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Trump e il suo piano per la "Striscia di Gaza": Controllo, acquisto e nessun ritorno, sia per i Palestinesi che per gli ostaggi Israeliani?

Donald Trump vuole acquistare e controllare Gaza?

Il Presidente è tornato al centro dell’attenzione con dichiarazioni che lasciano poco spazio all’interpretazione: nel suo piano per Gaza non è previsto alcun diritto al ritorno per i palestinesi nelle loro abitazioni, ormai rase al suolo…

Ed allora il giornalista di Fox New, Bret Baier, durante un’intervista ha voluto chiedere al presidente: nel suo piano per Gaza, si ha come l’impressione che per i palestinesi non vi sia alcun diritto di ritornare nelle proprie abitazioni, peraltro totalmente distrutte, è corretto?

Non ne avrebbero… ma solo perché, grazie a me, avranno alloggi molto migliori”!!!

“Presidente – ha incalzato il giornalista – può spiegare meglio il concetto? Trump: semplice, costruire un posto permanente per loro, prospettando un piano che preveda una nuova sistemazione per i palestinesi, senza concedere però loro il ritorno nei territori originari”.

Questa visione si inserisce in un progetto più ampio che, secondo le sue dichiarazioni, mira all’acquisto e al controllo di Gaza, ponendo le basi per una gestione alternativa della Striscia, con la possibilità di cedere alcune aree ad altri Paesi del Medio Oriente per favorire la ricostruzione e il reinsediamento dei palestinesi.

Come prevedibile, le reazioni non si sono fatte attendere…

L’alto dirigente di Hamas, Khalil al-Hayya ha dichiarato che i progetti degli Stati Uniti e soprattutto del presidente americano Donald Trump, riguardo la Striscia di Gaza, sono “spacciati”: “Li faremo crollare come abbiamo fatto crollare i progetti prima di loro”, ha affermato durante una commemorazione del 46° anniversario della rivoluzione iraniana a Teheran.

Nel frattempo Hamas sospende il rilascio degli ostagg e le famiglie degli ostaggi israeliani prigionieri stamani stanno bloccando l’autostrada che da Tel Aviv porta a Gerusalemme per chiedere al primo ministro, Benjamin Netanyahu, di non mettere a repentaglio l’accordo per la loro liberazione: “Abbandonare gli ostaggi è un crimine di guerra”; le famiglie inoltre degli ostaggi hanno domandato al primo ministro Israeliano, di spedire a Doha una squadra di negoziatori che “abbia il pieno mandato di trattare la seconda fase, che portera’ alla liberazione di tutti gli ostaggi in un’unica soluzione“. 

Certo, le parole di Trump stanno suscitando forte scalpore ed acceso il dibattito sulla questione palestinese, lasciando aperte molte domande: si tratta di una reale strategia politica o di una semplice provocazione? E quali potrebbero essere le conseguenze di un piano simile per la regione mediorientale?

La situazione resta quindi incerta, ma una cosa è chiara: Gaza continua a essere terreno di scontro non solo sul campo, ma anche nei giochi di potere della politica internazionale, dove interessi strategici e visioni contrastanti si intrecciano senza condurre ahimè ad una soluzione definitiva!

La nuova "Mafia 4.0".

Avevo parlato alcuni anni fa nel 2019 della “Mafia 3.0” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/03/la-mafia-catania-e-gia-30.html ed ora siamo passati ad un nuovo livello, già il 4.0!!!

Riprendo quindi un intervista al Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, realizzata dal giornalista Alessio Ribaudo: Hanno l’aspetto raffinato dei top manager, si incontrano in lussuosi alberghi di mezzo mondo e pasteggiano a champagne facendo «affari». Il problema è che questi «affari» muovono fiumi di denaro sporco ricavato da tonnellate di stupefacenti che transitano nei porti: dove arrivano, insieme alle armi, con metodi ingegnosi come i sommergibili radiocomandati ai droni. Poi reinvestono i miliardi ottenuti creando impalpabili criptovalute, banche on line e utilizzando reti di cellulari invisibili. Questi boss “4.0” hanno capito anche che possono riciclare anche con l’acquisto di beni archeologici od opere d’arte come i dipinti di Van Gogh. 

Un esempio? A Castellammare di Stabia uno dei re del narcotraffico, a lungo latitante nella dorata Dubai (era stato estradato a fine marzo dagli Emirati Arabi),  nascondeva in un condominio due quadri del pittore olandese trafugati ad Amsterdam nel 2002. 

Oggi a impensierire principalmente le forze di polizia di tutti i continenti sono le macromafie internazionali che vanno dall’Europa al Sudamerica passando per l’Europa e gli Emirati. A passo svelto stanno soppiantando le organizzazioni criminali storiche italiane nei «tavoli» che contano dove si decide davvero. 

Sono boss violenti, senza scrupoli, che un tempo hanno imbracciato i fucili per guerre fratricide a Sarajevo; «padrini» che si accaparrano i miliardari fondi europei destinati all’Agricoltura in Slovacchia e non si fanno scrupolo a uccidere giornalisti che conducono inchieste su di loro come è avvenuto con Ján Kuciak (assassinato in casa nel 2018 con la sua fidanzata Martina Kušnírová).  

Trovate l’articolo completo : https://www.corriere.it/cronache/24_giugno_14/le-mafie-alla-conquista-del-cyberspazio-gratteri-in-alcune-banche-scoperte-tecnologie-che-ci-sogniamo-servono-giovani-ingegneri-nelle-forze-dell-ordine-776a4b15-e779-4bb6-90f9-b8c0de1d5xlk.shtml?refresh_ce

Basta con le parate: è tempo che si faccia luce su quanto realmente accaduto in questo paese!!!

Dando seguito a quanto alcuni giorni fa avevo scritto e cioè “Capaci non solo di ricordare, ma di mettere in atto quegli insegnamenti… (http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/05/capaci-non-solo-di-ricordare-ma-di.html), vorrei oggi riproporre un vecchio post – dove veniva intervistata dal “Fatto Quotidiano” e la “Repubblica” la figlia del giudice Borsellino, Fiammetta – intitolato: “Basta parate il 19 luglio, il Csm apra indagini su Ayala e altri”!!!
Il sottoscritto aveva realizzato un post intitolato “Borsellino una storia da riscrivere”:  http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/07/borsellino-una-storia-da-riscrivere.html che descriveva il più grande depistaggio compiuto tra il 92′ e il 94’…
E chissà se forse oggi, a trent’anni da quelle stragi, il nostro paese sarà capace di fare luce su quanto realmente accaduto, senza continuare – per come finora fatto – con quelle inutili parate che non rappresentano la realtà dei fatti, ma una finzione creata ad hoc da una parte di quegli uomini dello Stato deviati, per riuscire a sovvertire quell’allora democrazia… evento che poi nei fatti è realmente avvenuto!!!
Vi ripropongo l’intervista e mi permetto di allegare il video che descrive perfettamente i momenti successivi a quei giorni tragici…  
“Alla luce della pubblicazione delle motivazioni della sentenza, chiederò che sia fatta luce sulle responsabilità dei magistrati nelle indagini e nei processi sulla morte di mio padre. A noi e alla mia famiglia il Consiglio ha sempre risposto picche”. 
Fiammetta Borsellino, dopo il deposito della sentenza sul Borsellino quater si appella al Presidente Sergio Mattarella e si rivolge al Consiglio superiore: “Cosa fa il Csm? Perché questo reiterato silenzio sui magistrati che hanno avallato il falso pentito Scarantino?”.
La figlia del magistrato chiede “risposte tangibili e non parate in occasione del 19 luglio, per l’anniversario della morte di mio padre e dei poliziotti”. 
Fiammetta borsellino spiega che quel giorno “la famiglia Borsellino si chiuderà in una commemorazione strettamente privata, per sancire un lutto rinnovato dalle nefandezze che stanno emergendo”. 
Afferma che la sentenza del Borsellino quater “non è un punto di arrivo, ma di partenza, che il Csm deve acquisire al più presto. 
Alcuni dei magistrati che hanno avallato il falso pentito continuano a ricoprire incarichi importanti. Anna Palma è avvocato generale di Palermo, Carmelo Petralia è procuratore aggiunto a Catania”.
“Al magistrato Giuseppe Ayala, che nel 1992 era parlamentare, vorrei chiedere perché ha fornito sette versioni diverse dei momenti successivi alla strage, in cui si trovò fra i primi in via D’Amelio a tenere in mano la borsa di papà. E poco dopo scomparve l’agenda rossa“, aggiunge.
Spiega inoltre che insisterà per incontrare nuovamente in carcere i fratelli Graviano…



Ma quanto sono alti quelle torri??? Ah… soltanto 50 cm???

Le torri costituiscono nel gioco degli scacchi una delle più importanti risorse per il Re, subito dopo la Regina…
Si perché pur muovendosi ovunque – ma in modo orizzontale e verticale – possono precludere agli altri pezzi di sopravanzare per quelle linee… se non finir “mangiati”.
Ho letto in questi giorni sul web un’intervista ad un nostro ex politico e mi sono ricordato una frase che ai tempi fecero al “Cavaliere”…
Già, alla domanda su chi “butterebbe giù dalla torre” tra Mammì, De Benedetti e De Mita, egli (Silvio Berlusconi) rispose: “non butterei giù nessuno. Mi butterei io: sono convinto che correrei meno rischi che a stare con una banda del genere!!!“
Oggi quindi, ripensando a quella frase penso che rifarei lo stesso, anche se i soggetti sono cambiati, seppur nella sostanza sono rimasti eguali… 
E si, perché taluni nostri interlocutori sono divenuti ora… personaggi singolari… aggiungerei pittoreschi!!! 
Infatti… stanno di giorno per strada ad ascoltare le voci della propria città, mentre la notte salgono sulla torre e sotto il chiarore della luna, per  osservare le “ombre” dell’oscurità… 
E quindi… mentre di giorno scruta il mondo in mondo attorno a se in maniera casuale, di notte viceversa… l’osserva in maniera autoritaria!!! 
Due momenti diversi, ma ciascuno di essi è complementare per l’altro…  ed il rinchiudersi in quella torre rappresenta per quell’uomo una fase spirituale, quasi artistica…
Cosicché quel maestro di vita politica diventa alternativamente, caldo e passionale di giorno, freddo e metodico la notte!!! 
Lui d’altro canto è come un custode (già… di molti segreti…) e da quel suo avamposto, sorveglia i movimenti di tutti… 
Come un baluardo resta lì… immobile, non si muove, del resto non si dice che: “La sentinella è come la torre: attendono insieme, ora dopo ora l’attacco del nemico“???
Egli inoltre, da quella torre usa quei suoi uomini – e non solo loro – come fossero degli oggetti amorfi: li crea, li plasma, li modella e poi li getta!!!  
Analoga circostanza utilizzata da Galileo Galilei che si metteva sulla torre e faceva cadere da lassù dei corpi, detti gravi: La scienza non sa se questi corpi erano “gravi” o se erano già morti prima!!!
D’altronde quanto accade qui è la stessa cosa: si scorgono da quella torre giù… una serie di politicanti in attesa; sdraiati per terra quasi fossero dei corpi inermi… morti”.
Sì… sperano d’essere invitati a quella Corte e ovviamente anch’essi – come la maggior parte – ha paura di salire quei gradini di quella torre…
Ma vorrei dire loro di star tranquilli… 
Già… perché il sottoscritto (proprio come lui…) vede soltanto torri alte al massimo una cinquantina di centimetri e da lassù… nessuno può farsi male!!!

Un’intervista "stranamente" passata in sordina: "A Catania… serve l’esercito"!!!

Così il Procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro, ha iniziato il dialogo in esclusiva con il Corriere della Sera – link: https://www.corriere.it/cronache/19_aprile_16/a-catania-quartieri-rischio-serve-anche-l-esercito-campo-9af421cc-607d-11e9-b055-81271c93d411.shtml?refresh_ce-cp, che mi permetto di condividere in quanto l’intervista è incentrata sulla nostra città etnea e su temi di stringente attualità come la sicurezza e la lotta alla mafia… 
Catania è una delle metropoli più importanti del Sud d’Italia. Una città che con tutte le sue contraddizioni, le sue ombre e luci, è una metafora del Meridione. Nel colloquio il procuratore Zuccaro parlando delle grandi indagini di mafia sottolinea: «La legge è uguale per tutti, anche per i potenti, anche a Catania».
Qual è la situazione sul piano della sicurezza a Catania?
«Vi sono quartieri della città intensamente popolati e degradati, non solo periferici ma anche nel centro storico, in cui proliferano piazze di spaccio controllate da gruppi direttamente o indirettamente collegati con sodalizi mafiosi, che gestiscono sulle pubbliche strade i loro traffici di sostanze stupefacenti condizionando la vita e le abitudini di quei quartieri e reclutando a man bassa manovalanza anche tra la popolazione più giovane per l’attività di pusher o di vedetta».
Dopo i diversi casi di violenza che hanno avuto risonanza nazionale avvenuti nella zona della movida lei ha lanciato la richiesta di un impiego dell’esercito in sinergia con le forze dell’ordine e la polizia locale. Perché?
«L’opinione pubblica percepisce un livello di sicurezza piuttosto basso e purtroppo tale percezione corrisponde alla situazione effettiva, come recenti gravi episodi di cronaca nera confermano. Per quanto concerne la carenza di mezzi, basti pensare che il sistema di videosorveglianza pubblica a Catania è gravemente inefficiente e nonostante il previsto stanziamento di rilevanti risorse finanziarie si tarda ancora a concretizzare un piano efficiente di messa in opera di tale sistema. 
Attualmente a Catania, come in altre città italiane, sono presenti contingenti di militari dell’Esercito impegnati a presidio di obiettivi sensibili contro gli attacchi terroristici. 
Nelle riunioni di Comitato in Prefettura si è contemplata la possibilità del loro impiego anche in funzione di controllo dinamico del territorio, ovviamente ad integrazione e supporto del personale di Polizia, atteso che solo a quest’ultimo compete comunque la decisione e gestione dell’intervento che dovesse rendersi necessario. 
Fondamentale mi sembra però anche il coinvolgimento delle associazioni di categoria e dei cittadini dei quartieri interessati in una strategia partecipata di messa in sicurezza dei quartieri».
Lei è alla guida di una delle procure in prima linea nelle grandi indagini di mafia che vedono coinvolti anche potenti esponenti del mondo imprenditoriale, economico e finanziario. Qual è stato il ruolo di Catania nelle dinamiche di collegamento fra la mafia militare e pezzi potenti dell’economia e della politica?
«Catania costituisce uno degli esempi più significativi di come Cosa Nostra possa operare per decenni in una delle città più attive nel settore commerciale, astenendosi dal compiere azioni eclatanti — tranne in rari casi — e mirando prevalentemente “agli affari”, che per la mafia significa sia l’accaparramento delle risorse economiche pubbliche e private disponibili sul territorio grazie alla rete di collusioni su cui può contare sia il reinvestimento in attività formalmente lecite dei proventi dei traffici illeciti. 
Come Procura siamo impegnati nello smantellare questa vasta rete di appoggi esterni, individuando gli esponenti delle istituzioni pubbliche, del mondo delle professioni e dell’economia contigui a Cosa Nostra. E nel contempo siamo concentrati nel lavoro di confisca del vasto patrimonio immobiliare e mobiliare di questo sodalizio mafioso. 
I risultati sinora conseguiti sono senz’altro positivi e incoraggianti ma siamo ben lontani dal traguardo finale e soprattutto l’impegno che ancora si richiede è assai forte ed esige un sempre maggiore coinvolgimento attivo della società civile e l’impiego di risorse investigative qualificate nel contrasto alla criminalità dei “colletti bianchi” di cui in alcune forze di Polizia si avverte a Catania ancora la mancanza, nonostante le sollecitazioni da me più rivolte ai vertici amministrativi. Senza tale impegno, e limitandosi solo a una miope politica di contenimento di Cosa Nostra il virtuoso processo innescato sarà reversibile perché il cancro mafioso che corrode il tessuto sociale sano finirà per prevalere».
In un dibattito ha condiviso una frase del suo predecessore Giovanni Salvi: «La legge è uguale per tutti, anche per i potenti, anche a Catania». Quanto è importante questo messaggio?
«È fondamentale. Non vi sono “intoccabili”, la legge è uguale per tutti. Questo è uno dei principi cardine del sistema giudiziario e la sua violazione non solo inciderebbe sull’efficacia del contrasto alla mafia per le ragioni già dette, ma minerebbe anche la credibilità dell’istituzione giudiziaria e la fiducia dei cittadini, la cui attività di denuncia dell’illegalità costituisce un elemento irrinunciabile».
E’ dire che il sottoscritto alcuni anni fa aveva descritto le medesime circostanze ora sopra riportate dal Procuratore; si vede che dopotutto… non ero quindi così lontano dalla realtà!!!

LIBERA: Denunciare conviene! Certo, facile a dirsi… fintanto che sono gli altri a farlo!!!

L’altra mattina mentre stavo guidando, ascoltavo Radio 24.
Si parlava di un episodio inquietante che si era registrato in località Ostia e si ricollegava all’aggressione subita dal giornalista Daniele Piervincenzi, da parte di un esponente della famiglia degli “Spada”…

A dichiarare quanto sopra era l’intervistato Avv. Giulio Vasaturo per c/ dell’Ass. “Libera” di Don Ciotti, (associazione della quale mi sento onorato di essere iscritto).
Per quella vicenda come si sa, è iniziato il processo dinnanzi all’autorità giudiziaria presso il Tribunale di Roma, ed è accaduto che una testimone, non si è presentata in aula!!!
E’ stato quindi disposto l’accompagnamento coattivo, cioè alla prossima udienza verrà accompagnata dai carabinieri, perché – secondo quanto riferito dal pubblico ministero – purtroppo, è stata vittima di un attentato incendiario, nel senso che “ignoti” (quest’aggettivo è bellissimo… sì, del tipo che qualcuno non ha un cazzo da fare… e si mette a provocare danni sulle cose altrui, così tanto per…) alla vigilia della sua testimonianza,  hanno incendiato la roulette del figlio!!!
Questa grave circostanza, è stata ritenuta dagli inquirenti un chiaro atto d’intimidazione, che evidentemente ha condizionato la partecipazione della signora a quel processo…

E’ facile ora dire a parole: “Denunciare conviene“, tanto alla fine cosa costa dirlo, sono sempre gli altri a pagarne le conseguenze… quelli che per l’appunto… denunciano.
Poi, che chi ha effettuato quelle denunce viene lasciato solo dallo Stato… poco conta!!
Si lo STATO… quello fittizio, quello che vorrebbe farci credere che è sempre presente, che interviene “immediatamente (considerate il termine con eufemismo…), ma che lascia di fatto isolati questi chiamiamoli “eroi”, gli stessi che la società civile rifiuta, soggetti che si ritrovano immediatamente emarginati e solo perché hanno sporto denuncia presso le autorità giudiziarie!!!

Difatti, vorrei sapere da tutta questa serie di sapientoni della legalità, ditemi… perché se lo STATO è così presente, nessuno denuncia???
Ed ancora, perché denunciare quando assistiamo in maniera evidente all’atto di una diminuzione delle condanne penali per quei delinquenti occasionali o anche al numero di querele sporte… tanto che non conviene più denunciare crimine di lieve entità, a causa del nuovo decreto legislativo, che prevede per l’appunto, la non punibilità dei reati “per tenuità del fatto”…
Ed allora esaminiamoli questi casi di non punibilità e vediamo in quali casi si configurano: 
– reati sanzionati con una pena non superiore a 5 anni di reclusione;
– oppure reati sanzionati con pena pecuniaria.
In altre parole, laddove il processo accerti che il crimine è stato realmente commesso dall’imputato, quest’ultimo non verrà condannato, ma… sentite… sentite… PROSCIOLTO!!!
Sì… in questi particolari casi, scatterà nei suoi confronti, l’archiviazione del procedimento per “tenuità del fatto”!!!
Ed allora, con una normativa che prevede quanto sopra, viene da chiedersi: “Chi mai sporgerà querela contro il proprio aggressore, se già in anticipo sa che il colpevole non verrà punito?“.

D’altronde con una giustizia ritardata e il più delle volte negata, e con un sistema che non punisce ma che assolve, vorrei sapere quanti sono quei folli (il sottoscritto ahimé… ne conosce uno…) che provano con ogni mezzo a contrastare questo sistema “colluso e corruttivo”, dedito quotidianamente – grazie a quei suoi uomini, personaggi al di sopra di ogni sospetto – al malaffare e a condurre le proprie vite, in maniera immorale e socialmente riprovevole…

Ma questa (povero noi…) è la natura dell’uomo e tutti indistintamente si piegano a quelle sue infide regole, dagli abituali delinquenti… fino a quegli sleali magistrati (purtroppo sì… ci sono anche loro)!!!        
Ma il sottoscritto ormai vive la propria vita come fosse una missione, già come a Don Ciotti; d’altronde entrambi abbiamo scelto di vivere seguendo una regola: “Abbiamo solo questa vita, quaggiù non ne avremo un’altra, per amare, per amarci, per impegnarci e per esserci”!!!
Ed allora, seguendo questo principio, soli e tra mille difficoltà, si va avanti lo stesso, ovviamente… DENUNCIANDO!!!

Forte tensione… in direzione Pd!!!

Domani alle ore 15… è fissato l’incontro della direzione del Pd.
Qualcuno comunque si è già espresso, contro qualsivoglia trattativa con il M5Stelle!!!
D’altronde, se pensate che uno di loro, un tempo Sindaco di Firenze, attraverso qualche #hastag pubblicato sui social ed alcune riuscite dichiarazione nelle quali esprimeva frasi come “rottamazione”, è riuscito in modo incredibile a diventare in quel partito, come uno di quei dittatori comunisti di un tempo… è tutto dire!!!
Ecco perché quel suo gruppo ristretto di lacchè, ha già pubblicato un testo per mettere divieti ad un eventuale accordo politico con i pentastellati…
Va ricordato inoltre l’intervista in tv di questo “dittatore”, che contrasta pubblicamente con quanto aveva dichiarato alcuni mesi fa e cioè, di non parlare più in qualità di segretario del partito… 
Si vede che questo signore… è proprio come il “Cavaliere”, non sa stare dietro le quinte, ed allora ecco che si è creato un invito, da quel suo amico di Rai3… presentatore (milionario… ma come molti di questo paese, di sinistra…) del programma televisivo “Che tempo che fa“: Chissà… potrei dirglielo io, visto che egli dopo tanti anni, non è stato in grado di capirlo: c’è un tempo da schifo… che fa cadere da tempo pioggia di merda…!!!
Ed allora riprendendo da quella intervista… si vede che tutto è stato programmato: Egli, ha atteso che il segretario Martina dichiarasse di un eventuale accordo con il M5Stelle… ed è andato di matto… 
Difatti… per esprimere quella sua idea, che nessuno gli aveva richiesto, ha precluso anticipatamente qualsivoglia collaborazione… dimentica che proprio egli a suo tempo, quando venne chiamato a fare il governo… chiamo ad un accordo lo stesso Di Maio in rappresentanza dei pentastellati, che poi si sa… non si concluse; debbo forse pensare che da allora, egli esprima per quel movimento del risentimento???
Peraltro, egli avrebbe potuto attendere, prima di esporsi, della decisione del proprio partito…
Ed invece, quel suo pensiero, oltre ad aver provocato un acceso scontro nel partito, ha certamente messo in difficoltà l’attuale segretario reggente del Pd…
Ma chissà… forse è proprio per questo che ha deciso di uscire pubblicamente, per pugnalare quel suo intimo amico???
D’altronde egli è abituato a fare quanto sopra: Vedasi ad esempio quanto compiuto con Bersani/D’Alema prima e con Letta dopo… ed ora punta a colpire Martina!!!
Matteo Renzi… è come un dittatore, non vuole lasciare il potere acquisito, ma dimentica… la fine che fanno solitamente tutti i dittatori…
Un soggetto che per esaltazione esce con un hastag intitolato #senzadime… chissà forse – per come diceva alcuni giorni fa Di Maio – per esaltare quel proprio ego… frase che è stata ripresa da una portale web e che ha fatto giustamente incazzare il segretario dem Maurizio Martina che si espresso così: “Siamo arrivati a questo? Voglio credere per tutti di no e mi aspetto che venga chiuso. C’è un limite che non andrebbe mai valicato“, a cui faceva seguito Dario Franceschini: “Quando in una comunità politica alla vigilia di una discussione seria che riguarda il partito e il Paese si arriva a questo, c’è qualcosa di profondo che non va“!!!
E sì… qualcosa che non va c’è e si chiama: MATTEO RENZI!!!
Ma ormai quella sua tattica è chiara a tutti, in particolare a chi s’intende un po’ di politica… 
Il suo intento è stato già descritto in quella mitologia greca ed egli oggi rappresenta uno di quei miti, in maniera perfetta…
Basti vedere ad esempio l’immagine accanto posta all’interno di un museo… quanta somiglianza, quasi fosse una sua rappresentazione e poi… quella capigliatura, come se legasse a se quei suoi fedelissimi: sì, un groviglio di vipere velenose,   che insieme a lui stanno cercano di distruggere definitivamente quel partito…
Ho l’impressione che la sua strategia prevede già di realizzare l’ennesimo governo delle intese – non certamente eletto dai cittadini – ma attraverso il quale si può rimanere seduti in quelle poltrone ed assistere così “celatamente”, quel suo amico Silvio,  nel cosa in cui il presidente, dovesse affidare un incarico di governo alla coalizione del centro-destra…
Pur di non far vincere un suo alleato, preferisce svendersi al proprio nemico!!!

Eccolo… il "salvatore" della nostra patria!!!

Ricordo un articolo del “Corriere” nel quale Indro Montanelli parlando del “Cavaliere” disse: “Berlusconi si sta consumando e sbriciolando da sé”.
Peraltro, pochi di noi conoscevano Berlusconi così bene, per come lo conosceva Montanelli…. tanto da essere apostrofato dal Cavaliere “invidioso”, non si comprendo poi di cosa…  
Ma si sa chi dispensa insulti… solitamente manca di sapienza e nasconde una profonda inadeguatezza ed una propria debolezza personale…
Negli anni in cui è stato al governo ci ha promesso grandi riforme, infrastrutture da far invidiare il mondo intero, il  rilancio dell’economia, della ricerca, della meritocrazia, della scuola pubblica per tutti, ma vedrete che presto di questo signore non ricorderemo nulla, passerà nell’indifferenza generale, proprio come una di quelle meteore… che non lascia alcun segno, se non per un istante attraverso quella fievole luce…
C’è una nota intervista di Marco Travaglio al Cavaliere” che mi permetto di condividere e che descrive perfettamente tutta la delusione che il sottoscritto prova nei confronti di questo signore… non per ciò che avrebbe potuto fare, ma per quanto non ha fatto o non ha voluto fare!!!
Ecco, il sottoscritto non ha paura a differenza di molti miei connazionali di riportare ciò che pensa, perché a differenza di loro, non ha necessita di un “salvatore della patria” per andare avanti: “d’altronde se debbo affidare il mio futuro ad un soggetto a cui restano soltanto pochi giorni e che con la sua presenza non ha fatto altro che portare infausti periodi”…
Lasciamo perdere per favore… poi gli italiani facciano come meglio ritengono, come si dice “errare humanvm est, perseverare autem diabolicvmche tradotta significa “commettere errori è umano, ma perseverare (nell’errore) è diabolico”, ecco, a questa scelta generale, ovviamente non posso far altro che sottomettermi, l’importante comunque per il sottoscritto è sapere di restare libero e di non aver partecipato con il mio voto, alla prossima stoltezza…
D’altronde aver provato in tutti questi anni a camuffare ogni sua circostanza giudiziaria, quasi fosse il comportamento alienato di una serie di togati folli… evidenzia  quella classica ossessione che hanno solitamente gli imputati… quando vengono processati!!!
Certo, non possiamo dire – in particolare in quest’ultimo periodo – che tra essi non ci siano giudici moralmente corrotti ed altri che hanno usato quei processi per notorietà o per entrare a far parte della politica, ma come pensare di dimenticare i giudici eroi, quelli che hanno dato la loro vita per questo nostro paese!!!
Al sottoscritto non interessa quanti processi ha subito il “Cavaliere” e in quali modi sia riuscito a salvarsi da quelle possibili condanne… sì… d’altronde potrei pensare che come esistono le toghe rosse che lo vogliono rovinato… ve ne sono state tante altre, di colore certamente diverso, che in tutte quelle particolari circostanze, lo hanno certamente favorito… ed allora cosa dovrei pensare che sono stati anch’essi corrotti…??? 
Mai io credo ad una giustizia fatta da persone perbene… e ciò che contesto ad egli, non è quanto ha compiuto – legittimamente o illegittimamente – durante la propria attività imprenditoriale, ma ciò che non ha saputo compiere come politico durante le legislature dei suoi governi, quelle promesse fatte che hanno illusi i tanti italiani, quel modo di proporsi convinto che attraverso il denaro si possa comprare chiunque, anche le capacità che non si possiedono…
Ma ciò che maggiorente si è perso grazie ad egli… è stata la dignità, il rispetto per i valori, i principi di giustizia, l’applicazione di regole e di leggi di volta in volta stravolte a seconda delle circostanze, condizionando e influenzando di conseguenza, anche i comportamenti dei suoi connazionali, che ora credono più di prima, che tutto passi attraverso la politica…
E cosa dire dei rapporti con i partner europei, quegli stessi con cui da sempre il nostro paese era stato legato e che ora viene considerato da quei propri leader, come qualcosa da rifuggire, il tutto grazie al nostro ex Presidente del Consiglio, considerato come un soggetto da evitare e non certo da incontrare (o con cui confrontarsi), che ha saputo rappresentare al mondo intero questo nostro paese in modo disdicevole… offendendo non solo la nostra storia, ma anche quella mirabile cultura…
E dire che ancora oggi, qualcuno, lo vorrebbe descrivere come il “salvatore della patria”!!!

Prima di dare lezione di moralità e scagliare la pietra… bisogna dimostrare di essere persone perbene!!!

Non so quanti di voi hanno visto questo video… Non importa a quale partito appartenete o se siete indecisi e non sapete cosa votare o se siete tra quelli che hanno deciso di astenersi…

Ed allora, per una volta, vorrei che ascoltasse quanto riporta il giornalista Marco Travaglio… a
giudicando l’intervista senza alcun pregiudizio, come si dice… in maniera tranquilla, senza preconcetti che anticipano valutazione partitica da tifosi e che non permettono quel corretto giudizio…

Si parla di morale… di fondi restituiti, di candidati indagati, di fare di tutta un’erba un fascio, di togliere… come diceva Nostro Signore “prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello” e via discorrendo…
Non voglio quindi con questo post condizionare nessuno, non m’interessa se voterete per il M5Stelle…  o se deciderete di dare la Vs. preferenza per una delle due coalizioni…
Certo avendo letto alcuni giorni fa quanto ha dichiarato il “Cavaliere” e cioè… “se vincono i Cinquestelle mi compro una dacia e me ne vado in Russia”… ecco, soltanto per aver sentito quella frase ho iniziato a fantasticare e a ridere, immaginando il “cavaliere” lì in quella dacia russa… già… come nella vignetta qui allegata… 
Ma ho fatto molto di più, mi sono collegato immediatamente nelle pagine social è ho chiesto… prostrandomi… a tutti i miei amici di Facebook, di votare per i grillini… 
Sì… non chiedevo di votare per Di Maio e neppure per Grillo, non ho chiesto un voto per il movimento pentastellare o per i suoi associati, neanche per quel programma da loro presentato o per quanto di buono avessero finora fatto, ma soprattutto non l’ho chiesto per fare un favore al sottoscritto o a qualche amico inserito in quella lista… NOOO… la mia richiesta aveva un solo fine, quello di non vedere più “definitivamente“, quella faccia da beccamorto, leader incandidabile del Centrodestra!!!
Ed allora, riprendendo il titolo di questo mio post: Prima di dare lezione di moralità e scagliare la pietra… bisogna dimostrare di essere persone perbene”!!!
Ma oggi… il vero problema di questo Paese, è che non esiste alcun concetto morale o di giustizia, poiché l’impunità riesce sempre a sopraffare la legalità… e quest’ultima, grazie alla maggioranza dei suoi cittadini, non può far altro che soccombere, sotto il peso della corruzione e soprattutto delle mazzette cadute dal cielo!!!

Musumeci: Silenzio… parla Totò Cuffaro!!!

Riprendendo quanto avevo scritto alcuni giorni fa su un articolo della “Repubblica.it” (sul candidato Presidente del centrodestra Nello Musumeci), oggi ritroviamo un nuovo articolo intitolato – “Cuffaro spiazza Musumeci: Gli ‘impresentabili’ li conosce bene“!!!
Ora, tralasciando di entrare nei meriti di quelle cosiddette “Liste pulite” di cui mi auguro si possa sapere qualcosa da parte della Commissione nazionale Antimafia”, prima delle elezioni… mi chiedo se sia il caso che un soggetto (interdetto per associazione mafiosa, se pur con la pena scontata…), qual’è l’ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro, possa oggi presentarsi a noi, quale paladino della legalità e discutere d’eventuali “impresentabili” all’interno di quelle liste siciliane, legate al candidato di centrodestra… 
Ecco quindi esprimersi il pensiero di quei suoi amici, che a mezzo sms gli scrivono: “ma questo Musumeci come ragiona? Che fa, solo oggi si sveglia e dice che non conosceva gli impresentabili? Ma se è da mesi che si discute di nomi e liste con Micciché? Ora non li conosce? Incredibile…”
Si verrebbe da chiedere… ma durante le sue elezioni da chi era sostenuto??? Ah… vero, sappiamo la risposta!!! 
A chi gli chiede se sosterrà Musumeci risponde: “Io sono fuori dai giochi… e meno male che non potrò votare perché interdetto. Questo Musumeci non sarebbe stato il mio candidato, troppo a destra, brava persona per carità, ma si porta dietro il marchio indelebile del suo passato”!!!
Minchia… se il marchio che si porta dietro, è quello di essere stato una “brava persona”… lascio immaginare chi non lo è stato affatto affatto, in quel suo passato!!!,  
Ed in famiglia come si vota: la moglie a suo dire… voterà Roberto Lagalla (dovrebbe far parte degli assessori dell’eventuale Presidente Musumeci…), mentre la figlia voterà certamente per il centrodestra… egli non lo avrebbe fatto, aggiunge “forse” e certo poteva parlare male del suo caro amico “Cavaliere”???
 Anzi riprendendo dichiara: “Anche il mio amico Berlusconi con quel Salvini che spadroneggia… vederlo lì in questi giorni nella mia Agrigento… mi fa ribollire il sangue”!!!
Al sottoscritto fa incazzare di più aver letto la storia sul cavaliere e le stragi del 92-93, che lo vede insieme all’amico Marcello Dell’Utri indagato dalla Procura di Firenze quale possibile mandante… stragi come si sa attribuite alla mafia, senza che questa certamente centrasse qualcosa… cosa ne può sapere di musei “cosanostra” e difatti l’ex Boss Toto Riina ( basti vedere i video su youtube…),  si è sempre dichiarato estraneo su quella circostanza!!!
Ma si sa da noi si cercano sempre alibi… in quel caso la mafia ed oggi si attribuisce l’inchiesta a giudici che vogliono colpire ad orologeria l’ex Presidente del Consiglio…
Infatti, anche l’ex Governatore alla domanda risponde: “Puntuale, come sempre…. Ma siete ancora convinti che queste storie lo penalizzino? Non credo proprio. Qui… come in Italia funziona al contrario. La gente lo capisce e non gli volta le spalle”!!!
Convinto lui…  il sottoscritto ha smesso di votare il partito del Cavaliere da un bel po’… ed a scanso di equivoci… gli ho anche inviato una raccomandata ad Arcore, comunicandogli quanto pensavo, ovviamente, con ricevuta di ritorno,  affinché qualcuno successivamente non negasse questa mia affermazione!!! 
Ed infine le sue previsioni per giorno 5 Novembre: “Io alla sofisticatezza del voto disgiunto non credo e alla fine credo che Cancelleri non la spunterà. Anche perché a sinistra Fabrizio Micari è trainato comunque dalle liste, da quella di Salvatore Cardinale in particolare, e una buona affermazione la avrà. Vincerà Musumeci, prevedo. E non è quello che mi sarei augurato per la mia Sicilia”.
No certo…, sappiamo bene infatti cosa Lei ci avrebbe augurato!!!
Ma per fortuna quello è il passato ed oggi la scelta sarà tra due candidati, entrambi onesti e certamente non influenzabili da eventuali soggetti terzi e neppure da quei prossimi candidati nominati: si perché vede, ciascuno di essi, farà di tutto per salvaguardare quella propria poltrona all’interno di “Palazzo d’Orleans” e difficilmente si farà influenzare da possibili decisioni di partito o di quei suoi leader!!!
Per cui, le faccio una rima: con Musumeci o Cancelleri vedrà… la Sicilia si ripulirà!!! 

Stasera… superate le 21.000 visualizzazioni: grazie!!!

Che gli italiani leggano di meno è assodato e ancor meno sono coloro che s’informano leggendo i quotidiani…

Quanto sopra è dimostrato dai dati pubblicati che dimostrano come di contro, siano aumentati coloro che preferiscono informarsi leggendo le notizie sul web, risparmiando così, l’acquisto di quei quotidiani.
Quindi, se pur c’è ancora gente che non rinuncia a leggere il giornale, in particolare le persone anziane… è certo che ormai, vi è per quest’ultimi, un declino inesorabile…
Di contro sappiamo come sono cresciuti i lettori del web… non solo tra i giovani, ma anche tra quanti hanno da poco, iniziato a conoscere le nuove applicazioni apportate dagli smartphone e dai tablet…
In sostanza, molti di quei soggetti, erano persone che facevano a meno della tecnologia e che adesso provano, a stare a passo con i tempi…
Da una analisi è emerso che su una popolazione complessiva, i lettori in genere rappresentano circa 1/3 del totale e che di questi solo il 10% è un assiduo lettore e che, per tenersi informato, acquista ogni giorno il quotidiano…
Il restante dei soggetti, preferisce dedicarsi al web e rappresenta il 25/30% di quel residuo…
Quindi su una popolazione di 90.000 abitanti, i lettori potenziali sono circa 30.000 e tra questi, quelli assidui che acquistano il giornale sono circa 3.000, gli altri fanno uso quotidiano dei siti che pubblicano notizie diretta… 
Dopotutto se pur in aumento… il numero complessivo degli utenti attivi sul web e cartaceo – in un giorno medio qualsiasi – è posizionato intorno 50%…

Facevo quindi due conti… prendendo per esempio la città di Catania, con i suoi 350.000 abitanti, dividendo per 1/3 e considerando il 10% di quest’ultimi che acquistano il quotidiano… parliamo di circa 11.600 unità,  mentre i restanti – rappresentanti mediamente del 25% dei lettori – le notizie le osserva dal web… con una stima approssimativa in eccesso di circa 22.000 visualizzazioni… 

Per cui… quando un post (articolo) riceve per la città di Catania circa 20.000 visualizzazioni… si comprende come quel messaggio è stato letto dalla maggior parte di quei cittadini che volevano conoscere la notizia…
D’altronde è evidente che quando le visualizzazioni superano le 20.000… significa che l’argomento era d’interesse e che quasi tutti i lettori del web, si sono dedicati a leggerlo…
Bisogna inoltre aggiungere che quando quei contatori, accrescano in maniera esponenziale… è perché di solito è stata pubblicata una notizia sconvolgente…
Come per esempio la notizia di un terremoto oppure il rischio imminente di una calamità o l’azione violenta di un gruppo terroristico o anche purtroppo, la notizia gossip sulle ultime indiscrezioni di qualche personaggio Vip dello spettacolo, in particolare se questa è accompagnata da un immagine scandalosa…

Ovviamente nessuno dei casi sopra citati, rappresentava la mia intervista ed è per questo quindi che volevo esprimere la mia personale gratitudine ad ognuno di voi…
Sì, voglio ringraziare tutti coloro. che hanno dedicato il loro tempo a leggersi l’articolo sul quotidiano web -Live Sicilia Catania- e che ha permesso stasera allo stesso, di raggiungere le 21.000 visualizzazioni con il link:http://catania.livesicilia.it/2016/07/29/appalti-truffe-e-potere-tutto-sullimpero-dei-basilotta_385073/ 
Cosa aggiungere, il Mahatma Gandhi diceva “sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo“.
L’altro ieri ho acquistato in una bancarella della fiera di Catania un libro di Osho e c’è una frase del libro che mi ha toccato: “Non fare mai nulla per il senso del dovere, di responsabilità o perché qualcuno si aspetta che tu lo faccia. Io insegno una sola responsabilità: quella verso se stessi. Tutte le altre seguiranno da sole, senza che tu debba fare alcuno sforzo. E quando le cose accadono senza sforzo, possiedono un’incredibile bellezza”.

La cultura del silenzio…

Rispondo al commento di “Logaritmo”, pubblicato su LIVE SICILIA CATANIA di Venerdì 29 Luglio.
La ringrazio per il sostegno e le belle parole che ha voluto rivolgere alla mia persona.
Vede, quanto Lei purtroppo fa emergere sulla mancata solidarietà o sui cosiddetti “silenzi”… costituisce principalmente il motivo  per il quale da sempre mi batto in tutte le sedi, tra cui anche attraverso il mio blog: “liberipensieri” (http://nicola-costanzo.blogspot.it o http://nicolacostanzo.com).
Perché vede, in questa nostra bellissima terra… sono in molti coloro che puntano l’indice e si sentono indignati quando leggono sulle varie inchieste che quotidianamente emergono da parte delle procure siciliane o quando vengono evidenziati, fatti e collusioni, a cui solitamente seguono arresti e/o condanne eccellenti…
Ma quando si tratta di fare il proprio dovere e cioè di denunciare fatti o circostanze di cui si è venuti a conoscenza, ecco che allora in tutti quei casi, ci si cela dietro quell’unico comportamento conosciuto e “omertoso” che fa sì, che quel sistema clientelare e corruttivo, continui a fare proseliti…
Vede, chi non ha avuto modo di conoscermi personalmente, potrebbe pensare che il sottoscritto, “all’improvviso” o senza alcun preciso motivo, abbia deciso di manifestarsi o di denunciare quanto sopra riportato…
Vorrei innanzitutto precisare come, lo stesso, sia stato gentilmente invitato a partecipare ad una intervista per – comprendere in maniera diretta – come viene vissuta l’esperienza di un dipendente che si trova ad attraversare tutte le fasi gestionali di una società che passa, da quella ordinaria al periodo d’interdizione antimafia, con il relativo sequestro delle quote, per poi quindi proseguire con quello della confisca e concludersi dopo molti anni, con la restituzione delle quote societarie.
D’altronde, ciò che molti non sanno, è che la lotta alla illegalità, nasce da un sentimento profondo, che da sempre si dimostra “intraprendente ed operoso” e che mi vede per l’appunto membro di alcune note associazioni di legalità, quali “Libera” e “Francesco Agosta”; inoltre, in questi anni, ho cercato di dare, quando richiesto, il mio piccolo contributo all’Associazione “AddioPizzo Catania” ed in particolare, da pochi mesi, sto partecipando attivamente con l’Associazione “Emanuele Piazza” di Palermo, con la quale si stanno definendo, tutta una serie d’iniziative per la promozione di una “cultura di legalità” nella Provincia di Catania.
Posso dimostrare  (attraverso copie dei documenti protocollati o inviati a mezzo raccomandata, Pec e/o email) come in questi anni, mi sia impegnato, inviando note direttamente a quanti – per competenza – avevano incarichi istituzionali…
Per esempio… al Presidente Umberto Postiglione dell’ANBSC, al Presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Rosy Bindi e/o al Vicepresidente Claudio Fava; al Presidente ANAC, Raffaele Cantone; analogamente ho provveduto a segnalare alle Procure di Catania ed di Siracusa, fatti e circostanze, che ritenevo di notevole importanza (e che nulla avevano in legame con la mia ex impresa), affinché si potesse giungere a sensibilizzare le istituzioni preposte e di conseguenza anche l’opinione pubblica…
Tra ieri e oggi, ho ricevuto telefonicamente (e via sms, email, whatsapp, social) molti attestati di stima, complimentandomi per aver fatto emergere un grave problema, quello delle migliaia d’imprese della nostra regione sottoposte a provvedimenti d’interdizione, che non comprende esclusivamente la salvaguardia dei posti di lavoro, ma evidenzia il rispetto e l’applicazione di tutte quelle procedure previste – durante la gestione dei beni sequestrati e/o confiscati – ed espresse perfettamente nella legge Rognoni-La Torre… perché solo così facendo, si potrà ricostruire la fiducia dei cittadini verso le Istituzioni…

Quanto fatto quindi non ha nulla di speciale o di meritevole, perché come ripeto sempre alle mie figlie, “occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana”.

Pino Maniaci… ricostruisce le vicende che lo hanno visto legato nelle inchieste sulle misure di prevenzione nel Tribunale di Palermo!!!

Per correttezza morale… dopo essere rimasto attonito vedendo il video pubblicato il mese scorso su notizie.tiscali.it ora, con la stessa equità, resto basito dall’intervista appena pubblicata su liveSicilia…

Questi sono i due link dei video dai quali potrete ascoltare quanto dichiarato nello Studio di Telejato, da Pino Maniace: 
Non so proprio cosa potrei aggiungere…
Mi sembra di assistere a quel noto programma televisivo di ITALIA 1: Mistero.
Ma qui forse di mistero c’è ben poco… anzi tutt’altro…
Qui ho l’impressione che tutti sapessero… tutto di tutti e chissà se forse non sia proprio questo il reale problema che fa si che… non venga fatta emergere l’unica verità…
Spero nell’operato della Procura; che possa ampliare quelle proprie indagini, in virtù dei video appena trasmessi… ed in particolare, dalle rivelazioni fin qui comunicate…
Staremo a vedere… come finirà questa “Adventure“…

Ma cosa ha detto Salvo Riina???

In questi giorni ho letto brevemente quanto dichiarato nella trasmissione “Porta a Porta”, i commenti all’intervista, le critiche per quel libro pubblicato ed il rifiuto alla vendita da parte di molte librerie, per giungere a quelle varie congetture, fatte da giornalisti e scrittori noti tra cui in particolare quelle riportate da Roberto Saviano… 
Ed allora, come mio solito, prima di esprimere un qualsivoglia pensiero… ho voluto osservare il video, per farmi un’idea di quanto di fatto accaduto… 
Il video può essere rivisto su questo link:
Ecco quindi cosa ne ho tratto…
Innanzitutto, ho ascoltato le parole, dando un particolare interesse ai gesti espressi… mi riferisco a quegli inconsci movimenti del viso… 
Ho notato difatti, una certa incompatibilità tra le parole dette e l’espressioni rivelate…
In quelle frasi emerge una chiara discordanza nei tempi… tra quanto viene detto e quanto successivamente solo pochi minuti dopo viene completamente ribaltato…
Infatti, se da un lato dice: “ho vissuto una vita serenaeguale a quella di tanti bambini della stessa età…, dopo un po continuando rispondendo alla domanda sulla mancata frequenza scolastica dice: “il non andare a scuola? non ci pensavamo e non ci chiedevamo il perché… sapevamo d’essere una famiglia diversa” (ma come diversa non si era “eguale” agli altri…) e dopo aggiungerà: “eravamo bambini particolari“… “differenti” a causa dell’excursus vitae che è stato completamente diverso ( una contraddizione rispetto a quanto aveva detto prima…)!!!

Ho notato inoltre che quando comincia l’intervista, ricordando quei momenti vissuti dichiara “Mai chiesto niente!!! Era un tacito accordo familiare!!!

Ed anche quando si parla del lavoro del padre… “non ci siamo mai chiesti cosa faceva nostro padre, ho meglio ci era stato detto che era un geometra (a questo punto ho trovato un’analogia… sì… mi è venuta in mente quella regola matematica che da piccoli ci insegnarono alle scuole elementari… si chiamava “proprietà transitiva“ e diceva che se se A è uguale a B e B è uguale a C, allora si può legittimamente affermare che A è uguale a C e quindi se il Boss (A) era un impiegato (B) e svolgeva la mansione di geometra (C) anche il geometra (C) è anch’esso un Boss… ed ora comprendo il perché gli amici/colleghi mi hanno da sempre affibbiato quest’appellativo…) e comunque “partiva la mattina e si ritirava la sera“… ciò dimostra che a differenza di quanto ci è stato raccontato sulla sua latitanza (nascosto, isolato… quasi segretato in chissà quale dimora protetta e abbandonata…) egli passeggiava per la città come nulla fosse, mentre le nostre forze dell’ordine, propagandavano che lo stavano cercando… ma dove… resta un mistero…
Crescendo comunque – attraverso i media o i giornali – si era compreso che forse “qualcosa di diverso” per quel cognome tanto ricercato c’era… che dietro quella professione di geometra si celava un “lavoro di copertura” e che per quel cognome fittizio “Bellomo” con il quale si facevano chiamare quando uscivano a passeggio, fosse di per se… un pretesto…
Sì… risponde… ma comunque era un “tacito accordo familiare“!!!
Ma dove Riina Jr. dimostra di essere abile… è nel saper pilotare l’intervista… fare cioè in modo che il giornalista Bruno Vespa… domandi… quanto egli  vuole poter dire… infatti:
rispondendo alla domanda del giornalista, ci si pone di traverso con un argomento futile… “una vita completamente differente dagli altri” (un’altra discordanza) vissuta “in maniera piacevole” per poi esprimere in modo “subliminale” il vero messaggio che si era pianificato: “ERA UN SEGRETO DA MANTENERE IL NOSTRO per TENERE LA FAMIGLIA UNITA“!!!
Ecco la prima vera motivazione a quella intervista!!!
Ed ancora incalza con il secondo punto: era una forma di “PROTEZIONE” verso i propri familiari – più trasparente di così… qui messaggi celati non ve ne sono… il messaggio è chiaro e diretto a tutti coloro che devono comprendere!!!
Ritornando all’intervista… a cinque anni (Riina Jr) aveva ben compreso chi fosse il padre… e la madre ( qui Bruno Vespa ne amplia le virtù… “donna forte… che ha studiato“) educava i figli  e considerava il proprio marito “un uomo giusto“…
Ecco quindi il terzo punto focale dell’intervista… si parla di “valori morali“: mio padre era visto come un uomo tutto d’un pezzo, il rispetto per la famiglia, per le tradizioni, forte… alla fine aggiunge la nostra… una famiglia come tutte le altre… ribadisce molto modesta…
E’ orgoglioso… (lo si vede dagli occhi lucidi) quando attacca “siamo stati tutti registrati con il nostro cognome… originale“, andavano a mare insieme e la gente lo salutava con molto rispetto (penso quindi che erano in molti a dover sapere chi fosse… ed allora mi domando… dov’erano in quel periodo gli inquirenti? Ma…). 
Come mai nessuno sapeva chi fosse quell’uomo tanto ossequiato… un personaggio che veniva salutato con “rispetto e deferenza” e che da quanto oggi raccontato… non si nascondeva dietro paraventi, ma palesava ovunque quel proprio carisma???
Il quarto punto… “RISPETTO E PAURA“!!!
Cos’è che bisogna comprendere… che chi non ha rispetto deve avere paura e viceversa???
Il quinto punto… “l’EREDITA‘”: questo figlio… visto come il bastone della vecchiaia… a chi è diretto questo messaggio???
Improvvisamente il colpo di scena… il video… già quel video drammatico sulla strage di Capaci… si vede dallo sguardo la difficoltà emotiva e ci si prepara mentalmente a rispondere alla domanda del giornalista… 
Difatti… scatta l’errore del 93′ con il 92’… (tutti ormai sanno l’anno preciso della strage e lui… proprio lui… commette quell’errore… è evidente che dipende dallo stato di tensione…), analoga situazione sul “sospetto” dell’eventuale mandante (lì dovremmo possedere la “macchina della verità” per capire se a quella data ne fosse cosciente oppure no…) e comunque da quella momentanea difficoltà, ne esce grazie all’assistenza di Vespa che magistralmente cambiando argomento parla di latitanza… 
Quel periodo di quasi 15 anni vissuto dai figli (mentre sono circa 23-25 per il padre) in cui ci si sentiva “intoccabili”, ma soprattutto incalzato sulla domanda che “forse quel cognome tanto frequentemente nominato avesse commesso qualcosa…” ecco che, riprende le difese del padre asserendo: si poteva anche averlo fatto… ma a noi non interessava!!!
La situazione si ripete per l’assassino di Borsellino… e difatti ecco riportato l’episodio istintivo della sorella più piccola (Lucia) che. rivolgendosi al padre, chiede se debbono prepararsi per trasferirsi… 
Mentre, sul giudizio richiesto per i giudici morti assassinati per mano della mafia risponde “io non li giudico… anche perché qualsiasi cosa io dica sarebbe strumentalizzata… come sempre succede… se io esterno un parere su queste persone questo viene strumentalizzato, io ho sempre rispetto per i morti, per tutti…”. 
Ed alla domanda “cos’è per Lei la mafia” risponde: non me lo sono mai chiesto… penso che sia una cosa… non so… non ho una risposta precisa… però poi casualmente, quasi gli fosse sopraggiunta la risposta sul momento asserisce: “oggi la mafia può essere tutto e nulla…“.
Vespa – si comprende come non abbia intuito la risposta… parla di tutt’altro… di droga, d’omicidi… e difatti – Riina Jr. – riprendendo nuovamente quanto aveva appena dichiarato aggiunge “gli omicidi non li fanno soltanto i mafiosi” (che difatti rappresenta da sempre la versione avallata da molti sull’omicidio del giudice Borsellino, compiuto non dalla mafia, ma dai servizi segreti deviati…).  
Si giunge all’arresto del padre… Riina Jr guarda le immagini e per un momento nel rivedere il padre scatta istintivamente un qualcosa… lo si vede per un istante… controlla nervosamente la bocca… quasi non riesce a controllarsi ed è soltanto la voce di Vespa a distoglierlo, a richiamarlo all’attenzione… ed allora, ritrova (se pur con gli occhi lucidi) nuovamente la calma, lo sguardo però si lascia andare… e così prima di rispondere… torna nuovamente (per un attimo fuggente…) verso il padre (quasi a volerne ricevere il conforto), un sostegno a quella domanda posta (e difatti, guardando nuovamente il padre prima di rispondere) sullo “Stato” e su quella frase espressa da Paolo Frajese “ha vinto lo Stato“… dice (pensandoci su…) “rispetto lo Stato, a volte non condivido determinate leggi o determinate sentenze… ma lo rispetto sempre… anche se non condivido l’arresto di mio padre…
Il Capo dei Capi… non si è mai pentito come anche da parte sua non vi è nessuna frase di dissenso da suo padre… come si spiega??? 
Ecco che allora in modo strategico vengono scisse le due figure… quella del padre “umano”… da quella mafiosa… due figure totalmente diverse, con principi e regole opposte… dove per una, se ne esaltano le qualità, i valori in particolare… quelli familiari, mentre per l’altra, ci si giustifica, analizzando che per quanto commesso, si stanno espiando le pene… quel sapere di compensare quelle azioni violente con la carcerazione… conseguenze logica dei torti commessi!!!
Nessuna frase quindi sul padre che ha sbagliato… non è questo dopotutto il messaggio che deve circolare… manifestando… “non tocca a me giudicare mio padre… per questo c’è lo Stato” e nel contempo volge gli occhi al monitor (quasi come se il padre fosse lì ad ascoltarlo… a poter sentire quel proprio figlio che pronuncia quelle parole… già, potersi sentire fiero di essere suo figlio…). 
Ecco giungere infine la cattura di Brusca: ed è su questo tema che esprime il meglio di se… 
Non parla di lui (anzi lo esclude… quasi fosse un appestato…) ma parla di tutti i pentiti… di quel fenomeno del pentitismo che esprime un modo d’agire del tutto italiano… “sì… solo in Italia succede ciò… in altri Paesi non succede che un pentito -che dice (lui) di aver commesso degli omicidi- non fa neanche un giorno di carcere… mentre poi con le proprie accuse… si mandano in carcere innocenti, mentre loro, tornano a fare quello che facevano prima…. ecco penso che si poteva scegliere di far scontare almeno un minimo delle cose che avevano fatto, perché alla fine i pentiti sono serviti per essere usati dallo Stato… 
L’intervista finisce… e le polemiche si sovrappongono…
Cosa aggiungere su questa intervista o sul quel libro che certamente non acquisterò ( solo perché non mi sembra il caso di dover spendere del denaro per questo libro sapendo che c’è ne sono altri in circolazione ben più considerevoli… ma -se dovesse capitarmi tra le mani- lo leggerò certamente… come faccio di solito con tutti i libri… e chissà forse ne parlerò pure in un mio prossimo post!!!
Vorrei concludere non con un mio “libero pensiero” ma con una sua frase: non si accusano le persone solo per un tornaconto, perché ci sarà sempre un giorno in cui dovrai pentirti davanti a Dio!!!

Report… e quel sistema dei "lavori pubblici"

In questo paese non tutti sono ladri, già, ci sono anche persone perbene…
Tra questi possiamo annoverare il Prof. Ing. Donato Carlea.
Vi starete chiedendo chi è?
– Provveditore alle opere pubbliche per la regione Lombardia – Umbria – Trentino Alto Adige;
– Dirigente generale del Ministero dei lavori pubblici;
– Commissario straordinario per le grandi opere strategiche per le regioni Lazio – Abruzzo e Molise
– Direttore generale del servizio di vigilanza dell’autorità di vigilanza dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
– Provveditore interregionale alle opere pubbliche per le regioni lazio, Campania, Abruzzo, Sardegna e Molise;
Docente dei corsi:
– “Legislazione lavori pubblici e lavori” presso la Facoltà di Ingegneria di Perugia;
– “Cantieri per il restauro e conservazione dei beni architettonici” di Roma;
Si è occupato inoltre, della ricostruzione dell’Aquila fino al mese di Settembre 2013;
Tutto procedeva alla perfezione fintanto non sono iniziati gli impedimenti per certe decisioni, che contrastavano con quei gruppo di potere molto vicini agli amici di Bertolaso e Balducci
Come sempre nel nostro paese, quando non si realizza, ciò che viene detto, si viene esclusi ed è il principale motivo per il quale il prof. non è stato più riconfermato, una esclusione decisa direttamente dall’ex ministro delle Infrastrutture… quel Maurizio Lupi che di lì a poco più di un anno… sarà coinvolto dagli scandali personali e di alcuni suoi familiari…
Il Prof. viene sostituito da Roberto Linetti e trasferito ad un ruolo minoritario…, tutto ciò, esclusivamente per mere ragioni politiche e per non essersi piegato a quel sistema collusivo, che dirottava gli appalti verso quelle imprese facenti parte della cricca dei “destinatari”…
Come ha riportato il Prof.: invece di premiarti ti mettono da parte… ( si un po’ mi ha meravigliato questa sua affermazione, già, è come se – da quella propria esperienza – non avesse ben compreso la storia umana di questo paese e in quali modi, vengano incanalate certe disposizioni…)
Ora il prof si è rivolto alla trasmissione di Report e da lì ha ricostruito tutto il sistema degli appalti e cioè che nulla veniva realizzato, senza che ci fosse una contropartita in cambio!!!
Tangenti, tangenti ed ancora tangenti…  finiti nella maxi inchiesta che ha portato agli arresti di, Ercole Incalza.(per la parte relativa alle Grandi Opere) e Balducci ( per quella parte di riferimento relativa alla protezione Civile) e dove tutti… sapevano tutto!!!
Non vi è nulla di nuovo, un’altra storia che si aggiunge a quelle già riportate ed a quelle prossime a venir fuori…
Gli appalti nascono per creare fondi neri, per tutti, per ogni livello, rappresentano un sistema talmente perfetto e collaudato, che diventa difficilissimo sradicare…
Partecipano tutti, ognuno di essi viene oleato da quelle bustarelle, che fanno diventare un po’ meno sgradevole e più agiata la propria vita, ed ognuno di essi, corrotti da quella prima volta, non possono, ma soprattutto non desiderano… più rinunciarci!
Per i soldi, sono in molti quelli che venderebbero le loro madri…, le mogli ( se gradevoli… ) quelle ormai le hanno barattate con la carriera…,  un vero schifo e sono in molti quelli che fan finta d’indignarsi, ma che di fatto si sono resi disponibili!!!
Ovviamente quando s’incontra uno inflessibile…, ecco che certi equilibri saltano ed iniziano i problemi, gli stessi che inizia ad avere il Prof. Carlea, per voler rispettare quei propri princìpi morali….
Si manifestano le prime ritorsioni, perché intransigente…, irremovibile e per certi versi anche insensibile…, non capisce che con quei suoi modi di fare, mette tutti in difficoltà, incrina quel sistema clientelare che ora inizia a sgretolarsi, partono le denunce alla procura e vengono raccontate le corruzioni…
Il proprio dovere per avere quale ricompensa, quella di venire definitivamente allontanato da tutti!!!
Rilasciare quell’intervista alla trasmissione di Report è stata come lanciare su quella collaudata metodologia, una bomba atomica…, infatti, pur avendo in molti, provato a bloccarla, la trasmissione è andata lo stesso in onda ed il ministro Lupi è stato tra quelli che ne ha pagato di più le spese, dovendo annunciare le proprie dimissioni!!!
Certo che se anche i nostri ministri sono corrotti… di chi possiamo fidarci???

Risposte ad una ipotetica Intervista…

Ho ascoltato e visto su Youtube una intervista fatta dal giornalista Antonio Condorelli di Live Sicilia al Magistrato ed Assessore, Dott.ssa Caterina Chinnici:

Senza voler entrare in quel commento a distanza e dalle ricevute… mancate risposte, del tutto legittime, mi sono chiesto ed ho voluto immaginare, quali risposte avrebbe invece dato, quel grande Giudice che è stato ai tempi…Rocco Chinnici…

Ed allora… 
A.C. – Cosa pensa di quanto sta accadendo qui in Sicilia ed in particolare del rinvio a giudizio per Mafia???
R.C. – Vede, la mafia è una responsabilità di tutti noi…; noi abbiamo collaborato con il nostro silenzio, certo, non possiamo accusare di collaborazione una cittadinanza che non riceve alcuna protezione dal potere, abbandonata anzi dal potere, una cittadinanza che vede la Mafia padrona quasi assoluta della vita, dei beni, degli interessi della società, in queste condizioni io assolverei i cittadini e parlerei soltanto di paura, di una paura che attanaglia, paura per continuare a vivere, senza continuare a subire le violenze mafiose…

A.C. A volte il cognome che si porta, diventa per molti un icona , un punto di riferimento, è quindi possedere quel cognome è diventare faro d’imitazione e di speranza…
R.C. Non possiamo sentirci tranquilli con noi stessi, e con la nostra coscienza, se non ci sentiamo corresponsabili, se non prendiamo parte attiva in questa lotta che deve coinvolgere tutti…  

Soprattutto noi Giudici, ci dobbiamo sentire particolarmente impegnati, per non leggere poi sul diario dei nostri figli: ” la colpa è dei miei genitori, che non si sono interessati a me…, la colpa è di mio padre che non mi ha dato uno schiaffo e ha sempre detto ” si ” a tutto quello che ho chiesto, così come ha scritto una ragazza statunitense morta per overdose…
A.C. e per quei Siciliani che credono nella lotta alla mafia???

R.C. Nessuno che abbia una sensibilità normale può esimersi oggi, dal dare un contributo alla lotta alla Mafia…

A.C. e per quanto riguarda i nostri politici???
R.C.  quando non si affrontano questi problemi, quando  il politico che avrebbe avuto il dovere di fare e non ha fatto nulla, sentire quel senso di colpa, specialmente da coloro messi al parlamento che non  permettono di darci quelle leggi necessarie.
Il potere ha un  rapporto spregiudicato di do ut des con la Mafia, ed allora come può il potere se ha questo rapporto combattere la Mafia??? Come può combattere se stesso???
A.C. ed allora un’ultima domanda…, pensa che un’eventuale rinvio a giudizio per un politico possa cambiare a lui ed al suo partito qualcosa???
R.C. Qui, dobbiamo aggiungere la responsabilità dei partiti, ma non dobbiamo parlare di responsabilità di tutti, i partiti politici, ma soltanto di quei partiti politici che fino ad oggi hanno detenuto il potere… non si può fare di tutte le erbe un fascio…, dobbiamo essere sereni e abituarci nel formulare i nostri giudizi…
Le leggi che si fanno o per meglio dire le leggi che non si fanno, come dovrebbero combattere il fenomeno mafioso??? 
Ascolti, ci sono lapidi per magistrati, funzionari , ufficiali… ma per la gente che rimane vittima della Mafia che cosa c’è… niente…, niente di niente…, il silenzio, i morti!!!
Mi sono chiesto quali risposte Egli avrebbe dato e stia certo che queste sarebbero state certamente le Sue…
Perché vede, io di mio, non ho aggiunto niente, ho soltanto riportato quanto egli prima di morire andava pronunciando, con la speranza che un giorno queste Sue riflessioni, avrebbero certamente potuto scuotere le coscienze, soprattutto di Noi siciliani… sempre così portati, a preferire di deviarle le risposte, invece di darle…
Immagini per gentile concessione: http://franco.zecchin.book.picturetank.com/

Free press… giornalismo investigativo!!!

Vorrei iniziare scrivendo tre frasi trovate nel Sito di Sudpress.it che mi hanno particolarmente colpito: 
Non mi chiedete chi sono i Politici compromessi con la Mafia, perchè se rispondessi, potrei destabilizzare lo Stato…
Tommaso Buscetta
A volte basta omettere una sola notizia e un impero finanziario si accresce di dieci miliardi: o un malefico personaggio che dovrebbe scomparire resta sull’onda; o uno scandalo che sta per scoppiare viene risucchiato al fondo…
Giuseppe Fava
A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato…
Paolo Borsellino
Ecco, c’era una volta  Auguste Dupen, era un personaggio nato dall’immaginazione di Edgar Allan Poe e rappresentava il capostipite di quegli investigatori culminati poi con le figure famose di Sherlock Holmes e Hercule Poirot…; oggi invece i nostri investigatori si occupano di casi già risolti, dove la magistratura ha effettuato le indagini preliminari o dove i tribunali hanno già emesso le condanne…
Ovviamente alcune trasmissioni televisive, realizzano inchieste veramente interessanti, prendete ad esempio Report di Rai3, questa però, senza condannare nessuno, porta a conoscenza, quanto accaduto e lascia l’interpretazione libera allo spettatore…
Ho sentito e letto in questi giorni interviste, ovviamente e sempre a carattere mafioso, dove con domande banali si cerca di fare passare in maniera eclatante quegli intrecci cosiddetti nascosti, che invece sono alla portata di chiunque e soprattutto alla luce del giorno…
Ma il problema non è la notizia… ma farla la notizia!!!
Chiedere ad una persona, se ha come vicino di casa un Politico oppure se questi ha come vicino un eventuale mafioso, cosa significa..? e se questo mio vicino viene da me,  perchè a bisogno dello zucchero cosa faccio… non gli apro??? lo lascio fuori??? penso che sia spiato da qualche telecamera nascosta e quindi non lo invito a entrare??? e se lo invito, cosa divento per l’opinione pubblica… complice, associato, criminale? che cosa???
Quante persone s’incontrano durante il proprio lavoro, quante di queste a volte ci vengono presentate senza neanche sapere chi sono… quante volte ci capita di conoscere in qualche manifestazione il politico di turno, presenziare in  una foto di gruppo a ricordo dell’avvenimento, rivedersi possibilmente qualche settiamana dopo, perchè ha bisogno di un preventivo per dei lavori da effettuarsi a casa propria e tu che possiedi una piccola impresa di costruzione, ti ritrovi indagato oppure intervistato per non si capisce quale favore…; un lavoro ottenuto in quanto migliore offerta, registrato presso gli organi competenti ( INAIL, IMPS, CASSA EDILE ), svolto con i propri operai e dipendenti, in regola con il DURC e su quanto previsto in materia di Sicurezza ed Igiene sul lavoro e nell’uso dei dispositivi individuali e collettivi, realizzando infine corsi di formazione e quant’altro…; Beh… tutto ciò non serve a niente… sei colpevole… 
Ecco che all’improvviso, qualcuno decide a modo proprio…, ” di fare il proprio dovere di giornalista…  perchè qui a Catania il valore della notizia è soporifero…” ; Un’eroe uscito da quei fumetti, che vuole salvare il mondo, anzi pardon… soltanto la Sicilia… e come Clark Kent, ve lo ricordate anch’egli era travestito da giornalista, mentre sotto conservava la tuta dell’eroe Superman, che volava in operazioni per combattere ogni forma di crimine…
Mi chiedevo ma chi sono i reali editori ( non quelli scritti nella copertina ) e soprattutto chi finanzia questo progetto? E’ poi, perchè si parla soltanto di alcuni politici, di alcune imprese, perchè certi personaggi più o meno famosi, vengono messi ben in evidenza, attraverso interviste create ad hoc… e ad altri, le interviste vengono svolte in maniera vergognosa… mi sembra di rivedere quanto succede in Nord Europa…
Guardate infatti cosa sta accadendo a The Sun,  quotidiano pubblicato nel Regno Unito ed in Irlanda…, secondo quotidiano in lingua inglese più venduto al mondo, con circa 3 milioni di copie al giorno di proprietà di Rupert Murdoch, che oggi incontra molte critiche a causa dello stile sensazionalista e scandalistico e dove oggi è emerso che il tabloid, aveva creato una struttura segreta con investigatori privati, hacker e poliziotti corrotti per raccogliere informazioni da tramutare in scoop di prima pagina!!! Ma a differenza nostra lì, oltre la generale indignazione, un paio di giornalisti e detective sono finiti in prigione…
Un’altra considerazione riguarda il compenso dei giornalisti…; visto che questi vengono pagati bene, ( detto dal Direttore della testata), mi chiedevo non è che forse sono pagati bene per parlare male di alcuni e di non parlare affatto di altri???
Circa sei anni fà, prima di rientrare in Sicilia ( dopo tanti anni trascorsi in Nord Italia ), mi sono imbattuto in una giornale a carattere Nazionale, che scriveva di alcune Imprese Siciliane e di alcuni nostri Politici… L’articolo, con il contesto della pagina non era attinente, anzi mi sembrava buttato lì senza alcun senso, le critiche mosse, l’eventuali situazioni cui accennava, non avevano, almeno allora, alcun fondamento, ma presentavano un presunto sistema come fosse già una certezza…
Dopo quasi tre anni, quanto avevo letto è cominciato a divenire realtà!!! Gli attacchi, ora che avevo finalmente capito a chi fossero diretti, sono arrivati come missili cruise…, erano partiti alcuni anni prima ed ora erano giunti a destinazione, con traiettorie prefissate balistiche e destinati a puntare in maniera chirurgica, a coloro che come bersaglio si era prefissati colpire!!!

Sarebbe bello che invece di aspettare di scrivere quanto già ovunque pubblicato, si cominci a fare il giornalismo serio, invece di chiedere in giro ” battute al volo ” ( sarà quello spirito che riemerge di Superman, che vuole sempre volare…) sarebbe opportuno che uno si documentasse… si leggesse le pagine redatte dai Pm, e certamente non avrebbe motivo di porre domande in maniera comica, dove simulando un atteggiamento servizievole, spera di ottenere una sbandata  da parte dell’intervistato, dimenticando con quel proprio burlesco atteggiamento sarcastico, che ci sono persone, che oggi,  stanno ingaggiando una battaglia quotidiana, lottando per ristabilire la propria libertà, la propria dignità il proprio disagio, oltre che per se stessi, per recuperare quanto tolto in dignità ai propri cari…