Mai come quest’anno abbiamo assistito a tanti articoli pubblicati con cadenza mensile sulle testate giornalistiche e sui molti siti web, in particolare sull’inquinamento del mare prospiciente un villaggio che, proprio nel periodo estivo, fa confluire a se, migliaia di condomini e turisti…
Sembra quasi che abbiano fatto a gara per pubblicare le notizie…
Successivamente era uscito un articolo sulla “Sicilia” che rappresentava le proteste di alcuni turisti:
A quanto sopra si è aggiunta la famosa “Goletta verde”, che aveva fatto un’analisi particolareggiata di questo tratto di mare:
Ed oggi… a dare una mazzata a quel Villaggio, già colpito dai problemi di cui sopra, ecco l’ennesimo articolo – anche se nulla centra con l’inquinamento ambientale – ma fa riferimento indirettamente ad un problema,certamente non meno grave e cioè la sicurezza e la salvaguardia dell’incolumità delle persone…
Su quanto sopra vorrei aggiungere quanto previsto dalla normativa vigente; mi riferisco ai Piani di emergenza e di evacuazione (D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) e a quanto compiuto il 24 aprile di quest’anno, attraverso il Comitato Centrale tecnico-scientifico dei Vigili del Fuoco, che ha approvato una nuova bozza di regola tecnica che andrà ad integrare il vecchio Decreto del Ministero dell’Interno 16 maggio 1987, n. 246 recante “Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione”, con nuove norme più stringenti per gli edifici di civile abitazione…

Come molti sanno, la redazione del piano di emergenza ed evacuazione è fondamentale nei condomini, non solo perché deve contenere i dati identificativi, la descrizione dell’edificio e l’attività svolta, ma soprattutto perché deve evidenziare in maniera precisa i luoghi e la posizione nella quale ci si trova con riferimento ad essa, con particolare riferimento alle vie di esodo, ai sistemi antincendio, al posizionamento delle scale, delle uscite di emergenza e dei percorsi di esodo.
Come solitamente avviene, tutti gli impianti vanno controllati periodicamente ed anche gli estintori e le manichette dell’antincendio, come gli eventuali presidi antincendio e di primo soccorso, sia fissi che mobili.
E’ necessario un impianto di allarme che avvisi tutti i condomini su un eventuale incendio, programmando inoltre con essi, un giorno per effettuare le prove di evacuazione, controllando così l’affollamento e tutte le eventuali problematiche causate dai comportamenti indisciplinati compiuti durante la fuga da alcuni condomini…
Vanno inoltre formati i lavoratori eventualmente esposti a tali rischi, abilitandoli con corsi di formazione quali addetti all’antincendio, primo soccorso ed evacuazione… facendo comprendere ad essi quali sono le aree operative, gli accessi per i soccorritori e le procedure da adottarsi, le misure comportamentali e le raccomandazioni da compiere in casi d’incendio o di esplosioni.

Infine è utile pubblicare una tabella con i numeri utili ed un elenco nominativo degli addetti alla gestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio e pronto soccorso.
L’Amministratore dovrebbe inoltre prevedere ai vari piani delle planimetria generali, degli edifici con i percorsi di fuga ed i presidi antincendio, quadri elettrici, valvole di intercettazione fluidi, ecc..
Leggere quindi stamani il post su quel villaggio, non mi ha sorpreso minimamente:
Anzi, mi ha fatto pensare alla tragedia del ponte di Genova, dove tutti sapevano e tutti hanno fatto finta di non sapere!!!
D’altronde quell’analoga circostanza, mi è stata egualmente segnalata oggi da molti condomini, che mi hanno per l’appunto informato su quanto accaduto, inviandomi tutta una serie di foto non solo dell’incidente, ma anche dell’attuale impianto antincendio presente…

Cosa aggiungere, aspettiamo come a Genova che l’edificio crolli, per poi vedere apparire come solitamente avviene, quegli uomini delle Istituzioni in giacca e cravatta, “
vestiti a lutto per la circostanza“, affinché insieme si possa piangere sulle bare delle prossime vittime!!!
Concludo questo post, ringraziando due uomini coraggiosi… Farò menzione di questo loro eroico comportamento direttamente alle nostre autorità di competenza: mi riferisco ad uno dei portieri, il Sig. Scillipoti Sebastiano che con estremo coraggio si è gettato all’interno dell’appartamento e soltanto con l’ausilio di un semplice estintore ha cercato di spegnere il fuoco all’interno dell’appartamento, ed un condominio, il Sig. Incognito Gaetano, che dopo aver buttato a terra la porta e entrato nell’appartamento, ed è riuscito ad estrarre dalla cucina la bombola di gas presente (a detta di molti inquilini presenti, già incandescente…) portandola fuori ed evitando che esplodesse!!!
Grazie, sì è grazie a loro se oggi sono qui a raccontare una storia a lieto fine e non come accade ultimamente nel nostro paese, l’ennesima tragedia!!!
Per tutti coloro che nel nostro paese stanno solo a guardare vorrei dire: Nella vita di un uomo prima o poi arriva un giorno in cui, per andare dove deve andare, se non ci sono porte né finestre, gli tocca sfondare la parete!!!