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I beni confiscati??? Una cazz… poichè non vengono valorizzati, ma soltanto sfruttati dallo Stato!!!

Ho già scritto decine di post sulla mancata valorizzazione del patrimonio che in questi anni è stato confiscato alle mafie ed a quei soggetti legati alla criminalità organizzata…

Società, impianti, attrezzatture, cave, terreni, ville, macchine di lusso, conti correnti con diversi milioni di euro, per finire nelle tasche dei nostri burocrati… 

Già…da quanto abbiamo letto nelle varie inchieste giudiziarie, quest’immensa mole di beni è stata ahimè parimenti sfruttata in maniera “delinquenziale” da quegli soggetti (istituzionali) che erano stati preposti alla sua salvaguardia ma che nei fatti, si sono dimostrati non soltanto corrotti,  ma ahimè collusi con quel sistema mafioso e clientelare che puntava a sfruttare l’occasione, sì… per  favorire familiari, amici e anche colleghi professionisti, raccomandati anch’essi da taluni uffici della magistratura…

Un patrimonio che a causa della normativa vigente, ma soprattutto della mancanza di professionisti onesti e competenti, cui si sono sommate le abituali lungaggini burocratiche, ha evidenziato nel 99% dei casi il suo più totale fallimento!!!

Il sottoscritto ad esempio (a suo tempo dipendente di una di quelle imprese…) può esser preso ad esempio!!!

Già… dopo aver denunciato – durante un periodo di sequestro e successivamente di confisca – tutta una serie di truffe e raggiri che si stavano compiendo proprio sotto l’amministrazione controllata e soprattutto, dopo esser stato costretto a procedere – per recuperare parte delle proprie somme – all’istanza di fallimento (di quella società “interdetta”), beh… ancora oggi, a quasi cinque anni di distanza dall’evidenziato stato d’insolvenza che per l’appunto ha condotto al fallimento, si ritrova a dover attendere un curatore fallimentare che nel frattempo ha proceduto sì alle vendite, ma a tutt’oggi non ha provveduto a compensare noi creditori privilegiato: non mi resta che auspicando che nel contempo le somme incassate, non siano servite a pagar qualcos’altro (di cui comunque entro l’anno qualcuno – tra quegli organi competenti – mi dovrà riferire)!!!

Comunque, di una cosa sono certo: l’Agenzia per l’amministrazione dei beni confiscati è esattamente l’opposto di ciò che tutti noi crediamo!!! 

Sono comunque felice di sapere che anche un altro mio omonimo “Nicola” la pensi come il sottoscritto, già il procuratore nazionale Gratteri: “L’aggressione ai patrimoni di origine illecita è considerata nelle moderne legislazioni strumento di sicuro impatto nel contrasto alla criminalità organizzata. Se da un lato vi è la piena consapevolezza che strumento fondamentale per la lotta al crimine mafioso ed economico sia l’aggressione ai beni di provenienza illecita, solo in un tempo relativamente recente, si è compresa l’importanza di rimettere in un circuito legale tali proventi, una volta che lo Stato se ne sia appropriato definitivamente”.

Il magistrato spiega: “… l’agenzia nazionale preposta all’amministrazione diretta di tali beni e alla programmazione della loro futura destinazione presenta non poche criticità che di fatto hanno frustrato e frustrano l’obiettivo della sua istituzione. Basti pensare – continua – all’azzeramento per lo più automatico del valore economico dell’azienda e dei beni immobili, all’indomani dei provvedimenti di sequestro. La gestione dei beni confiscati attraverso le procedure e le modalità previste dalla normativa vigente non ha prodotto gli esiti sperati. L’importanza economica che ormai ha assunto il complessivo patrimonio sottratto al crimine e in particolare la sua componente aziendale impone di garantirne quantomeno la salvaguardia, se non la redditività “.

È evidente a chiunque quindi il danno d’immagine che ne è derivato!!!

Lo Stato infatti si è dimostrato totalmente incapace non solo di garantire un perfetto utilizzo di quei beni, ma addirittura si è dimostrato fallimentare nel provvedere anche soltanto alla loro conservazione…

Come dicevo, quando qualcuno elogia quei provvedimenti di sequestro e/o di confisca dice soltanto cazz… e se qualcuno di quei soggetti istituzionali si volesse raffrontare con il sottoscritto, beh… potrei far un elenco con centinaia (se non migliaia…) di esempi in cui lo Stato si è dimostrato attraverso quei suoi uomini/donne non soltanto fallimentare, ma ahimè fortemente colluso!!!

Ah… proposito, permettetemi nel frattempo di ricordare a tutti coloro che si occupano di monitorare quei beni confiscati che qualcosa – già… proprio sotto il loro naso – si sta compiendo!!!

Sì… un’importante mutamento sta avvenendo in quelle società (sì… a suo tempo sequestrate e confiscate), ma come ripeto assiduamente, le nostre Istituzioni sono talmente poco accorte e ancor meno tempestive nel riconoscere le trasformazioni in corso che purtroppo e per l’ennesima volta, vengono prese per il c…!!!

Ovviamente non sperate che questa volta giunga dal sottoscritto l’ennesima segnalazione, perché finito il tempo degli esposti: d’altronde ho la casa talmente piena che non saprei più dove collocarli!!! 

Vasseur questa volta ha ragione su tutto e se non si è vinto a Baku è colpa dei piloti!!!

Nel commentare il Gp di Baku Vasseur ha dichiarato: “Peccato c’era potenziale per vincere”!!!

Ma d’altronde come dargli torto, i nostri due piloto potevano arrivare rispettivamente primo e terzo ed invece si sono fatti beffare e ingolosire…

La verità è che altri a parità di macchina mostrano nei momenti difficili d’esser superiori!!!

Se guardiamo gli errori fatti durante questo mondiale sono impressionanti, sia da parte del Team ma soprattutto dei due piloti e di fatto sono d’accordo con Ralf Schumacher quando dice: «Errori stupidi, la Ferrari non vince per colpa loro»!!!

Infatti, Leclerc nel momento del sorpasso pensava forse di aver già vinto (dovrebbe imparare da Alonso tutte gli espedienti di guida per non farsi superare, vedasi quella difesa ad oltranza lo scorso anno contro Hamilton che porto alla vittoria Esteban Ocon…), mentre Sain ingolosito (e chissà forse dovrei aggiungere per togliersi qualche sassolino visto come la Ferrari l’abbia sostituito…) ha provato a fare l’En Plei, provando a prendere due posizioni e tentando quindi di superare il proprio compagno, sorpasso che non è riuscito e che ha portato all’incidente provocato da Perez… 

Già… gli sarebbe bastato accodarsi, senza provare a superare Leclerc e sarebbe giunto sul podio terzo o quantomeno avrebbe anche potuto sorpassare il compagno ma certamente in un’altra occasione, quella più agevole del rettilineo ed avendo in quel momento una migliore condizione, sarebbe sicuramente giunto secondo!!!

Vasseur non può fare di più di quanto sta facendo e la crescita della Ferrari in questi mesi si è vista, si contano anche meno errori durante la strategia, si prova a sbagliare di meno in gara, anche i tecnici fanno del loro meglio durante i pit-stop e la gestione nel suo complesso è quasi perfetta, ma la ciliegina devono metterla loro, i due piloti o quantomeno uno visto che ormai l’altro potrebbe avere la testa da un’altra parte…

Ovviamente – se pur ritengo Leclerc a livello di guida come Verstappen ed Hamilton o anche Alonso- qualcosa però mi fa pensare che ancora manchi, mi riferisco a quella scaltrezza, quella cattiveria, quella furbizia ed anche quel rischio che animava Senna nelle sue corse e che attualmente egli non mostra…

Ad esempio, riguardate le immagini, dopo l’errore commesso di non chiudere la porta a Piastri, un episodio certamente grave ma che ahimè è stato commesso ( e chi non commette errori… il sottoscritto ne compie mille al giorno…), ecco che il pilota della Ferrari si è trovato per un istante nel breve rettilineo accanto alla McLaren, ed in quel momento ha deciso di riaccodarsi: ecco se avesse insistito, ripetendo quanto aveva appena fatto – pochi secondi prima Piastri-  e cioè allungando la frenata, sì… forse il rischio è che si sarebbero potuti scontrare, ma c’era la possibilità anche che il pilota australiano avrebbe alzasse il piede per evitare di rovinare la gara o pensando che avrebbe potuto sorpassare il pilota della Ferrari subito dopo!!!

Beh… non avremmo ,odo di saperlo perché ha qualcuno è mancato (forse) un po’ più il coraggio o di follia…

Per cui da tifoso non posso che dire “accontentiamoci”, sì… viviamo di momenti altalenanti, a volte esaltanti ed  altre – come questa di Baku, ma potrei fare (quest’anno) un elenco – imbarazzanti, ma ciò che mi dispiace di più è vedere l’ottimo lavoro di Vasseur ed anche del Team andare contro un muro per colpa di chi ancora deve imparare… 

Sono certo che in molti non approveranno queste mie parole, ma il sottoscritto di professione non fa il conduttore Tv e neppure il giornalista sportivo, per cui non devo soddisfare Editori e/o Direttori e ancor meno debbo appagare (con le mie parole) l’esultanza espressa da taluni tifosi che vivono lo sport solo per farsi un “selfie” o per chiedere un autografo a quei loro idoli…

Ma soprattutto ci tengo a precisare che nel dire il sottoscritto sempre ciò che pensa, ci mette non un “nickneme” – come ormai conseutudine – ma il proprio nome e cognome!!!

E difatti… è già tanto che perda il mio tempo a scrivere queste cazz… e distolga quindi il mio Blog  dall’indirizzo voluto e cioè provare a formare neii giovani quei giusti valori, principi come legalità e rispetto della cosa pubblica!!!  

Comunque per meglio comprendere quanto sopra, avremmo il prossimo anno la possibilità di valutare queste mie parole, perché sapete bene che a pilotare la prossima vettura della Ferrari, una delle due, ci sarà un campione del mondo, titolare di ben sette titoli, ed allora vedremo se – a parità di macchina e sperando che non si commettano per entrambi errori dal Team – quella differenza dal sottoscritto così fortemente evidenziata, verrà fuori oppure no… 

Cosa nostra??? Non c’è più!!! Il 41 Bis??? Va eliminato!!!

Ecco su quale percorso giudiziario si è indirizzato il nostro Paese!!!

 “È in corso una smobilitazione della legislazione antimafia, si dice che Cosa Nostra non c’è più e che va abolito il 41 bis”, ovviamente non sono io a dirlo o meglio, il sottoscritto lo va ripetendo da un bel po’ di anni, ma comprenderete come il mio giudizio non rappresenti nulla di eclatante, dal momento che non ricopro alcuna posizione istituzionale, ma certamente l’operato compiuto costantemente come semplice cittadino – prima ancora che come delegato di un’associazione antimafia – mi ha portato a comprendere come in questi anni la giustizia, abbia deciso di percorrere una strada volta ad ostacolare o quantomeno a ritardare le attività di contrasto nella lotta alla criminalità organizzata e soprattutto verso la corruzione!!!

Quanto sta di fatto accadendo grazie a magistrati compiacenti presso taluni Tribunali, ha permesso di creare quei meccanismi deviati di complicità, compromessi, boicottaggi, ostruzionismi, rallentamenti, occultamenti, coperture, tutte procedure irregolari per creare disordine e caos, affinché la verità non giunga mai ad esser riconosciuta!!!  

Il sottoscritto in questi lunghi anni ha potuto vivere sulla propria pelle il fastidio dato per aver fatto il proprio dovere!!!

Vi è quasi una repulsione a questo modo di essere e non mi riferisco ai cosiddetti affiliati o a quanto dimostrano d’appartenere con le loro azioni a quella criminalità organizzata ed anche a quel sistema deviato politico/massonico/imprenditoriale, no… quei soggetti in un qualche modo, proprio per quel loro essere senza dignità, in un certo senso li comprendo… 

Ciò che viceversa mi da maggiormente fastidio è vedere gli occhi di quelle persone “comuni”, di coloro che vorrebbero farti credere d’essere onesti, già di avere anch’essi qualcosa in comune con il sottoscritto, ben sapendo nel loro intimo, quanto lontani siano dal solo potersi paragonare al sottoscritto!!!

Certo mi si dice a volte di essere “pesante“, di non comprendere i limiti, quando è giunto il tempo di doversi fermare, già… come se alla legalità si possa dare un termine, una linea di demarcazione, oltre la quale tutto è possibile, sì… tutto permesso!!!

Io comprendo questo ambiguo comportamento, perché quando un individuo nel corso della propria vita si è svenduto, quando si è compromesso, ecco che inizia a  pensare che anche gli altri debbano essere come lui, a giustifica del loro scorretto operato iniziano a credere che non può esserci chi viceversa è riuscito a non piegarsi, già… a non farsi corrompere, perché durante il corso della propria vita c’è sempre qualcosa di cui si ha bisogno e quindi non si può fare a meno degli altri, delle loro raccomandazioni, di quei favori strettamente personali, delle mazzette, di tutti quei meccanismi deviati e lerci con cui essi viceversa stanno convivendo… 

Dice bene il mio omonimo Nicola: “Il potere non vuole “gente pensante”, ma vuole conigli e gente accomodante che pur di avere uno sgabello è disposta anche a prostituirsi”

Già… il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Dott. Gratteri, risponde così alla domanda sul perché negli anni siano sfumate, dopo tante indiscrezioni, le sue possibili nomine a prima a ministro della Giustizia e, recentemente, come capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. 

Nicola… Nicola… tu sei come me… noi siamo uguali e noi siamo precisamente come ho scritto in un mio post “Ribelli” e questa tipologia di soggetti a modello “cani sciolti”, liberi e indipendenti, non potranno mai far carriera, perché noi non siamo ricattabili e quindi sfuggiamo a qualsivoglia inquadramento!!!  

“La mancata nomina a ministro è ormai archeologia, ma non è importante sapere che Giorgio Napolitano non ha voluto (Procuratore, mi permetta di aggiungere che forse un giorno scopriremo quanto realmente accaduto in questo nostro paese) è importante sapere chi è andato da Napolitano per dirgli di non farmi ministro, che è un’altra cosa”, ha dichiarato Gratteri parlando dal carcere di Opera, in uno degli incontri del suo tour milanese organizzato dall’associazione “Su la testa” presieduta dall’ex consigliere regionale lombardo, Luigi Piccirillo. 

“Io per la mia natura e per il mio lavoro sono allenato a essere un decisionista. Per me – ha sottolineato il magistrato calabrese – la mediazione è un accordo al ribasso, significa arrivare a una decisione che accontenta tutti e quindi la non soluzione del problema. Noi invece dobbiamo fare quello che serve, rispetto alla funzione e al ruolo che abbiamo. E questo tipo di ragionamento al potere fa paura”.

Procuratore, se la cultura della legalità passasse da uomini come Lei, me e molti altri, questo nostro paese sarebbe sicuramente meraviglioso e non esisterebbe più alcuna associazione criminale e la politica e i suoi interpreti, sarebbe libera da qualsivoglia compromesso!!!

Ma purtroppo tra un po’ Lei non ci sarà a svolgere quel suo incarico, di me forse… resteranno le condanne, le denunce in corso, quelle presentate e  quelle rimaste celate dentro i cassetti di un qualche magistrato e chissà se forse queste mie parole, espresse da un semplice Blog e seguite da tutti quegli incontri dove ho provato a trasmettere quel messaggio di legalità a molti ragazzi, ecco… chissà se forse un giorno, quanto si è insieme seminato, Lei col suo incarico ed io con la mia passione, porterà finalmente a quel rinnovato cambiamento a cui da sempre fortemente credo, perché rappresenta uno dei motivo fondamentali della mia vita, dandomi la forza a per continuare, ma soprattutto per non fermarmi!!!

Nicola, cosa aggiungere: andiamo avanti…

Che paese il nostro: Vili, pusillanimi e codardi, ma ora che il boss è stato (finalmente) arrestato, si mostrano tutti coraggiosi!!!

Nel vedere stasera un video pubblicato su https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/02/18/riproducono-larresto-di-messina-denaro-per-i-festeggiamenti-di-carnevale-la-scena-e-curata-in-ogni-dettaglio-video/7069715/ che ricostruiva l’arresto del boss di cosa nostra,  Matteo Messina Denaro, ho ripensato a quando il 28 aprile 1945, dopo la fucilazione, i corpi di Mussolini e quello della sua amante, Clara Petacci, furono esposti a ogni tipo di vessazioni in piazzale Loreto a Milano!!!

Quell’immagine, rappresenta perfettamente gli Italiani, prima con il braccio destro teso e alzato, con le dita della mano unite a mo’ di saluto (“romano”),  orgogliosi nell’eseguire quel gesto meglio di chiunque altro e per rendere onore e fedeltà a quell’uomo che tra l’altro neppure si conosceva personalmente, eppure degno di ricevere una lealtà cieca, ed ora, eccoli tutti lì in quella piazza, per sputare su quei corpi, schernendo e deridendo di essi, cadaveri appesi a testa in giù al traliccio di un distributore di benzina, in mezzo a risate, burle e sfottimento generale!!!

Ma quanto sono bravi gli abitanti di quella località, ma soprattutto quanto sono coraggiosi nell’esaltarsi a quella messinscena organizzata in occasione del carnevale… 

Un’occasione in cui questi cittadini danno sfoggio della propria creatività, ma soprattutto ciò che mi ha colpito sono le risate che si sentono in sottofondo, quell’essere esilaranti, ma siamo sicuri che dietro quanto realizzato vi siano realmente dei soggetti coraggiosi, disposti anche a  metterci la faccia oppure appartengono a quello stesso Dna, già… sono i figli ed i nipoti di quanti quel giorno erano lì a spassarsela dinnanzi a quei corpi in piazzale Loreto???

Qualcuno potrebbe ora smentirmi, ed allora perché non farlo ufficialmente, basterà semplicemente inviare i loro nomi e cognomi, scrivendo una frase: io non ho paura della mafia e Matteo Messina Denaro mi ripugna per quanto ha compiuto nel corso della sua vita!!!

Ecco quindi che mi rivolgo ad alcuni di quegli abitanti in provincia di Parma, mostratemi il Vs. coraggio, prometto di pubblicare ciascuno dei vostri nomi e cognomi, nel farlo vi do un incoraggiamento, pongo come primo nome e cognome il mio, già… quello del sottoscritto, affinché possa esservi di stimolo per rendervi audaci e soprattutto impavidi!!!

In attesa di un Vs. cortese riscontro…

1) NICOLA COSTANZO 

2) 

Quello è un cane sciolto…

Una canzone bellissima di Giorgio Gaber diceva:
– L’uomo è un’animale socievole; 
quando incontra qualcuno che la pensa come lui, 
scodinzola. 
– Da soli non si può far niente, 
non è che io non dia valore all’individuo, 
ma credo che un momento collettivo 
sia un bisogno dell’uomo per sentirsi vivo; 
per crescere e imparare 
bisogna essere in molti 
e non si può contare 
sui cani sciolti. 
– Da soli non si può far niente, 
è giusto trovare una propria appartenenza, 
un fondersi di idee e intenzioni 
per distruggere un mondo di corruzioni; 
per poter ricominciare 
ci voglion nuovi volti 
e non si può contare 
sui cani sciolti. 
– Da soli non si può far niente 
bisogna tentare una qualche aggregazione, 
la sento come l’unica salvezza, 
un’unione che dia una sicurezza; 
ci dobbiamo ritrovare 
per non essere travolti 
e non si può contare 
sui cani sciolti. 
– Ma i cani sciolti 
un po’ individualisti, 
un po’ anarcoidi, 
sono gli ultimi utopisti, 
purtroppo non si accontentano 
delle elezioni e dei partiti e delle coalizioni, 
ne hanno pieni i coglioni. 
Non ce la fanno a delegare 
se non si sentono coinvolti, 
sono proprio allergici al potere 
i cani sciolti.

E’ una vita che mi sento dire… quello è un cane sciolto!!!
Quand’ero ragazzo si diceva di me, che non amavo i legami affettivi, seri e duraturi.
Quando son cresciuto, hanno detto che ero uno fuori dagli schemi, uno a cui, non si può mettere il guinzaglio ( in senso metaforico… nessun padrone… proprio come uno sciolto…) e pertanto, al di fuori di qualsiasi regola!

Uno che non accetta “imposizioni” senza poterle mettere in discussione, in particolare se queste sono di per se fallaci… !!!

Ne segue regole stabilite da altri o   comunemente seguite da tutti, come non ha bisogno del branco per farsi rispettare…
Non fa mai, ciò che gli altri s’aspettano che egli faccia, anzi il più delle volte, si ci può aspettare di essere mandati a… fanculo!!!
Non ha bisogno di vivere le proprie giornate indottrinato, non deve mediare, non accetta compromessi, possiede di per se… quel naturale senso d’onesta morale, senso civico, giustizia, imparzialità, vero riconoscimento e rispetto nei riguardo degli altrui diritti e di cui molti dimostrano aver perso, anzi si adoperano attraverso comportamenti, che hanno come scopo quello di soverchiare gli altri…
Un freelance nella vita e nelle azioni, una pura espressione di libertà, che pretende e che concede, chi sta a lui vicino…, fuori da quelle false ipocrisie, dettate dalla quotidianità…

Non vi è sodalizio che tenga, non fa parte di alcun sistema, non ha ispirazioni partitocratiche o colori di partito, non possiede neppure la “tessera” del supermercato…

Non ha necessità di avere amici politici, togati o mafiosi… non ha bisogno di chiedere loro alcun favore, non obbedisce alle logiche di catene di comando, che premiano chi obbedisce e penalizza chi esprime opinioni discordanti…
Vive la vita, per come viene… alla giornata, senza aspettarsi nulla di nuovo, senza alcuna necessita di doversi guardare intorno, gli basta osservarsi dentro!!!
Soprattutto, non vuole sentirsi come in quei film, dove,  il “cane sciolto” è solitamente  l’eroe che combatte da solo… contro tutti e che alla fine vince contro le ingiustizie e la illegalità…
Anche perché da noi, questi gesti sono assolutamente irrealizzabili…, già, a questo paese, le persone come il sottoscritto danno fastidio… come si dice fanno “scoprire gli altarini”, agiscono in modo che vengano fatte emergere tutte quelle situazioni imbarazzanti, che si vorrebbero tenere nascoste, come degli scheletri nell’armadio, ma con queste persone, nessun silenzio potrà mai essere comprato, soffocato… o ancor peggio occultato…
Si è vero, questa categoria da fastidio ed è il principale motivo per la quale, viene tenuta in disparte, in quanto, non accetteranno mai di piegarsi…, saranno perdenti in questa vita, finiranno prima o poi in maniera silenziosa, chissà forse anche un po ingenua, solo per non essersi voluti piegare a questo sistema…
Ma come si fa a cambiare quella propria indole, dopotutto quale motivo c’è ad abbassare lo sguardo, quando si sa – da sempre – di avere ragione, quando in gioco non vi è soltanto la libertà, ma soprattutto quella dignità di cui si è andati fieri…, orgoglio personale che non è possibile comprare o barattare, si possiede… e basta!!! 
Non si tratta di voler essere a tutti i costi individualista, border line contro quel sistema che pretende d’inquadrare tutti…, provando anche a corrompere quando necessario, vedasi scambi di favore, quali l’eventuale avanzamento di carriera o professionale, oppure attraverso una sostanziosa forma di ricompensa, prezzo di scambio per quell’asservimento…, sudditanza psicologica, costretta a compiere quanto viene ora richiesto, nuova categoria d’appartenenza, quella dei cosiddetti… “cani legati”…

Diceva Italo Calvino: è ben vero che vicino alla nostra abitazione c’è un cane ch’è legato alla catena il giorno intero, ma non ne soffre! Bestia curiosa, quella! Non so il nome e credo non ne abbia alcuno. Dopotutto a cosa gli servirebbe un nome… quand’è certo che a nessuno salterebbe in testa di chiamarlo, visto ch’egli non potrebbe accorrere alcuno…!!!