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Catania e la sua ennesima frode…

Chissà perché… ma quando c’è da far “girare” tanti soldi, la nostra città è sempre al primo posto!!!

In particolare, ciò che m’incuriosisce è scoprire da quelle inchieste come, la maggior parte di quel denaro, siano per lo più proveniente da… fondi pubblici.
Nel gergo giuridico il reato è “malversazione e distrazione in danno dello Stato” (ex art. 316 c.p.), ma la verità è che di quel denaro, si conosce sin dal principio l’esatta destinazione… ancor prima di averlo iniziato a movimentare. 
Infatti quei fondi, passano di società in società, da banca in banca, per finire quasi sempre in quei conti esteri cifrati, riconducibili solitamente a familiari…
Il fine è sempre quello… la truffa: si cerca di realizzare con il minimo sforzo, il massimo tornaconto finanziario… riuscendo a destinare tutte quelle somme di denaro derivanti dai contributi pubblici, per fini diversi da quelli, per i quali erano stati concessi…
Ma dopotutto perché meravigliarci… se contiamo le cronache dell’ultimo decennio, vedremo che il numero di truffe e imbrogli, compiute nella sola provincia di Catania (non solo a scapito della comunità europea, ma di molti Enti Pubblici), sono centinaia, anzi sarebbe più corretto dire migliaia; storie dove imprenditori e liberi professionisti senza scrupoli, sono disposti a tutto… pur di realizzare dei guadagni illeciti. 
Per cui leggere oggi l’inchiesta della Procura di Catania, sulla vicenda legata al ex Hotel di Capomulini “La Perla Ionica” e sull’utilizzo di quei concessi finanziamenti pubblici, utilizzati successivamente per altri scopi e soprattutto in altri territori, non mi meraviglia minimamente!!!
Rappresenta d’altronde, l’ennesimo provvedimento di sequestro a società, in questo caso, alla Waste Italia (già Kinexia S.p.a.) e alla Volteo Energie S.p.a, rispettivamente aventi sede a Milano; d’altronde le due società, sono legate di fatto tra esse:  La Volteo (impresa nel settore delle fonti di energia rinnovabili) è inserita nel gruppo societario Waste Italia S.p.a.. 
Per cui, 5,7 milioni di euro (grazie ai propri amministratori) sono stati rivolti a finalità diverse, invece di essere destinati alla crescita del nostro territorio, ma tanto di far crescere questo territorio, non importa niente a nessuno… o meglio l’unica cosa che interessa, a molte di quelle società che operano nella nostra terra è esclusivamente: “fregare”!!!
Quindi con la scusa della crescita economica del settore turistico, la società acquirente (la Item Srl) ha potuto beneficiare di uno dei contratti di sviluppo promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico, finalizzati alla concessione di finanziamenti europei a fondo perduto…
Nel frattempo il complesso alberghiero, aveva attratto l’interesse della famiglia reale di Abu Dabhi, che proprio attraverso un diretto familiare ne aveva acquistato (al prezzo di 33 milioni di euro) la società partecipata italiana, la “Item Capomulini S.r.l.”, con l’obiettivo di costruire l’hotel “Hilton Capomulini”, un investimento totale di circa 80 milioni di euro: opera che prevedeva la conclusione alla fine del 2015… 
Quindi  nel 2014, la Item Srl affida alla Volteo Energie Spa i lavori di ristrutturazione ed una volta ottenuto da Invitalia s.p.a. un anticipo sul finanziamento, di circa 7 milioni di euro, incredibilmente, lo gira per intero nelle casse della società appaltatrice (Volteo Energie s.p.a.) per l’esecuzione dell’opera, che aveva evidenziato costi per il cantiere fino a quel periodo,  tra forniture, servizi e manodopera, per non più, di circa un milione di euro…

Gli altri 6 milioni sono stati destinati per altre finalità, in particolare per pagare altre imprese appartenenti al Gruppo Waste Italia, non certo impegnate nella realizzazione dell’opera ed infine circa 1,8 milioni, è servita per l’acquisto di una foresteria a Londra…

Adesso il Gip del Tribunale di Catania ha disposto il sequestro di denaro e beni pari all’ammontare del finanziamento pubblico “distratto”, chissà se alla fine di questa penosa vicenda, riuscirà a tornare come si dice “a casa”!!!
Comunque, in questi giorni, il proprietario della struttura alberghiera, figlio maggiore dello sceicco di Abu Dhabi (Ahmed bin al Hamed), ha visitato l’area ed i lavori in corso d’opera…
Certo, l’aver letto di questa vicenda, fa sì che non ci si possa sentire minimamente fieri per quanto accaduto, sapendo per l’ennesima volta, di come si riusciti a collegare il nome di questa nostra meravigliosa città con l’ennesima truffa.
Ma come riportavo all’inizio del post, non c’è da meravigliarsi…
Sono certo infatti che a breve, potrò scrivere su una nuova inchiesta, la quale avrà come sfondo paesaggistico la maestosità dell’Etna, per protagonisti i soliti noti (e meno noti) “affiliati e collusi” personaggi della politica, dell’imprenditoria e della mafia (di cui, per ognuno di essi, nessuno di noi catanesi, va certamente fiero…), quale cronaca l’abituale vicenda corruttiva e clientelare, ed infine come location, questa nostra sempre più vessata, città di Catania…   
Come sempre, si ringraziano anticipatamente, tutti coloro che a breve vi parteciperanno…

Sceicco Hamed Bin Ahmed Al Hamed

Amare la Sicilia…
Già, doveva giungere dagli Emirati Arabi, uno sceicco per amare la ns. terra…
Dopo anni nei quali la ns. regione è stata considerata, da parte di molti investitori, terra di sfruttamento e quindi da depredare e poi abbandonare, realizzando, con i loro impianti produttivi, le loro strutture di trasformazione, quelle industrie chimiche, non soltanto uno scempio al nostro unico patrimonio naturale, ma soprattutto hanno violato la salute di quei poveri cittadini, con malattie e decessi…
Ecco finalmente giunge da noi, qualcuno che non pensa soltanto ad investire, ma che realizza le proprie opere, rispettando proprio l’ambiente circostante, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative e operando in prospettiva, valorizzando quanto oggi possibile in efficienza in particolare usufruendo del massimo rendimento energetico prodotto proprio dalla posizione geografica della nostra regione…
E’ stato acquistato uno dei resort più belli di tutta la Sicilia, sia per collocazione, che per posizione strategica tale da essere in pochi minuti dalle vie primarie di collegamento…
Inoltre l’ex complesso alberghiero ” La Perla Jonica” si trova a metà tra due località incantevoli quali sono Capomulini e Acicastello/Acitrezza, ed inoltre a pochi minuti dalle famose Terme di Acireale…
Non bisogna inoltre dimenticare, l’importante sostegno dato alla grave crisi lavorativa che attanaglia la nostra regione, in particolare proprio l’attività delle imprese di costruzioni,
Quindi ben vengano iniziative come queste che permetteranno non soltanto l’inserimento lavorativo durante la realizzazione dell’appalto, ma soprattutto, la possibilità successiva di quanti potranno far parte di quello staff, necessario per il mantenimento dello stesso…
E’ cosa dire inoltre, del processo turistico che grazie a quest’opera verrà incrementato… la possibilità di far godere – i turisti che verranno ospiti della struttura – dei nostri meravigliosi paesaggi artistici e culturali, quelle bellezze naturali tra cui si mostra in tutta la sua maestosa e vitale bellezza.l’Etna
Visioni incantevoli accompagnate dal gusto dei nostri meravigliosi vini e dai sapori che la nostra terra sa dare….
Quello che verrà loro proposto sarà come sempre un clima di riservatezza e di cordialità, in cui saranno immersi tra arte, cultura, profumi, un continuo mutamento che passa dalle scogliere laviche modellate dal mare, ai giardini di limoni e arance…

Il nuovo Hotel Hilton Capo Mulini è destinato a diventare il più grande resort per convegni del Mediterraneo, realizzato completamente ad impatto zero, cioè, zero waste ( una nuova visione in materia di gestione dei rifiuti in cui la spazzatura verrà vista come una risorsa e dove tutto potrà essere riciclato e non più abbandonato in discariche) ed ancora, zero emissions ( indica, in modo del tutto generale, la produzione o trasformazione di energia senza nessuna emissioni, tipiche normalmente derivate da combustione come per esempio l’anidride carbonica, ed ancora, zero water waste ( riducendo i consumi idrici della struttura, minimizzando gli scarichi all’interno degli impianti di trattamento acque, con una sostanziale riduzione quantitativa degli scarichi di acque reflue in fognatura e riutilizzo degli effluenti nei circuiti interni, riduzione e razionalizzazione dei prelievi idrici da pozzo, auto-produzione con storage di energia ed efficienza energetica integrata con rete info-energetica e telecontrollo)…
Il grande progetto è stato affidato alla Società Kinexia il cui Presidente e Amministratore Delegato – Dottor Pietro Colucci, ha dichiarato di essere onorato di poter rappresentare con la società che rappresenta, il know-how italiano, divenuto in questi anni modello d’eccellenza per professionalità e competenza…., un fiore all’occhiello riconosciuto a tutti i livelli internazionali, frutto di esperienza e di quell’alta tecnologia di cui il nostro paese può ancora andare fiero..,
L’apertura è prevista nel 2016 e speriamo che questa iniziativa rappresenti soltanto un primo passo verso analoghe opportunità che potranno realizzarsi in un prossimo futuro…
Speriamo almeno che alla fine non accada come sempre da noi… e cioè, che le Amministrazioni o gli Enti preposti nel contribuire alle documentazioni necessarie per la realizzazione dell’opera prima e nella gestione poi, non si impegnino in maniera “distratta” nel realizzare tutte quelle necessarie formalità burocratiche, volendo creare inutili ritardi, quasi sempre motivati da propositi “personali”… esigenze quest’ultime, di quell’ormai collaudato sistema “del tutto siciliano“… che nulla però centra, con l’attività, la gestione ed il futuro di questo meraviglioso Hotel…