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Carabiniere: chissà se forse l’esiguo stipendio non lo abbia istigato a compiere quelle rapine!!!

Si era specializzato nelle rapine nel capoluogo emiliano…

A prima vista sembrava una di quelle abituali rapine compiute da un qualsivoglia malvivente della zona, poi la sorpresa quando si è compreso che il rapinatore fosse un sottufficiale dell’arma dei carabinieri in servizio presso la Banca d’Italia.

Mi chiedo – se proprio doveva rapinare – forse era meglio farlo in quella banca che accontentarsi di qualche spicciolo, tanto il reato è eguale!!!

Comunque il carabiniere “rapinatore” durante il colpo si è fatto consegnare poche centinaia di euro e seppur le telecamere della farmacia non avevano permesso di identificare l’uomo, grazie alla ricostruzione di quei suoi spostamenti, effettuati in precedenza e nei giorni successivi, si è giunti a comprendere come egli si fosse – immediatamente dopo la rapina – cambiato d’abito in un locale vicino…

Difatti, il gestore del locale lo ha poi identificato, dichiarando ai suoi colleghi come l’uomo entrato fosse un carabiniere in servizio presso il vicino ufficio della Banca d’Italia.

Ora il sottufficiale rischia la radiazione dell’arma e quindi, dopo essere stato condotto in carcere e confessato il furto, ha accampato quale giustificazione quella di esser ahimè pieno di debiti…

Ovviamente sono tutti lì pronti a tirare la pietra, ma – mi dispiace dirlo – non so quanti realmente (anche tra i suoi colleghi… ) possono realmente fare ciò e sì… perché facile condannare chi si è macchiato di questa grave colpa, ma a volte ci si dimentica come il più delle volte, durante il proprio operato, si scende a compromessi o ancor peggio si è fatto un uso distorto di quella divisa…

D’altronde perché meravigliarsi, vicende come quella ora riportata è già capitata tante e tante di quelle volte, il sottoscritto ad esempio in questi lunghi anni ha scritto pagine e pagine, vedasi ad esempio questa del 2018: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/05/double-face-uomini-dal-doppio-volto.html

Certo, ora come sempre avviene in questi casi, l’Arma si è dissociata, condannando il comportamento del maresciallo che è stato immediatamente sospeso!!!

Ora, senza voler giustificare quell’insano comportamento d’una cosa comunque resto convinto e cioè che, quella tipologia di professione, dovrebbe essere maggiormente gratificata, in particolare i suoi livelli più bassi: sarebbe infatti opportuno ridurre un parte di quel denaro concesso a chi sta in alto, dietro a quelle loro scrivanie (senza dimostrare di averne merito) e concedere certamente qualcosa in più, a chi viceversa rischia ogni giorno la propria vita, già… operando sul campo!!!

"CTS" – a domanda risponde: Dott. Alfio Grassi, Presidente del Consorzio Petra Lavica dell’Etna.

Dott. Grassi buonasera, 

a quasi due anni dalla missiva in cui lei gentilmente rispondeva alle mie domande – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/12/dott-alfio-grassi-deliberazione-della.html – ho potuto leggere successivamente su alcune testate web, degli attacchi sferrati dal Presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi, contro la CTS (Commissione Tecnica Specialistica VIA-VAS), a cui si sono aggiunte alcune associazioni di categoria, tra cui proprio il “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna”, da Lei presieduto.

Quantunque da allora, a parte i provvedimenti determinati dal Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ho avvertito la sensazione che su quella vicenda fosse calato il sipario e che quanto a suo tempo emerso, fosse volutamente finito nell’oblio.

Ecco quindi perché a distanza di anni Le scrivo nuovamente, affinché possa chiarirmi alcuni dubbi che, secondo il sottoscritto, in questi mesi sono risultati lacunosi.

Innanzitutto vorrei chiederLe, se al cambio dei funzionari del “CTS” (che ho letto dal web), siano stati attuati degli aggiornamenti e in caso affermativo, se può spiegarli in maniera dettagliata.

Ho letto inoltre un articolo pubblicato su “Livesicilia.it” che ha fatto molta risonanza: https://livesicilia.it/cts-guerra-di-cifre-ecco-le-bugie-di-angelini/

Alla luce quindi di quelle sue dichiarazioni, nelle quali si era scagliato contro l’ex presidente Angelini, vi sono state delle modifiche dal punto di vista procedurale?

Tra l’altro, nel leggere, ho avuto come la sensazione che Lei avesse colto qualcosa di ambiguo in quel operato,  l’impressione ricevuta e che fossero state compiute delle procedure quantomeno anomale. Se non le reca disturbo, può confermarmi se questa personale percezione fosse corretta e in tal caso, potrebbe – senza entrare nei dettagli – rappresentare un caso? Ad esempio, ha riscontrato delle anomalie nell’ordine cronologico delle istruttorie o sono emerse delle eccezioni?

Ed ancora, cosa pensa dell’operato in termini tecnici del CTS? Ritiene che si possano migliorare – a garanzia di efficacia e soprattutto di trasparenza – le metodologie utilizzate per le istruttorie presentate?

Come consiglierebbe di operare affinché si possa accelerare l’iter di quelle pratiche e soprattutto ai fini di legalità, cosa si potrebbe attuare per rafforzare le procedure di controllo, proteggendo così facendo non solo il sistema, ma soprattutto l’operato dei funzionari del CTS da possibili accertamenti giudiziari, solo per aver compiuto il proprio dovere?

Dott. Grassi, ringraziando anticipatamente per la sempre cortese collaborazione, porgo cordiali

RISPOSTA:

Sig. Costanzo buongiorno, 

rispondo innanzitutto alla sua domanda sul cambio dei funzionari del “CTS” e se siano stati attuati degli aggiornamenti: In realtà, solo da alcune settimane si è assistito agli effetti della riforma della CTS, con la nomina a nuovo presidente dell’Avv. Gaetano Armao, anch’Egli ai tempi critico nei confronti del sociologo, Prof. Aurelio Angelini. 

Anzi, devo ammettere che Armao fu una delle poche voci critiche del governo Musumeci contro la CTS di Angelini – https://www.ilmoderatore.it/gaetano-armao-nuova-leadership-per-i-grandi-progetti-in-sicilia/ – nonostante molte associazioni di categoria si lamentassero per l’incomprensibile condotta iper-burocratica e discutibile dell’allora CTS. 

Il mio intervento era finalizzato a smentire, numeri alla mano, il prosperoso bilancio che Angelini, al termine del suo incarico, ha cercato di far passare per buono sulle attività di istruttoria della sua CTS.

A seguito di uno approfondito studio analitico condotto dal Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna sulle pratiche ambientali istruite dalla CTS di Angelini, è emerso un quadro raccapricciante: Un altissimo numero di istanze venivano rimandate ad una successiva istruttoria (assoggettabilità a VIA), con la conseguenza che un’autorizzazione finale si otteneva dopo 3-4 anni. E c’è di più: spesso le motivazioni di questi rimandi erano illogiche e discutibili e si rasentava perfino l’assurdo.

Consideri, inoltre, che sulle pratiche che hanno raggiunto la conclusione dell’istruttoria, sono state impartite più di 15.000 prescrizioni ambientale! Sa cosa significa? che queste istanze devono essere sottoposte nuovamente al vaglio della CTS per la cosiddetta verifica di ottemperanza, ovvero devono ricevere un ulteriore nulla osta finale per poter procedere finalmente alla realizzazione del progetto.

E’ come il gioco dell’oca: quando ti sembra di essere arrivato al traguardo, ritorni al punto di partenza. Un investitore che entra in questo girono infernale, prima o dopo butta la spugna.

Alla Sua domanda “se avessi colto qualcosa di ambiguo in quel operato”, sono i pareri emessi dalla CTS di Angelini che confermano che qualcosa non andava. Abbiamo studiato tutti i pareri emessi relativi ai progetti di cava e sono venuti fuori asimmetrie e contraddizioni fin troppo palesi. 

Mi chiede inoltre se “abbiamo riscontrato delle anomalie nell’ordine cronologico delle istruttorie o siano emerse delle eccezioni”: Vi sono scavalchi dell’ordine cronologico veramente imbarazzanti. Pratiche presentate in tempi successivi ad altre che sono state esitate in anticipo. Abbiamo casi in cui nello stesso periodo sono stati presentati da diversi proponenti dei progetti di cava; qualcuno è stato fortunato, ottenendo in tempi stretti il parere favorevole, altri aspettano ancora la conclusione dell’istruttoria. Ci sarebbe da chiedersi: come è potuto accadere tutto questo in maniera indisturbata?

Ed ancora – “cosa penso dell’operato in termini tecnici del CTS e se ritengo che si possano migliorare a garanzia di efficacia e soprattutto di trasparenza le metodologie utilizzate per le istruttorie presentate?”: La CTS di Angelini ha rifiutato qualsiasi confronto con il mondo imprenditoriale e dei professionisti. Quando manca il confronto e la dialettica tra le parti i risultati sono sempre nefasti.

L’assessore Pagana ha invece apportato delle importanti modifiche gestionali: le associazioni di categoria potranno porsi come osservatori della CTS e durante le istruttorie dei progetti i soggetti proponenti saranno direttamente coinvolti, col reciproco rispetto dei ruoli.

Sono punti fondamentali per riavvicinare l’utente con la pubblica amministrazione, pur sempre nel rispetto della legalità e dei propri ruoli. Il confronto significa crescita e aiuterà certamente a risolvere criticità procedurali che a volte portano allo stallo infinito delle istruttorie.

Ed infine, alla domanda: “Come consiglierebbe di operare affinché si possa accelerare l’iter di quelle pratiche e soprattutto, ai fini di legalità, cosa si potrebbe attuare per rafforzare le procedure di controllo, proteggendo così facendo non solo il sistema, ma soprattutto l’operato dei funzionari del CTS da possibili accertamenti giudiziari, solo per aver compiuto esclusivamente il proprio dovere”, rispondo:

Caro Costanzo, ritengo che la trasparenza, la professionalità e la dialettica siano i tre elementi indispensabili per poter garantire il buon andamento della pubblica amministrazione. Innanzitutto, voglio spezzare una lancia per quei dipendenti regionali che operano in uffici pesantemente sotto-organico, riuscendo eroicamente a svolgere  il proprio dovere con abnegazione e sacrificio. Detto questo, sarebbe, però, ridicolo non ammettere che vi sono delle gravi criticità in molti settori della pubblica amministrazione che, di fatto, stanno portando ad una paralisi degli investimenti e dello sviluppo economico della Sicilia. Entrando nel merito della CTS, credo che sarebbe  opportuno, innanzitutto, rendere pubblico l’elenco delle istanze, evidenziando l’ordine cronologico delle istruttorie. La performance dei nuclei istruttori dovrebbe essere di dominio pubblico, così come i nominativi degli istruttori di ogni singola istanza. Un proponente che paga migliaia di euro di oneri di istruttoria, credo che abbia il diritto di avere informazioni in tempo reale sullo stato dell’istruttoria della propria istanza, di conoscere i nominativi degli istruttori, di ricevere risposte entro i termini di Legge. 

I dati statistici dell’operato CTS, sia in termini di numero di pratiche esitate che di durata dei vari procedimenti istruttori dovrebbero essere pubblicati online. Stiamo parlando di un servizio pubblico che viene finanziato dai soldi dei contribuenti e degli stessi proponenti delle istanze, quindi non credo che si tratti di una pretesa capziosa quando si chiede all’Amministrazione di essere trasparente. 

Lo sa che durante la presidenza di Angelini, decine e decine di legittime richieste sullo stato dell’istruttoria delle pratiche non hanno mai ricevuto riscontro? Lo trovo vergognoso questo atteggiamento reticente di un organo pubblico.

Sa inoltre che nel sito SIVVI-ARTA dell’Assessorato, qualche anno fa, sempre sotto la presidenza di Angelini, è stato rimosso il link ove era possibile consultare i dati statistici sulle istanze presentante ed esitate? Un bello esempio di trasparenza stile-cinese. 

Mi auguro che l’Avv. Armao riesca ad accogliere le legittime richieste del mondo imprenditoriale che invocano semplicemente il rispetto delle regole e delle Leggi. Un’istanza deve essere istruita entro i termini di Legge, in maniera professionale e trasparente, con un atteggiamento collaborativo e non ambiguo. Dalla CTS passa lo sviluppo della Sicilia, quindi chi ha l’onore di far parte di questo organo tecnico deve assumere un atteggiamento di grande professionalità e responsabilità.

In poche parole, potrei sintetizzare così: quella Commissione ha bisogno di tecnici che considerino il loro compito un umile servizio e non un potere. Tecnici che valutino il trascorrere del tempo come una calamità e non un’opportunità. Voglio una Commissione che lavori per accelerare le procedure invece di provare il sadico piacere di infliggere a ogni istanza decine di prescrizioni, spesso discutibili. Così si frena la spesa per gli investimenti e si condanna l’economia siciliana alla stagnazione.

Nel ricevere la sopraddetta risposta ho rivolto al Dott. Grassi (in data 07 c.m.) un’ulteriore domanda: mi sembra di aver già sentito qualcosa del genere, sbaglio? 

La risposta ricevuta è stata: 

Non sbaglia: sono dichiarazioni rilasciate dall’allora Presidente Musumeci quando nominò nel 2019 la nuova CTS presieduta dal Prof. Angelini.

Cave??? C’è ancora molto da scavare!!!

Questa mattina ho acquistato l’inedito del magazine “S” ed ho scoperto come al suo interno vi sia un post interessante realizzato da Antonio Giordano intitolato: “Il tesoro nero dell’Etna“!

Sono particolarmente sorpreso che questo mensile abbia voluto toccare un argomento considerato da molti “off-limits”, in particolare nella nostra regione…

Ricordo infatti come alcuni anni fa, esplorando su “google” la parola cave, estrazione, frantumazione, conglomerati, inerti, ecc… venivano evidenziate una serie di informazioni generiche a modello “wikipedia”…

Si trattavano difatti quegli argomenti come un semplice dizionario enciclopedico, spiegando ciascuna parola attraverso descrizioni tecnico/scientifiche, facendo riferimento a specifiche di natura chimico-fisica, ai possibili legami, alla metodologia operativa, d’estrazione, logistica, produttiva, senza però evidenziare o quantomeno approfondire quel mondo “lavico e/o calcareo” in particolare nell’analizzare quel mancato rispetto delle normative previste che poi si ripercuotono nell’ambiente, nel sociale, nell’ottemperanza dei contratti di lavoro, mancate procedure che si sono scoperte essere illegali!!!

Tutto è stato incredibilmente “celato“, come se quel business milionario non esistesse, in particolare mancavano talune notizie perfettamente occultate dai media siciliani, come se di quella realtà non si dovesse parlare… o meglio, come se quel settore non esistesse, anche perché distante, galattico, già… un microcosmo legato a un mondo “alieno“!!!

E difatti riporta bene il giornalista Giordano quando scrive che sono in molti a definire quel mondo la “Luna“: “perché all’improvviso vegetazione e case scompaiono per lasciare il posto a roccia vulcanica… sembra di essere su un altro pianeta”…

Già soprattutto quando si prova ad esaminare in “profondità” quel “pianeta”, sì… azzardando a scoprire cosa si nasconde sotto lo strato di quella polvere nera!!!

Difatti… osservando dall’esterno quel sistema produttivo (sempreché si ha la fortuna d’individuarlo quel sito – agli occhi di molti addetti ancora “oscuro” – sì… infatti, volendo restare all’interno di in quel mondo cosmico, potremmo paragonare esso…  ad un “buco nero”, difficile da identificare…), si ha come l’impressione che vi sia un qualcosa di “sommerso” che non viene appositamente portato alla lucegià proprio come quella terra vegetale presente, ma sottostante e al buio…

Leggendo peraltro l’articolo si resta basiti e si comprendono i motivi per cui in molti preferiscono non toccare l’argomento per non subire ripercussioni, a differenza di altri che stranamente utilizzano “enigmatiche” giustificazioni a circostanze e situazioni, che definire “gravissime” sarebbe ancora qualcosa di riduttivo, eppure attraverso quei concetti elusivi, si riesce ancora una volta – in modo velato – a proteggere quel sistema ed ogni suo comportamento illegale…

La verità è che a tutti va bene così… e quando dico tutti, non mi riferisco ai soli imprenditori “prenditori”, ma anche a tutti coloro che con questa roccia magmatica (e non solo…) sopravvivono bene… anzi di più, magnificamente bene!!!

Qualcosa sta cambiando è vero, ma quanto si è andato in quest’ultimo anno intaccando attraverso le forze dell’ordine – in particolare dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (N.O.E.) – rappresenta ahimè ancora lo strato superficiale…

Già, perché potremmo paragonare quella cava ad un frutto, ed oggi le inchieste effettuate e i relativi sequestri, hanno dimostrato come si è intaccato solo lo strato esterno della “buccia”…

Infatti, la parte più interessante di quel frutto è rappresentato dalla parte nascosta, è quella più interna la porzione “succosa” o per meglio dire quella più redditizia, perché garantisce in maniera illecita, sicuri vantaggi  economici e finanziari…

Resta ancora molto da scoprire dietro quel mondo delle cave… ed è il motivo per cui ancora oggi, vi è molto da scavare… ma come vado solitamente ripetendo, se non s’inizia ad affrontare il problema, non si potrà mai giungere ad una sua definitiva soluzione…

E quindi… l’importante è aver iniziato!!!

Quanta ipocrisia si nasconde dietro la vicenda "Di Maio padre"!!!

Non esiste un popolo più ipocrita del nostro!!!
Tutti che scagliano la pietra come se fossero stati nel corso della loro vita integerrimi…
A che ridere, sì… ditemi chi sono questi individui che hanno dimostrato assoluta integrità morale… perché ultimamente tutti quelli che i sono palesati paladini della giustizia e della legalità hanno fatto una brutta fine…
Chi sono quindi questi incorruttibili, specchiati e intemerati che possono evidenziare nel proprio curriculum morale, dimostrazione di probo lealtà irreprensibile??? 
Si… per favore ditemi questi nomi, perché sono certo che andando in fondo – ma senza dover scavare chissà quanto – emergerà tutto quel “fango” di quel loro essere naturale…
Nessuno di loro si salva, ne la maggior parte di quei politici, ancor meno i funzionari e dirigenti di quegli Enti pubblici, ed ultimamente purtroppo, neppure alcuni magistrati si sono dimostrati incorruttibile e quindi con un paese pieno d’immondizia e non mi riferisco alla raccolta indifferenziata, dove pensiamo di andare???
Ho sentito in questi giorni di un imprenditore, Di Maio, padre del nostro ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali, nonché Vicepresidente del Consiglio dei ministri nel Governo Conte.Di Maio… e a quelle 
La cosa assurda è che si vorrebbe tra l’altro paragonare la vicenda del padre del ministro Luigi Di Maio, con quanto accaduto negli scorsi anni al padre di Renzi o della stessa Boschi… come se le due circostanze fossero eguali, dimenticando che mentre loro avevano di fatto – grazie alla loro influenza istituzionale – provveduto ad intervenire presso tutte le sedi, per aiutare quel proprio familiare (per vicendi certamente gravissime, ma non certo paragonabili -se pur anch’esse gravi- a quelle compiute dal padre del ministro), lo stesso non si può dire per l’attuale Vicepresidente del Consiglio, che ha preso le distanze dal proprio genitore, condannandolo pubblicamente…
Ma poi finiamola con questa ipocrisia “ricamata”, ci si dimentica o si vuole che ad esclusione delle buste paghe statali, la maggior parte delle buste paghe sono inattendibili, presentano importanti decurtazioni, in particolare nelle voci “straordinario” o “notturno”, versandoli in nero e poi quella voce “incentivo” non tassata, che serve a compensare quanto previsto dalla normativa, ma che fa risparmiare all’incirca il 30% della voce prevista…
Non parliamo poi di quelle giornate “festive” o in quei giorni di mobilitazione sindacali, nei quali di contro si lavora, per favore basta con le cazzate, d’altronde si sa… non c’è nessuno che controlla!!!
O meglio, qualcuno ci sarebbe… il sottoscritto ne ha avuto una prova, rivolgendosi a suo tempo all’Ispettorato del Lavoro di Catania e denunciando circostanze e fatti gravi…
Ma purtroppo non sapevo che anche lì…  sì persino in quell’ufficio, i dirigenti fossero in combutta con i datori di lavoro o forse dovrei dire, con quei loro “padroni”!!!
Già… non serviva a nulla denunciare, quando erano loro stessi ad insabbiare quelle denunce presentate e non solo, debbo pensare che provvedevano pure ad informare quei loro diretti interessati (e amici…) , mettendo così a rischio quei poveri dipendenti, che aveva fatto esclusivamente fatto il proprio dovere…
Ma questa è l’Italia e questa è l’ipocrisia con la quale conviviamo… e con cui purtroppo dovremmo ancora per molto tempo… continuare a vivere!!!
Si forse è meglio andarsene da questo “infetto” Paese…

Quel "proprio dovere"…

“Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere”!!!
Sono molti i luoghi in cui vedo riportata questa frase del giudice Falcone… ma osservando quanto poi accade ogni giorno, scoprire quella totale corruzione che ha penetrato l’animo umano, valutare con quanto assoluto menefreghismo vengano esternati quegli incarichi professionali… mi fa pensare quanto lontano si sia da quel messaggio…

Già… avvertire in quali modi vengano calpestate quelle competenze, il più delle volte sottoposte al giudizio di un sistema che non tenta di premiare i meritevoli, ma che viceversa impone proprio a quest’ultimi, regole prestabilite affinché si adeguino a quella’ormai consuetudine… 
Nessuno che protesta e ancor meno coloro che si ribellano… ecco quindi che ciascuno s’allinea, preferendo sottostare a quelle regole, pur di non apparire ribelle…
Ma nel far ciò… purtroppo, si viene meno al proprio dovere!!!
Perché il più delle volte nel provare a fare ciò che è giusto, si ci deve scontrare con quel sistema… non si può girare intorno o far finta di niente, come non si deve sottostare a quel proprio superiore o alla società per la quale si opera, perché altrimenti ci si comporta come codardi!!!
Perché si sa, sono quest’ultimi a condizionare le vostre vite, anche se la maggioranza non avrà mai mai il coraggio di ammetterlo, sono loro che pretendono la vostra negligenza, che preferiscono la vostra inoperosità, a quel vostro essere scrupolosi…
Non c’è nulla da meravigliarsi se poi i viadotti crollano…
Ma d’altronde nessuno può ritenersi “retto” dal poter scagliare la pietra, in quanto la maggior parte dei miei connazionali non è “senza peccato”… anzi tutt’altro, in quanto ripetono in maniera identica quelle azioni che solitamente o meglio “ipocritamente”, criticano negli altri!!!

Sì… è vero, basta poco per essere persone perbene, l’importante è che ciascuno faccia il proprio dovere: Sì… facile a dirsi… ma difficile dal compiere!!!

Prima di dare lezione di moralità e scagliare la pietra… bisogna dimostrare di essere persone perbene!!!

Non so quanti di voi hanno visto questo video… Non importa a quale partito appartenete o se siete indecisi e non sapete cosa votare o se siete tra quelli che hanno deciso di astenersi…

Ed allora, per una volta, vorrei che ascoltasse quanto riporta il giornalista Marco Travaglio… a
giudicando l’intervista senza alcun pregiudizio, come si dice… in maniera tranquilla, senza preconcetti che anticipano valutazione partitica da tifosi e che non permettono quel corretto giudizio…

Si parla di morale… di fondi restituiti, di candidati indagati, di fare di tutta un’erba un fascio, di togliere… come diceva Nostro Signore “prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello” e via discorrendo…
Non voglio quindi con questo post condizionare nessuno, non m’interessa se voterete per il M5Stelle…  o se deciderete di dare la Vs. preferenza per una delle due coalizioni…
Certo avendo letto alcuni giorni fa quanto ha dichiarato il “Cavaliere” e cioè… “se vincono i Cinquestelle mi compro una dacia e me ne vado in Russia”… ecco, soltanto per aver sentito quella frase ho iniziato a fantasticare e a ridere, immaginando il “cavaliere” lì in quella dacia russa… già… come nella vignetta qui allegata… 
Ma ho fatto molto di più, mi sono collegato immediatamente nelle pagine social è ho chiesto… prostrandomi… a tutti i miei amici di Facebook, di votare per i grillini… 
Sì… non chiedevo di votare per Di Maio e neppure per Grillo, non ho chiesto un voto per il movimento pentastellare o per i suoi associati, neanche per quel programma da loro presentato o per quanto di buono avessero finora fatto, ma soprattutto non l’ho chiesto per fare un favore al sottoscritto o a qualche amico inserito in quella lista… NOOO… la mia richiesta aveva un solo fine, quello di non vedere più “definitivamente“, quella faccia da beccamorto, leader incandidabile del Centrodestra!!!
Ed allora, riprendendo il titolo di questo mio post: Prima di dare lezione di moralità e scagliare la pietra… bisogna dimostrare di essere persone perbene”!!!
Ma oggi… il vero problema di questo Paese, è che non esiste alcun concetto morale o di giustizia, poiché l’impunità riesce sempre a sopraffare la legalità… e quest’ultima, grazie alla maggioranza dei suoi cittadini, non può far altro che soccombere, sotto il peso della corruzione e soprattutto delle mazzette cadute dal cielo!!!

Il Distretto Produttivo della Pietra Lavica dell’Etna


Venerdì 6 dicembre alle ore 18.00, presso l’Orto Botanico di Catania, sono stato invitato ( dagli amici Dott. Alfio Grassi e Giuseppe Buccheri ) a presentare il sito che, insieme all’amica Valentina avevamo realizzato per l’occasione.

Noto purtroppo che (consuetudine ormai diffusa), agli incontri cui vado saltuariamente partecipando, il tempo dedicato a relazionare sul programma annunciato, non permetta, causa il limitato tempo a disposizione, di poter approfondire e dibattere l’argomento principale, a causa dei ” soliti ” cambiamenti”, che hanno quale unico fine, quello di far convergere sugli organizzatori dell’evento le proprie attenzioni…   

Comunque (tralasciando questa personale critica), l’incontro per il tempo messo a disposizione è stato molto interessante, grazie e soprattutto alle personalità che sono state invitate a parteciparvi.
Sono intervenuti, il Direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università degli Studi di Catania Dott. Pietro Pavone, l’Assessore all’Energia ed ai servizi di Pubblica Utilità della Regione Siciliana Dott. Nicolò Marino e l’Assessore del Comune di Catania ( Ordinario di Diritto romano e di Epigrafia e Papirologia giuridica nelle Università  La Sapienza di Roma e Magna Grecia di Catanzaro) Prof. Orazio Licandro.

Sono inoltre seguiti gli interventi del Presidente del Distretto Produttivo della Pietra Lavica dell’Etna nella persona del Dott. Ing. Alfio Papale e del docente di Vulcanologia Prof. Carmelo Ferlito, che ha relazionato sui criteri per la certificazione e la valorizzazione della Pietra Lavica.
Un particolare ringraziamento al Dott. Ing. Marcello Messina, progettista della revisione del Piano Cave Regionale per il bacino Lavico Etneo.

Egli, nel suo intervento ha reso noto al pubblico presente ed in particolare all’Assessore N. Marino, dell’iniziativa progettuale intrapresa dal Distretto Produttivo della Pietra Lavica dell’Etna, in merito alla revisione del Piano Cave Regionale approvato nel 2010, con il quale si sta elaborando una pianificazione particolareggiata dei bacini lavici estrattivi presenti nel comprensorio Etneo, sottoposti a tutela ambientale, ma certamente di gran interesse per il futuro della pietra lavica dell’Etna.

Un plauso infine deve essere fatto al Distretto Produttivo della Pietra Lavica dell’Etna, che, senza alcun contributo finanziario di natura pubblica, sta attuando un modello di sviluppo della Filiera, merito particolare dell’impegno volontario degli associati e soprattutto da una politica oculata di autogestione economica, che ha permesso al Distretto: il riconoscimento da parte dell’Assessorato all’Energia, quale soggetto proponente in merito alla revisione del Piano Cave Regionale nel bacino etneo, la realizzazione di un sito web ( presentato dal sottoscritto… nella sopraddetta conferenza ), nonché, l’implementazione di un piano commerciale a gestione consortile che permetta a breve il rilancio e la valorizzazione del prodotto lavico in tutte le sue forme, oggi duramente colpito dalla grave crisi internazionale, che ha comportato, per le aziende della filiera un drastico ridimensionamento del fatturato annuale, pregiudicando la stessa sopravvivenza del comparto, nell’ambito della competitività internazionale aggravata dalla concorrenza cinese che in questi anni, ha introdotto nel mercato mondiale, prodotti in pietra lavica di scarsa qualità, ma con prezzi di gran lunga inferiori a quelli applicati dalla filiera Etnea.

L’evento si è poi concluso con la presentazione di prodotti d’arte e artigianato, realizzati tutti con la ns. meravigliosa Pietra Lavica.

Vista l’incessante crescita del tasso di disoccupazione, questo enorme bacino, con il suo settore in espansione grazie alla propria filiera, potrebbe, qualora le istituzioni decidessero definitivamente di implementarlo, diventare per i giovani siciliani e per quanti, laureati e tecnici alla ricerca di una nuova tipologia di lavoro, diventare una particolare e interessante prospettiva, idea vincente d’investimento per i prossimi anni a venire.
Consiglio quindi a quanti interessati di tenersi aggiornati, visionando quotidianamente i seguenti indirizzi link:
http://www.distrettopietralavicadelletna.com
http://www.facebook.com/pages/Distretto-Produttivo-Pietra-Lavica-dellEtna