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L’Italia??? Un Paese sorretto dal denaro sporco!!! Ultima parte.

Siamo giunti alla fine dei cinque post pubblicati sull’argomento e comprendo come a molti lettori ciò abbia dato fastidio…

Purtroppo questi soggetti, sono ahimè consapevoli che questo è il prezzo che debbono pagare per aver perduto da tempo la propria dignità e dell’essere lontani dal rappresentare con i propri mancati fraudolenti comportamenti quei principî morali tanto necessari non solo per tutelare sé stessi, ma soprattutto nei confronti di chi come loro non li rispetta!!!

Mi riferisco a molti, ma nello specifico a quella schiera di impiegati pubblici che si permette – grazie al denaro illecitamente ricevuto – di condurre una bella vita; d’altronde va detto, chi dovrebbe indagare su di loro, il più delle volte è ahimè altrettanto colluso, chissà forse perché anche a loro fa comodo quell’entrata extra oppure perché da tempo è inserito all’interno di un sistema occulto, sia in qualità di iscritto ad una “illegale” associazione o forse quale adepto e quindi membro, d’una loggia massonica…

Una cosa è certa, sono tutti legati da quel degrado umano, d’altronde fateci caso, questi soggetti sono ben riconoscibili, sì… puzzano tutti in egual maniera, hanno quell’odore sgradevole che ha la corruzione!!!

Sono infatti permeati di quel fetore ripugnante che ha il denaro, già… provate ad annusare qualche banconote e sentirete su di esse quel rivoltante lezzo lasciato dalla sudorazione o dal continuo passaggio di mani su di esse, è lo stesso che forma su quella superficie cartacea una patina, che poi rappresenta il velo che ritrovate su questi individui: “truffaldini e riciclatori“!!!

Questi soggetti potranno sembrare ai più limitati, sì… quasi fossero un’esigua frazione, ma posso assicurarvi che se i delinquenti “significativi”, quelli cioè che movimentano grandi somme di denaro sporco sono numericamente poco rilevanti, viceversa, coloro che operano quotidianamente nella corruzione e nel riciclaggio, sono ampiamente diffusi, anche perché ormai questa condotta, rappresenta di per se un costume ampiamente accettato da una parte cospicua della popolazione!!!

Sì… i ladri in questo Paese abbondano e la crisi economica facilità quei comportamenti immorali, ma certamente trova in quei soggetti  – già di loro ben disposti a rubare – individui disponibili di fare il grande salto, senza accontentarsi più delle briciole, ma passando ad obiettivi remunerativi.

 
Il motto peraltro di questi individui è: se si deve rubare e violare la legge, meglio rubare molto che poco!!!

Sono giunto alla fine dell’argomento e ritengo di aver sufficientemente fatto comprendere come dietro il riciclaggio di quel denaro sporco vi sia lo specchio dell’animo umano, già… quella particolare predisposizione non solo a mercanteggiare i propri valori, ma soprattutto a tradire se stessi e quindi gli altri!!!
D’altronde, come non paragonare questi soggetti ad un altro nome, Giuda: sì… pare che baciasse molto, ma non era di certo un sentimentale!!!    

L’Italia??? Un Paese sorretto dal denaro sporco!!! Quarta parte.

Quindi, come riportavo nei precedenti post, pur di ricevere una mazzetta ci si svende senza alcuna vergogna!!!

A giorni evidenzierò qualcosa che mi è stato portato a conoscenza e credetemi, dopo aver letto quei documenti, mi sono cadute le braccia a terra, d’altronde parliamo di comportamenti altamente vergognosi… 

E difatti, sono in molti, soprattutto in questa mia terra, a rendersi disponibile ad associarsi a quell’associazione criminale, quantomeno se non direttamente, certamente a mezzo di un suo qualche affiliato…    

D’altronde quella cosiddetta “mafia” ha necessità per operare di quella sua manovalanza che non è costituita come solitamente pensiamo dai suoi abituali gregari, no… vì è una manovalanza “occulta” ipocrita, miserabili che per il denaro farebbero qualsiasi cosa, perché oltre a svendere se stessi, sarebbero disposti a svendere anche i loro familiari…

Personaggi corrotti, ipocriti, lestofanti, gente moralmente fallita che si adopera costantemente per servire quell’associazione criminale!!!

L’importante per loro è riuscire ad incassare mensilmente quella bustarella, denaro da spendere per far crescere la propria autostima, d’altronde mi verrebbe da dire: come dar loro torto, se il messaggio fatto passare in questi anni, grazie ad una politica epidermica e ignorante, è stato proprio questo!!! 

Mi riferisco a quei politici delinquenti che hanno pagato qualsiasi somma affinché non emergessero mai quelle scomode verità; sono gli stessi d’altronde che per quei loro subdoli comportamenti sono stati celebrati dallo Stato, già… attraverso riconoscimenti che incredibilmente non sono stati riservati  a magistrati che a differenza loro, hanno donato la loro vita per questo ingrato Paese!!!

Fine quarta parte…

L’Italia??? Un Paese sorretto dal denaro sporco!!! Prima parte

Di “riciclaggio” nessuno vuole parlare, d’altronde parliamo di persone e organizzazioni che guadagnano e/o incassano denaro in modo illegale, quindi perché mai dovrebbero evidenziarne la questione, quando loro per primi ne fanno parte???

Non dimentichiamo inoltre che questi ripugnanti individui, oltre a non poterne parlare, sanno che non possono usarlo in maniera libera, comprenderete i motivi: devono evitare i controlli delle forze dell’ordine!!!

Quindi, ecco una serie di soggetti che si sono posti a disposizione della criminalità organizzata, la quale quest’ultima deve – dalle attività illegali compiute, in particolare dalla vendita della droga – incassare tutto quel denaro in contante per poi rimetterlo sul mercato in maniera lecita, senza passare ovviamente da banche o da attività che potrebbero destare sospetti o controlli…

C’è bisogno quindi che quel denaro vada ripulito o per meglio dire “lavato”!!!

Ed allora ecco ricercare quei soggetti disposti a farsi corrompere, in particolare nel settore pubblico, assessori, dirigenti, funzionari, ma anche semplici dipendenti dai quali però passano le necessarie scartoffie da vidimare, indispensabili per dar il via a quelle nuove attività sulla carta “legali”…

D’altronde, non si può mica affidare quel denaro liquido ai loro interposti “affiliati”, parliamo di delinquenti, spacciatori, nullatenenti, gente che non possiede alcuna professione e ancor meno un lavoro saltuario e quindi, come potrebbero mai giustificare quelle spese spropositate, se non le (minime) incassate per quel ruolo all’interno di quel sistema malavitoso???

Ecco quindi il perché ci si affida alle “teste di legno”, a individui che a prima vista sembrano esser “limpidi”, slegati da alcuna associazione criminale; il reale problema difatti è come usare quel denaro ottenuto in maniera illecita e per far ciò, bisogna evitare che si compiano passaggi illegali…

Il riciclaggio deve avvenire in maniera parsimoniosa, attraverso l’avvio di attività che sembrano lecite, il tutto per simulare operazioni economiche trasparenti, che provengono ad esempio dall’aggiudicazione di appalti pubblici, da commesse private, da acquisizioni commerciali e/o immobiliari, dalla vendita di prodotti e via discorrendo, operazioni finanziarie necessarie per simulare possibili investimenti, ma soprattutto per giustificare quei nuovi profitti generati, da quel denaro sporco!!!

Non pensate che dietro a quei criminali vi siano altri ignoranti, no… vi state sbagliando, la criminalità in questi trent’anni si è evoluta, dietro loro ora ci sono menti ingegnose, specialisti del riciclaggio, parliamo di commercialisti, notai, avvocati, amministratori, a cui seguono corrotti funzionari pubblici che certificano ed attestano quelle operazioni illegali presentate…

Non dimentichiamo che quando parliamo di riciclaggio, s’intende una montagna di denaro, pari se non superiore, al bilancio stesso dello Stato ed è il motivo per cui sono tante, direi troppe, già… le famiglie che ad oggi vi “mangiano” o quantomeno sono le stesse che si permettono di condurre per se stessi o per i propri cari una vita agiata, forse anche “lussuosa”, la stessa che viceversa – attraverso la propria professione – non potrebbero mai permettersi!!!  

Fine prima parte

L’ennesima inchiesta della Procura Etnea…

Oggi ho intenzione di parlare di qualcosa di diverso… 

Sì… è mia intenzione ascoltare alle 14.00 il Tg. regionale trasmesso da Telecolor e parlare di qualche fatto nuovo, che non abbia a che fare con quella cronaca nera o con qualche abituale inchiesta su truffe, corruzione e quant’altro, compiuta come solitamente avviene ai danni dello Stato!!!
Neanche il tempo di aver pensato quanto sopra, che viene presentata la prima notizia che riguarda una presunta associazione a delinquere, finalizzata alla realizzazione di bancarotte fraudolente con l’emissione e l’utilizzo di fatture, per il conseguimento di operazioni inesistenti, con l’omesso versamento di ritenute e di imposte!!!
Come sempre avviene, vi sono coinvolti i soliti “professionisti”, che si prestano ad agevolare quei loro clienti imprenditori, in tutta una serie di comportamenti illeciti, affinché si possano generare utili non dichiarati,  da utilizzarsi per altri contesti…
Il Procuratore Nazionale della Repubblica Carmelo Zuccaro, intervistato, ha definito questi soggetti di “bassa criminalità“, perché in quel loro metodo di raggiro, non vi è nulla di ingegnoso, ma sfrutta esclusivamente quelle lacune offerte dal sistema, che in alcune circostanze, risulta debole e che grazie all’ausilio di soggetti professionisti, operanti nei vari settori amministrativi e tributari, aggirano quelle regole imposte e quei controlli previsti dalla legge…
Sono soggetti che oltre a non pagare i creditori (alcuni di questi, con il passar del tempo, si erano allontanati da questo presunto gruppo criminale, senza però mai denunciare alle forze dell’ordine, l’accaduto…) non hanno versato nulla nelle casse dello Stato, compiendo di conseguenza bancarotta fraudolenta, grazie anche al fatto di aver trovato appoggi e collusioni, con il sistema bancario e consulenti vari…
Sono otto le persone ora arrestate ed una è di fatto interdetta!!!
L’ordinanza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari ed eseguita dalla guardia di finanza, che ha svolto le indagini e che sta sequestrando dieci milioni di euro e due imprese attive nel settore del trasporto merci per conto terzi…
Sono 40 i milioni di euro non versati all’erario, 70 inoltre i milioni in fatture per prestazioni inesistenti, 50 milioni di passivo e 10 milioni di IVA non versata.
Dalle telecamere nascoste si è visto come i libri contabili venivano di fatto bruciati, affinché non venissero trovati..
Un sistema che prevedeva – come ormai solitamente accade – la nomina ad amministratori di quelle società del gruppo, direttamente a familiari, mentre per le società a servizio di queste, necessarie per compiere le truffe (a modello scatole cinesi), si utilizzavano i classici prestanomi compiacenti…
Come sempre accade, vi è stato anche l’aiuto di alcuni dipendenti, che si occupano principalmente della gestione amministrativa, cui hanno dato supporto tutta una serie di liberi professionisti, che in un qualche modo, sono stati ora inseriti nelle indagini, in quanto veri e propri membri di questa associazione a delinquere, finalizzata alla sistematica realizzazione di bancarotte fraudolente e reati tributari!!!
E quindi… avevo sperato per una volta di poter parlare d’argomenti leggeri, desideravo di fare un po’ di “curtighiu da salotto” ma così non è stato…
Sì… vorrei ogni tanto poter leggere nei vari quotidiani o in quelle testate web online di notizie nelle quali la mia terra, la Sicilia, viene premiata per chissà quale intuizione scientifica, per qualche suo meritevole conterraneo, per avere brillato in qualcosa di unico, di essere i primi e non gli ultimi a livello regionale, non solo nazionale ma anche nei confronti d altre realtà europee, ma ahimè come sempre, non trovo mai nulla di concreto e positivo!!!
Ed allora che dire… proseguiamo così, tra mille inchieste giudiziarie, la solita cronaca nera e quell’usuale attività criminale, perfettamente ramificata nel nostro territorio!!!
Sì… non mi resta altro che fare, che vedermi Francia-Argentina.

Studi legali… "illegali"

Avevo riportato alcuni giorni le percentuali, degli italiani che evadono…
Purtroppo, tra quanti dichiarano d’essere cittadini onesti… si scopre nei fatti… che ahimè… non lo sono!!!
Se si tiene conto che, proprio il sito evasori.info, ha segnalato che sono oltre un milione le denunce presentate online e soprattutto che queste, sono in costante crescita, allora capirete bene, che una cosa è voler dichiarare che sono soltanto gli altri ad essere ladri ed un’altra è invece partecipare con i propri comportamenti, a quella propria evasione!!!
Il sommerso, in termini di valore non dichiarato, riguarda principalmente quegli studi legali (o forse dovrei dire “illegali”), avvocati e notai, che evadono in percentuale rispetto alla loro categoria d’appartenenza, intorno al 35,8%… 
Da un lato ci sono le parcelle non fatturate, quasi sempre pagate cash, dall’altro l’attuazione di piani tariffari secondo una doppia modalità: la prima prevede l’emissione di una regolare fattura e migliaia di euro dichiarati, l’altra consiste nel realizzare una fattura una tantum, sempre con migliaia di euro incassati e pochissimi quelli dichiarati!!!
Basterebbe verificare alcuni di questi soggetti (con l’ormai nota formula della “sperequazione finanziaria”) e chissà cosa salterebbe fuori…   
Alla segnalazione di cui sopra,  vanno inoltre aggiunte, le modalità di collaborazione da parte di giovani laureati, promettenti avvocati che iniziano ad inserirsi presso quegli studi legali, dove cominciano a fare i loro primi passi…  
Molti di loro, giungono a quel ordine, senza avere alcun precedente in famiglia, e sono quelli che dovranno “farsi in quattro” sia per potersi elevare all’interno di quella piramide familiare generazionale… oppure, tentare di camminare con le proprie gambe… tentando con il proprio studio, di acquisire ( per non dire strappare…) quei clienti che da sempre si sono diretti verso quegli altisonanti studi legali, dove il più delle volte, c’è una targa sulla porta, da tre o più generazioni…
Ma la realtà o le vicende quotidiane vissute all’interno di quegli studi legali, è molto diversa da come si crede… 
Le condizioni di stress psicologico a cui sarebbero sottoposti i giovani avvocati all’interno di quegli studi, l’ambiente e le competizioni a cui debbono sottostare sono sconfortanti e guai a parlare di stress… questa parola non va pronunciata… è tabù!!!
E’ dimostrato che, il carico di stress sopportato da chi lavora in uno studio legale è sempre più in aumento… a causa, sia del fardello imposto dallo studio per i risultati da doversi ottenere, che per i clienti sempre più esigenti…
A raccontare quanto sopra, c’è un bellissimo romanzo di Federico Baccomo che s’intitola appunto “Studio illegale”…
Originariamente era stato pubblicato sotto forma di blog, con post inseriti dallo stesso autore quando lavorava nella sede dello studio legale Freshfield Bruckhaus Deringer, sotto lo pseudonimo di Duchesne…., successivamente nel 2009, decise di pubblicarlo raggiungendo le 35.000 copie vendute…
Ovviamente l’anonimato permetteva da un parte, di tenere al riparo l’autore da eventuali ripercussioni, dall’altro di poter svelare dall’interno quegli ambienti…
Ora che è si è fatta luce su uno di quei settori da sempre blindato e protetto da quella “forzata privacy”,,,  ecco,  ora che ha deciso di svelare la propria identità… è stato catalogato da tutti i suoi colleghi come “gola profonda”.
Tutti erano difatti convinti che, a scrivere il blog fosse soltanto un avvocato che si aggirava per uno studio… mentre per altri, era soltanto un giornalista… 
Ma non era così…, lui è un avvocato, che proprio una settimana prima di aprire il blog, si era licenziato dallo studio d’affari nel quale operava…
La talpa che scriveva in diretta non esisteva… infatti i post, erano scritti in differita… tutti quei dialoghi demenziali tra colleghi, ai fine riunione con escort di lusso, un ambiente che egli conosceva bene: ci ho lavorato per anni prima di uscirne… me ne sono andato dopo mesi in cui finivo tutti i giorni all’una di notte, non reggevo più psichicamente e fisicamente. Guadagnavo bene, ma non avevo più una vita. Mi sono licenziato ed ero sperduto, dal full time alle zero ore: ho cominciato allora a scrivere…
Certamente, la crisi finanziaria globale, ha rappresentato anche per gli studi legali, un momento negativo…
Alcuni di essi infatti, hanno dovuto rimandare l’ingresso di nuovi professionisti, altri hanno dovuto ridurre il proprio organico e molti altri, si sono visti costretti a chiudere la propria attività. 
Inoltre, l’improvvisa carenza di liquidità, ha portato in concreto, ad una riduzione delle transazioni con l’ovvia diminuzione della richiesta di servizi legali…
Gli stessi clienti, a loro volta, si sono ritrovati anch’essi a causa della crisi, a dover fare i conti con i loro budget, il che si è tradotto, con una minore richiesta di consulenza per servizi legali…
Per ultimo, ma non di poca importanza, il mancato pagamento da parte di molti clienti, per le prestazioni ricevute… che per i motivi di cui sopra, non sono state liquidate…
Il tempo delle vacche grasse è finito… ed oggi molti di quegli avvocati, si ritrovano a dover affrontare il periodo delle vacche magre…
Quei cosiddetti “partner” di famosi studi associati, hanno iniziano quindi, ad entrare in crisi… a causa proprio della tipologia d’assetto di quelle strutture, le quali risultano ora vulnerabile alle contrazioni economiche e soprattutto a quei minimi di fatturato, a cui ogni socio, deve dimostrare saper adempiere, garantendo quei valori, che gli consentono di poter restare all’interno di quel gruppo…
E’ ovvio che la competizione nei periodi d’abbondanza (cioè quando vengono realizzati profitti consistenti), non rappresenta (ma ciò vale per tutti i settori) alcun problema, ma quando ci si trova a dover fronteggiare contrazioni economiche, come quelle vissute negli ultimi anni… ecco che diventa difficile continuare a sostenere strutture come queste…
Debbo aggiungere un pensiero: se questa crisi è servita a fare emergere la meritocrazia degli “uomini” e non i loro “nomi”… allora sperare che non vada via presto… diventa un’augurio!!!
Certo trattasi di provocazione… ma confermo comunque di sentimi un po’ indignato.. non tanto per quel loro volersi sentirsi un po “casta” (questo situazione dopotutto mi lascia totalmente indifferente…) ma, per quel volersi presentare noi, quali modelli di perfezione, di coerenza, per quel loro innato rispetto dichiarato per la legalità, che poi puntualmente decade, quando assisto a notizie, che documentano come i controlli della Gdf, siano riusciti a fare emergere (per alcuni di quegli studi legali) illeciti per truffe ed evasioni… 
Ecco questo è ciò che mi da… maggiormente fastidio!!! 
Diceva bene Benjamin Harris Brewster: Un avvocato inizia la carriera dando valore alla legge e la finisce… dando legge al valore.

Finalmente… iniziano gli scioperi!

A nessuno di noi piace subire i disagi creati dagli scioperi, ma considerato che ormai è l’unica maniera per farsi ascoltare dai nostri sordi politici, imporre a volte con la forza, quanto non si riesce ad ottenere nelle contrattazioni ed in quelle inutili ed interminabili riunioni, dove molto si parla e poco si risolve, ecco che le categorie, di coloro che lavorano…( a differenza di altri che non hanno fatto finora nulla e che continuano a perseverare nella medesima situazione), iniziano a prendere posizione…  
Gli autotrasportatori e gli agricoltori hanno iniziato cinque giorni di sciopero in Sicilia, a questi si aggiungono le pompe di servizio ormai quasi a secco, si uniscono nella protesta coloro che non vogliono alcuna liberalizzazione, vedasi tassisti, farmacisti, a cui si uniscono anche l’associazione dei notai…
A breve dovrebbero entrare in protesta anche gli agricoltori, gli artigiani, i commercianti, e per finire con tutti coloro che sono in cerca di occupazione e questi sono la stra-maggioranza…
Bisogna indurre questa classe politica a mettere a fare le valigie, noi tutti siamo anche disponibili a farli questi sacrifici, ma vogliamo quale primo atto, l’allontanamento di questo virus che ha contagiato infettando il nostro paese, con quel sistema personale-familiare-clientelare, chiamato ” CASTA “…
Ormai il giocattolo si è rotto e non si può più tornare indietro, anzi continuare a credere che gli Italiani sono fessi e resteranno immobili a guardare come belle statuine questo scempio è un pericoloso rischio, cui la nostra classe politica non può permettersi di sottovalutare…, basti vedere quanto sta avvenendo in questi mesi, nei paesi dell’area del mediterraneo…
Come nel calcio, siamo stati declassati in serie B…, qualcuno dice B+++, vedi quanto cambia… e per un paese che aveva tanto da insegnare al resto del mondo, quel faro di cultura da imitare, che vergogna… oggi siamo qui a tentare di salvarci!!!
A fatto bene il prof. Monti a recarsi dal Papa…, chissà forse spera in un qualche intervento divino, ma potrebbe iniziare con qualcosa di più terreno, come quello di annullare i privilegi della Chiesa… sullo Stato Italiano…, ( ahhh maledetti Patti Lateranensi…), pensare che i professori di religione e coloro che svolgono didattica a carattere religioso, incidono sul nostro bilancio con un miliardo di euro l’anno…
In definitiva dove ci giriamo…, troveremo sempre, qualcuno a cui questo sistema va bene… e non sono pochi, anzi sono tantissimi ed hanno pure il coraggio di lamentarsi, quando si trovano a parlare insieme agli altri…
Si, subiamoli questi scioperi e se possiamo proviamo anche a  partecipare, forse non tutto è perduto, se non per noi almeno per i nostri figli!!!