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La nostra vita finisce quando diventiamo silenziosi sulle cose che contano!!!

C’è un’isola che si è formata improvvisamente nel Mediterraneo dinnanzi a quel territorio palestinese…

Se la si guarda da lontano, sembra che abbia la forma di un uomo che non trova pace con se stesso, già… è come se riflettesse su tutti i fallimenti commessi!!!

Debbo forse credere che quella sua inaspettata presenza serva a far comprendere agli uomini di aver perso la  speranza e che questo mondo sta evidenziando d’esser estraneo ai problemi di quelle popolazioni attualmente in conflitto o  poste sotto dittatura, come se vi fosse negli uomini un  vuoto interiore che fa sì di dedicarci a manifestazioni televise effimere, dimenticando viceversa quanto poco sia rimasto intorno a noi…

Osservo ovunque indifferenza, già… nessuno sforzo, se non proprio il minimo contrasto a questo stato di fatto, come se si accettasse a priori che qualsivoglia nostro sforzo, rappresenti qualcosa di vano…

Nessun dubbio, nessuna lotta e ancor meno si sente l’altrui dolore, già… si fanno trascorrere le giornate come se quanto stia accadando laggiù… sia lontano, già… da noi, che non ci riguardi affatto!!! 

Forse si è deciso di non pensarsi, l’indifferenza ha avuto il sopravvento e chissà se non sia il reale motivo per cui abbiamo chiuso gli occhi o quantomeno ci siamo girati dall’altra parte, sì…per non ascoltare le grida e il dolore di quelle donne, anziani e bambini…

Aspettiamo quindi che quel grido di dolore ci lasci, crediamo che non dipenda da noi ed inoltre che la nostra condizione di benessere non verrà influenzata da quegli avvenimenti, perchè tutto è stato deciso e noi ci siamo posti nella situazione che ci fa dire: non possiamo far altro che rassegnarci a questo stato di cose!!!

Non vogliamo vedere al di là di noi stessi, siamo così indifferenti che abbiamo dimenticato quali sono i veri valori, manchiamo totalmente di empatia, sì… di quella considerazione che dovremmo avere nei confronti degli altri, in particolare di chi sta soffrendo e di quanto possiamo fare noi con le nostre azioni, perchè va ricordato che le sofferenze altrui sono anche le nostre ed è ciò che deve spingere ciascuno ad intervenire e proteggere chi è oggi in difficoltà, per prevenire e alleviare le sofferenze.

Perché… per rispettare i nostri simili è fondamentale essere fedeli nel rispettare sempre la vita, la libertà, la salute, le idee, i costumi e le religioni professate, eliminando qualsivoglia concetto di superiorità e di inferiorità, in particolare quando quest’ultimi vengono messi in pratica in maniera coercitiva!!!

I più grandi crimini nel mondo non sono commessi da persone che infrangono le regole, ma da persone che seguono le regole ed è gente che esegue gli ordini, bombarda e distrugge villaggi.

Manifestazioni contro Israele…

In questi giorni stiamo assistendo come in molte città del mondo vi siano manifestazioni contro Israele, in particolare sono le sedi universitarie ad essere state prese d’assalto e occupate…

Anche a Tel Aviv molti israeliani sono scesi in piazza (in particolare, ma non solo, i familiari presi in ostaggio da Hamas)  per protestare contro le politiche di governo e difatti nel mirino delle proteste vi è Benyamin Netanyahu che evidenzia non avere alcuna intenzione di barattare quei 130 connazionali con un eventuale accordo di tregua di lunga durata. 

Ritengo comunque che nonostante molti credano che le trattative portate avanti dal Cairo possano a breve concretizzarsi, il sottoscritto ritiene che il governo israeliano voglia portare avanti l’operazione militare nella città di Rafah, dove sono attualmente concentrati gli sfollati palestinesi della Striscia di Gaza.

Difatti il Capo del governo Netanyahu ha ribadito che “l’idea di porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi è inaccettabile; noi – ha spiegato – entreremo a Rafah e annienteremo tutti i battaglioni di Hamas presenti lì, con o senza un accordo, per ottenere la vittoria totale”

A dimostrazione quindi di quanto il sottoscritto già da tempo abbia più volte anticipato, non saranno ne gli Stati Uniti a bloccare l’operazione via terra e ancor meno l’Onu opuure la giustizia internazionale della Corte penale dell’Aja che potrebbe condannare per crimini di guerra il premier israeliano e alcuni membri della leadership politico/militare d’Israele.

La verità che non solo Israele è stanca di queste forze fondamentaliste militari, ma anche altri Paesi arabi sono infastiditi dal doversi sottomettere a quei capi Hezbollah, Houthi e Hamas, che si sa essere sovvenzionati da Teheran!!!

Difatti, sono queste forze paramilitari a permettere all’Iran di aumentare la propria influenza internazionale, anche nei confronti di quei paesi amici come Turchia e Turkmenistan; difatti… l’Iran grazie a quei gruppi mostra i muscoli nei confronti degli altri paesi arabi limitrofi come ad esempio l’Arabia Saudita, l’Iraq, l’Afganistan, ma anche lo stesso Pakistan di cui Teheran non vede di buon occhio il legame tra Islamabad e Washington, anche se bisogna dire che grazie al progetto “pipeline” e cioè al gasdotto che trasporta il gas del giacimento di South Pars nel Golfo Persico a Karachi, tra i due Paesi si è di fatto creato un cordone ombelicale che lega per l’appunto a doppio filo Teheran e Islamabad, liberando tra l’altro ciascuno di essi, dalla dipendenza dalle rotte occidentali….

Ed infine, vorrei ricordare come quelle forze fonfamentaliste servono a garantire all’Iran una forma di “difesa” nei confronti del suoi diretto contendente, mi riferisco ad Israele (e di conseguenza al suo diretto alleato “Stati Uniti”), certamente quest’ultimo militarmente più forte, anche in virtù delle armi nucleari a sua disposizione e infatti un aggressione agli interessi iraniani, potrebbe far scaturire un conflitto su più fronti con attacchi terroristici mirati, in tutte le città del mondo…

Certamente tutte le persone di buona volontà auspicano che si giunga presto alla fine del conflitto ed è giusto manifestare e far sentire la propria voce affinchè si possa raggiungere una pace duratura; ma ho come la sensazione che non tutto ciò che ci viene rappresentato dai media sia esclusivamente compiuto per il popolo palestinese, ma viceversa, credo che dietro molte di quelle manifestazioni pro-Palestina si celino messaggi di carattere antisemita e questo non può essere accettato, perché si tende a dimenticare quanto accaduto ahimè a quel popolo il secolo scorso…

Perdonate, ma non posso quindi approvare cartelloni con scritte antisemita come ad esempio “Rivedrete Hitler all’inferno” oppure “Apriteci i confini, così possiamo uccidere i sionisti, gli ebrei” o alri ancora: “Israele terrorista“!!!

La violenza si sa… genera nuova violenza e finché gli esseri umani si prefiggeranno la distruzione dei propri simili, finché il loro unico desiderio sarà vedere distrutti i loro fratelli, beh… nessuna pace potrà mai coesistere e i conflitti saranno sempre destinati a continuare!!!

E quindi, per quanto possa condividere e apprezzare le degne motivazioni di molti di quei pacifisti, resto comunque un intransigente oppositore dei metodi violenti anche laddove vengono posti al servizio delle più nobili cause!!!

Il problema arabo-israeliano parte da lontano – Seconda parte.

Come riportavo nel post di ieri, sebbene il conflitto costò agli israeliani ben l’1% della popolazione (quest’ultima già di suo tempo esigua…), lo Stato d’Israele riuscì a sopravvivere al tentativo degli arabi per impedire la nascita di quello Stato, ma a seguito di quelle guerre, permise ad essa di espandersi ancor più di quanto le fosse stato assegnato dall’Assemblea delle Nazioni Unite!!!

Viceversa, la popolazione araba palestinese dopo la guerra fu costretta ad un esodo dai villaggi abitati verso gli stati limitrofi. 

Inoltre, in quello stesso periodo lo Stato israeliano impedì agli sfollati palestinesi di ritornare (di contro veniva incentivata nel mondo la politica d’immigrazione ebraica), espropriando tutte quele loro terre e dichiarandole di proprietà dello stato d’Israele!!!

Difatti, gli eventi che susseguitorno furono definiti dai palestinesi col termine arabo “nakba” e cioè catastrofe!!!

Difatti, soltanto 150 000 palestinesi rimasero in Israele, mentre la maggior parte, circa 750 000 fuggirono, trovando rifugio in Cisgiordania (280.000), nella Striscia di Gaza (200.000), in Giordania (70.000), in Libano (97.000), in Siria (75.000) e in Iraq (4 000).

La comunità arabo palestinese subì inoltre una forte lacerazione interna, anche per la circostanza che l’economie dei Paesi arabi confinanti fossero a quel tempo modeste, risultarono quindi incapaci di assorbire un così tale afflusso di rifugiati; tra l’altro, come riportavo sopra, Israele si oppose al rimpatrio di quei profughi e quindi l’esilio di quei rifugiati divenne in quei campi profughi palestinesi, permanente!!!

Solo alla fine del 1949 l’ONU creò un’agenzia apposita per fornire assistenza e occupazione ai rifugiati palestinesi, la cosiddetta UNRWA. 

Nel contempo la catastrofe (al-Nakba) divenne ancor più estesa, seguita da un colpo di Stato in Siria in cui venne destituito il Presidente, quindi lo stesso re dell’Egitto seguì eguale sorte, nel frattempo il re giordano Abdallah venne assassinato a cui seguirono come vittime, i primi ministri di Libano e Egitto!!!  

Da quel momento, il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi e dei loro discendenti divenne uno dei temi più controversi del conflitto israelo-palestinese e seppur si provo negli anni seguenti a far crollare Israele, nulla, neppure i mezzi economici, politici e militari utilizzti riuscirono nell’intento.

E difatti, lo Stato d’Israele con il passar degli anni divenne viceversa ancor più robusto, non soltanto accrescendo la propria popolazione, ma migliorando le proprie difese militare, tanto che il suo esercito divenne in poco tempo, tra le prime 20 potenze mondiali militari.più organizzate al mondo. 

Sì… dalla dichiarazione di indipendenza del 14 maggio 1948, Israele ha continuato – e continua – ad espandere le proprie risorse militari, ma non solo,  già… perché non vanno dimenticate quelle nucleari che, nonostante il governo israeliano non abbia mai ammesso ufficialmente di possedere testate nucleari, secondo le stime internazionali, queste oscillano intorno alle centinaia!!!

Certo, la politica araba palestinese non ha mai smesso di lottare, d’altronde come hanno riportato in questi lunghi anni nei proclami i loro leader: “Bisogna riprendersi la Palestina, perché senza di essa, non c’è vita ma soprattutto dignità per gli arabi“!!!  

Pensare quindi che si possa giungere ora ad una pace è una speranza vana, d’altronde non ci potrà mai essere un negoziato tra Israele e Hamas, perchè le ragioni di sopravvivenza di una, dipendono dalla concreta eliminazione dell’altra e quindi – con queste premesse – nessuna trattativa e/o sforzo di mediazione potrà mai essere raggiunto!!!

Soltanto con un totale rinnovato cambiamento, sia politico che sociale, si potrà giungere forse ad un accordo tra le parti!!! 

Questo tra l’altro dovrà  prevedere la costituzione di un nuovo Stato Palestinese diverso dai territori nei quali si era finora vissuto, gli stessi che ora – a seguito dell’attacco di hamas, sono finiti nelle mani d’Israele!!!

Inoltre, tra i due stati confinanti, dovrà essere creata una fascia demilitarizzata, controllata dalle forze dell’ONU!!!

Altrimenti sarà tutto inutile e chi prospetta di possedere da entrambi le parti soluzioni altrenative e/o proclama interventi militari, sa bene di dire una grande cazzata!!! 

Nessuno in questo momento può cambiare lo stato di fatto ed è soltano attraverso il buon senso, ma soprattutto mettendo in campo equilibrio e rinunciando ad eliminare l’altra parte contendente, che si potrà giungere finalmente a quella desiderata pace secolare!!!

Fermiamo la guerra in Ucraina!!! Kiev deve restare slegata sia dalla NATO che dall’OTSC!!!

QUESTA GUERRA DEVE FINIRE!!! 

Basta continuare con propagande e pericoli d’invasione per l’Europa, per il nostro Paese, d’altrinde la maggior parte di noi sa bene che quelle affermazioni non possiedono alcun fondamento!!!

Viceversa, bisogna avere il coraggio di dire la verità, iniziando ad esempio ricordando perché si è giunti a questo grave conflitto!!!

Raccontare cioè in maniera serena – senza essere di parte – quanto è realmente accaduto in questi vent’anni di tensione, cioè da quando nel lontano 1985, Michail Gorbaciov, segretario del Partito comunista sovietico, avviò una serie di riforme (la glasnost e la perestroika), con l’intento di rinnovare il sistema economico e soprattutto le istituzioni politiche dell’URSS. 

Come sappiamo le sue riforme però non produssero i risultati sperati, anzi contribuirono a indebolire il governo stesso e le sue decisioni ebbero importanti conseguenze nei Paesi dell’Europa orientale che in pochi anni, decisero di abbandonare il comunismo per ritornare alla democrazia.

E difatti negli anni seguenti, a partire dal 1991 e con la fine del comunismo, le tensioni tra Occidente e Russia iniziarono ad ascendere; difatti da quell’anno la Nato e in particolare gli Usa, approfittando del momento di debolezza politica e soprattutto della fragilità economica interna per alimentare la guerra civile del 1993 e soprattutto la bancarotta del 1998/99!!!

Ma non solo, abbiamo visto cosa è accaduto in Siria, un conflitto descritto come una guerra per procura, dove al governo siriano è stato contrapposto un governo delle forze ribelli, che avevano come riferimento politico la “Coalizione Nazionale Siriana”; un sostegno militare, logistico e diplomatico ricevuto da altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti d’America, la Gran Bretagna, la Francia e i più importanti Stati sunniti del Medio Oriente, tra cui Qatar, Arabia Saudita e Turchia.

L’appoggio di queste nazioni ai ribelli siriani è stato considerato un illecito internazionale nei confronti della Siria stessa, tra l’altro quando la Nato decise di bombardare la Siria, sapeva bene che la Russia (paese amico) non fosse nelle condizioni di reagire.

Abbiamo visto quindi come negli anni seguenti la Nato abbia di fatto umiliato la Russia facendo in modo di far passare alcuni di quei suoi paesi alleati con il “Patto di Varsavia” sotto il controllo dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (Nato), mi riferisco a Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia ed ex Germania dell’est.

Ed ancora, nel 2004 altre sette nazioni entrarono a far parte della NATO: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia e nel 2009 entrarono anche Albania e Croazia ed a seguire nel 2017 il Montenegro e nel 2020 la Macedonia del Nord.

E per ultime, il 4 aprile del 2023 la Finlandia è entrata ufficialmente nella NATO come 31° membro di questa organizzazione e a seguire l’11 Marzo del 2024 e a seguire la Svezia, anch’essa ufficialmente diventata 32° membro dell’organizzazione.

Da quanto sopra si comprende come in questi anni la Nato, abbia determinato di fatto una vera e propria egemonia con l’espansione dei propri confini, una contrapposizione di forze certamente sbilanciata a scapito certamente di quell’ex repubblica comunista…

E quindi oltre a a quanto sopra esposto, si è progettato di inglobare all’interno della coalizione anche lo Stato dell”Ucraina e questo ha determinato la guerra a cui stiamo assistendo, un conflitto che va sempre più ampliandosi, coinvolgendo alcuni paesi europei, come il nostro Paese, che la guerra non vogliono!!!

D’altronde, pensare di vincere una guerra contro la Russia è pura follia, anche perché quest’ultimo se dovesse avvertire il solo rischio d’invasione dei propri confini, potrebbe usare a sua difesa tutte le migliaia di testate nucleari a disposizione, non solo per difendere il proprio territorio, ma per distruggere l’altra parte del mondo!!!

Quindi finiamola di sottostare alle prevaricazioni della Nato o dovrei dire di quei paesi come USA, Gran Bretagna, Francia e Germania, perché impensabile annientare la Russia, d’altronde la storia ci già ha insegnato come, da Napoleone a Hitler, nessuno ci sia mai riuscito!!!  

Pensare quindi di difendere l’Ucraina con il solo scopo di farla entrare nella Nato non è corretto, peraltro abbiamo capito quale sia il vero scopo della Nato è cioè quello di porre al confine con la Russia le loro basi militari e soprattutto le testate nucleari!!!

Vogliamo far finire la guerra??? Basta semplicemente che l’Ucraina si dichiari neutrale e rifiuti l’ingresso nella Nato!!! 

Soltanto così la Russia potrà prendere in esame un’eventuale tregua, rilasciando così una gran parte dei territori attualmente occupati, non tutti ovviamente, anche perché sappiamo come alcune di quei territori erano da sempre composti da cittadini di prevalenza russa e quindi quest’ultimi non potranno far parte dell’accordo di pace!!!

Sento stamani che l’Ucraina è in grave difficoltà??? Ed allora è il Presidente Zelensky che per primo deve fare il passo verso la pace!!! Già… invece di restare ostaggio delle politiche governative anti Putin e continuare a fare appelli per ricevere missili e/o armamenti militari, egli deve iniziare a pensare che è venuto il tempo di trattare una pace e trovare così una rapida soluzione. 

A pace raggiunta tutti i paesi del mondo interverranno per aiutare, sostenere e ricostruire questo Stato, oggi completamente distrutto, ma ancora capace di risollevarsi e proseguire in maniera indipendente dalle scelte altrui, altrimenti il rischio per la sua nazione è quello di vederla sparire e forse non soltanto essa!!!

Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi!!!

Credo che non vi sia alcuna differenza tra Ebrei, Musulmani e Cristiani, già… siamo tutti fratelli e chi prova a incitare attraverso la violenza una parte di essi contro un’altra, sa bene che quel percorso condurrà alle tenebre!!!

Difatti, non esiste un’unica direzione giusta, virtuosa, da intraprendere in modo appropriato e chi afferma ciò, possa essere anche un capo spirituale, sa che non dice il vero, perché in nessun libro sacro vi è scritto di odiare e ancor meno di…uccidere!!!

Per questi motivi sono fermamente convinto che le religioni, così come vengono proposte siano dannose, per lo più quando il messaggio riportato non attiene a quel vero insegnamento trasmesso che parla soprattutto di pace eserenità per tutta l’umanità.
In tal senso mi permetto di condividere una preghiera musulmana intitolata “Pace per la terra della pace”: “Lode a Dio, misericordioso, compassionevole, re, santo, pacifico, fedele, sovrano, prezioso, potente, grandioso, creatore, ideatore, formatore. O Dio, Tu sei pace, e la pace proviene da Te, e a Te la pace ritorna. Tu sei benedetto e Tu sei glorificato, O Padrone di splendore e di onore, ispiraci, O Signore, con la pace e rivelaci la pace e rendici abitatori del regno della pace, fra coloro che non vivono nella paura e nel dolore. O Dio, cerchiamo rifugio in Te dall’ingiustizia e dall’oppressione, dall’illegittima aggressione, e noi Ti chiediamo, Signore nostro, di farci percorrere il retto cammino, di non perderci e di non farci cadere, credendo in Te e confidando in Te. Guidaci, O Signore, alle parole più preferibili, guidaci, O Signore, agli atti più perfetti, guidaci, O Signore, alla morale migliore, perché nessuno al di fuori di Te può guidarci, e Tu sei capace di fare tutte le cose. O Dio, rendici, O Dio, inclini verso tutto ciò che è buono, avversi a tutto ciò che è cattivo. Ti chiediamo di indicarci tutto ciò che è buono e giusto. Donaci, O Dio, sicurezza, pace, tranquillità e fede, per noi e per la nostra gente, le nostre famiglie, i nostri padri e le nostre madri, i nostri figli e le nostre figlie, e per tutta l’umanità e per tutte le nazioni, tutte le creature della Tua grande creazione”. 
Da quanto sopra comprenderete come non abbia alcun senso vivere nella discordia o in eterno conflitto, in quel secolare contrasto che ahimè prova a soffocare il pensiero, soprattutto quello di molti giovani che viene indirizzato in una fanatica ostilità contro coloro che oppongono altri fanatismi!!!
Scriveva Bertrand Russel (premio Nobel ed uno dei maggiori filosofi contemporanei): l’educazione nel rispetto del prossimo dovrebbe mirare alla libertà della mente e non al suo imprigionamento in una rigida armatura di dogmi destinati a proteggerla, nella vita, contro i pericoli dell’evidenza imparziale; il mondo necessita di menti e di cuori aperti, non di rigidi sistemi, vecchi o nuovi che siano”. 

Difatti, da parte mia penso che sia meglio fare un poco di bene piuttosto che molto male, ecco perché il mondo che auspico dovrebbe essere libero da faziose incomprensioni e consapevole che la felicità per tutti nasce dalla collaborazione e non dalla discordia!!!

Per cui, pur sapendo che in questi anni, quando si parla di religione capita spesso che al tema si associ il concetto di guerra, non perché i conflitti in corso siano propriamente delle guerre di religione (per come ve ne sono state in passato), ma perché pur combattendosi per tutt’altri motivi, politici, territoriali, economici e finanziari, la religione sembra però avere un ruolo importante!!!
Già… tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace, fateci caso, ogni singola religione si dichiara portatrice di pace, ma alla fine si educa il mondo alla competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. 
Quando viceversa si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, ecco finalmente… si starà educando per la pace. 

Viviamo in un’epoca in cui il destino passa dalle scelte che andremo a fare!!!

Sì… bisogna essere coerenti che quanto sta accadendo nel mondo e di come molto dipenda da quella natura abietta che da sempre ci contraddistingue…

Inoltre, bisogna tener conto di quanto accade attraverso i “social”, di quel loro governare influenzando in un modo tale da far obbedire i cittadini a quei loro messaggi; già, troviamo una schiera d’individui pronti a evidenziare tutto il loro coraggio, pur di promuovere notizie false divulgate appositamente, affinché si dia il via a quelle azioni proposte…

Noto ultimamente come molti attraverso i social sostengono le loro tesi proponendo azioni esecrabili e plagiando molti giovani a seguirli; chiedono difatti loro d’essere fieri di dimostrare la propria determinazione, nel seguire quell’unica strada percorribile, evidenziare con le loro scelte di aver avuto coraggio a raggiungere quell’unica verità, dimostrando (se pur in quelle influenzate circostanze), di essere felici d’aver intrapreso una causa che da loro pace e speranza.

Sono persuasi a lottare se pur stanchi moralmente di quanto subito, impazienti nel vedere che finalmente con il loro contributo qualcosa potrà cambiare, ed infine risoluti che solo attraverso quel loro sacrificio potranno finalmente difendere i propri interessi e quelli dalla loro comunità, e quindi, se pur intimiditi nel saper di non poter tornare indietro, ecco che si lasciano andare a gesti inconsueti!!!

Tutta la loro vita va così in fumo e con loro, le parecchie menzogne a cui avevano fino a quel momento creduto!!!

D’altronde, basterebbe spogliarsi da quelle parole, da quel guasto misticismo, dal voler salvaguardare ad ogni costo gli interessi del proprio popolo, sì… perché quando ci si dimentica degli interessi altrui, quando non si vuole condividere ciò che potrebbe essere in comune e di tutti,  ecco che si favorisce la menzogne di chi governa nel mondo e di quei pochi potenti, capaci con le loro parole di illudere e imbrogliare il proprio popolo, perché là dove regna l’oppressione e manca la democrazia, l’unica parola che esiste è “ubbidienza”, una vera e propria sottomissione a cui nessuno può sfuggire!!!

Osservate difatti quanto sta accadendo in tutto il nostro pianeta, contate i molteplici territori che stanno ogni giorno sprofondando nella disumanità e nella violenza, siamo tutti quindi chiamati in causa per chiederci, qual è la vera ragione per cui ci troviamo in queste condizioni???

Sicuramente alcune risposte le abbiamo già, forse nel dirle non ci faremo degli amici e chissà forse ne perderemo di altri, perché il più delle volte fare la scelta giusta diventa difficile, ma se non ci si prova, se non ci si dona con tutto se stessi a quel profondo cambiamento, non ci si può aspettare che poi il mondo muti o che tutto alla fine si riduca a quella semplice frase: la natura umana è maligna!!!

Perché la malvagità non è qualcosa di sovraumano, è solo qualcosa di meno umano!!! 

Eloì, Eloì, lema sabactani?

“Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato???”, già… una frase che molti conoscono, ma che – a differenza di come pensato finora – non appartiene a quell’uomo posto sulla croce che pin quell’occasione urla in aramaico le parole del mio titolo dì apertura; esse bensì appartengono a un suo predecessore, a quel re Davide che in punto di morte pregò Dio di sollevarlo dalla sofferenza e dalla morte…

Ed allora iniziamo a parlare di questo Dio che tanto unisce e altrettanto divide gli uomini, un Dio che non interviene nelle vicende umane, che lascia ciascuno di noi al cosiddetto “libero arbitrio“, ma che stranamente viene visto come punto di riferimento per molti popoli, in particolare quando si è trattato di provocare conflitti, stragi, olocausti, etc…

Sì… viene chiamato in causa solo quando serve per i propri fini, c’è chi garantisce in suo nome la vita eterna, altri promettono una vita strepitosa in paradiso, poi c’è chi offre beatitudini celesti che non sto qui a menzionare, segue chi viceversa crede che colui che incontra su questa terra la morte non incontrerà più Dio, c’è chi viceversa si contrappone e crede nella reincarnazione dell’anima attraverso una disanima: se si ci è comportati male nella vita dopo la morte l’anima ritornerà a vivere con un altro corpo per espiare i peccati commessi, mentre viceversa se si ha avuto rispetto per Dio e per tutti coloro che nel corso della vita lo hanno circondato, allora si raggiungerà la pace eterna…

Avrete compreso da quanto sopra come ciascuno abbia provato a dare un senso all’aldilà, a seconda di chi e quanto si è creduto nel corso della vita, di come ci si è comportati con gli altri, ma anche di quanta importanza si stata data a quel voler essere credenti, gnostici, agnostici e atei!!! 

D’altronde quanti tra noi possono dire con certezza di essere giunti a quella corretta via spirituale??? La maggior parte, me compreso è all’interno di una religione perché nato in un determinato paese dove in prevalenza vi era una religione più o meno imposta!!! 

Se ad esempio fossi nato in un paese arabo, oggi sarei musulmano, viceversa sono nato in Italia e mi ritrovo trovato battezzato a una chiesa cristiana “cattolica”, viceversa… se fossi nato a Gerusalemme forse sarei un ebreo e così via discorrendo…

Difatti, durante la mia adolescenza, avendo vissuto ad Addis Abeba in Etiopia, frequentavo abitualmente una di quelle chiese cristiane presenti, non cattolica, certamente cristiana, ma ufficialmente “Copta”; già… una chiesa ortodossa che a differenza della nostra crede in due nature, quella umana e quella divina, unite sì… ma senza alcuna “mescolanza, confusione e alterazione”!!!

Da quanto sopra quindi si comprende che la religione è quasi sempre frutto del caso, di circostanze mai nostre, sì… che non ci appartengono perché non le abbiamo decise noi, ma ahimè altri!!!

Ed allora diventa quantomeno naturale iniziare a ragionare, non dico a rinnegare o abiurare la propria religione, ma quantomeno – in età adulta – dubitare se quanto si sta espletando sia giusto o errato, se le nostre preghiere – in quanto fedeli di una qualche religione abbiano un senso, poiché viceversa quelle nostre orazioni – nei confronti di un qualcosa o di un qualcuno che dovrebbe ascoltarle – potrebbero non trovare il giusto interlocutore…

E allora che fare, come trovare la giusta via, come ricercare quel percorso di crescita spirituale che desideriamo senza più accontentarci di quanto ci hanno insegnato, raccontato, ahimè a volte intimato e comandato, il tutto per far si che da quel percorso non si deviasse…

E’ come per la politica, c’è chi nasce di destra, chi è di sinistra e chi preferisce il centro, c’è anche poi chi si astiene perché non crede alla politica e quindi a ciascuno di quei deputati… 

Qui è lo stesso, ciascuna di quelle religione apporta acqua al proprio mulino, non importa quanto di vero ci sia in quelle loro scritture, l’importante è che si creda ad essi e a nessun altro!!!

Ritengo viceversa sia importante giungere a un compromesso…

A nessuno è data la certezza di poter affermare “io sono nel giusto“; ciascuno di quegli uomini/donne di chiesa, proverà con le proprie argomentazioni a convincervi, già potremmo paragonarli ai cosiddetti “infuencer“, vi diranno cosa credere, quale reliquia comprare, cosa appendere in casa, quale libro tenere, quale quotidianamente pregare e quale viceversa gettare via…

Nessuno di loro vuole che apriate la vostra testa, che leggiate per comprendere fino a che punto vi è stato detto in nome della verità o di quanto celatamente vi è stato tenuto nascosto, sì per tenervi prigionieri, già quasi foste batterie elettriche come in quel noto film intitolato “Matrix”!!! 

Un consiglio quindi, aprite il vostro cuore o meglio dovrei dire il vostro cervello, senza farvi condizionare, iniziate a studiare, leggere, approfondire tutti quegli argomenti che possono interessarvi, in particolare quelli che argomentano sulla vostra religione; scoprirete le altrui opinioni, valuterete le diverse religioni, comprenderete come nessuna di loro sia perfetta e che non vi è alcun necessità di convertirsi ad una diversa dalla vostra, già… perché come dicevo sopra, nessuno è perfetta e soprattutto nessuna e migliore o superiore alle altre…

Alla fine tutto si riduce nel credere o non credere, il sottoscritto prova ad esempio a dare un senso pratico alle parole di un uomo che a modo suo (forse) credeva di essere nel giusto; difatti, poco m’interessa sapere su quanto egli fosse realmente un profeta, qualcuno ha detto che egli era un messia, altri e oggi, la maggioranza dei fedeli di quella religione cristiana, crede ad egli non solo come figlio di Dio, ma insieme nella trinità, la stessa persona!!!  

Di tutte queste ultime sciocchezze proverò nei giorni seguenti a farvi riflettere, ponendo prudenza e equilibrio argomentando su quanto riportato nei vangeli ufficiali (purtroppo quelli “apocrifi” e i vari scritti ritrovati nei secoli sappiamo quanta poca considerazione abbiano avuto negli insegnamenti della chiesa cristiana in particolare in quella cattolica…) in contrasto con quanto realmente accaduto, senza porre preconcetti e/o opinioni personali, ma rivalutando semplicemente i fatti di allora e tenendo conto dei ritrovamenti storici riportati alla luce in questi duemila anni… 

Per concludere, penso dopo quanto ho appreso in questi trent’anni che la nostra chiesa sia giunta ad un bivio: sì… se andare avanti per come ha finora fatto ed osservare così il suo naturale declino oppure viceversa, fare un passo indietro, rivedere il vero messaggio di quell’uomo chiamato Cristo e fare le dovute scelte.

Difatti, bisogna ritornare a fare riferimento alle sue parole, a quell’unico messaggio, tralasciare quanto riportato nei secoli successivi da chi non l’ha neppure conosciuto e cancellare definitivamente dogmi mai rivelati e per concludere (sicuramente la parte più impegnativa e difficile da accogliere) ridimensionare tutto l’apparato ecclesiastico che finora ha evidenziato essere stato il più delle volte fallace…    

Un Buon 2024 e al sottoscritto: buon compleanno.

Si dice che il capodanno sia il compleanno di tutti, per me lo è sicuramente essendo nato il 1 gennaio del 1967.

Già… un giorno importante, tutti si ricordano di festeggiarlo ed il sottoscritto trova sempre una torta a ricordargli che in questo questo giorno, si ritrova ad avere un anno in più…
Poco importa, come dico sempre l’importante è star bene è non sentir gli anni che incalzano, d’altronde fintanto che lo spirito resta quello di sempre e cioè “giovanile” e i sentimenti per la vita sono ancora puri come quelli che possiede un bambino, va tutto bene…
In questo primo giorno di gennaio siamo tutti propensi a riflettere sulle cose importanti, domande più facile a farsi che a rispondere: quanto sono migliorato nell’anno passato e quali buone intenzioni vedo ora all’alba di questo nuovo anno???
Per quanto mi riguarda vorrei mantenere ciò che ho e al nuovo anno non ho molto da chiedere, sì niente di più di quanto già non possieda.
Perché alla fine cosa chiediamo??? Salute, amore, un po’ di tempo, qualcuno desidera ancor più denaro, il sottoscritto viceversa ritiene di aver avuto finora una bella vita, sia passata che presente e sono certo che sarà così anche nel prossimo futuro, perché alla fine non ho mai chiesto nulla per me, anzi il più delle volte ho pregato che siano altri a beneficiare dei miei desideri… 
Difatti, spegnendo quelle candele ad ogni mio compleanno, il mio pensiero è stato sempre rivolto verso coloro che amo o che soffrono, un auspico che – come quel fumo che sale verso l’alto – porti alla fine a realizzare ciascun mio desiderio; già… chissà se forse qualcuno da lassù vedendo che mai nulla chiedo per me, non realizzi quelle mie richieste…
Con l’arrivo del nuovo anno quindi vorrei cominciare a vedere l’umanità trattarsi bene, iniziare finalmente ad amarsi e a vivere felici, senza odi, razzismi, violenze e guerre…
Desidero per ogni bimbo del mondo che questo giorno d’inizio anno sia qualcosa d’importante, un orizzonte di opportunità e principio di benessere e prosperità, possa quindi questo nuovo anno essere vissuto da loro senza rimpianti, perché come dico spesso: non si è mai troppo tardi per essere ciò che si sarebbe voluti essere!!!
Ed allora, siate tutti felici in questo anno 2024!!!

Ecco cosa potrebbe accadere se si chiudesse (ipoteticamente) Gibilterra…

In pochi sanno che il nome significa letteralmente “centro del mondo” e forse considerato quanto accaduto storicamente negli ultimi millenni potremmo dire che non vi è denominazione più azzeccata…  

Ho sentito in questi giorni parlare di chiusura “forzata” dello stretto di Gibilterra, per risvegliare le coscienze del mondo intero su quanto sta accadendo nel conflitto in corso nella striscia di Gaza…

L’Iran ha quindi minacciato di chiudere quello stretto che rappresenta l’ingresso delle acque dell’oceano atlantico verso il mediterraneo e la stessa situazione potrebbe accadere anche per il canale di Suez…

Ed allora mi sono chiesto: se ciò dovesse avvenire cosa accadrebbe??? 

Di fatto nulla, quantomeno non in tempi celeri come qualcuno prova a fantasticare, soprattutto se si pensasse di ripetere quanto già accaduto all’incirca cinque milioni di anni fa e cioè ridurre quella vallata, in una profonda secca…

Già… se domattina in quello stretto di Gibilterra fosse realizzata dal nulla una diga, atta a non far confluire le acque dell’oceano, beh… nessuno di noi si accorgerebbe di quanto realizzato e tutto procederebbe come nulla fosse…  

Ed allora nell’ipotesi di una eventuale stravagante ed irreale chiusura, ho pensato stasera di scrivere questo post, realizzando anche un’immagine che descriverebbe la condizione geografica che – a causa del  prosciugamento – avvicinerebbe l’Africa al nostro continente, in particolare proprio al nostro paese… 

Certo a vedersi non sarebbe una cattiva soluzione, finirebbe finalmente quel grande business economico degli  sbarchi clandestini e quindi quel mercato del traffico di esseri umani, gestito da  organizzazioni criminali che agiscono in diversi paesi del mondo…

Beh… se il mar Mediterraneo dovesse diventare un mar chiuso prosciugandosi improvvisamente, ecco che i tre continenti, Europa, Africa e Asia, verrebbero in contatto, ma non solo, una gran parte di quei territori posti sulle coste e oggi bagnati dalle sue acque, diventerebbero improvvisamente aride e piatte…

Comunque, tralasciando pensieri utopistici forse è meglio che ci si concentri sulla realtà dei fatti, su quanto sta attualmente accadendo in queste ore in quelle aree medio orientali, provare a trovare quindi una soluzione a quel conflitto in corso, senza tentar di minacciare alcuno, tra l’altro la parte antagonista dimostra finora di non aver alcuna apprensione e quindi ritengo sia fondamentale da parte di tutti mantenere in ogni circostanza un profilo prudente…

Perché come dice Papa Francesco: “Il nostro destino non è la guerra ma la pace”!!!

A rischio un nuovo conflitto, mentre la pressione della Comunità internazionale non si sta minimamente concretizzando!!!

Qualcuno sperava in un intervento armato da parte dell’alleanza araba, altri dopo l’attacco compiuto dalle forze militari di Hamas auspicano in un ritiro israeliano; ma quanto andrà ad accadere su quei territori non lascia dubbi…

Credo infatti – a differenza di quanto in molti raccontano – che Israele non lascerà più quella striscia di Gaza, anzi vedrete, proverà a raderla al suolo…

Viceversa, le energie strategiche di Hamas, andranno con il passar del tempo scemando, poiché inizieranno a venir meno quei fondi che finora l’hanno sostenuta, sia internazionali che arabi…

Difatti, l’unico Stato che evidenzia avere ancora interessi affinché il conflitto prosegui è quello iraniano, ben sapendo quest’ultimo quale rischio potrebbe innescare è cioè quello di dare il via ad un conflitto mondiale, una condizione che già da anni proprio gli Usa, dopo Afghanistan e Iraq dimostrano voler iniziare, in particolare per abbattere quel suo governo in carica…     

Ed infine non dimentichiamo la comunità internazionale, che evidenzia quanto poco impatto abbia nel mettere in difficoltà le parti in causa, in particolare il governo israeliano che al contrario, dimostra di voler andare per la propria strada senza alcun tentennamento!!!

Ho letto un passaggio riportato sul web di un professore (Goodman) israeliano durante una sua lezione: “Stiamo derubando un’altra nazione della sua libertà, e questo non è etico, non è ebraico e non è eppure sionista, perché il sionismo nasce dal principio dell’autodeterminazione dei popoli. L’Occupazione non è solo sbagliata e antidemocratica, prosegue, ma alla lunga finirà per diventare una minaccia strategica. Cosa succede se andiamo avanti con lo status quo nella Cisgiordania? Che con ogni probabilità l’Anp collasserà, e tre milioni di palestinesi saranno assorbiti in Israele e diventeremo uno Stato binazionale, già… uno Stato con due popolazioni ostili è di per sé pericoloso e c ricorda Libano e Bosnia come esempi di un esperimento finito male”.

Certo, quanto sopra è realmente difficile da compiersi eppure lo stesso Goodman aveva proposto un più equo “status quo”, da realizzarsi in otto punti:

  1. garantire ai palestinesi libertà di movimento all’interno dell’Anp, costruendo strade che permettano di bypassare le aree a maggioranza ebraica, e dunque i checkpoint. 
  2. ampliare l’area A, quella dove i palestinesi hanno maggiore autonomia. 
  3. facilitare il movimento dei palestinesi verso l’estero. 
  4. facilitare l’ingresso in Israele per ragioni di lavoro. 
  5. allocare terreni dell’area C, quella a maggiore controllo israeliano, ad attività commerciali palestinesi. 
  6. nessuna espansione degli insediamenti, al di fuori dei grandi blocchi già a maggioranza ebraica.
  7. Sette: favorire il commercio internazionale.
  8. fine della gestione israeliana delle imposte palestinesi.

D’altro canto, ridurre l’occupazione è necessario non solo per renderla più tollerabile ma, soprattutto, per mantenerla reversibile…

Ovviamente il pensiero di Goodman non teneva conto di quanto ora accaduto con l’attacco di Hamas e delle dirette conseguenze che quell’azione ha di fatto provocato, difatti, quanto poteva a suo tempo rappresentare un’apertura a una nuova forma di pluralismo e tolleranza, oggi quell’opportunità, è stata allontanata definitivamente…

Quindi in attesa del 2024 – pur auspicando in cuor mio la fine del conflitto – non mi aspetto in tempi celeri che quanto sopra potrà accadere; l’unica speranza ora è che quanto si sta verificando non porti ad estendersi, altrimenti le ripercussioni sulle popolazioni e sui territori saranno gravissime, non solo per quei soli paesi ostili, ma ritengo, anche per molti paesi nel mondo… 

Un pensiero: cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza e di sopraffazione, la peggiore delle quali è proprio la guerra!!!

Non vi è pace, senza sicurezza!!!

Nonostante le violenti guette che si sono succedute negli anni (1948, 1956, 1967, 1973, 1982) il conflitto arabo-israeliano sembrava avere trovato una sospensione, non certo sua stabilità finale, ma comunque qualcosa che sembrasse tale… 

Parlare di pace tra quei due popoli è quasi impossibile, anche se va ricordato quanto accaduto attraverso la missione “Jordanian-Israeli” in Bosnia, dove un’azione comune israelo-giordana è scesa in campo in aiuto dei musulmani bosniaci.

Una missione avviata dal re di Giordania Hussein, che ha rappresentato il primo progetto umanitario congiunto tra Israele e uno stato arabo; già… entrando nello spazio aereo israeliano, il principe ereditario Hassan, che guidava la delegazione giordana, ha stabilito un contatto radio con l’aereo israeliano per esprimere la sua gratitudine per la cooperazione tra gli ex nemici: “Voglio ringraziare i nostri amici sulle ali per questa missione congiunta israelo-giordana per assistere le vittime delle sofferenze in Bosnia“.

A seguirlo il ministro dell’Ambiente Yossi Sarid, capo della delegazione israeliana, che affermò come quella missione avesse segnato l’inizio di una nuova era di cooperazione (invece che di guerra…) in Medio Oriente: “Questa è la prima iniziativa di aiuto umanitario arabo-israeliano, che di per sé ha un significato” – ha detto Sarid – “sono certo che il nuovo Medio Oriente saprà svolgere il suo ruolo in futuro e organizzare gli aiuti alle vittime delle guerre e delle catastrofi“. 

Due settimane da quell’accordo, i ministri degli Esteri di Israele, Giordania, Egitto e Marocco avevano rilasciato una dichiarazione congiunta in cui criticavano le Nazioni Unite per non essere state in grado di prendere provvedimenti per porre fine allo spargimento di sangue in Bosnia. 

Peraltro, l’allora ministro degli Esteri Shimon Peres, aveva paragonato i conflitti in Bosnia e in Medio Oriente, affermando che la tragedia bosniaca aveva insegnato ai leader regionali le pericolose conseguenze del mancato raggiungimento della pace in Medio Oriente.

Ciò condusse infatti un anno dopo Israele e Giordania a firmare un accordo alla Casa Bianca per porre fine a decenni di guerra e spargimenti di sangue…  

Ed ora, a causa di quanto accaduto, la pace tra quei paesi sta per essere infranta, con il rischio che un ennesimo conflitto elimini di fatto tutti quei progressi di pace compiuti negli anni… 

La verità è che sono ahimè tanti gli Stati a non voler la pace in quella regione medio orientale, viceversa proprio quei Paesi fomentano le ragioni di una guerra; molti tra essi infatti sostengono talune fazioni terroristiche, affinchè grazie ad esse, si raggiungano quelle necessarie condizioni per poter estendere il conflitto, chè è proprio ciò che sta per accadere…  

Non si tratta quindi di essere pro israeliani o palestinesi, si tratta di provare a far convivere entrambi in un territorio difficile, certamente in maniera sicura e per far ciò, bisogna tutti saper mettere di lato le proprie ragioni, siano esse legittime, provando così a far prevalere la ragione di ciascuno, per raggiungere quella pace duratura, così  tanto auspicata…  

Il Papa chiede oggi all’Angelus: "cosa dice la gente di Gesù?"!!! Ma caro Francesco, Gesù ha già risposto: "ma voi chi dite che io sia???

Caro Francesco sono passati duemila anni e siamo ancora qui a raccontare bugie… 

Premetto che io non credo in Gesù per come mi è stato imposto, per meglio dire “credo con lui” e non respingo egli e i suoi insegnamenti, ma sono certamente lontano dai sistemi adottati dalla teologia cristiana e dai duemila anni di crimini compiuti sotto il suo nome…

Già… perché aver posto sullo stesso piano Gesù a Dio è quanto di più offensivo si potesse fare, iniziando dalle sacre scritture, quando facendo riferimento a Mosè e di conseguenza al patto dell’alleanza tra Dio e l’umanità, un accordo sacro, una promessa reciproca che viene profanata già nel suo primo comandamento: Non avrai altro Dio fuori di me!!!

Quindi già in quel patto è evidente come Dio non volesse nessun’altro, ne accanto, ne insieme e ancor meno se figli o spiriti santi!!!

Ed ancora, come ci si può dimenticare della secolare persecuzione cristiana nei confronti degli ebrei, sì perché va detto, il nazismo ha rappresentato solo la punta di quell’iceberg, infatti i crimini commessi sotto il suo nome, fanno riferimento a molto tempo prima, come riportavo sopra, ad oltre due millenni di storia, ed è stato per questi sostanziali motivi che – per le altre religioni monoteiste più importanti al mondo – sia stato così difficile pensare a quel Cristo, senza ahimè associarlo alla pessima condotta di chi ha agito in nome e per conto suo!!!

Francesco, è tempo che tu parli d’amore con i fatti, di fratellanza, di unione, devi invitare e pregare insieme ai tuoi fratelli ebrei, musulmani, ortodossi, protestanti e via discorrendo, perché solo uniti si potrà raggiungere la pace e il bene del mondo… 

Ricordati inoltre di non ricordare nelle tue preghiere esclusivamente la sofferenza del popolo ucraino, ma rivolgi i tuoi pensieri anche a quei cittadini russi che purtroppo (già per per la tua chiesa quest’ultimi sono ortodossi…) sono stati chiamati alle armi, per una guerra che certamente non volevano, eppure sono anch’essi lì a morire, perché qualcun altro ha deciso per loro!!!

Perché quindi non rivolgere i tuoi pensieri a tutti ricordando le parole di quell’uomo guida spirituale della tua Chiesa: “ama prima Dio e il tuo prossimo come te stesso, e qualunque cosa tu trovi odiosa per te, non farla ad altri, ma fai agli altri quello che vorresti venisse fatto a te”!!!

E’ tempo quindi che tutti compiano un passo indietro, d’altronde i tempi sono cambiati ed oggi è evidente a chiunque come nessuna religione sia stata perfetta e purtroppo ancora oggi dimostra di non esserlo!!!

Sì… perché alla fine tutte sono eguali, tutte possiedono lo stesso Dio, unico e solo!!!

Non esistono religioni, quelle sono state ingannevolmente create per gli uomini, di contro esiste un solo Dio che ci ha fatto eguali, affinché tutti potessimo vivere uniti, sì… sotto di Egli…

Ricordo le parole di Isaia: “muteranno le loro spade in zappe e le loro lanci in falci; una nazione non alzerà più la spada contro l’altra e non praticheranno più la guerra“!!! 

Francesco, è questo il messaggio da trasmettere oggi perché questa è la visione che Dio vuole per il suo regno!!!

Ma d’altronde come non ricordare in questo preciso momento la preghiera: Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, così in terra come in cielo”, già è questa senza ombra di dubbio la volontà di Dio, per la salvezza dell’uomo, degli uomini… di ciascuno di noi!!!

Tra l’altro bisogna stare molto attenti a questa frase, perché la seconda parte spiega bene la prima: il regno viene quando la volontà di Dio viene realizzata sulla terra, non in cielo, quindi è il regno sulla terra che deve per primo essere realizzato per poi vedere quello dei cieli e non il contrario, per come finora ci è stato insegnato!!!

Bisogna quindi che si coinvolgano tutti i paesi del mondo, tutte le nazioni, i popoli, i governi, le autorità, perché solo allora, attraverso una corretta politica comune, si potrà giungere a colmare la terra della sapienza divina!!!

Non vi è alcun bisogno quindi di una formale religione, qualunque essa sia, basta luoghi di culto, vedasi tra l’altro quanto occorso in questi ultimi anni, già… a causa della pandemia, tutti luoghi chiusi al mondo, perché così ha voluto certamente Dio, chissà, forse per mandare un messaggio a quei suoi “pseudo” interlocutori terreni???

Quando preghi vai nella tua stanza e chiudi la porta e prega il Padre tuo che ti vede in segreto. Il primo sarà l’ultimo, e l’ultimo sarà il primo. Perché niente che è nascosto mancherà di essere rivelato” ed ancora, “Confessatevi l’un l’altro i peccati e pregate l’uno per l’atro”!!!       

Ecco è questo il messaggio che oggi nel 2023 dovrebbe passare e non viceversa quelle frasi banali, che potrei paragonare ai tanti messaggi sterili di quei noti “influencer”, adatti solo per un pubblico menomato che vive per i social, capaci di falsificare con messaggi “fake”, anche le foto!!!  

Papa Francesco, concludo quindi con le parole che dovrebbero trasmettersi in questo momento così difficile: “Fatevi carico dei vostri nemici, pregate per coloro che vi maltrattano, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, ma soprattutto, per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo prossimo, devi prima togliere la trave che è nel tuo, perché allo stesso modo in cui tu giudichi gli altri, sarai giudicato, poiché il giudizio sarà senza pietà per colui che non ha mostrato alcuna pieta!!!

Bergoglio, non rammaricarti di queste mie parole espresse col cuore, auspico tra l’altro che queste possano venir interpretate per ciò che realmente sono e cioè pie intenzioni di un desiderato profondo cambiamento morale e spirituale, affinché si giunga finalmente a quella pace eterna desiderata, non solo qui sulla terra, ma anche su quel regno promesso…

Chissà, forse un giorno, quando avrai piacere, potremmo incontrarci e forse chiarire così i forti dubbi che il sottoscritto, insieme ai tanti cristiani, oggi abbiamo e che rappresentano per l’appunto il reale motivo per cui tanto soffriamo… 

Promuovere la pace deve essere il primo obiettivo del nostro Paese!!!

La nostra generazione, ancor meno quella dei miei figli, non ha vissuto la guerra e quindi nessuna delle due parti comprende pienamente la gravità e le ripercussioni di dover affrontare la vita durante un conflitto, ancor meno questa esperienza ci coinvolge quando ad essere implicati nel conflitto sono altri Stati del mondo… 

Osservo d’altronde come – da parte di molti – vi sia una estrema superficialità nel trascorrere la propria quotidianità, la vita è vissuta in maniera inconsistente, poco impegnativa, basti osservare come ci si assilla nel discutere sugli abiti provocatori di una presentatrice o su un bacio manifestato al di fuori di quel contesto canoro, ma l’importante per gli addetti ai lavori è che se ne parli…

Viceversa, ci si è totalmente dimenticati di mandare un semplice messaggio di speranza, ricordare a tutti come la guerra rappresenti a tutt’oggi la più grave forma di violenta, in quanto causa distruzione, morte, sofferenza e soprattutto privazione a livello individuale e collettivo….

Inoltre, la guerra per come abbiamo studiato, può avere conseguenze negative a lungo termine, come la destabilizzazione politica, l’emigrazione forzata, la perdita di risorse e le difficoltà economiche, ecco perché diventa importante giungere alla risoluzione pacifica dei conflitti, unici obiettivi per la stabilità e la sicurezza a livello globale.

Ricordare la guerra era fondamentale proprio durante quella trasmissione, perché erano in tanti tanti ad ascoltarla, in Italia e nel mondo e quindi ditemi, a cosa è servito leggere la lettera del Presidente Ucraino a quella tarda ora e poi, perché non chiedere ufficialmente al Presidente Russo un incontro per trattare la pace, già… tutti coloro che erano su quel palco avrebbero potuto manifestare insieme per promuovere la pace ed una risoluzione pacifica al conflitto, ed invece nessuno ha intrapreso a livello individuale una sola azione  per promuovere la pace…

A volte basta una parola, una comunicazione sincera affinché si inizi quel processo di promozione che conduca alla comprensione di entrambi le parti, perché provare a comprendere le opinioni e i punti di vista degli altri può aiutare a costruire relazioni positive e a risolvere possibili conflitti in modo pacifico.

Il nostro Paese, in particolare il nostro governo deve lavorare affinché gli obiettivi di entrambi le parti di quel conflitto trovino una giusta soluzione che conduca alla tolleranza, al rispetto e ad una nuova cultura di pace, per prevenire nel futuro, eventuali conflitti.

Serve responsabilità e quindi persone responsabili che attraverso la diplomazia provino a risolvere questo grave conflitto, promuovendo per entrambi una pace duratura. 

Solo così si potrà giungere alla fine di questo conflitto, perché la pace non è qualcosa che può essere ottenuto facilmente, ma richiede enormi sforzi sostenuti d tutti a livello globale. 

Tuttavia, può sembrare un utopia, ma ognuno di noi può fare la differenza, basta semplicemente dimostrare di volere con i fatti questa pace, contribuire quindi in tutti i modi possibili per ottenerla, affinché si ritorni a un mondo pacifico e stabile.

Ma se non ci si prova, se i nostri giovani continuano a distrarsi sui social con quei loro cellulari, ecco… che un giorno, potrebbero pentirsi solo per non averci provato!!!

Una civiltà extraterrestre sta provando a contattarci???

Oggi dedico il mio tempo ad una notizia frivola, d’altronde va detto, anche il sottoscritto ogni tanto si dedica ad argomenti che nulla hanno a che fare con inchieste, corruzione, mafia e via discorrendo…

Mi serve per rigenerarmi o forse dovrei aggiungere per allontanare quei pensieri bui che ogni giorno – leggendo quanto costantemente accade – mi assalgono, sapendo che dopo quanto fatto, non si riesca a modificare in positivo la coscienze della maggior parte dei miei conterranei e non solo… 

Ed allora vi racconto stamani di una ricerca sulle civiltà extraterrestri, attraverso il radiotelescopio “China Sky Eye“… 

Già… solo pochi giorni fa il professor Zhang Tongjie, a capo del China Extraterrestrial Civilization Research Group del Department of Astronomy and Extraterrestrial Civilization Research Group dell’Università Normale di Pechino, ha rivelato che il suo team ha utilizzato il radiotelescopio più grande del mondo per scoprire diversi tracce tecnologiche di civiltà extraterrestri.

Gli studi hanno confermato la presenza di segnali elettromagnetici a banda stretta molto diversi di quelli ricevuti in passato ed è proprio l’altissima sensibilità del “China Sky Eye” nella banda radio a bassa frequenza a giocare un ruolo importante, infatti la sua funzione principale è proprio quella di escludere i segnali utili candidati a banda stretta dal vasto mare di segnali elettromagnetici, provocati dagli oggetti celesti e dai segnali artificiali.

Ecco quindi che nel provare a trovare un esopianeta abitabile, sono stati scoperti due gruppi di segnali sospetti di civiltà extraterrestri e proprio quest’anno il team ha trovato un altro segnale sospetto dai dati di osservazione…

Per la modalità di osservazione del fascio “FAST19”, il team ha proposto per la prima volta al mondo la modalità di abbinamento multi-beam per la ricerca di civiltà extraterrestri e i criteri di deriva in frequenza e polarizzazione dei segnali di civiltà extraterrestri, che hanno reso possibile il processo di identificazione di civiltà extraterrestre segnali più scientifici e completi.

Chissà forse stiamo per entrare in contatto con una nuova forma di vita aliena, infatti si stanno in questi mesi ripetendo tutti i controlli su quei segnali sospetti e nel contempo se ne stanno ricercando di nuovi… 

Il Prof. Zhang Tongjie ha affermato che dopo 60 anni di incessante esplorazione da parte di scienziati, molecole organiche e aminoacidi che costituiscono la vita sulla terra sono state scoperte e chissà forse molto presto arriverà la conferma di una vita intelligente extraterrestre: “Non vediamo l’ora che ‘China Sky Eye’ sia il primo a scoprire e confermare l’esistenza di civiltà extraterrestri”.

Chissà forse finalmente l’uomo – prendendo coscienza di non essere più solo – comprenderà definitivamente che il suo posto in questa terrà rappresenta qualcosa d’importante, da salvaguardare e da proteggere, ma non solo, dovrà imparare a rispettare i propri simili senza mettere in pratica prevaricazioni e uso della forza militare…

E’ tempo di giungere non solo alla pace mondiale, ma di far fare un salto di qualità a tutta l’umanità, già… una volta e per sempre!!!

E se quanto sta accadendo in Ucraina fosse stato accuratamente predisposto: un video del 2014 preannunciava già allora quanto sta ora accadendo!!!

Ho ricevuto stasera dal mio caro amico Livio un post su whatsapp, in allegato un video certamente sconvolgente realizzato dalla propaganda russa ed è datato: 2014.

Si parla della richiesta (interna alla.russia) di una azione per fermare le.morti nel Donbass…

Viene ora spontaneo chiedersi: dove sono stati i nostri giornalisti in questi otto anni? 

Hanno discusso di tutto tranne di quei civili che secondo i russi venivano uccisi…

Nel video vi sono anche Obama e Poroshemko e si riporta di come gli Usa avessero bisogno di una guerra mondiale in quanto la loro fosse in crisi in quanto la loro economia presenta un debito di circa 17 trilioni (ora sembrano essere aumentati all’incirca a 28…) e soprattutto di un cattivo da incolpare di quel fallimento finanziario…

Viceversa si esorta la Russia a non entrare in guerra perchè avrebbe tutto da perdere; invita inoltre a non accusare Putin d’aver scaricato le regioni del sudest, tra cui il Donbass, ma chiedersi se sia veramente il caso di cadere nella trappola perfettamente organizzata…

Lascio a Voi qualsivoglia giudizio sul video… ritengo d’altronde che oggi l’unica cosa che può interessare tutti noi è che si giunga presto alla fine del conflitto e che ciascuno dei paesi oggi in competizione – e non mi riferisco alla Russia o all’Ucraina – cerchi di non innalzare ulteriormente i toni già abbastanza caldi e che ciascuno di quei Presidenti si dedichi viceversa a trovare celermente una soluzione per giungere finalmente ad una tregua…  

Zelensky, forse è tempo di sedersi al tavolo con il nemico: peraltro contìnuare… porterà solo morte e distruzione!!!

Presidente Zelensky la prego… è finito il tempo in cui interpretava il ruolo del professore che denunciando la corruzione della politica nazionale attraverso il web, riusciva a diventare popolare da venir eletto realmente Presidente dell’Ucraina!!!

Presidente… il tempd elle fiction è finito e non siamo più dinnanzi ad uno show, quì a causa di decisioni e certamente posizioni un po’ troppo intransigenti prese dal suo paese, è scoppiato nel suo territorio una guerra, che non finirà certamente per un eventuale intervento armato straniero, d’altronde quale potenza estera sarebbe capace di contrastare la forza militare russa… no tutt’altro, quì la guerra finira dopo che sarete stati totalmnente occupati dalle forze russe e sarete rientrati all’interno di quel loro controllo!!!

Ed allora, non ci vuole molto a capirlo, forse è meglio che Lei faccia un passo indietro, che si rimuova  – per amore dei suoi fratelli e sorelle – da quella sua posizione, da cui ancora incita i suoi connazionali a combattere, ma contro chi poi, già… dimentica che la Russia rappresenta una delle potenze attualmente più forti al mondo e che non si lascerà intimorire da nessuno, ancor più se dovesse sentirsi per cme sta attadendo!!!

Qui non si tratta di combattere Golia con la fionda, d’altronde Lei non è Davide e soprattutto dietro Lei non vi è alcun Dio che la protegge, quindi l’unica cosa che può fare oggi è sedersi al tavolo delle trattative, concedere quelle regioni richieste dalla Russia, che vanno dal Donbass fino alla Crimea e riconciliarsi con quello che un tempole veniva partner…

Certo, ora i sentimenti sono fortemente discordanti, l’odio prevale sulla ragione, penserà che non vi è alcun motivo che la spinge a mediare, ma è proprio in queste circostanze che bisogna dimostrare essere forti, per non venir definitivamente sopraffati e non far pagare le proprie incaute decisioni a migliaia di donne e bambini…

Ci sarà tempo per far valere le proprie ragioni, non oggi e forse neppure tra un anno o più, ma verrà un giorno in cui le circostanze cambieranno e vedrà quel giorno qualcuno riuscirà a far valere le ragioni della sua Ucraina e chissà forse allora ritroverà quella democrazia che oggi ahimè state perdendo…

Viceversa, far distruggere la Sua nazione traslerà di parecchio quel passaggio e non solo, farà contare ahimè migliaia e migliaia di vittime innocenti!!!

E’ tempo quindi di chiedere la pace e soltanto Lei può farlo, noi vedrà non lasceremo sola l’Ucraina, ma faremo di tutto per aiutare quanti oggi sono in fuga e soprattutto chi come Lei ha deciso di rimanere, ma ora la prego è tempo di fare un passo indietro, ripeto… non per viltà, ma proprio per amore della sua bellissima nazione!!!     

E’ tempo di negoziare la tregua, ma vi prego… fate stare zitti quei nostri politici!!!

Purtroppo come sempre avviene quando vi è una guerra a pagarne le conseguenze sono i più deboli, in particolare le donne e i bambini…

Ecco perchè serve a nulla fare proclami, aizzare il popolo a difendersi fino alla morte, perché sappiamo bene quanto ciò non risolva in maniera celere il conflitto, ma anzi lo prolunga in maniera indefinita e conduce alla totale distruzione del territorio e della maggior parte dei suoi abitanti!!!

Le guerre sono così… annullano tutto ciò che resta di quella civiltà esistente e alla fne del conflitto non restano altro che morti, morti e ancora morti e feriti gravi, macerie ovunque ed un paese da ricostruire…   

Ed allora basta con le chiacchere, con quelle folli dimostrazione di forza compiute della Nato, in particolare degli Usa o ancor peggio da quei paesi come il nostro che finora hanno sopravvisuto grazie anche al sostegno energetico proprio della Russia…

Già, i nostri politici che oggi urlano a gran voce, dimenticato come solo pochi mesi fa si rivolgevano a Putin come il “salvatore della democrazia”, si sono scordati di quando si recavano a Mosca e dire che le foto sono ancora lì sul web, asta cercarle…  

L’unica cosa giusta è stata fatta da Papa Francesco, il quale si è recato nell’ambasciata russa per chiedere la sospensione dei combattimenti… 

Egli infatti, a differenza dei nostri incapaci interpreti di governo ma non solo (ditemi, chi mai di loro ha dimostrato sul campo preparazione su politica estera…) ha provato a trovare una eventuale soluzione per giungere in tempi celeri ad una tregua e forse oggi possiamo dire che Sua Santita rappresenta l’unico interprete a cui il Presidente Russo Putin potrebbe dare ascolto…

Sento nei nostri Tg, quotidiani, web, duchiarazioni che fanno raccapricciare la pelle, frasi di sfida, impavidi atteggiamenti e prove di forza, ma poi contro chi… la Russia??? 
Se solo avessero coscienza della potenza militare di quel paese, del potere di distruzione nucleare a sua disposizione, ecco forse starebbero zitti e proverebbero quantomeno a mediare una sistuazione gravissima come quella in corso…

Penso infatti che molti di loro dovrebbe rileggersi il trattato di “Brest-Litovsk”, ma anche il patto “Molotov-Ribbentrop”, con l’indipendenza della Finlandia, per finire con quanto accaduto a quei paesi ai confini con la Russia che dal 1991 si sono resi indipendenti, mi riferisco all’Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Moldova, Bielorussia…

E’ tempo quindi di sedersi al tavolo dei negoziati se non si vuole distruggere una nazione, bisogna discutere ciò che va bene a tutti, perché se da un lato la guerra in corso è sbagliata, di contro è errato pensare di stravolgere ciò che è stata nella storia la Russia per quei paesi, un passato che li ha visti accumunati per oltre un secolo, d’altro canto va ricordato proprio come l’Ucraina rappresenti un  crogiolo di popoli mischiati tra loro da scontri eterni durati secoli ed è totalmente impossibile pensare di dividerli come d’altronde tenerli uniti…

Una composizione etnica variegata con ucraini, russi, ma anche ebrei, Polacchi, Tedeschi, Cechi ed altre nazionalità, che fa comprendere come l’instabilità di quella regione ha radici antichissime ed è dovuta principalmente alla diversificata etnia presente, la stessa che ha creato profonde spaccature e numerosi conflitti che non si sono mai sanati, perché diffidenza e desiderio di rivalsa per antichi torti, hanno offuscano le ragioni di ciascuno e hanno reso quella terra continiamente perseguitata, fino a giungere ora a questo conflitto assurdo, che la riporta indietro a quel passato che si era provato in questi anni a dimenticare…

Ma per superare quanto sta accadendo, bisogna iniziare a comprendere le ragioni di ciascuno, trovando così quel giusto equilibrio che finora, da quanto dimostrato, è mancato totalmente!!!

E’ tempo quindi di fare come Papa Francesco, sedersi e discutere la pace!!!

Quando comprenderà l’uomo… che con le guerre, non vi sarà mai pace???

Dopo tanto parlare in questi giorni di politica e rimanendo in attesa della possibile formazione di governo, rivolgo il mio pensiero a qualcosa di ben più importante… 

Sì… a seguito dell’atto terroristico compiuto in territorio francese, desidero esprimere un pensiero e cioè, quanto corretto sia utilizzare azioni violente per far valere i propri diritti…
Viceversa, bisogna comprendere se l’uso della forza e quindi della guerra, possa rappresentare l’unico modo per giungere alla pace…
Se si guardano gli avvenimenti storici, si ha come l’impressione che nulla ad oggi sia cambiato, già… è come se tutto si ripetesse e a nulla servono quegli sforzi internazionali, se non proprio ad alimentare ancor più quei conflitti!!!
L’impressione difatti che si riceve, è che nessuna delle parti voglia rinunciare… anzi ciascuna di esse, prova a imporre la propria forza, quasi a voler far esplodere quella necessaria scintilla… affinché  quel conflitto si espanda, verso il mondo intero…
E’ come se ognuno giocasse la propria partita, imponendo le proprie convinzioni, senza voler mai ascoltare, le ragioni del proprio avversario… 
Ci si tiene a distanza… non si prova minimamente a ricercare un punto di contatto dal quale ripartire, si prova esclusivamente a provocare l’altro, affinché quest’ultimo, possa dare il via alle proprie ripercussioni… 
E’ ovvio che dietro quei leader, vi sono principalmente dei guerrafondai, individui che hanno motivazioni i finanziarie e speculative, le quali tendono principalmente all’uso delle armi!!!
Già, sono loro il problema, importanti holding di produttori d’armamenti, che hanno quale primaria necessità, quella di far uscire tutte quelle armi, stoccate all’interno dei propri magazzini……  
Ed allora dietro finti pacifisti, vi sono loro… gente che dimostra d’avere un interesse diverso da quello della pace, anzi per loro la guerra… rappresenta l’unico mezzo di dialogo!!!
Nessun compromesso, mai un mondo di pace, nessun rispetto per gli altri, neppure per quel patrimonio culturale e religioso, vi è in essi la piena consapevolezza di un mancato rispetto delle  differenti culture, le quali consentono di poter riflettere e avanzare proposte in merito, in relazione ai suoi diversificati valori, nonché ai significati in esso custoditi…   
Ma questi uomini non sono attratti dalla pace, a loro interessa provocare dolore, ovunque essi vadano…
Con quei loro proclami richiedono l’approvazione generale, tendono a giustificare quelle loro azioni violente, come unico mezzo per giungere alla pace… e nel provare a convincere il mondo, dichiarando che si sta operando per il bene comune, alcune nazioni, restano intrappolate in quell’ennesima falsità…
Basti osservare gli ultimi conflitti compiuti sotto il vessillo della “giustizia”: Afganistan, Iraq, Libia, Siria, Kurdistan, in nessuno di quei paese, vi è oggi pace… e soprattutto, le condizioni della popolazione locale, non è minimamente migliorata… anzi tutt’altro!!!
Non esistono quindi guerre giuste e/o necessarie e chi prova a convincerci, è come un venditore di fumo!!!
Ha ragione il Dalai Lama quando dice: Tutti parlano di pace, ma non si può realizzare la pace all’esterno, se si coltivano nel proprio animo la collera o l’odio!!!

Auguri di Buona Pasqua a tutti: sia agli onesti che ai disonesti…

Sono in giorni come questi, nei quali sei quasi obbligato a scrivere un augurio, che un senso di tristezza, di delusione e di amarezza… mi prende.
Già, sono troppe le parole false espresse, le frasi fatte per dire quello si dovrebbe sentire nel profondo e che invece resta vacuo, a livello superficiale…
Messaggi social, fotografie, video, baci e abbracci che sembrano cambiare il mondo, ma che in fondo non cambiano nulla; perché non vogliamo cambiare nulla!!!
Per altro… passato quel giorno, non modifichiamo le nostre abitudini, non cambiamo i nostri comportamenti, non ci ribelliamo alle ipocrisie e ai silenzi, a quelle consuetudini a cui da troppo tempo siamo legati…
La verità è che si vuole stare comodi, senza problemi, disinteressandosi di quanto accade fuori, di ciò che non ci riguarda personalmente, viviamo protetti al riparo, all’interno delle proprie mura, comodi e imperturbati…
A pensare tutto ciò un’angoscia mi prende e mi stringe il cuore…
Si dovrei sentire quella presenza trascendente… quella speranza interiore, che come un sole che sorge, dovrebbe rischiarare i sentimenti di tutta l’umanità…
Ma non è così… non la sento quella  voce che grida nel deserto, che chiama ciascuno di noi verso il cambiamento, io vedo soltanto intorno a me… indifferenza!!!
Diversamente, ciò che desidero realmente è vedere negli altri quella perduta speranza, quell’auspicato cambiamento di mettere in pratica quel rinnovamento che trasformi finalmente le coscienze… 
D’altronde come si dice: “i cambiamenti sono possibili… solo quando vengono attuati!!!
E allora mi chiedo perché non cominciare… cosa si sta aspettando, basta iniziare compiendo un primo passo… provare a indirizzare se stessi verso quel miglioramento morale desiderato, un cammino senz’altro possibile, se lo si vuole compiere…
Non c’è quindi bisogno d’aspettare un segno sovrannaturale, la speranza è qui ora, su questa terra, è presente, sì…  è data a tutti la possibilità di ricominciare, anche per chi si è perduto, anche per chi adesso è sfiduciato…
Vedrete che la rotta scelta sarà quella giusta… porterà ciascuno di noi verso un paese libero, dove la pace sarà una costante, dove la giustizia primeggerà e dove la democrazia non verrà limitata o plagiata dai pochi… perché questa è una cosa che ti riguarda, sì… che riguarda anche te!!!
Ed allora per la prossima volta, pensaci… prima di dire Buona Pasqua!!!

Bisogna pensare da saggi e agire da folli…

Sta arrivando finalmente il 2017… e vorrei per una volta che provaste ad essere unicamente voi stessi…
Già… fermatevi, non siate ciò che gli altri desiderano o quanto si aspettano che voi siate…
Concedetevi un giorno di tregua e di pace con voi stessi, lontani da questo caotico mondo nel quale ogni giorno siete coinvolti e che assorbe la maggior parte del nostro tempo…
Basta ascoltare quelle notizie di politica o di cronaca, che d’altronde sono le stesse che vengono quotidianamente ripetute…
E’ il momento per riflettere, di stare calmi e comprendere cosa sta accadendo intorno a noi…
Si tratta d’oltrepassare i limiti imposti dal sistema, di elevarsi da questa quotidianità che pretende d’essere tutti conformati ad un processo che pretende di legarci ai suoi metodi corruttivi e mai meritocratici…
Ora, per cambiarlo (mi rivolgo ovviamente a quelle poche persone rimaste ancora moralmente libere e indipendenti da quegli schemi preimpostati) dobbiamo perseverare, perché soltanto così, potremmo non fallire!!!
Perché ciò che importa è soprattutto essere se stessi, onesti e seri, iniziando per esempio ad allontanare quanti facevano parte della nostra sfera professionale, lavorativa ed anche sociale…
Bisogna cominciare ad avere nausea di tutte quelle persone inutili, le stesse che negli anni vi hanno circondato ed avvelenato ogni giorno con quella loro presenza… 
Debbono rappresentare per voi, un fascio di ricordi e d’abitudini di cui ora sapete poter fare a meno… 
D’altronde, negli anni trascorsi insieme non vi hanno minimamente migliorato, anzi tutt’altro…
Con quella loro insolenza ed una personalità irrispettosa, in particolare sui più deboli, hanno dimostrato essere, egoisti e limitativi… ad ogni vostra potenzialità…
Una persona che viceversa ha fiducia in se stesso, sa di poter garantire fiducia e libertà, a chi sta lui vicino, perché capace di comprendere i propri errori e fa -se necessario- un passo indietro, ricercando nuove soluzione a affrontando i problemi che man mano gli si presentano; soltanto l’ignorante e il presuntuoso, continua a perseverare lungo la strada intrapresa errata… 
Ma come si dice, ad un ego “malato” non potrà che corrispondere un male, lo stesso che allontana da quei principi di libertà… in quanto può soltanto impedirli…
Occorre ricordare che l’unica libertà che possediamo, è quella di identificare noi stessi con le nostre azioni, siano esse anche folli, ma che abbiamo deciso saggiamente di determinare nel tempo… 
Soltanto così saremo capaci d’esser liberi d’assorbire quanto più di perfetto c’involge: anche quel “nulla”… a cui la maggior parte delle persone, senza alcuna comprensione, non da importanza…
Proprio su quest’ultima frase, vorrei raccontarvi un passaggio descritto da un asceta “Sufi”… 
Vi è un banchetto in onore del re. 
Tanti invitati sono riuniti e ognuno seduto secondo il suo rango. 
Vi è un solo posto libero per l’arrivo del re. 
Un discepolo “sufi”, vestito di stracci, entra e si siede sulla sedia destinata al re. 
Il primo ministro è indignato e avvicinandosi al “sufi” gli chiede:
Come osi sederti sulla sedia riservata al re? 
Sei un importante ministro?
Sufi: No, non sono un importante ministro, ma molto di più.
Primo ministro: Sei il re?
Sufi: No, non sono il re. Sono molto più importante.
Primo ministro: Sei il Profeta?
Sufi: No, non sono il profeta. Sono molto più importante.
Primo ministro: Sei Dio?
Sufi: No, no sono Dio. Sono molto più importante.
P.M.: (indignato) Come puoi dire questo? Non vi è nulla di più di Dio.
Sufi: Ecco… sono quel “Nulla”!!!

Efficienza e inefficienza della giustizia civile…

Quando si guarda alla giustizia civile la prima cosa che viene in mente è il numero dei processi in corso e il tempo necessario perché ciascuno di essi venga definito…

Non so quanti sono, chissà… centinaia, migliaia… forse milioni di procedimenti accalcati in quegli armadi strapieni, in attesa di un “benedetto” giudizio…
Molti di questi processi sono per lo più futili e si sarebbero potuti risolvere in modo del tutto diverso, ad esempio, attraverso una semplice conciliazione tra le parti piuttosto che fare perdere del tempo fondamentale ai nostri giudici, che avrebbero così potuto dedicarsi a procedimenti ben più importanti… 
Ma è così va il nostro paese… e comunque nelle migliori condizioni più favorevoli, la durata di quei processi non dura meno di 3 anni e molto spesso alla fine questi procedimenti si chiudono con conciliazioni o abbandono della causa…
Totalmente diversa la situazione negli altri paesi europei… e meno male che in questi anni è intervenuta la figura del giudice di pace, che almeno, ha permesso di smaltire buona parte di quei procedimenti…
La disgrazia è però che la differenza tra cause smaltite e nuove, è a vantaggio di quest’ultime, e quindi determinando di fatto un aumento delle cause arretrate!!!
Fortunatamente, anche i cittadini hanno compreso che il più delle volte passare dalla giustizia… determina non solo costi esosi per le varie spese legali che si devono affrontare, perché il più delle volte, il giudizio arriva quando ormai non ve ne più necessità…
Certamente restano ancora in piedi tutti quei procedimenti per le controversie di lavoro, collettive e individuali: gli imprenditori dovrebbero comprendere come a volte sia più ragionevole fare un passo indietro, rinunciando a qualcosa, onde evitare scontri giudiziari che si sa come iniziano… ma non si sanno mai come finiscono!!!
Certo il rischio che oggi si corre è quello di voler  dissuadere da un lato i cittadini dal ricorrere sempre più alla giustizia, in particolare quando il costo della causa supera abbondantemente l’eventuale valore finanziario della lite, ma di contro, bisogna evitare di far passare un grave messaggio e cioè la consapevolezza di non potere in pratica far valere un proprio diritto… sia pure di scarso valore economico!!!
Al di là di quanto comunque si sta tentando di realizzare nel progetto di  riforma dell’ordinamento giudiziario, mi pare che comunque qualcosa in maniera celere c’è da modificare… in particolare prendendo spunto da quei modelli, francese e britannico, esemplari per rapidità e sobrietà…
Un altro problema è la frammentazione degli uffici giudiziari, bisognerebbe trovare quel giusto compromesso nella riduzione dei Tribunali, fonderli insieme… ma in questi anni abbiamo visto come -con tutti quei ministri della giustizia che si sono succeduti- tanto si è parlato, ma poco si è fatto per ottenere concreti risultati… 
Si tratta ora di ridare ai cittadini un ritorno alla certezza del diritto, essenziale sia per la collettività che per l’individuo, sapendo che ad ogni azione corrisponderanno conseguenze (positive o negative), con la certezza della “pena”!!!

E’ chiaro che c’è bisogno di regole processuali chiare e che vanno in egual modo da tutti rispettate… non ci possono essere –come il più delle volte assistiamo– a due pesi e a due misure… 

Deve finire inoltre quella consuetudine “patologica” della tecnica al “rinvio” o il ricorrere sempre… in appello, in cassazione, anche quando vi sono ben poco valide ragioni a sostegno dell’impugnazione!!!
Cercare di trovare una soluzione a tutti i problemi della giustizia civile comprendo sia difficile, ma se anche il “World Justice Project” (un’organizzazione indipendente non profit, che ogni anno valuta l’aderenza del sistema giudiziario degli Stati alle regole del diritto) ha valutato – in base ai criteri di affidabilità (la capacità delle Leggi di garantire i diritti fondamentali), credibilità (il grado di accessibilità, efficienza ed equità del processo), integrità morale dei giudici (la competenza e l’indipendenza dei magistrati e l’adeguatezza delle risorse messe a loro disposizione)- i parametri di tutti gli Stati europei con punteggi che vanno da zero a uno e per NESSUNO di questi 4 indicatori, il nostro paese è riuscito a superare lo 0,5 (ad eccezion fatta per l’adeguatezza delle risorse…) dimostra chiaramente come qualcosa in questa non giustizia non vada…

La giustizia è sempre giustizia, anche se fatta in ritardo…

Certo, fintanto che dal rubinetto affluiranno nuovi procedimenti… sarà impossibile pensare –con i tempi attuali della giustizia– che il volume di quelle carte… potrà svuotarsi in tempi rapidi… anzi tutto il contrario, ci si troverà con un arretrato sempre più accentuato!!!
Sono anni che si parla di risolvere i problemi della aule di giustizia e soltanto da poco – attraverso il ricorso agli arbitrati- un po di quel lavoro è stato ridotto… ma siamo ancora con percentuali irrisorie rispetto la mole delle conflittualità presenti nei nostri tribunali…
Dovrebbero essere in molti a capire che a volte forse, è meglio fare un passo indietro e mediare che cercare a tutti i costi di voler vincere… con il rischio poi di perdere!!!
Per esempio i problemi familiari, potrebbero trovare lì quella giusta collocazione… come la stessa cosa si potrebbe realizzare nei conflitti societari…
Certo si tratta d’incidere su mentalità profondamente radicata… ed è come voler sperare che nei prossimi anni ci sarà un forte calo della litigiosità…
Bisogna aggiungere inoltre che, su questo settore incidono in maniera sostanziale le decisioni degli studi legali, quasi sempre portati a percorrere la strada più vantaggiosa economicamente per loro e cioè quella dei procedimenti…
Dopotutto quale interesse avrebbero affinché si giunga ad una anticipata mediazione… quella di avvantaggiare di fatto più i loro clienti che loro…
Non sarà facile coinvolgerli in questo cambiamento, come sarà altrettanto difficile persuadere l’ordine degli avvocati facendo comprendere loro, che il vero interesse è costituito dall’obbiettivo da raggiungere in maniera celere…
Come sono assai perplesso circa i tentativi di dissuadere i cittadini dal ricorrere spesso ai giudici, come per esempio aumentando in modo consistente le tassazioni sui singoli ricorsi… anche per quelle di minimo valore, proposte dinanzi ai giudici di pace…
Probabilmente potrebbe esser un buon deterrente da richieste o liti, che il più delle volte sono insignificanti… a modello di quelle proposte nelle trasmissioni televisive…  

Bisogna inoltre considerare la possibilità di modificare l’ingresso a nuovi magistrati… permettendo così a tanti brillanti giovani di poterne entrare a fare parte…
Inoltre ritengo sia fondamentale valutare la loro efficienza individuale, facendo si che –nei casi di inefficienza o situazioni gravi di corruzione, concussione, ecc… come quelle emerse nel corso di questi anni- perdano i privilegi acquisiti 
I magistrati sono come dei professionisti, alcuni sono efficienti, altri apatici o comunque lavorano poco e male… in particolare ho sentito dire sono quelli più anziani… mentre i più giovani dimostrano con i numeri, di lavorare molto di più.  
Ovviamente non posso esprimermi con certezza perché non conosco (per mia fortuna) le aule dei Tribunali e quindi quanto riportavo sopra fa parte di quelle discussioni da bar, che si fanno con gli amici/e che appartengono (per via della loro professione) a quegli uffici giudiziari…
E’ certo comunque che l’efficienza dei Tribunale è al collasso… se si pensa alla durata dei processi. 
Non credo comunque che quanto sopra dipenda esclusivamente da una ipotizzata scarsa efficienza individuale… ma certamente può essere considerata una concausa importante.
E quindi -in attesa di una riforma dell’ordinamento giudiziario- una valutazione periodica sulla operosità di ogni singolo magistrato aiuterebbe sicuramente a ridurre quelle lungaggini… ed in questo deve essere bravo il  “Consiglio Superiore della Magistratura” che rappresenta l’organo che decide se un magistrato debba andare avanti o se debba finire prima quanto iniziato…
Finora, ( ma non mi sembra di aver mai sentito…) non sono mai state prese iniziative in questo senso… anzi tutt’altro…
A differenza di quanto si sarebbe previsto vi è stata sempre una certa indulgenza verso quei propri colleghi; anche adesso che si è scoperto intrecci di comportamenti gravi il sistema cerca di coprirli!!!
Dopotutto non dobbiamo dimenticare che l’avanzamento di carriera non è meritocratico ma basato su avanzamenti automatici in funzione dell’anzianità…
Bisogna aggiungere che nei possibili tre gradi di giudizio, ogni magistrato può interpretare in maniera differente e quindi non è raro (anzi tutt’altro) che alcune decisioni siano correggere (anche quando erano sostanzialmente giuste…) e viceversa…
La verità è che il nostro sistema giudiziario è ancora arcaico nella forma e nei contenuti… lontano dalle nuove tecnologie digitalizzate e con montagne di carte che riempiono ancora di documenti tutti quegli armadi…
Come inoltre ritengo essenziale per i magistrati, poter disporre di validi collaboratori, che gli riducano di molto i tempi per quei compiti che possono essere svolti anche da loro… come per esempio scrivere le sentenze, compresa la c.d. intestazione, riordinare i fascicoli, cercare documenti, libri o quant’altro necessario… fino anche al più semplice incarico quel’è fare fotocopie…
Ed è per questo che lo Stato deve comprendere che la giustizia è un bene prezioso per il Paese e che i soldi vanno spesi se servono a farla funzionare meglio!!!
Infine bisogna finirla di utilizzare tutti quegli espedienti giuridici affinché non si giunga mai alla definizione di un giudizio… che il più delle volte si conclude il procedimento causa la decorrenza dei termini…
Perché si sa che la giustizia alla fine… arriva sempre, anche quando è fatta in ritardo, ed è proprio su quel ritardo che in molti puntano oggi…
Si punta a promuovere quella consuetudine di dover impugnare sempre e in ogni caso… in appello, in cassazione… anche quando si sa esserci poche valide ragioni a sostegno dell’impugnazione; ma così facendo si prolungano i periodi, favoriti da quella personale esperienza (ed anche forte convinzione…) di riuscire a danneggiare (in quell’esteso lasso di tempo) una parte di quelle procedure previste dal sistema giudiziario e che alla fine determinano -come un flipper- il TILT!!!
ha detto bene Daniele Fabbri (conosciuto meglio con il cognome Luttazzi): serve che la macchina della giustizia venga fatta funzionare. Servono nuove assunzioni, nuovo personale, stanziamenti per le spese, aprire la cancelleria. Ci sono Tribunali in cui manca la carta per le fotocopie. È come se i politici non avessero interesse a farla funzionare la macchina della giustizia… La politica latita su questo versante, dai tempi… più o meno di tangentopoli. E così abbiamo una giustizia lenta; ma una giustizia lenta non è giustizia. In Italia delinquere conviene, diceva anni fa il giudice Piercamillo Davigo e le cose nel frattempo non sono certo migliorate…

BUON 2015 A TUTTI


 Il 2014 si sta concludendo… e certamente in molti starete ripensando a tutti gli avvenimenti che avete quest’anno vissuti…

Sono sicuro che in molti staranno pensando che è un bene che finisca, mentre per molti altri, sarà stato un anno bellissimo… da ricordare per sempre…
Penso a quanti si sono sposati, a quanti hanno avuto il dono di un figlio, a quanti hanno finalmente ricevuto la notizia di un’assunzione dopo tanti anni di ricerca o di precariato…, ma soprattutto per chi è uscite da cure ed oggi sta finalmente bene…
Motivi per festeggiare sicuramente c’è ne saranno stati, come purtroppo ci saranno stati anche dei momenti negativi… 
Il pensiero va quindi a coloro che hanno perso un proprio caro, alla scoperta purtroppo di una grave malattia, ad una imprevista separazione dal proprio compagno/a,  alla perdita del proprio posto di lavoro, all’allontanamento tra adolescenti di quel primo amore e via discorrendo…
Ecco, a seconda delle circostanze, quest’anno verrà ricordato e certamente ci si augura che che sta per iniziare, sia migliore di quello ormai in conclusione…
Io, debbo dirvi non so come considerarlo… è stato certamente un’anno di transizione, un periodo relativamente tranquillo che, se pur tra mille difficoltà e grandi responsabilità, per fortuna tutte superate pienamente e riuscito a passare senza ostacoli…

C’è una cosa comunque che più di altre mi è servita… ed è quella d’avere capito che. non è possibile fare sempre da soli e che i consigli degli altri… possono non soltanto essere corretti, ma anche giusti!!!

Ed è quindi a quelle persone con le quali in quest’anno mi sono confrontato che vanno i miei migliori auguri, a tutti coloro che ho in alcuni momenti “bastonato”, ed a tutti quelli con cui, anche nei momenti più bui… ho riso a crepapelle…
Certamente, molti di loro si sono dovuti allontanare, altri, hanno dovuto prendere strade professionali diverse, altri ancora, sono in procinto d’andarsene… ed è un vero peccato, quanto il pensiero ritorna a quei momenti in cui tutti ci sentivamo all’interno di una famiglia…
Ma purtroppo, anche tra le famiglie, tra gli amici, nascono separazioni e contrasti, ed è ciò che invece non dovrebbe mai accadere…
Diceva un mio caro amico architetto, Renzo Fovana: caro Nicola… quando si litiga si perde entrambi ed oggi dopo tanti anni, ho capito il senso di quelle parole.
E’ proprio vero, ciò che può dare una nuova conoscenza, quanto può trasformarsi quel semplice rapporto in pura amicizia, ecco, nulla con il tempo, potrà eguagliare quel profondo sentimento, basato non su interessi personali o economici, ma principalmente su quelli morali…
In questo periodo nei quali i social network la fanno da padroni, dove è sempre più facile riciclare, copiare, i messaggi altrui, quando non si riesce ad inviare i messaggi alle migliaia di amicizie condivise, quando non si ha tempo o non si vuole effettuare quella telefonata in segno di pace… quando si suole ricorrere sempre più spesso ai messaggi via cellulare per velocizzare o forse per risparmiare grazie alle connessioni gratuite wifi, quando non si sa più cosa scrivere e si rischia così d’inviare a tutti la stesso messaggio…
Comunque qualsivoglia modo di trasmettere agli altri i propri auguri, alla fine va sempre bene, l’importante è che nel farlo si è principalmente sinceri…
Ed è quindi con quest’ultimo pensiero, che voglio augurare a tutti un meraviglioso 2015 di pace e di serenità, in particolare a tutti coloro che ancora oggi – per mia fortuna – mi sono rimasti amici, per quanti hanno deciso di non esserlo più, per tutti quelli che nei prossimi anni giungeranno a sostituirli, per quelli che nel corso della mia vita mi hanno conosciuto e condiviso una parte delle loro vite insieme a me, per tutti i parenti che so d’aver in questi anni trascurato, ecco a tutti Voi… auguro un profondo e meraviglioso Buon 2015 e spero che finalmente,  tutti i vostri sogni possano definitivamente concretizzarsi.
Ancora… tanti e tanti AUGURI
Nicola Costanzo