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Non è l’Arena: già… quelle domande scomode rivolte all’ex Pm Antonio Ingroia.
Già, come quando il Baiardo ha chiesto perché la Procura di Firenze, alle dichiarazioni di Giuseppe Graviano, non abbia dato seguito alle opportune verificare…
Perché quei cassetti non si sono voluti aprire??? Non è che forse quelle dichiarazioni conducevano a qualcuno di troppo importante e allora si è preferito soprassedere o chissà qualcuno dai palazzi alti, abbia imposto a quei magistrati che venisse di fatto tutto archiviato???
Peraltro il Baiardo su questo punto ci va pesante, ripetendo a gran voce – basti riascoltare la puntata: perché il Pool non ha indagato su quei cassetti???
L’ex Procuratore gli risponde dichiarando che durante quell’interrogatorio, si era parlato soltanto dell’omicidio del padre dei due fratelli, della sparizione dell’agenda rossa, dell’omicidio a Villagrazia di Carini dell’agente Nino Agostino, ma la domanda del Baiardo faceva comprendere ben altro, egli faceva riferimento precisamente ad un altro nome, che nulla centrava con quanto sopra e di cui – a quanto si è appreso – non si è avuta alcuna risposta…
Ed ancora, quel messaggio a Milano di cui ho già parlato in un mio precedente post o quel messaggio subliminale (a chi è diretto…) pubblicato sul social TikTok, dove appena giunto a Roma, precisamente in Via Veneto, dinnanzi (casualmente) il Bar Doney, il Baiardo è andato a far colazione…
Ma guarda un po’, si parla dello stesso posto dove il pentito Spatuzza (ricordo come quest’ultimo nell’estate 2008 si è dichiarato pentito ed è divenuto collaboratore di giustizia, lasciando diverse dichiarazioni in ordine alla strage di via d’Amelio, alle bombe del 1993 a Milano, Firenze e Roma e ai legami fra la mafia e il mondo politico-imprenditoriale), raccontò dell’incontro con il Graviano che gli preannunciava: abbiamo il paese nelle mani!!!
D’altro canto gli stessi inquirenti della Procura di Firenze nel 2010 avevano riconosciuto attendibile il pentito, ritenendo altresì che taluni atteggiamenti dei fratelli Graviano avrebbero potuto rappresentare nel futuro una sorta di avvertimento, attraverso l’annuncio di nuove rivelazioni, in caso di mancati accordi!!!
Sono troppe le cose non dette e molti vorrebbero zittirle sonoe notizie troppo scomode, d’altronde proprio il giornalista Massimo Giletti ha da poche ore rivelato: “Qualcuno mi ha detto devi smetterla di occuparti di queste cose, mi ha mandato un messaggio. Io dico a questa persona: a me non interessa, io vado avanti”!!!
Ciò fa comprendere che si è sulla strada giusta, che bisogna fare in modo che le notizie non vadano disperse, perché chi sa deve parlare e fare soprattutto i nomi, anche se ciò potrebbe costare caro!!!
Diceva bene Marthin Luther King: Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti!!!
Si definiscono tutti "moralisti"… ma quanto poi lo siano davvero, è ahimè tutto da dimostrarsi!!!
Ma scommettere sulla debolezza umana o su quella rilassatezza morale, credetemi sulla parola, non mi darebbe alcuna soddisfazione personale, perché come dicevo sopra, di una cosa sono da tempo convinto: E’ tutto tempo perso tentare attraverso le parole o questi miei scritti, di modificare quel basso concetto morale di rettitudine, che i miei connazionali dimostrano in ogni occasione di possedere...Ecco quindi perché siamo circondati da falsi moralisti, da gente che predica la morale ma non la mette in pratica, che condanna, s’indigna, che chiede giustizia e pene esemplari, ma sempre per gli altri e mai per se stessi o per quanto da essi commesso!!!
Già… uno strano paese il nostro…
Ma per fortuna questo paese è fatto anche da persone perbene e oneste… e noi in questo scontro, a volte anche personale non siamo mai lasciati soli, perché ho l’impressione che da lassù ci siano loro, sempre pronti a sostenerci e a proteggerci: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Boris Giuliano, Giuseppe (Joe) Petrosino, Lorenzo Panepinto, Giorgio Gennaro, Mario Pancari, Francesco Gebbia, Emanuele Notarbartolo, Emanuela Sansone, Luciano Nicoletti, Andrea Orlando, Pietro Vasta, Mariano barbato, Giorgio Pecoraro, Bernardino Verro, Giovanni Zangara, Costantino Stella, Giuseppe Rumore, Alfonso Canzio, Nicola Alongi, Paolo Li Puma e Croce Di Gangi, Paolo Mirmina, Antonino Scuderi, Giovanni Orcel, Giuseppe Monticciolo, Stefano Caronia, Giuseppe Zaffuto, Gaetano Circo, Calogero Faldetta, Carmelo Minardi,Salvatore Varsalona, Pietro Ponzo, Vito Stassi Giuseppe Cassarà e Vito Cassarà, Giuseppe Compagna, Domenico Spatola, Mario Spatola, Pietro Spatola e Paolo Spatola, Sebastiano Bonfiglio, Antonino Ciolino, Antonio Mancino, Santi Milisenna, Andrea Raia, Calogero Comajanni, Filippo Scimone, Calcedonio Catalano, Nunzio Passafiume, Agostino D’Alessandro, Calogero Cicero, Fedele De Francisca Michele Di Miceli, Mario Paoletti, Rosario Pagano, Giuseppe Scalia, Giuseppe Puntarello, Gaetano Guarino, Tommasa Perricone, Pino Camilleri, Nicolò Azoti, Accursio Miraglia, Epifanio Li Puma, Placido Rizzotto, Giuseppe Letizia, Calogero Cangelosi, Giuseppe Biondo, Salvatore Carnevale, Giuseppe Spagnolo, Pasquale Almerico, Vincenzo Di Salvo, Cataldo Tandoy, Cosimo Cristina, Paolo Bongiorno, Mario Malausa, i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Farbelli, il maresciallo dell’esercito Pasquale Nuccio e il soldato Giorgio Ciacci, Carmelo Battaglia, Giuseppe Piani, Mauro De Mauro, Pietro Scaglione, Antonino Lo Russo, Giovanni Spampinato, Gaetano Cappiello, Giuseppe Russo, Filippo Costa, Peppino Impastato, Antonio Esposito Ferraioli, Salvatore Castelbuono, Carmelo Di Giorgio, Filadelfio Aparo, Mario Francese, Michele Reina, Carmine Pecorelli, Giorgio Ambrosoli, Calogero Di Bona, Cesare Terranova, Lenin Mancuso, Piersanti Mattarella, Emanuele Basile, Gaetano Costa, Giuseppe Inzerillo, Vito Jevolella, Sebastiano Bosio, Alfredo Agosta, Pio La Torre, Rosario Di Salvo, Gennaro Musella, Salvatore Raiti, Silvano Franzolin, Luigi Di Barca e Giuseppe Di Lavore, carabinieri, Antonino Burrafato, Paolo Giaccone, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro, e Domenico Russo, agente di polizia, Calogero Zucchetto, Giangiacomo Ciaccio Montalto, Mario D’Aleo, Pietro Morici, Giuseppe Bommarito, Mario Trapassi, Salvatore Bartolotta, Stefano Li Sacchi, Salvatore Zangara, Giuseppe Fava, Mario Coniglio, Pietro Busetta, Roberto Parisi, Giuseppe Mangano, Piero Patti, Giuseppe Spada, Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta, i due figli gemelli di 6 anni della donna. Giuseppe Montana , Ninni Cassarà, Roberto Antiochia, Graziella Campagna, Claudio Domino, Giuseppe Insalaco, Natale Mondo, Alberto Giacomelli, Antonino Saetta, Stefano Saetta, Mauro Rostagno, Giuseppe Montalbano, Pietro Polara, Antonino Agostino e la moglie Ida Castelluccio, incinta di cinque mesi. Vincenzo Miceli, Giovanni Trecroci.
Emanuele Piazza, Nicola Gioitta, Gaetano Genova, Giovanni Bonsignore, Rosario Livatino, Giovanni Salamone, Nicolò Di Marco, Sergio Compagnini Antonino Scopelliti Libero Grassi Serafino Ogliastro Salvo Lima Salvatore Colletta e Mariano Farina Giuliano Guazzelli, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Vincenzo Napolitano, Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio); Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Agostino Catalano. Rita Atria, Giovanni Lizzio, Paolo Ficalora, Gaetano Giordano, Giuseppe Borsellino, Beppe Alfano, le bambine Caterina Nencioni e Nadia Nencioni, Angela Fiume, Fabrizio Nencioni, 39 anni; Dario Capolicchio, Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno, Alessandro Ferrari, Moussafir Driss, Pino Puglisi, Serafino Famà, Giuseppe Montalto, Antonio Barbera, Antonino Polifroni, Giuseppe La Franca, Giulio Giuseppe Castellino, Gaspare Stellino, Domenico Geraci, Stefano Pompeo, Filippo Basile. Sultano Salvatore Antonio, Hiso Telaray, Vincenzo Vaccaro Notte, Salvatore Vaccaro Notte, Attilio Manca, Giuseppe D’Angelo e tutti gli altri di cui mi scuso, se non conosco i nomi….Auguri di Buona Pasqua a tutti: sia agli onesti che ai disonesti…
Per altro… passato quel giorno, non modifichiamo le nostre abitudini, non cambiamo i nostri comportamenti, non ci ribelliamo alle ipocrisie e ai silenzi, a quelle consuetudini a cui da troppo tempo siamo legati…
Ma non è così… non la sento quella voce che grida nel deserto, che chiama ciascuno di noi verso il cambiamento, io vedo soltanto intorno a me… indifferenza!!!I soliti pecoroni…
La cosa bella è, che questi nostri politici dimenticano di averci portato a questo disastro economico e soprattutto di non aver voluto cambiare le regole di questo sistema elettorale, rifiutandosi di realizzare una nuova legge, che ci avrebbe permesso di avere almeno una stabilità di governo…
Ed allora siamo qui ad avere candidati che non abbiamo votato, fermi nello stesso punto di prima delle elezioni e dove l’instabilità regna sovrana, con la possibilità folle ” dietro l’angolo “di ritornare nuovamente al voto…
Assistere come, dopotutto, pur avendo preso coscienza dei soprusi e delle ruberie, si continua ad esprimere il proprio voto, sempre nella stessa maniera, un voto dato non secondo coscienza… ma secondo convenienza!!!
Ci si lamenta in casa, per strada, in ufficio, al bar, ma poi la maggioranza delle persone cosa fa???, va a votare sempre nella stessa maniera e per quelle stesse facce…
La verità infatti è che la maggioranza di noi italiani è un branco di pecoroni, che si incolonna a scelte decise da altri e come pecore si schierano!!!
Chi procura i voti, chi li paga, chi è convinto nel chiederli e chi ormai ne è plagiato, chi impone un favore, chi il favore lo vuole…, chi ne incassa le somme e chi raggira il cittadino.., con buona pace di tutti quegli onesti, che sempre più isolati, pagano per tutti…
Certo si potrebbe tentare di cambiare, di ribellarsi, quel non dover accettare in maniera impassibile quanto ci viene proposto, ma iniziare a ribellarsi…
Ieri sera, mi si diceva che a volte sono un po’ troppo idealista, ed io ho voluto rispondere ricordando due episodi: il primo rappresenta la più bella canzone degli ultimi cento anni…, Immagine di John Lennon, dove cantando diceva: ” Immagina che tutti vivano la loro vita in pace…
Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo…
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno…
mentre il secondo è quello di Martin Luter King quando, il 28 agosto del 63′ a Washington pronunciò il suo discorso più famoso descrivendo “un sogno…”, il sogno in cui noi avremmo conquistato la libertà, ma non solo per noi stessi…, già faremo appello alla vostra coscienza e al vostro cuore ed è così che alla fine conquisteremo anche voi, e la nostra vittoria sarà piena…
Una cosa è certa…, si può essere appassionati, sognatori e utopisti…, ma almeno per quel po’ di stima che ancora conserviamo di noi stessi, cerchiamo almeno di distinguerci, da questa massa di pecoroni!!!














