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Segnali nei citofoni

Sembra che dietro certi segnali messi vicino ai portoni e/o accanto alle targhette citofoniche, ci sia nascosto un “codice degli zingari”, cioè un sistema per individuare e conoscere le abitudini degli inquilini e quindi attraverso questi, tentare eventuali espedienti… tra cui anche i furti…
La notizia era uscita per la città di Genova, dove sono stati individuati, molti di questi segnali, ma a questi, va aggiunto che le persone derubate, hanno ricordato soltanto dopo che questi segnali fossero ben presenti e che loro, per negligenza e/o indifferenza, non li avessero presi con particolare attenzione…

Ora sono le stesse forze dell’ordine ed i media a darne annuncio, confermando quanto da sempre, l’uso dei segnali rappresenta uno dei migliori sistemi utilizzati, anche nello svolgimento delle proprie mansioni, da parte delle spie…

La versione italiana tiene conto di pochi segnali, ma nel mondo esistono varie versioni, con cui contraddistinguere abitazioni, disabitate, comportamenti degli inquilini, generosità, ecc…
In un periodo come questo, ad alta tecnologica, ci accorgiamo che l’uso di sistemi ” antichi ” ha ancora i suoi effetti, lo vediamo anche nel quotidiano, da quanto svolto dalla criminalità, attraverso l’uso dei cosiddetti ” pizzini “…

I segnali danno a coloro che li sanno interpretare, dei suggerimenti… tipo l’abitazione è stata svaligiata, oppure niente di valore al suo interno, oppure pericolo d’allarme, animali in casa…, tutto ciò per evitare rischi inutili ai probabili delinquenti.
Quanto svolto dalle forze dell’ordine in prevenzione è fondamentale, ma purtroppo la malavita è ben organizzata nel trovare nuove ed alterne soluzioni, perché possano continuare ad operare, eludendo tutti quei sistemi e quelle tecniche cui gli organi di vigilanza man mano vanno affinando…
Una continua lotta, dove noi tutti dobbiamo sempre vigilare, perché fatti incresciosi, non possano mai realizzarsi sia nei nostri che negli altrui quartieri…

Equitalia e l’Agenzie delle entrate…

Sara questa mia mania, di leggere libri su spie, servizi segreti, politica, servizi deviati, mafia, ecc…, che metto sempre in discussione quanto mi si fa vedere, nei telegiornali, nei quotidiani ed allora mi chiedo, perché arrivano sempre puntuali, notizie di pacchi bomba ( che poi non esplodono), allarmi d’incendi, terroristi che escono dall’oltretomba, perché qualcuno vuole veramente farci credere che siamo sotto attacco…

Ricordate il film con Bruce Willis e Denzel Washinton, intitolato “Attacco al Potere“, dove con la scusa della lotta al terrorismo, lo Stato inizia ad imporre, attraverso l’esercito, le maniere forti facendo saltare tutte quelle garanzie costituzionali…

Mi sembra quindi, che ogni qualvolta qualcuno tenti un cambio di rotta, tali da adottare, misure sufficienti, per cambiare questo stato “soporifero” dall’attuale condizione…, ecco che si ripresentano, gravi rischi per il paese… 

E’ come se tutto, sostanzialmente, debba rimanere inalterato, a cominciare dalla politica, dai partiti, da coloro che ci rappresentano, da quegli impresari che la foraggiano, da quelle imprese solidali ed amiche, dalle notizie giornalistiche filtrate, dai criteri di scelta per le candidature, dalle associazioni di categoria compiacenti, in definitiva da tutto quel sistema clientelare, che in tanti, non si vuole che si cambi…, ed in particolare, pur di riuscire nell’intenzione, si inizia alzando la tensione sociale…

Ed allora, ecco che sentiamo di un pacco bomba spedito alla Direzione Generale di Equitalia, quindi di un imprenditore che nel milanese ha aggredito due ispettori, di scontri davanti ad una Sede dell’agenzia a Napoli tra Polizia e giovani manifestanti, sequestri la settimana scorsa di dipendenti dell’agenzia da parte di un cittadino armato, lancio di un gruppo di persone di due molotov contro la sede a Livorno della società cercando anche di dare fuoco sull’altro lato dell’edificio e non dimentichiamoci delle lettere spedite con proiettili al suo interno…, qualcuno lo chiama terrorismo a bassa intensità…

Io invece la chiamo delinquenza da condannare, gruppi violenti ben organizzati, pagati da qualcuno che sta dietro le quinte, per innescare e fomentare questi atti di violenza, che nulla hanno a che fare con il pagamento di cartelle esattoriali, con esasperazioni che portano a suicidi, con situazioni drammatiche di cui sentiamo giornalmente…
Qui si tratta di voler strumentalizzare la vicenda, certamente non entro nel particolare del disagio sociale, nel quotidiano, ed in quella cartella esattoriale che si ha difficoltà a pagare, ma esistono tanti modi, a cominciare dal dilazionare il pagamento in base al proprio reddito, dal cercare attraverso i funzionari di trovare una possibile soluzione, dal comprendere che quel sistema istituzionale, serve anche e purtroppo a colpire chi della evasione ne ha fatto un proprio stile di vita, recuperare… e sono 13 ( in Miliardi di euro ) quelli recuperati nel 2011, che certamente, potranno essere utilizzati per migliorare i servizi di tutti noi cittadini…

Evitiamo tutti, quindi di dare giudizi affrettati, senza conoscerne bene i fatti, i reali motivi che spingono le persone a compiere atti estremi ed a seguire degli slogan, non incolpiamo Equitalia per i suicidi e non diamo giudizi affrettati su quelle scelte, di cui molte a carattere personale, non colpevolizziamo gli avversari politici, che si esprimono, contro questo o quel sistema, ognuno può e dire la sua, in questa pur sempre democrazia…
Oggi, ci si dimentica, che il primo motivo di alzare la tensione sociale è proprio quella di destabilizzare il nostro Paese e chi lo sta governando ( aggiungerei con ancora qualche correttivo… al buon lavoro fatto dal prof Monti ),  e quindi tentano in tutti i modi, anche attraverso la compiacenza dei giornali internazionali,  di mostrare quanto accade, e presentare all’opinione pubblica mondiale ed a noi le loro giustificate preoccupazioni…, in questi giorni infatti vengono riportate notizie con titoli tipo: ” Preoccupazione sul fronte a una possibile escalation terrorista nel Paese, inquietudine dopo le violenze contro l’austerità, sembra di essere negli anni ’70,  l‘esercito potrebbe proteggere Finmeccanica ed Equitalia, Soldati potrebbero essere dislocati a proteggere gli uffici delle tasse italiani, Governo italiano preoccupato di fronte a una possibile escalation terrorista nel Paese…
Pensate ancora, che dietro tutto questo, ci siano soltanto quei poveri disperati, delle caselle esattoriali???

  

C’era una volta la scuola…

”Addolorati e sconcertati per l’arresto del collega ……, manifestiamo il nostro apprezzamento per la sua professionalità, correttezza e disponibilita’ in ambito lavorativo. Fiduciosi nel corso della giustizia per un sollecito chiarimento della posizione del collega, che ha diritto, comunque, alla presunzione di innocenza fino a prova contraria, sottolineano, sconfessando le affermazioni di molte testate giornalistiche, – e’ detto in un testo dei docenti – la comprovata serietà e correttezza di tutto il corpo docente e personale della scuola, da sempre attento alla crescita culturale, professionale e civica dei propri studenti”.
I colleghi docenti, si sono mobilitati per difendere l’arresto del professor G.F. loro collega, accusato di possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e certamente ognuno di noi, spera, che quanto accaduto sia frutto di un errore e che quindi il prof. incriminato risulti non colpevolezza della circostanza…
Ciò che non capisco è come ciò possa essere successo…, quello che voglio dire e che oggi tutti i dipendenti sono soggetti a sorveglianza sanitaria, tra cui è possibile richiedere, al medico competente un controllo per eventuale uso di stupefacenti…
Allora mi chiedo… perché non eseguire questi controlli a tutti coloro che operano nell’ambito della scuola,  iniziando dagli alunni, continuando con i prof. ed inserendo pure i collaboratori scolastici…
Trovare delle sostanze stupefacenti in una macchina, non dimostra niente… è stato eseguito un test sul prof.??? come è risultato??? se l’esito era positivo è stata controllata l’abitazione??? ed ancora erano presenti le impronte su quanto trovato nella macchina… corrispondevano oppure appartengono a qualcun’altro e a chi precisamente…
Se alla fine di questi semplici controlli, tutto risultasse negativo, potrei iniziare a pensare che qualcuno abbia di proposito messo della droga nella macchina del prof… non vi sembra??? Infatti la polizia non ha ricevuto una chiamata anonima… e chi poteva farla se non uno che conoscesse bene le sue abitudini e/o che voleva incriminarlo…
Non c’e bisogno di leggere Jeffery Deaver, Agatha Christie, Micheal Connelly, per diventare un piccolo esperto di thriller e non volendo sostituirsi a Sherlock Holmes, credo che comunque sarebbe sempre meglio vagliare da parte delle autorità le notizie, prima di darle in pasto ai giornali… e mettere in croce il primo che capiti a tiro…
Ora tutti a discutere sui principi che la scuola dovrebbe trasmettere, quell’educazione ai principi e ai doveri di buon cittadino, e certamente non all’uso di droga, ci troviamo invece con una macchina con cocaina e marijuana (per essere precisi, 5 grammi di cocaina, già divisi in confezioni da un grammo, e 45 grammi di marijuana) che secondo gli investigatori, intendeva spacciare a scuola…
Certamente siamo al paradosso, tutto il contrario che avrebbe dovuto svolgere nella sua funzione d’insegnante, ma la vera verità che nessuno vuole dire e che sono in tanti ( gli insegnanti ) che ne fanno uso e abuso e di cui nessuno si preoccupa, con ovvie ripercussioni nell’insegnamento ed in quei valori che vengono così messi in discussione…  
Chissà forse bastava soltanto iniziare a controllare con quale reddito il prof. si era potuto permettere l’acquisto di una  Bmw, ma ormai in Italia tutti possiedono auto di lusso da 35.000 in su con buste paghe da morti di fame…,  già come fa uno stipendiato pubblico con un reddito di 1.500,00 euro al mese a comprarsi una simile macchina??? Se fosse così bravo da mettere da parte 500,00 euro al mese ci vorrebbero almeno 6 anni de suo stipendio… e poi i costi di gestione ( assicurazione, bollo, tagliandi, manutenzione riparazioni, ecc…) con quali altri soldi li pagherebbe sempre con quei 1000,00 rimasti…???
Se in Italia i controlli, venissero svolti in maniera rapida, corretta, incrociando i reali redditi dichiarati con quanto posseduto, non avremmo certamente bisogno di dover attendere, eventuali telefonate anonime…
Certo quanto accaduto dimostra che bisogna sin da subito iniziare un monitoraggio selettivo, perché non possa mai ripetersi, quanto in questi giorni sentito e soprattutto per salvaguardare tutte quelle generazioni di ragazzi/e che dovranno ancora attraversare le nostre purtroppo già mediocri scuole…