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La Sicilia, tra disastri ambientali e infrastrutture fatiscenti…

Messina senz’acqua, l’autostrada Catania-Palermo chiusa dal mese di Aprile nel tratto compreso tra Tremonzelli e Scillato a causa della frana che ha riguardato il pilone del viadotto Himera…

A quanto sopra, si sono aggiunti tutti i temporali di forte intensità che in questi giorni hanno messo in ginocchio non solo la nostra modesta economia, ma soprattutto, ha messo a rischio la sicurezza dei cittadini…
Rischi idrogeologici in tutto il territorio, torrenti in piena che hanno provocato danni enormi, nelle abitazioni, nelle scuole, negli ospedali, ed ancora, alberi sradicati caduti tra le auto posteggiate, un’agricoltura ridotta al collasso e il commercio “spento” a causa delle difficoltà nei collegamenti non solo stradali ma anche aerei.
Frane… registrate ovunque, Letojanni, Campo Italia, Capo Scaletta… dove lo smottamento ha bloccato la carreggiata impedendo qualsiasi collegamento sulla Statale 114,
E cosa dire delle forti mareggiate che hanno investito tutte le cittadine che si affacciano sul mare, distruggendo anche quei pochi metri di costa residui, che proteggevano quei palazzi… ora completamente allagati…
Svincoli autostradali fondamentali a sensi alternati, o chiuse in entrambe le direzioni… difficoltà nella viabilità, sia nei Comuni prospicienti le coste, sia nelle province centrali dell’Isola…
Ad Enna per esempio, ha ceduto un costone e i vigili del fuoco hanno dovuto evacuare cinque famiglie, mentre a Nicosia una frana ha bloccato l’unico collegamento con l’ospedale,..
Di raggiungere le isole Eolie, neanche a parlarne… in questi giorni sono rimaste isolate…
L’elenco degli interventi necessari è lunghissimo… un vero disastro e la cosa assurda è dover assistere a questo silenzio generale!!! 
Già, ci si lamenta e si scende a protestare, solo quando c’è il rischio di vedere saltare il proprio posto di lavoro ed allora si spera che intervenga una qualche “leggina” che vada a finanziare provvisoriamente quanto finora dovuto… con l’incertezza di proseguire per chissà quanti altri mesi… poi si vedrà, oppure si sciopera per imporre un aumento della propria retribuzione o ancora si critica l’operato del nostro governatore Crocetta e della sua giunta… si pretende che egli possa intervenire in tutte le situazioni… (chissà forse con la bacchetta magica…) ma quando poi si tratta di destituirlo… di farlo cadere quel governo… ecco tutti svaniscono, sanno buoni e  messi in fila… a votare quella fiducia di governo… (dopotutto perché dovrebbe rinunciare a quella poltrona…)!!!
Quindi, che le nostre infrastrutture sono per lo più inutilizzabili è chiaro… basta osservare come le pavimentazioni stradali sono da rifare, quindi, la sostituzione o l’adeguamento delle barriere stradali non più a norma e che sono effetto di conseguenziali gravi incidenti mortali, in particolare per quanti viaggiano sulle due ruote, il mancato adeguamento di tutti gli impianti tecnologici, non solo nei tratti aperti, ma soprattutto in quelli al chiuso, come nelle gallerie, che il più delle volte rilevano il mancato funzionamento dei sistemi di illuminazione o di ventilazione…
C’è poi la segnaletica in disuso in quasi tutti i tratti e la mancata eliminazione di quei cartelloni pubblicitari, posti in corrispondenza degli svincoli, che oltre a provocare uno scempio al paesaggio naturalistico, invitano alla distrazione degli automobilisti…
Se a quanto sopra, dobbiamo sommare, tutte quelle opere -attualmente danneggiate o deteriorate- che già sono in quelle condizioni di dover ricevere immediatamente interventi di ripristino, come ad esempio i manufatti realizzati in calcestruzzo armato… dopo anni di mancate o inadeguate manutenzioni…
Conglomerati cementizi e acciai da troppo tempo ammalorati ( vedasi travi precompresse, appoggi, spalle, pile, pulvini, solette, ecc… ) e quanto necessario in rifacimento, come giunti, installazione di pluviali, rifacimento dell’impermeabilizzazione e successiva pavimentazione…
Se andate ad osservare attentamente… vedrete che un buon 85% della nostra viabilità ha necessità d’interventi urgenti…
Non mi meraviglio più… quando all’improvviso in televisione, fanno vedere come in Sicilia un’auto sprofonda in una voragine… o come una frana mette in ginocchio la viabilità tra Catania e Messina, lasciando chiuso (in entrambi i sensi di marcia) uno dei percorsi più belli del nostro paese e cioè il tratto autostradale tra Giardini Naxos e Roccalumera!!!
Della ferrovia poi… non ne parliamo, dopotutto di cosa dobbiamo parlare… di ciò che non esiste??? 
Siamo una regione allo sfascio generale ed una delle più importanti potenzialità che poteva salvarci e cioè il turismo e l’arte… è stato, a causa di quanto sopra fortemente penalizzato!!!
Infatti… con una situazione generale di grave crisi internazionale (a causa delle destabilizzazioni politiche e delle guerre in corso…) i flussi turistici, hanno modificato le loro destinazioni in particolari quelle estive, puntando principalmente verso quei paesi che ora… risultano essere più tranquilli.
Tra questi paesi… ovviamente, ci poteva essere la Sicilia… anzi ci doveva essere la nostra regione che invece, a causa di questa situazione disastrosa, ha influenzato negativamente quelle potenzialità, facendo in modo che, preferissero dirigersi verso Malta o le isole spagnole come le Baleari…
Due posti bellissimi… ma che certamente hanno poco a che competere con la nostra terra… perderebbero in ogni competizione, da quella culturale a quello enogastronomica, da quella paesaggistica a quello storica-artistica, dalla promozione di attività teatrali e musica folcloristica… sotto i colori di un vulcano unico al mondo e come sfondo il nostro mare cristallino…

Eppure i numeri dicono il contrario… perdiamo pure nei confronti della Grecia che ha visto su di se dirottare… tutti quei turisti che fino a poco tempo fa… si dirigevano in Tunisia.

Se ne parla sempre… ma alla fine siamo qui sempre a commiserarci… 
Riflettendoci è un vero peccato…
Sì… per colpa di pochi ci troviamo a soffrire… è una vita che soffriamo, prima i nostri antenati, quindi i nostri genitori ed oggi noi… e la cosa assurda e che così facendo… cioè niente… faremo in modo di far soffrire in futuro, anche le nostre prossime generazioni!!!
E dire… che sarebbe bastato poco… 

Catania… ieri come oggi…

Basta un forte acquazzone, ed ecco che per circolare nella nostra città… ci vuole la barca!!!
Già… sembra di essere tornati come tanti anni fa…
Basta rivedere le foto allegate, e vedrete che non vi è alcuna differenza, tra quelle di un tempo e quelle di oggi!!!
L’arrivo della stagione delle piogge, comporta, una situazione d’allerta…
La cosa assurda è che non c’è bisogno di aspettare chissà quale nubifragio per vedere questo stato di cose… basta infatti, una pioggerella blanda per osservare le nostre piazze/strade, quasi fossero dei bacini o dei torrenti…
Dopotutto possiamo stare tranquilli…
Chi governa questa nostra città… ha la consuetudine, di avvisare in tempo i cittadini, con annunci d’allerta meteo…
In questo modo comunque, ci si libera di tutte quelle responsabilità personali e soprattutto di eventuali problemi… 
Questi difatti, vengono ribaltati alla Protezione civile o a quanti si occupano delle emergenze, come per esempio il Corpo nazionale dei vigili del fuoco… con decine e decine di chiamate sulle quali intervenire…
Estrarre gli automobilisti rimasti intrappolati, liberare negozi o cantine allagate, aiutare gli anziani bloccati nelle proprie abitazioni, senza dimenticare la rimozione degli alberi sradicati e abbattuti a causa del vento….
I sottopassi ovviamente restano allagati, in particolare a soffrire, sono quelle zone poste a livello del mare, queste come sempre, si ritrovano ad essere sommerse… 
L’acqua giunge a superare le stesse ruote delle autovetture… e nel contempo si vedono i cassonetti della spazzatura, galleggiare come barche…
Certo, se i lavori di manutenzione non vengono mai svolti nei tempi previsti o se vengono effettuati in maniera inconsistenti, ecco che questi ne sono i risultati…
Catania quindi… come ogni anno, paga il suo tributo alle piogge… danni economici per molti commercianti e i cittadini vengono lasciati  tra mille difficoltà
Non è soltanto un problema della via­bi­lità su gomma che va in tilt, anche quello ferroviario si ritrova a non poter funzionare, con i pendolari che oltre ad essere inzuppati (nel cercare di attraversare le strade) ora sono anche appiedati… senza poter comprendere cosa fare e a quale ora, potranno fare ritorno a casa…
Si è vero… le segnalazioni e gli inviti ci sono tutti… quasi sempre lapidari… come per esempio, non uscire di casa, scuole chiuse, non usare l’auto, spostarsi nei piani alti… poi, chi sta a piano terra… affoga…
La città comunque rimane solo un paio d’ore sott’acqua, poi per fortuna, la pioggia smette… e così pian piano tutta quell’acqua defluisce e le strade tornano ad essere percorribili.
Certo restano i danni pericolosissimi, buche ovunque, porfidi saltati, spazzatura abbandonata trascinata dall’acqua, marciapiedi divelti e tratti stradali con porzioni di conglomerato bituminoso rimossi, tombini sollevati, alberi e piante da sgomberare, sporcizia, sabbia e terra mischiata a formare una pastella maleodorante a modello fanghiglia…
Il catanese doc direbbe “semu pessi” ed è la verità, con una parola viene descritta quella disperazione personale…
La cosa divertente è che vi sono alcuni soggetti, che con l’acqua si divertono a giocare…
Proprio in una tg nazionale, hanno fatto vedere come alcuni ragazzi, provvisti di tavoletta, facevano surf in via Etnea, mentre altri ancora si facevano il bagno… e poi c’era chi è uscito dalla propria abitazione con il canotto del mare…
Il catanese infatti, dimostra sempre di possedere, anche nei momenti di difficoltà, quello spirito goliardico che gli permette, in questi momenti di criticità,  di saper andare avanti…
Non c’è niente che lo può fermare…
Neanche un’alluvione… mi meraviglio come ancora qualcuno di loro, non abbia provveduto a trasformare la propria auto, come quella di un film degli anni 70′ con il famoso “007” o james bond…
Sarebbe forse il modo migliore per contrastare questo stato di cose, una specie di “hovercraft” con il quale potersi muovere a seconda delle condizioni atmosferiche…

Tralasciando comunque questi estremi, ciò che potrebbe servire per migliorare questa pietosa condizione, potrebbe essere dato da un controllo del territorio più minuzioso, con manutenzioni programmate che risolvano in modo definitivo le cause di questi sempre più frequenti problemi di allagamento, dovuti sicuramente al sovraccarico delle reti fognarie.

Infatti, il problema è dovuto principalmente alla inadeguatezza della nostra rete, a quel famoso canale di gronda che non riesce a far defluire nel sottosuolo tutta l’acqua piovana e che di contro fuoriesce dai tombini troppo pieni. 
A quanto sopra bisogna aggiungere le caditoie otturate dai rifiuti ed ecco quindi servito il danno!!!
Non so più da quanti anni si discute di potenziamento della rete idrica e fognaria per risolverne il problema… ma come abbiamo appena visto, mi viene di dire… “siamo ancora in alto mare”,
Ed allora…??? Non ci resta che sperare… 
Già, augurarci che il clima quest’anno, possa essere più mite… rispetto alle annunciate previsioni!!!