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Offresi aspirante regista per film sulla "gestione statale italiana": budget 2 milioni (ma ne bastano 800mila se il film non lo giriamo davvero).

Sì… forse è arrivato il momento di abbandonare la passione del “blogger” e dedicarmi all’arte del cinema… 

Già… potrei esordire come regista con un film dal titolo emblematico: “Truffe ai Danni dello Stato” -una tragicommedia ispirata a fatti realmente accaduti.

D’altronde, se bastano un progetto fasullo e un po’ di fantasia per ottenere finanziamenti pubblici, viene spontaneo chiedersi: perché non approfittarne? 

E magari, per rendere il progetto più autentico, potrei presentare il tutto con uno pseudonimo, un bel “tax credit” già prenotato, e qualche scena girata solo nella mia immaginazione. Peraltro, se lo Stato regala soldi per film che non esistono, chi sono io per contraddire il sistema?

Come dite? La sceneggiatura? Ah… ma quella è già stata scritta nella realtà e la cosa bella è che non servono neppure effetti speciali: basta la solita, squallida normalità italiana!

Lo so… viene da piangere e allora ripartiamo dall’inizio…
Sì… la storia rappresenta un pseudo regista e il suo film fantasma; la perfetta metafora di un sistema che, invece di sostenere la cultura, regala soldi pubblici a chiunque sappia aggirare le regole con un po’ di fantasia e un passaporto falso. Ottocentomila euro svaniti nel nulla, come se fossero stati gettati nel vento, mentre lo Stato fingeva di controllare. 
Eppure, basterebbe un minimo di buonsenso per capire che se un film non esiste, non può aver diritto a un finanziamento. Ma qui, evidentemente, il buonsenso è un optional.

Il trucco era semplice: presentare documenti falsi, inventarsi un regista inesistente, e approfittare di un buco normativo che non richiedeva neppure la prova che il film fosse stato girato. Così, mentre il ministero si illudeva di aver visto “spezzoni” di un’opera mai realizzata, quel pseudo regista intascava (o quasi) un credito fiscale da 836mila euro. Una farsa tragicomica, se non fosse che quei soldi erano nostri, dei contribuenti, e potevano essere spesi per cose reali, come scuole, ospedali, o magari per finanziare veri film.

E mentre qualcuno giocava con identità false, il governo annunciava trionfante il successo del tax credit, senza accorgersi che il sistema era così fragile da poter essere raggirato da chiunque avesse un po’ di malizia. Ma non preoccupatevi: oggi, dopo lo scandalo, il ministro ha promesso nuovi controlli. Peccato che servissero due omicidi e un film inesistente per rendersi conto che forse, già… forse, qualcosa non funzionava.

La cosa più grottesca? Questo non è un caso isolato. È solo l’ultimo di una lunga serie di sprechi, dove i soldi pubblici finiscono in progetti evanescenti, mentre il cinema vero soffre. Eppure, il tax credit potrebbe essere uno strumento prezioso, se solo lo si gestisse con un minimo di serietà. Invece, siamo qui a discutere di come un truffatore abbia preso in giro lo Stato, mentre i politici si affrettano a fare dichiarazioni indignate, come se non avessero avuto anni per sistemare le cose.

Ed allora, invece di finanziare film immaginari, dovremmo produrne uno sulla realtà: un thriller sulla burocrazia italiana, dove i soldi spariscono nel nulla, i controlli sono solo sulla carta, e l’unico finale possibile è l’ennesima beffa per chi crede ancora nello Stato. 

E pensare che a me, per scrivere questo post, non hanno dato nemmeno un euro di tax credit; mi sarebbero bastati poco meno di due milioni di euro per raccontare questa farsa tragicomica. Ma forse è meglio lasciar perdere: la mia vena artistica resterà un sogno inespresso, mentre lo Stato continuerà a finanziare opere che nessuno vedrà mai. D’altronde, in questo paese, l’unica vera arte è: l’arte della fuga… dei capitali.

D’altronde, con le regole in vigore in questo nostro Paese, realizzare truffe è qualcosa di banale, all’ordine del giorno, difatti… basterà a qualcuno presentare un nuovo progetto falso e un nome inventato, ed altri milioni seguiranno la strada della sparizione.

Tanto – lo ripeto da anni come un disco rotto – verifiche non ne fa nessuno. E mentre i fondi evaporano, l’unica “opera d’arte” che ne risulta è la perfezione grottesca del sistema: una macchina che trasforma denaro pubblico in fantasia.

Consentitemi di aggiungere: con un efficienza da “Premio Oscar”!

E’ bello sapere che tra i miei lettori c’è l’ex Procuratore Procuratore generale di Palermo e della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.

Alcuni giorni fa ho scritto un post nel quel riportavo che “illegalità è sotto gli occhi tutti, ma l’impressione è quella di stare con l’elefante nella stanza!!!” – vedasi link: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/a-catania-ed-anche-nei-comuni.html

Ed ora, anche il procuratore Scarpinato durante un’intervista ha ripreso quel mio pensiero e debbo dire che la circostanza mi ha fatto molto piacere, d’altronde proprio il giorno prima, anticipando la commemorazione che di li a breve ci sarebbe stata sul suo collega Paolo Borsellino (vittima della strage di Via D’Amelio con la sua scorta), avevo riportato proprio un suo commento… 

Ed allora se volete ascoltare quanto ha detto, trovate il video su https://www.tiktok.com/@ugo_fuoco/video/7393428250439044384?_r=1&_t=8oCdHva9zdZ nel quale l’ex procuratore riporta quanto il sottoscritto ripete da sempre e cioè che ad uccidere i giudici Falcone e Borsellino siano stati alcuni referenti politici, legati alla massoneria e ai servizi deviati!!!

E’ importante far passare questo messaggi, affinché non si dimentichi mai quanto realmente accaduto e soprattutto ciò che ha determinato di fatto, un “colpo di stato”!!!

Già, senza aver sparato neppure un colpo d’arma da fuoco, il tutto grazie all’appoggio di ciascuno di noi, me compreso, totalmente illusi da quanto ci veniva riportato a causa di quelle stragi, quasi vi fosse un reale l’attacco da parte di “cosanostra” contro lo Stato e quindi, c’era la necessita urgente di contrastare quel sistema criminale legato alla vecchia politica e realizzare in tempi brevi un cambiamento!!!

Ecco come tutti noi siamo stati manipolati, abbiamo subito e potrei aggiungere “senza accorgercene“, una propaganda mediatica che agli inizi del 1992, ha portato (dalla creazione prima di quel movimento politico) un nuovo partito ad avere il controllo per oltre trent’anni di questo nostro paese!!!

E’ difatti grazie all’uso della televisione – un mezzo inusuale a quel tempo per la politica – che si è suscitato nell’opinione pubblica quell’entusiasmo e soprattutto l’ammirazione (grazie all’abilità comunicativa…)  per quel suo leader, anche se vi era una forte preoccupazione nei partiti tradizionali per l’effetto distorsivo che quell’ingresso determinava, non solo per il corretto funzionamento della democrazia, ma soprattutto per la concentrazione del potere mediatico in una sola persona, una misura certamente anomala rispetto agli altri Paesi occidentali!!!

Sappiamo tutti com’è finita e quali conseguenza quella decisione scellerata ha portato!!!

Sono certo che un giorno tutta la storia di questo paese verrà riscritta e come accaduto in quei paesi sottomessi ai tanti dittatori, vedrete, saranno molte le statue e le targe intitolate a quei soggetti che verranno totalmente distrutte!!! 

Quando la giustizia dorme (o si rende collusa): una lite condominiale finisce in tragedia con 3 donne morte e 4 feriti gravi!!!

Se scrivo questo post è perché ho buone ragioni per farlo e credo che non passerà molto tempo per dimostrare con i fatti, quanto accaduto in questi lunghi anni…

In particolare si potrà evidenziare l’inadeguato lavoro di certe organi di polizia a cui sono seguiti ahimè, anche situazioni al limite della irregolarità proprio da parte di quegli organi definiti “giudiziari”, che non hanno minimamente tenuto conto, di quanto riportato nel Articolo 2700 del Codice Civile (R.D. 16 marzo 1942, n. 262 – Aggiornato al 29/04/2022) che riporta testualmente: “L’atto pubblico fa piena prova, fino a querela di falso [221 c.p.c.], della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti”!!!

Nello scrivere, vorrei premettere che una parte sana del nostro Stato, svolge costantemente attraverso i suoi referenti, quel riconoscimento e quel rispetto degli altrui diritti, un operato compiuto in maniera esemplare da farmi affermare che dove qualcuno è mancato, altri viceversa hanno saputo svolgere con imparzialità e professionalità, il compito al quale sono ogni giorno delegati, dimostrando con il loro agire, correttezza, equilibrio, ma soprattutto integrità e moralità, valori di rettitudine che per fortuna, garantiscono a questo paese (e quindi a noi cittadini) quel po’ di speranza di giustizia che ancora resta… 

Certo usare violenza come quella appena compiuta a Roma (periferia a nord, precisamente nella ex borgata Fidene, la collina di palazzoni che svetta a Colle Salario, vista Grande Raccordo Anulare) nei confronti di tre donne (uccise) e di altri soggetti (di cui 4 risultano feriti) per una lite condominiale, fa pensare ad un momento di pazzia, ma a volte quanto appena detto, può dipendere da tutta una serie di motivazioni che vanno ricercate all’origine di quel gesto…

Premetto che quanto compiuto da quel soggetto non può avere alcuna giustificazione e quindi, ora per quanto commesso, dovrà ovviamente pagare!!! 

No… ila mia considerazione non tiene conto del caso in questione, d’altronde non ne conosco le motivazioni e neppure le eventuali giustificazioni che hanno determinato quella ferocia, ma ritengo che giungere a gridare “vi uccido tutti”, fa comprendere come quella premeditazione a prima vista “folle” si stesse trasformarsi in tragedia!!!

Certo, chiunque tra noi, ascoltando i Tg nazionali, avrà pensato: com’è possibile che una lite condominiale abbia portato a ciò??? Sembra di ascoltare non un nostro canale tv, bensì uno di quelli USA, dove l’uso di armi d’assalto (sancito tra l’altro dal II° Emendamento della Costituzione) ha portato ad un alto numero di stragi nelle scuole e costituisce un tristissimo trend che fa per l’appunto degli Stati Uniti, il Paese con il più alto numero di decessi prematuri causati da armi da fuoco, addirittura superiore a quello dei morti per incidenti stradali.

Ritornando alla sparatoria di Roma: è avvenuta intorno alle 9,30, quando terminata la riunione condominiale uno dei condomini ha estratto una pistola ed ha iniziato a sparare in uno scenario apocalittico: colpisce 3 donne e le uccide e poi continua a sparare ferendone altre quattro che sono state trasportate immediatamente negli ospedali.

Da questa tragica vicenda, vorrei rivolgere un appello: quando accadono situazioni gravi (che vengono opportunamente denunciate) che si svolgano in ambito condominiale, vorrei che essi svolgessero il loro compito in maniera scrupolosa, perché a volte, quell’esposto – se esaminato correttamente – presenta carattere non di contesa o litigio, bensì di truffa, raggiro, abuso, frode, inganno, contropartita, evasione, e potrei continuare con una lista lunghissima… e quindi, quando si ha a che fare con condomini, non bisogna utilizzare quella propria abituale metodologia superficiale, per non chiamarla con il proprio nome “negligenza”, ma cercare di fare il proprio dovere!!!

D’altronde assistiamo ogni giorno a questo modo del tutto italiano di effettuare i controlli, sì… con leggerezza, inquadrando quel problema – quasi fosse quell’esposto ricevuto e posto sulla propria scrivania: una rottura di coglioni” – come una semplice bega condominiale, senza fermarsi per un momento ad analizzare se dietro tutti quei documenti ricevuti, si nasconda una vera e propria metodologia corruttiva ed anche clientelare, che trova ahimè coinvolti anche una parte delle nostre istituzione, sì… quei “membri” affiliati, capaci con le loro azioni, d’inquinare anche le prove presentate!!!

Ma questo fa parte di un altro gravoso problema, che però a momento adatto verrà affrontato: già… non mi resta che sperare che l’amico giornalista Massimo Giletti si appresti prima o poi ad affrontarlo!!!

Le sanzioni non fermano il trasferimento di miliardi di franchi svizzeri nelle banche elvetiche!!!

Ci stanno raccontando che i magnati russi stanno per morire di fame, che i loro rubli non valgono più niente, che tutti quei cosiddetti ologarchi a causa della guerra stanno perdendo tutto…

Ma veramente pensavate che quei miliardari non si sfossero preparati ad ogni evenienza… che negli anni non abbiano investito in oro, diamanti, tesori artistici o moneta sonante, come dollari, euro, yen o ancor meglio franchi svizzeri…   

E di soldi ne stanno giurando tantissimi, in particolare in Svizzera, dove stanno arrivando miliardi e miliardi di quella moneta…

Secondo un rapporto di una Tv Svizzera, i banchieri elvetici hanno introitato presso i loro forzieri, valori appartenenti a quei clienti russi tra i 100 e i 200 miliardi di franchi svizzeri!!!

Sembrerebbe che il patrimonio totale dato in gestione alle principali banche svizzere da quei magnati russi a circa 8.000 miliardi di franchi svizzeri e questo significa che la guerra con le sue sanziioni a quei russi gli fanno un baffo, dal momento che essi da soli rappresentano in Svizzera il 4% del patrimonio totale dei clienti…

Certo, il numero esatto non verranno mai a dircelo, e state certi che le cifre sopra riportate sono sotto stimate, ed anche se òe banche svizzere debbono entro la fine di giugno segnalare le esatte attività di quei russi al ministero dell’Economia svizzero, vedrete che alla fine quei banchieri si rifiuteranno di fornire i dati reali, se non applicare a quei fondi un eventuale e provvisorio “congelamento” che poi è d’altronde quanto più fa comodo a quei banchieri…

D’altronde abbiamo visto tutti come il governo svizzero si sia immediatamente mosso – a fine febbraio -a favore delle sanzioni dell’UE contro la Russia, stabilendo arbitrariamente come quei suoi clienti russi – ora inseriti nella lista nera – non possono più prelevare denaro dai propri conti svizzeri. 

Certo ora sono in molti a contestare questo stato di cose e soprattutto quella pseuda posizione neutrale della Svizzera che di fatto dimostra non garantire più i propri clienti pur di accapararsi quella montagna di  denaro dei russi, lo stesso d’altronde che un tempo fu con lo stesso inganno requisito nel dopoguerra a quei gerarchi nazisti!!!

Stesse banche, stesso denaro, entrambi allora come oggi, macchiati di sangue!!!  

Come i "social media" stanno riprogrammando il cervello umano!!!

E’ da tempo che si parla di disturbi provocati dai social network, di quegli alti livelli di stress che provoca negli adolescenti e che provoca in molti casi di essi forti disturbi sulla personalità, come ansia, depressione e gesti autolesionistici estremi che possono condurre ahimè anche al suicidio… 

Lo rivelavano parecchi rapporti medici mondiali che hanno esaminato l’impatto dei social media sul benessere fisico, ma soprattutto mentale, in quanto quelle continue visioni sui cellulari provocano una costante sensazione d’inferiorità, rispetto a ciò che viene visualizzato attraverso le condivisioni virtuali di Facebook, Istagram, Twitter, ecc…
Molti di quei ragazzi si sono convinti che la maggior parte dei loro pari, hanno esperienze più gratificanti, rispetto a quelle da loro vissute e quel metro di paragone, il più delle volte “falso e ingannevole“, produca in quei visitatori, alti livelli di stress e depressione…
La maggior parte di quei ragazzi, iniziano ad avere difficoltà nel dormire o nel rilassarsi dopo aver passato in rassegna taluni siti social e quella costante connettività determina su essi una condizione di spossatezza e debilitazione… che va sempre più intensificandosi, con le ore trascorse su quelle piattaforme tecnologiche…
Vorrei riproporvi sull’argomento un video interessante realizzato da Federico Pistono al link: 

Secondo alcune riviste mediche (tra cui il National Stress and Wellbeing Survey o l’Australian Psychology Society), gli adolescenti mostrano di essere fortemente a rischio di stress durante la lettura dei social media dei loro amici, poiché pensano di non divertirsi abbastanza…. 
Infatti la metà dei partecipanti a quei test, hanno dichiarato di sentirsi gelosi e preoccupati dopo aver scoperto – dalle foto o negli aggiornamenti di status dei loro “amici” – d’essere stati lasciati fuori da quelle loro pagine o in quelle attività in comune. 
Alcuni di quei giovani purtroppo, provano a superare quella sensazione di depressione, ricorrendo ad altre dipendenze quali alcool, fumo, droghe ed anche il gioco d’azzardo…
Da quanto sopra si comprende come i nostri giovani sono a rischio, quei loro silenzi, quelle chiusure dimostrano che qualcosa non vada per come essi desiderano… 
I genitori, quando comprendono quei particolari segnali devono essere vigili, iniziando a far sentire quella loro presenza, senza far comprendere d’aver compreso quel loro disagio… altrimenti si avrebbe l’effetto contrario, in quanto essi si chiuderebbero a riccio…
Bisogna quindi comportarsi come quei social, mandare ai propri figli quotidianamente dei piccoli gesti, quasi fossero dei “like”, senza esagerare, senza riempire quella loro autostima più di quanto necessario, ma facendo comprendere loro che voi ci siete – sempre e in ogni circostanza – mentre i social prima o poi… spariranno!!!
Scherzando… ripeto spesso alle mie figlie (quando le vedo trascorrere una parte del loro tempo dinnanzi a quegli smartphone) di prepararsi a quanto sta per accadere: “Sì…perché alcuni scienziati, prevedono in tempi celeri una tempesta solare che bloccherà qualsivoglia tecnologia informatica  basata su frequenze radio, tra cui ad esempio il wi-fi, il che riporterà l’umanità al medioevo”!!!
Disgraziatamente sono convinto che se ciò dovesse accadere, non causerà solo a quei giovani o adolescenti la maggior parte dei problemi, ma sarà difatti la maggior parte delle persone adulte a non sapere più come sopravvivere!!!

L’interpretazione della legge all’interno dei Tribunali??? Ho come l’impressione ( per non dire la certezza… ) di come taluni magistrati deviano appositamente, da quelle che sono le norme scritte del legislatore!!!

Ho l’impressione ultimamente che alcuni uomini dello Stato all’interno di quei Tribunali, nell’applicare la legge attribuiscano un senso diverso dal palese significato delle parole, secondo connessioni diverse da quelle che sono le reali intenzioni del legislatore…
Ad esempio la truffa… rappresenta il tipico reato che si concretizza non attraverso la cooperazione della vittima, in quanto manca di fatto il consenso, ma nasce dall’errore derivante dall’inganno perpetrato dal soggetto attivo del reato…
Di una cosa sono ormai certo e cioè sul diverso modo da parte dei giudici d’interpretare una norma giuridica e scoprire di come, nel nostro sistema giuridico, la stessa norma venga interpretata in “cento” modi diversi!!!
Certo, il numero indicato potrebbe sembrare un’esagerazione o un classico comune modo di dire, ma da qualche parte ricordo d’aver letto che esisterebbero “144 modi diversi d’interpretare una norma giuridica”…
Ciò che non riesco a comprendere e se ci sia da parte di quegli uomini di legge, la volontà a interpretare in modo corretto o del tutto arbitrario, quanto viene loro portato a conoscenza…
Non voglio entrare nel merito soggettivo, se pur in quest’ultimo periodo, abbiamo assistendo a pericolosi livelli di corruzione, compiuti proprio all’interno di quegli uffici, che hanno visto quali indagati, proprio alcuni di quei signori togati…   
Lungi naturalmente da me attribuire quelle decisioni quasi fossero valutazione inesperte o causa di una inadeguata preparazione, oppure di chi non sa vedere il testo della norma inserito in un sistema coordinato, ma quanto sopra lo ritengo impossibile, in quanto parliamo di soggetti che conoscono perfettamente le norme giuridiche…
Ecco perché ai giudici è assegnato il preciso ruolo di applicare la legge per risolvere le controversie sottoposte al loro giudizio, ma devono altresì non alterare… quel quadro d’insieme!!!
Spesso, pur essendo ogni giudice libero di interpretare la legge, prende solitamente in considerazione il “precedente orientamento”, sia per motivare le ragioni di una pronuncia non conforme o per aderirvi con locuzioni del tipo dottrinale, giurisprudenziale e autentica…
Può però accadere, che il magistrato, pur ricorrendo ai criteri sopra enunciati, non trovi una norma che disciplini o si adatti perfettamente al caso concreto, ed allora non potendosi sostituire, almeno nel nostro sistema al legislatore per creare una norma ad hoc, può applicare la disciplina legislativa prevista per fattispecie simili…
Teorie a parte, ciò che interessa comprendere è quale “logica razionale” segua il legislatore nell’ambito di quella sua discrezionalità, perché ultimamente ho come l’impressione che in alcuni Tribunali della nostra isola (ad esempio… Messina e/o Siracusa…), si segua una strada poco incline alla giustizia, ma bensì vi è la volontà ad assecondare o ancor peggio a insabbiare quei rapporti presentati che forse ormai da troppo tempo, sono rimasti lì inoperosi… a prendere polvere su quelle loro scrivanie.
E sì… sarebbe veramente increscioso doversi rivolgere altrove, ad esempio anticipare le notizie sui media, affinché si possa riuscire ad ottenere quel naturale impegno da parte di taluni “ambigui” magistrati… 
Ma quando c’è la necessita di far prevalere la “giustizia”, qualunque strada deve essere intrapresa, perché può essere quella giusta per far emergere definitivamente quella spiacevole verità!!!
Diceva Aldo Moro: Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante e ci aiuta ad essere coraggiosi.

Ritorno al passato??? Sì… a tutte quelle promesse mai mantenute!!!

Vi ricordate l’8 Maggio 2001 quel propagandato “Contratto con gli italiani”???
Si??? 
E vi ricordate cosa c’era stato promesso???
No??? 
Tranquilli, sono le medesime promesse che quel nostro “incandidabile” politico, ci sta propinando in questi giorni, in prospettiva delle elezioni nazionali del 4 Marzo c.a.:
– Meno tasse per tutti
– Città più sicure
– Pensioni più dignitose
– Più lavoro per tutti
– Più cantieri per tutti
ma soprattutto la più bella di tutte: 
– Se non mantengo vado a casa!!!
Già allora ci era stato detto: “le promesse fatte si mantengono e se tutti i miei progetti per il Paese non verranno realizzati, me ne tornerò a casa mia, dove sto tanto bene” (Corriere della Sera, 27 aprile 2001).
Caz… sono passati 17 anni ed è ancora qui a raccontarci le medesime “minchiate“…!!! 
Riesaminiamo comunque quanto allora accaduto…   

1. Meno tasse per tutti

Abbattimento della pressione fiscale

– con l’esenzione totale dei redditi fino a 22 milioni di lire annui [11.362 euro, nda];

– con la riduzione al 23% dell’aliquota per i redditi fino a 200 milioni [103.291 euro, nda];

– con la riduzione al 33% dall’aliquota per i redditi sopra i 200 milioni;
– con l’abolizione della tassa di successione e della tassa sulle donazioni.»
Sì… la riduzione delle imposte è al primo posto del suo «Contratto con gli italiani».
Cinque anni dopo, la promessa non è stata mantenuta!!! 
Le due aliquote non sono entrate in vigore… 
La pressione fiscale complessiva è rimasta sostanzialmente immutata. 
Secondo il documento di programmazione economico e finanziaria del governo Berlusconi per il 2006-2009, era pari al 42,2% del prodotto interno lordo nel 2001; ed è scesa ad appena il 41,7% nel 2004. Secondo altre stime più attendibili, è anzi complessivamente aumentata con le tasse degli enti locali e le ondate di rincari delle tariffe.
L’unico obiettivo centrato è l’abolizione della tassa di successione e di quella sulle donazioni… 
Nel primo Consiglio dei ministri del Berlusconi, è stata approvata la riforma dell’imposta di successione. 

Una legge per super-ricchi. 
L’Ulivo aveva già abbattuto la tassa fino ai 350 milioni di lire per ogni erede con un’aliquota del 4%. 

Il 90% dei cittadini italiani era al di sotto della franchigia. 
A Berlusconi, però, non bastava.
Mentre Bill Gates si batteva per mantenere la tassa in America, il nostro premier l’aboliva, permettendo così ai suoi eredi di risparmiare in futuro (secondo una stima dello stesso Berlusconi…) almeno 58 miliardi di lire.

2. Città più sicure

«Attuazione del “Piano per la difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini” che prevede tra l’altro l’introduzione dell’istituto del “poliziotto, carabiniere o vigile di quartiere” nelle città con il risultato di una forte riduzione del numero dei reati rispetto agli attuali 3 milioni.»
Nel 2001, quando Berlusconi mette nero su bianco la sua seconda promessa, i reati commessi ogni anno in Italia non sono 3 milioni, ma 2.163.826, contro i 2.205.782 del 2000 (fonte Istat). 
Negli anni seguenti non solo non diminuiscono, ma aumentano. 
Dal rapporto Censis, reso pubblico il 3 dicembre 2004, si evince che nei primi 24 mesi di governo Berlusconi la criminalità ha ripreso a correre: tra il 2001 e il 2003 si verifica un incremento del 6,7% e il numero dei reati toccherà quota 2.456.826. 
All’inaugurazione dell’anno giudiziario 2005 il procuratore generale Francesco Favara segnala un’ulteriore crescita: tra il luglio 2003 e l’agosto 2004, i reati denunciati per i quali è stata iniziata l’azione penale sono il 3,7% in più dello stesso periodo del 2002-2003.

Dunque i reati sono aumentati nonostante l’introduzione del poliziotto di quartiere. Secondo il premier (se sempre a “Porta a Porta” nel 19 dicembre 2005), gli agenti e i militari impiegati in questo specifico servizio sarebbero 3701. 

A metà agosto del 2004, secondo il ministero dell’Interno, erano 1900 e operavano in 433 quartieri o zone da circa 10 mila abitanti. 
A ferragosto dell’anno successivo il Viminale assicurava che il loro numero era salito a 2200.
In ogni caso, per garantire un poliziotto di quartiere ogni 10 mila abitanti in tutto il Paese servirebbero almeno 5900 uomini, che diventerebbero più di 16 mila volendo alternarli in turni di otto ore. 
Lo stesso Berlusconi sembra rendersene conto… 
Infatti, in caso di rielezione, ha promesso di aumentarli fino a 10 mila. 
Nell’attesa, ha mancato anche il secondo obiettivo del Contratto.

3. Pensioni più dignitose
«Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese.»
Il terzo punto del «Contratto con gli italiani» non ammette repliche. 
Già nella finanziaria 2001 il governo stanzia 2 miliardi e 169 milioni di euro per cercare di mantenere l’obiettivo. 
I soldi però non bastano.. e lo stesso governo, in una relazione tecnica, a stimare che quel denaro è sufficiente a «coprire» solo 2 milioni e 200 mila pensionati. 
Alla fine però solo un milione e 800 mila incasseranno effettivamente l’aumento. 
Ma gli aventi diritto, stando alla lettera della promessa, sono appunto il quadruplo. 
La UIL infatti calcola che gli anziani che nel 2001 ricevono ogni mese meno di 516 euro (pari a un milione di lire) sono 5.901.244, mentre secondo l’economista Tito Boeri, alla fine del 2002 sono addirittura saliti a 8 milioni!!! 
Insomma, per il 75% dei pensionati con meno di un milione di lire al mese l’impegno di Berlusconi non vale. 
Il perché è presto detto: Per mantenere la parola servirebbero ogni anno dagli 11,5 ai 17 miliardi di euro. 
Fino a un punto e mezzo del Pil. Una soluzione possibile sarebbe quella di aumentare le pensioni minime a tutti coloro che hanno compiuto 65 anni. 
Ma anche in questo caso il piatto piange: servirebbero 8,67 miliardi euro. 
Per questo si decide di aumentare solo la pensione minima a chi ha più di 70 anni, sempre che non cumuli un reddito di coppia superiore ai 6800 euro annui. 
In barba al Contratto con gli italiani, che non faceva alcuna distinzione. «Fatto l’annuncio, gabbato l’anziano», commenterà nel gennaio 2004 Dario Di Vico sul Corriere della Sera.

Il risultato è particolarmente odioso. 

Nei primi mesi del nuovo governo, centinaia di pensionati telefonano all’INPS reclamando inutilmente l’aumento. 
E alla fine qualcuno decide di passare alle vie legali. Nel 2006 Berlusconi viene citato in giudizio da una pensionata, Ida Severini, che gli contesta l’inottemperanza del Contratto. 
Il presidente del Consiglio dovrà presentarsi, accompagnato dai testimoni Bruno Vespa e Roberto Maroni (ministro del Welfare), il 28 febbraio davanti al giudice di pace di Roma. 
La Severini, 78 anni, nata a Recanati e residente a San Cesareo (Roma), lamenta la mancanza di 138 euro sulla sua pensione e rivela di aver votato Berlusconi alle Politiche del 2001: «Ho deciso di votarlo – spiega – proprio dopo averlo sentito annunciare il terzo punto del Contratto: l’innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese». 
Ha atteso quasi cinque anni invano. 
Poi ha deciso, appoggiata dall’Italia dei Valori e dalla Lista Consumatori, di trascinare il premier in tribunale per il mancato adempimento di una «promessa al pubblico», secondo quanto previsto dal Codice civile. 
Cause simili vengono intentate anche da pensionati di Udine e Bolzano.

4. Più lavoro per tutti

«Dimezzamento dell’attuale tasso di disoccupazione con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di nuovi posti di lavoro».
Nei cinque anni di governo Berlusconi, i disoccupati sono diminuiti, ma di poco… non certo dimezzati!!!
Secondo Eurostat, nel gennaio 2001 il tasso dei senza lavoro era pari al 9,9%. 
Cinque anni dopo è sceso al 7,1%. 
Per dimezzarlo bisognerebbe toccare quota 4,95, obiettivo ormai irraggiungibile. 
Anche guardando i dati numerici, il milione e mezzo di nuovi posti è ben lontano dall’essere realizzato. 
Secondo i dati del Sole-24 Ore dell’8 gennaio 2006, l’incremento totale degli occupati tra il 2001 e il 2005 è stato in tutto di 1 milione e 74 mila unità. 
A questa cifra, già lontana dalla promessa iniziale, vanno oltretutto detratti gli immigrati clandestini che un lavoro l’avevano già prima del 2001 e che Berlusconi infila tra i «nuovi occupati» solo perché hanno regolarizzato la loro posizione uscendo dal sommerso: 343 mila persone sulle oltre 650 mila ammesse alla sanatoria. 
I nuovi posti scendono così a 731 mila: meno della metà di quelli promessi.
Comunque la si guardi, insomma, la clausola del contratto non è stata rispettata, anche se il ministro del Welfare Maroni assicura che sono stati creati «circa 2 milioni di posti di lavoro», senza peraltro specificare che nello stesso periodo ne sono andati perduti centinaia di migliaia. 
Ma non è tutto. Anche l’apparente crollo della percentuale dei disoccupati ha una spiegazione tutt’altro che incoraggiante: visto che il lavoro non si trova, molti iscritti alle liste di collocamento smettono di cercare un impiego e si cancellano dagli elenchi. 
Lo dice a chiare lettere proprio l’Istat nella sua relazione sulla disoccupazione: «Il motivo principale del calo è lo scoraggiamento dal cercare lavoro».
5. Più cantieri per tutti
«Apertura dei cantieri per almeno il 40% degli investimenti previsti dal “Piano decennale per le Grandi Opere” considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni.»
Secondo Il Sole-24 Ore del 6 gennaio 2006, nemmeno questo obiettivo – peraltro generico (aprire i cantieri non è la stessa cosa che costruire le opere) – è stato raggiunto. 
Alla luce dei dati disponibili forniti dal ministero delle Infrastrutture, si è raggiunto appena il 21,4% degli investimenti previsti dalla legge.Infatti sono stati appaltati cantieri per 51,2 miliardi su un totale di 173. 
E se anche nel giugno 2006 ci si arriverà, come garantito dal ministro Pietro Lunardi nel suo «bilancio sulla legge obiettivo a quattro anni dalla sua approvazione», si toccherebbe al massimo quota 25,4%… ben lontana dal traguardo del 40%.
Il ministero però sostiene che a giugno l’obiettivo sarà raggiunto e superato, arrivando al 45% delle opere «affidate e/o cantierate».
Ma l’affidamento di un’opera, pur rappresentando per molti versi un punto di non ritorno, è qualcosa di molto diverso dall’apertura di un cantiere. 
Esempio: l’appalto per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. 
Il 24 novembre 2005 la realizzazione dell’opera è stata assegnata a Impregilo, ma prima che le ruspe si mettano al lavoro passerà molto tempo: si arriverà a fine 2006, secondo le stime della stessa impresa appaltatrice, o forse molto più tardi se ci saranno intoppi nella progettazione definitiva e/o esecutiva, nella verifica di impatto ambientale, nella successiva approvazione del Cipe, previo consulto con le regioni. 
In ogni caso, anche se il governo Berlusconi ha fatto qualcosina in più degli esecutivi precedenti, non si può certo sostenere che abbia mantenuto la quinta promessa.
6. Se non mantengo vado a casa
«Nel caso in cui al termine dei 5 anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.»
Pur avendo mancato tutti e cinque i traguardi, Silvio Berlusconi si ricandida. 
Così non mantiene nemmeno il sesto e ultimo impegno…
Mi consenta… “Cavaliere” di dirLe quanto segue: Qui è tutto pronto… ci faccia quindi un ultimo favore; salga su quella macchina del tempo e sparisca una volta e per tutte dalla nostra vista (portando con se quei suoi attuali partner di coalizione…) perché vede, di tempo da perdere noi… non ne abbiamo più!!!

La doppia anima dei siciliani…

Quale miglior periodo questo, per evidenziare i due lati contrapposti di noi siciliani…
Da una parte quello chiaro, generoso, altruista, disinteressato e amichevole, con momenti abbaglianti pieni di sincerità e dall’altro, quello che esprime profonda inquietudine, quell’essere sempre bloccato, alla ricerca assidua del profitto e dei propri interessi, quel vivere quotidianamente in antagonismo con il mondo che lo circonda, che egli d’altronde studia ed esamina in tutti i suoi aspetti, affinché possa in breve tempo riuscire nei propri intenti…
Il trucco è talmente perfetto che, difficilmente i suoi simili se ne accorgono, sia per via della qualità ingannevole messa in atto, così attenta e scrupolosa da risultare essere agli occhi di tutti… irreprensibile, ma capace esclusivamente di puntare ad ottenere i propri successi… evitando sempre ed in ogni circostanza di mostrare -a quanti gli sono vicino- che egli non subisce per nulla quel fascino…
Già, se non fosse che quel disturbo sia cosi perfettamente controllato, potremmo inserire questi soggetti, tra coloro che soffrono di comportamenti bizzarri, quali ad esempio quelli “bipolare” (una malattia che caratterizza alcuni soggetti da gravi alterazioni nelle emozioni, nei pensieri e quindi nei comportamenti, tali da passare senza alcuna ragione apparente, da momenti di felicita a vere e proprie disperazioni…).
Ma qui ci troviamo di fronte a veri e propri casi speciali che potremmo definire “straordinari”, perché questi soggetti (e sono la maggioranza…) vivono quella propria esperienza di vita, attraverso sì… visioni diverse, ma ciascuna, convergenti su un solo tema, quello dell’amore per la propria terra, vissuta con passione e rabbia, ma senza mai permetterle di ottenere un radicale cambiamento…
E’ questa d’altronde la società che essi preferiscono, immobile e rassegnata, ma soprattutto individualista, che tende così ad escludere i bisogni della maggioranza, premiando esclusivamente le necessità personali… 
Sì… perché non importa a questi siciliani la condizione nella quale vivono, quella mancata speranza di un futuro migliore, essi preferiscono subire il fascino dell’agonia, di quell’angoscia vissuta sulla propria pelle… quasi si vivesse ogni giorno in attesa di un eventuale cataclisma…
Già… si guardi cosa avviene intorno a noi: una vera e propria negazione sociale, che spinge ciascuno di noi verso lo scetticismo, che allontana di fatto ogni ipotesi di miglioramento, una contraddizione latente che tende a ricercare in ogni occasione, quel solo consenso politico, sistema affaristico e clientelare, che si sa essere legato a filo diretto, con quel mondo mafioso e consociativo… 
Ecco la doppia anima dei siciliani, quella a cui non interessa riflettere, quella che pur amando la propria terra,  non vuole cambiare rotta… restando (elettori) “fedeli” di quanti finora hanno –grazie a quel loro voto– abusato di quel potere conferitogli…
Ai siciliani è ovvio (l’hanno appena dimostrato nelle ultime regionali e a breve ripeteranno lo stesso errore per le prossime elezioni nazionali…), non interessa avere una nuova chance, non vi è in loro, alcuna insofferenza e ancor meno un fermento di cambiamento o di rivoluzione… 
Niente, neppure quello di saper aggregare e mobilitare quelle poche forze oneste, in grado di spezzare quantomeno quel circuito dell’illegalità e dalla corruzione…
Già… non serve, d’altronde va bene così!!! 
Difatti, non è grazie a quel mondo sommerso, che riesce questa terra a sopravvivere…???

Quanto vale il vostro "non-voto"??? Nulla!!! Fatta la legge, trovato l’inganno…

Siamo tutti a conoscenza della bassa affluenza elettorale durante le ultime votazioni isolane… 
I siciliani, come la maggior parte dei cittadini del nostro Paese sono stanchi di questa “sterile” politica e ancor più dei suoi rappresentanti…
I numeri infatti, sono tutti a favore di quanti decidono d’astenersi oppure hanno presentano scheda bianca o ancor peggio, hanno usate quelle schede per descrivere il loro disgusto, riportando frasi scurrili che portano solitamente il Presidente del seggio ad annullarle… 
Ovviamente, quanto compiuto sopra… non serve a nulla, anzi favorisce propriamente quel sistema elettorale, che nella sostanza, si voleva contrastare…   
Si perché quelle modalità non hanno alcun valore giuridico e quindi non contano un caz….!!!
Eppure un modo per far emergere le proprie ragioni esiste, quanto poi questo serva a contrastare quel sistema clientelare e corruttivo, è un’altra cosa…
Si chiama… “Non voto” o meglio “ASTENSIONE ATTIVA”…
Infatti, procedendo con quanto sto per riportare, si potrà manifestare il proprio dissenso nei confronti dell’attuale politica…
La protesta consiste nel presentarsi al seggio, farsi registrare e solo dopo, rifiutarsi di ritirare la scheda, chiedendo di mettere a verbale le ragioni della protesta, ad esempio: “Rifiuto la scheda per protesta e chiedo che sia verbalizzato!”. Oltre a ciò, l’elettore (o meglio, il “non-elettore”), può anche aggiungere ulteriori motivi personali quali, ad esempio, “nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta”.
Sappiate sin d’ora, che molti di quei Presidenti di seggio, faranno in modo di opporsi a quella Vs. decisione (situazione che non possono compiere…) suggerendo di procedere (quanto vi verrà consigliato è formalmente vietato…) a quella espressione di voto (di protesta), attraverso una scheda bianca, ben sapendo quanto quella procedura, non rappresenti nella sostanza, quanto espresso dall’elettore e cioè il “non-voto!!! 
Infatti, anche le prefetture si sono dovute organizzare nel recepire l’orientamento del Ministero degli Interni (Circolare n. 19/2013) diramando le istruzioni per le operazioni di voto da impartire all’ufficio elettorale di sezione…
Infatti la nota, ha chiarito che il cosiddetto “non-voto con rifiuto della scheda” non è mai stato disciplinato da nessuna norma; la legge (Art. 62 DPR 361/1957) infatti, prevede solo il caso in cui l’elettore dopo essersi registrato e aver preso in mano la scheda, l’abbia riconsegnata senza andare in cabina. 
Quanto sopra avrebbe rappresentato un valore importante per i cittadini, in quanto questa norma avrebbe dovuto prevedere che l’elettore venisse riportato tra i votanti!!!
L’ipotesi del rifiuto della scheda doveva essere considerata del tutto identica a quella in cui l’elettore chieda di votare solo per alcune e non per tutte, le consultazioni di voto (ad esempio, votare per le regionali e non per le politiche).
Ebbene, in questi casi, il Presidente di seggio può (ma non “deve”, dice il Ministero) prendere a verbale la protesta dell’elettore e il suo rifiuto di ricevere la scheda, purché la verbalizzazione sia fatta in maniera sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta, “allegando anche gli eventuali scritti che l’elettore ritenesse di consegnare al seggio”. 
Da quest’ultimo passaggio, si comprende come gli elettori (anche al fine di non intralciare la regolarità e il rapido svolgimento delle votazioni), potranno scrivere a casa le ragioni della propria protesta da consegnare poi al seggio e farle allegare al verbale stesso.
Certo, sarebbe stato bellissimo, finalmente si potevano portare a conoscenza le proprie ragioni, ma purtroppo, come avviene solitamente nel nostro paese, fatta la legge… trovato l’inganno!!!
Infatti quegli stessi politici hanno fatto in modo che, coloro che rifiutano la scheda, non verranno conteggiati tra i votanti della sezione elettorale!!!
Come potete comprendere, in un modo o in un altro, con questi soggetti si resta sempre “fott..i” o se preferite la maniera educata… “raggirati“!!!
Il vostro parere non conta nulla, d’altronde ciò a cui tengono, si chiama “voto“!!!
A loro infatti interessa avere conferma di come verrà indirizzata quella vostra preferenza…
Essi per altro conoscono già i nominativi di coloro che si sono offerti all’interno di quelle proprie “segreterie” e sanno bene quindi oggi… di chi si possono fidare e di chi no!!!
Ah proposito… Voi da quale parte state???

Cercasi società "disponibile", con amministratore "prestanome", per aggiudicarsi contratti d’appalto a danno dello Stato!!!

Facevo stasera una riflessione…
Quanto sta avvenendo economicamente in questo periodo, costituisce per molti imprenditori, uno dei momenti più critici, per riuscire a condurre in utile, la propria attività commerciale…
Troppa burocrazia, tasse a dismisura, contributi per il personale esosi o certamente superiori rispetto alla media europea, banche che non danno credito, lo Stato che non da alcun finanziamento a sostegno dell’impresa o quei pochi fondi, vengono destinati alle solite imprese “amiche”, le stesse di quel sistema clientelare, ed infine ci sono i pagamenti, già quei pagamenti che non vengono mai rispettati, in particolare dagli enti pubblici…
Ecco perché in molti per voler fare impresa, tentano di adottare tutta una serie di espedienti oppure si legano a quella nota… “associazione mafiosa” che permette loro di usufruire non solo un percorso preferenziale, ma garantisce l’utilizzo di gran parte di quel denaro, solitamente di provenienza illecita…
D’altronde per quella associazione criminale, non si tratta di fare beneficenza, ma bensì d’investire in nuove imprese, estranee ai controlli degli uffici giudiziari, in quanto non risultano “collegate”… e soprattutto presentano amministratori dal pedigree cristallino…
Quanto sopra ovviamente, serve principalmente a compiere nuovi investimenti, soprattutto per inserirsi all’interno di quel mondo degli “appalti pubblici”, a cominciare proprio da quella categoria degli approvvigionamenti… 
Questi infatti, costituiscono per talune società, una vera e proprio “manna”, dato il corposo giro milionario che rappresentano, ma anche per un’altra caratteristica interessante, quella di poter godere di rapporti diretti con i funzionari pubblici, addetti agli ordini, i quali risultano solo in alcuni casi vincolati da un dettato normativo, mentre nella maggior parte dei casi, godono di ampi spazi di discrezionalità, che ovviamente – come abbiamo visto in questi anni – hanno dato purtroppo luogo a quelle abituali forme di reato, quasi sempre legate a corruzioni (atti contrari ai doveri di ufficio)!!!
Cosa aggiungere, voler credere che tutte le commesse abbiano oggi, connotati di trasparenza e imparzialità, lascia il sottoscritto con forti dubbi…
Se poi passiamo alla voce più considerevole, quella specifica dei lavori pubblici, ecco che allora la torta diventa più interessante e di quella fetta… tutti ne vogliono una parte!!!
Ed ecco il motivo per cui assistiamo continuamente ad inchieste delle procure, su giro di tangenti, consegne di mazzette a funzionari e dirigenti e a quanti avrebbero dovuto, nel frattempo… controllare!!!
Sono le motivazioni di tutta una serie d’attività illecite… che iniziano sin dalla aggiudicazione per continuare con l’apertura del cantiere: gestione del personale, movimenti terra, demolizioni, gestione dei rifiuti, fornitura dei materiali, alterazione delle percentuali previste nei leganti costituenti le basi di talune tipologie di forniture in opera, quali ad esempio i conglomerati cementizi o bituminosi, per continuare fino al completamento dell’opera con tutta una serie di certificazioni, permessi, verifiche, autorizzazioni burocratiche su qualità e sicurezza, tutti adempimenti necessari… ma che lasciano il tempo che trovano, d’altronde sono lacune e anomalie ben conosciute da tutti, soprattutto dall’ANAC…
Ora ad esempio, se prendiamo la procedura attualmente in corso per le gare d’appalto, questa ha certamente migliorato quel meccanismo corruttivo adottato fino ad alcuni anni fa, che faceva in modo che l’aggiudicazione fosse sempre indirizzata verso un gruppo d’imprese e dove ciascuna di esse, era parte integrante di un gruppo più esteso, con il quale si riusciva a condizionare le medie della gara d’appalto…
Per superare ciò si è passati all’offerta migliorativa: un’offerta cioè che contiene le proposte migliorative del progetto a base d’appalto e alle quali vengono attribuiti dei punteggi stabiliti…
Il problema è che il più delle volte è la stessa PA a condizionarne la gara… come??? Facendo pervenire (per le vie non ufficiali) all’impresa “amica”, il progetto definitivo, affinché la stessa possa preparare in tempo, l’offerta migliorativa richiesto dal bando, mentre le altre imprese concorrenti, si ritroveranno a causa della scadenza prossima, a dover compiere in tempi strettissimi, un lavoro di mesi… con il rischio inoltre, di venire (dopo quel lungo lavoro) eliminati, vista la discrezionalità personale, di chi dovrà di fatto giudicare il progetto…
Come si dice “fatta la legge trovato l’inganno” ed il nostro paese in questo… sembra essere specializzato!!!
Ed allora quindi, in una terra dove chi fa il furbo vince sempre o certamente non paga mai, ecco che in molti da tempo, preferiscono operare celati all’interno di una società, come quella sopra riportata…
D’altronde, ciascuno di essi pensa che, i ritardi con cui giungono i controlli e la possibilità d’usufruire d’importanti e noti studi legali per una eventuale difesa, permetterà comunque ad essi, di vivere agiatamente, situazione quest’ultima che, per le vie ordinarie corrette, ma soprattutto regolari e oneste… non avrebbe mai potuto avverarsi!!!

Alla ricerca della legalità perduta: la "prescrizione"!!!

La illegalità rappresenta certamente una delle piaga più nefaste per l’intera collettività, ma ciò che risulta ancor più grave, è aver dato l’impressione all’intera collettività, che per quei reati commessi, nessuno… ne prima e neppure dopo, paghi!!!
Così facendo, si è permesso ai cittadini d’allontanarsi dai veri principi educativi di legalità, mentre si insinuato nelle loro menti, quel tarlo che ritiene alla fine conveniente ispirarsi ad un ambiente sociale, improntato per l’appunto alla illegalità…
D’altronde come riportavo sopra, la storie realmente vissute dalle vittime della corruzione, hanno di per se evidenziato come, le cause e gli effetti di quelle ingiustizie, vadano ad incidere in maniera grave, non solo in ambito individuale, bensì anche in tutti quegli aspetti della vita economica e sociale…
Uno dei problemi che maggiormente condiziona la giustizia difatti in questo nostro paese, è rappresentata dai tempi necessari per poter giungere ad una sentenza… che il più delle volte, abbiamo visto, si esaurisce nella fase preliminare…
Si è accertato come una grossa fetta di quei processi giudiziari, sono decaduti ancor prima di giungere al dibattimento… tutto ciò grazie a quelle  “tecniche e strategie”, che permettono ad alcuni noti legali, di non superare la fase delle indagini preliminari…
Se si elaborano i dati degli ultimi dieci anni… realizzati dal ministero della Giustizia, si scopre come più di un milione e mezzo di processi, sono stati prescritti…
Stranamente… anche le leggi realizzate dai nostri governi… hanno comportato l’allungamento dei tempi di prescrizioni nella fase d’appello o di cassazione, quando poi si è scoperto come, la maggior parte di quei processi terminassero ancor prima, in quanto era di fatto intervenuta la prescrizione…
A volte viene da chiedersi che senso hanno questi processi… quando si sa già la fine… 
Certo, la prescrizione era nata per dare tempi certi!!!
Un tempo stabilito per legge dallo Stato per perseguire un reato ed esercitare di conseguenza quell’azione penale… ma si è visto che se quel tempo necessario si può esaurire… ed allora, non vi è più possibilità d’indagare e quegli eventuali indagati, non giungeranno mai ad un processo…
Su circa 100.000 fascicoli… in pratica si chiudono solo 1000 casi, fate quindi da voi le dovute proporzioni…
Ormai il dato è certo, la prescrizione è diventata una garanzia d’impunità… e ciò è dovuto al fatto, che coloro che dovrebbero fare in modo che le leggi abbiano a funzionare… sono gli stessi che fanno in modo che quest’ultime non funzionino… 
Difatti nessuno sceglie di patteggiare o di accedere al rito abbreviato, garantendosi uno sconto sulla eventuale condanna di circa un terzo… ed il motivo è proprio la “prescrizione”, che garantisce la possibilità, che per quei reati…. non si paghi affatto…
Già… “Fatta la legge… trovato l’inganno“…  un proverbio popolare di cui non si conosce l’autore, ma che rispecchia perfettamente il nostro paese e la sua saggezza popolare!!!

"Bail in" o "balle in"… quel posto!!!


Ormai è certo che dal 2016 le nuove norme europee prevedano che a pagare, nel caso di “crack” bancaria, saranno nell’ordine a pagare, gli azionisti, gli obbligazionisti ed anche quei poveri depositanti (certo dimenticavo… con una franchigia corrispondente a 100 mila euro).

Siamo alle solite… nessuno che fa bene il proprio dovere… 
Mancano come sempre i controlli e quando poi accadono fatti gravissimi come quello accaduto a un pensionato di Civitavecchia, dove per una “trappola” bancaria (perché solo così si può chiamare quanto avvenuto…) ed avendo scoperto di aver perso tutti i propri risparmi, ha deciso di togliersi la vita…
Ma dov’era la vigilanza bancaria??? Dov’erano gli ispettori della Banca d’Italia? Dormivano tutti o erano tutti complici con quei banchieri???
I controlli sono sempre in ritardo… ed il più delle volte sono quegli stessi impiegati, obbligati dalla propria banca, a influire e consigliare negativamente nelle scelte dei propri risparmiatori, consigliando il più delle volte, avventure finanziarie che poi si dimostrano, come abbiamo più volte visto… fallimentari.
Ed anche se, non si partecipa direttamente ad acquistare titoli d’investimento a forte rischio, su mercati considerati altamente pericolosi, ecco che alla fine… si paga lo stesso, per colpe che non si anno!!!
Basta infatti essere correntisti di una banca e si diventa di fatto soci di essa… partecipando però, esclusivamente ai debiti e cioè a quei danni che potrebbero derivare da operazioni che hanno messo a rischio il patrimonio posseduto…
I banchieri giocano… ed i risparmiatori pagano come tanti fessi!!!
Sono le solite procedure giuridiche, che contrastano continuamente con il buon senso civile…
Sei un azionista ed allora paghi… compri obbligazioni ed allora rischi e perdi tutto e se infine sei un semplice depositante, ed allora ecco che pensi forse di essere tutelato, non hai capito niente… i tuoi risparmi servono a coprire le perdite!!!
Mia nonna una volta diceva che la migliore garanzia… era quelle di conservare i propri risparmi sotto la mattonella e chissà se quelle parole -considerato quanto appena accaduto- non fossero profetiche di una grande verità!!!
Il bello che la nostra costituzione riporta che lo “Stato” incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme… peccato che nella stessa frase, non si sia aggiunto, che quella oculatezza servisse esclusivamente per salvare principalmente le banche!!!
Già lo stesso Stato che per questo salvataggio… non ha messo un euro, poiché l’intero onere è stato sostenuto dal complesso sistema bancario italiano, in particolare dai suoi correntisti, che hanno partecipato con i propri contributi, ordinari e straordinari, a quel debito che oggi ammonta a circa 3,8 miliardi di euro!!!
Da domani quindi caro correntista ricordati che anche per te varrà il “Bail-In” e quindi, se la tua banca andrà in crisi per una cattiva gestione, ecco che tu sarai chiamato, con i tuoi titoli o con quei risparmi finora accumulati, a partecipare alle perdite della tua banca…
Diceva Kin Hubbard: il modo più sicuro di raddoppiare il tuo denaro è di piegarlo in due e metterlo nella tua tasca…

Amore!!!

Quando si è innamorati si comincia sempre con l’ingannare se stessi e si finisce con l’ingannare gl’altri…questo è cio che il mondo chiama Amore!!!
Infatti scagli la pietra, chi senza peccato, nel corso della propria vita non abbia mai ingannato qualcuno…
Il problema non stà comunque sulla premeditazione, quello è un’altro argomento…piuttosto squallido…, quì si vuole arrivare a capire quando arriva un momento nel quale il rapporto sentimentale istaurato, inizia ad avere, al suo interno delle lacerazioni, più o meno profonde…, a volte queste basate anche sul niente…, su quella “stanchezza morale ” propria, che con il passare del tempo si fa sempre più intensa…
Ora viene il difficile come fare capire all’altra parte “innamorata”, che per voi la storia è finita…, che i vostri sentimenti sono alterati, che qualcosa in voi è cambiato e non vi fa provare le stesse emozioni…
L’altra parte non vi ascolta…non vuole ascoltare, non riceve…il collegamento è chiuso… state sbattendo contro una persona sorda…; e poi perchè, per quale motivo…, non può essere…non a me…!!!
Si non c’è peggio del dover giustificare…il voler far capire agl’altri le proprie sensazioni, soprattutto se queste sono discordanti con quelle del vostro partner…; e poi con quali parole, quali motivazioni, quale modalità e quali gesti adottare perchè tutto possa essere credibile…( non si vuole essere falsi… ma purtroppo le argomentazioni non trovano qualcuno disposto ad ascoltarle e accettarle…).
Ma dove finito il nostro amore…??? quell’amore che sembrava eterno…quell’amore indissolubile…che nessuno mai avrebbe potuto dividere…!!! c’è un altra…un’altro…ecco il primo pensiero va sempre ricercato all’esterno in quella naturale competizione di un eventuale terzo…chi è??? Perchè bisogna sempre cercare negli altri quanto invece non và in casa propria è un mistero….
E poi…quando si comincia un rapporto è ovvio che ognuna delle parti metta il meglio di se… è naturale…, nel cercare ovviamente di essere spontanei e di porgersi al meglio di se stessi, certamente i nostri difetti, le nostre manchevolezze, cerchiamo di non farle emergere sin da subito… e quindi queste verranno fuori con il tempo…o nella peggiore situazione nei momenti meno indicati…
Ovviamente in questa bilancia del dare c’è sempre chi da di più… e chi ovviamente da meno…non perchè voglia dare in maniera inferiore, ma perchè non riesce…, perchè ha già raggiunto il suo massimo…, perchè ha concluso quanto speravamo di ricevere…e non c’è più niente…anzi il niente!!!

Ok…è venuto il momento di giocarsi l’ultima carta… la carta di cuori…il Sesso!!! Finora sembrava che funzionasse… nessuno si è lamentato… almeno per “quello”… non sembra che ci fossero problemi…
Ahhhhh… non c’è peggio di chiedere di fare sesso ad una persona che non è ha voglia…!!! Che non desidera farlo…!!! Questo è un harakiri… un suicidio completo.
Avete voluto attirare la vostra attenzione, volevate coinvolgere il vs. partner è l’avete perso!!!
Ma perchè continuare a farsi del male??? Perche voler insistere quando tutto è perso…; il problema non siete Voi…sono le circostanze che portano a ciò…
Nulla si crea, nulla si distrugge…ma tutto si trasforma…
Antoine Lavoisier l’aveva enunciato come principio in Fisica…ma può essere accettato anche come principio di vita…!!!
Bisogna accetare quanto succede senza voler a tutti i costi programmarne il finale…

Noi non saremmo mai i registi della nostra vita… immaginiamo poi quella di un’altro/a; dobbiamo saper godere di quanto ci viene dato,  raccogliere e conservarne i gesti…l’emozioni e certamente nel ricordo di quelle brevi, intense situazioni, diverse l’una dall’altra, non sempre favorevoli…e quindi a volte bisogna deviare il percorso programmato…
Certo da più fastidio quando sono gl’altri che cambiano il programma e voi dovete solo e soltanto accettarne le conseguenze…ma come si dice… ” è meglio fermarsi che continuare il mal cominciato cammino…”!!!
Bisogna sempre essere innamorati di se stessi per poter fare innamorare gl’altri di noi!!!
Come la vita, l’amore non è eterno… anch’esso nasce, cresce e alla fine muore… soltanto alimentato e completato da quella misteriosa energia, con un pò di fortuna si traforma e si trasferisce da generazione a generazione, prima nei figli e poi nei nipoti… A volte perchè ciò possa avverarsi bisogna ingannare sia il tempo che anche coloro che ci amano…; ma Voi dovete sempre ricordare di ricercare la vostra felicità e non quella altrui…per poter raggiungere in maniera serena a quella lealtà ( cui finora avete fatto potuto fare a meno) da sempre ricercata  e di poterla quindi condividere con coloro che avete finalmente scelto quale vostro partner…