con quali meriti, forse con i vostri… o perché eravate semplicemente raccomandati???

Ed infine, potete mettere la vostra mano sul fuoco che nel corso della vostra  professione non avete mai accettato alcun compromesso… in particolare quando ciò serviva a farvi proseguire nella carriera, a scapito di colleghi certamente più bravi di voi???
Ecco, sono questi i nuovi miserabili, gente inutile e viscida che striscia ovunque per creare danni e non mi riferisco ai nostri abituali politici, ma a quanti operano con analoghe metodologie “mafiose”, per far progredire se stessi in campo professionale/sociale e soprattutto i propri figli…
Sono miserabili, dentro e fuori, sotto ogni aspetto e come avrete capito sono i peggiori!!!
Potremmo dire che raggruppano in se molti dei peccati descritti nei gironi dell’inferno di Dante; infatti se li osservate bene, ne vedrete tutte le caratteristiche: lussuriosi, ingannatori, ruffiani, gelosi, ipocriti, ladri, traditori, seminatori di discordia ed infine aggiungerei superbi ed invidiosi!!!
Lo so… avrei dovuto parlare di quanto emerso stamani grazie alla Procura Nazionale di Catania nella persona del Procuratore, Dott. Carmelo Zuccaro (“Beato”… a vita), di quell’inchiesta criminale che vede ora coinvolti nove professori e una università quella etnea… “bandita” e con il proprio rettore sospeso da un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici!!!

Sì… avrei dovuto entrare nel merito della notizia, ma lascio ad altri le specifiche di questa inchiesta, viceversa preferisco riportare quanto da sempre il sottoscritto aveva finora evidenziato e cioè… un presunto sistema delinquenziale universitario ora emerso in tutta la sua gravità, confermando l’esistenza di un’associazione a delinquere che conferiva ai soliti “amici degli amici“, borse di studio, dottorati di ricerca ed anche assunzione di personale tecnico-amministrativo per la composizione degli organi statutari dell’Ateneo ed ancora, l’assunzione e la progressione delle carriera dei docenti universitari!!!

Come sempre accade da noi… tutti sapevano, sì… ma tutti hanno fatto finta di non sapere, proprio come quei sopraddetti “Miserabili“!!!

#boigottiamogerryscotty

Dice il detto: ERRARE E’ UMANO… PERSEVERARE E’ DIABOLICO“!!!
Gerry… Gerry… mio caro amico Gerry… vedo che non è servito a nulla averti avvisato che dall’altra parte della tv non ci sono fessi!!!
E dire che il mio post l’hai pure letto… http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/02/chi-vuol-essere-raccomandato-al.html – tanto d’aver giustificato nella puntata successiva che non vi fosse nulla di sbagliato ad aiutare i concorrenti…
Ed ecco quindi che successivamente, avevo dedicato un nuovo post http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/03/jerry-jerry-mio-caro-amico-jerry.html sperando che quanto avevo fatto emergere in precedenza, servisse a farti cambiare rotta e finalmente i tuoi programmi, iniziassero a premiare chi realmente dimostrasse d’essere preparato… 
Ma così non è stato, anzi tutto il contrario ad andare avanti sono sempre i soliti “raccomandati”… ma d’altronde cosa potevamo auspicare, visto che il “Padrone” di quella emittente, ha condotto attraverso quella metodologia tutta la propria vita… e naturalmente anche i suoi “dipendenti” si accodano a quel principio non -meritocratico- ma clientelare!!!
E sì perché la sensazione che si ha, è quella di vedere suddivisi una parte di quei montepremi a tutta una serie di soggetti, parenti, familiari, amici e conoscenti… (solitamente sono sempre gli stessi individui che costantemente si ripresentano, dopo aver partecipato in altri programmi dello stesso gruppo televisivo oppure al loro posto mandano qualche familiare, fateci caso, ma vi assicuro che è così…), come fossero una buonuscita per qualche loro servizio… 
Non si spiega altrimenti… questo modo di condurre, già e difatti per l’ennesima volta, anche molti altri telespettatori hanno capito che quelle sue trasmissioni sono una farsa… 
Per ultimo il programma “Caduta Libera”, seguito solitamente da mia moglie e a cui ho ripetuto – decine di volte – guarda che quel concorrente è raccomandato…lo tengono lì per fare audience!!!
Stamani mia moglie mi ha detto… “avevi ragione” guarda cosa ho letto sul web: “E’ tutta una farsa… il programma ‘Caduta Libera’ presentato da Gerry Scotti è nella bufera per via del campioncino Nicolò Scalfi”.
Ho risposto: Ah… ora mi dai ragione… è una vita che te lo dico!!!
Ed allora scopriamo cosa è accaduto:
Da qualche giorno il  programma a premi di Canale 5 “caduta libera” condotto da Gerry Scotti è finito al centro delle polemiche. Perché??? Sembra -secondo i telespettatori – che la colpa sia da attribuire al campione Nicolò Scalfi, che da oltre 50 puntate è presente nel programma di “Mediaset” portando a casa la bellezza di quasi 400 mila euro.
Osservando però con attenzione il metro utilizzato delle domande, tra egli e gli altri concorrenti, ci si è accorti che le domande poste dal conduttore al campione erano estremamente semplici…
I telespettatori sono inferociti, e sul web in particolare su Twitter, hanno scritto che questo programma è solo una grande farsa e come dargli torto… io lo vado dicendo da una vita!!!
Ho letto alcune dichiarazioni del web che riportano che le domande poste durante la gara allo pseudo  “campione” sono per lo più sono scontate, mentre quelle rivolte agli avversari, iniziano solitamente in modo elementare ma poi, diventano sempre più difficili… fino al farli cadere nella botola. 
Qualche giorno fa, ad esempio, il web non gli ha perdonato la risposta sul “blu di Persia”, un tipo di sale, ritenuta dagli spettatori troppo facile… come un’altra frase che riportava “Mille e non più mille” attribuita a Gesù Cristo!!!
Cosa dire… come per Fabio Fazio forse è venuto il tempo di boigottare certi programmi “fake” e per iniziare purtroppo dobbiamo cominciare con i loro presentatori… 
Caro Gerry…mi dispiace, ma da oggi boicotterò qualsiasi programma televisivo da te presentato e mi auguro che saranno in molti a seguire questa mia proposta!!!
Quindi: #boigottiamogerryscotty

Jerry… Jerry… mio caro amico Jerry…

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Jerry… Jerry…Jerry… alcuni amici mi hanno telefonato per dirmi che la scorsa settimana, durante il programma, ti sei lamentato della mia email o forse del post “ufficialmente” pubblicato http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/02/chi-vuol-essere-raccomandato-al.html ed anche se non hai voluto pronunciare il mio nome – è l’unico d’altronde che nel web ha preso posizione sul tuo programma o meglio, contro quel modo del tutto italiano di premiare chi, senza alcuna virtù, goda di un successo ricevuto immeritatamente – non cambia nulla… perché per fortuna in molti, hanno condiviso quanto avevo scritto, gli stessi che mi hanno immediatamente scritto per evidenziare quella tua presa di posizione…

La stessa, che per quanto ho potuto vedere durante la stessa puntata, non è stata modificata, se non per l’aver aumentato il livello di difficoltà di quelle domande, che durante le prime puntate erano a livello di… terza media!!!

6fb5c-chi2bvuol2bessere2braccomandatoQuindi, per qualcosa mi consolo, sì… sapere che oggi i concorrenti di quel programma avranno maggiori difficoltà a rispondere alle domande, di cui non conoscono la risposta…

Certo, tu (perdona il tono confidenziale…)  continui sempre imperterrito ad aiutarli in maniera sfacciata, d’altronde rispondendo alla mia critica hai giustamente dichiarato: “che colpa ci sarà mai se posso aiutare i concorrenti a farli vincere un po di soldi… ammettendo di fatto, quanto il sottoscritto aveva evidenziato!!!

Ora però che il gioco si è fatto più difficile, anche per te diventa più arduo far comprendere a quei concorrenti come rispondere, anche se il metodo per superare quell’impasse è abbastanza semplice…

Si… visto che si desidera in tutti i modi aiutare i concorrenti, ad iniziare dalla produzione e di conseguenza passando a te, in quanto come conduttore punti ad avere un audience sempre più alta del programma (che di conseguenza significa avere un maggiore ritorno pubblicitario… ), mi permetto quindi anch’io di consigliare i tuoi prossimi concorrenti…

Ed allora, tralasciando le risposte di cui sono a conoscenza, prendo ad esaminare quelle di cui non sanno la risposta, ma che devono dare, per poter proseguire nel gioco…

Innanzitutto la prima regola seduti in quello sgabello è di stare ”tranquilli”, non bisogna avere fretta di rispondere, peraltro il programma non è a tempo, quindi si può godere di tutto il tempo possibile…

Seconda regola, iniziare a parlare, dando l’impressione di sapere la risposta, sì… di avere tra i cassetti della memoria un qualcosa che vi spinge ad una delle risposte…

d8a18-eroe2bdi2bchi2bvuol2bessere2bmilionarioNel far ciò non dovete mai guardare Jerry… come se cercaste conferma, anzi il contrario, dovete guardare dietro il suo viso – prendete un punto fermo e tenere gli occhi fissi lì… nel vuoto,.. restate per qualche istante pensierosi, come se stesse riflettendo sulla risposta da dare. – ma ciò dovrà consentirvi di osservare il viso di Jerry, il quale indirettamente farà un movimento incondizionato con il corpo, le mani, gli occhi, confermando la vostra ipotesi oppure smentendo quella premessa…

Su questo secondo punto ho notato ad esempio che Jerry sposti il viso solitamente verso il basso… e modifichi leggermente lo sguardo in maniera opposto a come posiziona il corpo… fateci caso, in tutte le puntate in cui il concorrente pronuncia la risposta sbagliata, egli si comporta in modo contrariato, quasi fosse infastidito da quella risposta errata…

Viceversa se alla vostra prima risposta buttata lì… egli sembra scherzare con il pubblico, se tocca argomenti che nulla centrano con la vostra risposta, se trascorrendo alcuni minuti e inizia a ricordare che il programma è per i coraggiosi e quindi se ne esce con la sua abituale frase: “Only the Brave”… allora state tranquilli che vi sta consigliando di rispondere!!!

Un ulteriore consiglio – quando non sapete la risposta e dopo aver provato a comprendere i segnali visivi (per come riportato sopra) – non siete riusciti ahimè nell’intento di comprenderli, ecco in questo caso bisogna procedere diversamente: dare una risposta diversa da quella da voi pensata (e quindi ritenuta corretta…) e dichiarare che siete leggermente indecisi se chiamare il pubblico, avendo purtroppo già anticipato la risposta, ed ora, quella annunciata decisione, potrebbe aver influenzato il pubblico; ciò ovviamente porterà Jerry a darvi un consiglio… (è sempre successo così in tutte le puntate, certo ora che scrivo ciò… cambierà modalità o quantomeno proverà a non ripetere quella sua consuetudine), ed ecco l’aiuto insperato che volavate…

0d6ea-chi2bvuol2bessere2bmilionarioSe dichiara… sì al pubblico, potrebbe essere la risposta giusta, significa che quanto avete detto non influenzerà il pubblico, poiché la è risposta corretta, altrimenti consiglierà il 50/50 dicendo che il pubblico a causa della vostra precedente risposta, potrebbe esser stato influenzato negativamente…

Bene… a quel punto scegliete il 50/50 e se tra le due risposte troverete quella che pensavate giusta… pronunciatela, perché avete fatto bingo!!!

Passando agli altri due aiuti… quello di Jerry, potete usarlo all’inizio, farà in modo di farvi andare avanti… d’altronde non ha alcun interesse a mandarvi a casa, la colpa in quel caso sarebbe sua, ed egli non vuole passare per il conduttore “cattivo “ della situazione, anzi il contrario… lo ha pure confermato, parlando contro di me!!!

Ed infine… attenzione all’aiuto che vi siete portati in studio!!!

Solitamente Jerry in questa situazione dimostra di non essere leale, anzi il delle volte mi è capitato di vedere quell’amico/a che indicava a Jerry di non essere chiamato e lui fingendo, consigliava il contrario…

Qui deve stare la vostra bravura, ed anche quella del vostro amico/a con il quale avete deciso anticipatamente come comportarsi se conosce o meno la risposta – ad esempio potrà segnalare “furbescamente” a Jerry di non chiamarlo quando è sicuro di conoscere la risposta a quella domanda, oppure poserà il suo sguardo su di voi e in caso contrario, quando cioè non conosce la risposta, guarderà altrove!!!

Difatti, ancor prima di dare una eventuale risposta al presentatore e decidere quindi quale aiuto chiamare, dovete in ogni modo possibile dedicare pochi secondi (preferibilmente distraendo tutti… ad esempio ridendo o raccontando qualche cazzata, che vi eravate già preparati…) per guardare quel vostro aiuto “personale”, posto alle vostre spalle: dal suo sguardo o viceversa dal suo mancato sguardo, potrete comprendere anticipatamente se conosce la risposta o meno, perché viceversa – decidendo di chiamarlo – Jerry… non vi permetterà più di girarvi… e per come sopra riportato, solitamente vi fa chiamare l’aiuto… senza che quello ne sappia realmente qualcosa…

Allora, spero con questo post d’avervi aiutato o quantomeno di avervi dato alcune dritte… certo avrei voluto farlo di presenza, ma oggi mi sarebbe impossibile… e quindi non posso fare altro!!!

Comunque ripeto… tranquilli, dovete sempre pensare che quello è un programma che vuole farvi giungere al milione, proprio perché così facendo, attirerà in maniera spropositata quel pubblico che in viceversa in quella serata,  si sarebbe diretto verso altri programmi concorrenziali…

Pensate soltanto ai giorni precedenti alla messa in onda del programma, alla pubblicità che verrebbe fatta costantemente per ricordare il concorrente “preparato” e la sua eventuale possibile vincita…

E’ tutto preparato perché lo show faccia faville… e voi siete soltanto il tramite per far salire quell’indice di gradimento!!!

Jerry aiuta tuttiAh  proposito, a conferma di quanto avevo scritto, hai portato a vincere il tuo concorrente €. 150.000 euro, sapendo che sarebbe andata a casa alla prima domanda… sì con quella domanda sulla canzone di Mahmood “Soldi”!!!

Nella domanda si chiedeva quale vip fosse citato nel brano tra Bruce Lee, Jackie Chan, Jet Li e Jean Claude Van Damme. Risposta scontata: Jackie Chan. “Secondo me è Bruce Lee”, ha però detto il concorrente, che poi ha chiesto ugualmente aiuto al pubblico, che ha risposto in maggioranza Bruce Lee. “Ho seguito Sanremo e so che Soldi ha vinto il concorso, solo ho un minimo di dubbio perché fra i personaggi famosi che ci sono all’interno delle opzioni dovrebbe essere Bruce Lee quello che dovrebbe essere citato all’interno della canzone”, ha commentato il concorrente.

La risposta era sbagliata come d’altronde l’aiuto del pubblico, ed allora ecco Gerry “L’eroe dei raccomandati”: “C’è una A più alta delle altre, ma è anche vero che li hai influenzati perché hai detto Bruce Lee. Io ero convinto che il pubblico una cosa su Sanremo la sapesse e invece…“!!!

Hai, hai, hai Gerry… questa è la dimostrazione che quel programma premia gli amici/parenti, conoscenti e via discorrendo…

Ed allora, come dice Jerry: “Only the Brave”… ed io siccome mi sento coraggioso, ho deciso di mettervi alla prova!!!

Chi vuol essere "raccomandato"… al milionario???

Mai come quest’anno assistere ad un programma televisivo, nel caso specifico quello trasmesso da Canale5, “Chi vuol essere milionario“, presentato da Jerry Scotti, mi ha dato così fastidio…
Ho avuto come la sensazione che avessero deciso di mandarlo in onda, non tanto per il programma in se – a cui va detto, hanno aggiunto e modificati usa serie di “aiutini” non certo indifferenti – ma per quel modo di trasmetterlo, e cioè quasi fosse un programma per contribuire alle finanze un po’ giù di quei suoi concorrenti…
Mi piacerebbe sapere con quali modalità siano stati scelti, perché l’impressione che ho ricevuto è che fossero parenti o affini di qualcuno che opera per quel programma o per quella televisione, a cui… grazie a quei palesi suggerimenti del suo presentatore, si è riusciti “senza alcun coraggio”, a vincere quei premi…
Ecco perché dopo la seconda puntata, mi sono sentito in dovere di scrivere a quella trasmissione, era il 14 Dicembre 2018, perché a sentire quelle banali domande e a vedere con quali e quanti espedienti, quel bravo presentatore era ( forse costretto…) posto lì per suggerire le risposte, mi veniva di proferire parole, che evito di ripetere!!!
Altro quindi “Chi vuol essere milionario”, quest’anno la trasmissione l’avrebbero dovuta chiamare con il suo vero nome e cioè “Chi vuol essere raccomandato”, che visto quanto accade ogni giorno nel nostro paese, mi sembra come titolo più adeguato…
Ed allora mi permetto di condividere la lettera dal sottoscritto inviata, affinché la prossima volta ( se ci sarà una prossima volta…) quei suoi manager, possano cambiare le regole del programma e chissà, farle ritornate per com’erano negli anni scorsi!!!
Pre.mo Casting “Chi vuol essere milionario”,
ho assistito alle prime puntate del Vs. programma “Chi vuol essere milionario” e debbo dire che ahimè in queste puntate, è venuto a mancare quel vero e unico requisito che dovrebbe avere il Vs. candidato ideale e cioè il coraggio: “Only the Brave”!!!
Ma soprattutto quel concorrente dovrebbe possedere quella minima capacità personale a saper rispondere, sia che trattasi di un individuo analfabeta, a modello ragazzo innamorato  “bollywoodiano” (già… come quello del film di Danny Boyle), oppure di un individuo ultra-laureato… che però dimostra di non avere alcuna necessità di ricercare nello sguardo o nel suggerimento di quel presentatore, l’aiuto sfacciato di cui ha bisogno…
Un aiuto talmente evidente…  da dare quasi fastidio, non per quanto concerne la generosità di quel suo presentatore con il quale ha aiutato quei suoi ospiti, ma perché quei suoi concorrenti, sono stati  condotti con la manina ai 30.000 ( e lo sappiamo entrambi, d’altronde basta rivedere il video…) senza alcun merito!!!
Per farvi un esempio, il sottoscritto una di quelle sere, era proprio a cena con degli amici/parenti e per gioco abbiamo iniziato a rispondere… 
Bene, senza alcun aiuto, ma soprattutto, dedicando soltanto 5 secondi per rispondere ad ogni domanda, ( già se avessi usato l’orologio degli scacchisti… per tutte quelle stesse risposte fino ai 70.000, avrei certamente vinto sul tempo, avendo dedicato per tutte le risposte meno di un minuto…)!!!
Un genio…???No, diciamo che sono stato fortunato perché conoscevo tutte quelle risposte… 
Già… anche l’unica di cui non ero sicuro, sì quella su “Istagram” e difatti, pur avendo dei dubbi tra le due prime risposte, avevo scelto la seconda, proprio per quella desinenza “in” e “gram” e cioè chek-in e prenotazioni…
Quindi in un minuto (a cui aggiungo per correttezza questi ulteriori cinque secondi per l’ultima risposta…), sarei giunto alla domanda da 150.000 euro!!!
Ora, non so dirvi se anch’io come quel romantico indiano Jamal del film “The Millionaire”,  si è trovato ad affrontare due manche nelle quali conoscevo tutte le risposte… ma certamente, a differenza di loro, sono sicuro di possedere quell’unico valore aggiunto per poter partecipare a quel programma, una qualità che solo chi l’ha saputa evidenziare nel corso della propria vita, dovrebbe sedere lì: Si chiama coraggio!!!  
Vi ringrazio quindi anticipatamente per l’attenzione dedicatami ed anche se non dovessi venire contattato (cosa di cui sono certo – d’altronde il programma è per i raccomandati ed io sono per mia precisa natura… escluso), continuerò comunque a guardare la vostra trasmissione, perché la ritengo tra quelle poche rimaste, tra le più interessanti, in un panorama televisivo fortemente deludente.
Con affetto, Nicola Costanzo
P.s. Debbo aggiungere che dopo aver inviato la mia email, ho come avuto al sensazione che qualcuno l’avesse letto, in quanto mi è sembrato che le ultime puntate avessero preso un percorso diverso, sì… le domande sono state, leggermente più ardue. 
Ma come sempre, grazie a quel suo presentatore “eroe  mascherato“, ciò che sembrava a quei concorrenti incomprensibile, è diventato improvvisamente chiaro…
Cosa aggiungere… grazie Jerry!!!

Buon natale "Sicila" e auguri ai "Siciliani", in particolare a tutti coloro che si trovano lontano…

Natale è giunto… ed allora anche il sottoscritto, tramite questo suo blog, prova ad essere più buono…

Ho deciso quindi di porgere i miei auguri a tutti i miei conterranei, anche a coloro che non li meritano, perché dimostrano ogni giorno con le loro azioni di non amarla…  
Rivolgo inoltre un particolare augurio a tutti quei siciliani costretti a recarsi altrove o all’estero, poiché questa loro terra non sa privilegiare la meritocrazia, ma è prigioniera del clientelismo…
Ecco quindi che i figli di questa terra, ragazzi che qui svolgevano da precari la loro professionalità, si ritrovano ora all’estero a dirigere vere e proprie strutture, mediche, ingegneristiche, universitarie, culturali, ecc…, ricevendo per quel loro profuso impegno, onorificenze e attestazioni, anche per quelle loro emerite innovative ricerche in campo scientifico…
Perché da noi si sa,  tutto deve cambiare per restare immobile… e dove i soliti nomi, di quei figli dei figli di papà, devono portarsi avanti, mentre a tutti gli altri non resta che guardare o sottostare a quelle regole imposte…
Ma d’altronde, chi non è raccomandato ed ha coraggio… scappa, viceversa tutti coloro che non appartengono a quell’ovattato sistema clientelare/familiare provano a rimanere, ma nel frattempo si lamentano… elencando tutti i problemi di questa loro regione!!! 
Ecco quindi enumerare tutti i servizi che non funzionano, a cominciare da quelli pubblici, a cui seguono i disservizi della cosa pubblica, poi c’è la voce sprechi, ad iniziare da quelli compiuti in questi anni (grazie a quei noti governatori…), da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana, per proseguire con la maggior parte degli enti locali, che dimostrano essere oggi in totale dissesto… 
Naturalmente non poteva mancare la categoria dei giovani, a cui segue per correlazione la parola “disoccupazione”…
Peraltro si sa… da noi non esiste lo Stato, concepito come un qualcosa che favorisce la vita dei cittadini e ridistribuisce le risorse a vantaggio della collettività… 
In Sicilia, i siciliani hanno un rapporto distaccato con quell’apparato e con le istituzioni, visti da sempre come un qualcosa da evitare e il più da contrastare o quantomeno con cui non collaborare, perché considerati a livello fiscale delle sanguisuga, mente a livello personale vengono visti come qualcosa con cui è meglio non avere a che fare, affinché non si abbiano successivamente problemi…
D’altronde si sa… i siciliani hanno da sempre badato (in tutti i sensi…) alla “famiglia” e soprattutto alla protezione della “roba” che si possiede… e non importa se quanto realizzato è stato compiuto in maniera illegale, l’importante è fare in modo che quanto introitato in maniera corruttiva, non vada perduto…
Questa è la nostra terra!!!
Questa è la Sicilia in tutte le sue sfaccettature: “Vi è una Sicilia “babba”, cioè mite, fino a sembrare stupida e una Sicilia “sperta”, cioè furba, dedita alle più utilitarie pratiche della violenza e della frode. Vi è poi una Sicilia pigra ed una frenetica; una che si estenua nell’angoscia della roba ed una che recita la vita come un copione di carnevale; ma per fortuna c’è ne una che si sporge da un crinale di vento in un accesso di abbagliato delirio”…
Questa è la nostra terra e questi siamo noi… disponibili a superare ogni avversità, ma mai disponibili a lottare per quel necessario ed unico cambiamento…  
Per il momento (o dovrei dire: come sempre…) accontentiamoci… Buon Natale a tutti!!!

Con un paese di raccomandati che ha premiato sempre chi non era meritevole, dove si sperava di andare???

Il Pd attacca il ministro Luigi Di Maio per la sua proposta di censire i raccomandati all’interno della Rai: “Ennesima gravissima intimidazione”, ha affermato Michele Anzaldi, a cui a fatto eco eco Teresa Bellanova: “Vogliono schedare tutti. C’è un clima pericoloso, da caccia alle streghe”.
E sì… non è corretto quanto sta accadendo, dire che alla RAI ci sono raccomandati, figli di noti politici o di personaggi illustri è veramente oltraggioso!!!
Come si può dire una cosa del genere, quando si sa benissimo che in quella struttura si entra esclusivamente per meritocrazia, per quelle note capacità professionali e personali dimostrate nel corso della propria vita… 
Quante dicerie… e difatti leggendo quanto sopra, mi sono messo a perlustrare sul web qualche notizia che dimostrasse quanto in errore fosse quel leader pentastellato…
Ma ahimè, a differenza di ciò che credevo, ho trovato precisamente sui social un post che riepilogava quanto segue…
Ora, non so dirvi quanto di vero vi sia di vero in questo elenco riportato ( certo di qualche nome ero ben a conoscenza… ), ma se così fosse, c’è da restare sconcertati… ma il sottoscritto, non lo è affatto, anche perché in un qualche modo quanto ora emerso, evidenzia ciò che da sempre denuncio nel mio blog, per quanto concerne quegli apparati che potremmo definire pubblici…
La cosa assurda è che non vi è mai un soggetto, tra quei “raccomandati”, che abbia il coraggio quantomeno d’ammetterlo!!!
Ed allora quindi, leggiamoli questi nomi di figli di papà ben conosciuti:
Tinni Andreatta, responsabile fiction di Raiuno, figlia di Beniamino, ex-ministro DC.
Natalia Augias, Gr, figlia del giornalista e scrittore Corrado.
Gianfranco Agus, inviato a “La vita in diretta”, nipote dell’attore Gianni.
Roberto Averardi, Gr, figlio di Giuseppe, ex-deputato PSDI.
Francesca Barzini, Tg3, figlia dello scrittore e giornalista Luigi junior.
Bianca Berlinguer, conduttrice del Tg3, figlia di Enrico, ex-segretario del PCI.
Barbara Boncompagni, autrice, figlia di Gianni.
Claudio Cappon, direttore generale, figlio di Giorgio, potente ex-direttore generale dell’Imi.
Antonio De Martino, Gr, figlio dell’ex ministro socialista Francesco.
Fabrizio Del Noce, Tg1, direttore Raiuno, figlio del filosofo Augusto.
Antonio Di Bella, direttore Tg3, figlio di Franco, ex-direttore del “Corriere della Sera”.
Claudio Donat-Cattin, capostruttura Raiuno, figlio dell’ex-ministro democristiano Carlo.
Jessica Japino, programmista regista di tutte le edizioni di “Carramba”, figlia di Sergio, compagno di Raffaella Carrà.
Giancarlo Leone, amministratore delegato di Rai Cinema e responsabile della Divisione Uno, figlio dell’ex-presidente della Repubblica Giovanni.
Marina Letta, contrattista a tempo determinato, figlia di Gianni, già sottosegretario alla Presidenza a Palazzo Chigi.
Pietro Mancini, Gr, figlio del socialista Giacomo.
Maurizio Martinelli ,Tg2, figlio del giornalista Roberto.
Stefania Pennacchini, Relazioni istituzionali Rai, figlia di Erminio, ex-sottosegretario DC.
Claudia Piga, Tg1, figlia di Franco, ex-ministro DC.
Francesco Pionati, notista politico del Tg1, figlio dell’ex-sindaco di Avellino, la cui assunzione, secondo quanto si narra, fu decisa durante una partita a carte di Ciriaco…
Alessandra Rauti, redattore del Gr, figlia di Pino, segretario del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore.
Silvia Ronchey, autrice e conduttrice di programmi, figlia di Alberto, ex-ministro dell’Ulivo ed ex presidente di Rcs.
Paolo Ruffini, direttore Gr, nipote del cardinale e figlio di Attilio, ex-deputato e ministro DC.
Sara Scalia, capostruttura di Raidue, figlia della giornalista Miriam Mafai.
Maurizio Scelba, Tg1, figlio di Tanino, ex-portavoce del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
Mariano Squillante, ex-corrispondente da Londra, ora a RaiNews 24, figlio dell’ex-giudice Renato.
Giovanna Tatò, Raitre, figlia di Tonino, consigliere di Enrico Berlinguer.
Carlotta Tedeschi, Gr, figlia di Mario, senatore MSI.
Daniel Toaff, capostruttura e autore della “Vita in diretta”, figlio di Elio, l’ex-rabbino capo di Roma.
Stefano Vicario, regista preferito di Giorgio Panariello, figlio del regista cinematografico Marco.
Flavio Fusi, TG3, Figlio dello scomparso Torquato, senatore PCI
A quanti sopra, vanno sommati i figli di quella stessa RAI:
Rossella Alimenti, Tg1, figlia di Dante, ex vaticanista Rai.
Paola Bernabei, Ufficio stampa, figlia di Ettore, ex-direttore generale della Rai e proprietario della società di produzione Lux.
Giovanna Botteri, Tg3, figlia di Guido, ex-direttore sede Rai di Trieste.
Manuela De Luca, conduttrice Tg1, figlia di Willy, ex-direttore generale Rai.
Giampiero Di Schiena, Tg1, figlio di Luca, ex-direttore DC del Tg3.
Annalisa Guglielmi, sede Rai di Milano, figlia di Angelo Guglielmi, ex-direttore di Raitre.
Piero Marrazzo, conduttore di “Mi manda Raitre”, figlio dello scomparso giornalista Giò.
Simonetta Martellini, Raiuno, figlia di Nando, storico radiocronista sportivo.
Luca Milano, dell’ufficio contratti, figlio di Emanuele, ex-direttore Tg1 ed ex-vicedirettore generale.
Barbara Modesti, Tg1, figlia dell’annunciatrice Gabriella Farinon e del regista Rai Dore.
Monica Petacco, Tg2, figlia di Arrigo, storico e consulente principe di programmi Rai.
Andrea Rispoli, Raidue, figlio del conduttore Luciano, già alla Rai.
Fiammetta Rossi, Tg3, figlia di Nerino, ex direttore del Gr2, ma anche moglie del potente ex-segretario dell’Usigrai, Giorgio Balzoni, oggi caporedattore al politico del Tg1.
Cecilia Valmarana, figlia di Paolo, uno dei padri del cinema coprodotto dalla Rai (“L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi), segue le orme del papà nella struttura di RaiCinema.
Paolo Zefferi, figlio di Ezio, giornalista e autore di fortunati approfondimenti, è a Rainews 24.
Francesca Orichuia, figlia di Carlo Orichuia (dirigente Rai)
Paolo Di Giannantonio, figlio di un ex onorevole della DC, tale Natalino Di Giannantonio
Alberto Angela, figlio di Piero
Diana De Feo, giornalista TG1, figlia di una dei primi direttori generali Rai e moglie di Emilio Fede.
Avevo letto alcuni giorni quanto riportato dal presentatore Giancarlo Magalli, che in maniera coraggiosa su Vanity Fair aveva detto: “Un censimento dei raccomandati basato sulle delazioni sarebbe molto pericoloso anche perché, se i dirigenti ammettessero di aver assunto un incapace dietro raccomandazione, sarebbe già un inizio!!!”.
Una bella bordata quella del presentatore contro “Mamma Rai“, che ha ricordato di quanto una volta ha dovuto far lavorare una persona perché gli era stata segnalata da “livelli altissimi”: “Sì… la impiegai per quello che sapeva fare: NIENTE!!!“.

Il "Grande Fratello" raccomandato!!!


Solitamente non è mia consuetudine scrivere su argomenti banali, ma ci sono circostanze dai quali non posso esimersi, in quanto denotano ambigui elementi di irregolarità o di equità, che esprimono in maniera palese principi immorali, che attraverso questo mio Blog cerco quotidianamente di evidenziare e quando possibile contrastare e denunciare…

Ed allora, parliamo di questo programma televisivo, condotto su Canale 5 dalla presentatrice Ilary Blasi (moglie del calciatore Francesco Totti), che ha avuto quest’anno uno “share” altissimo di pubblico, grazie soprattutto ai concorrenti scelti, che hanno saputo attraverso quella propria presenza, coinvolgere quanti da casa osservavano il programma…
Il sottoscritto, a differenza di quel alto numero di spettatori, non ha seguito nulla di quella trasmissione effettuata da quella “casa”, contrariamente della propria figlia, che sin dalla prima puntata si è voluta “intestardire” nel volere guardare il programma…
Certo, la presenza di alcuni personaggi come ad esempio Cristiano Malgioglio, hanno migliorato la limitatezza strutturale del programma, in quanto, la sua partecipazione, ha fatto in modo di coinvolgere coloro che si trovavano all’interno di quella casa, attirando su di se, l’attenzione del pubblico.
E’ stato chiamato “Il Grande Fratello VIP”… ma scusate, chi erano questi “Very Importatant Person”??? Cosa hanno fatto di così importante… già, ad esclusione di qualcuno, ripescato sotto il profilo professionale televisivo da “altra vita”, ditemi… il resto dei partecipanti, chi li conosce.
Nomi per lo più sconosciuti… si qualcuno è lì perché la sorella stava con Fabrizio Corona, qualche altro perché moglie di un grande ballerino/coreografo, un’altra nota perché moglie di un nostro defunto giornalista e poi c’è chi è conosciuta per i molteplici mariti famosi, seguono… ex tronisti, corteggiatrici, figli di sportivi e modelle varie… quindi potremmo accostare quei contendenti, al titolo di un programma presentato proprio alcuni anni fa da Daniele Bossari: “Mistero” (uno dei pochi programmi tv interessanti, stranamente soppresso da Mediaset…).
Quindi eliminando questi formalmente sconosciuti, quanti restano dovrebbero far parte di quei cosiddetti VIP; mi riferisco a Cristiano Malgioglio, all’attrice Serena Grandi, al presentatore Marco Predolin e all’attore Lorenzo Flaherty!!!
Quindi, altro che programma VIP… negli Usa, definirebbero lo stesso programma “trash”, ma qui si sa… siamo in Italia, un paese nel quale non viene premiato il merito, infatti ciò che da noi è scadente… può diventare all’improvviso meraviglioso!!!
Non hanno alcuna importanza i propri meriti o quelle proprie capacità,  qui non siamo al programma “Tu si que vales”… ciò che conta è la propria “raccomandazione”, sarà quella a decidere se sei realmente un vip o una pippa…
Comunque ritorniamo alla correttezza del programma e ai voti espressi dagli spettatori…
A detta di mia figlia, in tutte le puntate, Giulia De Lellis risultata vincitrice con il maggiore numero di voti, tanto da passare, alcune settimane dopo, direttamente in finale… 
Ecco che all’improvviso ieri, durante l’ultima puntata, quella finale, nel momento del tele-voto, non si riusciva ad esprimere la propria preferenza; io stesso ho potuto assistere in prima persona, di quanto fosse impossibile per mia figlia votare per la De Lellis: il sistema rifiutava il voto online espresso…  più volte difatti ha provato e sempre con lo stesso esito, fintanto che io steso gli ho detto “prova a votare per Bossari“, ed ecco che improvvisamente il sistema accettava la votazione fatta…
Mia figlia era ovviamente adirata, ma facevo notare lei, che non vi fosse nulla di anormale o di cui cui sorprendersi, d’altronde è la stessa cosa che accade durante le votazioni elettorali: voti per uno e ne sale incredibilmente un’altro!!! 
Ah… che ridere… scherzo naturalmente, ma in fondo, difficilmente sono lontano dalla verità… perché potete starne certi, in quella votazione online, ci sarà stato lo “zampino” della produzione, che avrà fatto in modo di manipolare quel tele voto…
Non mi sorprenderei infatti se a breve, questa polemica finirà –come molte inchieste di questo paese– sul tavolo di un magistrato, che purtroppo, invece di potersi concentrarsi su procedimenti ben più importanti, sarà costretto ad avere a che fare, con questo cosiddetto (perdonate l’abuso del paragone ) “mondo dello spettacolo“!!!
Peraltro, perché meravigliarsi, il sottoscritto aveva già dichiarato in tempi non sospetti alla propria figlia, il nome del vincitore… Daniele Bossari!!!
Lo stesso d’altronde era stato dato per vincente, già alcune settimane prima, sul web, in particolare su “Wikipedia”… 
La sua vittoria d’altronde era stata già preceduta da alcune circostanze che ne avevano aumentato il consenso: vedasi la richiesta di matrimonio espressa alla propria compagna, la figlia che gli regala una stella celeste, oppure quando sentendosi già sconfitto, per lo scontro diretto con la De Lellis… risultava sorpreso d’aver superato quella difficile votazione e come dargli torto, era stata fino ad allora la vincitrice da sempre del tele-voto… qualcuno ne aveva attribuito i meriti a quelle sue fans, meglio conosciute come le “bambine”!!!
Ovviamente, nessuno discute il vincitore, era l’unico d’altronde che meritava – anche secondo mia figlia- quel premio, ma quantomeno, una votazione più regolare,  avrebbe tolto ogni tipo di dubbio…
Io resto sempre dell’idea che la televisione dovrebbe dedicarsi a qualcosa di più importante… ma i nostri faziosi media, hanno più interesse a distrarci… facendoci svagare (“panem et circenses”), che a farci percepire i reali problemi di questo nostro paese!!!

L’Italia fuori dai mondiali!!!


L’ultimo atto di scelte politiche errate…

Cosa centra la politica con la partita appena persa… centra perfettamente, perché è proprio da quelle scelte fatte, dal presidente ormai “Ta-vecchio”, insieme a quei dirigenti posti lì perché raccomandati e da tutti quei commissari scelti negli anni (ad esclusione di Antonio Conte) e via discorrendo…   
La verità è che bisogna ripartire nuovamente d’accapo…
Bisogna puntare come hanno fatto già altri stati, sul calcio giovanile… rilanciare i ragazzini, senza dover inseguire sempre e in ogni circostanza quei calciatori esteri, quasi fossero dei mostri sacri…
Poi ti accorgi vedendoli giocare, che sono peggiori di molti nostri allievi di Lega Pro…
Una squadra, la nostra nazionale, senza alcuna identità!!!
Si è vista già dalle prime partite, non s’è trovata l’amalgama del gioco, è stato il nostro… un calcio basato sul nulla e mi dispiace dire ciò, perché se pur non ero tra i sostenitori di Ventura, credevo che avrebbe fatto – grazie all’esperienza maturata – bene, ed invece mi sono sbagliato…
La verità è che noi ormai siamo fuori da tutto… per ultimo ora il calcio!!!
Siamo fuori dall’economia, dallo sviluppo, dalla ricerca. dagli investimenti, dalle innovazioni tecnologiche, dalle infrastrutture, dai collegamenti… e forse chissà, da un punto di vista pratico, non è male che siamo usciti fuori da questi prossimi mondiali…
Finiremo così di sedare tutte le nostre reali difficoltà dietro una partita di pallone, non abbiamo più alcun motivo di gioire per un goal… poiché stiamo vivendo di fatto una rapida discesa, una serie di auto-goal che in questi anni, ci hanno fatto retrocedere rispetto ad altri paesi, nell’ultima serie, quella a noi più adatta… sì dei dei dilettanti e aggiungerei allo sbaraglio!!!
Ora non abbiamo attenuanti… il sistema va modificato, anzi invertito, iniziando a cacciare a pedate in culo coloro che ci hanno condotto a questo sfacelo e non mi riferisco solo alla parte sportiva del paese… ma a tutti, nessuno escluso tra quelli che siedono in posti dirigenziali, senza averne competenze e professionalità!!!
Basta… basta… sì… basta con un paese fatto da raccomandati!!!
E’ tempo di premiare chi realmente merita, bisogna puntare sulla meritocrazia… e non con quei nomi messi lì per favorire i soliti familiari e amici, perché alla fine, sono questi i risultati che si ottengono!!!
L’arbitro ha ormai fischiato per ben tre volte… e noi ora tutti, siamo ovviamente delusi da quanto è accaduto…
Ma se avessimo questa eguale sensibilità per il nostro paese, per cose ben più importanti, forse oggi non staremo qui a parlare di calcio, ma inizieremo a prendere in mano il nostro paese… come hanno appena fatto in catalogna!!!
Ma tanto lo sappiamo tutti come andrà a finire; tra qualche giorno, appena riprenderà la serie A e/o la Champions League, ci dimenticheremo di quanto accaduto e riprenderemo ad andare nuovamente allo stadio per tifare la nostra squadra del cuore…  
D’altronde, se poi manca il lavoro, se le nostre famiglie sopravvivono, se i nostri figli si ritrovano senza alcuna prospettiva o se non vi è alcun futuro per le giovani coppie… cosa importa, guarda… in questo preciso momento, la mia squadra di calcio ha fatto GOALLLLL!!!

Denuncia di un giovane italiano del Sud… trasferitosi in Svizzera!!!

Ho ricevuto questa missiva con la preghiera di diffonderla poiché riassume il disagio che hanno gli Italiani in cerca di lavoro tra l’Italia e la Svizzera…

Aggiunge inoltre quanto “Non sia importante la sua storia personale, ma quanto il fatto che essa sia una testimonianza accomunabile a quella di altre migliaia di persone che attualmente si trovano nella sua stessa situazione e che vivono quotidianamente lo stesso disagio…
Ragion per cui, ha preferito “non firmare” per esteso la lettera, in quanto credo che in calce alla stessa, ci possa essere aggiunta la firma di molti cittadini, italiani e non solo, senza che cambi affatto la sostanza della denuncia.
Cordialmente, Gaspare (un italiano in Svizzera…)
Ecco a voi la lettera:
Sono un italiano: fin qui, nessuna colpa.
Appartengono alla “classe 1984”: nemmeno questa una colpa. 
Una “sfiga” forse si: quella di appartenere ad una generazione di mezzo, quella generazione “Y” nata a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90: né “figli dei fiori” (per lo più “figli di papà” in lotta per superbi ideali, almeno finché non entrati in banca o ottenuto un posto fisso); né figli della globalizzazione (svezzati a pane e smartphone e quanto mai “cittadini del mondo”). 
Una generazione “ibrida” cresciuta in un mondo jurassico ormai estinto, dopato da un benessere diffuso e indottrinato dal mito della crescita felice.
“Studia e farai strada”, dicevano in tanti; “una laurea in Legge è meglio di un’assicurazione sulla vita”, aggiungevano altri. 
Ed eccomi qui, a 33 anni, crocifisso dal mercato del lavoro, con una Laurea (cum Laude) in tasca e tanti sogni in un cassetto che non si aprirà mai… 
Il miraggio resta sempre lo stesso: né la fama, né il successo, né la ricchezza, nemmeno il famigerato “posto fisso”… 
Semplicemente un lavoro, un dignitosissimo lavoro, che consenta finalmente di esclamare: “ce l’ho fatta!”.
Una doverosa puntualizzazione -per tutti i tastieristi seriali pronti a sparare giudizi come sentenze-: non datemi del “choosy” o “kippers” o “neet”, per favore! 
In primis, perché odio l’esterofilia imperante: quantomeno usiate un epiteto nostrano (“sfaticato”, “fannullone”…); in secundis, poiché non mi sono di certo adagiato sugli allori. 
La laurea è stata un traguardo raggiunto dopo anni di fuori corso, ma al costo di mantenersi a tutti i costi da solo, alternando lavoretti in nero e tirocini “aggratis” (anzi, a proprie spese): per definire al meglio la mia posizione, conierei il neologismo di “diversamente occupato”!
Dimenticavo: oltre ad esser figlio degli anni ’80, sono un figlio del Sud: la medaglia al petto di “sfigato”, dunque, me la sono meritatamente conquistata! 
Cosa vuol dire, per un giovane -non raccomandato e senza un’impresa di famiglia alle spalle- cercare lavoro al Sud? Il più delle volte, un gioco al lotto: con la differenza, in questo caso, di giocare sulla propria pelle!
Arrivati al primo bivio della propria vita (i trent’anni), così, è facile voltarsi indietro ed accorgersi di aver sprecato i propri anni migliori tra cumuli di libri e lavoretti eternamente precari, temporanei, a scadenza… 
Il prezzo necessario da pagare per non essere scavalcati da chi gioca al rialzo nella disperazione!
Si superano i trent’anni, poi, e si scopre d’improvviso di esser troppo presto invecchiati per il mondo del lavoro: bonus a go-go per l’assunzione di under-29, con buona pace per chi non è né tanto giovane né tanto vecchio!
Allora ci si ributta nuovamente a capofitto negli studi, preparandosi per un concorso pubblico. Peccato che, eliminati tutti quelli per i quali vige il solito dolente limite d’età, di corposi ne restano ben pochi. 
E quando per mesi ti prepari per uno dei pochi concorsi a cui aspirare (si veda quello per Assistenti Giudiziari), ti ritrovi a tirare le somme con altri 300 mila candidati per poche centinaia di posti!
Giunge inesorabile, così, il momento di pensare alla fuga, a scappare all’estero! 
Quale meta migliore della vicinissima Svizzera (e dell’italianissimo Canton Ticino)? 
Ripensi ai tanti che ce l’hanno fatta, trovando la loro fortuna tra la Svizzera, il Belgio e la Germania, e molli tutto -gli affetti e le amicizie di una vita- per partire, pronto a sfidare la sorte per un tozzo di pane.
Passano i mesi, e ti rendi però conto che il Paradiso non è di questa Terra… 
Cerchi un lavoro attinente ai tuoi studi? Ben presto ti accorgi che qui la tua laurea è fondamentalmente “carta straccia”! 
Cerchi un qualsiasi lavoro, pur umilissimo, che ti permetta di vivere dignitosamente? 
Nella migliore delle ipotesi, qualora non si richieda il Tedesco Madrelingua (un’oscenità per qualsiasi italiano medio!), o uno dei tanti attestati federali immaginabili (anche per un posto di lavapiatti!) o un permesso di soggiorno (un miraggio senza prima un contratto in mano…), ti rispondono: “ma lei è sprecato per questa posizione…”.
Col morale a terra, continui ancora a cercare la tua strada, tra cartelloni pubblicitari che raffigurano gli italiani come “ratti” e, un po’ ovunque, giornali che sfoggiano titoli a tutta pagina del tipo “Costretti ad emigrare!” (riferiti, stavolta, ai Ticinesi, a causa dell’immigrazione italiana).
Sconfortato, sull’orlo di una crisi di nervi, chiudi gli occhi, e ti accorgi di vivere con un pugno di mosche in mano… ma un tesoro inestimabile attorno: la tua Famiglia, gli affetti più cari, sempre al tuo fianco, comunque pronti a sorreggerti. 
Ed è in questi momenti che un dilemma, come una preghiera, ti scuote brutalmente la coscienza: si può certamente vivere “per” la Famiglia; ma fin quando si può sopravvivere “di” Famiglia???
G.S.
Ovviamente su quanto sopra, non dobbiamo che ringraziare il nostro governo nazionale!!! 
Dall’ultimo… a tutti quelli che in questi vent’anni l’hanno preceduto!!! 

Basta raccomandati e familiari nel NOSTRO Parlamento!!! I Parlamentari li decidiamo NOI!!!


Ho appena firmato la petizione di Change.org (promossa dal Fatto Quotidiano in collaborazione con Change.orge) e vorrei chiedere a ciascuno di Voi di fare altrettanto…

Il link per sottoscrivere la petizione è questo… e se volete, potete fare liberamente -non è obbligatoria- una piccola donazione:
Pubblichiamo l’appello in 5 punti sulla legge elettorale del Coordinamento democrazia costituzionale. 
Malgrado due pronunce della Corte costituzionale, che hanno pesantemente censurato il Porcellum e l’Italicum… ancora una volta una ristretta oligarchia, composta dai capi dei principali partiti, potrà determinare la composizione delle Assemblee parlamentari, assegnando il seggio ai propri fedelissimi ed espropriando gli elettori della possibilità di scegliersi i propri rappresentanti… La volontà degli elettori viene ulteriormente manipolata attraverso una formula che favorisce coalizioni di facciata destinate a sciogliersi dopo il voto, a scapito delle formazioni non coalizzate e della pari dignità dei cittadini elettori… Facciamo appello alle lettrici e agli elettori a mobilitarsi per informare i cittadini… e fare arrivare ai partiti una disapprovazione forte e netta rispetto alle scelte che stanno discutendo in Parlamento.
1. La partita che si sta giocando sulla legge elettorale è una partita sulla Costituzione perché il modello di democrazia consegnatoci dai Costituenti e convalidato dal referendum del 4 dicembre 2016, è fondato sulla centralità di un Parlamento rappresentativo attraverso il quale trova espressione il principio supremo che la sovranità appartiene al popolo, per cui “tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale” (art. 49 Cost.). Un Parlamento che fosse nuovamente eletto con un sistema elettorale incostituzionale e con parlamentari nominati dall’alto non offrirebbe alcuna esistenza ai ricorrenti tentativi di stravolgimento della Costituzione.
2. Malgrado due pronunce della Corte Costituzionale, che hanno pesantemente censurato il Porcellum e l’Italicum facendo sorgere la necessità che il Parlamento  intervenga per far sì che sia restaurato un sistema elettorale omogeneo per le due Camere e coerente con la Costituzione, il disegno di riforma elettorale attualmente in
discussione ripropone il carattere oligarchico e manipolativo della volontà popolare che viziava i precedenti sistemi.
3. Ancora una volta una ristretta oligarchia, composta dal capo o dai capi dei principali partiti, potrà determinare la composizione delle Assemblee parlamentari,  assegnando il seggio ai propri fedelissimi ed espropriando gli elettori della possibilità di scegliersi i propri rappresentanti. Inoltre si potranno tenere fuori dal Parlamento le minoranze sgradite ostacolando la nascita di nuove formazioni politiche. Con il nuovo sistema quasi due terzi dei seggi verranno attribuiti sulla base di liste bloccate, mentre per la quota eletta con il maggioritario, la minima possibilità di scelta insita nel collegio uninominale verrà annullata mediante il meccanismo del voto unico al candidato di collegio e alle liste collegate. La volontà degli elettori, inoltre, viene ulteriormente manipolata attraverso una formula che favorisce coalizioni di facciata destinate a sciogliersi dopo il voto, a scapito delle formazioni non coalizzate e della pari dignità dei cittadini elettori.
4. Chiediamo che siano ricostruite le condizioni di legittimità democratica del Parlamento: che il prossimo Parlamento non sia eletto un’altra volta con una legge elettorale incostituzionale, che sia consentito a tutti i cittadini elettori di scegliersi liberamente i propri rappresentanti, che sia eliminato ogni meccanismo che manipoli la volontà degli elettori (come il voto unico) o che possa alterare la volontà espressa dal voto popolare. Ribadiamo con forza le richieste formulate nella Petizione popolare presentata alle Camere su iniziativa del CDC: abolizione del premio di maggioranza, dei capilista o dei listini bloccati, delle pluricandidature. Occorre quindi un sistema sostanzialmente proporzionale, che può essere compatibile sia con il voto di preferenza sia con i collegi uninominali.
5. Facciamo appello alle elettrici ed agli elettori a mobilitarsi perché siano garantite la scelta libera e diretta dei parlamentari da parte dei cittadini e la rappresentatività delle Camere.
6. Invitiamo a partecipare alla campagna i Comitati territoriali. Promuoviamo la tenuta di incontri pubblici nazionali e locali, nei quali chiedere alle forze politiche e ai loro rappresentanti nei territori di pronunciarsi contro il sistema elettorale in discussione e a favore di un sistema conforme alla Costituzione e pienamente democratico.
Firmiamo tutti per avere un paese più equo e soprattutto più democratico!!! 

Quando ci si accorge d’esser circondati da uomini "mediocri e meschini"…

MESCHINI e MEDIOCRI… di nome e di fatto…

Io non riesco a sopportarli… non posso farci nulla, è qualcosa più forte di me, ma quando mi trovo a dover discutere con tutta una serie d’individui, che quello che dicono… poi non mantengono, ecco, fosse per me, li butterei tutti da una torre…
E dire che nessuno di loro dichiara di voler essere mediocre, anzi ascoltandoli, manifestano tutto il loro disappunto per quel tipo di soggetti… considerati personaggi che non riflettono il vero senso della vita…
Ma d’altronde ciò costituisce l’essenza principale di chi ha deciso di stare in mezzo, tra quei due estremi, qualità o quantità… 
Ma se questa è la base, con la quale possiamo paragonare tutti coloro che ci circondano, ecco che potrei dire… di trovarmi tra persone comuni… perché ormai la maggior parte di essi… è difatti cosi!!!
Infatti… ricordate a scuola quel voto con cui si veniva giudicati “mediocre”… quasi un sufficiente, tra il 5 e il 6-!!!
D’altronde lo stesso nome come si sa… deriva da “media” e quindi rappresenta, qualcosa che sta a metà, tra un qualcosa di positivo e qualcosa di negativo… se poi a questa condizione intermedia ci si aggiunge anche quel senso di meschinità…
Ecco quindi l’essere peggiore per eccellenza… gente che non si espone, che resta sempre in una posizione “ambigua”… sono soggetti che evitano di avere problemi e pertanto si tengono sempre in una posizione di mezzo… 
Una condizione meschina… che vive quotidianamente senza comprendere la propria inutilità, incapace di dimostrare agli altri, proprie doti intellettuali e morali, ma attraverso quel proprio modo d’essere… ma che è riuscito ugualmente – in questo paese di mediocri e raccomandati – ad avere un posto di responsabilità…
Pensare che questi soggetti possiedano una vita sociale… è fuori da ogni schema… 
Vivono ingannando se stessi, i propri familiari e gli altri… passando il loro tempo ad ascoltare tutti e la volta in cui esprimono il proprio pensiero, quest’ultimo, serve principalmente a mettere in cattiva luce qualcun’altro… affinché, quella loro mediocre personalità, possa ampliarsi nei riguardi di coloro, che sanno essere più meritevoli…
Sparlare… sparlare… e ancora sparlare… perché non si ha nulla che dire ed è per i sopracitati motivi ché questi individui, amano circondarsi prettamente… da persone “mediocri e meschini” come loro…!!!
Se ci guardiamo intorno, ci accorgiamo di essere circondati soltanto da ridicolaggine e meschinità. Quel che importa è sottrarsi a questa ridicolaggine e a questa meschinità. Fissare lo sguardo sull’eccelso!!! 

Inefficienze e sprechi nelle Pubbliche Amministrazioni ci costano ben 16 Miliardi!!!

Che la pubblica amministrazione non funzioni, sarà per lo meno trent’anni che se ne parla…

Che si sia fatto nel frattempo qualcosa per eliminare quelle irregolarità… è solo una fantasia…
D’altronde questa condizione è andata bene a molti, a tutti coloro che volevano che questo sistema non funzionasse…
Mi riferisco a molti nostri governanti, i quali hanno fatto s’ che il posto pubblico diventasse la principale aspirazione delle masse…
Inoltre, attraverso quelle raccomandazioni, hanno ambito controllare quelle posizioni concesse…
Quest’ultimi, inquadrati (negativamente) hanno fatto sì che quel sistema venisse pian piano… condizionato, affinché quei meccanismi di corruzione che ben conosciamo, potessero alimentarsi ed oliarsi…

Come dimenticare quelle assenze ingiustificate, quei tesserini timbrati illecitamente, la montagna di bustarelle e di tangenti, tutte richieste e ricevute prima dell’espletamento delle proprie funzioni…
Un sistema clientelare adottato all’interno di quegli uffici e dove, soltanto con gli omaggi è possibile far procedere le pratiche presentate…

Ma non vi sono solo gli apparati istituzionali, ma anche quelli politici, quelli legati alla sanità, alle consulenze, all’istruzione e via discorrendo… da tempo ormai sottoposti al vaglio delle procure nazionali
Sono stati stimati in 16 miliardi di euro (ogni anno) gli sprechi della pubblica amministrazione che si potrebbero risparmiare…
Se, poi a quanto sopra, si aggiungono tutte quelle spese riconducibile ai falsi invalidi o a chi percepisce deduzioni fiscali non dovute o ancor peggio agli esorbitanti costi derivanti dalla gestione del patrimonio immobiliare, ecco che si comprende come i milioni di euro persi… sono quantomeno il doppio!!!

Non dimentichiamoci che stiamo esaminando esclusivamente dati certi… perché all’appello mancano quelli derivanti da evasione, corruzione e quant’altro…

Sono soldi pubblici che ovviamente vanno ad incrinare o quantomeno a diminuire le esigenze di quei servizi indispensabili, di cui i cittadini avrebbero realmente bisogno… come ad esempio la sanità, i trasporti, la pubblica istruzione e la giustizia!!!
Ed invece, proprio a causa di quegli sprechi, le persone in questo paese non solo soffrono… ma ahimè muoiono!!! 

D’altronde un paese “democratico come il nostro, che non è in grado di proteggere i propri cittadini andrebbe totalmente riveduto…
Ma la nostra si sa… non è per nulla una “democrazia”, bensì rappresenta perfettamente una “oligarchia”, dove difatti il potere è detenuto sotto forma di regime politico e quello amministrativo è caratterizzato dalla concentrazione nelle mani di una minoranza ristretta, per lo più operante a esclusivo vantaggio personale e contro gli interessi della maggioranza…

Ma gli Italiani si sa… hanno una particolare propensione ad essere sottomessi e in quella loro indole sperano sempre che ci sia un uomo che risolva tutti i loro problemi: un tempo era l’imperatore, quindi il monarca, il dittatore ed infine questi ultimi anni i nostri inconcludenti premier… da Prodi a Berlusconi e per ultimo Renzi…

Si resta sempre in attesa di qualcuno che ci salvi, ma nel frattempo la barca con tutte quelle falle (che noi cittadini, di volta in volta e sempre a nostre spese, andiamo tappando…) va sempre più… a fondo!!!

Perché il Festival è un vero…

Una mia amica mi ha chiesto di pubblicare quanto segue…

La Rai per il prossimo Festival di Sanremo pagherà per sole cinque serate al conduttore Carlo Conti ben 650.000 euro, oltre ad altri emolumenti per la conduzione di altri programmi sulla Rai. 
Sempre per Sanremo la Rai pagherà per soli 15 minuti di apparizione ben 50.000 euro ciascuno a Mika, a Ricky Martin e Tiziano Ferro. 
A Maurizio Crozza per le cinque serate ben 100.000 euro. 

Tutto questo a fronte di un buco di 400 milioni di euro nel bilancio aziendale della Rai. 

Ma c’è di più: nelle cinque serate del Festival di Sanremo Conti ci chiederà di offrire 2 euro col telefono fisso o cellulare per le zone terremotate. 
Vi dico solo che ben 26 milioni di euro che gli italiani avevano già offerto con il telefono sono ancora bloccati a Roma. 
La richiesta per pulire la strada dell’hotel Rigopiano in Abruzzo, come ben sapete, era partita già dalle sette del mattino e gli fu risposto che non potevano liberare la strada dalla neve perché l’unica turbina in tutta la provincia di Pescara in pieno inverno era rotta. ,
La provincia di Pescara non aveva 25000 euro per ripararla, a causa dei tagli dei fondi dal  governo. Sapete tutti come è purtroppo andata a Rigopiano.  
Ora, cari amici, la spegniamo la tv o per lo meno non guardiamo Sanremo per tutte le 5 serate? Facciamo crollare l’audience! 
Diamo un segnale, boicottiamo il Festival di Sanremo. 

Fate girare il messaggio… 

Penso sia il minimo che si possa fare, anche per le vittime di Rigopiano. 
Chissà… forse se c’erano quei 25.000 euro, si sarebbero potuti salvare… 
Quanto sopra ovviamente… non ha l’obbiettivo di alimentare ulteriori polemiche sterili, delle quali ormai quotidianamente leggiamo, ma serve a far comprendere come non ci può essere un paese nel qual,e gli sprechi, continuano ad essere presenti e realizzati senza limiti e dall’altro, assistiamo a centinaia di migliaia di cittadini, che a causa dell’inadeguatezza di questi suoi uomini (e donne…) al governo, perdono ogni giorno la propria vita!!!
I cambiamenti non si possono demandare alla sola cabina elettorale, ma bisogna fare in modo che le coscienze di coloro che ancora sono moralmente liberi e soprattutto onesti, possano ribaltare questo stato di cose, riportando innanzitutto la legalità in questo nostro corrotto paese…
Perché quanto sopra… ciò che con quel festival canoro si sta realizzando non è altro che l’ennesima prova di un sistema che privilegia come d’abitudine, i soliti raccomandati (chiunque tra noi dopotutto presenterebbe -mille volte- meglio di loro… il sottoscritto inoltre a differenza di loro… lo farebbe per di più gratuitamente…) e soprattutto senza dover sborsare alcun quattrino…
Ma chissà se anche quella manifestazione, non serva anch’essa ad alimentare quel solito circolo vizioso…di cui ormai ovunque sentiamo…
D’altronde noi cittadini siamo come quel simbolo della Rai…
Già quel “cavallo” ci rappresenta perfettamente… difatti, simboleggia quella nostra lenta e inesorabile… agonia!!!
  

Parte seconda: "Pezzi di merda", a dirlo è il papà di Stefano…

Riprendo da dove avevo lasciato e cioè che non da quanto riportato… non si può fare affidamento sulle alcune nostre Istituzioni!!!
Ci tengo a precisare che questa mia riflessione, va inquadrata esclusivamente per una limitata porzione di quegli apparati…
Alcuni di quei “casermoni”, dimostrano di possedere al loro interno, un gran numero di personale deplorevole (i soliti raccomandati…), ma ha la fortuna di avere di contro, una parte di quel residuo personale, a cui bisogna riconoscere grandi meriti, per quanto ciascuno di essi prova a compiere quotidianamente -in condizioni impegnative- provando con tutte l’energie a risolvere quelle problematiche che di volta in volta, si vanno presentando…
Infatti è grazie a loro che molte tragedie vengono limitate, che altre ancora non si compiano e che quanto impossibile per ciascuno di noi, diventi fattibile per essi…
Ed allora un ringraziamento va a quei uomini e donne… a quei volontari addetti alla protezione civile, ai militari, alle forze dell’ordine, per concludere questa parziale lista con i vigili del fuoco che senza mai soste, danno il massimo di se stessi per salvare sempre più vite umane…
Ognuno di essi, rappresenta in se… una persona comune, un dipendete statale che per poche centinaia di euro, rischia ogni giorno la propria vita, per salvarne altre… 
Quindi a quei signori… diciamo “GRAZIE”!!!
Ai restanti personaggi inconcludenti, non posso che condividere quanto ha dichiarato il padre di Stefano…      
D’altronde come si vuole giustificare la morte di un figlio… si vorrebbe dare la colpa al terremoto oppure a quella slavina, sì… desideriamo comprendere chi ha le maggiori colpe su quella tragedia annunciata!!!
Ciò che comunque mi fa stare ancor peggio è dover leggere sul web alcuni post… sia nei confronti di chi sta svolgendo il proprio lavoro ed anche per coloro che portano avanti queste notizie nei nostri schermi… 
D’altronde si possono condividere oppure no… ed è per questo che hanno inventato il telecomando ed esistono centinaia di canali Tv: ho letto ad esempio degli attacchi a Barbara D’Urso soprannominata “sciacalla e falsa” o di quelle sue “faccine addolorate piene di pianto….” ed ancora, di quel “modo di fare giornalismo”… “Pomeriggio 5??? la trasmissione è eguale a quella di Bruno Vespa, Porta a Porta” ed infine “attenti alla D’Urso“!!!
Poi c’è chi difende la trasmissione:  anziché criticare, parlare a vanvera, etc… cercate di riflettere, se andrà dalla D’Urso (il papà) non è un problema è un modo per dare visibilità a quello che richiede: conoscere la verità e avere giustizia!
Poi ci sono quelli che se la prendono totalmente con tutti gli uomini dello Stato, con chi ci rappresenta, etc…: “è inaccettabile l’arroganza di queste “persone” che si credono superiori, purtroppo ci sono passata anche io, ma queste “persone” lo sanno che li paghiamo noi con il nostro lavoro? Spero che i responsabili paghino a caro prezzo, è facile stare seduti su una poltrona aspettando lo stipendio e lasciare che succedano cose del genere, pezzi di m…. dove siete onorevoli??? Non si può più vivere in Italia, dobbiamo traslocare all’estero… qua non si è tutelati, pensano solo agli stranieri e gli italiani pagano sti politici per non avere nulla in cambio… che schifo!!! Hai ragione sono dei pezzi di merda …. GRANDE PAPÀ! vai fino in fondo amico mio… qualcuno deve andare in galera ,almeno GIUSTIZIA! 
Dobbiamo tutti pretendere che i responsabile paghino e non dimenticare fra pochi giorni… cercheranno di insabbiare, come hanno fatto con le stragi di Bologna, Brescia, Piazza Fontana; fatevi dire il nome di quel cafone di Prefetto che ha risposto in malo modo a un padre ansioso…. è stato un gran vastaso nettiamolo alla gogna tutti devono sapere come si chiama;è stato un grande a dire pezzi di M…..ha questi signori che prendono 10mila euro al mese dormono,mangiano e bevono con i nostri soldi; vedrete pagherà la valanga per tutti, dopotutto è l’unica responsabile…  non pagherà mai nessuno, siamo in un paese merda”!!!
Poi ci sono quelli che appoggiano il Papà di Stefano: ” è un padre ….che vuole giustizia per suo figlio, ha ragione… forza non si arrenda; noi gente semplice… siamo con Lei e rispettiamo Lei è il suo dolore; Se fossimo tutti come lui !!! Ma non è così sei un grande TUO figlio è orgoglioso di te che parli a nome di tutti quelli che stanno soffrendo. Grande UOMO!!!! 
Ed infine i peggiori, quanti trovano a giustificare l’accaduto, sono come quelli del libro di Stieg Larson, nella trilogia Millenium… ma qui il titolo è diverso: uomini (e aggiungerei donne) che odiano tutti: “la vacanza era stata prenotata da loro non penso che gliel’avevano imposta, se vogliamo dirla tutta visto è da agosto che trema l’Abruzzo dovevano essere più attenti, ma nessuno può prevedere le disgrazie quando sono di queste proporzioni, bisogna fare un ma culpa tutti quanti non serve a nulla accusare; le disgrazie non si possono prevedere ma si può essere più cauti nelle scelte, ogni volta la stessa storia… il ritardo degli aiuti, quell’albergo non era dietro l’angolo, invece di accusare perché non siete andati lì a scavare, è facile accusare dal divano; Ma perché ci devono essere per forza dei colpevoli? Non si riesce ad immaginare che qualche volta è solo la fatalità a provocare una morte?Ormai se uno ha una malattia,un’incidente ecc… si cerca sempre e comunque qualcuno che per forza deve essere il colpevole da insultare e punire; Colpevoli di che?Del fatto che ha nevicato e si è formata una slavina? R. (Ma no, ovviamente! Colpevoli del sole troppo caldo a mezzogiorno, in pieno agosto); Ma chi cavolo deve pagare???Purtroppo esistono le catastrofi naturali,una persona che conosco è stata fulminata in spiaggia ed è morta…chi è il colpevole in questo caso chi deve pagare??? Le famiglie delle vittime non vogliono un colpevole. ..ma il colpevole! 
In ognuna di queste frasi e rappresentata quell’arrogante predisposizione di voler superare i limiti consentiti d’educazione… 
Se non bastasse, questi signori affermando le proprie opinioni, cercano di limitare quella degli altri, di quanti cioè esprimono pensieri diversi dai loro e se non ci riescono, fanno in modo di soffocare, quelle altrui considerazioni.
Da quanto sopra, si comprendono perfettamente i motivi per cui questo nostro Paese non riesca a trovare quella retta via… e che rappresenta la naturale conseguenza, che conduce oggi ciascuno di noi, a doversi rammaricare per quanto occorso al padre di Stefano e a tutte le vittime di quell’infausto albergo… 

Un giro d’affari da 100 miliardi di euro…

Ho appena finito di leggere un libro… s’intitola: la fiera della sanità di Daniela Minerva. 

Un’inchiesta precisa e dettagliata tra le mille contraddizioni di questo nostro strano Paese, dove tra il degrado assoluto, esistono piccole isole di eccellenza scientifica e di buona medicina…
Nel libro, si passa dalle “furbate” del Policlinico di Roma a quelle della Santa Rita di Milano, dalle lottizzazioni in Campania, all’ignavia delle università,
Non viene tralasciata nemmeno la criminalità organizzata e le sue associazioni mafiose in Campania, Sicilia e Calabria… fino ai legami ed alle connivenze corruttive politiche…
Non tutto è però perso…, tra tanta corruzione e malaffare. ecco che qualcosa si salva…, esistono delle isole felici, delle eccellenze medico-scientifiche, portate avanti da quei tanti ricercatori e medici perbene…che si dedicano con passione alla salvaguardia di quanti hanno oggi bisogno delle loro cure…
Poi, c’è pure spazio per quella sanità corrotta, senza valori, dove i giochi di potere, non lasciano spazia alla meritocrazia, ma vengono gestiti dai soliti furbi, che ne hanno fatto di quel sistema il loro fortino… fatto dalle solite meschinità umane, che avvicendano a quei continui interessi privati, i clientelismi per giungere agli abusi ed agli  sperperi…

E poi loro, sempre gli stessi, quell’enorme numero di personaggi che non si riesce – come la peste a debellare – politici venduti, medici truffaldini, imprenditori rapaci, burocrati a servizio del malaffare, forze dell’ordine corrotti, mafiosi e delinquenti per un un giro d’affari da 100 miliardi di euro, tra abusi, truffe e disservizi, ecco chi mette in pericolo la salute degli italiani!!!

Un fenomeno radicato e sviluppato che dura da troppo tempo, uno spazio temporale di quarant’anni che ormai non trova più una giusta collocazione per continuare a dover esistere…
E’ giunto il tempo di troncare questa dilapidazione, prima di pervenire ad un sicuro dissesto economico e finanziario, irreparabile… se gestito con queste metodologie e soprattutto ancora con questi uomini…
Una inevitabile dichiarazione anticipata di fallimento, per un paese che non trova – a differenza di tutte le parole dette in questi anni dai nostri presidenti del consiglio – una corretta soluzione per uscire da questa grave crisi, che ci attanaglia tutti e che non lascia alcuna possibilità per i nostri figli… (o meglio soltanto per quelli di loro… legati in maniera diretta a quel sistema “clientelare”, a cui proprio i loro padri si erano affidati… ed oggi cercano di tramandare ai propri figli “incompetenti”… ).
Verrà a breve il momento in cui questo nostro paese, dovrà dare conto all’Europa prima ed al mondo dopo…
In questa vergognosa declassata classifica BBB+, ormai prossimi per paragone… alla lega eccellenza o per meglio dire a quella dei dilettanti aggiungerei “allo sbaraglio”, con un debito pubblico vicino al 130% ed una contrazione del Pil italiano dell’1,8%… non vedo come, il nostro governo o chi dovesse prenderne il posto,  possa risolvere in breve tempo queste problematiche, continuando a non aver minimamente modificato quei parametri di legalità, di privilegi e di costi della funzione pubblica e di quelli “esosi” pensionistici, che oggi non consentono minimamente, di poter modificare questo stato di cose…

Diplomato… ed ora???

Con gli esami in corso, i nuovi diplomati non hanno ancora deciso cosa fare…
Ora, bisogna scegliere il proprio futuro, ma i ragazzi sono ancora indecisi, se cercarsi un posto di lavoro o se continuare con l’università.
I dati che ne derivano, sono ambedue terribili, in quanto il primo rappresenta – non soltanto per loro – ma per la stra-maggioranza dei giovani, un problema di difficile soluzione, per la già alta percentuale – siamo intorno al 35% – che oggi tra i giovani, rappresenta nel meridione la percentuale dei disoccupati…
Non dobbiamo dimenticare inoltre di alcune cause che condizionano principalmente il ricambio generazionale.
In primis, questa crisi che ancora ci sovrasta e che non permette alla imprenditoria di spiccare il volo, con politiche di rinnovamento attraverso acquisizioni di commesse e potendo dare così inizio ad eventuali nuove assunzioni.
Il mancato ricambio naturale generazionale, tra chi oggi è diretto verso la pensione e chi invece deve iniziare i suoi primi passi nel mondo del lavoro…, ecco che allora i primi, tentano di prolungare il proprio contratto, non soltanto per quella differenza economica che con la pensione andrebbero a perdere, ma soprattutto per evitare di chiudersi all’interno di quelle quattro mura casalinghe, che, se non si è disponibili a farsi coinvolgere in attività ludico/sociali, diventano con il passare dei giorni, le pareti della propria tomba.
Ed infine – anche se nessuno ne vuole parlare – poiché rappresenta la condizione peggiore – quella odiosa raccomandazione ( ripeto sempre… da non confondersi con la presentazione sia personale che del proprio Cv… ) , dove soltanto coloro che appartengono a quel sistema collaudato e ramificato politico/mafioso/clientelare, possono trovare sbocco nel mondo del lavoro… 
A tutti gli altri… non resta altro che aspettare invano!!!   
Ecco che allora in tanti decidono di proseguire e continuare i propri studi con l’università, ma quale e dove???
Secondo un articolo di qualche giorno fa del Sole 24 Ore, le nostre facoltà siciliane sono nella graduatoria a livello nazionale negli ultimi posti… con Catania 51° e Palermo 60° e non meglio vanno quelle private 15° su un totale di 16…
Ed allora ecco che in molti tentano – se pur tra mille problemi – d’intraprendere una sbocco professionale tramite la laurea…
Quindi, nuovi iscritti in medicina, ingegneria, materie umanistiche, informatica e lingue, nuovi disoccupati che si uniscono a a quelli già esistenti…, un numero che cresce a dismisura e che difficilmente troverà sbocchi in questo ns. territorio siciliano…
A dar seguito a quanto sopra, il 7% dei nuovi iscritti pensano già di fare nuove esperienze all’estero, altri desiderano trasferirsi in altre nazioni per imparare nuove lingue, ed altri ancora, sperano d’intraprendere una professione nelle nostre forze armate… 
Ovviamente la scelta finale, sarà fortemente condizionata dalla percentuale richiesta in prospettiva occupazionale e sarà così messa da parte, la passione e la propria inclinazione, a scapito di qualcosa di più pratico!!!
Non dobbiamo inoltre dimenticare, la preparazione limitata dei ragazzi… la vediamo da alcuni anni, attraverso i voti alla Maturità… 
La media supera a stento la sufficienza, aggirandosi tra il 66 ed il 70, mentre i voti più alti, quelli compresi tra il 71 e 85, vengono assegnati quasi sempre agli studenti dei licei. 
Una scuola quindi povera di cultura, di programmi, che non investe in ricerca, scarsa di risorse e contenuti, con un divario sempre più ampio, tra ragazzi e mondo del lavoro, con tagli sempre più indiscriminati, fatti questi, senza tener conto del contesto e tessuto sociale. 
Non dobbiamo meravigliarci se poi al Sud si perdono ogni anno studenti e docenti, in misura doppia ed anche tripla rispetto alla media dell’Ue..
Un paese che non riesce più a riprendersi, dove soltanto il 25% delle imprese crea domanda di lavoro, un paese che ha investito poco in cultura, istruzione, ricerca, innovazione, sia nel privato che nel pubblico, con il risultato opposto di avere contemporaneamente, troppo pochi laureati dove necessitano e molti laureati inutilizzati perché fuori mercato, costringendo così i giovani più preparati ad emigrare e nel contempo, a non garantire a quelli meno qualificati, alcuna possibilità nel mondo del lavoro. 
Un paese che non investe nella cultura e nei giovani, non è un paese credibile quando tenta proprio attraverso la voce dei suoi governanti, di parlare di prospettive…
Un paese fermo dove è in corso una pericolosa involuzione non solo culturale, ma anche sociale, economica e politica… 
Duole dirlo, ma questo ns. paese è ormai senza alcun futuro!!!
La scuola è divenuta la religione universale di un proletariato modernizzato e fa vuote promesse di salvezza ai poveri dell’era tecnologica…
Ivan Illich 

0,01!!! Un centesimo non permette di lavorare…

Le cose più assurde avvengono nel ns. Paese, in particolare quando c’è di mezzo un Istituto Pubblico ed il proprio impiegato… quasi sempre limitato!!!
Da un lato troviamo quei poveri imprenditori tartassati da migliaia di adempimenti e da questo Stato che come una sanguisuga attende le imposte sugli utili d’impresa e da un altro, una struttura macchinosa e lenta che, attraverso i suoi – quasi sempre impiegati raccomandati,  attende il versamento di quel denaro come fosse “fluido rosso”per la loro stessa… sopravvivenza!
Ed allora ecco che a Rovigo, solo e soltanto per un centesimo un imprenditore ha rischiato di dover portare avanti la propria azienda…
Il tutto nasce da il rilascio di un documento il DURC; questo rappresenta il documento unico di regolarità contributiva, senza il quale nei lavori pubblici, non è possibile incassare il mandato di pagamento per i lavori eseguiti… o per l’eventuale partecipazione ad una gara d’appalto… 

E’ veramente incomprensibile come nel 2014 , dove il mondo viaggia verso la totale informatizzazione, il ns. Paese è ancora ai tempi del medioevo… carte, carte ed ovunque carte e con un sistema ed un apparato statale che alimenta sempre più pratiche ed alle quali non da quasi mai in maniera celere soluzione…

Ovviamente l’Inps non vuole passare per stupida… ed allora la Direzione Provinciale dell’Istituto replica che il centesimo dichiarato è soltanto simbolica e serve a segnalare che purtroppo è evidente una irregolarità!!!
Si peccato che l’unica irregolarità e quella di chiederci in che modo e con quel concorso questi Direttori e/o Funzionari siano entrati all’interno di questo Istituto!!!
Volerci fare credere che il valore se pur irrisorio costituisce una sostanziale omissione contributiva è pura follia!!!
Come se il sistema informatico, non  possa prevedere al suo interno di oltrepassare per una cifra prestabilita i limiti previsti – si può considerare per esempio un limite max di cento Euro, entro il quale l’importo è considerato corretto… e le eventuali differenze, verranno successivamente richieste.  
E’ ovvio che quanto sopra è l’ennesima dimostrazione di come lo Stato faccia di tutto per complicarci la vita, per rallentare quanto di più semplice esista o chissà debbo pensare che il sistema è collaudato perché in tal maniera, si cerca di creare quei modi ambigui attraverso cui, le pratiche vengono smistate in maniera celere, se conosci il solito impiegato e/o funzionario amico…
Situazioni assurde come quella fatta a suo tempo ad un’azienda della provincia di Roma, che sempre per il solito centesimo si vide negare il Durc – ovviamente il tutto inviato a mezzo raccomandata con costi postali pari a €. 5,70 euro… cioè 570 volte l’importo richiesto… tanto alla fine chi paga come sempre siamo sempre NOI!!!!
Fintanto che il sistema non cambia…, vedrete che queste spiacevoli situazioni i non saranno solo e soltanto degli episodi occasionali.
Quanto oggi sembra a noi accidentale,  potrà tranquillamente ripetersi – e non per fatalità – anche purtroppo ad ognuno di Noi!!!

Chi sono oggi i nuovi " Miserabili"???

Ho letto alcuni anni fa un romanzo scritto da Victor Hugo, dove si narravano le vicende di alcuni personaggi, appartenenti agli strati più bassi della società Parigina in un periodo che andava tra il 1815 ed il 1833…

Erano persone cadute in miseria, delinquenti, prostitute, gente che nella povertà conduceva la propria esistenza……
Un libro che ha saputo raccontare la forza e la debolezza degli uomini dinnanzi agli avvenimenti della vita, la fragilità del proprio essere, intrappolato in un continuo moto che lo conduce a scegliere, tra le possibili variabili e direzioni da prendersi nel corso della propria vita…
Una inesorabile e continua scelta, che comunque alla fine porta sempre verso la morte…
Questi erano i personaggi del libro ” I Miserabili “… ma oggi mi chiedo, chi sono i veri miserabili???
Sono gli stessi di un tempo o nel contempo essendosi elevata l’asticella della povertà, sono stati inglobati anche quanti rappresentavano fino a poco tempo fa, quel cosiddetto ceto medio, meglio conosciuto come borghesia???
E’ evidente comunque che quel concetto astratto di Miserabile e ben diverso da quello con cui oggi invece definiamo alcune persone…
Già perché i “nuovi miserabili” non vanno più ricercati tra le persone umili, modeste, povere…, ma proprio tra coloro che per ragioni svariate occupano particolari posizioni privilegiate.
Queste posizioni hanno permesso loro di godere di benefici economici elevati e di gestire in maniera autoritaria l’ufficio pubblico di pertinenza loro assegnato…
Ma ancor più grave è la convinzione acquisita con il tempo e grazie soprattutto a quelle posizioni, di volersi ergere a nuovi modelli da prendere ad esempio, professori di vita e di conoscenza, offrendo gratuitamente la propria presenza in convegni, riunioni ecc… per dare consigli, suggerimenti e/o proposte!!!
Ognuno di essi in quel ruolo, non fa altro che danneggiare ognuno di noi!!!
I peggiori ovviamente sono rappresentati da quanti legati classe politica, poi si scende verso coloro che proprio grazie a quegli uomini si sono insediati in settori chiave della ns. amministrazione, continuando ancor più giù verso i propri figli e/o generi-nuore, che anch’essi, nella maggior parte incompetenti e presuntuosi, dimenticato o fanno finta di dimenticare chi li ha opportunamente collocati lì… a chi debbono dire sempre grazie, specialmente quando a momento debito, verranno chiamati a compensare con il proprio voto chi li ha in precedenza aiutati!!!

Quanto sopra vale ad ogni livello, specificatamente con il proprio settore… e vedrete che non troverete mai nessuno che ammetterà la propria verità…
Ma veramente pensavate di essere migliori dei Vs. colleghi…???
Credevate forse che durante le riunioni con i professori a scuola i Vs. genitori andavano a chiedere sul vostro percorso formativo o forse cercavano di portare i saluti di qualche amico che casualmente conoscevano i vs. insegnanti o di quel parente scoperto ora in comune e via discorrendo… ed ancora, quando eravate all’Università ricordate chi da dietro le quinte vi aiutava???
Ed ancora a quel concorso e/o colloquio come siete giunti, con quali meriti… i vostri meravigliosi o forse perché raccomandati???
Ed infine, potete mettere la vostra mano sul fuoco, che nel corso della propria professione non avete mai accettato alcun compromesso… in particolare se ciò è servito per far carriera, a scapito di quei colleghi che sapevate essere molto più bravi di voi???
Ecco, sono questi i nuovi miserabili, gente inutile e viscida che striscia ovunque per creare soltanto danni e non mi riferisco quindi soltanto ai ns. politici ma a quanti, come loro, operano con analoghe metodologie per progredire se stessi e soprattutto i propri figli…

Sono miserabili, dentro e fuori, sotto ogni aspetto e come avrete capito sono i peggiori…
Potremmo dire che raggruppano in se molti dei peccati descritti nei gironi dell’Inferno di Dante; infatti se li osservate bene, ne vedrete tutte le caratteristiche: lussuriosi, golosi, scialacquatori, ingannatori, ruffiani, gelosi, ipocriti, ladri, traditori, seminatori di discordia ed infine aggiungerei superbi ed invidiosi!!!
Non bisogna comunque che guardiate lontano…, perché il marciume che vedete negli altri è anche dentro di Voi…
Perché il vero problema e che ognuno di Voi deve saper raccogliere e distruggere in se stesso ciò per cui ritiene di dover distruggere gli altri e fintanto ciò non accadrà, ogni speranza di cambiamento sarà del inutile e come la vostra vita… ipocrita!!!