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La lotta alla mafia non si fa con gli slogan o con i paladini della legalità… ma con le denunce!!!

Si… meglio farli scendere da quel piedistallo, tanto da qui… si sentono i soliti slogan…
Ogni giorno si sente parlare di lotta alla mafia o di associazioni criminali, infiltrazioni e pubblici ufficiali corrotti, ed ancora, assistiamo a convegni promossi sulla legalità e in quelle rare manifestazioni di piazza, ci propinano descrizioni ed elenchi d’azioni di contrasto realizzate…
Difatti, se analizziamo quanto concretamente è stato fatto in questi anni per modificare questo stato di cose, possiamo –lo dico senza alcuna vena critica– elencare certamente una serie di colpi duri alla criminalità organizzata, ai suoi affiliati ed anche a quelle società che si sono prestate ad aderire a quel sistema malavitoso… ma per il resto, ad esclusione quindi di quell’elenco di nominativi e di un resoconto certamente obbiettivo, ciò che emerge è un territorio “arido” nel quale si dimostra, come nulla di fatto sia cambiato…
Il problema è difatti… quello di colpire le coscienze, quella cultura ben radicata in cui si muove questo fenomeno… e dove ancora oggi, un buon 50% della popolazione avverte concretamente la presenza nel territorio di “cosa nostra”…
Abbiamo visto come l’azione criminale si sia in questo ventennio, trasformata…
E’ passata, da quelle logiche cruenti in cui lo Stato e non solo, ha pagato un prezzo altissimo di vite umane… ad un cambio di strategia, dove il principale obbiettivo è divenuto l’aspetto finanziario, quest’ultimo rappresentato da nuove politiche d’investimento –mai prioritari per la creazione di quello sviluppo sociale o per dare un impulso alla occupazione, in particolare a quella giovanile- ma esclusivamente per riuscire ad ottenere vantaggi, diversi da quelli ben noti legati a tipologie proibite ed illegali, ma nuove procedure limpide, ben mascherate da speculazioni edilizie, agrarie, commerciali e industriali…
Inoltre, in questi anni, attraverso i soliti amici collusi politici (personaggi che hanno nel corso degli anni, barattato la loro immagine in cambio di quei voti necessari per la propria carriera…), vengono inseriti propri affiliati all’interno di quegli uffici pubblici, i quali operano affinché si realizzi quanto necessario per l’aggiudicazione delle gare d’appalto o far si che lo svolgimento delle loro “il-lecite” attività, abbiano così a concretizzarsi…
Servono a poco i protocolli di legalità controfirmati, quando poi… procedure compiacenti e del tutto arbitrarie, dirottano gli appalti verso le solite imprese di prestanome… di “amici degli amici”.
Quando ancora oggi (a seguito d’intercettazioni da parte degli organi giudiziari), si scopre come al interno del Consiglio all’ARS o nel nostro Comune di Catania, ci siano “ombre” di esponenti vicini a quelle associazioni mafiosa e di come oggi poco si stia facendo, se non operando semplici “valutazioni”… ecco che si prende atto di come tutto sia ridotto a semplici slogan…
Abituali parole espresse in modo strumentale per far si che qualcuno si presenti in qualità di “paladino della giustizia” ed è strano perché abbiamo visto come quei nomi altisonanti, un tempo premiati per la loro sollecitudine alla lotta alla criminalità… vengono ora sottoposti a inchieste della procura o condannati per aver partecipato attivamente ad azioni moralmente gravi!!!
Le imprese sequestrate e confiscate non si contano più… i politici,  dirigenti, controllori, dimostrato quanto fossero collusi e sono un numero talmente alto, che ormai si è perso anche il conto esatto…
La politica ha fallito… ed anche i loro uomini hanno fallito e non solo… già anche anche coloro che pur non macchiandosi di colpe gravi hanno fallito, perché nulla hanno fatto affinché questo nostra terra potesse cambiasse, anzi viceversa, hanno permesso che tutto restasse eguale ed immutato!!!
Si parla di antimafia, ma chi usa questa parola non ha mai realizzato una sola denuncia in vita sua… ed usa questa dicitura di lotta alla illegalità per fini propri, quasi sempre propagandistici per natura politica o pubblicitaria…
E ora di dire basta a questi soggetti… a quelle associazioni di legalità effimere e inconcludenti, a quanti dichiarano di voler cambiare questa nostra terra e di fatto la bloccano…
Siamo stanchi di questa “gentaglia”… come siamo stanchi di ricevere sempre… le solite parole… Basta!!! E’ tempo di realizzare atti concreti!!! 

Il "modello Catania"…

Se vi collegate al link:
http://www1.interno.gov.it/dip_ps/dia/page/relazioni_semestrali.html – troverete un interessante elenco di relazioni della DIA che vanno dal 1998 al I semestre del 2015…
Non consiglio di leggerle tutte, ma se ci provate, scoprirete come da quelle relazioni, venga rappresentata un analisi chiara di come in questi anni, si sia evoluta l’attività finanziaria ed economica di “cosa-nostra” e di come quest’ultima abbia suddiviso il territorio dell’isola, tra quanti ne fanno direttamente parte in qualità di affiliati…
E’ una mappatura accurata e scrupolosa, dove si comprendono e s’individuabili tutte le metodologie adottate, affinché si concretizzino quei poteri di dominio, necessari per attuare i ben noti “proficui” interessi…
Per ben comprendere questa associazione “mafiosa”, da altre anch’esse criminali, dobbiamo inquadrare questa in modo differente, in quanto coloro che ne fanno parte, si avvalgono non soltanto della forza d’intimidazione, ma da uno stretto legame associativo (possa essere questo familiare o non) e da quel vincolo di assoggettamento, espresso da regole di omertà che ne fanno un dettame imposto e inequivocabile!
Quanto sopra espresso è indispensabile affinché quella capacità di prevaricazione e di dominio possa esplicarsi, metodi e abusi quasi sempre accompagnati da gesti intimidatori o da cruenti delitti, affinché si possa imporre in modo diretta o indiretta, la gestione o comunque il controllo di quel territorio…

Per la mafia è fondamentale infatti essere presente sul territorio, monitorare le attività economiche, richiedere attraverso proprie imprese (o affiliate) quelle necessarie concessioni o autorizzazioni per l’esecuzione di appalti e servizi pubblici, procedure che hanno come fine, quello – non solo – di realizzare introiti (profitti ingiusti per sé o per l’associazione), ma soprattutto impedire o per meglio dire “ostacolare” quel mercato di libera concorrenza, che esprime di fatto, quel voler condizionare a tutti i costi la libertà civile, limitando quell’autonomia culturale, manifestata attraverso la  libertà d’espressione in particolare di voto, che attraverso cosa-nostra viene influenzata con la raccolta dei voti delle consultazioni elettorali, per barattarli ai consueti politici collusi…
La capacità di controllo è rilevante, non solo per la forza militare che possiede, ma soprattutto per quella economica-politico-amministrativa…
L’organigramma è ben definito ed i mandamenti sono suddivisi e amministrati affinché non ci siano interconnessioni e a ognuno è data la gestione di quel territorio, in modo tale che l’organizzazione benefici di quella parte a loro concessa …
Leggo dei risultati messi a segno in questi anni… certamente considerevoli sul piano del contrasto e sotto il profilo degli arresti e delle condanne…
Ma voler parlare di “forza” dello Stato, ecco questo mi sembra ancora un passo lontano dalla realtà…
Perché ciò che non viene detto è che questa lotta nel campo pratico ottiene sì benefici immediati, ma non certamente sul lungo termine, poiché è dimostrato che “recisi” alcune di quei tentacoli, tra affiliati o beni confiscati, ci si accorge come dopo poco tempo -ripristinate le gerarchie- tutto continua in maniera identica…
Sento dire dei patrimoni confiscati, ma se si analizzano realmente quei beni, ci si accorge come quei valori sono di fatto… sovradimensionati!!!
Il più delle volte i provvedimenti volti alla confisca, relativi alle proprietà immobiliari e/o mobiliari, dimostrano come quest’ultime sono nella reale, non nella disponibilità della persona e/o della società a cui sono state sottratte dal provvedimento giudiziario, bensì, risultano essere di fatto di proprietà di Banche o di società di leasing oppure, essere state affittate e/o noleggiate da terzi e che ora, non trovando riscontro con i pagamenti concordati, ne richiedono la restituzione dei beni…    
Quindi alla fine, se si quantificano realmente i beni confiscati, ci si accorge che ciò che resta è molto inferiore a quei numeri tanto proclamati…
Inoltre, bisogna aggiungere i problemi relativi a quella stessa gestione amministrata, dalle problematiche emerse in questi anni evidenti a tutti (e non mi sento di ripeterle…) che hanno evidenziato (vedasi per esempio… la gestione dei beni confiscati presso il tribunale di Palermo) lacune vergognose e soprattutto preoccupanti!!!
Quindi non esistono centinaia di milioni di euro sottratti alle mafie… ma certamente alcune migliaia, beni confiscati quasi sempre inutilizzabili o ancora lasciati nelle disponibilità di coloro a cui erano stati sottratti…
Comprendo che si vuole mostrare un realtà diversa da quello che è… cercando in ogni modo, di promuovere se stessi con “coccarde” colorate a dimostrazione dei meriti sul lavoro finora svolto, affinché queste “capacità” possano concretizzare in breve, con una probabile promozione…
Ma pensare soltanto di essere giunti ad una fase di “equilibrio” nella lotta, mi sembra un concetto molto “ottimistico” e poco realistico, in virtù di quanto giornalmente assistiamo, in particolare a quei livelli ancora alti ed in tutti i settori, per quanto concerne, corruzione, concussione, istigazione, ecc..
Non dimentichiamoci che a breve ci saranno le elezioni regionali e che intorno a quel periodo, avremmo modo di valutare l’aumento esponenziale del malaffare…
Mi dispiace sentire ancora oggi da siciliano (dopo aver vissuto sulla nostra pelle il periodo delle stragi…) quella odiosa “sensazione” che forse questa mafia, fa ancora comodo a tutti…
Sia a quanti appartengono al mondo delle Istituzioni, quell’apparato considerevole che tra uomini e donne, ha quale obbiettivo quello di doverla contrastare (e quindi gestire…) e quanti di contro (appartenenti ad un’altra grossa fetta di questa società) costituiscono quei colletti bianchi (o grigi a seconda di come li s’intende…), amministratori, politici, imprenditori, operatori finanziari e quant’altro, che proprio da quel sistema, riceve i maggiori benefici in risorse finanziarie e soprattutto umane attraverso i consensi elettorali…
Sono profondamente Siciliano, ma soprattutto voglio sentirmi intimamente ottimista, perché mi è impossibile credere di non vedere un giorno questa mia terra libera, da questo “dannato cancro“…
Ma per favore… nell’ascoltare questa vostra generale soddisfazione, non chiedetemi ugualmente di mettere negli occhi… le fette di prosciutto!!!

Mafia in Sicilia, la mappa 2015 della Dia: le Province divise per mandamenti, famiglie e clan

Voglio consigliare questo articolo:
Mafia in Sicilia, la mappa 2015 della Dia: le Province divise per mandamenti, famiglie e clan: “L’impianto verticistico di Cosa Nostra sembrerebbe tuttora proteso verso l’accentramento delle funzioni di indirizzo e direzione in un “organo centrale”…

In ricordo di Mario Francese

Nel giorno della memoria… voglio dedicare un mio pensiero al giornalista Mario Francese, 

Era nato a Siracusa il 6 febbraio del 1925, terzo di quattro figli, ultimato il ginnasio in accordo con la famiglia decise di trasferirsi a Palermo, da una sua zia, sorella della madre, per completare gli studi liceali ed iscriversi all’università…
Entrò prima come telescriventista all’Ansa, ma successivamente avendo compreso le qualità del giovane, gli venne promesso di diventare giornalista nell’organico redazionale… 
Impegno quest’ultimo non mantenuto ed allora diventò corrispondente del quotidiano “La Sicilia” di Catania, per il quale iniziò a scrivere su cronaca nera e giudiziaria. 
Collaborerò in quel periodo con la Regione dove venne nominato capo ufficio stampa all’assessorato ai Lavori pubblici… alla fine degli anni 50′, venne chiamato dal “Giornale di Sicilia”.
In breve diventò giornalista professionista e una delle firme più apprezzate e più esperti conoscitori delle vicende mafiose, iniziando a scrivere dalla strage di Ciaculli, sull’omicidio del colonnello Russo… possiamo dire che non ci fu vicenda giudiziaria di cui egli non si sia occupato…
Tentava in un periodo “buio”, nel quale parlare di mafia significava morire, di dare lettura diversa e più approfondita a quel fenomeno cosiddetto “mafioso”…
Un giornalismo infrequente in Sicilia, fatto d’investigazioni, scambi d’informazioni, intrighi internazionali e interessi politici e imprenditoriali… 
Fu l’unico giornalista a intervistare la moglie di Totò Riina, Ninetta Bagarella ed il primo a capire, l’evoluzione strategica e i nuovi interessi della mafia “corleonese”!!!
Non a caso dichiarò della frattura nella “commissione mafiosa” tra gli elementi di Luciano Liggio e quelli dell’ala moderata cosiddetta “guanti di velluto”…
Un periodo nel quale cosa nostra apriva a ripetizione la strage degli omicidi “eccellenti”, che inizieranno con il segretario provinciale della Dc Michele Reina, per seguire con il capo della Squadra Mobile di Palermo, Boris Giuliano, quindi con il giudice Cesare Terranova…. e successivamente con il presidente della Regione Piersanti Mattarella e tutti quei nomi che di li per vent’anni seguiranno e che ben conosciamo, facendo parte integrale della nostra coscienza siciliana…
Gli stessi giudici, nella sentenza di primo grado contro gli esponenti di quella associazione criminale, riporteranno come, gli articoli e i dossier redatti da Mario Francese, hanno permesso di ricostruire con eccezionale chiarezza, le linee evolutive di Cosa nostra, nel aver saputo penetrare e diffondere quelle proprie ramificazioni all’interno del mondo della politica, degli appalti e dell’economia, e dove iniziava a delinearsi la strategia di attacco alle istituzioni… 
Cosa nostra infatti aveva adottato –in collaborazione con i servizi deviati– una strategia eversiva che poneva come obbiettivo quello di ribaltare la democrazia di questo paese e per far ciò, non si limito di eliminare tutti coloro che a quel disegno criminale ci si ponevano di traverso ed è in questo contesto che si spiega difatti l’eliminazione di Mario Francese…

Quell’omicidio doveva, una volta e per sempre, cancellare quelle frasi scritte, bisognava eliminare quella mente lucida del nostro giornalismo, un professionista capace di anticipare gli inquirenti nell’individuare nuove piste investigative, ed erano questi i motivi che rappresentava… un continuo pericolo per la mafia emergente, poiché era capace di anticiparne quel suo programma criminale, proprio in un tempo nel quale mancava il sostegno (dato successivamente) dei collaboratori di giustizia, tra cui Tommaso Buscetta che consentirono di svelare per la prima volta i meccanismi dell’organizzazione mafiosa, la struttura e le sue regole…

Francese era un uomo slegato da quei condizionamenti e compiacenze realizzate anche da alcuni suoi colleghi, soprattutto non mostrava alcun asservimento verso quei gruppi di potere collusi con la mafia…
Ed è per queste motivazioni che la mafia lo ha ucciso la sera del 26 gennaio 1979 davanti la propria casa, mentre stava rientrando dopo una lunga e dura giornata di lavoro.

Nel 2001 verranno condannati per quel omicidio quasi tutti i componenti di quella “cupola” e le motivazioni della condanna (nella sentenza d’appello) furono: il movente dell’omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un’approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni ’70.

Desidero oggi ricordare anche Giuseppe, figlio di Mario, che nel 2002 si suicidò a soli trentasei anni… anche lui giornalista del Giornale di Sicilia di Palermo e che per anni, si era dedicato alle inchieste sulla mafia ed in particolare contribuendo a ricostruire l’omicidio del proprio padre…
La Sicilia ha perso due figli che per questa terra hanno gettato semi di speranza…
Non per nulla si dice che la speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio… lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle!!!

L’Autonomia Siciliana… una disgrazia per la nostra terra!!!

Non molti sanno che la nostra terra… la Sicilia è divenuta a “Statuto speciale” nel lontano Maggio del 1946, quando ancora l’Italia era sotto la monarchia e doveva decidere se diventare Repubblica…
Difatti il decreto istituzionale, non fu firmato da un Presidente della Repubblica… bensì dall’allora principe, Umberto di Savoia, luogotenente in Italia del padre Vittorio Emanuele III, che in quel periodo, con tutti i suoi familiari se n’era scappato in Svizzera….
Quindi a differenza di tutte le altre regioni d’Italia, anch’esse a statuto autonomo dal governo nazionale, la nostra, è totalmente indipendente da quel Governo… che come si è visto sopra è subentrato successivamente alla stessa proclamazione della Repubblica Italiana (14 Luglio del 1946).
Quindi, dal primo Governo De Gasperi a quello attuale di Renzi, ne è passato di tempo, ma in ognuno di quei 27 nominativi (rappresentanti dei 63 governi succeduti), possiamo notare come questa nostra terra sia stata sin dall’inizio, considerata quale possedimento di conquista… un territorio al di fuori dei propri confini naturali, quell’isola da utilizzarsi quale sfruttamento naturale per l’intera penisola…
Non parlo delle potenzialità naturali e culturali, bensì di quel bene prezioso messo negli anni a disposizione, conosciuto come forza lavoro…
Ed allora… ecco che la nostra Sicilia è stata pian piano relegata a terra di conquista, dove nessun miglioramento o investimento, è giunto a noi o meglio con la stessa celerità che si è avuta per le regioni del centro-nord…
Autostrade, ferrovie, infrastrutture, industrie, hanno rappresentano per la Sicilia un miraggio… e verranno si realizzate con il tempo… ma principalmente per distruggerne la bellezza del territorio… vedasi quegli impianti di raffineria, ecc… realizzati dalle solite imprese italiane del nord e mai da quelle “siciliane”; si sono così potuti incamerare i miliardi di lire messi allora a disposizione per realizzare quelle opere… che quando completate, hanno dimostrato tutta le loro fragilità… dalle errate progettazioni, alla ubicazione degli stessi, per finire con l’utilizzo di materiali di qualità scadente, che viene confermata oggi, in tutta la sua complessità…
E cosa aggiungere per aver deturpato la naturale bellezza del nostro territorio… un vero scempio realizzato sulla pelle dei cittadini, confermato in questi ultimi anni, dal numero di persone ammalate o decedute…
Sì… la nostra era una terra “d’oro”  ed è stata sfruttata pienamente da quei farabutti… paragonabili a quei cercatori del Klondike…
Ho letto in questi giorni un bellissimo libro di Pietrangelo Buttafuoco, s’intitola “Buttanissima Sicilia” e descrive in maniera magistrale, la rovina nell’aver goduto – sulla carta – di quella cosiddetta autonomia… descrivendo tutti i periodi di governo… fino a giungere a quello attuale di Crocetta, dove vengono riportati gli sfaceli di quella conduzione…
Un elenco che racconta con passione e rabbia, la cronaca di una terra, che tenta da sempre di superare questo stato di cose, momenti sociali attraversati da gravi crisi, accompagnati da ricordi tristi tristi e bui, realizzati sulla pelle di quanti in questa terra credevano e volevano cambiarla in positivo…
Una terra culturale meravigliosa, dove a quella storicità, fanno da sfondo le “rovine dei governi”, di quel procedere sempre in modo “gattopardiano” senza che nulla si realizzi e tutto continui a procedere “mafiosamente” nello stesso modo, ancor prima di quel lontano 1946…
Qualcuno aveva pure sperato in un cambiamento morale, chissà forse le stragi avrebbero aiutato quel cambiamento morale… ma con il tempo,,, anche quelle… sono state cancellate… insabbiate, travolte da usi e costumi indegni, che tentano di far dimenticare alle nuove generazioni, quanto accaduto… affinché tutto possa nuovamente ripetersi…
Doveva essere finalmente la volta del riscatto, dopo anni in cui la criminalità l’ha fatta da padrona… ci si augurava che il nuovo Presidente della regione desse vita ad un periodo in cui i principi di legalità fossero visibili a tutti, dove i cambiamenti avrebbero portato ad un rinnovamento ed invece sono stati anni soporiferi… dove nulla è stato fatto!!!
Qualcuno ha paragonato quest’ultimo periodo (dopo aver avuto in questi anni, presidenti quali Cuffaro e Lomabrdo) ad una marcia funebre… dove i cittadini inermi si muovono come automi in modo soporifero, trascinati, senza alcuna ribellione interiore… nessuna lotta a quel sistema, anzi, l’adeguamento a quelle regole imposte, senza manifestare mai… la propria ribellione!!! 
Si legge nel libro… l’hastag del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: #Adesso basta“… già basta a quella autonomia… sarà cosa santa e giusta ovunque, ma certamente in Sicilia NO!!!
Per i siciliani è stata un flagello che ha trascinato e continua tutt’oggi a portare con se nel baratro… l’Italia!!!
Si è visto come questa Autonomia regionale, abbia prodotto esclusivamente burocrazia, raccomandazioni, sprechi e arretratezza economica e sociale!!!
E’ necessario combatterla questa autonomia, che ha permesso alla mafia di proliferare e di predisporre i propri uomini, alla scalata di governo… per poi andarsi a sedere in quelle poltrone decisionali, non solo nella capitale, ma in particolare in quegli incarichi istituzionali…
Dice bene quando riporta… “la Sicilia è la fogna in cui nuota la mafia“!!!
Nel frattempo si sono fatti i proclami; il nostro attuale governatore incitava –prima di divenire Presidente di questa regione – ad una rivoluzione…
Ma quale “rivoluzione”, si sarà confuso con “restaurazione”… già sono stati messi nuovamente al proprio posto, tutti quei personaggi inquisiti e condannati, che, attraverso propri prestanome, hanno continuato a condizionare la vita di tutti noi siciliani…
Certo l’autonomia prevede anche che il presidente possa essere rimosso… ma si sa che, per mandarlo a casa, gli onorevoli del parlamento siciliano (ARS) dovrebbero votare una mozione di sfiducia… che però manderebbe a casa anch’essi… 
Viene da chiedersi… chi mai sarebbe così pazzo da rinunciare a più di 12.000 euro al mese con la prospettiva di fare carriera e prenderne ancora di più??? NESSUNO… siamo obbiettivi… ognuno di voi… farebbe lo stesso!!!
Quindi continuiamo con questa fasulla autonomia… dove la politica cammina a braccetto con imprenditori e colletti bianchi mafiosi, dove la legalità che prende il nome di “antimafia” dimostra ogni giorno di non combatterla quella criminalità, ma s’impegna principalmente affinché questa continui ad operare, per dare modo a loro (impegnati in quella irrisoria lotta), di ricevere mensilmente quel proprio compenso, sapendo di non aver fatto nulla per meritarlo…
Ma come si dice… noi siamo Siciliani, siamo abituati da sempre ad essere codardi e vigliacchi… a restare inermi dinnanzi alle imposizioni, a farci sottomettere, ad asservire quei vari padroni che nel corso della vita ci si presentano… 
Una volta questi erano i cosiddetti nobili, vassalli, feudatari, ecc… ed oggi quelle stesse imposizioni vengono realizzate dai nostri “politici”… che hanno perso quelle caratteristiche giurisdizionali, ma che di fatto, ne hanno mantenuto quelle sociali e politiche!!!
Un paese dove al primo posto ci sono i privilegi ed i privilegiati… un clientelismo che ha soffocato una terra putrida dove tutti (o almeno la maggioranza…), come liquami si offrono a riempirla quella fogna…
La Sicilia potrebbe essere la più importante regione del mondo… non ci manca nulla… dovremmo proprio eliminare quel di più…quel peso morto che ci portiamo sulle spalle da sempre!!!
Forse siamo ancora in tempo… possiamo scegliere… decidersi da quale parte stare… 
Ognuno di voi sa… se sta in quella “putrida” segreteria politica ad elemosinare in maniera pietosa quella raccomandazione personale o sta andando lì, per offrire il proprio contributo, per proporre qualcosa di positivo, affinché questo nostro paese possa migliorare questa nostra terra infetta…
Il mio non è uno sfogo… le mie parole non rappresentano la rabbia e l’accidia dei miei conterranei, non devo stimolare alcuna indolenza o poltroneria… ognuno farà da se e potrà assistere se quel sogno da sempre desiderato, si sarà finalmente esaudito!!!
Il “sogno” dopotutto… nutre la nostra forza interiore, mette a dura prova la nostra pazienza e ci consente di guardare sempre avanti, anche quando la vita sembra ci abbia pugnalato più del dovuto e più di quanto avremmo pensato di sopportare.
Guardiamo verso un altro sogno, sempre…

Il M5Stelle acquista l’abitazione della famiglia a cui era stata vergognosamente tolta…

Le cose buone fatte… non appartengono ai partiti ma alle persone perbene!!!
Bisognerebbe che alcuni cosiddetti Deputati dell’Assemblea regionale Siciliana… prendessero esempio da quelli del Movimento 5 Stelle!!!
Quest’ultimi… infatti, con le somme accantonate mensilmente (rinunciando a parte del loro stipendio), sono riusciti a comprare e restituire nuovamente alla famiglia Guarascio la loro casa di Vittoria…
Era la loro stessa casa finita qualche anno fa all’asta… per un mutuo non pagato. 
Per evitare lo sfratto, il Sig. Giovanni Guarascio, muratore di 64 anni e capofamiglia… si era dato a fuoco per quel debito di 10.000 euro… morendo successivamente per le gravi ustioni riportate…
Un gesto drammatico, realizzato dinnanzi agli occhi proprio dell’ufficiale giudiziario arrivato per eseguire l’ordine di sfratto… 
Quell’uomo… pur di difendere in tutti i modi la propria abitazione – fatta dopo anni di sacrifici – aveva deciso di ricorrere a quel gesto estremo, contro la banca (già le banche…) che gli aveva rescisso il mutuo, poiché non riusciva più a pagarne le rate mensili… 
La situazione assurda e che la stessa Banca ha poi rivenduto la casa all’asta, per una cifra irrisoria (26.000 euro), sfrattando la famiglia al di fuori di quelle mura… 
Certo, dopo quel grave gesto sono seguite le solite celebrazione a ricordo di quell’uomo semplice che desiderava soltanto salvare l’unica proprietà posseduta ed un tetto per la propria famiglia… una casa che aveva costruito con il proprio sudore e che la banca… per pochi miseri trenta denari gli aveva fatto perdere!!!
E lo Stato ed i suoi interpreti dov’erano… dormivano come sempre… pur sapendo che forse con quella legge, avrebbero potuto salvaguardare, non solo, la legittimità dei proprietari di quella loro prima casa… ma soprattutto la vita di Giovanni…
Tanto a loro le case gliele paghiamo noi…
Finalmente il 22 Ottobre 2014… (in Sicilia) la legge è stata approvata all’unanimità dall’Ars… forse o sicuramente… si poteva realizzare prima… ma chissà i nostri deputati  avranno avuto troppo da fare in questi anni per potersi dedicare ad una legge “civile” la stessa che però a livello nazionale è ancora ferma!!!
Per fortuna… già come dicevo all’inizio… meno male che esistono anche le persone perbene… in questo caso i deputati regionali del M5stelle che hanno saputo non solo acquistare l’appartamento e donarlo alla famiglia Guarascio… ma soprattutto fare quel gesto simbolico che dimostra come il più delle volte… anche le situazioni impossibili possono essere realizzate!!!
Ogni giorno questo movimento viene da tutti criticato, infangato, calunniato… abbiamo appena visto quanto accaduto a Quarto… ma ci si dimentica (o si tenta di distogliere l’attenzione) delle porcate fatte –da quasi tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione- in questi anni in nord e centro Italia ed in particolare proprio nella capitale…
Si vuole allontanare l’interesse su questo movimento e sui suoi leader… che in più di una circostanza io stesso ho criticato… ma che sin da subito ho trovato in essi… quei principi di onesta e rettitudine, che neanche lontanamente sono presenti negli altri…
Certo c’è paura… il rischio che alle prossime elezioni il M5Stelle possa raggiungere da sola la maggioranza è qualcosa che sta facendo impazzire tutti… in particolare quei politici inconcludenti che da quarant’anni “mangiano” (e fanno come si dice… mangiare i propri parenti e amici…) con l’attività (non certo professionale) della politica!!!
Fintanto che questi credono di poter gestire con le loro finte raccomandazioni i cittadini, ne pretendono per quello scambio i relativi voti, fino al momento in cui questi atteggiamenti “mafiosi” perdurranno… non ci sarà alcuna possibilità di miglioramento in questo paese e ancor più nella nostra regione… dove la stra-maggioranza ancora dei miei concittadini preferiscono ricevere per andare avanti… la solita pedata nel culo…
Qualcosa sta cambiando… ed io ci credo a quella trasformazione… chissà, forse un dì avrò anche la fortuna di poter assistere a quello straordinario cambiamento… 
Sarebbe bello ritrovarsi in uno Stato… che ha saputo rinnovare le coscienze, un paese di fatto civile, senza più ladri o corruzione, dove tutti possiedono un lavoro ed i giovani non debbono pensare di dover andare via…
Sì… un’utopia forse… ma io intanto comincio facendo la mia parte, affinché questo mio desiderio, si possa concretamente realizzare!!!

In ricordo di Elena Fava…

A pochi giorni dalla commemorazione del papà Pippo, vorrei dedicare un mio pensiero alla figlia Elena…

Una donna segnata da una profonda lacerazione, tragica esperienza personale vissuta silenziosamente insieme al fratello, che soltanto chi ne ha patito eguali sofferenze, può comprenderne l’intimità di quei momenti difficili…
Acuta indagatrice dei cambiamenti della vita e di questa sua amata terra, di quella eredità culturale ricevuta dal padre, che la condotta a volersi impegnare personalmente, nel diffondere quei principi di legalità e di senso civico…
Moralità e giustizia, hanno rappresentato difatti due punti fondamentali della propria esistenza, una dedizione che le ha permesso di proseguire quegli insegnamenti di vita tramite la fondazione dedicata al padre…
Insegnamenti di onestà che cercava di trasmettere ovunque si trovasse, in particolare nelle scuole quando invitata, impegnava tutta quella propria energia interiore, per diffondere ai ragazzi quella cultura del diritto e della giustizia, unica lotta di contrasto ad una presente e diffusa mentalità mafiosa…
Era fondamentale per lei recarsi nelle scuole, per parlare con quei ragazzi, far conoscere a tutti la propria esperienza personale, la storia di suo padre e di tutte le vittime della mafia, mostrando i rischi a cui s’incorre, accettando facili tentazioni che nel corso della crescita (in particolare per quanti fossero residenti nei noti quartieri disagiati della città) potevano presentarsi…  
Insegnava a saper dire di no, allontanando quell’immagine “comoda” di finto benessere… contrapponendo a questa agiatezza, la propria dignità, portata avanti con sacrificio, privazioni e duro lavoro, cercando in modo comune, di realizzare una società più equa e solidale…
Elena amava Catania, senza però esimersi dal criticarla quando era necessario… senza mai tirarsi indietro, ma tentando sempre e in ogni luogo, di far emergere la verità…
Una donna che in questi anni, insieme al fratello Claudio, ha lottato affinché questa propria terra, rinnegasse definitivamente quel “sistema” che ancora oggi lega certi ambienti criminali, alla politica e all’imprenditoria…
Un sistema fatto di clientelismi, privilegi, raccomandazioni, favori, regalie, un intreccio dare/avere già a suo tempo analizzato dal padre e che vede ancora oggi, più o meno, gli stessi analoghi protagonisti… 
Da un lato ci sono i cittadini che posti in ginocchio sono lì a chiedere… dall’altro quanti grazie alla loro posizione privilegiata ne condizionano quelle loro richieste e nel contempo, per quel loro “interessamento” ne pretendono il voto, consolidando così… quella loro posizione…
Elena Fava queste cose le sapeva bene… e conosceva perfettamente i metodi adottati dagli associati di quel gruppo criminale, che ha tentato, nel corso degli anni, attraverso propri paladini della legalità… d’infangare il suo operato e la memoria stessa del padre… e scoprendo successivamente… come questi fossero in combutta con gli stessi mafiosi…
La Sicilia… Catania ahimè… dimostra essere ancora indietro su questo fronte… e se pur encomiabile in Sicilia l’operato delle procure, delle associazioni di legalità, di alcuni giornalisti coraggiosi e di una parte onesta dell’opinione pubblica, è evidente ancora a tutti come purtroppo… si è lontani dal voler considerare questa nostra terra… libera!!!
Ma non dobbiamo scoraggiarci… dobbiamo prendere quanto di buono ci ha trasmesso Elena e proseguire tutti insieme con le parole di suo padre: a che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare!!!

Muore Licio Gelli ed i suoi segreti…

Aveva la “venerata” età di 96 anni  l’ex capo della loggia P2… 

Era stato condannato a 10 anni per calunnia al processo per la strage di Bologna del 1980 e 12 anni per la bancarotta dell’Istituto Banco Ambrosiano di Roberto Calvi… ed ancora il suo nome era stato inserito nelle indagini per gli attentati sui treni in Toscana, fino a quelle di tangentopoli…
Diciamo che con lui se ne vanno pagine segrete della nostra Repubblica, dal mancato golpe Borghese al caso Moro, da quell’omicidio Pecorelli fino alla trattativa Stato-mafia…
I personaggi “istituzionali e non” inseriti nella lista P2 erano talmente tanti che alla fine si decise d’insabbiare tutto… ed il Sig. Gelli… si prese soltanto una condanna condanna a otto mesi per essere in possesso di documenti riservati dei servizi segreti, Sid e Sismi.
Per la strage fu assolto definitivamente da quella accusa di associazione eversiva…  mentre per il 
Banco Ambrosiano venne condannato a 18 anni di reclusione… pena poi ridotta a 12 anni e di lì a poco si rese irreperibile, avendo dovuto scontare la condanna definitiva…
Venne arrestato in Francia a Cannes… ma nel Maggio 2009 il procedimento sul banchiere assassinato… venne archiviato!!!

Poi si scopri avere rapporti con Craxi e Claudio Martelli su trasferimenti di denaro nell’ex Psi… ma anche lì… la cassazione annullo la condanna…
Era definito il “gran maestro” ed è stato capace d’intrecciare rapporti con la politica, gli affari e la mafia, riuscendo secondo le inchieste a “sistemare” anche alcuni processi in Cassazione a presunti mafiosi…
Dopotutto, bisogna ricordare che nella famosa lista della loggia segreta, c’erano nomi importanti della magistratura e delle forze delle forze dell’ordine,
Un uomo che aveva in tutti i settori le mani in pasta… in quei collegamenti tra banche con il riciclaggio di valuta, con esponenti noti di associazioni criminali, nel traffico internazionale di armi, con servizi segreti stranieri…
Un uomo dal patrimonio finanziario inestimabile, difatti, si permetteva di tenere lingotti d’oro nelle fioriere di casa…
Quanto ai segreti… che porterà con sé nella tomba, come la lista completa di quella famosa Loggia Massonica o l’omicidio di Aldo Moro da parte delle “brigate rosse” ed ancora, cosa sapeva su quelle stragi o sulla morte del Presidente Calvi???
Secondo quanto dichiarato dal suo Avv. nulla… non porta con sé alcun segreto, anzi la sua eredità cartacea… adesso è diventata di dominio pubblico…
Ora, se c’era qualcuno che aveva paura di quelle carte… adesso “forse” potrà stare finalmente tranquillo…
Chissà se prima o poi, qualcuno o qualcosa, farà tornerà nuovamente alla luce quei documenti ed allora finalmente scopriremo cosa è realmente accaduto in quegli anni bui nel nostro paese…

Sconfiggere la mafia è cosa nostra… e non esclusivamente di altri!

In occasione della Giornata Mondiale contro la Corruzione, il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato: combattere la corruzione, spezzare le catene della complicità, liberare la vita sociale da questo cancro è possibile  come è alla nostra portata sconfiggere le mafie…

Perché… corruzione, complicità e illegalità sono mali che vanno combattuti insieme, perché contrastano quei fenomeni connaturati con la nostra società civile e sono distanti dalla moralità pubblica e dal senso civico…
Secondo il Presidente, “la corruzione è un furto di democrazia; crea sfiducia, inquina le istituzioni, altera ogni principio di equità, penalizza il sistema economico, allontana gli investitori e impedisce la valorizzazione dei talenti”
In particolare l’inadeguato sistema degli apparati pubblici e di giustizia, fa in modo che a subire siano proprio le persone più deboli, i disoccupati, i giovani che vengono persuasi da quelle organizzazioni criminali ad inserirsi all’interno di quella associazione malavitosa…
Bisogna sconfiggere le mafie perché ciò è alla nostra portata… sottolinea il capo dello Stato, grazie in particolare ai numerosi “anticorpi” presenti nella società civile, che hanno il volto di cittadini consapevoli delle loro responsabilità, di donne e uomini coscienti dei propri diritti ma anche dei propri doveri, di funzionari pubblici che assolvono ai loro compiti, di volontari che costruiscono reti di solidarietà e di inclusione sociale…
Un ulteriore sostegno viene dalle istituzioni, la Magistratura, le procure, tutte le forze di polizia, che dimostrano ogni giorno con le loro azioni, come i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano, e quando a causa di ciò, emergono notizie su scandali e collusioni, vuol dire che il cancro del malaffare… è stato individuato e colpito!!!
Anche il presidente del “Gruppo di lavoro anti-corruzione” dell’OCSE (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), Drago Kos, ha lanciato un appello: La lotta alla corruzione è una delle principali priorità dell’OCSE sulla quale sono stati fatti progressi a livello globale; tuttavia questo fenomeno permea e agevola, alcune tra le principali minacce globali del nostro tempo, come il terrorismo, il cambiamento climatico e la crisi dei rifugiati
L’obiettivo è condividere e scambiarsi metodi, moderni ed efficaci di indagine, per costruire reti solide per una futura collaborazione…
Contro le mafie è fondamentale una modifica delle coscienze, perché soltanto erodendo il terreno fertile nel quale striscia questo fenomeno sommerso, si potrà rivendicare con forza, quella speranza di democrazia e legalità, certamente richiesta…
Continuare per come si è finora fatto, limitandosi al proprio orticello, imponendosi di limitare la propria partecipazione sociale, occupandosi esclusivamente dei propri interessi personali, ricattati ormai… da quella percezione generalizzata di luogo comune, sopraffatti vigliaccamente dalla paura o dai meccanismi messi in atto a modello persuasione, ecco che allora difficilmente… si potrà reclamare con forza il diritto di avere una società giusta e
E’ finito il tempo di ricordare quanti hanno sacrificato la propria vita, tra magistrati, forze dell’ordine, politici, amministratori o semplici cittadini per combattere i ricatti delle mafie…
Se si vuole cambiare questo nostro paese… non bisogna più rimanere spettatori, ma cominciare consapevolmente a mettere in pratica quotidianamente, quei principi di rettitudine, onesta e legalità, attraverso spirito di sacrificio e scelte coraggiose…
Perché si sa che nella vita, ci possono essere scelte che, se farai, sai già che ti pentirai, ma se non farai… non ti perdonerai mai!!!

Vecchioni: Sicilia di merda…

Siamo così tanto abituati a condividere frasi fatte di altri a modello facebook o a soffermarci su poche righe twittate… che non sappiamo più comprendere le frasi dette, in un contesto nel quale erano state inserire…
Certamente un linguaggio meno scurrile sarebbe stato più indicato, ma a volte, per fare emergere le notizia, bisogna farle uscire fuori, da quelle solite regole prestabilite…
Anch’io nell’aver letto quella frase sui social mi ero a prima acchito risentito, anche se la frase… in se… non mi aveva minimamente offeso!!! Già… perché la ritenevo inconsistente, dopotutto si stava parlando della mia Sicilia, di una terra che conosco perfettamente, più delle altre… proprio di quelle altre che nel corso della mia vita ho avuto modo di conoscere approfonditamente e di quanto povere, limitate e differenti siano, in paragone alla nostra…
Ma nel nostro paese, sappiamo bene quanto l’ipocrisia abbia il sopravvento e come sono tanti, coloro che, pur di farsi belli dinnanzi all’opinione pubblica (o perché si da loro modo di potersi fare apprezzare), hanno raccolto quell’invito, per mettersi in fila per scagliare la prima pietra…
Sono i soliti opportunisti…
Se ascoltiamo difatti i miei conterranei… vedremo come, ad iniziare dai nostri politici, si siano sentiti  offesi, se ascoltiamo gli amministratori… per quelle frasi sono ancora stizziti, se osserviamo cosa hanno detto nei media i nostri personaggi pubblici (attori, cantanti, showman, ecc…) ora tutti lì a manifestare il loro disappunto, risentiti da quelle frasi dichiarate da un loro collega, poi ci sono i nostri uomini di cultura, ecco questi sono i più falsi… esprimono sentimenti esacerbati e in quella loro indignazione, fanno di contro l’elenco dei personaggi illustri e delle meraviglie culturali e storiche della nostra isola…
Poi, ci sono i semplici cittadini… certamente sono i più arrabbiati… nel aver saputo di quelle frasi… irritati per essere strati toccati in quel loro orgoglio regionale, esasperati dal dover sempre ascoltare come questa loro terra… venga etichettata per “ultima” sia nelle classifiche o in quei dati nazionali riportati… ed ora pure apostrofata in modo ignorante e volgare!!!   
Ecco sono tutti pronti a condannare il cantautore Vecchioni per quella frase… ma nessuno che si sdegna per quanto quella frase, conservi in se, in maniera intrinseca…
Difatti, la parola “merda” non sarebbe efficace per indicare la mafia… oppure la stessa parola, non sarebbe l’ideale per evidenziare un popolo di corrotti, corruttori e corruttibili…
Una “merda” sarebbe perfetta anche per ricordare l’egoismo di alcuni soggetti… per quel mancato rispetto per gli altri, dove si va in cerca dei i propri diritti, dimenticandosi però dei propri doveri…  
E cosa dire… se la frase “merda” viene utilizzata in sostituzione della parola “concime” che dopotutto è quanto si spera con i propri gesti di raccogliere, per quel proprio meschino essere, fatto a misura del proprio orticello…
Ora sono tutti scandalizzati da quella frase… ma nessuno si scandalizza per quel potere coatto… per quegli atteggiamenti imposti di corruzione e violenza, per quei fenomeni estorsivi nei confronti dei commercianti e delle imprese… e di quei particolari avvenimenti, nessuno s’indigna… anzi c’è il silenzio generale!!!
Poi quando si sente la parola “merda”… urlano tutti!!! Sì, tutti quanti!!!
Ci si nasconde dietro una maschera, ed è la stessa che ci si mette quando si fa finta di non vedere, quando ci si occupa soltanto dei propri fatti, quando si partecipa a manifestazioni con l’inchino, quando ci si gira dall’altro lato, quando non si denuncia… è sempre la solita maschera… quella dell’ipocrisia!!!
Ho letto quella frase… ed ho compreso come fosse di per se… una semplice provocazione, inserita in una riflessione di più ampio raggio e dove con quel pungolo, si cercava di scuotere le coscienze assopite dei tanti siciliani… 
Quando dice: qui da Voi, ci sono le più grandi intelligenze del mondo… ha perfettamente ragione… la stessa però, quando riporta che “il senso civico non è alla stessa altezza“.
Ha forse torto, quando parla di degrado, inciviltà, abbandono, traffico, sporcizia, abusivismo… dov’è quella storia, quella cultura, quella bellezza naturale ed artistica…dov’è…???

Si c’è… in bella vista nelle cartoline, nelle brochure, nella pubblicità, ma quando poi ci si accorge che le autostrade sono interrotte, che i mezzi pubblici di trasporto su strada e rotaie sono fatiscenti, quando i musei sono letteralmente abbandonati a se stessi, quando il mare viene vergognosamente inquinato dagli scarichi, quando si percorrono strade con ai lati spazzatura o quando in città si vedono quei cassonetti aperti pieni d’immondizia che fuoriesce, quando i lungomari e le spiagge sono luride, quando manca il controllo del territorio e si viene derubati… ecco, ogni qualvolta che vediamo ciò… perché non ci si offende???  

La verità che più ha dato fastidio… non è per quanto ha detto, ma perché lui a differenza di noi Siciliani ha saputo esprimere quel vero amore per la nostra terra, per una Sicilia che da troppo tempo ha deciso di buttarsi via e che non solo non vuole difendersi, ma partecipa ogni giorno di più, con il proprio silenzio, allo scempio di questa meravigliosa ed unica regione… un’isola che oggi a causa di pochi ( e dei tanti responsabili compiacenti… ) non è sicuramente all’altezza di se stessa!!!
Smettiamola di promuovere balle e finiamola con i soliti piagnistei, è ora di modificare questo stato di cose e ricordatevi quando sarà il momento,di cambiarla questa nostra terra, iniziando nel modificare quella consueta metodologia clientelare di votazione, vero e proprio criterio di corruttibilità e di mancata dignità!!!

Scriveva bene su di noi… Giuseppe Tomasi di Lampedusa: Noi fummo i Gattopardi, i Leoni, quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra!!!

Prevenire, proteggere e punire!!!

Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano è tornato a parlare sulle denunce contro il racket da parte dei commercianti di Bagheria: dobbiamo dimostrare che lo Stato sa prevenire, proteggere e punire!!!
Esiste già una legge che preveda la selezione delle imprese, attraverso alcuni meccanismi tra cui:
le white list
– il rating di legalità 
– le interdittive antimafia
Le White list, rappresentano un primo passo per snellire le procedure antimafia delle imprese da parte di tutte le prefetture e costituisce un elenco di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori che risultano non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa.
L’iscrizione alle liste è volontaria e dura 12 mesi, la prefettura avrà 90 giorni di tempo per dare l’ok consultando la Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia (ancora questa in fase di definizione) e, in attesa della Banca dati antimafia, farà i controlli con i collegamenti informatici previsti dal Codice antimafia (articolo 99, comma 2 bis). 
Le prefetture, inoltre, renderanno pubbliche le White List nel proprio sito alla sezione Amministrazione trasparente.
Il rating di legalità è un nuovo strumento introdotto nel 2012 per le imprese italiane, volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un riconoscimento –  misurato in stellette –  indicativo del  rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.  
All’attribuzione del rating l’ordinamento ricollega vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l’accesso al credito bancario.
Infine, l’interdittiva antimafia, ha carattere preventivo e si fonda sugli accertamenti compiuti dai differenti organi di polizia giudiziaria, valutati dal prefetto competente territorialmente e prescinde dall’accertamento di singole responsabilità penali nei confronti di soggetti che hanno rapporti con la pubblica amministrazione.
Costituisce una misura preventiva volta a colpire l’azione della criminalità organizzata impedendole di avere rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione e rappresenta una valutazione sulla discrezionalità, che può essere assoggettata al sindacato del giudice amministrativo sotto il profilo della sua logicità in relazione a quella che è l’effettiva rilevanza dei fatti che sono stati accertati.
Si capisce da quanto sopra, che le organizzazioni mafiose rimangono ancora oggi, uno dei principali fattori da colpire, in particolare nel Mezzogiorno dove esercitano ancora, il controllo fisico del territorio, sinonimo di potere e prestigio!!!
Le parole del vicepremier e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sono chiare, perché la mafia non si presenta più attraverso gli omicidi e le bombe, ora aggredisce l’economia sana, proponendo servizi illegali, quali sovra-fatturazione, utilizzo di personale non dichiarato a basso costo, procedure doppie e soprattutto l’investimento in particolare in quei settori che più di altri, realizzano massimi profitti, quali, lo smaltimento dei rifiuti, l’energie rinnovabili, la gestione degli immigrati, tutte procedure che trovano collaborazione, attraverso soggetti disposti alla corruzione 
Sono personaggi insospettabili, collegamento tra la politica e l’imprenditoria, colletti grigi all’interno delle istituzioni, di quelle amministrazioni regionali, provinciali, comunali, dove il reato più frequente è rappresentato dallo scambio elettorale politico-mafioso!!!
La mafia dice Alfano, ha cambiato non solo strategia ma anche domicilio… avendo capito che il business economico è al Nord, ecco che si è organizzato, trasferendo i propri affiliati e inserendoli in quelle società, all’apparenza limpide e operative, che hanno viceversa unico fine, quello di riciclare il denaro sporco..
Vengono acquistati patrimoni immobiliari, si inseguono appalti pubblici, ci si inserisce con modalità criminali nel controllo del territorio… vedasi, vendita di armi, stupefacenti, estorsioni, gioco d’azzardo, prostituzione, ecc…
Altro settore fortemente attaccato dalle mafie, è quello agroalimentare, da sempre il più redditizio… 
Si è vero, dal canto suo, lo Stato fa di tutto per combattere il fenomeno mafioso, aggredisce i patrimoni, sequestra e confisca le società, opera una strategia preventiva, nell’individuare quelle possibili società affiliate e tenta di promuovere quella cultura di legalità…
Il vero nodo aggiunge Alfano però, è far comprendere a tutti che, operare nella legalità è cosa più appetibile… rendendo così sconveniente quella negoziazione con i mafiosi!!!

Gianfranco Miccichè… commissario in Sicilia…

Gianfranco Miccichè commissario in Sicilia, per decisione del presidente di Forza Italia…

Dopo aver nominato altri commissari in Trentino Alto Adige, Molise, Basilicata ecco che per la Sicilia è stato scelto  “Mister Sixtyone-zero – 61 a 0” perché da coordinatore di Fi nell’isola, fece vincere al suo partito tutti i collegi uninominali…

Il leader del partito ha dichiarato “Forza Italia in Sicilia sarà il partito anti Crocetta per eccellenza per poter risarcire alla Regione il prezzo che ha pagato in questi anni“… è l’unica cosa giusta a detta dal Cavaliere in questi ultimi anni…
Sperare però che attraverso un po di Bostik, si possano rincollare i cocci rotti non solo di un partito ma soprattutto di una regione…  ecco… di lavoro c’è ne sarà da fare.
E’ ovvio che la scelta di voler affidare questo delicato ruolo, nasce dall’esigenza del premier di ottenere quei voti, che nel corso dei mandati lo hanno sempre sostenuto… ma quello era un’altro periodo, e certamente egli godeva a quel tempo… di un prestigio personale che in molti – ad iniziare dal sottoscritto – gli avevamo riconosciuto.
Ma come dicevo sopra, quelli erano altri tempi… ed oggi la volontà di far ripartire questa nostra terrà non può passare certo da Forza Italia o dai suoi uomini…

Dopotutto, la stessa mafia, per voce dei suoi interpreti (o attraverso le intercettazioni realizzate), ha dichiarato di aver chiuso definitivamente con l’ex gruppo Dell’Utri & Co. e quindi sperare che oggi certi posizioni, possano tornare a convivere è quanto meno di difficile… attuazione!!!

Certamente anche “cosa-nostra” sa che per continuare ad avere quella necessaria influenza, dovrà canalizzare da qualche parte quei voti… e certamente non saranno la sinistra di Renzi o il M5Stelle di Grillo i suoi migliori interlocutori, anzi tutto il contrario…

Ma sperare che il tempo abbia fatto dimenticare ad essi, quali e quante procedure siano state adottate da questi ultimi governi, per contrastare tale associazione malavitosa o i suoi affiliati, ecco ritengo che a tutt’oggi, non sia passato quel necessario tempo, ma soprattutto non si sono alternati quei suoi sbiaditi interpreti, affinché qualcuno potesse sperare… che quelle sgradevoli circostanze, possano essere superati, da interessi certamente ben più sostanziosi… 
Ora sento parlare di personaggio “simpatico” o di programmi per per far ripartire la nostra splendida regione… ma dico… possiamo ancora sperare che giudizi così banali possano influenzare positivamente le nostre coscienze… e poi perché quando c’erano le condizioni per farlo… si è scelto di rimanere seduti a Roma???
Qui non si tratta di battere il Pd, Crocetta o quanti governano oggi la nostra terra… qui si tratta di dare risposte certe, di dire da quale parte si sta… 

Innanzitutto dichiarando a gran voce che con la mafia non ci si vuole avere a che fare… e che anzi, saranno adottate tutta una serie di azioni e di politiche a contrasto, verso quella criminalità organizzata, dando così un netto taglio a quel contributo in termini elettorali e promuovendo di contro azioni  a favore della legalità…

Inoltre si dovrebbe cercare in tutti i modi, di promuovere iniziative sociali, culturali ed economiche, che permettano così quel necessario sviluppo imprenditoriale, affinché la morsa della disoccupazione, che da troppi anni attanaglia la nostra regione, possa invertire finalmente la propria rotta…
Procedere quindi verso l’assistenza delle famiglie più disagiate, dei pensionati e soprattutto di tutti quei giovani, che hanno dovuto arenare i propri sogni, attraverso quel necessario sostegno all’imprenditoria giovanile, alla concretizzazione professionale e quindi autonomia economica, alla possibilità data loro di poter acquistare casa (grazie ad incentivi statali che permettano la restituzione di mutui con pagamento d’affitti ragionevoli) e giungere così anch’essi, a quel coronamento naturale, rappresentato nel distacco definitivo dai propri cari per iniziare quel percorso personale con la propria famiglia…  
Ed ancora, migliorare le scuole, far si che i ragazzi disagiati, possano giungere anch’essi al conseguimento di un titolo di studio, sostegno necessario per quella adeguata ricerca professione ed inoltre, premiare con borse di studio fino all’università, quanti tra essi, dimostrano di esserne meritevoli…  
Ed infine quel necessario sostegno al motore finanziario, attraverso politiche rinnovate che intervengano in quel concetto di libera concorrenza…
Perché vede… a noi siciliani, non c’è ne frega niente di rinnovamento, aggregazioni politiche di centrodestra, di lotte intestite all’interno del suo partito o di egoismi personali…
Quello che ci interessa vedere, non sono i programmi annunciati o i milioni di posti di lavoro o la realizzazione del ponte sullo stretto, di cazzate finora ne abbiamo sentito abbastanza… Il suo Presidente, che tanto dice di credere in questa terra… dia un segnale preciso, venga ad investire una parte di quel suo patrimonio miliardario in Sicilia, cominci a far vedere che lui per primo di chiunque altro ci crede… e poi… dopo i fatti ne possiamo parlare!!!
In caso contrario… a costo di dover morire di fame… non troverete un benché minimo Siciliano “dignitoso e onesto” che baratterà il proprio onore, per un pezzo di pane gettato al pari di un cane… 
Poiché… è soltanto a quei soggetti, che oggi lei può rivolgersi… sono gli stessi che da sempre vi vengono dietro, che elemosinano quel po di cibo dato, sempre pronti ad essere richiamati con un fischio… pur di saltare e abbaiare felici sulle sulle vostre gambe, dandovi così quella convinzione, d’essere importanti…
Tranquilli, il giorno che non riceveva più quei bocconcini e capiranno d’essere stati nuovamente ignorati… ecco quel giorno, il primo morso lo riserverà proprio a Voi!!!

La sensazione è che ci sia un’Antimafia che più che gli ideali, persegua interessi particolari…

In tutti questi anni, si è cercato di convincere i cittadini, che combattere la mafia non solo fosse giusto, ma soprattutto utile. 

Nessuno immaginava però, che da quei professionisti di quella lotta, si sarebbero creati dei nuovi soggetti, che avrebbero cercato sì… quel “utile”, ma principalmente per se stessi, per come difatti sta emergendo…
Sembra effettivamente, che la famosa invettiva di Leonardo Sciascia contro i professionisti dell’Antimafia, abbia dimostrato essere, quanto mai attuale… 
Già, riprendendo quanto dichiarato dall’ex Pm Antonio Ingroia proprio in questi giorni: ecco se pur Leonardo Sciascia in una occasione sbagliò… colpendo l’allora giudice Paolo Borsellino, dimostro comunque con la sua dichiarazione… un’intuizione profetica.
In tanti citano i nomi dei due magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma secondo lei, chi sono i veri eredi e chi, invece, si fa soltanto bello… con i loro nomi?
Per me non ci sono veri eredi, ma ci sono troppi aspiranti eredi…
Ci faccia qualche nome…
Un elenco troppo lungo e non basterebbe lo spazio… mi riferisco anche a qualche importante ex magistrato oggi entrato in politica…
Adesso che è tornato a fare l’avvocato, non ha paura di finire vittima di uno sbaglio dei suoi ex colleghi togati?
Sinceramente sì, soprattutto oggi mi rendo conto di tanti errori giudiziari… le inefficienze del sistema sono più gravi di quanto non sospettassi da magistrato; per esempio, nel procedimento che sto seguendo a Roma, anche se dimostreremo l’errore degli inquirenti, ci troveremo di fronte a danni irreversibili con società fallite, uomini ammalati e imprenditori rovinati!!!
Ci sono delle furbizie che i pm usano per incastrare gli indagati? Mi risulta che non di rado i nomi sul registro generale vengano iscritti il più tardi possibile per allungare i termini delle investigazioni… come si dice… ci sono le astuzie dei difensori, ma anche quelle dei sostituti procuratori, ed ora che sono dall’altra parte della barricata ho il vantaggio rispetto ai miei colleghi avvocati di poter smascherare certi espedienti furbetti…
Tipo… ne può svelare qualcuno?
Si, ci sono i cosiddetti stralci a catena che permettono con un gioco di scatole cinesi di tenere aperto un filone d’indagine facendolo emigrare da un fascicolo in scadenza a un altro….
Forse anche da una procura all’altra?
Già, qualche volta è accaduto pure questo…
Infine, è meglio la vita da magistrato o quella da avvocato?
L’esistenza blindata del pm antimafia è infernale… di quegli anni mi mancano solo (sorridendo…) le “intercettazioni“, mentre da avvocato accertare la verità è molto più difficile, perché si combatte con armi spuntate contro una magistratura che spesso è un muro di gomma rispetto alle istanze della difesa!!!
Cosa aggiungere, questa mattina altri due giudici della sezione beni confiscati del Tribunale di Palermo, sono stati accusati, uno di concorso in corruzione e l’altro per abuso d’ufficio…
Sono due toghe (che hanno operato in quella stessa sezione diretta dall’ex presidente Silvana Saguto, finita in questi giorni, sotto inchiesta della Procura di Caltanissetta) che si trovano sotto la lente d’osservazione della procura nissena… e che rischiano in questo preciso momento, oltre agli addebiti presentati, anche l’avvio della procedura di trasferimento…
Una brutta pagina per la nostra magistratura… diceva bene Indro Montanelli: Per un magistrato italiano, la “Legge” con la “Giustizia” non ha nulla a che fare!!!

Stato-Mafia… ecco le prove…

Proprio alcuni giorni fa, abbiamo assistito alla sentenza del processo sulla presunta trattativa Stato-mafia e dalla quale è stata emessa un’assoluzione per l’ex ministro Calogero Mannino… (non bisogna però confondere che, una cosa è l’essere stato giudicato  innocente in modo definitivo dal concorso esterno ed un’altra cosa è l’esser stato assolto in primo grado per la trattativa… dopotutto si riporta: questa è stata una assoluzione per insufficienza o contraddittorietà delle prove, non per la loro mancanza e bisogna aggiungere che il giudice, con quel tipo di decisione, ha ammesso che la trattativa c’è stata e che costituisce reato…).

Ora all’improvviso ecco che l’ex Pm Antonio Ingroia esce allo scoperto… dichiarando ad una intervista del quotidiano Libero: cosa diceva Giorgio Napolitano, ex Presidente della Repubblica, nelle intercettazioni sull’inchiesta Stato-Mafia?
Ecco… anche se probabilmente un giorno racconterò tutta la verità… (dopotutto in uno Stato democratico certi avvenimenti andrebbero sempre svelati…), ma non ora… e non certo attraverso un’intervista e poi credo che ancora non sia arrivato il momento…
Ed allora quando??? Forse attraverso la pubblicazione di un libro… il cui titolo potrebbe essere “Caro Giorgio come stai?”.
Come si spiega l’applicazione sulla richiesta di distruzione immediata delle intercettazioni???
Lei Dott. Ingroia ha dichiarato, l’applicazione di quella richiesta… un abuso, provando in tutti i modi ad ostacolarne la distruzione (intercettazione di dialoghi tra l’ex capo dello stato Giorgio Napolitano e l’ex ministro Nicola Mancino) ma ora, si è capito come quella fosse di fatto una sentenza politica, che avrebbe comportato non solo una gravissima crisi istituzionale, ma anche le possibili dimissioni del Presidente della Repubblica…
Certo ora anche l’ex Pm è stato abbandonato… (come in molti… in questo nostro paese… soprattutto quando si trattano argomenti scomodi…), si perdono infatti per strada… più di un amico, in particolare proprio per quanto emerso dall’inchiesta sulla trattativa, che dimostrava essere scomoda a molti,  non solo a destra, ma anche a sinistra…
Ed è il motivo per cui hanno trasformato quel lavoro (fatto di quasi vent’anni d’indagini) in un tentativo promozionale personale, di un lancio verso la politica… dimenticando tutti quegli uomini dello Stato e non,  che nel corso di quegli anni… sono rimasti uccisi…
Purtroppo ciò che è grave è trovare ancora oggi, in qualità di  pubblico ministero, dei giudici che non vogliono sentire, vedere, sapere… già un meccanismo di autodifesa corporativa che scatta spesso quando ci sono di mezzo magistrati o altri pezzi delle istituzioni!!!
Detto così si potrebbe pensare che ogni riferimento al procedimento Stato-mafia è puramente casuale… o forse ritiene che in quel processo siano stati protetti pezzi di istituzioni???
No, più che nel processo lo si è fatto fuori dal processo perché quel processo non si celebrasse mai… e difatti, un ruolo fondamentale lo hanno svolto anche la magistratura associata e il Csm a colpi di procedimenti disciplinari nei confronti dei pm che doverosamente facevano quelle indagini…
Come si spiega infine il suo ruolo d’avvocato, avendo dichiarato a suo tempo… che mai avrebbe mai assistito mafiosi e corrotti, ed invece oggi, sta difendendo i presunti complici di Massimo Ciancimino, condannato in via definitiva per riciclaggio del patrimonio mafioso del padre: niente di incoerente perché nessuno dei miei assistiti è incriminato per fatti di mafia, in più aggiungo che sono convinto dell’innocenza di questi imputati che sono rimasti stritolati da quello che io definisco il sistema Cappellano…(l’amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara, posto sotto indagine dalla Procura di Caltanissetta per corruzione e altri reati…).
Dall’inchiesta emerge che l’amministratore giudiziario, aveva l’interesse a enfatizzare se non addirittura inventare l’origine “mafiosa” di certi patrimoni, specie se di ingente valore, per ottenere così incarichi e onorari, che poi, venivano rapportati sul valore della aziende confiscate.
Un sistema che consentiva, d’elargire incarichi e benefici a parenti e amici dei magistrati che spesso, erano gli stessi, che avevano nominato quegli amministratori e che in corso d’opera… gli liquidavano quei lauti compensi!!!
Uno di quei magistrati era proprio Silvana Saguto, ex presidente della sezione misure di prevenzione dei beni confiscati del Tribunale di Palermo, dove sul suo conto in queste settimane, sono emerse intercettazioni imbarazzanti…
La sensazione è che ci sia un’Antimafia che più che gli ideali persegua interessi particolari!!!
Ma quella è un altra questione…
continua 

Alfano: la mafia non è solo criminale ma anche sconveniente!

Il nostro ministro degli Interni, intervistato nella trasmissione di Rai3 “Ballarò” ha dichiarato che vi è una nuova generazione di giovani siciliani, che ha capito da che parte stare e cioè, contro quella mafia che attanaglia ogni comparto della loro terra…
Perché la mafia dimostra non solo di essere criminale, ma è soprattutto sconveniente… in quanto produce povertà e nessuna speranza….
Adesso che finalmente le denunce contro il pizzo vengono presentate (vedasi… commercianti di Bagheria), ora tocca allo Stato dimostrare la propria forza, iniziando con la prevenzione e quindi proteggendo coloro che si rivolgono ad essa e punendo viceversa, coloro che a quelle regole civili non vogliono sottostare…
Qualcosa è già stato fatto… a cominciare dal ripulire e limitare quelle imprese che erano in odor di mafia, utilizzando meccanismi come le white list, il rating di legalità, gli accertamenti e le procedure interdittive…
E’ ormai certo che la mafia, rappresenta per la Sicilia, il principale fattore di sotto-sviluppo, in quanto blocca di fatto, quella libera concorrenza, che può determinare la ripresa dell’attività economica…
In una terra dove il controllo mafioso, viene esercitato in modo diretto dai suoi affiliati, dove il territorio è costantemente monitorato, dove, con quella costante presenza, si suole trasmettere ai cittadini la convinzione che sono loro a esercitare il potere in quelle aree… rappresentando l’unica alternativa allo Stato…
Una Dimostrazione di potere, non più manifestata in modo violento, ma mirata, aggredendo infatti quell’economia sana… per poi utilizzarla per fini illeciti. 
Esistono varie metodologie per incrementare quel business… a cominciare dalla sovra e falsa fatturazione, passando a quegli investimenti immobiliari e societari, realizzati con i proventi delle sperequazioni finanziarie o attraverso lo smaltimento dei rifiuti (tossici e non), ed ancora, investendo nelle risorse umane, non le proprie ma quelle poste nei settori chiave istituzionali ed a servizio del pubblico, sostentati quegli aiuti, da quelle ormai note procedure corruttive, rappresentate in tangenti, bustarelle, regalie, e quant’altro…
La mafia si sa… ha fatto in questi anni, un grosso balzo avanti, avendo predisposto all’interno di quelle strutture pubbliche molti propri uomini… colletti bianchi “dormienti” che restano lì in silenzio ad osservare, riferire e collaborare a seconda delle circostanze…
Un salto che ha permesso di creare quella cosiddetta “zona grigia” nella quale operano, quelle proprie figure insospettabili… che concentrano in se, quel collante indissolubile corruttivo, politico-imprenditoriale-criminale…. 
E’ una situazione che determinano vantaggi per tutti… per i politici che godono di quegli appoggi, tradotti in scambio di voti… per gli imprenditori ora “affiliati” a cui vengono girate le commesse più importanti, ed infine ai criminali, che utilizzano i due gruppi… per favorire collocazione ai propri affiliati e per fare cassa!!!
Non bisogna dimenticare che successivamente quel denaro… servirà, ad incrementare altri illeciti, quali il mercato delle sostanze stupefacenti, il traffico d’armi, la prostituzione, il gioco clandestino, l’estorsioni con l’investimento di quei profitti in settori importanti come l’edilizia, l’energie rinnovabili, il commercio, l’agricoltura, la pesca, ecc… 
Cosa Nostra non si ferma mai… si dedica a tutto, anche a finanziare le attività imprenditoriali dei giovani, per poi applicare tassi usurai per riprenderne il possesso… o anche applicare estorsioni -vista l’attuale grave crisi economica- a tariffe ribassate e con  pagamenti del pizzo dilazionati (ma guarda là… com’è sensibile questa mafia…).
Le aziende sotto il loro controllo sono migliaia e ad ogni sequestro e confisca… purtroppo, ne nascono di nuove!!!…
Lo Stato per debellare questo fenomeno deve aggredire i patrimoni… ma soprattutto provvedere alla loro gestione, con modalità sicuramente diverse… da quelle finora adottate!!!
Bisogna salvaguardare quelle società… mantenerne i livelli occupazionali presenti, incentivare la prevenzione ed aumentare le pene, per coloro che si offrono alla illegalità…
Aggiunge Alfano, il vero nodo sta nel tagliare i vertici di quella piramide, allontanare quei soggetti che mostrano di possedere capacità di leader e dove ancora molti di essi… operano in latitanza.

Bisogna infatti convincere i cittadini tutti che, stando dentro quei principi di giustizia si può crescere, operando nella legalità si può riuscire a dare un futuro a se stessi ed ai propri figli… diventa di contro sconveniente, credere per un istante, si possa negoziare con i componenti di quell’associazione malavitosa, pensando che, così facendo… si possa riuscire a fare un salto di qualità, a raggiungere in tempi celeri, quel ricercato benessere personale e familiare, tanto ambito…

Ma per quei vantaggi si paga “pegno“… e questo è come una cauzione senza scadenza, data a garanzia di un debito…
Ma ciò che non si sa (o che si fa finta di non sapere…) è che alla fine questo pegno (aggiungerei personale…) è come una trappola, abbastanza facile cadervi dentro, ma poi… abbastanza difficile per uscirne!!!

Una paese infetto!!!

In molti si sono indignati nel vedere il film “La Grande Bellezza” ed oggi a più di due anni dalla sua uscita, ci si chiede ancora se quanto espresso in quella pellicola, fosse realmente la rappresentazione attuale… del nostro paese.

Le immagini meravigliose della nostra capitale… quegli scorci storici fatti rivivere in quelle scene… inserite come sfondo di una vita ordinaria e decadente, nella quale i suoi personaggi dell’alta società, come politici, intellettuali, nobili decaduti, critici, giornalisti, prelati e attori… si trovavano a fondersi con criminali, ciarlatani, dame (di tutti i colori), truffatori, escort, ognuno di essi, personaggi deprimenti di una città, che accumula in se… tutti i peccati del nostro paese.
Un paese avvelenato… una terra infetta, dove esiste soltanto vanità e corruzione!!! 
Uomini e donne che tentano in ogni modo… di divenire potenti, per poi così, imporre e condizionare… la vita degli altri… 
Questi ultimi percepiti come “giullari” di contorno di quella deprimente esistenza, che ormai li attanaglia… conforto provvisorio di quel loro divertimento, svolto da personaggi penosi, che scivolano tra l’indifferenza generale e che sperano però un giorno… di entrare in quella infida corte…

La fatica di una vita per sembrare ciò che non si è… quell’immagine tanto ricercata, fatua e vanesia, puro divertimento di una semplice e frivola leggerezza di un’anima morta…

E’ come quella pellicola… così è il nostro paese!!!
Sì… come la maggior parte dei suoi conterranei… disincantati e disinnamorati della bellezza di questa terra, di questa vita… marchiata e imbruttita da un sistema, che pretende che tutti, abbiano a partecipare, a quel diffuso meccanismo… fatto di connivenza, illegalità, malaffare, corruzione… in una parola: disonestà!!!
Ormai non si capisce più… dov’è quella netta linea di demarcazione, tra il bene ed il male… ed anche coloro che sino a poco tempo fa, pensavamo incorruttibili, ora dimostrano anch’essi d’essere lestofanti!!!

E’ una realtà che noi -ultime persone perbene- mai vorremmo vedere… che sentiamo non appartenerci… anzi è fortemente lontana da quei principi e da quegli insegnamenti, che proprio nel corso della nostra vita abbiamo sempre voluto tenere a distanza….

C’è chi ha mediato… chi si è pentito e c’è chi, è stato ligio a se stesso, a quella propria deontologia, senza sentirsi obbligato a condotte, regole di comportamento imposte… nel rispetto della legge.
Non esiste una città corrotta, come non vi sono esclusivamente scandali nella capitale… perché il malcostume è ovunque, basta uscire da casa…
Pensateci… quando incontrate un conoscente, quando chiedete un favore a un amico, quando v’informate su qualcosa che potrebbe nascondere il vostro reale interesse, quando accorgendovi di un furto, di una rapina, di un’aggressione o di un qualsiasi abuso, restate lì indifferenti o vi girate dall’altro lato, quando non denunciate… ma aspettate che siano gli altri a farlo, quando partecipate con il vostro silenzio ai raggiri altrui… o quando… già… siete voi stessi a commetterle quelle fregature!!!
Non basta soltanto giudicare gli altri… ma bisogna dimostrare -ogni giorno- con i propri comportamenti, dignità ed onestà, manifestando democraticamente per i propri diritti, ma rispettando sempre i propri doveri!!!
Per ogni comportamento sleale commesso nel corso della propria vita per tutti quei comportamenti ruffiani e servizievoli, per le centinaia di volte in cui avete passato il badge del collega per essere servili, per quell’avanzamento immeritato di carriera che avete in tutti i modi ricercato e voluto, per quelle continue raccomandazioni supplicate presentate per i propri figli a iniziarsi dalle scuole elementari, medie, superiori… per poi continuare con l’Università ed il lavoro, per quelle ingiustizie che sapete già d’aver comesso… ecco per quanto indebitamente fatto… pagherete pegno!!!
Per tutto il resto… potete starne certi… avrete giustizia!
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati… – Gesù di Nazareth

ADDIO… pizzo???

Bagheria non è cosa loro“… così il Presidente Renzi ha commentato la notizia sulla rivolta degli imprenditori di Bagheria… aggiungendo inoltre un grazie al “coraggio di chi rifiuta ricatti, grazie a Carabinieri ed organi inquirenti“… 
Si potrebbe parlare di evento storico… ma la verità è che questo non è il primo caso… anzi rappresenta in questi ultimi anni, quel proseguo naturale (forse) di un cambiamento…  
Proprio l’altro ieri sera in Tv… nel talk show “OpenSpace” condotto da Nadia Toffa (curato dalla redazione delle “Iene”), c’era infatti tra gli ospiti della puntata, il pasticciere Santi Palazzolo che, proprio con la sua denuncia, ha fatto incriminare l’ex presidente di Confcommercio (ed ex vicepresidente Gesap) Roberto Helg, ma che oggi, a causa di quanto denunciato… rischia di fatto… di perdere il proprio locale!!!
Abbiamo sentito anche il giornalista Enzo Palmesano, che per le sue inchieste è stato licenziato per ordine di un boss della Camorra e dove proprio lo scrittore Saviano ne denunciò la vicenda…
C’era anche il direttore di Telejato, Pino Maniaci, che con le sue continue inchieste è stato più volte vittima d’aggressioni…
E cosa dire di quegli imprenditori, che nei primi mesi di quest’anno, proprio da Corleone hanno rotto il muro dell’omertà, denunciando e facendo arrestare i propri aguzzini, per voler dire basta con l’estorsioni…
Oppure di quei dipendenti di Caltanissetta che hanno denunciato il proprio datore di lavoro, che pretendeva da essi, il 30% della loro busta paga, minacciandone in caso contrario… il licenziamento!
Ed ancora… soltanto di pochi giorni fa (siamo nel mese di Ottobre), i Carabinieri del comando di Catania, hanno ricevuto una denuncia da parte di un imprenditore, costretto (a suo dire) a titolo gratuito, ad eseguire lavori di ristrutturazioni, a compensazione di quanto avrebbe dovuto versare…
L’elenco è lungo… e come dai dati finora emersi si potrà verificare, denunce ne sono state fatte e molte di queste partono da tempi lontanissimi… e quindi, pur ricevendo con soddisfazione l’annuncio riportato (a caratteri cubitali) nella giornata di ieri… dove, 35 imprenditori di Bagheria, hanno deciso di dare una svolta, ribellandosi al pagamento richiesto dai consueti esponenti della criminalità organizzata, rimango alquanto scettico… sulla promozione data a tale notizia, per le ragioni che ora andrò ad esprimere…
Quanto sopra difatti… cela il vero quesito e cioè, se il dover pagare, non abbia nascosto quei possibili vantaggi personali e/o societari, tra chi ha deciso di sostenere con il proprio appoggio (denaro, assunzioni o quant’altro) quelle associazioni criminali e chi invece, in maniera opposta e sin da subito, ha deciso di denunciare o preferire chiudere i battenti della propria attività, decidendo anche, nei casi più estremi, di allontanarsi definitivamente con la propria famiglia, da quella terra…
Innanzitutto, non mi sorprende aver appreso come, in alcuni casi, la vittima, abbia deciso soltanto ora di denunciare… a distanza di vent’anni e dopo essere definitivamente giunto sul lastrico e costretto a chiudere la propria attività (considerato che, negli anni precedenti non si era mai ribellato…). 
Perché ciò che non si vuole dire è che a partecipare (se pur condizionati da quelle “pressioni” esterne…) si sono ottenuti dei vantaggi!!!
Già… è stato ampiamente dimostrato, come l’essere affiliati (perché pagando… si accetta di fatto quel sistema) permette di essere privilegiati… per esempio diventando esclusivi fornitori della zona, commercianti a cui viene permesso di aprire una attività commerciale (possa questo essere un negozio d’abbigliamento o un punto vendita alimentare), le commesse pubbliche casualmente (e li si dovrebbe aprire un’altra pagina infame…) vengono di volta in volta affidate a chi appartiene a quel cerchio ristretto, anche i lavori privati, per nuove costruzioni o anche semplici ristrutturazioni, vengono appaltati alle imprese amiche “associate”, mentre gli altri… quelli sì onesti… restano a guardare…
Quindi, mentre alcuni “paganti” imprenditori crescono, beneficiando dei servizi offerti da quell’imposto sistema,  gli altri vedono precludersi qualsivoglia aspettativa e soprattutto quella tanto desiderata libera concorrenza…
Mi chiedo quindi, quando si sapeva di godere di quei benefici, quando osservavate l’invidia che provocavate nei vostri compaesani, quell’espressione del tutto umana che accompagnava… sentimenti acrimoniosi, ecco allora dov’eravate, facevate finta di non sapere a chi dovevate tutto???
Per favore… basta con queste solite propagande elettorali… si sa, cosa nostra nostra… toglie, cosa nostra dà… già, dà a tutti i suoi “attori” quei privilegi che altrimenti non avrebbero (sia per proprie incapacità, che specialmente, per inadeguati meriti professionali…), vantaggi quindi ricevuti e dei quali, si era perfettamente consapevoli, quando, a suo tempo, si era deciso di entrare in quel sistema per interpretare il ruolo assegnato!!! 
Ecco, era allora… in quel preciso momento che bisogna decidere dove stare… non dopo… non oggi… non basta ora fare le vittime, come non basta a quegli associati criminali… proclamarsi pentiti… dopo essere stati arrestati!!!
Non è così che si potrà debellare questa piaga… non è chiedendo collaborazione ai criminali che si potrà eliminare la mafia… ( le collaborazioni dei pentiti, servono solo a fare luce su quanto accaduto… e non non su come si sta evolvendo quell’organizzazione malavitosa…).
Ciò che necessità da sempre… è fare sentire il peso dello Stato… quella forza che non permette più a nessuno di poter decidere se scendere a compromessi, quella libertà di legalità e democrazia, che deve imporsi su regole e dettami scritti…
C’è la necessità di fare valere le ragioni dei cittadini onesti, perché chi non vuole stare con questo sistema di diritto… va definitivamente colpito e allontanato… anche in un’isola se necessario!!!
Solo così finiranno le violenze, gli abusi, le corruzioni e collusioni, questo generalizzato malaffare, presente anche purtroppo nelle nostre istituzioni…
C’è poco da stare allegri… per un pizzo che oggi non si paga… c’è ne sono centinaia di migliaia che pagano e soprattutto che non denunciano!
Ed è in ognuna di quelle mancate denunce che lo Stato dimostra i propri limiti… perché si sa… chi lotta può anche perdere, ma chi non lotta ha già perso in partenza!!!

Roma… Tronca con il passato!!!

Dopo la “disastrosa ” caduta del sindaco Marino, adesso, alla guida della capitale, giunge l’ex prefetto di Milano…
Abbiamo ascoltato della congiura, delle 26 coltellate e dell’unico mandante… che già il prefetto Gabrielli ha provveduto alla nomina, del nuovo commissario per la capitale: Francesco Paolo Tronca!!!
Siciliano, nato a Palermo 63 anni fa, ha guidato ultimamente l’Expo… ed ha dichiarato di essere orgoglioso per essere stato scelto e soprattutto ha dimostrato di non aver avuto tentennamenti e di non aver bisogno di tempo… per riflettere!!! 
Anzi, ha riportato: Quando giungono queste richieste così importanti bisogna fare il proprio dovere!!!
Gli si chiede come affrontare il nuovo incarico ed egli dichiara, che c’è la necessità di trovare nuove metodologie, che sappiano creare efficienza ed efficacia…
Non si tratta quindi di prendere ad esempio il modello Milano, ma di cogliere il meglio di quella esperienza, per adattarla a questa situazione, totalmente differente…
Bisogna prepararci al Giubileo….
La sfida quindi è quella di applicare le esperienze migliori dell’Expo e nel contempo, provare a debellare quella piovra chiamata “mafia” che in questa capitale ( aggiungo io… grazie anche agli appoggi dei propri funzionari “collusi” della pubblica amministrazione) ha saputo esprimere il “peggio” di se!!!
La mafia si può combattere e si possono colpire gli interessi economici in modo duro e secco…” ecco con quali parole interviene il nuovo commissario di Roma.
Si tratta di “troncare” con il passato, e chi meglio (con questo cognome…) poteva essere incaricato a risolvere i problemi di questa città, dopo soprattutto aver assistito in questi anni, a comportamenti violenti e corruttivi, da parte dei suoi politici, amministratori, dipendenti e criminali… tutti uniti e organizzati per quell’unico obbiettivo chiamato:denaro pubblico…
Bisogna ripulire completamente questo sistema… e la scelta di Tronca, secondo quanto di apprende, rappresenta per questa città una speranza, augurando che questa metodologia, possa con il tempo… ampliarsi fino ai confini del nostro paese.
Perché non si tratta di trovare nella capitale, il punto d’incontro di tutti i nostri mali… perché ogni nostra regione, ogni sua città, a finora dimostrato di non essere esclusa da colpe  gravi, dove, soltanto in modo minore… si è compiuto in maniera eguale, quanto di più infamante era possibile…   
Tralasciando quindi immeritati paragoni (che in questi giorni ho dovuto ascoltare…) dove, a quelle solite frasi fatte, esclusivamente dichiarate per farne propaganda… ci si accorge purtroppo, che il sistema “malaffare” continua imperturbabile per la propria strada, dimostrando come la corruzione, continua imperterrita ad essere ovunque dilagante…
Ecco forse è il momento di finirla con le parole, da adesso in poi, a questi nostri governanti, non resta che passare finalmente ai fatti…
Vorremmo evitare, di ritrovarci tra qualche anno ancora qui… per dover scoprire come di fatto nulla si sia fatto e poco si sia modificato…. per accorgerci ancora una volta, che si è stati solo capaci… di sprecare l’ennesima buona occasione!!!

Ancora arresti… ma quanto caz… sono questi ladri???

Arresti… purtroppo ancora arresti “eccellenti” nella nostra cara Sicilia!!!
Questa volta a finire ai domiciliari sono tre funzionari pubblici: il presidente della Rete ferroviaria italiana (presidente dell’Ast ed ex commissario della Camera di commercio di Catania) e due dirigenti del Corpo forestale…
Tutti indagati per concussione e induzione indebita… comunque il solito giro di tangenti ed i soliti favori ricevuti…
Come sempre, partono le perquisizioni, non solo per i tre indagati, ma anche per altri dipendenti, che, secondo gli investigatori, ricoprono importanti cariche pubbliche…
Se proprio volete scommettere… puntate su “over”… perché tanto (e potete starne certi…),  il numero di questi nominativi, andrà sicuramente crescendo… come sono altrettanto certo che tra questi… non mancheranno anche i nomi dei soliti nostri politici…
Secondo gli inquirenti, la “black list” di cui si è in possesso, mostrerebbe un connubio esteso, tra vari soggetti, ognuno di essi, collocati in posizioni chiave, che a seconda delle circostanze, potevano influenzare eventuali decisioni e indirizzare a chi di dovere… i flussi di denaro!!!
Già quel denaro necessario a sovvenzionare anche un livello “istituzionale” affinché tutto si svolgesse possibilmente… nel modo più imperturbabile!!!
Il pubblico ministero, ha parlato di “apparente contiguità di interessi” con i quali questi individui… programmavano le loro relazioni o gli eventuali incontri con soggetti terzi… i quali rivestivano, funzioni rilevanti sul profilo pubblico…
Ovviamente… ora, si scopre esserci dietro a quelle tangenti anche la mafia, già quella nota associazione criminale, che dimostra essere sempre presente, dove c’è giro di denaro…
Comunque, questa situazione sta diventando ogni giorno di più insostenibile… una fase che rischia l’esplosione… anche perché sembra che il sistema, sia costituito principalmente da ladri e conniventi!!!
Come possiamo continuare ad andare avanti con questi ricorrenti scandali o con questo ricercato clientelismo???
Di quante altre truffe abbiamo bisogno, per capire che necessita modificarlo totalmente questo nostro paese… a cominciare da quelle regole che hanno dimostrato essere “fallimentari” e dall’aumento delle pene per quanti hanno dimostrato con le loro azioni, di averle violate… quelle regole.
A chi infatti dimostra, d’aver partecipato in prima persona a quelle azioni corruttive, bisogna provvedere innanzitutto a suo licenziamento e quindi, sequestrargli a titolo di risarcimento l’eventuale fondo previdenziale ed ancora, procedere alla confisca di tutti i suoi beni (mobili ed immobili, intestati anche a familiari… in particolare quando questi non possano essere verificati… o esista la possibilità d’essere stati costituiti attraverso una sperequazione finanziaria…).
Cosa aggiungere, l’ingordigia di questi soggetti… non ha fondo ed è il motivo per il quale, la libertà di questi individui… va esattamente limitata, nella misura in cui, può diventare una minaccia per quella nostra…
E’ evidente a tutti… che non si tratta più di dover cambiare gli uomini, perché quelli che ne prendono il posto… con il passare del tempo, dimostrano sfortunatamente, di essere ancor più farabutti dei loro stessi predecessori!!!
Quindi, non si tratta di coinvolgere chissà quale “paladino della legalità“… ma riuscire a sospendere tutto, cominciare facendo un passo indietro!!!
Sì… partendo dalle regole, sono le prime che vanno cambiate… eliminando sin da subito, la possibilità di governare a vita, ridurre definitivamente questi incarichi politici, istituzionali o rappresentativi!!!
Tutto deve avere un’inizio ed una fine… con un tempo prestabilito massimo di 4 anni e dove, terminato l’incarico… non se ne potrà più riceverne degli altri…
Ed ancora, blindare quel potere decisionale, limitare cioè fortemente –attraverso nuovi costanti controlli– le decisioni, se non autorizzate previo consenso dei propri collaboratori e subalterni, in modo tale che, ognuno di questi responsabili, deciderà e risponderà in prima persona, quanto andrà a consigliare, verificare e confermare…
Perché solo così… mettendo cioè dei precisi “limiti procedurali” si potrà ridurre il dilagare di questo insistente malaffare…
Dopotutto si sa… una cosa è mettere d’accordo due o più ladri per mangiarsi ognuno di essi un fetta di torta…  un’altra cosa, è doversi spartire quel pezzo in dieci o anche più, come si dice… il gioco alla fine… non vale la candela!!!
Io resto della mia opinione… che chi ruba una volta…ladro si chiama!!!

Posti in cambio di favori…

Non smette mai la bufera sul Palazzo di Giustizia di Palermo…
Si è appena scoperto, dalle intercettazioni degli investigatori, presso l’ufficio dell’ex presidente della Sezione misure di prevenzione beni confiscati (Dott.ssa Silvana Saguto) che, durante lo svolgimento del proprio incarico, si dedicasse con solerzia a segnalare parenti, amici e conoscenti, ad alcuni amministratori giudiziari e non solo, per poterli fare inserire in un qualche campo lavorativo…
Si scopre oggi (come se poi queste cose accadono solo a Palermo… forse perché qualcuno qui a denunciato… mentre in altre realtà, sono in molti a prestarsi a tali “combine” per avere in cambio… favori personali).  
Insomma, non bisogna fare di tutta un’erba un fascio… ma se le inchieste fossero allargate anche in altri Tribunali, scommetto (ma sono certo di vincere…) che le situazioni ora emerse a Palermo… sono più o meno analoghe anche in altre realtà…
Una serie di nominativi messi in fila per essere sistemati… grazie propriamente ad alcuni magistrati, che da un lato nominano gli amministratori in quelle società confiscate e dall’altro, promuovono i loro soggetti “raccomandati”…
Qualcuno adesso lo definisce uno “scandalo”… io credo che rappresenti, quel semplice scambio di favori “dare-avere” che è da sempre presente in ogni momento della nostra vita quotidiana, ma si tende (da parte di quasi tutti… ) a volerle nasconderle, queste “deplorevoli” azioni.

L’ufficio del magistrato… trasformato in ufficio del lavoro, assunzioni per tutti, in particolare per quanti potevano successivamente fare comodo all’interno di quel palazzo di giustizia…
Impiegati… che aveva modo di poter leggere i documenti cartacei, ascoltare quanto accadeva intorno a loro, sentire di particolari confidenze ma soprattutto (visto il legame che li accomunava), andare a riferire immediatamente… su eventuali denunce, inchieste o altro, di cui erano venuti a conoscenza e che potevano certamente creare dei seri problemi all’amica/o magistrato…

Una concatenazione d’eventi che faceva si che tutti si sentissero legati, dopotutto in ballo non c’erano soltanto le loro mansioni, ma il futuro soprattutto dei loro figli o di parenti vari… e quindi tutti, pronti a collaborare in silenzio, per quelle prospettive future… rappresentate dalla certezza di un posto di lavoro!!!

Ecco quindi la scelta di piazzare i vari soggetti… questo lo prendi tu, quest’altro lo piazziamo li… quest’altro ancora (sa… è il figlio di…) cerchiamo d’inserirlo là… e di questo (ma… “giudice”… non è capace di fare nulla…) va be… mettiamolo al centralino, lì… a rispondere al telefono… al posto di quel “Catarella”.
Bisogna organizzarsi… trovare nuove soluzioni, sistemare gli “amici degli amici”… sembra di assistere a quei film di carattere mafiosio!!!

Poi ci sono le cimici… che registrano una conversazione fra lo stesso “magistrato” ed il titolare di un noto ristorante in provincia di Palermo… dove si scoprirà, essere stato raccomandato per quell’incarico, il grande Chef a 12 stelle “Gordon Ramsey”… no… scusate… mi ero distratto… era il figlio del magistrato (che di professione fa lo chef…) che ovviamente per l’alta professionalità finora dimostrata…  non era rimasto contento della proposta economica ricevuta ed ovviamente, si era lamentato con la mammina…

Comunque alla fine l’intesa fu trovata… come sempre dopotutto!!!

Certo è grave sentire quanto sopra… ma dopotutto… cosa deve fare una mamma per i propri figli… se non questo.
Si vi capisco… ascoltare di raccomandazioni per un posto di chef per il figlio può sicuramente dare fastidio… ma ciò che è più preoccupante è la richiesta per l’altro figlio… quello che vuole fare il concorso per commissario… e poi vuole fare un corso in criminologia… 
Dover pensare che alla fine… non solo una parte delle nostre istituzioni sono corrotte, ma anche gli eventuali figli di quest’ultimi… e pensare come questi a breve, possano divenire rappresentanti di quelle nostre forze dell’ordine, futuri agenti di un partecipato sistema collusivo-mafioso… ed allora, ahimè… mi chiedo: quale possibile speranza potrà mai avere questo nostro paese di risollevarsi???

Berlusconi… "torno in campo"… ah… quale felicità!!!

Intervenendo telefonicamente durante una manifestazione di Forza Italia presso un noto Hotel di Catania (al quale anch’io “stranamente” ero stato invitato…), ha dichiarato che ora “torna in campo”, ma scusi… nessuno l’aveva chiesto, anzi, per quanto ci riguarda… poteva starsene tranquillamente ad Arcore!!!

Cavaliere, mi ero ripromesso alcuni anni fa… che (vista la delusione) non avrei più pronunciato il suo nome nel mio blog e che, nel rivolgermi a Lei, avrei utilizzato, uno dei due titoli, cui ritengo, meriti pienamente di diritto..
Uno deriva dal completamento dei suoi studi, l’altro giustamente, rappresentato da quell’attestazione per meriti professionali…
Per la politica… quella è un’altra storia… lasci perdere, di danni… ne ha fatti abbastanza, in particolare in quei vent’anni nei quali Lei ed i suoi amici alleati… (sono ben quattro i mandati di governo) siete riusciti a mandare in fallimento questo nostro meraviglioso paese (forse però…  qualcuno tra i presenti a quella sopraddetta manifestazione, nel venirla ad ascoltare… se ne era “volutamente” scordato)!!!
Non dico che la concorrenza fosse migliore… ma non posso accettare da Lei, che, avendo ricevuto un così ampio consenso con il suo partito Forza Italia (che d’Italia aveva così poco… o meglio si è fermato a Roma senza proseguire…) ha permesso che si potesse giungere fino a questo punto…
Vede, io a differenza di quanti la criticano perché contrari per ideologia o perché Lei gli risulta antipatico, sono tra i pochi, che può permettere di farlo, perché per ben tre volte ( e non mi pento minimamente di ciò… ero in buona fede e credevo nelle sue qualità professionali…) ho votato per il suo partito… senza però… esserne mai stato iscritto, senza avere una benché minima tessera “merdosa” da esternare (una carta da esporre a modello distintivo…), ma soprattutto… perché non avevo – come tutti quelli che l’hanno votata – bisogno di chiederle niente… nessun favore personale!!! 
Perché vede… alla fine di questo si tratta, di partecipare a quel sistema collusivo di scambio, tra chi ricerca voti e chi contraccambia con promesse di favori!!!
La verità è soltanto questa… le persone sono così meschine che si vendono anche solo per quella speranza…, perché tutti hanno bisogno di una “protezione”… di qualcuno a cui rivolgersi, per una raccomandazione, per un lavoro, per i propri figli, per avanzare di carriera… tutti… nessuno escluso, anche per fare la escort c’è bisogno di una spintarella e Lei… questo lo sa benissimo ed è per questo che vuole ricandidarsi…
Vuole fare presa sulla debolezza dell’animo umano… quel vile comportamento che tende ovunque a mediare, che pur di emergere… fa patti con il diavolo, che accetta i compromessi quando andrebbero contrastati, che tende a vendersi quotidianamente al migliore offerente!!!
Vede… le do ragione quando dice che Renzi la sta copiando… 
Il nostro attuale Presidente del consiglio difatti, ha capito perfettamente come ragionano i suoi connazionali… e cioè come gli italiani in sostanza… sono un popolo di “pecoroni”, che si svende per pochi euro… l’ultima volta… ne sono bastati ottanta, ora, per avere maggiore consenso elettorale… ha alzato il tiro con le promesse… niente più tasse, via Imu e Tasi, poi seguirà nel 2017 l’Ires, il limite massimo sul contante salirà a 3000 euro, la pensione sarà part time per gli over 63 e gli sgravi per i neoassunti ridotti al 40% con una Spending review prevista intorno ai 5 miliardi.
Cosa vogliamo dire a Renzi… è una legge di stabilità che contiene per noi delle buone notizie… certamente migliori di quelle da Lei promesse e poi mai mantenute!!!
Sta copiando… ma perché pensava forse che… tutti quelli che sono seduti insieme a Lei al Parlamento, ci sono arrivati per meriti propri???
Non è che forse sono lì… perché in tutta la loro vita hanno saputo “leccare o dare” pardon “copiare”???
Ma per favore… ma si rende conto che in questo paese ci sono anche persone perbene… che non siamo tutti ladri o disposti a farci corrompere… e che non ci sono soldi o benefit che ci potranno mai comprare…
C’è una grossa fetta di questo paese che non ne può più di vedere corruzione, malaffare, criminalità, tangenti, gente mercenaria che si presta al volere d’imprenditori e politici rapaci…
Ieri Lei, non è nemmeno sceso qui da noi per parlare… ha usato il web… ma dopotutto come dimenticare che che per anni si è totalmente dimenticato della nostra terra, dopo aver avuto a disposizione ( ci metto anche quelli all’opposizione… altrettanto inutili… ) alle due camere… il maggior numero di parlamentari siciliani, tutti alla sua corte… e cosa hanno fatto per la nostra terra… un cazzo!!!
Lei dov’era allora… dov’è oggi??? 
Una terra la nostra, divisa, non da quelle contese per la lotta del territorio da parte delle solite famiglie mafiose (anche quello… ai suoi tempi… un contrasto realizzato in modo irrisorio… anzi se qualcuno a desiderio di leggersi qualche libro sull’argomento o ancor più semplicemente… guadarsi il film della Guzzanti “La trattativa” ecco… lì… potrà osservare, come le responsabilità denunciate nei suoi confronti, sono chiare, forti e tangibili…), ma mi riferisco a quelle opere infrastrutturali fatiscenti che stanno ovunque limitando la viabilità nel nostro territorio…, da un territorio abbandonato, dissestato, pericolante, che sta causando morti ovunque,  da quelle inesistente “alta velocità” con quelle ferrovie realizzate al tempo del “Regno delle due Sicilie”, un territorio che presenta il più alto tasso di disoccupazione (in particolare quello giovanile) e da una miriadi enorme di problemi… che se stessi qui ad elencarli, non basterebbe un’intero blog!!!  
Ovviamente Lei spera che questi sopraddetti problemi, possano servire a convincere noi siciliani a darle il voto, che finalmente queste disamine potranno essere definitivamente da Lei risolte… adesso che con quel suo partito raggiunge a stento quel misero 8-10% a livello nazionale… ora… vorrebbe fare… mentre quando aveva in Sicilia un consenso che sfiorava il 42%  non ha fatto un cazzo!!!
Ci vuole proprio coraggio a ripresentarsi… certo l’abbiamo letto dalle intercettazioni pubblicate che la mafia non darà più il suo appoggio ai partiti (o certamente non al suo) e come abbiamo potuto vedere… la fine che ha fatto il suo amico Dell’Utri, come sono altrettanto convinto che molti miei conterranei non daranno il voto al M5Stelle… perché non hanno referenti a cui poter chiedere, ed ancora, che saranno in molti quelli che accetteranno l’offerta fatta ora dal Presidente Renzi… perché come si dice, “meglio un uovo oggi che la gallina domani…”!!!
Vede, ogni cosa va fatta a tempo utile… il suo è ormai finito e non possiamo certamente sperare che il futuro del nostro paese, passi ancora da decisioni prese da un pensionato ottantenne… 
Il fatto stesso che Lei si rivolga a quei 26 milioni d’italiani, delusi e sfiduciati da questa classe politica… senza intuire che è proprio di quella casta che Lei propriamente (insieme ai suoi amici Fini, Casini, Bossi) ha “indegnamente” rappresentato… fa capire come… sia già lontano dal nostro tempo!!! 
Quindi la prego… se proprio vuole tornare in campo, si dedichi a quello di San Siro… del suo Milan, che come sta potendo costatare da se… non naviga in buone acque e certamente non sta dando, ai suoi tifosi quelle giuste soddisfazioni che meritano!!!
Comunque nel suo intervento, una cosa corretta l’ha detta… su di noi, uomini, donne e giovani siciliani… persone che amano la libertà… ed io aggiungo… che vogliono restare libere!!!
Cavaliere, io non la voterò mai più… proprio perché come ha riportato Lei… ho deciso di mettere la Sicilia al primo posto!!! 

La Sicilia frana e i siciliani restano a guardare…

Un viadotto sulla A19 ha diviso la Sicilia in due…
Ora sulla Messina-Catania, a pochi chilometri da uno dei posti più belli del mondo (Taormina), un costone adiacente l’autostrada va giù, invadendo la carreggiata nei due sensi di marcia, con un imponente ammasso di detriti, pietre e quant’altro…
Un economia al tracollo, che ora con questo nuovo disastro, porterà in breve tempo alla crisi anche su quei settori che finora avevano aiutato e cioè il turismo e il commercio…
Potete immaginare la difficoltà degli autisti dei Tir, che a causa di quanto sopra (e già da parecchi mesi), sono costretti a scalare tornanti e strade pericolosissime, per trasportare le merci caricate, in particolare quelle necessarie all’approvvigionamento delle derrate alimentari…
E’ un vero schifo…
La più bella terra del mondo, lasciata all’incuria di governatori che hanno in questi anni –almeno nei casi più genuini– soltanto “blaterato”, mentre gli altri (vedasi conferme di condanne), aggravati da situazioni tra cui… favoreggiamento alla criminalità organizzata!!!
Se a questi importanti personaggi, sommiamo quanti tra i dipendenti pubblici e imprenditori “rapaci”, si sono macchiati di associazione per delinquere, corruzione, reati di turbativa d’asta, falso, giro di mazzette, richieste di assunzioni o anche favori personali (tra cui frequentazioni di case d’appuntamento) e soprattutto, l’aggiudicazione illegittima d’appalti a imprese amiche, in particolare nel settore delle costruzioni e di manutenzione…
L’inadeguatezza di quanti operano nel controllo del territorio, rappresenta una situazione non più sostenibile, perché qui, non vi è solo il rischio di vedere sbriciolata la nostra terra… ma soprattutto di assistere direttamente alla propria (e quella dei propri cari…) incolumità, anche nel voler semplicemente svolgere una passeggiata per le nostre strade…
Un incapacità totale del sistema… che non è soltanto da ricercare in quelle costanti calamità naturali, ma bisogna contrastare in maniera decisa, la negligenza dei suoi interpreti… evidenziate quotidianamente, da quelle continue inchieste svolte dalle nostre procure, sature ormai di nomi, cui purtroppo, vanno sempre più incrementandosi… nuovi soggetti!!!
Evitiamo quindi di pensare (per come qualcuno vorrebbe farci credere) che è giunto il momento d’investire sulla prevenzione, su nuovi appalti per collegamenti autostradali o ferroviari, lavori idrici, d’indagine del sottosuolo, impianti di depurazione, ponti e quant’altro…
Perché fintanto non predisporremo a “blindare” perfettamente quelle procedure non derogabili, che hanno quale unica priorità, non soltanto, la realizzazione delle opere, ma in particolare la loro trasparenza e la lotta alla corruzione… ecco che quegli appalti serviranno soltanto a ingrassare ancor più, quel mondo in cui viviamo, fatto di collusioni politico-mafiose!!!
Non è più tempo (per noi siciliani), di continuare a guardare che tutto ci crolli addosso… è finito il tempo di aspettare la cosiddetta “manna dal cielo”…
Sveglia… i problemi vanno affrontati e non si può attendere a braccia conserte, in quella posizione intransigente… che però, non produce alcuna iniziativa…
Già, quanto altro tempo vi occorre… per uscire definitivamente da quelle fila???

Dott.ssa Lia Sava: finalmente un Procuratore (aggiunto) senza timori reverenziali!!!

Si dice che se non provi paura… significa che non stai facendo nulla d’importante!!!
Ciò è difatti, quanto sta accadendo in questo periodo a molti professionisti, in particolare per tutti coloro che dimostrano con i loro comportamenti, di non voler d’intaccare certi “signorotti prepotenti” o collaudati “meccanismi”, subendo di fatto, quell’effetto paralizzante!
Già, sono in molti infatti… (in particolare tra gli uomini), quelli che pur di non avere conseguenze personali, preferiscono girarsi dall’altra parte o come si dice… farsi i fatti propri
Stanno relegati in quegli uffici, sperando di poter proseguire quelle loro carriere, in modo silenzioso e (disgraziatamente) senza nessun merito…
Auspicano… di non esser sopraffatti da possibili ritorsioni, in cui resterebbero coinvolti, per aver tentato di mettere il “naso”, in situazioni cui non dovevano intromettersi!!!  
Ed è cosi quindi, che quanti sono oggi demandati a compiti istituzionali d’osservazione e di controllo, preferiscono –certe inchieste scomode- schivarle, causa i soggetti coinvolti, ma soprattutto, per quel timore di ripercussioni o strascichi che potrebbero comprometterne la loro imperturbabilità…
Nondimeno, fra tanti “paurosi”, qualcuno esce allo scoperto… una donna, sì, un magistrato antimafia, un procuratore aggiunto, la Dott.ssa Lia Sava!!!
Un magistrato che da sempre è impegnato seriamente a contrastare questo generale costume della illegalità…
Ecco finalmente c’è chi non vuole accontentarsi di semplici risultati, ma che va in fondo nelle inchieste, che non teme, pressioni politiche o di palazzo, ma soprattutto dimostra di non avere paura!!!
Anzi, il solo pensiero di non poter dare il meglio di se, la spronata finora a dare di più, per ottenere quei risultati, che oggi la pongono tra i nostri migliori magistrati…
Infatti, in alcune precedenti esperienze (o come quelle appena fatte emergere) per riuscire a svolgere quanto ha concretamente evidenziato, ha dovuto intaccare particolare collusioni, come per esempio quelle legate a probabili “trattative” tra Stato-mafia o l’inchiesta di questi giorni, sulla gestione dei beni confiscati nel Tribunale di Palermo, che hanno dato il via ad una “rivoluzione”, portando alla luce un sistema, che pare essere, altrettanto colluso, se non peggiore, di quello adottato da quegli stessi soggetti ai quali si era dovuti intervenire, attraverso (l’ormai ben noti) provvedimenti di sequestro/confisca…
Ecco quindi che, a differenza di colleghi che ristagnano in quel loro appartato laghetto, c’è chi –come Lei– scende in campo, immergendosi in quell’ambito pericoloso nel quale in molti (in particolare tra i suoi colleghi), preferiscono rimanere fuori, sperando così di non “bagnarsi”, di non dover affrontare situazioni scomode nelle quali potrebbero finir male… 
La parola d’ordine quindi è… non rischiare… mai!!!
Certo, così facendo si resta illesi, tra l’assoluta indifferenza generale.  
Dopotutto è la stessa manifestazione, che da sempre, in tutta la loro vita, hanno palesato… quella propria viltà che ben li rappresenta e che è evidenziata da quelle continue assenti azioni!!!
Ah… se corressero contro i nemici con la rapidità con cui li fuggono, sicuramente li spaventerebbero…
Procuratore, la prego… non si fermi!!!
Sappia fin d’ora, che per quanto sta compiendo, avrà sempre e in ogni momento, tutto il mio sostegno morale!!!

Un nuovo soggetto politico per i Siciliani!!!

Non ci vuole molto a capirlo che se continuiamo così… facendoci usare, non andremo da nessuna parte!!!

Dopotutto qual’è la vostra intenzione, quella di lamentarvi sempre, senza far mai niente…
Volete continuare a criticare questo colluso malaffare con discorsi futili da Bar…
Oppure, sperate ancora in quel potere mafioso, dopotutto non siete tra quelli che andate gridando che “con la mafia si lavora e con lo Stato no”???
Per una volta, almeno per una volta decidetevi, mi rivolgo a quanti oggi stanno discretamente bene… non pensiate di coltivare soltanto i vostri “interessi”, guardate oltre… non accontentatevi di sapere che tanto per ora la tasca è piena… a breve questa, potrebbe ritrovarsi vuota, ed allora sì che saranno guai…
Per quanti invece la tasca c’è l’hanno vuota, ecco a questi chiedo… cosa volete fare, restare immobili a guardare, sperare che l’amico politico possa garantirvi un lavoro, sistemarvi il figlio, darvi una casa popolare, non so… cosa vorreste???
Avete trascorso una vita passata… ad elemosinare!!!
E’ finito quel tempo… ora si tratta di fare delle scelte, ad iniziare dal fatto che la protesta elettorale non porta a nulla… se non viene concretizzata!!!
Quindi, si tratta di cambiare definitivamente questo marcio sistema… come??? andando a votare!!! “Ahhh… chiii dicci…” so benissimo… cosa state pensando… votare… (questa schifosa parola… non dev’essere nemmeno pronunciata), ma quel voto, oserei dire ahimè, rappresenta ancora oggi, l’unica speranza che abbiamo per poter cambiare questo sistema… 
Come…??? Innanzitutto bisogna individuare chi finora si è comportato in maniera onesta, ed allora ecco che la scelta si riduce di un buon 90%…
Diciamo adesso, che il restante 10% stia tentando di fare qualcosa di concreto, ma come ben sappiamo noi con le politiche nazionali centriamo poco… noi siamo a Statuto speciale, ed è proprio di qualche giorno fa, la notizia che la nostra Regione viaggia verso il “default”, con un debito complessivo intorno ai 7,5 miliardi di euro!!!
Ed allora cosa si fa… si spera che dall’alto dei cieli qualcosa accada…???
E’ tempo di mettere in pratica un nuovo soggetto di governo, costituito da persone con un “dna giudiziario” immacolato… e soprattutto senza nessuna precedente esperienza politica in partiti, partitini, tessere, ecc…
Persone professionali, a cui affidare a seconda della mansione quegli incarichi prestabiliti, capaci di portare innovazione e soprattutto che si impegnino ad eliminare quelle collusioni realizzate da personaggi inutili… se possibili da rimuovere o trasferire in posizioni nelle quali non possano più compiere tutte quelle azioni truffaldine finora perpetrate!!!
E’ venuto il tempo di realizzare un nuovo programma, dove la priorità è data proprio ai siciliani!!!
Innanzitutto il lavoro, non solo quello che manca… ma soprattutto quello sommerso, quello di cui nessuno parla (mi rivolgo in particolare a quelle associazioni di categorie, che sanno bene di questa realtà, dopotutto trattasi dei loro iscritti, perché hanno quotidianamente il polso della situazione) perché fa comodo così…
Non si tratta soltanto di una mancanza d’equità tra imprenditori, ma soprattutto di concorrenza sleale e di mancati adempimenti fiscali e previdenziali, che realizzano un consistente giro finanziario a “nero”, che alimenta ed acutizza la già problematica nota dell’evasione… 

Poi abbiamo la crisi internazionale, la nostra regione a causa di tutte quelle guerre in corso, non riesce più a sfruttare pienamente quelle possibilità di commercializzazione dei propri prodotti, verso quei paesi, che si affacciano nel mediterraneo…

Le altre nazioni… sono troppo lontane e con questi collegamenti e infrastrutture inesistenti, si ha ovviamente difficoltà, ad essere concorrenziali.
Poi c’è quel qualcosa di negativo per il quale siamo conosciuti nel mondo… e non mi riferisco a quanto diceva l’Avv. (e zio) di Johnny Stecchino.. e cioè a quelle piaghe come l’Etna, la siccità ed il traffico… ma la mafia, quella di cui si ha paura di parlare… quella che ancora oggi intimorisce, ed è la stessa a cui in molti purtroppo… ancora oggi s’affidano!!!
E cosa dire dell’indotto delle costruzioni, sempre più in crisi, con pochissime imprese ad operare e le altre, che pian piano sono andate scomparendo… anche a seguito di provvedimenti di sequestro/confisca da parte dello stato…
Inoltre ci sono le problematiche degli appalti, dei mancati finanziamenti, della conduzione della sanità, di tutti quei precari, formatori, forestali, addetti ai soccorsi, ecc… e dei problemi legati ai rifiuti, al numero limitato di discariche autorizzate ed alla mancanza d’impianti termo-valorizzatori…
Collegamenti autostrade fatiscenti, superstrade percorse con l’angoscia di restare vivi, impianti di rete fognaria che alle prime piogge danno dimostrazione di quella assoluta incapacità di smaltimento, sia delle acque nere che di quelle meteoriche…
Parlare d’industria o d’agricoltura serve solo a parlarne… perché di concreto non è fatto e non si farà mai nulla!!!
Si è vero abbiamo il turismo… quest’anno (causa i problemi causati dal terrorismo per quegli stati che come noi vivono principalmente di turismo…) è stata la fonte più alta di guadagno per la nostra regione… ma se ne osserviamo attentamente tutte le sfaccettature, scopriamo quelle problematiche, che da sempre non vengono risolte… ma restano a discrezione di volenterosi albergatori e ristoratori, che tentano ogni anno, d’inventarsi nuove proposte, per poter attirare a se quei clienti nazionali ed internazionali…  
Vedete … non c’era bisogno di leggermi… i problemi ci sono tutti e fare finta che non esistano, serve soltanto a posticipare questa lenta agonia…
E’ venuto il tempo di fare qualcosa di concreto per questa terra e forse con l’aiuto di tutti, ci potremmo anche riuscire…
Dopotutto… come dico sempre: è’ meglio tornare indietro, piuttosto che continuare a percorrere la strada male intrapresa!!!
     

Cosa non funziona nell’antimafia…???

Innanzitutto, bisogna cominciare dal modificare quel disegno di legge sui beni sequestrati/confiscati, che, per come stiamo in queste ore assistendo, fa acqua da tutti i fori…

Le stesse commissioni di supporto, come quella antimafia, anti-corruzione, ecc…, avendo in quest’anno d’attività compreso, a quale debolezza, il nostro sistema giudiziario, abbia dimostrato essere vulnerabile, ecco che, facendo proprie quelle proposte ricevute, deve ora, iniziare ad integrarle…
Per esempio tra queste c’è: l’applicazione delle misure di prevenzione per gli indagati per reati di corruzione, l’accelerazione dei processi di confisca, la realizzazione di un albo “meritocratico” degli amministratori giudiziari, il limite dei compensi previsti per essi, l’uso di collaboratori di giustizia, per quanti decidano d’invertire la rotta intrapresa…
Bisogna inoltre, proporre una modifica alle candidature elettorali, bloccando quanti hanno in corso, procedimenti giudiziari, e limitando la partecipazione degli stessi, vietando di poter rivestire incarichi pubblici all’interno delle amministrazioni…
C’è la necessita di realizzare un “Codice etico” nel quale sono previste tutta una serie di comportamenti rigorosi, ai quali bisogna adempiere, in particolare per coloro che intendono dedicarsi alla politica… distinguendo una volta e per tutte, chi dimostra di possedere quei principi di correttezza e moralità ( posti a servizio del bene comune), a differenza di chi invece approfitta, per esclusivi interessi personali…
Come si fa a competere con la mafia, quando il livello d’istruzione da noi diminuisce, quando le differenze economiche, tra questo Sud povero ed il Nord ricco, vanno sempre più distanziandosi… 
Con quali modi si tenta di combattere la mafia, quando lo Stato non è capace di dare un semplice lavoro???
In che modo si tenta di riappropriarsi di quel consenso popolare, quando la comunità vive in una condizione d’estrema precarietà…. non solo per chi non lo possiede il lavoro, ma anche per coloro, che, pur avendolo, si trovano ad avere le stesse difficoltà… (vedasi…  arretrati nei pagamenti degli stipendi, mancanza di una continuità aziendale, previsioni di licenziamenti in corso, mancanza di prospettive future, ecc…), una vita vissuta tra, incertezza ed insicurezza, continua paura non solo per se stessi, ma soprattutto per il futuro dei propri figli…
La mafia è forte proprio per questo, per questi motivi, mentre l’antimafia dimostra di possedere una flebile forza, poiché non riesce ad intervenire concretamente su queste problematiche, che dovrebbero essere alla base dei lavori del nostro governo ed i suoi esponenti…
Non si può più continuare ad assistere ai modi “imbarazzanti” per non dire schifosi…, con cui, i nostri uomini dello stato, utilizzano i soldi…, già, quei soldi nostri… 
Qualcuno fa finta di dimenticarlo, ma di ogni euro pubblico speso, noi vorremmo conoscerne, il reale e concreto utilizzo, e non continuare più ad assistere a questo vergognoso sperpero…
Il senso di civiltà nasce anche da questo… non si può chiedere partecipazione ai cittadini, quando la giustizia nel nostro paese dimostra non essere equa e soprattutto corrotta!!!
Se la mafia esiste è proprio perché non trova contrasto nello stato, anzi, trova degni concorrenti… già, analoghi cagnolini, che corrono ad iscriversi a qualche associazione politica, sperando così… di potere anch’essi rosicare qualche possibile ossicino… 
Se non si danno regole chiare al funzionamento generale della nostra economia, tali da poter contrastare, il proliferare dei livelli di corruzione, non se ne esce più…
Bisogna iniziare con norme più giuste e trasparenti, con controlli severi per esempio, negli appalti, nelle assunzioni, nella mala-politica, nel riciclaggio del denaro, nelle pubbliche amministrazioni, ecc…
La lotta non può essere delegata al semplice cittadino… e ora che lo stato, faccia lo Stato, che s’impegni una volta e per tutte, ad affermare quella cultura della legalità… senza tentennamenti e compromessi!!!  
Il rischio, in caso contrario è che lo Stato muore!!!
Con esso, non sparisce soltanto la credibilità di quanti, tra noi cittadini, ci avevano creduto, ma anche la memoria di coloro, che nel corso di questi anni, erano stati messi lì, a difesa… di questo nostro paese!!!    

La mafia c’è e si vede!!!

Innanzitutto, è opportuno tenere ben presente che, quanto ci vogliono finora “dare a bere” e cioè che la Stato, attraverso le istituzioni ed i propri uomini, ha il controllo del nostro territorio, non rappresenta un dato veritiero, ma una credulona propaganda creata a voler tranquillizzare la collettività ed in particolare i suoi concittadini…
Non sto dicendo che la lotta alla criminalità non venga svolta in modo preciso e puntuale, dico soltanto che gli strumenti che permettono a questa di poter essere definitivamente debellata… non vengono attuati o ancor meglio… non esistono!!! 
Non passa giorno infatti, in cui non emergono nuove indagini, queste condotte dalle varie procure dell’isola, e come, si sia giunti a scoprire ulteriori attività illecite, queste realizzate attraverso società legate o associate ad ambienti mafiosi, individui che si offrono a prestanome di organizzazioni affiliate a soggetti latitanti, e via discorrendo…
Partono le denunce, seguono gli arresti, i sequestri e le confische…
Sì… ma poi… il sistema mafioso si riordina nuovamente e riprende come se nulla fosse…
Il giro d’affari è immenso e ciò è dimostrato da tutti quegli interessi a cui essi si rivolgono… 
Sono nuove attività… non più rivolte a specificità illegali di un tempo, come, estorsioni, usura, recupero crediti, gioco d’azzardo o traffico di droga… quelle ci sono sempre…, bensì, oggi punta ad affari più sostanziosi e soprattutto legali, come per esempio quelle attività legate agli appalti (vedasi quanto sta avvenendo con i centri d’immigrazione), alle costruzioni/edilizia, ai trasporti ed allo smaltimento dei rifiuti…
Società di comodo che servono esclusivamente a produrre “cassa” (queste sono infatti di breve periodo e nel giro di pochi anni… cessano l’attività…) ed i cui utili, vengono rinvestiti in nuove società, queste totalmente “cristalline”, affidate a nuovi “colletti bianchi” dal pedigree casto…, che iniziano la loro vitalità, investendo principalmente in attività  finanziarie e immobiliari…
Quindi, realizzato questo primo passaggio e creata la compagine del nuovo “asset societario”, si passa alla programmazione del livello inferiore e cioè, quello di diversificare le attività e soprattutto i rischi (non parlo di quelli economici, ma mi riferisco a quelli di controllo, tentando quindi di limitare, l’operatività di coloro che svolgono i propri incarichi tra le forze dell’ordine… ), nuove scatole cinesi, che ora danni vita ad attività alimentari, d’abbigliamento, bar e ristoranti, hotel e resort…
Ovunque c’è la mafia… e questa dimostra essere strutturata e ben organizzata…
Non sono più i pastori di pecore che scendevano dalle montagne con la coppola di traverso, questa è gente preparata e professionale, a cui ora, sono stati inseriti diplomati e laureati, i quali, mettono la loro esperienza e capacità, al sevizio di questo sistema criminale…  
Un sistema che nel corso degli anni… ha investito negli uomini…, i propri uomini, molti dei quali, sono infiltrati in quelle strutture pubbliche, associazioni, società di servizi, ma soprattutto, nella politica che conta…
Tutto ciò, rappresenta per la nuova mafia, il migliore investimento economico, già quello delle risorse umane è certamente quanto di più “raffinato”, una mente criminale, possa partorire…
Un fiume di denaro considerevole, che, da un lato, fa indirizzare sui propri uomini, quegli incarichi prestigiosi dirigenziali o quei necessari voti…, dall’altro, utilizza gli stessi, per ottenere informazioni riservate, indirizzare appalti, aggiudicazioni, influenzare i mass media, limitare non solo quei processi di cambiamento sociale, ma soprattutto, alimentare quel conflitto mediatico con il quale si tenta sempre più, di allontanare la partecipazione sociale ed il consenso popolare dalle istituzioni…, dopotutto come si dice da noi… con la mafia si mangia e con lo Stato si muore di fame!!!
Finiamola quindi di prenderci in giro…, finitela di raccontarci fandonie… è venuto il tempo d’esser seri, di trovare una nuova metodologia… che non pensi esclusivamente a colpire, ma che diriga il proprio intento, verso quel processo naturale di riconciliazione…, di crescita collettiva nel quale ognuno apporti quanto di meglio sa fare…
E’ finito il tempo di “guardia e ladri”… bisogna cercare di andare oltre… di vedere al di là dei soliti interventi della magistratura,.., bisogna tentare di cambiarla dal di dentro questa “mela marcia”, offrire a quanti lo desiderano, una nuova strada, quella della legalità…
Nuove opportunità di crescita, di sviluppo e d’investimento sono necessarie,…, perché soltanto così, si potrà sperare in quel reale e profondo cambiamento…
Tutto il resto, rappresentano solo belle parole… inconsistenti, perché non porteranno ad alcuna trasformazione culturale e tutto quanto… resterà eguale.
Per favore… non ditemi più che la mafia non esiste… perché questa c’è… e permettetemi d’aggiungere… c’è e si vede!!! 

E’ la mafia che ha preso dai siciliani o sono i siciliani che hanno preso dalla mafia?

Quando si parla di mafia nel mondo… si pensa sempre a noi siciliani…

E’ difficile individuare con questo termine un reale significato, perché l’argomento ed il fenomeno che ne rappresenta, unisce al suo interno, una molteplice e varia tipologia d’eventi, che è difficile comprenderle in una sola parola… appunto la parola “mafia”…
Ciò di cui invece siamo sicuri è a chi appartiene questo termine… ed ecco che qui, entriamo in ballo, proprio noi siciliani…
Secondo alcuni studiosi, la parola Mafia, deriva da un modo di intendere noi siciliani, cioè di comprendere con una frase quei modi propri, quegli atteggiamenti che sono insiti negli individui che appartengono ad questo territorio….
Siamo nel 827 e da lì inizia la conquista islamica della Sicilia, attraverso lo sbarco a Mazara del Vallo che dura fino al 902, anche se l’ultima città bizantina a cadere fu Rometta nel 965… 
Ecco, in quel periodo, gli arabi, avendo modo di conoscere i siciliani, li definirono “Ma-Hias” cioè spacconi, anche se altri studiosi, hanno riconosciuto, la parola mafia, in un’altro atteggiamento dei siciliani, in quella loro predisposizione (sempre e ovunque), di saper aiutare gli altri, in particolare coloro che sono in difficoltà, ed ecco quindi che la parola mafia, tradotta in arabo Mu’afak, ha come riferimento quello di saper proteggere i deboli…
In tempi più moderni, intorno al 1282… (durante la conquista del regno angioino), alcuni ribelli (vedasi mio post del 12.11.2011 – Sicilia e i Vespri siciliani), gridano in battaglia la parola “mafia” che significava “morte” ai francesi…
Ed ecco quindi giungere al 1863…, dove per la prima volta, la parola mafia è legata al soggetto, al mafioso, a colui cioè… che è uomo d’onore, che con il suo coraggio si contrappone alle istituzioni…
Qualche anno dopo, la mafia, unisce tutti questi uomini d’onore “mafiusi” in una associazione… la mafia…
Quindi, abbiamo visto come c’è una corrispondenza biunivoca, tra i siciliani e la mafia e viceversa…
La mafia, seppur se ne dica… è dentro ognuno di noi… è quell’atteggiamento proprio, metaforico, è rappresentativo della nostra indole, che ovunque vada… non ha paura, non si tira indietro, coraggioso anche quando è solo!!! 
Il siciliano è un modello raffigurativo, a volte emblematico, che con i suoi modi ha catturato e trasmesso negli altri… quel senso di superiorità…
Egli rappresenta quel soggetto, che se pur perennemente soggiogato, ha dimostrato di non essersi mai sottomesso, ha conservato quella propria dignità che ha sempre voluto esprimere, facendo valere le proprie ragioni, a tutte quelle potenze che nel corso dei secoli l’hanno conquistato…
Possiede quell’unico mix di Dna, caratterizzato dalla mescolanza storica, provenienza di quelle molteplici culture… determinate dalle continue invasioni, dai greci ai fenici, dai romani ai vandali, dai bizantini agli arabi, dai normanni agli angioini e quindi aragonesi, spagnoli, piemontesi, austriaci, borboni ed infine Garibaldi e la sua unità d’Italia…per giungere ai tempi nostri… 
Questo esempio diventa esportabile ed ecco quindi che i nostri conterranei, emigrano, verso gli stati uniti, nei paesi latino americani, in sud america… e da lì tentano “riuscendoci”la scalata economica al potere…
Sono gli stessi boss siciliani, “incarcerati” negli Stati Uniti, che vennero contattati dalla CIA, durante la seconda guerra mondiale, per favorire lo sbarco degli Alleati ed il controllo della stessa… e da lì inizio nuovamente quel potere, che era andato scemando nel periodo fascista, con il prefetto Mori… 
Negli anni i veri valori  – quelli diciamo “giusti”(rispetto, cultura, famiglia), sono andati pian piano scomparendo, fino a trasformarsi, annullando anche quei valori, su cui era stato impostato l’impianto della mafia… come l’onore, la segretezza, la lealtà, il rispetto dell’amicizia, delle altrui  mogli, ecc… divenendo sempre più una cozzaglia di criminali, nel quale, l’unico valore è rappresentato dal dio denaro… con cui si pensa di comprare, tutto e tutti…, e dove per ottenere ciò che si vuole, non ci si pone limiti… omicidi, furti, sequestri, prostituzione, gioco e droga, diventano regole fondamentali, del nuovo uomo d’onore…
Violenza che produce altra violenza… una continua evoluzione con l’alternarsi di nuovi proseliti, che trova sempre ed ovunque, soggetti disposti a piegarsi alle regole del malaffare e della corruzione…, una società dentro la società civile… che vive in simbiosi con essa, trasformando quei principi di legalità, quella promozione delle istituzioni, come qualcosa da contestare, su cui non si può contare… perché è proprio con lo Stato o con i propri rappresentanti, che non si riesce più ad interloquire, un rapporto sempre più distaccato che ha condotto allo scontento popolare…, ed è proprio su questo, che il fenomeno mafioso, creare il suo punto di forza…  …
Quindi, mi chiedo, ma come pensano le nostre istituzioni, i ns. governanti, i detentori della cultura, quanti di fatto influenzano con le loro scelte il nostro paese, ecco, quali metodi verranno attuati per combattere definitivamente questo fenomeno???
Come si può pensare di cambiare questa cultura, che per quanto sopra esposto, ha dimostrato d’essere “intrinseca” con la nostra stessa natura…
In quale modi o con quale “effetti magici” si potrà eliminare questo nostro cancro, che ha sviluppato i propri tentacoli, anche in quei soggetti che finora hanno mostrato d’essere onesti??? 
Mi sto convincendo ogni giorno di più… che diventa difficile credere, per la maggior parte di noi uomini siciliani, – di poter estirpare, ciò che da sempre appartiene organicamente al dna della nostra vita…, accettato nei secoli, dal corpo e dalla mente… potrei dire… metaforicamente… che è ormai… una “cosa nostra”!!!

Ma quando un Governatore della Regione Sicilia… diverso???


Tutto sembra nascere da una intercettazione che dice: “Lucia (Borsellino) va fatta fuori come suo padre”…

E’ il mensile Espresso ad aver svelato l’intercettazione incriminata…, ma ad oggi, di quella frase, non sembra essercene l’ombra!!!
Certamente se dovesse saltare fuori, credo ci sia poca speranza che il Sig. Rosario Crocetta possa continuare a fare ancora politica… anzi in quel caso, si dovrebbe allontanare definitivamente dei pubblici uffici, già… sarebbe il minimo.
Ciò che però risulta strano è che – da alcune verifiche da parte della procura – sembra che di questa intercettazione, non ve ne sia traccia…
Allora mi chiedo… cosa sta succedendo???
Siamo dinnanzi ad un nuovo “De Silva” della situazione???
Può essere che ci sia il pallino dei servizi segreti, deviati o quant’altro che abbiano deciso ( chissà poi per quali motivi) di far fuori il presidente Crocetta???
Ed ancora, quanto richiesto dallo stesso, direttamente al mensile l’Espresso, mi sembra opportuno e legittimo: se ha questo materiale, lo consegni alla magistrature!!!
E’ difficile intuire come, intercettazioni così delicate, possano essere consegnate a giornalisti senza che nessuno s’accorga di nulla…, debbo pensare che forse, quanti predisposti all’ascolto delle intercettazioni, facciano di queste registrazioni, uso personale, chissà… forse per arrotondare il proprio stipendio???   
Dopotutto il direttore del settimanale, Luigi Vicinanza, ha difeso l’articolo ad oltranza… sostenendo che un suo redattore, ha potuto ascoltare l’intercettazione e l’abbia trascritta da un atto “secretato”.,, alla faccia della riservatezza!!!
Ma…, se per sfiduciare un presidente, si doveva progettare un modello “Watergate” tipo quello avvenuto per l’ex Presidente della casa bianca, Richard Nixon, mi sembra… un po tutto… esagerato.  
Crocetta ora parla di “golpe”, ma anche lì,  si da l’impressione di voler enfatizzare…  anche perché di questa sua gestione, per come la chiama lui… “primo governo antimafia”, dobbiamo dire…si è visto pochissimo…, una lotta ( se c’è stata…) con il contagocce… lieve, talmente leggera che non è stata nemmeno avvertita dai cittadini…
Se dovessimo pesare concretamente il lavoro svolto o la lotta fatta per quei principi di legalità, allora sarei il primo a dirgli… presidente, per favore, cambi lavoro… si dimetta, non sentiremo la sua mancanza… come non abbiamo più sentito la necessità di sentire parlare dei tuoi predecessori…
Sono d’accordo su due cose:
– la prima, quella di poter vedere ( prima di passar ad altra vita…)  questa nostra terra completamente riformata, con individui estranei alla politica… e lontano da quegli intrecci con quel sistema malavitoso; non posso desiderare certamente un “golpe”… ma qualcosa che intervenga con decisione e ponga definitivamente fine a questo clientelare modo d’operare… che ci sta ormai conducendo, verso il fallimento!!! 
– la seconda, e riprendo le parole di Rita Borsellino, che in tutta questa vicenda è emerso, solo e soltanto…squallore, ribrezzo per quelle parole riportate…
E’ proprio questo atteggiamento che si deve invertire, questo modo d’essere che va cambiato…
Diceva Paolo Borsellino:
L’equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E no! Questo discorso non va, perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire: beh! Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest’uomo è mafioso. Però, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. 
Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c’è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reati.
Paolo Borsellino – 26 gennaio 1989.

Zero denunce!!!

L’associazione antiracket-antiusura “Alfredo Agosta”, ha comunicato nei giorni scorsi che: i commercianti non reagiscono!

Nessuna denuncia…, silenzio assoluto!!!
Tra l’altro, proprio il procuratore reggente, Michelangelo Patanè, a lanciato una verità dolorosa e cioè che dopo aver proceduto con le indagini, attraverso pedinamenti, intercettazione e quant’altro avendo accertato concretamente al tentativo d’estorsione, ci si trova a giungere ad un bivio, anzi ad una vera e propria interruzione…
Già, i processi purtroppo, non possono essere avviati, in quanto mancano della figura più importante e cioè della “vittima”, che stranamente non denuncia…
E’ certo che il pizzo costituisce per l’associazione criminale un introito importante, che non può essere messo in discussione da nessuno, neanche dai familiari o dai propri affiliati… al limite questi, potranno ottenere un piccolo sconto o una dilazione sul pagamento… ma di pagare… bisogna pagare è questo lo sanno tutti!!!
Certamente questa situazione di “paura” condiziona e limita fortemente non solo gli imprenditori che non si sentono sicuri, ma la stessa libertà di mercato che ribalta i propri effetti negativi su tutta la società…

Di certo, non si può sperare di chiedere a quei pochi cittadino onesti… di sventolare lo stendardo della legalità e dire loro… d’iniziare a mostrarsi coraggiosi, quasi fossero dei paladini della giustizia, con la corazza e pronti ad andare a combattere…, chiaramente… da soli!!!

Come uscire quindi da questa situazione???
Bisogna cambiare metodologia, dare vere motivazioni a questi imprenditori, commercianti, ecc…, che garantiscano in maniera sicura, colui che denuncia…
Non si tratta di mettergli la scorta e nemmeno di proteggere i propri familiari…, anche perché ci vorrebbe un esercito se tutti denunciassero…, ma si potrebbe iniziare, per esempio, col prevedere una norma che assicuri l’esenzione totale dei prossimi pagamento dei tributi locali per almeno cinque anni o ancor meglio l’esenzione su tutte le imposte (Equitalia-Serit- ecc…) degli ultimi tre anni, che però, dimostrino in maniera decisa, la volontà di collaborare con le autorità, permettendo di attuare quelle procedure investigative che conducano le autorità inquirenti o alle forze dell’ordine, di poter costatare in maniera indubbia, che si è stati vittime di comportamenti criminosi, attribuibili ai reati di estorsione e di usura…

I giovani in tal senso, stanno dando segnali di rivolta contro le estorsioni e sono sempre loro i primi ad essere in prima linea, sia in qualità di rappresentanti di una società migliore, ma soprattutto come esempio per quelle realtà emarginate, maggiormente colpite dalle organizzazioni criminali…

Certamente alle denunce debbono seguire riforme più concrete da parte dei nostri legislatori, che garantiscano pene certe ed esemplari…
A cosa serve denunciare se poi dopo soltanto pochi giorni o al massimo qualche mese… ci si ritrova ad avere dietro la porta, coloro che si erano denunciati e che ora manifestano con violenza le proprie ritorsioni…

Non ci prendiamo in giro…, fintanto saranno queste le normative di riferimento con cui si spera di stravolgere quel perverso meccanismo… c’è poco da stare allegri… perché sarà molto difficile, per non dire impossibile…, che qualcuno si travesta da Batman per andare a colpire questa diffusa piaga…

E’ ovvio comunque che bisogna selezionare in modo rigido, quanti sono disponibili a collaborare…
Abbiamo potuto assistere in questi giorni, come alcune società legate alla criminalità, abbiano avuto l’intuizione di iscriversi a queste associazioni per la legalità, solo per poter avere quel virtuale “paravento”, che ha permesso loro, di compiere in maniera illecita, i loro sporchi traffici…

Già, potrebbero essere in molti, coloro che decidano di denunciare soltanto per poter usufruire o accedere a quei possibili vantaggi derivanti dalla collaborazione… ma qui non si tratta di fare – come ormai di moda fanno molti ex mafiosi – i “collaboratori di giustizia”, questa iniziativa ha la volontà di premiare quanti hanno il coraggio di fare il primo passo… poi con il tempo se tutti faranno la loro parte… ecco che allora non ci sarà più bisogno di alcun incentivo… poiché la cultura della legalità… avrà vinto su quella del pizzo e dell’usura!!!
Per cui bisogna fare presto…, come dice il proverbio: chi prima arriva meglio alloggia…, Certamente, bisogna approvare una normativa che preveda l’esenzioni sopra riportate… in virtù soprattutto di una crisi in atto che, non solo rischia di aumentare il numero di quanti sono già colpiti del racket dell’estorsione, ma soprattutto, non potendo questi assolvere il più delle volte alle richieste di pagamento degli estorsori, si ritrovano con il tempo vittime anche di quello dell’usura… per concludere ahimè… il più delle volte, la propria esistenza, in maniera suicida!!!

I beni confiscati alla mafia…

Certamente qualcosa non va, se una Procura distrettuale antimafia importante, denuncia che molti dei beni sequestrati alla mafia, rimangono nella disponibilità di quanti hanno ricevuto il provvedimento di confisca o dei propri familiari. 
L’allarme è stato lanciato dal procuratore nazionale antimafia Roberti, nel suo intervento “Contro mafie” promosso dall’associazione LIBERA di Don Ciotti.  
Il procuratore, fa riferimento alla procura distrettuale di Torino che ha inviato una comunicazione riservata alla Direzione nazionale antimafia.
In quella missiva, il procuratore del capoluogo piemontese, chiedeva in maniera dettagliata, al questore, comandanti dei carabinieri e della Guardia di Finanza, alla Dia, una relazione sullo stato generale dei provvedimenti di sequestri e confische, a partire dal 2011. 
I risultati pervenuti, sono demoralizzanti!!!
Dalle informazioni, si evidenzia come le proprietà, rimangano di fatto, in possesso di coloro a cui è stato indirizzato il provvedimento giudiziario o dei propri familiari…
Il censimento della Procura di Torino, ha dimostrato come, la maggior parte dei beni sequestrati e confiscati, sono ancora nella disponibilità dei soggetti riconducibili all’organizzazione criminale. 
Quindi quei beni, costituiti da immobili, terreni, società, autoveicoli, restano – grazie anche ad una gestione giudiziaria il più delle volte approssimativa – nella disponibilità dei cosiddetti mafiosi o dei soggetti a loro riconducibili.
Accertata quindi l’irregolarità, si tenta in tutti i modi, di sanare quanto scoperto con iniziative risolute e drastiche… 
Tutti adesso parlano di una diversa metodologia da adottarsi, di nuovi e soprattutto più qualificati professionisti, che dovranno occuparsi di questi beni confiscati…
Il nuovo capo dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, l’ANBSC, Dott. U. Postiglione, conferma la mancanza di professionalità all’interno di questa struttura… ah…, finalmente qualcuno se ne accorto… ed inoltre, che molti di quelli finora incaricati, non erano all’altezza di svolgere la propria funzione ( il più delle volte infatti, hanno dimostrato di essere più interessati al proprio onorario… che alla gestione della società a cui erano stati demandati… e preferisco non aggiungere altro…).
Trovare le giuste risposte non è facile, ma non credo che eventuali soluzioni, potranno essere individuate da chi “esterno”, non ha mai operato con problemi legati a questo tipo di società…
Le soluzioni certamente esistono, ma ci vogliono persone coraggiose, che hanno cioè la volontà di fare un passo indietro e di chiedere la collaborazione di quanti, in quelle società ne hanno condiviso i problemi…

Bisogna togliere quella “convinta” presunzione di sapere tutto, di trovare un modo condiviso che vada bene per tutte le società…, perché così non e non ci sarà mai alcuna soluzione…
Le società vanno gestite sul territorio in cui queste si trovano, con problematiche proprie e interconnesse al tessuto sociale in cui operano…
Le istituzioni debbono terminare di restare nel limbo, a metà sul da farsi… in quella incertezza che non da mai risposte…
Lo stato deve fare lo STATO… e deve saperlo fare, non solo con la forza, ma soprattutto con quella determinata convinzione che alla fine queste imprese possono e debbono rappresentare un nuovo modello di determinatezza, continuità e garanzia del posto di lavoro per quegli onesti padri di famiglia, che nulla centrano con le vicende giudiziarie…
Fintanto che le istituzioni dimostrano – come finora hanno fatto – di non essere in grado di gestire questi beni sequestrati o confiscati, allora debbo dire a quello stato ed ai suoi discenti interlocutori… che è meglio… che lascino perdere!!!