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Tribunale di Messina: dopo il primo, secondo e terzo livello, ora… sembriamo essere giunti al quarto!!!

Non ricordo più quanti post ho realizzato su quel Tribunale “peloritano”

Già… non so più se quel “pelo” sia da intendersi alla catena montuosa oppure faccia riferimento a quel detto “Il lupo perde il pelo ma non il vizio“, che proprio nel caso specifico sembra essere molto appropriato…

E quindi, dopo aver scritto tutta una serie di post sull’argomento:

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/07/ecco-come-le-sentenze-al-tribunale-di.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/07/ah-sentenze-truccate-messina-da-non.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/08/terzo-livello-ah-finalmente-qualcosa.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/02/messina-quei-professionisti.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/03/messina-talpa-in-tribunale.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/11/sono-sconcertato-da-un-post-pubblicato.html

di oggi la notizia che è stata sgominata una vera e propria cellula di cosa nostra che per anni ha condizionato la vita pubblica messinese…

Il tribunale di Messina ha infatti deciso 21 condanne e nove assoluzioni nell’inchiesta scaturita dall’operazione Beta, che aveva nei mesi scorsi già sgominato un comitato di affari tra imprenditori, funzionari ed esponenti mafiosi che per l’appunto organizzavano appalti e lottizzazioni…

Gli indagati coinvolti di cui trovate i nomi presso il link: https://livesicilia.it/2020/12/23/lombra-dei-santapaola-su-messina-21-condanne-per-linchiesta-beta/?refresh_ce sono stati accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, turbata libertà di incanti…

Non posso anticiparvi l’informazione, ma sono (quasi) certo che a breve assisteremo ad un nuovo “quinto livello”, già di corruzione e malaffare… 

Finalmente si potranno scoprire i nomi di chi ha di fatto partecipato a quelle precise negligenze ed omissioni di un sistema  altamente corruttivo; si potranno così integrare a quel folto numeri di funzionari pubblici già condannati, gli stessi che come loro, hanno mostrato essere – grazie alle provvidenziali inchieste compiute – veri e propri “infedeli” dello Stato!!!

Non ci resta quindi che sperare…