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Piogge e buche: guida pratica per il risarcimento danni.

Con le recenti piogge, le strade della nostra città sono tornate a riempirsi di buche, trasformandosi in veri e propri “groviere”. 

Nonostante i suggerimenti avanzati in passato – vedasi link: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2025/01/sindaco-trantino-basta-rattoppi-mi.html – la situazione sembra invariata, forse per mancanza di risorse o per altre priorità, il problema persiste.

Ma cosa possono fare i cittadini quando subiscono danni a causa di una buca stradale, specialmente se nascosta dall’acqua? 

Ecco una guida pratica per richiedere il risarcimento al Comune.

Partiamo dalla responsabilità del Comune: cosa dice la legge?

La giurisprudenza si è spesso occupata di casi legati a incidenti causati da buche stradali. Tuttavia, il diritto al risarcimento non è automatico: dipende da fattori come le condizioni del luogo, la visibilità dell’ostacolo e il comportamento della vittima.

Esistono due principali interpretazioni giuridiche:

Responsabilità extracontrattuale (art. 2043 cod. civ.): il danneggiato deve provare che il Comune ha omesso la manutenzione stradale.

Responsabilità oggettiva (art. 2051 cod. civ.): il Comune è automaticamente responsabile, a meno che non dimostri che l’incidente è avvenuto per caso fortuito.

La seconda interpretazione è generalmente più favorevole ai cittadini, ma è essenziale prepararsi adeguatamente.

Cosa fare subito dopo l’incidente?

Se si cade in una buca, è fondamentale raccogliere prove sin da subito:

Fotografare la buca (dimensioni, posizione, eventuale presenza di acqua).

Identificare testimoni che possano confermare l’accaduto.

Recarsi al Pronto Soccorso e conservare tutta la documentazione medica (referti, prescrizioni, ricevute per farmaci e visite specialistiche).

Quali sono le prove necessarie per il risarcimento?

Per ottenere il risarcimento, è necessario dimostrare:

L’esistenza della buca (attraverso foto o video).

La pericolosità della buca (ad esempio, se era nascosta dall’acqua o in un’area scarsamente illuminata).

Il nesso causale tra la buca e il danno subito (testimonianze sono fondamentali).

Come procedere quindi con la richiesta di risarcimento?

Inviare una diffida al Comune tramite PEC o lettera raccomandata, descrivendo l’accaduto, allegando le prove raccolte e quantificando il danno subito.

Dare un termine di 15 giorni per una risposta. Se il Comune non risponde o rifiuta, si può procedere legalmente.

Analizziamo il processo civile…

Se il Comune non risponde o nega la responsabilità, è possibile avviare una causa civile. Tuttavia, è importante valutare i costi (onorari legali, contributo unificato, perizie tecniche) che, in caso di vittoria, potranno essere recuperati dal Comune.

In conclusione, cadere in una buca stradale può causare danni fisici ed economici significativi. Tuttavia, con le giuste prove e una procedura corretta, è possibile ottenere il risarcimento dal Comune. 

La chiave è agire tempestivamente e documentare ogni dettaglio.

Sindaco Trantino, basta rattoppi! Mi consenta una soluzione definitiva per tutte queste nostre buche stradali.

In questi giorni ho notato alcune squadre di operai impegnate a riparare le numerose buche che hanno devastato l’asfalto di molte strade cittadine. 

Come spesso accade, queste riparazioni vengono giustificate attribuendo la colpa al maltempo e soprattutto alle forti piogge, già… come quelle che recentemente hanno colpito la nostra isola e in particolare la città di Catania.

Sindaco Trantino, mi consenta di sottolineare come il problema non risiede negli eventi climatici imprevedibili, anche se questi hanno di per sé una loro responsabilità, bensì ad una manutenzione stradale inadeguata e, purtroppo, in interventi di riparazione che durano appena il tempo di qualche passaggio di veicoli.

Sappiamo tutti come il materiale utilizzato per queste riparazioni, chiamato “asfalto a freddo“, viene solitamente impiegato per riempire buche in zone già asfaltate o per ripristinare piccole superfici, evitando così di rifare l’intero processo di asfaltatura, ma se pur negli ultimi anni questo prodotto sia stato di gran lunga migliorato grazie all’inserimento nel composto di elementi innovativi, lo stesso risulta ahimè essere non particolarmente resistente e ancor meno durevole, rendendo il più delle volte, quelle operazioni di manutenzione, uno spreco di tempo, manodopera e soprattutto denaro.

E il denaro, anche se è pubblico e quindi non direttamente percepito come un problema da chi lo gestisce, viene comunque da noi cittadini, che meriterebbero quantomeno una gestione più oculata e professionale. 

Ed è quindi con questo spirito che vorrei offrire un consiglio pratico per migliorare la qualità e soprattutto la durata degli interventi di manutenzione stradale.

Suggerisco di considerare l’acquisto di un’attrezzatura chiamata “Thermobox”: un container termico per asfalto dotato di coclea di scarico, che mantiene caldo e quindi facilmente lavorabile l’asfalto prodotto a caldo (non quello a freddo) dai moderni impianti di conglomerato bituminoso. 

Questa tecnologia consente di garantire una distribuzione ottimale del calore all’interno del container, grazie a un bruciatore che si attiva automaticamente quando la temperatura scende sotto un valore predefinito (solitamente tra 140° e 160°). Al suo interno, una tramoggia a “V” permette all’asfalto di convergere verso il fondo per essere distribuito con precisione sulla superficie da riparare.

L’acquisto di un Thermobox rappresenta un investimento contenuto per le casse comunali, ma garantirebbe interventi di manutenzione di gran lunga più durevoli rispetto a quelli attuali, riducendo il numero di riparazioni necessarie e migliorando la sicurezza stradale. 

Difatti, realizzare riparazioni a caldo significa assicurare una qualità che può durare anni, a differenza delle soluzioni temporanee che già dopo poche ore vengono compromesse, come purtroppo si è già verificato.

Sig. Sindaco, concludo augurandomi che questo suggerimento possa essere preso in considerazione, nella speranza di vedere presto una squadra ben organizzata, composta da pochi elementi (solitamente cinque), dotata di questa attrezzatura efficiente, impegnata a risolvere in modo definitivo uno dei problemi più evidenti della nostra città.  

Grazie quindi per l’attenzione e per l’impegno che vorrà dedicare a questo post, perché vede, non si tratta solo di risparmiare denaro, ma di restituire ai cittadini strade più sicure e di dimostrare una gestione più responsabile delle risorse pubbliche.

 

ANAS: nuova inchiesta per corruzione…

L’ennesima inchiesta giudiziaria…

Questa volta la Guardia di Finanza di Milano ha diretto le proprie indagini nei confronti dell’Anas, .nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta diretta dai pubblici ministeri di Milano Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri.

Sono state infatti perquisite le sedi Anas di Roma, Torino e Milano e sono 9 le persone attualmente indagate e 3 società.

Gli uomini del Nucleo di polizia economico finanziario della Guardia di Finanza di Milano, coordinati dalla Procura, stanno indagando su una serie di appalti della società del Gruppo FS che gestisce la rete infrastrutturale stradale d’Italia. 

Dall’inchiesta sembra emergere  una presunta tangente da quasi 846.000 euro oltre ad altre “utilità”, come un’auto ed un appartamento.

Sono questi i primi dettagli della una nuova indagine della Procura milanese che sta evidenziando un presunto giro di mazzette sui lavori di manutenzione della rete stradale italiana, in particolare di Lombardia e Veneto, e che coinvolge funzionari ed ex funzionari Anas.

Qualcuno di voi è rimasto sorpreso??? Non certo il sottoscritto…

Aeroporto di Catania: ma dov’era l’impianto antincendio???

Da “Catanese”, appena ho ascoltato la notizia dell’incendio ho pensato: A Sant’Aita prima s’ a’rrubbanu e ‘ppoi ci ficiru i potti ri ferru!!! Cioè, solo dopo esser stata derubata, la statua di Sant’Agata, venne protetta da cancelli di ferro…

E’ sempre così a noi… non cambierà mai nulla, difatti gli interventi vengono compiuti solo dopo che gli incidenti, i danni, le truffe, i raggiri, le complicità e tutto quanto il marcio che infetta questa meravigliosa isola vengono portati alla luce, ed allora si iniziano a prendere i giusti provvedimenti… 

Viene spontaneo chiedersi: ma l’impianto antincendio, era stato controllato oppure come sempre avviene in questi casi, si ricercano esclusivamente le cause che l’hanno prodotto, ma nessuno si preoccupa di verificarne il funzionamento o di eseguire quelle opportune manutenzioni??? 

D’altronde non parliamo di una casa di civile abitazione, qui si tratta di uno degli aeroporti internazionali con più affluenza nel nostro Paese… eppure è bastato un piccolo incendio, per trasformare l’aeroporto in un rogo!!!

Penso che a questo punto andrebbero cacciati tutti quei responsabili che non hanno saputo garantire che il sistema funzionasse a dovere!!! 

Perché non si tratta sapere se l’incendio è stato doloso oppure è stato provocato da un corto circuito, in tutti e due i casi, l’impianto antincendio avrebbe dovuto funzionare e non causare lo scempio che ha di fatto realizzato!!!

Non parliamo poi del danno dal punto di vista economico, turistico, dei disagi causati a tutti i viaggiatori, il sottoscritto ad esempio è stato costretto a partire a proprie spese con un bus per raggiungere Trapani, ben 6 ore di viaggio passando da Palermo, tra incendi ovunque ed un’autostrada in molti tratti bloccata per lavori… 

Peter Gomes l’ha definito “uno spettacolo indecente” – https://www.la7.it/in-onda/video/peter-gomez-duro-sullaeroporto-di-catania-spettacolo-indecente-25-07-2023-496086 – un duro commento, ma d’altronde come dargli torto… 

Mi dispiace dirlo, ma penso che quanto sia successo dipenda principalmente dai miei conterranei e non parlo dei cosiddetti “mafiosi”, no… questa volta la mafia non centra, non cerchiamo giustificazione agli errori commessi e non proviamo ad utilizzare “cosanostra” (come in questi casi avviene…) come capro espiatorio per discolpare le incapacità del solito raccomandato “dirigente o funzionario”, perché se questa volta è capitato all’Aeroporto, vedrete… la prossima volta potrebbe accadere ad un Ospedale oppure a un Centro commerciale, un Parcheggio multipiano, etc… 

E tempo quindi che chi debba controllare lo faccia seriamente e non si stia – come abitualmente accade, seduto in quella sedia a poltrire (già… se solo si facesse l’esame di coscienza ogni fine mese quando percepisce lo stipendio… ah… in questi frangenti come non ricordare quelle sante parole di Paolo Borsellino…) oppure come se quanto sopra non lo riguardasse!!!

Sì… quanto accaduto nella mia città, è stato proprio uno spettacolo indecente!!!

Fuori Autostrade per l’Italia dalla ricostruzione del ponte Morandi…

L’amico Mauro da Genova mi ha chiesto di far condividere il post di Luca M, che ha lanciato questa petizione su Charge.org!!!
Il messaggio riporta: Noi siamo contrari ad affidare la ricostruzione del ponte Morandi ad Autostrade per l’italia non per un sentimento di vendetta o di punizione ma per combattere la logica di chi guadagna risparmiando sulle manutenzioni per poi guadagnare nuovamente nella ricostruzione.  Sarebbe un invito a far si che nuove tragedie avvengano…
Autostrade per l’Italia non deve partecipare alla ricostruzione del ponte Morandi, così come tutte le aziende della galassia del gruppo. 
Una azienda che non ha fatto quasi nessuna manutenzione per decenni, una azienda che investe utili in operazioni finanziarie e non in manutenzione, oggi chiede in maniera insistente di partecipare alla ricostruzione. 
Perchè??? 
Ovvio vuole partecipare alla spartizione della torta…
Sembra banale… ma “un piccolo gesto“, da a ciascuno di noi la possibilità di poter cambiare quanto può sembrare già deciso…
Sì… perché un piccolo gesto 
è come una pietra preziosa
cela un segreto che è molto potente
qualcosa accade, se tu fai qualcosa
e niente accade, se tu non fai niente.
Basta un secchiello a vuotare il mare?
Basta una scopa a pulire la città?
Forse non basta, ma devi provare
se provi, forse, qualcosa accadrà…
È un gesto inutile, ma non importa
piccoli gesti hanno forza infinita
se ognuno spazza davanti alla porta
la città intera sarà pulita!!!

La mafia in Sicilia, si prepara a ricevere da Roma quei milioni necessari per le manutenzioni straordinarie di ponti e viadotti…

Arrivunu i picciuli” per le manutenzione stradali e la mafia ha già messo in moto la propria organizzazione, per aggiudicarsi quegli appalti…

Immaginatevi a breve gli investimenti che verranno diretti verso la nostra regione, somme destinate per il ripristino di quelle strade, autostrade, ponti, viadotti, gallerie e quant’altro necessario per mettere in totale sicurezza quelle infrastrutture… 
Inoltre, se per un momento provate a valutare le condizioni fatiscenti nelle quali si trovano quelle nostre strutture, comprenderete come all’incirca il 70% di esse, necessiti celermente di un adeguato intervento.
Vedrete come alla fine, pur mettendo in pratica le indicazioni previste dal Piano Nazionale anticorruzione, quelle gare, verranno aggiudicate esclusivamente a quelle imprese “affiliate”!!!
Vi starete chiedendo, “ma come faranno…???
E qui sta la bravura, non solo degli imprenditori, ma soprattutto di quegli amici posti nei ruoli chiave, capaci per l’appunto di pilotare quelle gare d’appalto…
A quanto sopra, vanno aggiunti i subappalti, in particolare i movimenti terra… ed anche noli e forniture, ad esempio quelli degli inerti, del cemento e soprattutto del calcestruzzo…
Credetemi, non ci sarà cantiere nel quale non sarà presente la mano di quell’associazione criminale…  lo sanno tutti, è così che deve andare, anche perché tutti vogliono che vada così, d’altronde si tratta d’affari e quello è un piatto nel quale mangiano in molti… fiumi di tangenti che dovranno spartirsi e a cui nessuno vuole rinunciare!!!
Non che nelle altre regioni di questo paese gli appalti vengono gestiti in maniera diversa o forse qualcuno vorrebbe farmi credere che nella penisola non esiste la corruzione…???
Per favore… abbiamo visto in questi anni, il numero d’inchieste che hanno investito la maggior parte di quelle società blasonate… 
Su tal proposito ricordo una bellissima frase del giudice Falcone: “La mafia é entrata in Borsa”!!!
Peraltro, mi piace osservare le facce di tutti quei responsabili dei lavori, prima e dei controlli dopo… quando si copre che i viadotti crollano, quando i lavori nei cantieri per quelle autostrade durano un’eternità… o ancora di più, quando si scopre che all’interno di quei lavori, vi siano state inserite una infinita serie di società “fittizie” a cui sono stati dati opere in subappalto, oppure che le forniture posate, non erano corrispondenti con quanto previsto nel capitolato d’appalto…
Già… fanno finta di rabbrividire quando quelle strutture iniziano a sgretolarsi fino a creparsi o cedere completamente… 
Eppure loro sanno che in ogni centimetro di quel cedimento, vi è non solo l’impronta di quelle società mafiose, ma anche il loro nome e cognome…
D’altronde con un sistema politico/imprenditoriale che ha permesso in questi lunghi anni che accadesse quanto abbiamo visto, ma soprattutto, con un ambiente sociale che si è reso disponibile a compiacere quei propri “amici degli amici”, ditemi… ma perché ora ci si dovrebbe meravigliare delle dichiarazioni appena riportate dal sottoscritto???
Ma perché, c’è qualcuno tra voi convinto che i prossimi appalti saranno gestiti in maniera diversa???
Ahi…ahi…ahi… NO APPALTOUR”??? Va be… ne riparliamo con la prossima inchiesta giudiziaria!!

Riflessioni su prove di "campagna" elettorale…

Si sente nell’aria… 
Catania è una città in fermento… e dire che la festa di S. Agata si è conclusa già da un po, ma ovunque mi sia trovato in questi giorni… (e vi assicuro non erano dei posti allegri… già qualcuno dei miei amici lettori, avendo notato questa improvvisa pausa è giunto a chiedermi tramite “whatsapp” se fossi ancora vivo…) ho notato un certo dinamismo nelle discussioni dei miei concittadini…
C’è chi parla male del Sindaco Bianco, chi mette in discussione la legalità di quel consiglio comunale, chi discute di politica ad un livello superiore… quello nazionale, con la possibilità di uno strappo del partito democratico o sulle ultime vicende giudiziarie dell’ex Ministro e Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini…

Si comincia a parlare del prossimo Presidente della regione Sicilia, di nuovi sindaci, consiglieri, assessori e via discorrendo… 

Sono tutti infervorati, ho come la convinzione che stiano cercando di azzeccare su quale carro vincente puntare, in modo tale da essere sicuri al momento opportuno di chiedere in cambio qualche vantaggio personale…
Poi c’è chi dice che soltanto con il M5Stelle si potrà cambiare perché per il resto, si comprende d’essere circondati ovunque da marciume e ladri!!!
Io comunque per mia natura, non ho mai accettato quel detto che dice “meglio un orbo in mezzo ai ciechi“, in quanto ritengo che bisogna scegliere sempre con coerenza e mai a seguito di condizioni estreme imposte, si potrà anche sbagliare, ma quanto deciso sarà sempre un atto in buona fede, senza aver anteposto a quella scelta, secondi fini…
Quindi, tra conservatori, riformisti, populisti, astensionisti e via dicendo… la questione amministrativa 2017 sta diventando una realtà e le scommesse iniziano a fioccare!!!

Sento ovunque parlare di cambiamento… di saper andare oltre, di rompere con gli schemi ed il passato, che bisogna guardare al futuro, confrontarsi sulle idee e puntare sui giovani e le donne…
Ognuno di loro va dichiarando che “stanno lavorando per noi”: non ho mai creduto che in vita loro abbiano lavorato un solo giorno… immaginiamoci se ora, all’improvviso, dedicano se stessi per noi, ma per favore… ma veramente gli sembriamo così coglioni???

A sentirli mi sembrano delle galline in un pollaio… litigano senza sosta, attraverso interviste, dichiarazioni, manifestazioni e convegni vari, organizzati appositamente per richiamare un po’ di gente per poter fare propaganda elettorale…

Durante questi miei spostamenti in auto, da una zona della città all’altra, ascoltavo le notizie in radio e sentivo sulla eventualità di manovra correttive richiesta da Bruxelles; ecco anche da lì si comprende come sia già iniziata la campagna elettorale: nessuna dichiarazione sull’aumento di tasse… guai a parlarne, si perderebbero centinaia di migliaia di voti… 

Nessuna stangata quindi potrà essere realizzata sulle spalle degli italiani ( almeno non prima delle elezioni…), quindi, nessun aumento della benzina, dei bolli o chissà cosa altro, anzi sono certo Presidente Gentiloni, che un’ulteriore bonus di 80 euro sarebbe in questo momento fortemente gradito dalla collettività!!!

E’ evidente a tutti come vi sia da un lato una estrema instabilità politica, tutti contro tutti e soprattutto tutti a voler limitare l’avanzata delle forze populiste… ma di contro economica, ci si ritrova uniti, nel voler completare l’iter di governo… così le indennità per ciascuno di essi… resteranno a vita!!!

Questo è quanto ho potuto ascoltare in questi giorni, nel frattempo però attraversando per l’appunto questa mia città, percorrendo la circonvallazione, nelle vicinanze del quartiere di Nesima, ho dovuto fare (come tutti) una deviazione a causa dei lavori della metropolitana; proprio alla fine del tratto obbligatorio, precisamente al centro della carreggiata, vi è posta al centro della carreggiata una barriera metallica ed un cartello di direzione a segnalarne il problema (non so dirvi di cosa si tratti… una buca, un caditoia, un pozzetto ), ma di una cosa sono certo: è lì da almeno dieci giorni!!!

Parlando con un barista nelle vicinanze mi ha detto che sono più di tre mesi che è presente…  e cosa dire del blocco che da tre giorni paralizza la zona del Policlinico, precisamente il tratto che va da Via S. Sofia a Via Carrubella, non parliamo poi della massicciata stradale,  ormai inesistente in molti tratti della città e dove a causa delle piogge… sembra di essere peggio di una “campagna” africana… 

Analoga considerazione va fatta per la maggior parte delle strade, che presentano buche ovunque, che quando coperte dall’acqua a seguito delle piogge, si ci lascia – almeno per noi automobilisti – una sospensione, mentre per chi viceversa la percorre quel tratto in due ruote… il rischio è purtroppo la vita, ed io, proprio in questi giorni trascorsi in due pronto soccorso, di vittime ne ho viste tante…

Da quanto sopra comunque, comprenderete come il sottoscritto non stia affrontando neppure uno dei gravi problemi che attanaglia questa nostra città… occupazione, sicurezza, ordine, legalità, lotta alla criminalità, ecc…, ma quanto faccio notare, rappresenta esclusivamente una semplice gestione ordinaria di manutenzione…

Ed allora mi chiedo, ma con quale coraggio (o meglio… con quale faccia di culo… ) si può pensare ancora una volta di chiederci la nostra fiducia o il nostro voto… sapendo con quale scempio e infamia siamo stati finora costretti a convivere???
Minchia… ma comu vi l’aiu a diri: vinnata a ghiri di Catania”!!!

A18-A20: ed hanno il coraggio di chiamarle "Autostrade"…

Erano anni che non percorrevo il secondo tratto dell’A18, quello successivo al casello di Taormina in direzione Messina per poi proseguire nella A20 in direzione Palermo!!!
Se non fossi stato certo di essere in Sicilia, avrei pensato di essere stato… “teletrasportato” in qualche paese del terzo mondo…
Gallerie fatiscenti e buie, guard-rail distrutti o non a norma… piazzole di sosta ridotte a rifiuto indifferenziata… da evitare per non restare contagiati da qualche infezione… e dovunque mancano i requisiti minimi di sicurezza…
Non parliamo poi del pavimento stradale dove lo strato d’usura è ormai sparito, sia per il degrado causato dai veicoli che vi transitano che per quel conglomerato bituminoso di indubbia qualità…
Analogo discorso andrebbe fatto per tutto il pacchetto stradale che dovrebbe resistere a quei grossi carichi concentrati, all’usura, al degrado da parte di agenti fisico-chimici, alle dilatazioni termiche… a tutte quelle condizioni necessarie, affinché si possa consentire ai veicoli un’ottimale aderenza dei pneumatici.
Inoltre bisogna considerare quegli abituali interventi riduttivi di manutenzione per il rifacimento del manto stradale… quasi fossero macchie di leopardo… 
Le nostre “autostrade” non hanno alcuna logica… ne di progettazione (dopotutto sono state pagate a chilometro… quindi più chilometri più soldi…) e neppure di sicurezza!!! 
Le gallerie sono come quelle dei luna park… attraversandole si ha la stessa sensazione di quei tunnel dell’orrore…. si sa come si entra ma non si sa come si esce… di solito nell’attraversarle ci si ritrova con i capelli in aria (ovviamente per chi ancora c’è l’ha…), le uscite di sicurezza non si sa dove portano e le porte a taglio termico ho dubbi che siano perfettamente funzionanti o che proteggano da eventuali incendi; non parliamo poi del funzionamento della ventilazione che dovrebbe garantire una sufficiente qualità dell’aria attraverso la diluizione degli inquinanti; io, sarà un caso… ma tutte le volte che alzo gli occhi ad osservarle, vedo le pale… completamente ferme!!!
Si dice che la colpa di quanto sta accadendo è da attribuirsi alla scarsa manutenzione dovuta ai pochi soldi… i quali vengono usati per mettere esclusivamente toppe sull’asfalto o per sostituire una lampadina alla volta. 
Non parliamo poi di controlli: telecamere, segnalatori visivi, monitoraggio delle velocità, estintori, comunicatori, vie di fuga, aree sicure… sono soltanto un sogno.
Ora mentre nel resto dell’Europa ed ancora nel nord Italia, queste vie di comunicazioni primarie  o meglio autostrade… possono definirsi tali, da noi in Sicilia è il contrario, già… a vederle, non ci resta che piangere!!!
Stranamente però c’è qualcuno dei nostri governanti, che parla della necessità di realizzare il ponte sullo stretto: si è vero, un ponte servirebbe… ma di neuroni, per collegare tra loro… quelle sue cellule del cervello… ormai da troppo tempo spente!!!  
Mi ricordo che un tempo il nostro tratto autostradale era stato premiato come il più bello d’Italia… oggi quanto rimane è soltanto una vergogna!!!
Viadotti fatiscenti, muri di sostegno pericolanti, cls deteriorato e cadente, aree pedaggi decrepiti, piante e arbusti che invadono le carreggiate, scarichi piovani divelti, e poi ci sono loro… quei segnali stradali lasciati lì per anni al posto della programmata manutenzione… dopotutto la sicurezza può attendere!!!
Già quella mancata sicurezza che produce quotidianamente incidenti e dove il dato relativo al numero dei feriti/morti è diventato impressionante!!! 
E’ innegabile come la maggior parte di quegli incidenti si sarebbero potuti evitare attraverso una corretta manutenzione stradale e ad una scrupolosa messa in sicurezza da parte dell’ANAS…
Ma ormai l’andazzo è così… nessuno che si interessa… nessuno che si assume le proprie responsabilità, nessuno che paga… mentre noi come sempre… paghiamo per tutti!!!
Poi però c’è sempre il “buffone di turno”… quello che si offende se a queste autostrade viene posto il soprannome di “autostrade della morte”!!! 
Dopotutto, il fatto che si dica: esista un’autostrada per l’inferno e solo una scala per il paradiso… la dice lunga su quanto ci dobbiamo purtroppo attendere…