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"Donne che odiano le donne"!

Ero rimasto ai romanzi della serie Millennium dello scomparso Stieg Larsson, in particolare a quel suo primo, potente titolo: “Uomini che odiano le donne”.

Eppure, incredibilmente, la realtà che osservo oggi è capovolta. Perché ciò che accade non è solo assurdo, ma tragicamente emblematico: il sesso femminile, invece di proteggere il proprio genere, spesso lo ostacola. Sì, avete letto bene. E la politica, quella siciliana in particolare, ne è la prova più grottesca.

Non è un caso isolato. I numeri parlano chiaro, e ciò che dicono è spietato. Prendiamo il tema della rappresentanza di genere: la Commissione Affari Istituzionali ha inserito norme che impongono il 40% di presenza femminile nelle Giunte delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi. Una misura lodevole, in teoria. Ma quando si scava nei dati, emerge una verità scomoda: le donne non votano le donne.

Prendiamo come esempio le ultime Elezioni provinciali di Catania, svoltesi con un sistema di voto riservato ai consiglieri comunali e ai sindaci. Nonostante un’elevata partecipazione femminile tra gli elettori – il corpo elettorale era composto da 760 unità, pari al 94,64% degli aventi diritto – il risultato è stato sorprendentemente squilibrato: su 18 eletti, solo 3 sono donne.

Questo dato evidenzia una clamorosa discrepanza tra la rappresentanza femminile nell’elettorato attivo e quella negli eletti, sollevando interrogativi sulle dinamiche che hanno portato a questo esito.

Ma d’altronde, come dimenticare le elezioni regionali siciliane di qualche anno fa? Su 4.606.564 elettori – con una maggioranza femminile di oltre 132.000 unità, solo 15 donne sono riuscite a farsi eleggere in Consiglio Regionale. Gli uomini? Ben 55…. e la disparità non si ferma lì: sindaci, assessori, consiglieri, dirigenti di partito… le donne sono una goccia in un oceano di potere maschile.

La colpa? Certamente del sistema, di quella casta politica che da generazioni si tramanda le poltrone come eredità di famiglia, lasciando poco spazio a chi cerca di entrarci, figuriamoci se è una donna.

Hanno provato a correggere la rotta con il voto di trascinamento, un meccanismo che dovrebbe favorire le candidate. Ma è solo un palliativo, un trucco per far credere che qualcosa cambi. Intanto, il vero problema rimane: un sistema elettorale marcio, che svuota di senso il voto dei cittadini. Non è un caso se l’astensionismo cresce.

E a chi sta seduto su quelle poltrone da decenni, cosa importa? Nulla. Assolutamente nulla. Lo dimostrano ogni giorno, gestendo questo Paese con lo stesso vecchio copione: clientelismo, malaffare, corruzione, voto di scambio. Abusi di potere che distruggono ogni fiducia nella politica.

E le donne? Purtroppo, molte di loro, invece di rompere questo circolo vizioso, lo alimentano. E il paradosso diventa tragedia.

Catania: se la legalità viene in questi modi disattesa, ditemi… chi stiamo votando???

Mi sono giunte delle mail da alcuni candidati relative alle prossime elezioni comunali…
Questi Sig.ri mi hanno gentilmente inviato delle foto di come i manifesti infissi negli stalli loro assegnati, siano stati coperti da altri contendenti…
Sappiamo bene come l’affissione dei manifesti elettorali può essere effettuata solo negli appositi spazi autorizzati, ma se da un lato ciascun candidato ha diritto all’assegnazione di quegli stalli tramite un sorteggio, dall’altro non dovrebbe subire la beffa di pagare un servizio del quale non potrà correttamente  beneficiare…
Mi permetto infatti di ricordare come i manifesti collocati al di fuori di quei suddetti spazi o ancor peggio affissi in stalli loro non assegnati, andrebbero immediatamente oscurati e la Polizia Municipale dovrebbe provvedere a comminare le relative sanzioni ai trasgressori…

Il problema difatti è quello di far rispettare quanto sopra e per far ciò bisogna ovviamente fare in modo di verificare costantemente quei luoghi pubblici!!!

Così come hanno fatto quei candidati che mi hanno scritto che per l’appunto, nel percorrere le strada cittadine, hanno scoperto e di conseguenza evidenziato al sottoscritto quanto segue: 

Viale Mario Rapisardi, piazzetta angolo Via Stazzone: i manifesti sono stati coperti da altri manifesti di diversa lista politica…

Eguale circostanza in piazza Trento occupato indebitamente… 

Analoga situazione in Piazza Borgo e Piazza Europa… 

In questa totale giungla elettorale la confusione dei manifesti è palese; alcuni candidati sono presenti tra l’altro con posizioni politiche diametralmente opposte: già… in un consiglio comunale sono rappresentati politicamente con il centro-destra ed in un altro Comune si stanno presentando con quello del centro-sinistra; un mistero per il sottoscritto comprendere come questi siano riusciti nel loro intento…  

Dalle foto inoltre è emerso che in molti hanno utilizzato più e più volte gli altrui stalli, senza minimamente preoccuparsi delle eventuali sanzioni amministrative previste!!! 

Ho saputo altresì che chi è posto a quei controlli è stato in questi giorni posto a conoscenza dell’accaduto, ma non solo, sono state effettuate delle denunce nei confronti di chi ha asportato e/o coperto illegittimamente quegli affissi…

Ho ringraziato i candidati che a mezzo mail mi hanno contattato (sapendo del mio impegno nei confronti di quei contrastanti principi di legalità…), tanto da essermi offerto dall’accompagnarli al fine di evidenziare chi si è reso responsabile di quelle affissioni abusive; in questo modo, oltre a prendere contezza di chi sia il soggetto beneficiario di quella indebita propaganda elettorale, sarà possibile provvedere all’individuazione del committente solidalmente obbligato con il materiale esecutore dell’affissione…

Va tuttavia precisato che tale prassi non può costituire una soluzione definitiva in quanto non risolve il problema e non assolve al ripristino delle condizioni di parità, ragione per cui sarà  necessario che gli uffici comunali preposti, provvedano quanto prima con interventi di ripristino definitivo!!! 

È inoltre stato eccepito come in taluni casi – ove una tale prassi sia stata posta in essere – un danno d’immagine lamentato dai beneficiari del materiale abusivamente affisso che, disconoscendo la paternità del gesto, lamentavano la possibilità che tale condotta potesse essere stata posta in essere da correnti avversarie proprio al fine di recare danno. 

Ecco perché in tale ottica è importante la presenza sul campo di tutti, perché sarà maggiormente utile sincerarsi che gli operatori tecnici autorizzati ai controlli, non dilunghino le tempistiche di quei loro interventi!!!

Certo comunque che se sono questi i principi di legalità con cui alcuni di quei candidati si stanno presentando… 

Mentre da noi le tasse aumentano… in altri paesi diminuiscono!!!

Ormai è evidente che il nostro governo, intrappolato nel ricatto preparato dal leader del Pdl, si trova a dover gestire una crisi economica, senza sapere dove recuperare i necessari fondi per superarla…
Inoltre, avendogli imposto l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, la ricerca di ulteriori stanziamenti è diventata di estrema necessità.
Se a questo poi, aggiungiamo che in nessun modo è stata fatta alcuna politica di risparmio e di contenimento dei costi della cosa pubblica, ecco che, la prospettiva di un ulteriore prelievo dalla busta dei lavoratori, non fa altro che accrescere quella contestazione, finora limitata a qualche manifestazione, ma che rientrati dal periodo delle ferie, potrebbe sfociare in tutta la sua rabbia…
La mancanza di fiducia da parte di tutti, in particolare dei giovani che non vedono alcuna prospettiva nella loro ricerca di un lavoro, sommata a quanti oggi, tra pensionati e dipendenti, non hanno la possibilità di sopravvivere, ecco che appunto questo dissenso non rappresenta altro che, il punto iniziale di ciò che negli altri paesi è già sfociato in rivolta popolare… 
Lo stesso principio si è già avuto in  Svezia, dove il modello del centrodestra che ha sostituito quello da sempre emulato socialdemocratico, ha iniziato a fare acqua da tutte le parti…
Ed è per questo che il proprio leader Reinfeldt ( a differenza del nostro… ) ha dichiarato che a breve inizierà un nuovo taglio delle tasse, insieme ad ulteriori sgravi per i lavoratori e per i pensionati…
Allora, a differenza di quanto viene fatto nel nostro paese da un bel po’ di anni e dove si continua imperterriti ad aumentare il prelievo fiscale, con particolare interesse per quanti hanno una busta paga, dimenticando nel contempo di colpire invece coloro che non dichiarando un reddito certo, fanno dell’evasione il loro primo obbiettivo…
Alla fine sono sempre le nostre tasche a dover piangere… mentre le loro ( e parlo di quelle dei nostri politici e di quanti girano attorno a questo sistema… ) stranamente continuano a gonfiarsi…
Quindi da noi tutto aumenta in particolare la disoccupazione che ha raggiunto ormai quota 20%, mentre da loro pur avendo anch’essi gli stessi problemi, hanno percentuali di gran lunga inferiori, che si aggirano intorno al 7,8%  ed ancora, almeno lì, si prende in considerazione la possibilità di non gravare sui soggetti più deboli, che poi sono quelli che sostengono l’economia di un paese… 
Qualcuno mi contraddice ricordandomi che in Svezia, la tassazione sui redditi delle persone fisiche è tra le più alte d’Europa, ma io ricordo che non esiste alcun paragonare tra i servizi offerti in maniera esemplare e completa alle loro famiglie, con quelli invece totalmente inesistenti o mal organizzati da noi…
Ma la differenza sostanziale dalla quale siamo veramente lontani nel poter essere paragonati alla Svezia è in quei principi fondamentali di democrazia e di uguaglianza, quel modello cioè nel quale, tutti sin dalla nascita sono eguali!!!
Ecco è in questo principio che si giocherà fondamentalmente la partita della ripresa economica del nostro paese…; già, mentre da noi le disuguaglianze sociali sono elevate e le differenza tra ricchi e poveri restano ancora grandi, ecco che in Svezia, la differenza in base al merito viene invece premiata!!!
Da noi non esiste alcuna parità di opportunità!!!
E’ infatti totalmente possibile ( se non andando via dal nostro paese… ) partire dal basso ed ottenere quella corretta scalata sociale e non come da noi, dove si prosegue grazie alle solite raccomandazioni da padre in figlio e dove si mantiene come unico obbiettivo quello della disuguaglianza, dove i figli dei ricchi rimarranno ricchi, mentre quelli dei poveri continueranno ad essere poveri: a differenza però di quanto riportato nell’articolo 34 della Costituzione dove coloro che sono capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi…