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Che schifo: ministri e sottosegretari (non eletti) di questo governo si aumentano di 7000 euro lo stipendio, mentre chi ha meno deve stringere ancora più la cinghia!!!!

In un paese dove la disuguaglianza sociale cresce ogni giorno, il governo ha appena deciso un aumento di 7.000 euro al mese per ministri e sottosegretari non eletti, già ben retribuiti, ai quali si aggiungono altri 1.200 euro per spese telefoniche e viaggi. 

E intanto…

Le pensioni minime restano ferme, nonostante l’inflazione.

Le tasse aumentano su voli e giochi online, pesando soprattutto sulle famiglie comuni.

Gli strumenti per semplificare la vita fiscale dei cittadini si rivelano inefficaci.

Questa ulteriore decisione del Governo Meloni non è solo uno schiaffo morale, ma è la dimostrazione di un sistema che continua a dare a chi ha già tanto e a ignorare chi ha davvero bisogno.

Il messaggio è chiaro: se appartieni alle classi meno abbienti, puoi solo rassegnarti a un futuro sempre più incerto, mentre se ti trova nei palazzi del potere ti vengono concessi privilegi, bonus e spese da danno della collettività.

Cosa aggiungere, osservando quanto accade ogni giorno in questo nostro “democratico” Paese, non possiamo che sperare in una rivoluzione, già… come quella appena compiuta in Siria!!! 

D’altronde ditemi: fino a quando sarà accettabile tollerare un’Italia così sbilanciata? Non è forse giunto il momento di dire basta a tutte queste indegne ingiustizie?

Raccomandazioni e compromessi: fino a che punto si può cedere?

I raccomandati rappresentano gli esseri più spregievoli: convinti di sapere tutto, dimenticano di ricoprire quei ruoli non per meriti propri, ma grazie a una spintarella ottenuta da qualche familiare o parente che, a sua volta, ha passato anni a leccare i piedi a politici o dirigenti!!!

Ho sempre rifiutato le raccomandazioni e lo stesso ho insegnato alle mie figlie!!!

Non per un banale orgoglio, ma perché ho sempre creduto che la soddisfazione più grande sia conquistarsi da soli il proprio cammino. 

Posso dire di esserci riuscito, ma devo ammettere che nel coprso della mia vita la sfida è sempre stata ardua, ancor più in questi ultimi 15 anni, da quando ho deciso di occuparmi in prima persona di legalità in maniera concreta e ciò comprenderete, in un paese corrotto e soprattutto mafioso, ha destato in molti forti preoccupazioni, situazioni che ho pagato in prima persona… 

Ma quanto occorso non mi ha minimamanete cambiato: come ripeto spesso, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare e in fondo, e l’affrontare difficoltà maggiori rende il loro successo ancora più appagante!!!

Si qualcuno va dicendo che nella vita non prevalgono i più forti o i più intelligenti, ma coloro che si sanno adattare. 

Quindi non querce come il sottoscritto, ma bensì giunchi, già… capaci di piegarsi senza spezzarsi. 

Tuttavia, questo adattamento, questa “elasticità”, fino a che punto è una dimostrazione di intelligenza e flessibilità? E quando, invece, scivola – come ormai consuetudine – verso la disonestà?

La linea di confine è sottile… l’elasticità può diventare compromesso, e il compromesso, in alcuni casi, può tradursi in scorrettezza, ma dove si colloca questo questo limite? Forse nelle esperienze di vita di ognuno, nei valori che scegliamo di coltivare???

In molti casi, credo che il confine venga tracciato dai “precedenti“: quei momenti in cui una piccola concessione all’ingiustizia inizia a pesare più del rispetto per la lealtà e l’onestà.

Di solito, questi precedenti si manifestano quando siamo privati di qualcosa di materiale: denaro, opportunità, o persino dignità, ed è qui che l’elasticità rischia di trasformarsi in un vendersi, in un abbassarsi a compromessi “sporchi“, è il momento in cui un’ambizione – o una necessità – si impone sui nostri valori.

Personalmente, non sono mai sceso a compromessi, sì… la mia autostima, che considero un valore prezioso, non mi ha mai permesso di accettare scorciatoie!!! 

Il sapere di aver ottenuto un qualcosa grazie ad una raccomandazione, piuttosto che per meriti personali, lederebbe profondamente la mia autostima, una forza interiore senza la quale mi sentirei fragile, vulnerabile…

Il sottoscritto di contro vuole essere libero da qualsivoglia coercizione, compromesso, libero soprattutto ( come faccio in questo mio blog) di criticare, di dire ciò che penso, di mandare a fanculo, di fare a chiunque la morale senza dovermi preoccupare di venire attaccato per qualche scheletro nell’armadio, di vivere secondo i miei principi di legalità, onesta e soprattutto integrità.

 E questo è ciò che ho trasmesso alle mie figlie, con orgoglio!!!

Comprendo però che in un Paese corrotto e infetto come il nostro, la tentazione sia grande, soprattutto quando una raccomandazione sembra il modo più semplice – o l’unico – per ristabilire un equilibrio di giustizia. 

Ma è proprio qui che si apre una riflessione importante…

La raccomandazione, o meglio la segnalazione, non è in sé sbagliata…. in altri Paesi ad esempio è uno strumento legittimo per valorizzare i meriti di chi li possiede davvero, una pratica trasparente e rispettabile. 

Solo quin da noi, putroppo, è stata corrotta, trasformandosi in un sinonimo di ingiustizia!!!

Qui non serve per premiare il talento, ma per favorire chi non ne ha alcuno, spesso a discapito di chi lo meriterebbe davvero.

Ecco il vero problema: non è l’elasticità in sé a essere sbagliata, ma il modo in cui viene usata. 

Quando pieghiamo i nostri valori alla convenienza, non stiamo più “adattandoci“: no… ci stiamo svendendo!!!

E in quel preciso momento perdiamo qualcosa di più prezioso di qualsiasi vantaggio materiale, già… perdiamo noi stessi!!!

Non c’è indagine di mafia in cui non vi è dentro un pezzo di politica o di pubblica amministrazione!!!

E’ un vero schifo…

Già… la politica e la pubblica amministrazione rappresentano per questo Paese il più grave problema da risolvere, ma ahimè questa risoluzione non troverà con quei soggetto lì seduti, mai soluzione!!!

O meglio, qualcosa ci sarebbe realmente che potrebbe far mutare questo stato di cose, ma ahimè si dovrebbe adottare un cambiamento radicale!!!

Mi riferisco a quello adottato da alcuni Stati “autoritari” che attraverso provvedimenti disciplinari e soprattutto politiche di controllo, hanno riportato legalità dove ormai da tempo quest’ultima non esisteva, certo il tutto a danno della perdita di libertà e democrazia!!!

Ma d’altronde di quale democrazia parliamo, dove da quel Parlamento si fanno le leggi ad personam, difatti vorrei ricordare come proprio questo nostro Paese presenti ha evidenziato possedere un sistema illegale ben collaudato, posto in campo da quell’ex Presidente del Consiglio che ha fatto sì che una frode elettorale abbia con il tempo goduto di una certa legittimità, cui è seguita una vera e propria stagnazione che ha provocato di fatto l’immobilismo dei cittadini, ed infine l’aumento della corruzione onnipresente fino ai massimi livelli, ha messo in crisi la base morale!!!

Permettetemi di riprendere una frase che ho letto alcuni anni fa e diceva: Cos’è la corruzione? La corruzione è l’abuso di potere pubblico per ottenere un beneficio personale! 

Comprenderete come questa spiegazione, seppur semplice e chiara, sembra escludere però la possibilità che esista una corruzione anche in un ambito privato, cosa certamente falsa se si considerano soprattutto i rapporti personali che molti politici hanno per l’appunto con taluni imprenditori (vedasi per ultime le inchieste liguri proprio di questi giorni…) e soprattutto ci si dimentica delle grandi imprese attualmente presenti nel nostro Paese, le quali certamente – in cambio di appalti – provvedono direttamente a foraggiare quel sistema politico, non solo finanziariamente, ma anche attraverso l’indottrimento delle preferenze, grazie al numero consistente di dipendenti addetti ai lavori…

Difatti, non per forza l’abuso di potere è collegato ad un beneficio personale, bensì potrebbe esserlo a quello di un determinato partito politico o a quello di conoscenti, amici e parenti, ed è proprio ciò che avviene costantemente in questo Paese, dove non esiste alcuna meritocrazia!!!

Parlare quindi di legalità, diritto, promozione della trasparenza nelle pubbliche amministrazioni, contrasto alla corruzione, etc., serve soltanto a prendere per il c… tutti noi!!!  

Scriveva Jean-Jacques Rousseau verso la fine del 1700: “Una società trasparente, in cui nessuna condotta privata può essere tenuta al coperto dallo sguardo dei cittadini, è un meccanismo cruciale per evitare intrighi destabilizzanti“!!!

Peccato che nessuno in questo Paese abbia mai letto un rigo di quel filosofo, scrittore e pedagogista, già… non saremmo giunti alle attuali condizioni!!!

Ma per favore: c’era bisogno di creare "l’indice di percezione della corruzione" per comprenderne l’attuale livello!!!

Per fare stronz… nel nostro paese, dobbiamo chiamare gli esperti!!!

Già… ci mancava solo “l’indice di percezione della corruzione”, perché si varasse un piano di contrasto per risolvere questa grave situazione.

Ed allora da quanto sopra viene da pensare che l’attuale ministro della Giustizia, Carlo Nordio, abbia deciso finalmente di realizzare nuove misure di contrasto più efficaci contro l’attuale livello di corruzione!!!

Ed invece no!!! L’idea del ministro non è di mettere in pratica i necessari interventi per combattere questa piaga, no… egli ha pensato semplicemente di porre la polvere sotto il tappeto, in che modo, semplice… modificando i parametri statistici, sì… barando sui dati affinché il nostro paese risultasse sulla carta più virtuoso!!!

Caz…. che magnifica pensata, altro che propaganda di Goebbels, qui i maghi della campagna promozionale per l’Italia hanno dato il meglio di se, veri fuoriclasse… tanto da aver dichiarato in aula parlamentare che i criteri di corruzione percepiti non corrispondono a quelli reali, ma sono errati!!!

Sì… difatti vorrei dire al ministro che i suoi dati non sono corretti perché quelli reali sono di gran lunga peggiori e quindi non è alterando i numeri che si potrà rivalutare il nostro Stato affinché possa risalire quella vergognosa graduatoria internazionale che ricordo, pone il nostro Paese, agli ultimi posti nelle statistiche internazionali di Transparency International!!!

Per cui, se i dati sono “sbagliati” è solo perché non si è approfondito su quella piaga sociale, difatti, se ciò fosse stato fatto, si sarebbe compreso come quei numeri della corruzione sono doppi se non tripli e coinvolgono ogni livello dello Stato, da quello attualmente ricoperto da alcune figure istituzionali fino a quelle relegato dell’ultimo dipendente posto all’interno di uno di quei palazzi pubblici…

Ma d’altronde, come abitualmente accade, nessuno è capace di percepire in maniera seria i problemi di questo Stato e lo si vede dalle modalità con cui essi vengono affrontati o dovrei dire, con la stessa superficialità con cui non si affrontano!!!

Abbiamo già visto quanto occorso nei mesi scorsi con le intercettazioni e l’abuso d’ufficio, da ciò si comprende come questi soggetti non vivano la nostra realtà, ma bensì una parallela… quasi “fantastica“, dove sono assenti condotte immorali, corruzione, abusi, criminalità, un posto dove il decadimento morale, sociale e soprattutto politico, non esiste o viene appositamente celato per proteggere gli interessi di coloro che ne fanno parte…

Ministro, mi permetta di darle un consiglio appropriandomi di una frase del Presidente emerito Sandro Pertini: “La corruzione è una nemica della Repubblica. E i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. E dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti”!!! 

È sorprendente leggere ogni giorno notizie su soggetti che non provano alcuna vergogna, per se o per i propri cari, pur sapendo di aver rubato!!!

Come dice il detto??? “Dio li fa e poi li accoppia”!!!

Sono convinto che dietro certi comportamenti “illegali” vi sia l’insegnamento ricevuto negli anni dai propri familiari…
Tutto inizia da quel concetto preciso che basa il proprio ragionamento sulle decisioni prese dal capofamiglia, ma ahimè anche dai consigli della propria consorte; parliamo di scelte e comportamenti proibiti che quotidianamente vengono messi in campo e che diventano conseguenze di come i propri figli crescendo (ed i loro figli dopo di loro…) mostreranno di quale “pasta” sono fatti!!!
Se un genitore dimostra d’esser avido, se va fiero delle mazzette che prende costantemente, se anche la coniuge pensa che quanto egli stia compiendo sia alla fine “opportuno”, tanto da elogiare ai figli quelle capacità dissolute del loro padre, intrinseca dimostrazione di quanto bravo sia quel loro genitore nel mettere in atto quei  meccanismi “corruttivi”, capaci di far introitare alla famiglia ogni genere di regalie e beni materiali…

Mi chiedo quindi, ma quale messaggio potrà mai passare nella testa di quei ragazzi, se non prendere a modello quel genitore e di conseguenza la propria famiglia? 

Perché va detto, crescendo quel giovane imposterà se stesso a quel modello con cui è cresciuto, infatti con il passar del tempo, quest’ultimo, imiterà perfettamente quel genitore “disonesto” e compirà anch’egli quelle medesime azioni sleali, non solo per se, ma anche per la nuova famiglia che nel frattempo avrà formato!!!
Sì… potremmo paragonare quanto accade ad un vero e proprio contagio, un’infezione che si trasmette da generazione in generazione e che, ahimè, non si arresta!!! 
D’altro canto, fateci caso… 
A vederla quella compagine sembra felice o quantomeno mostra in apparenza di esserlo; ciascun componente fa a gara per evidenziare ai propri amici la propria vita agiata, una vivacità improntata su quei beni fraudolentemente ricevuti, gli stessi che poi, alla prima inchiesta giudiziaria, verranno sequestrati!!!

Come ho scritto nel titolo di apertura, quanto compiuto in fin dei conti si riduce ad una mancanza di dignità!!!

D’altronde ditemi, come ci si può sentire nello scoprire come il proprio nome non sia legato – anche se solo all’interno di una pagine web – ad alcun merito o per aver evidenziato con i fatti, contrasto alla illegalità, bensì per tutt’altro, già… per circostanze che nulla hanno che fare con regole di convivenza civile e sociale, ma per aver commesso comportamenti fraudolenti!!!
Ecco perché le famiglie e soprattutto le relazioni che in esse si instaurano diventano elemento determinante di crescita, non solo sotto il profilo culturale, ma soprattutto morale!!!
Tocca quindi a questi figli di cambiare questo stato di fatto, prima che sia troppo tardi; debbono saper imporsi e dire la loro, peraltro non può esistere alcun vincolo di sangue quando questo si sa esser infetto!!!
Bisogna quindi fare in modo che quei comportamenti decadenti del genitore non ricadano su di essi e per far ciò devono – in ogni modo possibile – contrapporsi a quell’assoggettamento incondizionato, contrastando ogni condotta “illegale”, la stessa che non esita – per il vile denaro – a sacrificare il buon nome della famiglia, circostanza quest’ultima che prima o poi, andrà a scapito delle loro aspirazioni, limitate da un destino già scritto…
Sì… per la sola colpa di appartenere a quella inclassificabile “famiglia”!!!
 

Un po’ di storia per i "fratelli" massoni e per quanti vogliono comprenderne qualcosa…

L’origine della Massoneria costituisce un tema di straordinario interesse che ben difficilmente potrà essere chiarito una volta per tutte. 

Per quanto numerosi siano i dati a disposizione degli storici, essi non permettono ancora di decidere in maniera conclusiva a favore di questa o quella teoria rivale. 
Ci si deve accontentare di ipotesi, di congetture, che hanno però un elevato grado di probabilità.
Se non è possibile stabilire con certezza da dove la Massoneria proviene, è tuttavia possibile stabilire con certezza da dove non proviene: non fu una creazione dell’umanità post-diluviana, dell’antico Egitto, dei primi cristiani o dei Templari piuttosto che dei Rosacroce. 
Accanto a queste spiegazioni, più o meno stravaganti, ve ne sono altre che chiamano in causa i Maestri Comacini, gli Steinmetzen tedeschi e i Compagnonaggi francesi; malgrado la loro maggiore aderenza ai fatti storici, anch’esse si sono rivelate inaffidabili. 
La strada più sicura da percorrere è quella che ci riporta ai costruttori medievali anglo-scozzesi.
È in questa direzione che si sono concentrati gli studi della massonologia scientifica, affermatasi in Inghilterra sul finire dell’Ottocento con la nascita della Quatuor Coronati Lodge, la prima loggia di ricerca al mondo. 
Autori come R. F. Gould, D. Knoop, G. P. Jones e soprattutto H. Carr, formularono la cosiddetta teoria della transizione, che si è guadagnata col tempo lo status di teoria classica sulla genesi della Libera Muratoria. Essa afferma che la Massoneria moderna o speculativa é derivata direttamente dall’antica Massoneria operativa o di mestiere attraverso il fenomeno dell’accettazione.
Dopo l’anno Mille l’Europa fu interessata da una ripresa demografica, economica e culturale che favorì la rinascita della vita urbana, la quale diede a sua volta nuovo impulso all’Arte muratoria. 
Iniziarono a comparire in tutto l’Occidente organizzazioni professionali di costruttori che, a seconda del paese d’origine, assunsero le più varie fisionomie associative: confraternite, corporazioni, compagnonaggi. 
In Scozia ed Inghilterra le associazioni muratorie conobbero però, grazie all’accettazione, un’evoluzione del tutto peculiare. 
Per “accettazione” si intende l’ammissione nella Massoneria operativa di membri non-operativi, ovvero di persone estranee all’Arte muratoria: artigiani di altri mestieri, nobili, borghesi, ecclesiastici, intellettuali. 
Col passare del tempo i non-operativi avrebbero preso nelle logge il sopravvento sugli operativi, trasformando l’originaria associazione di mestiere in un’istituzione che perseguiva finalità sociali, culturali, caritative, morali e spirituali. 
Nella seconda metà del XVII secolo il processo di transizione poteva dirsi compiuto… 

Nasceva così la Massoneria moderna o speculativa, definita dagli anglosassoni “un particolare sistema di insegnamento morale, velato da allegorie e illustrato da simboli”. 

A sostegno di questa ricostruzione si citano di solito i registri della Compagnia dei Muratori di Londra, istituzione operativa risalente al Medioevo, dai quali si evincerebbe che nel XVII secolo esisteva al suo interno una sorta di loggia, di cui facevano parte sia massoni di mestiere, sia massoni accettati.
L’esistenza di questa loggia è l’anello mancante che dimostrerebbe la validità dello schema: Massoneria operativa – transizione – Massoneria speculativa.
Nel 1978 la teoria della transizione viene attaccata da E. Ward (anch’egli membro della Quatuor Coronati) non sulla base di nuovi documenti, ma in virtù di una diversa interpretazione di quelli già noti. 
Egli sostiene che prove di una progressiva penetrazione di elementi non-operativi nelle logge esistono in realtà solo per quanto riguarda la Scozia. 
Ma qui l’ammissione di individui estranei al mestiere non produsse alcun mutamento all’interno delle logge, le quali conservarono un carattere strettamente operativo. 
D’altra parte l’esistenza di una Massoneria non-operativa è attestata in Inghilterra nel 1646, anno in cui l’antiquario ed erudito Elias Ashmole venne fatto massone in una loggia a Warrington, nel Lancashire. Tutti questi dati portano Ward alla conclusione che la Massoneria nacque in Inghilterra e che fu speculativa fin dal suo apparire. 
La tesi di una filiazione della Massoneria moderna o speculativa alla Massoneria operativa o di mestiere deve quindi essere respinta in quanto non dimostrabile.
É un luogo comune affermare che fin dai tempi più antichi, sui quali siamo documentati, delle organizzazioni di mestiere medievali erano solite scegliere come membri dei personaggi importanti che non avevano direttamente a che fare con le loro attività professionali. 
Non abbiamo prove che delle società di massoni di mestiere inglesi abbiano mai fatto questo, ma gli archivi delle logge massoniche scozzesi mostrano che esse avevano avuto membri del genere a partire dal 1634. 
Tuttavia è storicamente importante che, malgrado l’afflusso di questi non-operativi, le logge scozzesi senza eccezione abbiano mantenuto un carattere e delle usanze operative fino a diciottesimo secolo inoltrato.

In Inghilterra si sviluppò una situazione completamente diversa e senza precedenti nel XVII secolo, quando cominciarono ad apparire delle logge che dalla loro origine erano indipendenti dal mestiere del massone.
All’ipotesi della transizione è così subentrata quella del prestito, secondo cui la Massoneria speculativa sarebbe stata creata prendendo deliberatamente a prestito testi ed usanze della Massoneria operativa, ma
in maniera del tutto unilaterale, senza autorizzazione, né filiazione diretta. 
Se vi fu un legame con la tradizione operativa, si trattò di un legame indiretto, frutto di una precisa, consapevole volontà di appropriazione.
La messa in discussione della teoria della transizione stimolò gli storici della Quatuor Coronati a cercare spiegazioni alternative. W. Seal-Coon, per esempio, ipotizza che la Massoneria speculativa sia nata come copertura per riunioni cospirative stuardiste nel decennio 1640, all’epoca dello scontro tra la Corona e il Parlamento. 
Poi, durante la Repubblica, le logge decisero di entrare in letargo, rinunciando alle proprie rivendicazioni. 
Tornate sulla scena a restaurazione avvenuta, si proposero come luoghi di convivialità e concordia civile, da cui il divieto di discutere in loggia di questioni politiche e religiose.
Continua… 

Corruzione in Tribunale: già… erano posti lì per spartirsi il denaro pubblico!!!

Avevo anticipato questo post ieri sera…

Sì… non mi ha minimamente sorpreso ascoltare la notizia dal Tg1, perché solo chi crede che coloro che indossano una toga, siano immuni dal compiere comportamenti dissoluti, venali e senza alcun freno morale, mi dispiace per loro, ma dimostrano di essere degli illusi, per non dire fessi!!! 

Ecco quindi scoprire per l’ennesima volta come anche nei tribunali vi siano dei soggetti pubblici, che possiamo tranquillamente paragonare a quegli associati malavitosi, gli stessi che svolgono quotidianamente comportamenti a delinquere!!!

E difatti, nel tribunale di Latina ecco che un un gruppo ben strutturato, ha sfruttato per anni la possibilità di conferire nomine a colleghi e incarichi ai propri amici compiacenti, il tutto per percepire e spartirsi compensi da una cassa messa loro a disposizione da un sistema giudiziario fallace!!!

Lo sanno tutti, il sottoscritto lo ha denunciato nel lontano 2010 eppure nulla è cambiato, il sistema è sempre quello, gli amici degli amici si appropriano di quelle nomine, i figli e/o i familiari di molti magistrati fanno in modo dal ricevere incarichi importanti e soprattutto ben remunerati, per non far nulla, eppure quel sistema fraudolento, prosegue senza che nessuno ci metta mai una pezza!!!

Che schifo, già… se si pensa che la giustizia viene rappresentata da questi soggetti viene – come ho scritto alcuni giorni fa parlando di beni confiscati – il voltastomaco!!! 

Le accuse ci sono tutte e vanno a vario titolo da corruzione per atti contrario ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari, induzione indebita a dare o promettere utilità, eppure, vedrete, come solitamente avviene in questi casi, a nessuno di loro verrà inflitta una condanna da condurli direttamente in un qualche penitenziario…

No… state tranquilli, alla fine il sistema si auto-protegge da se, d’altronde chi dovrebbe mai giudicare quei loro colleghi, già… quanti tra essi possono permettersi di scagliare la prima pietra, d’altronde, molti di essi sono ricattabili e alla fine dovranno piegarsi alle ragioni della casta e supportare  quel sistema corruttivo…

Ha scritto il giudice della Procura di Perugia che l’accordo oggetto dell’indagine era di riversare una parte dei soldi ricevuti, attraverso quelle nomine favorite ed avallate, in completa violazione di legge e soprattutto in esecuzione di un disegno criminoso ben delineato e che ha evidenziato l’esistenza di uno schema collaudato che andava avanti da anni e che, verosimilmente, si è realizzato, come dovrà essere verificato, anche in altre occasioni…

Nell’ordinanza si legge – è quella di una donna che ha bisogno di soldi, ma non perché il suo stipendio sia oggettivamente basso, percependo oltre 3mila euro mensili, ma perché si ostina a voler vivere al di sopra delle proprie possibilità economiche, abitando in affitto a Roma, ma lavorando a Latina, con tutto ciò che ne consegue in termini di spese ordinarie; ma soprattutto la stessa è sembrata non voler rinunciare all’acquisto di oggetti di lusso, come gioielli o orologi”…

Incredibile, sono le stesse parole che ho usato proprio usato in un mio post intitolato Amministratore giudiziario condannato per aver rubato denaro ad una ditta “sequestrata”!!! – link: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/03/amministratore-giudiziario-condannato.html

Secondo il magistrato “ha quindi pensato di sfruttare il proprio ruolo per lucrare sulle nomine del compagno e di amici, dai quali farsi poi remunerare quale atto dovuto; è evidente che quel pubblico ufficiale faceva insomma un uso distorto della propria funzione di magistrato per perseguire tale obbiettivo: sequestri originari, emessi ragionevolmente in maniera legittima e sulla base dei presupposti di legge, o almeno non vi sono allo stato delle indagini elementi per affermare il contrario, hanno costituito l’occasione per porre in essere le successive condotte delittuose, a cominciare dalle nomine di favore.

Ma non solo, coadiuva le attività di gestione della procedura, ne indirizza l’attività giudiziaria ed era determinante nel conferimento di incarichi, rivolgendosi ad amici di vecchia data sollecitando le liquidazioni in favore dei professionisti “raccomandati” e ricavandone cospicue utilità: da un lato infatti riceve a sua volta, dai soggetti dei quali ha mediato la nomina, incarichi all’interno delle procedure, dall’altro è verosimile riceva denaro non dovuto da questi ultimi, sia formalmente per fatture emesse a titolo di ‘consulenza’”.

Dall’ordinanza tra l’altro è emersa anche la consapevolezza del giudice di essere venuta a conoscenza dell’indagine in corso, tanto d’avere provveduto a distruggere il proprio cellulare – poi qualcuno vorrebbe farmi credere che non vi siano talpe a protezione del sistema –   comportamenti che hanno condotto necessario l’arresto visto che gli indagati avevano già iniziato ad inquinare il quadro indiziario!!!

Gratteri: le mafie e la Pa corrotta…

Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, durante un evento organizzato intitolato: “Legalità e Solidarietà: diritti ed etica per un welfare moderno”.

Una cosa è certa, che le mafie utilizzino i canali delle PA per raggiungere i loro scopi è cosa ormai risaputa e quindi nel sentir parlare di “etica” in un paese che non conosce la distinzione tra bene e male, non può che farmi sorridere…
Certo, parlare di etica è veramente difficile, in quanto quel concetto è strettamente legato a comportamenti morali a cui la maggior parte dei miei connazionali dimostra indifferenza, anzi loro hanno scelto il peccato rispetto all’obbligo morale di tendere verso il bene del paese, facendo valere così non virtù, ma quei propri vizi, gli stessi che determinano tutte quelle circostanze illegali, collusive e corruttive, di cui  abitualmente sentiamo parlare nei notiziari.

Ciò che non si vuol comprendere è che quei responsabili delle pubbliche amministrazioni, proprio per il ruolo che ricoprono, sono chiamati quotidianamente ad agire in modo etico e morale, cercando quindi di fare sempre ciò che è giusto per il bene comune.

“Il problema del contrasto alla corruzione e ai collegamenti con le mafie – precisa ancora il Procuratore – è difficile da risolvere perché quest’ultime non fanno più uso di metodologie coercitive bensì mirano a trovare accordi anche con quella parte della pubblica amministrazione che preferisce farsi corrompere”.

E sì perché va detto, a nessuno di loro viene richiesto in maniera forzata di compiere quelle azioni irregolari o contrarie alla legge, non si tratta quindi di dover subire pressioni esterne che rendono quindi difficili le decisioni da prendere, quelle eticamente giuste…

No… essi si prestano in maniera spontanea a quelle azioni, offrono a quel sistema corruttivo se stessi pur di ricevere qualcosa in cambio, tra l’altro va detto, quella mancata moralità porta ciascuno di essi a non pensare minimamente a quelle eventuali conseguenze negative che si potrebbero ahimè patire, perché sanno che la giustizia, quella messa in campo dentro i Tribunali, non giungerà mai a loro… 
D’altro canto va detto, a poco o nulla servono quegli strumenti di controllo, ad esempio i codici etici, di condotta, i controlli interni ed esterni etc… accertamenti che non modificano minimamente le azioni improprie di molti funzionari pubblici, che per come vediamo ogni giorno, continuano ad essere costanti se non in aumento…

E difatti, “negli ultimi decenni – sottolinea Gratteri – c’è stato nel nostro Paese un forte abbassamento della morale e dell’etica che ha investito il mondo delle professioni, facilitando le mafie e portando ripercussioni nel lavoro. In particolare le mafie, non hanno più il problema di doversi arricchire perché già lo sono di loro, il reale problema difatti consiste nel giustificare la ricchezza posseduta, in particolare quando chiamati in causa dalle forze dell’ordine, ed allora ecco che improvvisamente si scopre come quel denaro sia servito per acquistare alberghi, ristoranti, pizzerie, terreni, attività commerciali, imprese, ma nonostante tutto ciò, non sono ancora capaci di fare il riciclaggio sofisticato”!!!

Ma d’altronde va detto, osservando come la corruzione si sia fortemente connessa con quasi tutte le attività di questo Paese, grazie soprattutto anche a decisioni politiche scellerate che vanno nella direzione opposta ai concetti di legalità, ecco che si palesa ovunque una totale sfiducia dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, ma non solo, anche di quel sistema giudiziario che si macchiato di connivenze massoniche e mafiose, le stesse che hanno fatto perdere efficienza ed efficacia alle istituzioni pubbliche, causando un danno sociale ed economico significativo.

Il Procuratore Gratteri suggerisce quindi che per i sopraddetti motivi vi sia bisogno di “sbloccare le assunzioni nella pubblica amministrazione, perché in Italia a soffrire sono le forze dell’ordine e gli uffici giudiziari. Solo sbloccando le assunzioni, avremo persone specializzate e capaci”!!!

Ma vorrei chiedere al procuratore, quando ad essere assunti saranno i giovani “raccomandati”, quando quelle assunzioni verranno – per come abitualmente avviene – pilotate da quel sistema corrotto, quando quei giovani sono i figli dei genitori immorali e soprattutto ricattati di questo Paese, gli stessi che hanno trasmesso ai loro figli quel germe infetto della corruzione, mi dica, cosa ci potremmo mai aspettare da questa nuova linfa che trasporta solo fetido marciume???   .

Procuratore, comprendo il suo nobile sentimento d’aspettazione fiduciosa che ha nei confronti delle nuove generazioni, ma ritengo che questa sola speranza non basti a cambiare il Paese, perché solo cambiando le regole, rafforzando la trasparenza, adottando leggi e normative che impongono la pubblicazione di informazioni sulle attività svolte e soprattutto attraverso l’accesso del pubblico a tali informazioni, di cui la maggior parte di esse, mostra essere ancora obsolete.
Proprio ieri ad esempio, nel ricercare un contatto telefonico all’interno di una pagina web istituzionale, mi sono imbattuto su numero telefonici del tutto inesistenti (difatti sto già preparando il mio prossimo post…).

Ecco, da quest’ultimo esempio si comprende in quale paese viviamo, uno Stato dove ai suoi cittadini  non interessa nulla, se non le proprie “robe” già come quel “Mazzarò” nella novella del Verga;  pensano tutti ai propri interessi o come ripeto spesso, al proprio orticello, poi per il resto, ciascuno, si fai i caz… propri e degli altri pensa: possono pure morire!!! 

 
Auspicare quindi che attraverso lo sviluppo di una cultura d’integrità e responsabilità si possa modificare questo attuale stato di cose o che attraverso la formazione e la sensibilizzazione di giovani funzionari pubblici si riesca finalmente ad elevare a quei valori etici ed morali, gli stessi che dovranno guidare nel tempo ogni loro azione, beh… mi sembra tutto alquanto magnifico, peccato che tutto ciò, sia ancora fortemente distante dalla realtà!!!
La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.
Sant’Agostino

L’organizzazione più pericolosa in Italia è…

Oggi – a differenza di quanto si potrebbe pensare – l’organizzazione più pericolosa al pari quasi di  quelle criminali che operano nel nostro paese, come la mafia, la ‘ndragheta, la camorra o la sacra corona unita, ve ne una – se pur non violente come quelle sopra riportate ed operando all’interno di un contesto delineato, solitamente regionale (anche se non disdegnano operazioni al di fuori del loro territorio) e basando la loro crescita sulla l’illegalità finalizzata alla accumulazione di capitali che viceversa agisce con modalità certamente peggiori!!!

L’associazione a cui faccio riferimento è ancor più infima, perché basa la sua forza sulla ramificazione economica, finanziarie e politica del nostro Paese…

In particolare è sul contesto relazionale che determina di fatto la propria penetrazione, con acquisizioni e gestione delle posizioni di potere ed avvalendosi di un modello culturale ormai collaudato che approfitta delle debolezze umane e che determina quel risaputo consenso sociale…

Da una più attenta analisi si può individuare al suo interno tutta una serie d’individui che operano all’interno dello Stato, già… nello Stato, quasi che questo organismo statale fosse diviso in due: da una parte vi sono i politici, magistrati, forze dell’ordine, che ogni giorno contrastano l’illegalità e la corruzione di questo Paese, dall’altra vi sono i loro omologhi, sì… soggetti che operano in simbiosi con quegli apparati, ma che di fatto sono legati – per non dire sottomessi – ad alcuni rami della politica collusa, della massoneria, congregazioni, circoli, ordini, associazioni imprenditoriali, ed anche di conseguenza a affiliati di quelle associazioni criminali…  

D’altronde si sa, la natura umana di questi soggetti è così avida che punta solitamente la propria ascesa sociale su tre fattori: in primo, la competizione, il secondo, la diffidenza ed il terzo e questo per loro rappresenta è il più rilevante, la gloria!!!

Infatti, se con il primo si tenta di guadagnare sempre più denaro e attraverso il secondo che si raggiunge la desiderata sicurezza, ma è grazie al terzo che si ottiene quella voluta reputazione, che permette di detenere quel potere in grado di tenere in soggiogare gli altri!!!

D’altronde qualcuno dimentica che sin da i tempi antichi era stata messo in evidenza il contrasto che poteva esistere tra la legge degli uomini e la legge morale… ed infatti, vedasi quanto accaduto in questi ultimi trent’anni…

Si è venuta ad affermata – grazie a politiche scellerate realizzate dai vari governi nazionali, in particolare la promulgazione di leggi “ad personam” basate su scelte inique – quella cultura dove tutto è permesso, una totale disobbedienza sia alle regole civili che al rispetto delle leggi e dei doveri, una “cultura della legalità” portata ormai alla disobbedienza, e di contro, un legame sempre più coeso con quelle associazioni mafiose che hanno fatto diventare quel rapporto quasi un’eccellenza.

Fintanto che gli uomini resteranno gli sessi che da quegli apparati hanno condizionato gran parte del nostro Paese, state certi che poco o nulla cambierà, bisogna viceversa affidarsi a tutti quei nomi e cognomi che si sa essere persone per bene e soprattutto moralmente incorruttibili e di questi ve ne sono tanti… 

Certo sono poco conosciuti, perché non stanno come quelle statuine in bella vista, ma vi assicuro che il loro dovere lo compiono ogni giorno in maniera corretta ed è grazie al loro contributo, per non chiamarlo sacrificio, che il nostro Paese può ritenersi per fortuna ancora serio!!!

Mazzette a funzionari pubblici per aggiudicarsi appalti!!!

Se fossimo in un altro Stato – moralmente più onesto – questa notizia sarebbe di per se sorprendente, ma da noi, essa rappresenta la consuetudine e credetemi se dico che ancora oggi non comprendo, come siano in molti a meravigliarsi…

Le gare d’appalto vengono truccate e le modalità adottate sono talmente banali che anche un bambino sarebbe in grado di attuare quei meccanismi ed espedienti… 

Ma tanto non cambia nulla, sì… certo, leggo come ciascuno di voi quelle abituali ordinanze cautelare emesse, la serie di nomi che vengono pubblicati nelle testate di cronache, i funzionari che finiscono per qualche giorno in penitenziario e come la maggior parte di quegli indagati finisca ai domiciliari con obbligo di dimora… 

Ma per il resto, non pensate di recuperare le somme sparite, già tutte quelle bustarelle negli anni ricevute, quelle tangenti in cambio dell’aggiudicazione di quegli appalti… 

Ormai quelle somme sono sparire o meglio, una parte di esse servirà ora per pagarsi uno studio legale affinché col passar del tempo, si possano allievare o eliminare del tutto quelle accuse infamanti che appartengono a comportamenti degenerativi che tanto bene ormai conosciamo: corruzione, turbata libertà degli incanti o nel procedimento di scelta del contraente e via discorrendo… 

Sì… qualche magistrato coraggioso proverà ad eseguire una serie di sequestri non solo a quei soggetti, ma anche ai loro familiari, ma poi sappiamo bene come tutto quel lavoro d’indagine dovrà scontrarsi con interminabili processi di primo grado e quindi di secondo per finire in cassazione e chissà se con il tempo, tutto verrà dimenticato e alla fine non si giunga ad una assoluzione piena, già… perché il fatto non sussiste!!!

Cosa dire, mi sono stancato di leggere queste notizie, sono amareggiato dal costatare come in tutti questi anni nessuno abbia fatto nulla affinché questo mio Paese diventasse più onesto e certamente più civile, dove tutti noi potremmo godere di pari condizioni e non vi sarebbe necessità di vedere molti miei conterranei svendere la propria dignità!!!

Ma si sa… con il termine “dignità“, ci si riferisce al valore intrinseco dell’esistenza umana che ogni uomo (in quanto persona) è consapevole di rappresentare nei propri principî morali, nella necessità di liberamente mantenerli per se stesso e per gli altri e di tutelarli nei confronti di chi non li rispetta!!!

E difatti, è proprio nella frase sopra riportata il problema fondamentale che assilla la maggior parte dei miei connazionali che è per l’appunto quello di non voler cambiare per avere in tasca qualche euro in più!!!

Ascoltate gli altri sparlare??? Attenti… perché quelle avverse valutazioni potrebbero un giorno valere anche per voi!!!

Sembra che i miei conterranei abbiano una particolare predilezione nello sparlare gli altri… Non so dirvi i motivi, sarà forse per quel senso intrinseco d’inferiorità… sarà perché si sentono profondamente limitati o forse chissà, perché tentano in ogni modo, di porre se stessi in una posizione superiore…

Per la maggior parte si tratta di orgoglio, la cattiveria d’altronde costituisce l’ultima delle soddisfazioni a cui mirano, in loro vi è una forte dose di compiacimento nel riportare il male degli altri, proprio perché i soggetti di cui si vuole “sparlare” sono persone speciali, inconsueti, direi fuori dal comune… 
Non potendo avere quindi il controllo su di essi, non riuscendo ad assoggettarli si prova a metterli in cattiva luce, in particolare con gli amici, i conoscenti, i quali solitamente per incoraggiare quei consigli (malvagi) ricevuti, finiscono per metterli in pratica, ritrovandosi coinvolti in problematiche ben più grandi di loro…
C’è un bellissimo passo della Bibbia che dice, no… non quello famoso “Non giudicate, affinché non siate giudicati”, ma un altro: “Chi dice male del fratello o chi giudica il fratello, parla male della legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei uno che la mette in pratica, ma un giudice. Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?
In ogni caso su quanto sopra riportato va compresa una situazione…
Solitamente quanto viene detto sugli altri non è veritiero, ma presupponendo per ipotesi che lo fosse, quanto espresso in quel giudizio, sarà certamente condizionato, in quanto basa quelle proprie valutazioni su fattori personali che quasi sempre, nulla centrano con quel soggetto o la sua professionalità…  
E noi tutti, nell’ascoltare quelle parole, dovremmo chiederci sempre, quanto di vero e di falso vi sia… ma come purtroppo accade, non ne abbiamo voglia o chissà… forse non vogliamo mancare di rispetto a quel nostro interlocutore e se pur non si è tanto convinti, si asseconda quel nostro amico confidente… 
Nel far ciò, non va dimenticato che, quanto si sta ora compiendo nei confronti di quell’individuo, potrebbe la prossima volta ritorcersi contro di voi e chissà quanti quel giorno prenderanno le vostre difese e viceversa, quanti vi accuseranno, buttandovi addosso quello stesso fango, che ora voi provate rovesciate ad altri…
Come ripeto sempre alle mie figlie, non vi fidate degli altrui giudizi ma ragionate sempre con la vostra testa; vedrete, ne guadagnerà anche il vostro cuore…
D’altronde, ho sempre pensato che chi parla abitualmente male degli altri con noi, prima o poi, parlerà male di noi con gli altri!!!
Già… è solo questione di tempo…

La nave "Sea Watch" istiga chiunque alla disobbedienza delle leggi Italiane!!!

Se chiunque – in particolare se straniero –  si può permettere di fare ciò che vuole senza rispettare le nostre leggi, significa che noi ITALIANI possiamo fare altrettanto!!!
Un comandante tedesco di una imbarcazione olandese definita “ONG”, si permette di dettare le proprie regole al nostro paese, in virtù di chissà quale principio morale d’assistenza umanitaria, decidendo di far ciò che si vuole… 
Ed allora in virtù di questo principio di solidarietà, il sottoscritto ha pensato di dare il via ad una raccolta umanitaria di fondi, per affittare un centinaio di bus e trasportare così migliaia di extracomunitari presenti nel nostro paese (in particolare qui in Sicilia), al solo fine di far riunire essi, con le loro famiglie presenti in quei paesi del nord europa: Germania e Olanda. 
E si… perché non si può continuare con questa ipocrisia (per lo più “partitica”), dove da un lato troviamo un ministro degli interni “cattivo” chiamato Salvini… e dall’altra parte, tutta una serie d’individui politici “buoni“, premurosi e interessati a bene di quei poveri migranti…
Ma l’Europa “buonista“… in tutto questo dov’è??? 
Com’è possibile che quando si tratta di sostentare sentimenti di tolleranza e benevolenza sono tutti presenti, mentre… quando si dice loro di far entrare un centinaio di migranti in que loro paesi, si girano dall’altra parte???
E’ uno schifo… perché questi Stati europei si dicono garanti di quelle vite, ma nella realtà, sono proprio essi i primi a sfruttare i paesi d’origine di quei migranti, incentivando e garantendo la stabilità di governi a conduzione “dittatoriale“, al solo fine di ricevere in cambio, quelle ricchezza prelevate dai loro sottosuoli…
Potrei fare una lista di questi nostri governi europei (tedeschi, olandesi, francesi, inglesi) che si sa… sovvenzionano con armi e denaro quei governanti africani e dall’altro costringono, centinaia e centinaia di migliaia d’individui, a dover scappare con i loro cari da quelle proprie terre natie, sperando di trovare altrove una minima possibilità di sopravvenienza… 
Il capitano Rakete ora giunge in prossimità delle nostre coste e violando tutti i divieti d’ingresso, vorrebbe a mezzo web farci la morale, sì… a noi italiani!!!
Dimentica però la realtà di quei paesi africani… regioni che viceversa il sottoscritto conosce benissimo, avendo vissuto sulla propria pelle l’avvento di una dittatura e di conseguenza la successiva guerra civile… 
Noi – sì… noi siciliani – non possiamo più  accogliere nessuno, visto che ad ogni angolo di strada ci ritroviamo sommersi di extracomunitari, persone certamente meravigliose, ma che meritano d’avere un po’ più di dignità, condizione quest’ultima che in questo momento, da noi – ma non solo da noi, ma ovunque nel vecchio continente – non possiedono!!!  
Basta quindi con questa ipocrisia del cazzo!!!
Il comandante Rakete diriga quella sua imbarcazione verso i porti di Rotterdam e Amburgo e vedremo lì… con quanta accoglienza verrà ricevuta…
Sono certo che appena proverà ad attraversare le acque territoriali di quei due paesi, verrà immediatamente affondata: lei e tutti i suoi ospiti a bordo!!!
Prima quindi farci morale a noi e scagliarci la pietra… tolga la trave dagli occhi dei rappresentanti di quei governi, che Lei – con la sua nazionalità e la nave che dirige – tanto bene rappresenta!!!

Sequestri??? Tranquilli siamo solo all’inizio!!!

Ora la strada è stata intrapresa e non si può tornare indietro…

Quindi, possiamo certamente aspettarci a breve tutta una serie di ulteriori confische e sequestri di società e chissà se f,orse… non solo di quelle!!!
E finito il tempo per quei “prestanome” intestatari di società, di cui abbiamo letto attraverso l’intercettazioni o le inchieste giudiziarie d’esser di proprietà di boss di “cosa nostra” che poi, di volta in volta e con il passar degli anni, a seconda degli arresti o dei provvedimenti giudiziari intervenuti, hanno dovuto cambiar nome, prendendo quasi sempre spunto da quello dei nuovi detentori, ma lasciando (nei fatti) inalterato il nome reale di quella proprietà…

D’altronde come dimenticare ad esempio l’impresa edile di proprietà dei capi mafia Riina e Provenzano… già, la famosa “RIPRO S.r.l.”, denominata così dai rispettivi nomi dei boss di cosa nostra, oppure quell’altra società della sorella della moglie del boss che avrebbe costituito in Costarica denominata ( con il suo cognome…) “Armonia Parvin Sa”…

Come vedete vi è molta fantasia in quei nomi e difatti a breve mi aspetto di leggere nelle prossime inchieste della nostre Procure, i nomi di alcune società – non solo italiane ma anche estere – di cui io stesso potrei anticiparne i nomi…
Sono costituite appositamente per fare da “arieti” a quei sistemi di controllo anti-corruzione fin qui portati avanti dallo Stato che servono per bloccare quelle società che dimostrano aver legami con la criminalità organizzata…
Ecco quindi che allora – grazie anche ai consigli ricevuti da quei loro consulenti fiscali, veri e propri professionisti di economia e finanza, maghi specializzati nel provare a fottere tutte quelle procedure di controllo – si prova a disarcionare i blocchi e i controlli previsti, per riuscire a compiere tutte quelle loro attività illegali…

Per cui, da un lato troviamo uno Stato che prova – attraverso le proprie forze dell’ordine – a contrastare quei sistemi illeciti e corruttivi, vedasi per ultimo il sequestro al link: https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2019/04/sic-comiso-cava-abusiva-area-archeologica-ae0e42ef-036b-4a80-a6c8-f7850547326f.html mentre dall’altro vi sono tutta una serie di soggetti che quotidianamente si dedicano ad attuare procedure irregolari, affinché quei loro business possano superino enormemente i limiti solitamente previsti per gli utili d’impresa, in particolare guadagnando sempre più attraverso quelle note procedure abusive di evasione e riciclaggio, non certo consentite dalla legge, ma soprattutto non conformi con quanto previsto da quella cosiddetta “morale”!!!
Ma d’altronde di quale etica stiamo parlando…   

Un Paese che si regge sull’illecito è perfetto e non privo d’una sua armonia…

Già, prima d’aver deciso di trasferirmi, conoscevo molto bene un Paese che si reggeva sull’illecito!!! 
Non che mancassero le leggi, né che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti, più o meno, dicevano di condividere. 
Ma quel sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perché quando ci si abitua a disporre di molti soldi non si è più capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si potevano avere solo illecitamente cioè chiedendoli a chi li aveva, in cambio di favori illeciti. 
Ossia, chi poteva dar soldi in cambio di favori in genere, già aveva fatto questi soldi mediante favori ottenuti in precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in qualche modo circolare e non privo d’una sua armonia.
Nel finanziarsi per via illecita, ogni centro di potere non era sfiorato da alcun senso di colpa, perché per la propria morale interna ciò che era fatto nell’interesse del gruppo era lecito; anzi, benemerito: in quanto ogni gruppo identificava il proprio potere col bene comune; l’illegalità formale quindi non escludeva una superiore legalità sostanziale. 
Vero è che in ogni transizione illecita a favore di entità collettive è usanza che una quota parte resti in mano di singoli individui, come equa ricompensa delle indispensabili prestazioni di procacciamento e mediazione: quindi l’illecito che per la morale interna del gruppo era lecito, portava con se una frangia di illecito anche per quella morale… 
Ma a guardar bene, il privato che si trovava a intascare la sua tangente individuale sulla tangente collettiva, era sicuro di aver fatto agire il proprio tornaconto individuale in favore del tornaconto collettivo, cioè poteva senza ipocrisia convincersi che la sua condotta era non solo lecita, ma benemerita.
Il paese aveva nello stesso tempo anche un dispendioso bilancio ufficiale alimentato dalle imposte su ogni attività lecita, e finanziava lecitamente tutti coloro che lecitamente o illecitamente riuscivano a farsi finanziare. 
Perché in quel paese nessuno era disposto non diciamo a fare bancarotta ma neppure a rimetterci di suo (e non si vede in nome di che cosa si sarebbe potuto pretendere che qualcuno ci rimettesse) la finanza pubblica serviva a integrare lecitamente in nome del bene comune i disavanzi delle attività che sempre in nome del bene comune s’erano distinte per via illecita. 
La riscossione delle tasse che in altre epoche poteva ambire di far leva sul dovere civico, qui ritornava alla sua schietta sostanza di atto di forza (così come in certe località all’esazione da parte dello Stato s’aggiungeva quella delle organizzazioni criminali o mafiose), atto di forza cui il contribuente sottostava per evitare guai maggiori, pur provando anziché il sollievo della coscienza a posto la sensazione sgradevole d’una complicità passiva con la cattiva amministrazione della cosa pubblica e con il privilegio delle attività illecite, normalmente esentate da ogni imposta…
Continua…

La massoneria in Sicilia… a Catania???

Se sperate di conoscere i nomi dei politici o di quegli imprenditori che sono attualmente affiliati a quelle logge massoniche, beh… potete stare freschi!!! 
Nessuno di loro vi dirà mai di far parte di quel sistema celato, anzi viceversa, chi fa sfoggio di appartenervi, significa che non sa neppure di cosa stia parlando e quel suo atteggiamento spavaldo dimostra come serva esclusivamente a quell’individuo, per dare sfoggio ad amicizie e conoscenze che neppure conosce… 
Quanto compiuto difatti da quest’ultimi, serve esclusivamente come si dice a Catania “pi’ spacchiarisi“, cioè per darsi un atteggiamento degno d’ammirazione, ma nello stesso tempo quel significato possiede anche un spiegazione “negativa”, rappresentata da quel modo di fare… “u spacchiusu“, cioè l’essere spaccone o arrogante.
Per cui, è impossibile sapere quanti e quali uomini istituzionali, politici, assessori, dirigenti, ecc… prima di diventare importanti e conquistarsi una poltrona, siano dovuti transitare da quelle logge, per poi mettersi a disposizione di quei superiori, che poi sono gli stessi che governano quella struttura piramidale e le sue gerarchie…
Ecco perché prendendo in esame una parte di questa regione, ad esempio il territorio etneo, si comprende come, anche soltanto a pelle che… (la possibilità di sbagliarmi è alquanto remota) sono molti gli ambienti che mostrano essere sotto le mani di questa massoneria/mafiosa, la stessa che  influenza, determina e condiziona tutti gli apparati di questa nostra città… 
Si… ora saranno in molti a “urlare” che quanto sto scrivendo non rappresenta la realtà dei fatti!!! 
Già… ma d’altronde loro sono i figli di quei genitori che negli anni passati, gridavano che la mafia non esisteva e poi, dopo quarant’anni, abbiamo scoperto cos’era accaduto…
Ripeto… la Massoneria comanda a Catania e le società che orbitano dietro quelle logge, sono le uniche – in un periodo che manifesta essere ancora fortemente in crisi – che evidenziano una crescita esponenziale non indifferente, sono le stesse che “incredibilmente” si aggiudicano gli appalti pubblici, sono società capaci di diversificano i loro utili investendoli in altre realtà, come quelli del settore immobiliare, commerciale, della grande distribuzione, dei trasporti, ecc…  lasciando tutti gli altri… con le mani vuote!!!
E quindi mentre la concorrenza muore… incontrando in quel loro percorso tutta una serie d’impedimenti, limitazioni, ostruzioni, sia bancari che a causa di quei responsabili “corrotti” di enti pubblici, loro… grazie a quella affiliazione, vanno dritti come un treno senza mai fermarsi… arricchendo sempre più le loro tasche e lasciando le briciole a quei loro lacchè…
D’altronde questa è una terra che non ha scampo… perché la maggior parte dei suoi conterranei (tra cui anche coloro che risultano essere legati alla criminalità organizzata), si è messa a disposizione di queste organizzazioni, offrendo ad essi qualsivoglia servizio!!!
Quindi… altro che adepti, uomini liberi e fratellanza a base morale… 
Qui di comportamenti virtuosi non vi è nulla… anzi tutto il contrario, perché ciò a cui si punta è esclusivamente il potere e il denaro, due fattori che nulla possiedono con quei principi e quella ideologia umanitaria…
Altro che “livella”, altro che principi egualitari, qui la bolla è tutta da un lato e favorisce soltanto chi ne fa parte!!!

L’insostenibile leggerezza del "senso civico"…

 La storia che voglio raccontarvi oggi, desidera mettere in evidenza uno strano valore, quello del  “senso civico“, manifestato da molti miei conterranei in maniera “leggero“…

Non solo… quanto sto per riportare fa comprendere in maniera efficace, perché da noi ,non cambi mai nulla… 
Proverò quindi ad analizzare quel tema della leggerezza dell’essere, dinnanzi alla messa in pratica di quei principi di senso civico e di come questi si alterano se agiscono in maniera individuale e quindi personale oppure se il concetto viene visto da un punto di vista sociale o istituzionale…
Ed allora… stamani mi trovavo presso un ufficio pubblico, dopo aver preso il numero di prenotazione – vi erano all’incirca una ventina di persone – sono rimasto in attesa del proprio turno. 
Ascoltavo discutere dietro di me su alcuni temi interessanti, che andavano dal senso civico al rispetto delle regole, dalla legalità a quegli odiosi atteggiamenti verbali aggressivi…
Potremmo paragonare quelle discussioni, come le solite frasi fratte, di quelle che sentiamo ogni giorno, niente di più, niente di meno…
Ciascuno di loro, in maniera garbata, elencava le proprie virtù e metteva in evidenza i difetti degli altri, in particolare dei propri concittadini, criticando i modi irrispettosi solitamente praticati, quella generale mancanza di educazione e quel voler in ogni circostanza soverchiare gli altri… 
Ed ancora continuando con quell’elenco, ecco discutere su quel odioso clientelismo, quei favoritismi applicati agli amici, alla politica, a quella diversità di vivere all’interno delle regole…
In particolare era quello dietro di me che più di tutti incuriosiva… sì perché a differenza degli altri, dimostrava a parole d’essere fortemente ostinato nel voler lottare contro questo sistema arrogante e prepotente… 
Sembrava quasi un insegnante e primeggiava con quella voce baritonale su tutti gli altri presenti…
Era soprattutto molto convincente, già… con quei suoi esempi positivi, io stesso mi sono meravigliato di sentire un soggetto che, come il sottoscritto, provava a trasmettere quei valori morali, così tanto importanti… 
Ho pensato tra me… forse non tutto è perso, forse con queste premesse qualcosa si potrà anche salvare, sì… se diventiamo in tanti questa terra potrà mutare… 
Ho ricordato quella frase del giudice Falcone che diceva: “ Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così”!!! 
Ma qui, dinnanzi a quella stanza, qualcosa stava accadendo… e mentre viaggiavo entusiasta con il pensiero a quanto stava accadendo… è uscito da quella stanza uno dei due impiegati.
Ho notato che salutava affettuosamente quel nostro “oratore” e quindi, spostandolo in disparte ho sentito che gli chiedeva di cosa avesse bisogno…
L’impiegato lo ha accompagnato in una stanza adiacente vuota e quel cosiddetto “moralista” ha iniziato a uscire da una carpetta alcuni documenti per farli visionare… 
Sono passati alcuni minuti e quel dipendente è rientrato nella propria stanza d’ufficio, per riuscire nuovamente alcuni minuti dopo con alcun stampati…
Guardavo la scena… la visione dei documenti, un abbraccio caloroso e dopo i saluti, la promessa di rivedersi presto…
Incredibile… avevamo assorbito tutti quelle bellissime asserzioni, per poi vedere che i fatti, dimostrassero il contrario…
A quel punto ho riguardato il mio numero di prenotazione… era il 9, già nel frattempo era giunto il mio turno, ed allora mi sono alzato e incuriosito ho chiesto chi avesse il numero successivo al mio e cioè il 10… 
Nessuno mi ha risposto, ciascuno elencava il proprio numero, ma nessuno aveva il 10, allora ho chiesto se qualcuno sapesse che numero avesse quel signore che si era appena allontanato… 
Una signora mi ha confermato che fosse giunto prima e quindi avendo lei l’11, quel signore avrebbe sicuramente dovuto avere il 10!!!
Mi sono detto: “guarda un po’… bastava attendere una posizione e veniva il suo turno”!!!
Ma egli, con quel suo gesto, provando a sopravanzare gli altri ha lordato le regole morali di senso civico, già… è come se tornato indietro di mille caselle, sì…ricordate quel “gioco dell’oca” ora è posizionato nella casella di partenza iniziale, ma non solo… con quel gesto compito egli ha perso due volte: la prima volta… la  dignità, mentre la seconda volta, ha dimostrato di essere come a tutti gli altri!!!
Ed allora mi è tornato nuovamente in mente quella frase di Falcone… si perché mi ero dimenticato di dirvi che la frase riportata sopra proseguiva e diceva: “Solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare… ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare”!!! Infatti…

L’impressione che se ne ricava… è che molti stanno con due piedi in una scarpa!!!

Ho letto una volta una frase che diceva: “Stare con due piedi in una scarpa porta all’autodistruzione dei sentimenti”!!!
Penso che quella frase sia corretta, perché nessuno di noi può pensare di vivere la vita, stando con due piedi in una scarpa o come qualcuno “cattivamente” direbbe “tenendo un piede in due scarpe“!!!
Ma se ci fate caso è quanto avviene continuamente, almeno il sottoscritto si accorge di ciò ogni giorno, sì ogni qualvolta che metto alla prova le persone, ed essi si dimostrano “fallaci” in tutto e per tutto… 
Non tutti ovviamente, ma la maggior parte sì… e non importa a quale categoria appartengono, non incide sapere che quei soggetti fanno parte di una categoria posta al di sopra delle altre, che per la loro funzione sono messi a difesa dei cittadini, dei loro problemi, uomini e donne che appartengono alle istituzioni, ad enti posti a difesa dei lavoratori, ad associazioni di legalità, ad ordini professionali e via discorrendo…
Ciascuno di loro sembra spaccare il mondo, già… ascoltando le loro parole si ha come l’impressione che essi non abbiano timore di nessuno, che sono disposti a combattere per noi, che operano contro quel sistema clientelare corrotto e mafioso…
Ma quando nella pratica ci si ferma a valutare quelle loro azioni, ci si accorge come a tremare non vi sia nessuno, e sì… perché i primi ad essere scomparsi sono proprio loro!!!
La verità è che nella sostanza hanno tutti paura, il timore di perdere quella posizione acquisita, di mettersi di traverso a quel sistema, in particolare andare contro quanti si sa appartengono a quell’apparato… 
Ecco quindi che la maggior parte… sta con “due piedi in una scarpa”!!!
Come si dice a Catania: “Si scantunu“… ee è il motivo per cui non fanno nulla!!!
Non si tratta d’ aver paura per la propria vita, no… qui non vi è in gioco la sopravvivenza fisica, qui c’è qualcosa di più potente che è il dover affrontare la paura di cambiare la propria vita, di mettere a repentaglio quanto si è conquistato (immeritatamente…) e non si vuole perderlo!!!
Peraltro è lo stesso sentimento inequivocabile che ha dominato tuttala loro vita, la paura di sbagliare, di mettersi in evidenza, di mostrare il proprio coraggio!!!
Ma questi soggetti hanno trascorso tutta la loro esistenza ad evitare i rischi a qualunque costo, hanno preferito smettere di vivere con dignità e si sono piegati alla consuetudine… ed è per questo motivo… sì è grazie a loro che questa nostra terra non cambia, non migliora, ma resta sempre sempre la stessa, perché il vero problema in fondo… sono loro!!!   
Lo so… difficilmente si riuscirà a cambiare questo sistema, quantomeno in tempi celeri…
Mi consola però sapere che alla fine: “Chi oggi si diverte a vivere con due piedi in una scarpa…  finirà sicuramente con il camminare scalzo”!!!

Un augurio per il 2019… molto, molto particolare…

Tra i tanti messaggi d’affetto ricevuti, uno in particolare mi ha fatto sorridere…  
Si perché senza saperlo quel mio amico, mi ha inviato un messaggio, che rappresenta perfettamente quanto forse qualcuno vorrebbe recapitarmi realmente… 
Sarà forse per quanto vado compiendo in quel mio ruolo di delegato dell’Associazione di legalità “Emanuele Piazza”…
Sarà per quella mia insita natura che fa sì di portare in evidenza circostanze nelle quale sono palesemente evidenti criticità, dalle quali scaturiscono fattori corruttivi ed illegali…
Cosa aggiungere… sarà forse perché a differenza della maggior parte delle persone credo in quei valori alti di rettitudine e di onestà, sani principi di giustizia e giustezza!!!
Sarà anche per quella morale intransigente che prova a contrastare quell’influenza esterna e che certamente non può essere ricattabile o messa in discussioni da compromessi compiuti nel corso della propria esistenza…
Il sottoscritto d’altronde ritiene che ciascuno di noi prima o poi deve fare delle scelte, ed è in base a quelle decisioni che si stabilisce  dove voler stare e quali conseguenze avranno quelle decisioni nel proseguo della propria vita…

Come dico sempre, il bene e il male sono ogni giorno lì… e c’è un solo modo giusto di procedere, perché l’altro si sa… è sbagliato!!!

Se scegliamo quindi la verità, agiremo in maniera retta, altrimenti faremo parte di quella massa, che quotidianamente vive nelle disonestà… e non mi riferisco esclusivamente ai delinquenti, ma soprattutto a quanti, celati sotto l’immagine di persone distinte e perbene, compiono ogni giorni azioni sleali…
Non è mia intenzione ora mettermi ad insegnare come riconoscere il bene dal male, soprattutto perché non vi è nessuno disposto oggi ad imparare o a seguire quei concetti…
La maggior parte, preferisce inseguire la strada meno tortuosa, quella che da immediate soddisfazioni e gratificazioni personali e poco importa quante volte ci si dovrà guardare alo specchio e dirsi “guarda… che sei peggio di loro“!!!    
Quei “loro” che mirano essenzialmente ad una cosa, a non avere problemi di nessun genere, anzi potrei aggiungere, che i problemi li evitano e/o certamente non li affrontano…
Quell’ingrato compito lo lasciano solitamente agli altri… certamente più coraggiosi o forse dovrei dire più retti!!!
Peraltro, non vi sarà mai alcuna coccarda per chi si sforzerà di vivere in maniera corretta, anzi tutt’altro, si verrà messi alla gogna e si verrà attaccati per tutte le azioni compiute, le stesse che procureranno a questi soggetti “onesti” parecchi problemi personali, in quanto si proverà in tutti i modi di metterli in cattiva luce, allorché – quando non ci si riuscirà – si proverà ad intimidirli e infamarli, con parole o chissà anche son dei messaggi come quello pubblicato ora sopra per scherzo, ma che abbiamo visto tante volte espresso realmente… ma che alla fine, ha sbattuto in quel muro chiamato legalità!!! 
D’altro canto, non è necessario essere avvocato o magistrato per sapere che la legalità e la giustizia sono lontani dall’essere sinonimi…

Catania senza morale…

Un articolo meraviglioso, quello scritto dal giornalista Antonio Condorelli sul Live Sicilia Catania:
In maniera perfetta descrive quanto in questi anni il sottoscritto vada urlando in tutte le sue pagine social…
Sì… un vero e proprio dissesto morale che pervade e impregna da sempre questa nostra città, la stessa che potrebbe essere al primo posto per bellezza, cultura, arte, cucina, genialità e quant’altro ed invece si ritrova sempre negli ultimi posti, in tutte le classifiche!!!
Mi permetto inoltre di condividere quasi tutti i commenti pubblicati ed anche quelli che per ragioni ovvie, non potranno essere da quella testata riprodotti… e non si tratta di adottare censure o atteggiamenti omertosi, bensì di tutelare un quotidiano online, che a causa delle sue inchieste subisce ogni qualvolta delle querele…
Mi permetto comunque di riprendere uno dei commenti pubblicati, che in maniera dettagliata, riporta uno spaccato della cittadina etnea: 
Catania, una città abbattuta dal malaffare che trasversalmente ha intaccato tutti i sistemi nevralgici istituzionali, generando un sistema di accentramento del potere e degli affari concentrato nelle mani di alcune persone che di fatto da decenni violentano questa città con l’unico obiettivo di cristallizzare il destino della città, rendendolo immutabile e sempre prono agli interessi degli stessi aguzzini.
Un filo intrecciato che da 50 anni ha legato la politica con l’imprenditoria, coinvolgendo l’Università, la massoneria e finanche la giustizia, con l’unico interesse di autogenerare il sistema dell’illegalità che ha, di fatto, distrutto questa città.
Ancora più irredimibile è stato il ruolo dei giornalisti che per decenni hanno volutamente ignorato il dramma dell’illegalità di questa città, stipendiati dal noto editore Mario Ciancio il quale, come tutti sanno, ha spadroneggiato in lungo e in largo Catania, assumendo il ruolo di feudatario, coadiuvato dalla famiglia Virlinzi, quest’ultima proprietaria di mezza Catania est.
L’unico giornalista che si è permesso il lusso della libertà d’informazione è stato Giuseppe Fava; sappiamo tutti che fine ha fatto.
E i catanesi?
Si sono adattati a questo sistema deviato e basta poco per capirlo. 
Quanti pregiudicati sono stati assunti alle dipendenze del Comune?
Quanti cittadini pagano regolarmente le multe?
Quanti residenti pagano regolarmente l’IMU?
Quanti abusivi occupano le strade cittadine per mercanteggiare?
Cosa rimane di questa Catania? poco e niente!
Una zona industriale che sembra Sarajevo durante la guerra degli anni 90, un lungomare degradato e sporco, infestato di paninari e venditori ambulanti, il centro occupato di notte dai signori dello spaccio e del sesso, la cementificazione dell’oasi del Simeto…..niente, quasi niente.
Rimane una Procura, guidata da quel martire del Dott. Zuccaro, che avvalendosi di ottimi magistrati sta cercando di alzare il tappeto che copre il verminaio di Catania, ma l’impresa è ardua, complessa, quasi impossibile, perché se si riuscisse a bonificare Catania, la città farebbe fatica a riconoscersi, direi che rischierebbe lo smarrimento, la perdita di identità, perché negli ultimi 20 anni molti ragazzi sono andati via, proprio quelli che potevano assicurare l’evoluzione della specie “catanese”, ovvero il cambiamento, il rinnovo, la rivincita.
Caro Condorelli, condivido pienamente la sua mesta affermazione di fine articolo, quando scrive che la città dovrebbe ripartire dalla dignità di ciascuno di noi, altrimenti sarà difficile rialzarsi; sono convinto che la dignità appartiene alle persone libere, orgogliose che non barattano voti, ma sono altrettanto convinto che una parte dei siciliani, come una parte dei catanesi, non sa cosa sia la dignità. Un voto si vende con pochi euro e tanti voti sono comprabili!!! 
Leggendo quanto sopra, si potrà pensare che forse tutto in questa nostra terra sia perso… 
Ed allora vorrei raccontare un’episodio accadutomi ieri pomeriggio, nel negozio di ferramenta di un mio caro amico…
Stavo per entrare, quando l’ingresso era bloccato, si poiché vi era per l’appunto lui, il titolare, che stava armeggiando dal di dentro, sul vetro del portone… 
Mi sono fermato a guardare – d’altronde non potevo entrare – ed ho visto che stava incollando un adesivo di “Addio Pizzo”… 
Gli ho detto, complimenti, finalmente qualcuno tra i commercianti che inizia a fare sul serio, certo siete ancora in pochi, ma meglio di niente…
E lui dopo avermi ascoltato mi ha detto: “Nicola, ciascuno di noi fa quello che può… io faccio la mia parte, per la mia famiglia, per mio figlio, certo sono solo… ma mia moglie è con me e siamo in due, e poi c’è mio figlio e siamo in tre”; una pausa e ha quindi ripreso, ci sei anche tu… che provi a cambiare con l’associazione, con i tuoi post,  ecc… e siamo in quattro, poi sono certo che tua moglie e le tue figlie condividono quel tuo pensiero e siamo in 7… se poi aggiungiamo parenti vari, come vedi iniziamo a fare un piccolo numero…
Vedi c’è voluto poco… l’importante è che ciascuno faccia ogni giorno la propria parte e vedrai che alla fine questa terra la cambiamo!!!
Ed allora vorrei concludere con questa suo pensiero, già con la speranza che grazie alle persone perbene, trasformeremo definitivamente questa nostra meravigliosa città…

Governatore Musumeci: Presto!!!

Nel quotidiano “La Sicilia” di stamani è stato riportato un sondaggio sull’operato del Presidente Musumeci ad un anno dell’insediamento del suo esecutivo…

I risultati emersi sono ahimè molto deludenti, difatti un siciliano su due non crede in quel suo direttivo, tanto da far scendere – vedasi altro sondaggio in foto – al 27% le preferenze di valutazione che avrebbero oggi i cittadini nei suoi confronti, tutto il contrario rispetto a quanto lo scorso anno, raccoglieva il 40% dei consensi, grazie ai quali è stato eletto…
E dire che il sottoscritto in molti suoi post aveva consigliato il governatore su ciò che avrebbe dovuto fare e soprattutto aveva elencato i soggetti da cui si sarebbe dovuto allontanare, ma che viceversa egli, si è messo a suo fianco…
Dimentica cosa dice il detto: “Chi cammina con lo zoppo impara a zoppicare, e questi sono i risultati“…
Va aggiunto inoltre che, la rivelazione fatta dal quotidiano, è stata compiuta su un campione di circa un migliaio d’individui, ma se avessero esteso a 10 volte in più quel loro sondaggio, credo che oggi non più del 10% gradirebbe quel suo operato…

Quanto sopra (a differenza di ciò che si potrebbe credere…) mi dispiace tantissimo, perché ritengo ancora oggi il nostro governatore Musumeci una persona perbene e soprattutto dalle grandi qualità morali, ma che purtroppo – per circostanze che oggi non comprendo – non riesce ad allontanare da se, tutti quei soggetti “marci” che nel corso di tanti anni con la politica ci hanno marciato e soprattutto “mangiato”, gli stessi individui che abbiamo potuto vedere proprio alcuni giorni fa in un film documentario realizzato dal giornalista delle ” Iene”, Ismaele La Verdera, di cui a breve spero di poter pubblicare un video per contestare quel suo “finto” comportamento da “paladino” della legalità, poiché è eguale a molti di quelli compiuti da taluni soggetti, ora indagati da parte della Procura Etnea…

Certo, una parte di verità in quel video viene correttamente raccontata e su questo “non ci piove”… ed è proprio quella a cui faccio riferimento, a quei soggetti presenti in quel video che sono gli stessi che la sostengono e che hanno dimostrato d’aver fatto affari, attraverso una politica sleale o certamente poco legale…

Ma si sa, non sono certo io il primo a dirlo: ai nostri politici piace giocare con i soldi pubblici!!!
D’altronde volete mettere quanto sia bello sapere che a fine mese quel loro portafoglio si andrà a gonfiare senza che loro abbiano fatto nulla per meritarselo…
Diceva bene il Giudice Borsellino: “A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato”!!!

Ma tanto lo sappiamo, quel giudice e morto per nulla, perché alla fine nulla è cambiato, una terra ingrata che si ricorda di quelle sue  vittime solo durante le commemorazioni, poi durante gli altri 364 giorni, quei sepolcri restano spogli, senza alcun fiore, se non quello portato dai loro stretti familiari.

Loro si arricchiscono senza alcun merito, già vivono senza fare un bel niente, mentre nel frattempo i siciliani si svuotano di tutto, anche di quel po’ di dignità che gli restava..
Peraltro, come non ricordare quanto accadeva alcuni anni fa in quel palazzo della regione, dove per l’appunto tra quei deputati siciliani andava di moda bere 28 caffe’ al giorno, ma la cosa assurda è che hanno preteso anche il rimborso, sì… un rimborso che ha inciso sulle nostre tasche per milioni di euro!!!

Oltre ai quali andrebbero sommati quelli per vitto e cartoleria… sì uno spreco esagerato di migliaia di matite/penne…

D’altro canto quei “poveri” deputati, dovranno pure mangiare, bere e nel frattempo scrivere… si nelle riviste d’enigmistica, tanto ci sono i cittadini che pagano per tutti…
Ecco perché caro Governatore, dovrebbe chiedersi come mai la nostra Regione è in bancarotta, un motivo ci sarà stato…???
Non è certamente colpa sua, ma fintanto che non apporterà alcun cambiamento a quella classe dirigente, ma soprattutto non limiterà quegli sprechi fuori controllo, mi permetta di chiederle: come può pensare di migliorare questa nostra terrà e risalire questa attuale graduatoria che la vede purtroppo in totale caduta libera???

Il vero pericolo degli apparati giudiziari, è un lento esaurimento interno delle coscienze ed una sempre più crescente pigrizia morale!!!

Dispiace dover esordire con questo titolo, ma se qualcuno di quei soggetti si sente infastidito o a disagio, è perché forse in vita sua, non ha mai fatto un esposto!!!

Già… si ha l’abitudine di scialacquarsi la bocca con quella bella parola…”giustizia”, ma quando si è trattato di metterla in pratica, ecco che la maggior parte di essi si è nascosta o ha mostrato esser inadeguata…
Una circostanza quest’ultima, evidenziata anche nei palazzi di giustizia; d’altronde abbiamo letto in questi anni di un nuovo fenomeno corruttivo/criminale e cioè di inchieste che hanno visto come protagonisti, taluni magistrati, avvocati e dipendenti di quell’apparato giudiziario…
C’è chi vende le informazioni, chi avvisa sui procedimenti, chi aggiusta le sentenze in cambio di denaro, chi fa sparire i documenti affinché si rallentino le udienze e chi con quel sistema è diventato ricco… creando un sistema parallelo “irregolare”, con un vero e proprio tariffario…
Ricordo un’inchiesta a Napoli dove un imputato per comprarsi il “rinvio” della sua udienza ha dovuto sganciare 1.500 euro, mentre per posticipare la trasmissione degli atti, si chiedevano all’incirca 15.000 euro, denaro ovviamente che venivano suddivisi tra cancellieri, avvocati e loro complici…

Quello campano comunque non era l’unico caso isolato… anche in altre regioni, come quella ad esempio pugliese, si poteva rivolgere al solito dipendente amico, che faceva riavere la patente sequestrata pagando il disturbo con aragoste e champagne, oppure in Calabria, quando tre giudici “antimafia”, furono accusati di corruzione per legami con alcune associazione criminali dell’ndrangheta. 

Se poi rivolgiamo la nostra attenzione alla Fallimentare di Roma, abbiamo trovato un gruppo di giudici e commercialisti, che si è arricchito sulla gestione di quelle società in difficoltà.
Come non evidenziare inoltre tutti quegli imprenditori che hanno preferito pagare le tangenti per evitare il crac finanziario, il tutto grazie a delle sentenze pilotate… nel frattempo gli altri fallivano realmente!!!

E dire che quei soggetti, sono posti lì per far rispettare la legge, ma nei fatti si è scoperto di come, quei magistrati compiacenti e soprattutto quegli avvocati senza scrupoli sono stati smascherati anche negli uffici del Tar o tra i giudici di pace…
Sono centinaia e centinaia i casi di cronaca che hanno fatto emergere quanto accade all’interno di quei tribunali, tanto che gli esperti cominciano hanno iniziato a parlare di un nuovo ambito illegale, quello della criminalità nel settore del giudiziario.

Le intercettazioni parlano chiaro: mazzette, trattative, favori personali, posti di lavoro e quant’altro costituiscono il nuovo mercato delle prestazioni, con funzionari impegnati a mercanteggiare per far ottenere quanto richiesto pagando…
Scriveva bene nel 1935 il giurista Piero Calamandrei nel suo “Elogio dei giudici scritto da un avvocato”: Ciò che può costituire reato per i magistrati non è la corruzione per denaro; di casi in cinquant’anni di esperienza ne ho visti tanti che si contano sulle dita di una sola mano. Il vero pericolo è un lento esaurimento interno delle coscienze, una crescente pigrizia morale”.
Sono passati 83 anni da quella pubblicazione e la situazione non è per nulla migliorata, anzi ho l’impressione che sia oltremodo peggiorata!!!
La diffusione della corruzione nella pubblica amministrazione ha contagiato ahimè anche le aule di giustizia che, da luoghi deputati alla ricerca della verità e alla lotta contro il crimine sono diventati veri e propri dipartimenti, per incrementare il business illegale.
Vorrei ricordare un procuratore aggiunto di Roma, che alcuni anni fa dichiarava: “La criminalità del giudiziario è un segmento particolare della criminalità dei colletti bianchi. Una realtà tanto più odiosa perché giudici, cancellieri, funzionari e agenti di polizia giudiziaria mercificano il potere che gli dà la legge”!!!
Ed allora sorge spontanea la domanda: Se la giustizia è corrotta, se una parte di quegli uomini e donne a cui ci affidiamo dimostra di essere svogliata o ancor peggio corrotta da un sistema di scambi illeciti di favori e di protezioni varie, ecco quindi… con una situazione come questa, cosa può fare un semplice cittadino, che vuole esclusivamente far emergere una parte di quella illegalità???
Forse… lasciare perdere???

Anche i mafiosi chiedono un risarcimento di 50 milioni di euro allo Stato.

Dando seguito su quanto riportato alcuni mesi fa http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/07/salvatore-borsellino-non-bisogna.html  sul depistaggio compiuto nelle indagini della strage di Via D’Amelio che ha condotto all’assassinio del Giudice Borsellino e della sua scorta e che vede ora coinvolti tre poliziotti accusati da parte della Procura di concorso in calunnia,  ecco… da quanto sopra, all’udienza preliminare il gup del Tribunale di Caltanissetta, ha ammesso come parte civile i familiari del magistrato assassinato.

Secondo la Procura, i tre poliziotti avrebbero creato ad arte, il falso pentito Vincenzo Scarantino, affinché facesse i nomi di alcuni mafiosi, condannati – quantomeno per quella strage.- ingiustamente!!!
Ora gli stessi, avendo appreso dell’inchiesta in corso nei confronti di quegli uomini delle forze dell’ordine, hanno immediatamente avanzato la richiesta di potersi costituire parte civile…
Tra essi vi sono, Natale Gambino, Giuseppe La Mattina, Cosimo Vernengo, Gaetano Murana e Gaetano Scotto…

La circostanza comunque che più di tutte sembra incredibile, è che proprio quei “mafiosi” hanno citato in giudizio (nella qualità di responsabile civile) anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Interno!!!

Già… ascoltate un po’: Chiedono allo Stato un risarcimento di 50 milioni di euro!!!
D’altronde pensavo, perché non darglieli… 
Già, sarebbe come non voler riconoscere, il grave danno “morale” subito da essi in questi lunghi anni….
No… no… non è giusto, prendersela così… con i più deboli… no…no…

Solo con una buona politica sociale, si può fare in modo che la criminalità venga per sempre eliminata!!!

I fattori ambientali, sociali e personali, sono essenziali nella determinazione del processo di socializzazione e di interiorizzazione delle norme giuridiche… 

Difatti, se questi ultimi portano ad atteggiamenti e/o a comportamenti antigiuridici, la condotta di quel uomo risulterà essere, ahimè, socialmente deviante. 
D’altro canto, i migliori tentativi di spiegazione del reato sotto il profilo sociale ruotano precisamente  intorno alla comprensione di questo fenomeno, quindi, sotto l’aspetto della profilassi del reato, la socializzazione finisce per divenire cardine di ogni sforzo teso alla prevenzione…
Tenendo quindi conto di quanto sopra, si riesce a comprendere come la sanzione e l’intero sistema penale, presentino dei limiti insuperabili qualora quest’ultimi siano lasciati soli a combattere il complesso fenomeno della criminalità. 
Infatti, in taluni casi, la pena può ben operare in senso preventivo a livello di intimidazione poiché è compresa ed accettata nella sua piena valutazione negativa. 
Ma in altri casi, la prevenzione auspicata non è sufficiente o addirittura non può attecchire su determinati soggetti, poiché questi non sono influenzabili dal contrasto giuridico e/o morale, proveniente dall’esterno. 
Questi sono individui del tutto incapaci di intendere e di volere, in quanto fanno parte di quell’apparato criminale, pertanto, difficilmente potranno essere inseriti in un programma di recupero sociale e dovranno di conseguenza essere condotti purtroppo in strutture detentive!!!
Esiste però un altro individuo definito “delinquente“, quello cioè capace di comprendere le scelte fatte e assumersi la responsabilità di quanto compiuto… ancor prima dell’intervento giudiziario esterno;, egli difatti decide o per meglio dire comprende, che sia venuto il momento di cambiare da quella strada (errata…) intrapresa.
Ecco i soggetti che meritano allora una nuova possibilità!!! 
D’altronde se andassimo ad esaminare la loro vita, potremmo vedere che è stata segnata sin dall’infanzia da tutta una serie d’impedimenti di natura sociale, economica e culturale, che si sono egualmente frapposti, in quella presunta “libertà” di crescita… 
Ecco perché prima di poter procedere con l’analisi delle cause che sono alla base dei processi di criminalizzazione, è essenziale stabilire in che modo i contatti sociali possano aver determinato in quell’essere umano effetti comportamentali indotti….
Si sa… un individuo, sin dalla sua nascita è guidato verso determinati comportamenti, principalmente dalla famiglia.
Con il passare del tempo egli assimila quelle regole comportamentali trasmesse da quei propri familiari e s’instrada verso quei valori dominante… 
Raggiunta la maturità, inizia a sviluppare delle proprie caratteristiche, nei limiti ovviamente di quel contesto culturale e sociale, in cui ha vissuto… 
Sì… è’ in questo periodo che si verifica l’accettazione o il rifiuto delle norme della comunità, si comincia a formare in egli un sistema di valori, che gli farà comprendere a quale orientamento sarà predisposto…
Ecco perché i fattori di evoluzione sono così importanti… a cominciare dalla famiglia, quale luogo principale di esperienza pedagogica, per passare alla scuola, vera e propria comunità con cui però instaurare un nuovo concetto di sistema sociale; passare quindi al mondo del lavoro, quale mezzo di realizzazione delle proprie aspirazioni… 
Sono questi gli elementi fondamentali che determinano la crescita di un individuo ed incidono sulla sua formazione morale, sulla preparazione culturale e soprattutto sull’atteggiamento personale che egli avrà nel sociale, fattori che faranno comprendere a quel soggetto, ciò che è “bene” da ciò che è “male”!!!
Perché solo in questo caso, e cioè nel momento in cui il sistema individuale dei valori personali coincidono con quanto previsto dalle norme di legge, si può sperare di avere piena ed effettiva efficacia su quel soggetto, altrimenti – per come solitamente avviene – lo Stato se lo ritroverà contro!!!
Ed allora, affinché questa società possa diventare perfetta, occorre che il maggior numero dei suoi cittadini… diventi onesto!!!

Si definiscono tutti "moralisti"… ma quanto poi lo siano davvero, è ahimè tutto da dimostrarsi!!!

Di una cosa ormai sono certo…
Il degrado morale che stiamo vivendo ha colpito ogni genere d’individuo, da quello istituzionale, a quello politico, da quello pubblico a quello privato, da quello sociale a quello familiare…
Ormai tutti puntano a se stessi… ad ottenere il massimo con il minimo sforzo e l’importante come sempre, è riuscire a fare in modo che quel proprio orticello resti “innaffiato“!!!
A sentir parlare in giro di morale, non posso che ridere… 
Già se solo potessi metterli alla prova, sì… se riuscissi a promettergli qualcosa in cambio di un favore personale oppure se solo potessi consegnargli una bustarella con all’interno una bella mazzetta piena di banconote, ecco, sono certo che vedrei all’istante, quanto coeso sia, quel proprio concetto di moralità…
Ma scommettere sulla debolezza umana o su quella rilassatezza morale, credetemi sulla parola, non mi darebbe alcuna soddisfazione personale, perché come dicevo sopra, di una cosa sono da tempo convinto: E’ tutto tempo perso tentare attraverso le parole o questi miei scritti, di modificare quel basso concetto morale di rettitudine, che i miei connazionali dimostrano in ogni occasione di possedere...
Ed allora, non essendo il sottoscritto un evangelista o un predicatore per come è Papa Francesco, che proprio ad esempio nella giornata di ieri aveva dichiarato, “Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è un nuovo slancio evangelizzatore. Siamo chiamati a essere un popolo che vive e condivide la gioia del Vangelo, che loda il Signore e serve i fratelli, con l’animo che arde dal desiderio di dischiudere orizzonti di bontà e di bellezza inauditi a chi non ha ancora avuto la grazia di conoscere veramente Gesù. Sono convinto che, se aumenterà la spinta missionaria, aumenterà anche l’unità fra noi”, provo lo stesso – se pur comprendo quanto difficile sia – a fare in modo, che qualcosa possa mutare… 
D’altronde la maggior parte di coloro che si ergono a buoni “cristiani” e la domenica vanno a messa, che si confessano, che prendono la comunione, sono gli stessi che dall’inizio della settimana, riprendono a compiere quelle loro azioni, basate non certo su principi morali, ma soprattutto per evitare ad essi un danno o per avere un qualche vantaggio personale… 
Diceva Martin Lutero: “Non è morale fare il bene per paura dell’Inferno o per desiderio del Paradiso”…
Difatti, un’azione ha valore morale solo se non viene compiuta in vista di qualche interesse o per paura di una punizione, perché la persona morale dovrebbe agire in base al puro senso di responsabilità e non ha bisogno di sapere cosa riporta l’ottavo comandamento “non rubare”, oppure che vi siano norme esterne che limitano il proprio comportamento, come ad esempio l’eventuale giudizio di una autorità istituzionale esterna. qual’è può essere quella della giustizia…
Bisogna essere sempre moralmente onesti, ogni qualvolta che si compie un’azione, qualsiasi essa sia, anche quella che si ritiene giustificabile, perché non realizza nulla d’illecito, ma garantisce la pur semplice agevolazione alla risoluzione di un problema…
Cosa cambia quindi se si agevola un amico, se per quel favore concesso si riceva in cambio qualche regalia, un favore, qualche bustarella, se quella stessa mazzetta viene poi divisa con qualche collega… sì… cosa cambia se alla fine non si rispetta qualche regola, d’altronde non “lo fanno tutti” in questo paese???
Ed invece no… perché cambia tutto!!! 
Già cambia quella differenza sostanziale che c’è tra morale e moralismo: la morale non dà diritti, ma solo doveri e responsabilità, perché essa non ammette – nel modo più assoluto – scuse come quelle riportate sopra…
La morale non conosce il compromesso, non cede alle lusinghe, la morale non impone nulla agli altri, ma impone soltanto doveri!!!
Serve a poco quindi dichiarasi moralisti, quando poi si è tra i primi a non rispettare quella morale…
Questo è ciò che accade ovunque, vedo difatti molte persone intorno a me evidenziare una moralità ipocrita, soggetti che si atteggiano a moralizzatori integerrimi e poi fanno quello che vogliono, a secondo le circostanze. 
Vedete non è facile scrivere parole così dure, se non fossi certo di poterlo fare; è questo infatti il problema di molti, riuscire a gridare ad alta voce “io sono moralmente onesto” e poi sperar che non vi sia nessuno in ascolto, che possa successivamente evidenziare la falsità di quelle parole, dimostrando comportamenti sleali e/o illeciti, compiuti in un periodo determinato della loro vita…
E come nella parabola del Vangelo: “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo?  O, come potrai tu dire a tuo fratello: “Lascia che io ti tolga dall’occhio la pagliuzza”, mentre la trave è nell’occhio tuo?  Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello”.

Ecco quindi perché siamo circondati da falsi moralisti, da gente che predica la morale ma non la mette in pratica, che condanna, s’indigna, che chiede giustizia e pene esemplari, ma sempre per gli altri e mai per se stessi o per quanto da essi commesso!!!

Già, si definiscono “moralisti“… ma quanto poi lo siano davvero, è ahimè tutto da dimostrarsi!!!

L’italia dei cachi…

Si dice che la musica – intesa come espressione del mondo – è una lingua universale al massimo grado, e la sua universalità sta all’universalità dei concetti, più o meno, come i concetti stanno alle singole cose…
Il testo che desidero riproporvi è del 1996, appartiene al gruppo Elio e le storie tese… e sono passati parecchi anni d’allora, eppure quelle parole sono tutt’ora attuali!!!
In particolare quando dice “Italia sì, Italia no“… quando si fa cioè riferimento alle contraddizioni di una nazione divisa, ad un popolo che ormai non crede più alle istituzioni o alla politica, che deve fare i conti con una democrazia corrotta e con una mancanza di ideali e di valori, soffocati da troppo tempo, da una economia globale che impone al nostro paese, regole e diktat…    
Già… siamo un paese senza alcuna speranza, governato da personaggi incapaci e di cui molti ahimè “impresentabili”… sotto tutti i punti di vista!!!
Siamo come quella terra lì… dei “cachi”.
Com’é che diceva…??? Ah… sì… 
Parcheggi abusivi, applausi abusivi, villette abusive, abusi sessuali abusivi 
Tanta voglia di ricominciare… ABUSIVA!!!
Appalti truccati, trapianti truccati, motorini truccati… che scippano donne truccate
Il visagista delle dive è truccatissimo…
Papaveri e papi, la donna cannolo, una lacrima sul visto
Italia sì, Italia no…
Italia sì, Italia no, Italia bum, la strage impunita!!! 
Puoi dir di sì, puoi dir di no, ma questa è la vita…
Prepariamoci un caffè, non rechiamoci al caffè
C’è un commando che ci aspetta per assassinarci un po’
Commando sì, commando no, commando omicida 
Commando pam, commando papapapapam, ma se c’è la partita 
Il commando non ci sta e allo stadio se ne va 
Sventolando il bandierone non più sangue scorrerà 
Infetto sì, infetto no, quintali di plasma
Primario sì, primario dai, primario fantasma
Io fantasma non sarò e al tuo plasma dico no
Se dimentichi le pinze fischiettando ti dirò
Ti devo una pinza
Ce l’ho nella panza
Viva il crogiuolo di pinze 
Viva il crogiuolo di panze 
Quanti problemi irrisolti ma un cuore grande così
Italia sì, Italia no, Italia gnamme, se famo du spaghi… 
Italia sob, Italia prot, la terra dei cachi
Una pizza in compagnia, una pizza da solo
Un totale di due pizze e l’Italia è questa qua
Fufafifì fufafifì, Italia evviva
Italia perfetta, perepepè nanananai
Una pizza in compagnia, una pizza da solo 
In totale molto pizzo, ma l’Italia non ci sta
Italia sì, Italia no, 
Italia sì, uè, Italia no 
Uè uè uè uè uè
Perché la nostra è come quella terra dei cachi… anzi no… è la terra dei cachi!!!

Altro che "Ponte di Messina"… da noi, è faticoso compiere un semplice "Ponte di Pasqua"!!!

Non so quanti tra voi, hanno deciso di trascorrere questi giorni di festività “pasquale”, fuori di casa… 
Il sottoscritto senza andar lontano, ha scelto una struttura siciliana, specializzata quale centro benessere, nella zona del tirreno….
Partito quindi da Catania, ho percorso l’autostrada in direzione Messina, per poi deviare verso Palermo…
Certo chiamarla “autostrada” è ovviamente un eufemismo, perché il nome esatto per quella nostra carreggiata, come direbbero i miei concittadini catanesi, sarebbe “trazzera“!!!  
Sembra d’essere in quelle cosiddette gincane… si, tracciati tortuosi, resi impegnativi da continui cambi direzionali, una volta a destra e quindi a sinistra, per ritornare nuovamente a destra all’interno di una galleria con due corsie per senso di marcia, separate da classici segnalatori catarifrangenti… 
Ovviamente, non parliamo di sicurezza, non esiste… come d’altronde non vi è nessuno che risponda a quel numero ben evidenziato in quella segnaletica verticale, nel caso specifico: 095.364373…
A quanto sopra, va sommato quel manto stradale totalmente deformato, oppure quelle ristrettezze della carreggiata, che uno pensa… “sarà che stanno facendo lavori di manutenzione” ma poi ti accorgi di come, il tappetino bituminoso sia stato invaso dal verde della vegetazione… 
Incredibile, nell’osservare quella strada, mi sembra di rivedere uno di quei film di fantascienza, nel quale l’umanità si è autodistrutta e la natura, con la propria vegetazione ha preso il sopravvento: Difatti… questo è quanto si vede provenendo da Palermo, prima di giungere al casello di Messina!!!
La cosa assurda è che per percorrere questa autostrada, dobbiamo pagare!!!
Una autostrada che presenta una illuminazione insufficiente, nessun aereatore funzionante, la segnaletica è inesistente… dire che siamo nel terzo mondo è voler offendere quei paese, che dimostrano possedere infrastrutture certamente più curate delle nostre…
Ma vorrei comprendere, come può essere che dal 2015 ad oggi… l’autostrada Messina-Catania, sia nelle stesse condizioni del dopo frana????
Mentre gli altri paesi, evidenziano in pochi anni di realizzare infrastrutture imponenti e invidiate… da noi, non si è capaci di ripristinare, dopo tre anni… un semplice tratto autostradale!!!  
Ora come sempre le inchieste giudiziarie hanno fatto emergere le note problematiche sugli appalti pubblici; materiali di scarsa qualità, opere non realizzate a regola d’arte, colletti bianchi che non hanno verificato in maniera corretta quelle esecuzioni, giro di tangenti, il tutto per spartirsi lauti profitti, senza preoccuparsi di aver posto a repentaglio, l’incolumità degli automobilisti…
La verità è che non frega a nessuno di fare le cose in maniera corretta, professionale, puntano tutti ad ottenere qualcosa in cambio… e così sin da chi è incaricato alla progettazione, per continuare con chi dovrebbe controllare quei lavori o chi è stato incaricato della sicurezza,  chi dovrebbe verificare gli obblighi e gli adempimenti previsti ai sensi di legge e soprattutto l’impresa che quei lavori dovrà eseguirli…
Ecco, è questo il mix di soggetti “pericolosi“… una miscela esplosiva, dove tutti, già proprio tutti, vogliono ottenere qualcosa e non importa a quale prezzo!!!
Ciò che manca, in ciascuno di loro, è il saper essere onesti… o per meglio far comprendere questo mio concetto, mi permetto di appropriarmi di una frase del giudice borsellino: “A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato”!!!
Ecco… basterebbe mettere in pratica questo semplice pensiero, che in poco tempo, vedremmo questa nostra terra, trasformarsi radicalmente!!!
Ma purtroppo ai siciliani, non interessa questa regione… loro vivono in maniera distaccata questa terra, sono come dei colonialisti che si preoccupano esclusivamente di sfruttarla e difatti, questa loro presenza sul territorio, non produce alcun effettivo sviluppo, ad esempio nel caso proprio delle costruzioni d’infrastrutture, di contro, con le loro azioni, si crea un decadimento… non solo economico, ma soprattutto morale e sociale!!!
Ed è il motivo per cui, la situazione devastante delle nostre autostrade… rappresenta per similitudine, lo stato di salute… della nostra condizione sociale…  

La corruzione è insita ad ogni livello!!!

Mai come in questo periodo, ho compreso che la corruzione sia una parte sostanziale del modo di vivere!!!
Non vi è inchiesta che circoscrive i comportamenti fraudolenti, già, non serve a nulla scoprire i nomi svelati di quegli individui, persone che agiscono ad ogni livello, soggetti che forse abbiamo avuto anche modo di conoscere e non importa quanto siano stati professionali o incapaci, ciò che conta è che li abbiamo trovati lì… in quegli uffici, chissà forse grazie a qualche raccomandazione partitica, di quel qualche politico che è costretto a restituire il favore, per quel sostegno ricevuto durante una delle tante elezioni…
Una regione che dimostra di essere bloccata, i cui meccanismi di accesso al lavoro o di graduatoria, sono di fatto un’utopia e non importa quali meriti possediate o quanto impegno mettiate… perché questo è un paese predisposto per l’incompetenza o per quanti si assoggettano ad uno scambio di favori.
Ecco perché il sistema funziona: incapace=raccomandato → raccomandato=protezione → protezione=politico → politico=lavoro!!!
Semplice no… a nuovi politici= nuovi raccomandati…
Ed allora con questo sistema clientelare, sono pochi coloro che si convincono di cambiare idea sulla politica o su quei loro referenti…
Forse… per correttezza dovrei aggiungere che, una parte di quei numerosi pentastellati, rappresentano oggi la parte “libera” di questo paese… gente che va a votare senza chieder nulla per se, la restante parte, come dei pupi, resta legata a questo sistema clientelare/corruttivo!!!
Sono le stesse persone che tenteranno di convincerci che va tutto bene, che non bisogna farsi condizionare da quel solito “cinismo”, per il quale comunque tutto è marcio e non vi è nessuno che si salva… in quanto tutti sono di fatto colpevoli!!!
Sì… se potessimo esaminare con una macchina della verità i cittadini di questa terra, scopriremo come la maggior parte di essa è compromessa… e la cosa peggiore è che nessuno di loro desidera pentirsi, per poter intravede quantomeno… una speranza di cambiamento!!!
Le persona ormai a questa condizione si sono assuefate, quasi fossero in uno “stato soporifero”… 
Ormai non vi è in loro alcuna forza reattiva, nessuno che crede più… che possa cambiare qualcosa!!!

Non mi parlate quindi di legalità, di principi morali, di lotta alla criminalità e via discorrendo… sono soltanto belle chiacchiere da bar perché la realtà è tutt’altra e per quanto fate nel vostro piccolo per cambiare questo stato di cose… il sistema vi rifiuta, anzi… in quelle circostanze avete quasi l’impressione di essere considerati dei “ROMPICOGLIONI”!!!

Ecco quindi perché la mafia prospera, la corruzione attecchisce, l’imprenditoria si svende al malaffare, la politica dimostra la propria complicità e l’antimafia o anticorruzione la propria incapacità… il potere resta dov’è, sempre nelle solite mani, e nessuno è capace forse per timore, di pronunciare pubblicamente quei nomi!!!
Peraltro, ciascuno di essi partecipa con i propri silenzi e con quelle fattive collaborazioni al disastro di questo terra… e ci vorrà purtroppo un altro salto generazionale, prima che tutto possa definitivamente mutare, affinché possa esserci un segnale di speranza e di futuro, alle prossime generazioni!!!
Il problema attuale è difatti eguale a quello dei nostri padri… Non dipende dal carro su cui salire o dal padrone con cui restare… il problema reale , è l’aver compreso che si fa parte di una generazione spossata, mutevole, superficiale e abituata a ripetere frasi fatte e condividere l’altrui pensiero, incapace cioè di pensare con la propria testa, per restare eternamente come vere e proprie marionette!!!

Quei dipendenti… sono come le "formiche"!!!

In tema di malaffare, esistono di solito due categorie di approfittatori, distinte dall’approccio psicologico: c’è il dipendente che per anni prepara il cosiddetto “colpo” della vita (la grossa truffa) e poi scompare; esiste di contro l’impiegato “formichina”, quello che scopre all’improvviso un punto debole nel sistema e inizia così a sfruttarlo… senza mai strafare, una sorta di parassita che prova a incamerare piccole somme con puntuale regolarità, sperando così di passare inosservato….
Ecco, quanto sopra è precisamente ciò che alcuni dipendenti dell’Azienda dei trasporti di Milano, hanno compiuto… 
Secondo l’azienda trasporti, attraverso proprie procedure interne d’analisi, hanno determinato che le prime truffa sono iniziate nell’estate scorsa. 
Funzionava all’incirca così: l’1% per cento dei biglietti Atm, ( come s’intuisce una quota piuttosto bassa), viene venduta in sei punti delle fermate Atm (Duomo, Cadorna, Centrale, Loreto, Garibaldi e Romolo). 
La procedura, prevede che gli addetti di quegli sportelli stampino i biglietti immediatamente, cioè nel momento in cui il cliente li chiede. 
In questo modo, ogni singolo biglietto viene emesso e (automaticamente) contabilizzato, già nel momento in cui esce dalla stampante. 
A fine turno, l’addetto compila il rendiconto di ciò che ha venduto e l’intero sistema si chiude. 
Ma cosa succede se la stampante si inceppa o ha un piccolo guasto???
Qui stava la truffa… già, in caso di malfunzionamento, la stampante emette uno o più biglietti, che vengono considerati “scarti”, perché magari in quel momento, la stampante ha perso il collegamento con la rete centrale e non li ha contabilizzati correttamente…
I dipendenti “furbetti” avrebbero fondato quindi quella loro truffa, proprio su questo passaggio!!!
L’Azienda difatti, sospetta di quegli abituali inceppamenti, e verifica che sono sempre gli stessi dieci dipendenti ad aver causato con regolarità quei piccoli inceppamenti alle stampanti, creando così una vera e propria provvista di biglietti autentici, ovviamente non registrati dal sistema centrale. 
Sono per l’appunto i biglietti che poi verranno rivenduti in proprio ed ovviamente in nero ai clienti che ne facevano richiesta… presso i Point dell’Amt ed il pagamento, cosi facendo, finiva direttamente nelle tasche degli impiegati!!!
Quei biglietti solitamente scartati, rappresentavano all’inizio della truffa un importo irrisorio, all’incirca 200-300 al mese, ma verso Ottobre l’importo è salito sopra le 1.700 euro… accendendo così la spia dell’Azienda dei trasporti…  
Considerato che ciascun impiegato, lascia una traccia quando ha usato la stampante, è stato semplice individuare i guasti dell’ultimo semestre e il personale addetto quel giorno… scoprendo così che un solo impiegato aveva emesso titoli di viaggio non registrati per ben 1.868, per una valore totale di oltre 23 mila euro, che ovviamente erano stati acquistati e utilizzati da passeggeri ignari…
Altri, colleghi, hanno incassato chi €. 13.000 euro, chi €. 11.000 e via discorrendo…
Certo, un danno economico per l’azienda irrisorio considerato che si tratta di circa 6.500 titoli non incassati, all’incirca l’1% se messi in relazione col milione e passa di biglietti venduti dagli Atm in un anno, ma sempre di circa 60-70 mila euro trattasi e soprattutto, evidenzia un fattore dilagante di malcostume e malaffare!!!
Ora i dipendenti sono stati sospesi ed è iniziata la procedura che potrebbe portare al licenziamento… 
Certo che se si pensa che ormai rubare è diventata la regola di questo nostra paese, ad iniziare da quelle sue “Cicali” governanti, per proseguire con tutte quelle “formiche” operaie, che rappresentano perfettamente molti di quei cittadini corrotti di questo paese… vi chiedo… perché dovremmo oggi meravigliarci di questa notizia???.