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Rifiuti??? Non più… ecco le nuove norme nelle costruzioni.

Un nuovo modello di sviluppo è rappresentato oggi dall’economia circolare…

Prevenzione, riuso e riciclo il tutto per sottrarre i prodotti allo smaltimento e limitare al massimo gli sprechi. 

Difatti, l’estensione del ciclo di vita dei prodotti contribuisce a ridurre i rifiuti al minimo e, una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono – laddove possibile – reintrodotti nel ciclo economico generando ulteriore valore. 

Parliamo di un modello di sviluppo basato su sostenibilità e circolarità, persegue la riduzione della pressione sull’ambiente, ma anche la diminuzione della dipendenza da altri Paesi per l’accesso alle materie prime strategiche e l’incremento di competitività e di crescita economica disgiunta dall’utilizzo delle risorse.

Ed è con questi principi che entrerà tra pochi gioni in vigore (il 26 c.m.) il Regolamento che disciplina il riuso dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale, messo a punto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale.

Il DM 127 del 28 giugno 2024 definisce i criteri per cui i rifiuti inerti da costruzione, demolizione e origine minerale cessano di essere considerati rifiuti dopo operazioni di recupero e dispone che, preferibilmente, i rifiuti inerti ammessi alla produzione di aggregati recuperati provengano da demolizione selettiva.

Il provvedimento stabilisce che i rifiuti inerti derivanti dalle attività di costruzione, demolizione e di origine minerale cessano di essere qualificati come rifiuti e diventano aggregato recuperato se l’aggregato riciclato o artificiale derivante dal trattamento di recupero soddisfa determinati criteri. Sono indicati espressamente gli scopi per i quali può essere utilizzato l’aggregato recuperato.

Il nuovo Decreto definisce le responsabilità del produttore di aggregato recuperato, la dichiarazione di conformità e le modalità di prelievo e detenzione dei campioni di aggregato recuperato.

Si prevede che produttore implementi un sistema idoneo che dimostri il rispetto dei criteri stabiliti nel regolamento, inclusi il controllo della qualità e l’automonitoraggio. Questo sistema può anche comprendere l’accesso a procedure di accreditamento per garantire conformità aggiuntiva.

Entro settembre 2026 (24 mesi dall’entrata in vigore del Decreto), il Ministero dell’ambiente valuterà i dati di monitoraggio acquisiti tramite il Registro nazionale delle autorizzazioni al recupero (ReCER) ed eventualmente procederà alla revisione dei criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto.

La nuova normativa, particolarmente attesa dal settore, mira a superare le criticità emerse con il precedente Decreto Inerti o End of Waste DM 152/2022 e lo abroga, ampliando il novero delle applicazioni cui possono essere destinati i materiali e alleggerendo gli oneri economici e amministrativi per gli operatori.

Estrarre, produrre, utilizzare e gettare, sono queste le parole nel prossimo futuro per tutti i rifiuti provenienti da talune fasi delle costruzioni.

A proposito dell’elefante, si… nella cava!!!

Quanto emerso stamani e riportato dai Tg nazionali e dalle note testate web, da seguito a quel mio post intitolato “Cave abusive…??? Sono come “l’elefante nella stanza” il cui link è http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/01/cave-abusive-nel-parco-delletna-sono.html
D’altronde come si vuole definire una cava abusiva estesa 90.000 metri quadrati e profonda in alcuni punti (rispetto al piano originario) oltre 20 metri con l’aggravante di essere stata realizzata in un’area sottoposta dalla regione siciliana a vincolo archeologico…
A guardare il video del gruppo “NOE” ripreso dagli elicotteristi del Comando Carabinieri Tutela Ambientale, si resta senza parole… già, perché anche il più novello cittadino comprende perfettamente che lì… è stata rasa una montagna!!!
Non parliamo quindi dei cosiddetti “esperti” del settore che ovviamente non possono definirsi “incompetenti”… bensì collusi!!!
Sì perché ciò che adesso è importante fare emergere da questa inchiesta, non è soltanto conoscere i nominativi dei responsabili di quella azienda – ora denunciati per inquinamento ambientale aggravato, esecuzione di opere su beni con vincolo paesaggistico senza la prescritta autorizzazione nonché di deturpamento e distruzione di bellezze naturali – no…  ciò che adesso vogliamo sapere sono i nomi di tutti quei responsabili del settore che hanno fatto finta di non sapere!!! 
E’ sono tanti… da quei dirigenti posti all’interno degli assessorati della regione siciliana, a quanti operano nei distretti minerari, ai loro funzionari, responsabili, al personale forestale addetto a quell’area, alle società terze che si sono rifornite in questi anni di quelle forniture e per finire, i nomi di quei liberi professionisti addetti alla gestione, controllo e sicurezza sul lavoro…
Se dovessimo contare tutti i nomi che hanno partecipato direttamente e indirettamente a quelle collusioni, penso che la lista sia così lunga, da far crollare immediatamente quell’apparato… ma certamente insabbiare una circostanza così eclatante non può più essere consentito, occorre quindi che il governo Nazionale intervenga immediatamente a sanare una posizione di legalità, che l’attuale governo regionale non è riuscita finora a contrastare!!!
Un settore quello dell’estrazione, vagliatura, trasporto del materiale lavico e calcareo, destinato inoltre ad alimentare il ciclo della produzione e fornitura di calcestruzzo è difficile se non impossibile da controllare, non solo, in quanto crea un ingente danno al patrimonio ambientale, ma soprattutto determina in quel settore, una sleale concorrenza che influisce sia sui prezzi di mercato che sul rispetto delle normative previste…
Ma sono contingenze quest’ultime non sempre portate ben a conoscenza, difatti basti cliccare la parola “cave” su google e vedrete che difficilmente – prima di quest’anno solare – troverete notizie che trattano sulle metodologie “illegali” applicate a quel settore… anzi viceversa troverete poco o nulla!!!
Difatti quei pochi post a riguardo, sono stati scritti dal sottoscritto; basta semplicemente scrivere nella voce “cerca nel blog” la parola “cave”, che si aprono tutta una serie di post sull’argomento e chissà se forse nel suo piccolo, questo mio blog, non abbia dato un esiguo contributo a quei sequestri di cave, che da un anno a questa parte, sono stati portati alla luce…

A proposito di recessione…

Un altra serie di dati industriali, questa volta provenienti dalla Germania sta sollevando forti preoccupazioni tra gli analisti, considerato che la Germania da sola, rappresenta la più grande economia europea e che nessuno si sarebbe aspettato che la produzione industriale potesse diminuire dell’1,9 %, arrivando ad una crescita inferiore dello 0,3%.
Questa flessione aveva caratterizzato non solo l’industria pesante, ma anche la produzione nell’industria automobilistica, energetica e delle costruzioni…
Gli economisti ora stanno a osservare quanto sta avvenendo, per comprendere tecnicamente, se è in corso una recessione… o se questa attuale crisi dipenda dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con l’incertezza economica che la Brexit sta realizzando nella zona euro, ed infine le turbolenze sui mercati azionari che potrebbero agire come un ulteriore freno…
Mai come in questo periodo il DAX tedesco ha toccato il fondo, perdendo quasi il 20% delle proprie azioni…
Certo, il calo della produzione industriale tedesca è stato conseguenza dei problemi nel settore automobilistico, a causa di quanto emerso nelle emissioni di scarico delle proprie autovetture… che ha condotto ad una deflazione degli ordini…
La specificità e la dimensione della crisi finanziaria con cui si sta muovendo, il fatto altresì che l’intero sistema bancario stia ancora galleggiando, ci ha condotto in un certo senso, in un’area grigia, in una economia che a prima vista sembra essersi stabilizzata, ma che cela un potenziale di crisi che nessuno è ancora in grado di prevedere e misurare…  ma che potrebbe stravolgere il mondo!!!
D’altronde la cosa peggiore che oggi sta capitando, è che la crisi dei mercati finanziari non è rimasta un fattore isolato, ma ha lasciato degli strascichi; vedasi ad esempio quanto accade con le banche, le quali ormai non prestano più denaro, perché temono di non ricevere indietro i soldi e così tutto si sta fermando, anche la più piccola attività imprenditoriale…
Vedremo cosa accadrà e quali conseguenze avranno tutte quelle politiche messe in atto dai vari governi nazionali!!!
Di una cosa sono comunque certo: Gli attuali problemi non potranno essere risolti in maniera celere, ma ci vorranno anni, prima che la condizione di stabilità e crescita di alcuni anni fa, possa nuovamente ritornare!!!   

Operazione "Beautiful Hybrid"…

Che le forze dell’ordine siano meno impegnate rispetto agli anni 80′ & 90′ è cosa indubbia…. 
“Cosa nostra” d’altronde ha modificato quelle sue metodologie violente, dedicandosi principalmente al business degli affari, attraverso il riciclaggio del denaro sporco in attività imprenditoriali, quali ad esempio il mondo delle costruzioni, le attività commerciali, industriali, turistiche e di ristorazione, che garantiscono senza sparate un colpo, un elevato giro di denaro che permette loro di acquistarsi tutti i favori politici e personali… 
Ecco perché viceversa, alcuni componenti dell’arma, avendo a disposizione del tempo libero, hanno pensato di dedicarsi all’agricoltura, in particolare alla coltivazione di una particolare pianta, la marijuana…
Purtroppo le cose non sono andate proprio per come volevano… e a causa di ciò, due poliziotti e un carabiniere  Traffico di marijuana e “protezione” per le coltivazioni: in manette 
Sono stati quindi arrestati dalla squadra mobile di Catania, che ha eseguito inoltre un’ordinanza di custodia cautelare (oltre che per loro), anche per 21 persone ritenute responsabili a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla coltivazione, produzione, trasporto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, a cui si sono aggiunti i reati in materia di armi, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e favoreggiamento personale…
Non c’è che dire… se non fosse che nel gruppo criminale (della zona del Calatino), vi appartenessero per l’appunto questi “uomini dello stato”, che in quel contesto non dovevano esserci, non ci sarebbe nulla di che meravigliarsi…
Ma come ripeto molte volte, nessuno è immune dal dio denaro ed è il motivo per cui da tempo, non mi meraviglio più di niente…
Certo, bisogna dare merito anche ai collaboratori di giustizia, che hanno saputo condurre (la parte limpida) delle forze dell’ordine, a quella struttura adibita alla produzione di sostanze stupefacente (cocaina e marijuana), presidi che erano tenuti non solo protetti, ma informati costantemente da quel sodalizio che garantiva loro eventuali rischi di controlli da parte delle forze dell’ordine… 
Cosa aggiungere… se non quanto avevo scritto a suo tempo,”Servitori dello Stato…certamente NO”: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/06/servitori-dello-stato-certamente-no.html
Ecco il perché pubblico queste foto…  sì qualcuno di voi potrà dirmi che nulla centrano con quei soggetti… ma quantomeno posso apprezzare quella divisa dell’arma, portata da un legittimo “corpo” meritevole!!! 

L’attività estrattiva in Sicilia ed il ruolo fondamentale del Direttore Tecnico dei lavori…


Parlare di cave nella nostra regione, è voler tentare di aprire una crepa su un argomento  considerato da molti  “scomodo” ed è la ragione  per cui difficilmente, se ne sente parlare… 

Difatti, uno dei motivi per non parlarne è proprio perché alcune di queste cave, operano in maniera abusiva e/o risultano per lo più illegali, ma anche perché, gli introiti più consistenti, vengono assicurati dall’infiltrazione ai vari livelli su talune opere pubbliche nell’ambito d’importanti progetti in corso o prossimi dal realizzarsi… 
Un importante business si muove quindi dietro l’estrazione, a causa proprio della materia prima necessaria, per le piccole e le grandi opere pubbliche. 
Certo i controlli ci sono, ma si è visto come in questi trent’anni, in attesa di quel “Piano Cave”, molte di queste, risultavano abusive o quantomeno mancavano di quei minimi requisiti di buona conduzione per l’attività estrattiva che come ben noto, presuppone che la stessa, progredisca in conformità alle normative generali vigenti, al progetto approvato e a quanto previsto sugli adempimenti della sicurezza…
Quante volte infatti, attraversando le strade della nostra regione, abbiamo visto vere e proprie montagne scomparse… divorate da mezzi meccanici e poi abbandonate così, senza che nessuno se ne sia più preoccupato…
D’altronde molte di quelle attività estrattive erano per lo più illegali in mano alla criminalità organizzata… ed è evidente che i controlli, sono stati compiuti in maniera certamente superficiale… per evitare forse possibili ritorsioni personali!!!
Una illegalità che è durata per anni e che ha fruttato non solo tanto denaro, ma soprattutto potere a quei gruppi affiliati… che grazie ad imprenditori collusi e a tecnici e/o funzionari compiacenti, si è giunti a questo disastro ambientale, visibile a noi tutti… 
Si, ogni tanto leggiamo di omissioni e abuso di atti d’ufficio, di sequestro di cave, di danni all’ambiente, ma di quei milioni di metri cubi estratti, di quella terra e roccia andata dispersa nell’ambiente, per realizzare quelle opere strutturali, ecco, ora che al loro posto ci sono soltanto voragini… come si pensa di ripristinare quelle aree???   
Ovviamente non entro nel merito dei progetti, delle planimetrie, molte delle quali opportunamente ritoccate per essere consegnate al momento della richiesta del rinnovo delle licenze… 
Analoga situazione andrebbe fatta per le autorizzazioni, per l’uso dell’esplosivo, per il ripristino di quei luoghi e quant’altro… ma come si è visto, molto è stato concordato e forse mascherato… 
Se si osservano le foto scattate e conservate dall’Istituto Geografico Militare in questi cinquant’anni, si potranno vedere le mutazione del nostro paesaggio, dove ettari di bosco e intere colline sono andate perdute e dove al posto, non resta nulla di quel territorio naturale bellissimo, ma vi è soltanto… un paesaggio lunare. 
L’allarme è risaputo, basta rileggersi quanto riporta la relazione sullo stato della sicurezza del Ministero dell’Interno e dei profitti che le associazioni criminali hanno nel partecipare agli appalti pubblici…
E’ dire che esistono delle direttive e soprattutto delle precise raccomandazioni per i titolari delle attività estrattive, e soprattutto per il Direttore dei lavori di cava!!!  
Già, un ruolo importante, nella gestione della cava, dalla cui solerzia dipende certamente la corretta gestione della stessa. 
Non per nulla il legislatore, per confermare l’importanza che ha questo ruolo, ha previsto (Art. 13 della L.R.S. 127/80) che, l’Ing. Capo del Distretto Minerario, esprimesse parere di merito, con l’evidente ratio di filtrare i soggetti non ritenuti appropriati… 
Se quanto sopra viene correttamente oggi applicato… non sta a me dirlo, certamente l’impressione è che spesso questa figura sia sottovalutata dagli stessi esercenti, i quali tendono ad avere un Direttore dei lavori preferibilmente “ricattabile“, attribuendo ad egli, un mero ruolo formale, che conduce spesso quel soggetto a convalidare condotte negligenti, compiute per l’appunto da altri individui  all’interno di quella cava…
Infatti, si e potuto constatare di come, la presenza di una figura del Direttore dei lavori appropriata e soprattutto libera “moralmente e professionalmente”, dia  modo ai funzionari di quell’Ente -durante i controlli previsti- di trovare una condizione eccellente ed in ordine con le norme e con i progetti a suo tempo approvati….
Di contro, quando il Direttore Tecnico dimostra di essere negligente, insicuro o ancor peggio timoroso, ecco, in questi casi, è stato dimostrato che le attività estrattive presentano gravi problemi: difatti, nel primo caso, le ricadute negative, gravano inevitabilmente sull’esercente, costretto ad un’ulteriore lavoro di vigilanza e dando così scarsa importanza al ruolo stesso del Direttore tecnico dei lavori; mentre nel secondo caso, quando cioè il Direttore di cava e colluso con l’imprenditore, ecco che i problemi di danno, non saranno soltanto ambientali, ma anche fiscali e tributari… 
Diventa quindi fondamentale, la verifica da parte dei funzionari del Distretto, attraverso visite frequenti e possibilmente non programmate, compiute in modo inatteso, affinché si possa prendere atto della situazione sul momento… verificando tutti quegli adempimenti previsti e i documenti custoditi in cava… 
Ecco, se quanto sopra verrà fatto in maniera corretta, se tutti quei soggetti descritti sopra, controllati e controllori, adempieranno a quei loro ruoli, allora sicuramente tutto andrà alla perfezione… 
Altrimenti, osservando quanto sta avvenendo in altre realtà produttive della nostra regione, non mi meraviglierei di leggere tra qualche giorno, i nomi evidenziati di qualcuno di quegli addetti -di questo specifico settore- riportati come ormai consuetudine, su tutte quelle note testate d’inchiesta giornalistiche, a causa di nuovi provvedimenti giudiziari, compiuti dalle nostre “puntuali” Procure Nazionali…

Il "Grande Fratello" raccomandato!!!


Solitamente non è mia consuetudine scrivere su argomenti banali, ma ci sono circostanze dai quali non posso esimersi, in quanto denotano ambigui elementi di irregolarità o di equità, che esprimono in maniera palese principi immorali, che attraverso questo mio Blog cerco quotidianamente di evidenziare e quando possibile contrastare e denunciare…

Ed allora, parliamo di questo programma televisivo, condotto su Canale 5 dalla presentatrice Ilary Blasi (moglie del calciatore Francesco Totti), che ha avuto quest’anno uno “share” altissimo di pubblico, grazie soprattutto ai concorrenti scelti, che hanno saputo attraverso quella propria presenza, coinvolgere quanti da casa osservavano il programma…
Il sottoscritto, a differenza di quel alto numero di spettatori, non ha seguito nulla di quella trasmissione effettuata da quella “casa”, contrariamente della propria figlia, che sin dalla prima puntata si è voluta “intestardire” nel volere guardare il programma…
Certo, la presenza di alcuni personaggi come ad esempio Cristiano Malgioglio, hanno migliorato la limitatezza strutturale del programma, in quanto, la sua partecipazione, ha fatto in modo di coinvolgere coloro che si trovavano all’interno di quella casa, attirando su di se, l’attenzione del pubblico.
E’ stato chiamato “Il Grande Fratello VIP”… ma scusate, chi erano questi “Very Importatant Person”??? Cosa hanno fatto di così importante… già, ad esclusione di qualcuno, ripescato sotto il profilo professionale televisivo da “altra vita”, ditemi… il resto dei partecipanti, chi li conosce.
Nomi per lo più sconosciuti… si qualcuno è lì perché la sorella stava con Fabrizio Corona, qualche altro perché moglie di un grande ballerino/coreografo, un’altra nota perché moglie di un nostro defunto giornalista e poi c’è chi è conosciuta per i molteplici mariti famosi, seguono… ex tronisti, corteggiatrici, figli di sportivi e modelle varie… quindi potremmo accostare quei contendenti, al titolo di un programma presentato proprio alcuni anni fa da Daniele Bossari: “Mistero” (uno dei pochi programmi tv interessanti, stranamente soppresso da Mediaset…).
Quindi eliminando questi formalmente sconosciuti, quanti restano dovrebbero far parte di quei cosiddetti VIP; mi riferisco a Cristiano Malgioglio, all’attrice Serena Grandi, al presentatore Marco Predolin e all’attore Lorenzo Flaherty!!!
Quindi, altro che programma VIP… negli Usa, definirebbero lo stesso programma “trash”, ma qui si sa… siamo in Italia, un paese nel quale non viene premiato il merito, infatti ciò che da noi è scadente… può diventare all’improvviso meraviglioso!!!
Non hanno alcuna importanza i propri meriti o quelle proprie capacità,  qui non siamo al programma “Tu si que vales”… ciò che conta è la propria “raccomandazione”, sarà quella a decidere se sei realmente un vip o una pippa…
Comunque ritorniamo alla correttezza del programma e ai voti espressi dagli spettatori…
A detta di mia figlia, in tutte le puntate, Giulia De Lellis risultata vincitrice con il maggiore numero di voti, tanto da passare, alcune settimane dopo, direttamente in finale… 
Ecco che all’improvviso ieri, durante l’ultima puntata, quella finale, nel momento del tele-voto, non si riusciva ad esprimere la propria preferenza; io stesso ho potuto assistere in prima persona, di quanto fosse impossibile per mia figlia votare per la De Lellis: il sistema rifiutava il voto online espresso…  più volte difatti ha provato e sempre con lo stesso esito, fintanto che io steso gli ho detto “prova a votare per Bossari“, ed ecco che improvvisamente il sistema accettava la votazione fatta…
Mia figlia era ovviamente adirata, ma facevo notare lei, che non vi fosse nulla di anormale o di cui cui sorprendersi, d’altronde è la stessa cosa che accade durante le votazioni elettorali: voti per uno e ne sale incredibilmente un’altro!!! 
Ah… che ridere… scherzo naturalmente, ma in fondo, difficilmente sono lontano dalla verità… perché potete starne certi, in quella votazione online, ci sarà stato lo “zampino” della produzione, che avrà fatto in modo di manipolare quel tele voto…
Non mi sorprenderei infatti se a breve, questa polemica finirà –come molte inchieste di questo paese– sul tavolo di un magistrato, che purtroppo, invece di potersi concentrarsi su procedimenti ben più importanti, sarà costretto ad avere a che fare, con questo cosiddetto (perdonate l’abuso del paragone ) “mondo dello spettacolo“!!!
Peraltro, perché meravigliarsi, il sottoscritto aveva già dichiarato in tempi non sospetti alla propria figlia, il nome del vincitore… Daniele Bossari!!!
Lo stesso d’altronde era stato dato per vincente, già alcune settimane prima, sul web, in particolare su “Wikipedia”… 
La sua vittoria d’altronde era stata già preceduta da alcune circostanze che ne avevano aumentato il consenso: vedasi la richiesta di matrimonio espressa alla propria compagna, la figlia che gli regala una stella celeste, oppure quando sentendosi già sconfitto, per lo scontro diretto con la De Lellis… risultava sorpreso d’aver superato quella difficile votazione e come dargli torto, era stata fino ad allora la vincitrice da sempre del tele-voto… qualcuno ne aveva attribuito i meriti a quelle sue fans, meglio conosciute come le “bambine”!!!
Ovviamente, nessuno discute il vincitore, era l’unico d’altronde che meritava – anche secondo mia figlia- quel premio, ma quantomeno, una votazione più regolare,  avrebbe tolto ogni tipo di dubbio…
Io resto sempre dell’idea che la televisione dovrebbe dedicarsi a qualcosa di più importante… ma i nostri faziosi media, hanno più interesse a distrarci… facendoci svagare (“panem et circenses”), che a farci percepire i reali problemi di questo nostro paese!!!

Ci mancava soltanto l’inchiesta sulla "frutta e verdura"…

E’ stato scoperto un patto tra la camorra, ‘ndrangheta e mafia, per controllare il trasporto su ruota della frutta e della verdura… dalla capitale fino alla nostra isola e viceversa…

Ovviamente il punto di forza per l’infiltrazioni mafiosa è costituita propriamente dal trasporto su gomma, da e per i mercati nazionali…
L’inchiesta parte dalle imprese di produzione, per passare a quelle di stoccaggio (con l’imposizione delle cassette e pallet per l’imballaggio), quindi con la falsificazione delle tracce di provenienza, in quanto molti di quei prodotti… non appartengono al nostro paese, ma sono di fatto importati…
Infine vi sono  i prezzi… già, quell’anomalo sistema che fa in modo che questi lievitino in maniera esponenziale per effetto di strane intermediazioni svolte dai commissionari sin dalla produzione, per proseguire con lo stoccaggio e la commercializzazione!!!
Per far ciò ovviamente, si ricorre a tutti i reati possibili… mettendo in ginocchio quelle poche imprese che cercano di ribellarsi a quel racket estorsivo… e molti di essi, a causa di quegli scontri sono costretti a chiudere!!!
Parlare di libera concorrenza è un eufemismo, perché non esiste un mercato legale, ma ne esiste uno soltanto “criminale” che condiziona non solo economicamente il mercato, ma soprattutto, che permette che si creino quei presupposti , da condizionare la qualità stessa dei prodotti…

Gli inquirenti hanno scoperto all’interno dei mercati ortofrutticoli, l’esistenza di una spartizione degli affari con la monopolizzazione del settore dei trasporti su gomma…
Le indagini, hanno difatti svelato, vere e proprie infiltrazioni e condizionamenti da parte di quei clan, nelle attività di quei mercati ortofrutticoli, evidenziato inoltre delle vera e propria alleanza, con tutti quei gruppi, legati alla malavita, regione per regione…

Poi ci si meraviglia che in quelle aziende agricole, operano centinaia per non dire migliaia di gente sottopagata; sono lavoratori in nero, extracomunitari irregolari che guadagnano da cinque a 10 euro al giorno….
Svolgono compiti disumani e raccolgono come degli schiavi, quei prodotti della terra, scaricando e caricando cassette di legno su quei camion per conto dei venditori al dettaglio…
Visti i prezzi di produzione della stessa ortofrutta (i quali non coprono neppure gli stessi costi sostenuti) e considerato successivamente a quali prezzi questi giungono sulla nostra tavola (avendo questi ricevuto un aumento del 300%…), viene da chiedersi se non ci sia qualcosa immediatamente da cambiare…

La causa dopotutto si conosce… è rappresentata da quel monopolio imposto dalle associazioni criminali su tutti i nostri mercati ed è strano che ancora oggi, nessuno faccia nulla…
Manca di fatto la volontà da parte delle istituzioni di intraprendere questa battaglia, perché si sa che quando si vuole, si può decidere d’invertire la rotta…
Ma se la strada scelta dallo Stato è questa… o meglio chi dovrebbe cambiare questo stato di cose, preferisce mostrare tutta la propria fragilità (o chissà forse con quel sistema… partecipa in maniera collusiva…), mi chiedo quindi, come si può pensare di voler cambiare pagina???

Sicilia: l’isola che non c’è…

“Seconda stella a destra… questo è il cammino…” con queste parole iniziava una canzone di E. Bennato, ed oggi, riferendomi a questa mia isola, rivedo in quel testo, quell’isola che non c’è…

Quando sono fuori dalla mia terra e mi trovo a discutere con persone che non sono mai stati nella nostra isola e mi chiedono, “ma com’è la tua Sicilia…”, io rispondo così: BELLISSIMA!!! 
Già, volete paragonare quel nostro modo d’essere… sempre disponibili, calorosi, gioviali, pronti con la battuta umoristica e soprattutto disponibili ad aiutare il prossimo…
Dietro quell’essere fieri, si nasconde un grande cuore, che si manifesta in ogni circostanza, soprattutto quando se ne presenta l’occasione…

Immaginate quell’amore per la cucina, per i dolci, quella dedizione per la terra che fa raccogliere meravigliosi frutti, tra cui uve bianche e nere, che danno luogo a fantastici vini…  

Specialità gastronomiche che incontri solo da noi… per strada, con venditori ambulanti che a squarciagola t’invitano a provare le loro delizie…
Ed ancora, quei locali centenari… chiamarli Bar o caffè sarebbe riduttivo, perché evocano entrando… quelle sensazioni passate; sembra che il tempo si sia fermato, con odori ed essenze dei primi anni del 900′ ed i camerieri che mostrano quella reverenza ormai scomparsa… invogliandoci ad assaggiare quanto in vetrina: cannoli, cassate e cassatelle, pignolata e poi la rosticceria, dove troviamo calde quelle siciliane, cartocciate, arancini, cipolline, ed infine c’è chi prova la famosa granita alla mandorla, al pistacchio o ai gelsi… con quella morbida brioche…   

La sera dopo essersi abbuffati in uno dei tanti ristoranti a base di pesce… ci si ferma in quei chioschi, per bere un dissetante mandarino al limone oppure un tamarindo che aiuta a digerire…

Ma come si può pensare di paragonare la Sicilia con il resto del mondo, per favore, non esiste confronto!!!
Dove trovate un vulcano innevato per andare a sciare e dopo un’ora… andare a mare a farsi un bagno o ancora, un clima mite che permette di godere pienamente delle varie stagioni, specchiandoti su un mare blu… da quelle alture, fatte di storia e di arte.
Da occidente ad oriente, la si può attraversare ammirando le varie culture, che nei secoli d’invasione hanno lasciato segni…

Una terra che si fa scoprire poco per volta… e ad ogni fermata, si resta entusiasti per i colori, per quello spettacolo, per la fetta di pane casareccio offerta, con sopra quel nostro verde olio d’oliva, un “ciliegino” di Pachino ed un pizzico d’origano…
Per gli amanti della natura vi sono i parchi: quello dell’Etna, dei Nebrodi, dei Peloritani e delle Madonie… dove si possono trovare vari agriturismi specializzati con prodotti tipici naturali e biologici… si potrà mangiare quella ricotta appena fatta, da gustare calda,
Finora ho parlato dell’isola che c’è, di quella naturale e meravigliosa… poi ve ne un’altra, che nei fatti non esiste, un’isola che è rimasta fortemente in ritardo rispetto al resto dell’Italia…

Un’isola abbandonata a se stessa, senza crescita e sviluppo… nessun miglioramento qualitativo del capitale umano, ma il tutto basato, sul solito passaggio di consegne, da padre a figlio…
Un’isola nella quale gli uomini istituzionali la fanno da padrona, creando sempre più distanza dai semplici cittadini e allontanando così quei principi morali di coesione sociale…
Un’isola in cui non esistono investimenti produttivi e dove non vengono realizzate quelle necessarie infrastrutture…
Sta scomparendo anche quel po di potenziale tecnologico sviluppatosi negli anni 70′ e soprattutto mancano le innovazioni…
I mercati esteri sono nelle mani degli altri stati concorrenti, in particolare quelli prospicienti il mar Mediterraneo, ed i nostri prodotti tipici, sono stati valorizzati solo sulla carta… ma non nei fatti, i numeri delle esportazioni difatti… sono profondamente crollati!!!
Se poi consideriamo la spesa per la Pubblica Amministrazione nel suo complesso, ecco che la nostra isola è al primo posto tra le regioni meridionali con incrementi di oltre il 30% la media nazionale; la maggior parte di essi gode di quel clientelismo e soprattutto di quella tanto ricercata raccomandazione!!!
A differenza delle altre regioni si spende di più, per ricevere di meno… e con risultati decisamente scadenti in termini, sia di crescita del reddito che dell’occupazione…

E per concludere… come dimenticare quell’isola nascosta, quella che fa in modo che esista una economia del sommerso, con un fenomeno grave, quello del lavoro a nero, che non permette ai giovani di crearsi un futuro…
Gli stessi imprenditori (o meglio molti tra essi…) colpiti dalla crisi, stanno reagendo adattando quei meccanismi di collusione e corruzione, piegandosi – per voler rimanere produttivi nel mercato economico – a quelle protezione legate alla ben nota associazione criminale, beneficiando così di conseguenza, di tutti quegli sbocchi offerti, dalle loro attività “legali”…

Il giudice Borsellino disse “la Sicilia un giorno sarà un posto bellissimo”.
E’ un vero peccato che non abbia avuto modo di dirci… quando questo accadrà!!!

Tari… e basta!!!

Ho letto su change.org… un articolo interessante:
Sono proprietario di un immobile vuoto che personalmente non utilizzo e che non affitto da anni perché non riesco a trovare un inquilino… 

Puntualmente, ogni anno, devo pagare la Tari (Tassa sui Rifiuti) che oltretutto, nel comune dove sorge l’immobile, dal 2013 a oggi è quasi quadruplicata. 
Ma il mio immobile, poiché è inutilizzato e sfitto, non produce alcun rifiuto. 
Nonostante ciò, devo pagare ugualmente la Tari in virtù del comma 642 della legge 147 del 27 dicembre 2013 (la cosiddetta “Legge di Stabilità 2014). 
Ecco che cosa dice il testo del comma 642:
La TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani: in caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria“.
In altre parole la tassa va pagata per tutti gli immobili che potenzialmente “potrebbero” produrre rifiuti, indipendentemente dal fatto che li producano davvero oppure no. 
Eppure, la logica vorrebbe che se la fornitura di un servizio prevede il pagamento di un corrispettivo, qualora il servizio non venga fornito, il fornitore non dovrebbe pretendere alcun corrispettivo.
Il mio problema è comune a centinaia di migliaia di italiani che posseggono un immobile e che, per motivi personali, decidono di non usarlo oppure non intendono o non riescono ad affittarlo.
Il testo del comma 642 andrebbe modificato per consentire ai proprietari di un immobile soggetto alla Tari di non pagarla se non ne fanno uso oppure non ne ricavano alcun introito in quanto non affittato.

In caso contrario, le amministrazioni comunali continueranno a percepire gli introiti della Tari anche a fronte di un servizio di rimozione dei rifiuti che non viene prestato.
Penso che in Italia, se dovessimo pagare in proporzione per i servizi reali che riceviamo, molto probabilmente avremmo tanti soldi in tasca…
Ma la disgrazia è che si paga tutto… anche quello che non ci viene dato o ancor peggio, ci viene fornito male!!!
Ma in questo caso, il pagamento della tassa è relativo alla raccolta dei rifiuti e difatti serve principalmente a tenere “riunito” in un quel unico ambiente… la nostra classe politica!!!
Dicono che il novanta per cento dei programmi in TV sia spazzatura… ma, non è che forse il novanta per cento di quanto avviene ne nostro paese… è spazzatura???

e le chiamano… "energie rinnovabili"

Questa dell’energie rinnovabili ha rappresenta l’ennesima bolla di sapone…

Già, erano in tanti a promettere risparmi energetici e soprattutto vantaggi economici, quest’ultimi, derivanti dalla produzione di fornitura elettrica attraverso pannelli solari o pale eoliche…
Per cui, quanti hanno realizzato dei piccoli impianti ad uso domestico per la propria abitazione, si ritrovano adesso istallati dei pannelli superati tecnologicamente e con una produzione reale, molto inferiore rispetto a quella dichiarata dai produttori…
Invece, quanti si erano dedicati a concedere in affitto i propri terreni (per la realizzazione di tali impianti), si ritrovano adesso a non essere stati pagati (speravano infatti d’incassare fino a 30 mila euro l’anno ad ettaro) e non solo, avendo un contratto con queste società – quasi tutte estere – non possono, per il periodo prestabilito (di solito minimo di 10 anni), provvedere al riutilizzo del proprio fondo…

All’inganno quindi… la beffa, infatti, alla fine del ciclo, questi cosiddetti moduli… (la loro capacita di produzione va difatti ogni anno sempre più diminuendo), dovranno essere rimossi, presso una discarica autorizzata (poiché fanno parte di quei rifiuti definiti “speciali”) che oggi però non esistono e soprattutto avranno costi di smaltimento sicuramente esosi…

Si, a garanzia di questi interventi… sono state concesse delle fideiussioni (che ora però sono buone per essere utilizzate come “carta igienica”) e quindi se non si provvederà a rimuoverli, ci dovranno pensare sicuramente i comuni, che poi provvederanno ad addebitarne i costi…
Nel frattempo, paesi come la Svizzera o il Lussemburgo e la stessa Germania, si sono arricchiti con l’energia rivenduta “gratuitamente” a loro, e noi in Italia, siamo rimasti con questi pannelli di cui già non godiamo di alcun beneficio ed a breve non sapremo nemmeno dove smaltirli……

Bisogna aggiungere inoltre che, tra coloro che sono stati truffati, non ci sono soltanto i proprietari terrieri, ma anche quanti con le loro società, hanno provveduto a fornire e realizzare i lavori per la messa in opera degli impianti (fornitori, appaltatori e subappaltatori) ed anche liberi professionisti, tecnici necessari alla redazione ed alla presentazione di tutte quelle documentazioni occorrenti le necessarie autorizzazioni  da parte dei Comuni… 

Ed ora quindi, nel trovarci a passeggiare, non vediamo più quei panorami a cui eravamo un tempo abituati, ma assistiamo al proliferare di nuovi strutture artificiali, dove, alle distese di prati (più o meno verdi), laghetti naturali e vette di colline/montagne, vi sono ora… pannelli solari e pale eoliche, il più delle volte “statiche”, ma soprattutto fastidiose e deleterie, non solo per l’emissione di suono a bassa frequenza generata, ma soprattutto, per le collisioni prodotte con gli uccelli migratori…

Certo se questi incentivi statali, fossero stati dati ai cittadini, v’immaginate cioè se lo Stato avesse permesso gratuitamente o con costi minimi per la realizzazione di quest’impianti a livello domestico, rendendo così possibile l’utilizzo di questa energia pulita ed eventualmente l’eccedenza restituirla al sistema energetico nazionale…

Bellissimo… già sarebbe un’utopia fantastica se quanto sopra. fosse stato concretamente realizzato, minore costi per il nostro paese, in particolare per l’acquisto di forniture, quali carbone, petrolio e gas e minori tasse per i cittadini, nuove opportunità di lavoro, ma soprattutto, un’ambiente più pulito!!!
Ed allora, per quale ragione i nostri governanti o chi manovra loro (industriali “rapaci”), ha preferito adottare politiche quali la realizzazione di grandi impianti industriali (per farne beneficiare a quei pochi gruppi…), a differenza di propositi alternativi, cui di contro, avrebbero potuto beneficiare tutti???
Ci risiamo… come sempre vi è il solito movente… il denaro, quello con il quale corrompere… la politica, i suoi uomini, amministratori della cosa pubblica che si rendono sempre più complici, di quel “sistema” ormai ben conosciuto, chiamato…. malaffare.
Ah… riflettendo… mi viene da aggiungere che dopotutto, questi personaggi “collusi”, sanno sempre da che parte “tira il vento”!!!