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O ci si preoccupa di piacere a tutti oppure si è come il sottoscritto: una persona libera!!!


Sembra che piacere a tutti sia diventato l’unico obiettivo da perseguire…
Un bisogno compulsivo che si è trasformato in una vera e propria ossessione, certamente indice di una scarsa autostima!!!

Quando sento di alcune notizie nei social, dove la maggior parte si identifica in certi personaggi (del cazzo…) definiti “influencer”, mi viene da pensare quanto questa nostra società sia profondamente regredita e di come la stessa viva in funzione dall’approvazione di quel proprio pubblico virtuale e soprattutto di quei “like” espressi, che fanno inorgoglire chi li riceve…
Non sono gli stereotipi personaggi pubblici a darmi fastidio – quelli sono così inutili che mi sono del tutto indifferenti – ma quei loro seguaci, poiché dimostrano di essere stati condizionano e difatti orientano la loro personalità verso quei soggetti, imitandoli in tutto e per tutto, nei dialoghi, nel vestiario, nei tatuaggi, nel proporsi con gli altri, infatti quest’ultimi  si rendono (seguendoli), ancor più irrecuperabili di quanto già essi stessi, non siano di loro…

Viene da piangere a guardare quei loro “selfie”, quelle loro storie pleonastiche pubblicate su “Istagram”, quelle rappresentazioni – dove sono evidenti una serie di pose false a modello fotoromanzi – sono come quei personaggi irreali che nulla hanno a che fare con le loro vite reali, ma che essi provano ad imitare attraverso quel mondo virtuale, concedendo a quei loro “follower”, quanto richiesto dal web…

Ho deciso di parlare di questo argomento, poiché alcuni giorni fa mentre viaggiavo in auto, ho ascoltato in radio una notizia che mi ha profondamente colpito…
Trattava come argomento la vita di una adolescente che dopo aver chiesto ai propri “follower” se dovesse continuare a vivere o morire ed avendo ricevuto una percentuale di risposte superiori  che la incitavano a suicidarsi, ecco che la giovane ha compiuto quell’azione irresponsabile…

Ma non è l’unica notizia del genere…
Ricordo ad esempio di un’altra adolescente che si è tolta la vita lanciandosi dal balcone dopo che alcuni suoi compagni l’avevano immortalata in un video a sfondo sessuale, girato ad una festa mentre ella era visibilmente ubriaca, ma quel video nel frattempo era stato diffuso online. 

Già quei suoi deficienti “follower”, con quei banali “like”, l’hanno di fatto condannata a morte!!!
Ora in molti diranno: ma cosa c’entra questo, qui si tratta di mancanza di personalità, di soggetti deboli che non hanno la forza di reagire, che si fanno condizionare dal gruppo, dal branco o da fattori esterni…

Minch… quanti pseudo “psicologi” sono presenti, come si è bravi a criticare quando si tratta degli altri, ma ditemi, siete realmente sicuri che vi sareste comportati in maniera differente se fosse stati messi voi alla gogna pubblica, possiamo essere certi che anche sareste stati altrettanto bravi da reagire a quelle angherie, perdonatemi… ma ho forti dubbi a riguardo.

Perché per sentirsi diversi bisogna essere innanzitutto liberi e non parlo di esserlo nei confronti di quanti ci circondano, ma di avere quella necessaria imposizione sulla propria mente, possedere cioè quella capacità individuale di fare ciò che è giusto, senza alcuna influenza esterna!!!
Vi chiedo, ma quanti oggi possono dirsi capaci “d’influenzare“… non tanto gli altri, ma se stessi!!!
Si quanti tra voi non hanno alcun bisogno d’apparire diversi da come realmente sono??? Io credo che sono in pochi… anzi pochissimi, già… si potrei contarli uno per uno!!!
Perché la maggior parte di essi dimostrerà di essere nel corso della propria vita senza alcuna personalità… e non parlo di quando saranno adulti… no, essi lo sono sempre stati, sin dall’adolescenza ed ora che sono giunti alla maturità… sono diventati ancor più succubi di quel modo di apparire!!!
D’altro canto ditemi, quanti tra voi non hanno mai chiesto un autografo a un politico, ad una autorità pubblica e cosa dire di quei “selfie” richiesti ed ottenuti dai vostri idoli…
Attori, calciatori, cantanti, personalità della televisione o della radio, presentatori, giornalisti, modelle, ecc… basterà guardare i vari social per scoprire come molti tra voi, hanno nel loro profilo social, anche soltanto una foto con quei famosi personaggi pubblici!!!
Ora per dimostrare quanto sopra e soprattutto che non tutti siamo eguali… vorrei che ciascuno di voi osservi le mie pagine social: non troverete un solo “selfie” con alcun soggetto “famoso”, perché il sottoscritto non ha mai pensato di avere insieme a loro una foto, come d’altronde non ho mai richiesto nel corso della mia vita a nessuno di quei personaggi noti, un loro autografo!!!
C’è un detto a Palermo che dice… “su nuddu ammiscatu cu nenti” e rappresenta perfettamente molti di quei soggetti sopra riportati, perché per quanto mi riguarda ciascuno di loro rappresenta l’inutilità, sono persona insignificanti che non degnano certamente di alcuna mia considerazione…
Ma con ciò non voglio dire che il sottoscritto non vorrebbe ringraziare alcuni individui famosi, personaggi della politica, cantanti, sportivi, professionisti, religiosi, ecc…
Infatti, sono i soggetti a cui avrei voluto esprimere tutta la mia gratitudine…
Certo alcuni di esse purtroppo non ci sono più, mentre altre chissà… potrebbe esserci un giorno, in cui potrò incontrarle…
Tra quei nomi vi erano e ancora vi sono: Madre Teresa di Calcutta,  Mahatma Gandhi, John Fitzgerald Kennedy, Rita Levi Montalcini, John Lennon, Aung San Suu Kyi, Martin Luther King Jr., Emmeline Pankhurst, Nelson Mandela, Marie Curie, Papa Francesco, Maria Montessori, Cassius Clay, Rosa Parks, Dalai Lama, Malcom X, Malala Yousafzai, Lech Wałęsa, Anne Frank e molti altri… che hanno saputo – loro sì – “influenzare” in maniera favorevole la mia vita e che mi ha reso la persona “libera” che oggi sono!!! 

Come i "social media" stanno riprogrammando il cervello umano!!!

E’ da tempo che si parla di disturbi provocati dai social network, di quegli alti livelli di stress che provoca negli adolescenti e che provoca in molti casi di essi forti disturbi sulla personalità, come ansia, depressione e gesti autolesionistici estremi che possono condurre ahimè anche al suicidio… 

Lo rivelavano parecchi rapporti medici mondiali che hanno esaminato l’impatto dei social media sul benessere fisico, ma soprattutto mentale, in quanto quelle continue visioni sui cellulari provocano una costante sensazione d’inferiorità, rispetto a ciò che viene visualizzato attraverso le condivisioni virtuali di Facebook, Istagram, Twitter, ecc…
Molti di quei ragazzi si sono convinti che la maggior parte dei loro pari, hanno esperienze più gratificanti, rispetto a quelle da loro vissute e quel metro di paragone, il più delle volte “falso e ingannevole“, produca in quei visitatori, alti livelli di stress e depressione…
La maggior parte di quei ragazzi, iniziano ad avere difficoltà nel dormire o nel rilassarsi dopo aver passato in rassegna taluni siti social e quella costante connettività determina su essi una condizione di spossatezza e debilitazione… che va sempre più intensificandosi, con le ore trascorse su quelle piattaforme tecnologiche…
Vorrei riproporvi sull’argomento un video interessante realizzato da Federico Pistono al link: 

Secondo alcune riviste mediche (tra cui il National Stress and Wellbeing Survey o l’Australian Psychology Society), gli adolescenti mostrano di essere fortemente a rischio di stress durante la lettura dei social media dei loro amici, poiché pensano di non divertirsi abbastanza…. 
Infatti la metà dei partecipanti a quei test, hanno dichiarato di sentirsi gelosi e preoccupati dopo aver scoperto – dalle foto o negli aggiornamenti di status dei loro “amici” – d’essere stati lasciati fuori da quelle loro pagine o in quelle attività in comune. 
Alcuni di quei giovani purtroppo, provano a superare quella sensazione di depressione, ricorrendo ad altre dipendenze quali alcool, fumo, droghe ed anche il gioco d’azzardo…
Da quanto sopra si comprende come i nostri giovani sono a rischio, quei loro silenzi, quelle chiusure dimostrano che qualcosa non vada per come essi desiderano… 
I genitori, quando comprendono quei particolari segnali devono essere vigili, iniziando a far sentire quella loro presenza, senza far comprendere d’aver compreso quel loro disagio… altrimenti si avrebbe l’effetto contrario, in quanto essi si chiuderebbero a riccio…
Bisogna quindi comportarsi come quei social, mandare ai propri figli quotidianamente dei piccoli gesti, quasi fossero dei “like”, senza esagerare, senza riempire quella loro autostima più di quanto necessario, ma facendo comprendere loro che voi ci siete – sempre e in ogni circostanza – mentre i social prima o poi… spariranno!!!
Scherzando… ripeto spesso alle mie figlie (quando le vedo trascorrere una parte del loro tempo dinnanzi a quegli smartphone) di prepararsi a quanto sta per accadere: “Sì…perché alcuni scienziati, prevedono in tempi celeri una tempesta solare che bloccherà qualsivoglia tecnologia informatica  basata su frequenze radio, tra cui ad esempio il wi-fi, il che riporterà l’umanità al medioevo”!!!
Disgraziatamente sono convinto che se ciò dovesse accadere, non causerà solo a quei giovani o adolescenti la maggior parte dei problemi, ma sarà difatti la maggior parte delle persone adulte a non sapere più come sopravvivere!!!