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Incidente sul lavoro a Leini: dubbi e riflessioni sulla dinamica della tragedia.

Come molti di voi, ho appreso con sgomento la notizia riportata dal Tg1 riguardante la morte di un operaio di 35 anni, precipitato dal tetto di un capannone durante un intervento sul cantiere. La caduta, stimata intorno ai dieci metri, è stata purtroppo fatale. 

Tuttavia, da esperto in materia di sicurezza con oltre trent’anni di esperienza, non posso fare a meno di esprimere alcuni dubbi sulla dinamica dell’incidente.

Mi presento: mettendo da parte la passione di scrivere come “blogger”, svolgo da sempre l’incarico di R.S.P.P. (oltre che di Coordinatore della sicurezza e formatore), ed ora, pur non conoscendo i dettagli specifici di quel cantiere né il nome del collega responsabile, mi sento in dovere di fare alcune considerazioni tecniche. 

Dal servizio televisivo, ho potuto osservare il ponteggio utilizzato dai lavoratori e, con tutta onestà, devo dire che raramente ho visto un cantiere così ben organizzato dal punto di vista della sicurezza. Quel ponteggio, a mio parere, era realizzato in modo tale da rendere quasi impossibile una caduta accidentale, a meno che non si sia verificato un atto volontario o un intervento esterno di natura dolosa.

A supporto di questa ipotesi, aggiungo un ulteriore elemento: il comportamento dei colleghi dell’operaio dopo l’incidente. 

In casi del genere, come previsto dalla formazione di Primo Soccorso, è fondamentale contattare immediatamente il 118 e attendere l’arrivo dei soccorsi qualificati, evitando di spostare l’infortunato per non aggravare eventuali traumi alla colonna vertebrale o agli organi interni. Invece, sembra che i colleghi abbiano trasportato l’uomo in ospedale senza seguire queste procedure, un dettaglio che solleva non pochi interrogativi.

Inoltre, dalle informazioni disponibili, emerge che l’operaio non era dotato dei necessari dispositivi di protezione individuale (DPI) anticaduta, come imbracature, cordini, sistemi di ancoraggio o linee vita. Questo aspetto, unito alle dichiarazioni iniziali dei colleghi (che avevano parlato di un incidente domestico), non depone a loro favore e lascia spazio a numerose domande.

Parlare di “giallo” potrebbe sembrare eccessivo, ma è innegabile che ci siano elementi che richiedono ulteriori approfondimenti. Le indagini in corso dovranno chiarire cosa sia realmente accaduto, anche se sono convinto che, a livello strutturale, il ponteggio rispettasse tutte le norme di sicurezza previste per i lavori in quota.

Resto in attesa degli sviluppi delle indagini, nella speranza che si faccia piena luce su questa tragica vicenda.

Tragedia in volo: quali segreti nasconde l’aereo caduto in Kazakistan?

Ieri ho sollevato alcune domande su un evento che era sembrato passare sotto silenzio nei grandi media: la tragica caduta di un aereo nel Kazakistan occidentale.

Con 67 persone a bordo, di cui 38 purtroppo decedute, l’incidente è circondato da dettagli che sollevano più domande che risposte.

Oggi, nuovi elementi emergono, delineando uno scenario inquietante. 

Secondo media ucraini e russi indipendenti, e riportato anche da Euronews citando fonti governative azere, il velivolo potrebbe essere stato abbattuto da un missile terra-aria russo. 

Questa teoria contraddice nettamente la prima versione fornita dall’Azerbaigian Airlines, che aveva inizialmente attribuito l’incidente a uno scontro con uno stormo di uccelli. Curiosamente, questa spiegazione è stata successivamente ritirata senza ulteriori dettagli.

Le immagini dell’aereo precipitato, analizzate da Meduza, mostrano tracce compatibili con un impatto da missile nella sezione di coda. Alcuni sopravvissuti hanno addirittura riferito di aver udito un’esplosione mentre l’aereo era ancora in volo.

Secondo la Reuters, che cita quattro fonti azere, il velivolo sarebbe stato colpito da un missile appartenente al sistema di difesa aerea russo. Nel frattempo, sono state recuperate le scatole nere del velivolo, che potrebbero fare chiarezza sulle reali dinamiche dell’incidente, ma i risultati delle analisi richiederanno tempo.

Le dichiarazioni ufficiali da parte del Kazakistan, della Russia e dell’Azerbaigian ripetono che “non c’è alcun interesse nel nascondere informazioni”. Tuttavia, la dinamica degli eventi e la reticenza iniziale a fornire dettagli concreti alimentano i sospetti.

La vera domanda che mi sono posto fin dall’inizio rimane senza risposta: chi c’era a bordo di quel volo per giustificare un’azione così estrema? Quali interessi o tensioni geopolitiche potrebbero aver trasformato un volo civile in un bersaglio?

Se l’aereo è stato davvero abbattuto, chi avrebbe tratto vantaggio da un’operazione tanto efferata? Siamo davanti a un tragico errore o a un atto deliberato con implicazioni molto più profonde di quanto ci venga detto?

In un mondo in cui le informazioni viaggiano rapide ma selettive, non possiamo accontentarci di spiegazioni sommarie.

Sì… è nostro dovere continuare a chiedere – come media indipendenti – cosa si nasconde dietro il mistero nei cieli del Kazakistan?

Un Mistero nei cieli: L’abbattimento dell’aereo in Kazakistan cosa nasconde?

L’incidente aereo in Kazakistan sta sollevando molte domande e alimentando dubbi su una possibile verità che finora si è cercato di tenere celata….

Le immagini ora disponibili nei social mostrano segni evidenti che potrebbero indicare un abbattimento dell’aereo, piuttosto che un semplice incidente tecnico o umano. 

Ci sono diversi multipli visibili sulla fusoliera dell’aereo, che sembrano compatibili con impatti di proiettili o esplosioni mirate. 

Questo dettaglio, sorprendentemente, non è stato in queste ore affrontato dai notiziari principali.

Già… nelle dichiarazioni ufficiali si è parlato esclusivamente del bilancio delle vittime e del nimero dei sopravvissuti che secondo la procura generale dell’Azerbaigian varia da ora in ora, con all’incirca  32 superstiti, mentre il ministero kazako delle emergenze ne conta soltanto 29. 

Anche il numero totale delle persone a bordo è stato rivisto più volte, passando da 67 a 69, inclusi 5 membri dell’equipaggio. 

Fino ad ora, le autorità hanno recuperato solo 4 corpi dal luogo dello schianto. 

Ovviamente questa incertezza nei numeri e nei fatti contribuisce ancor più ad alimentare i sospetti e quindi il mistero attorno all’accaduto.

La vera domanda che mi pongo è: chi c’era su quel volo che avrebbe potuto essere un obiettivo sensibile? Quali interessi avrebbero potuto giustificare un’azione così drastica? Se l’aereo è stato abbattuto, chi aveva interesse ad eliminare qualcuno a bordo?

È evidente che qualcosa di molto più complesso si nasconde dietro questo disastro e vedrete che nei prossimi giorni scopriremo il nome e/o i nomi di coloro che dovevano essere eliminati!!!

Le immagini, combinate con le incongruenze nei resoconti ufficiali, suggeriscono senza alcun dubbio che non si tratta di un semplice incidente. 

La comunità internazionale e i media indipendenti devono indagare a fondo per chiarire cosa è realmente successo e portare alla luce la verità.

Questo incidente mette in luce il drammatico scenario di un mondo in conflitto diffuso, dove i cittadini diventano inconsapevolmente pedine di giochi più grandi. 

È giusto perire così, senza possibilità di scelta, solo perché qualcuno ha deciso?

La verità è che non possiamo accontentarci di risposte vaghe o di insabbiamenti. 

Meritiamo risposte chiare, trasparenti e giustizia per le vittime. 

Sebbene non sia detto che queste risposte arriveranno facilmente, il tentativo di celare tutto non durerà a lungo: la verità, prima o poi, emergerà.

Non ci resta quindi che aspettare, consapevoli che dietro ogni mistero vi è una complessa rete di interessi.

Per il bene delle vittime e della giustizia, è nostro dovere continuare a fare domande e pretendere risposte.

Si certo: l’elicottero in cui è morto il presidente iraniano Raisi è caduto per colpa delle condizioni meteo…

A scriverlo è il rapporto finale delle indagini compiute sui rottami dell’elicottero che ha provocato la morte del presidente Iraniano Ebrahim Raisi….

Dal rapporto si evince come siano state le condizioni complesse, climatiche e atmosferiche, ad aver fatto precipitare quel veicolo…

Quindi nessuna azione criminale, nessun sabotaggio e neppure un eventuale intervento militare – come descritto immediatamente dopo l’incidente dal sottoscritto – attraverso l’uso di una tecnologicamente avanzata – vedasi link: 

– http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/iran-accident-or-murder-that-is-question.html

– http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/iran-ecco-le-armi-ipotizzate-dal.html

Ma d’altronde cosa avrebbero potuto dire, non vi è alcuna prova per smentire che, quanto dal sottoscritto riportato, potesse essere errato!!! Già… vorrei sapere in quali modi quegli investigatori averebbero compreso cosa ha provocato quel “blackout” che ha fatto precipitare poi l’elicottero… 

Non ne hanno idea, non conoscono minimamente quell’evoluta teconolgia  e quindi, non saprebbero dimostrare un possibile attentato ed allora cosa fanno, la cosa più ovvia, dichiarano che è stato un incidente, già… a causa di una fitta e densa massa di nebbia che avrebbe provocato la collisione dell’elicottero con la montagna.

Quanti elicottero che ogni giorno si alzano in volo dovrebbero quindi – secondo quel ragionamento – precipitare, per un po’ di nebbia o qualche goccia di pioggia??? 

Ma della scatola nera non si dice nulla, già… ci si è dimenticati appositamente di verificarla oppure essa evidenziava in maniera chiara come quel veicolo stesse volando senza alcun problema e soprattutto ad una quota corretta, certamente superiore e quindi impossibile che si potesse scontrare con una parete rocciosa, facendo ahimè precipitare l’equipaggio, dal Presidente Raisi agli assistenti di volo, insieme a ministri e funzionari… 

Ecco, forse sono questi i soggetti su cui si dovrebbe approfondire…

Sì… forse necessitava investigare di più su quest’ultimi, se non vi fosse ad esempio qualcuno tra quei passeggeri che avesse evidenziato di non esser più in sintonia con le attuali politiche di governo – rappresentate come ben sappiamo dal “Consiglio dei Guardiani” – e che quindi forse a causa di quelle idee un po’ troppo liberali, si sia entrati apertamente in linea di collisione con chi comanda attualmente il paese, gli stessi individui che hanno preferito sacrificare tutti, anche chi – ahimè – nulla entrava con quelle idee progressiste!!!

Il Baleyan è naufragato??? Ma… come Darby Shaw non sono alquanto convinto!!!

Diceva Agatha Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».

Ora, leggendo quanto accaduto vicino a Palermo, precisamente a Porticello, mi riferisco al naufragio che ha provocato l’affondamento della barca di 50 metri “Baleyan” battente bandiera inglese, stranamente affondata a causa del maltempo intorno alle 5 del mattino, beh… qualche dubbio mi è sorto…

Innanzitutto sono le persone decedute ad aver creato nel sottoscritto le perplessità, mi riferisco al magnate Mike Lynch e al presidente di Morgan Stanley Bloomer, ma non solo, poiché “casualmente” si è appreso che anche il suo socio, Stephen Chamberlain, coimputato insieme a Lynch nel processo per frode statunitense sulla vendita di Autonomy a Hewlett-Packard, è morto dopo essere stato gravemente ferito in un incidente stradale…

Ecco quindi che quel detto della scrittrice Agatha Christie ha immediatamente acceso una lampadina… e auspico che qualcuno non abbia – leggendo ora questo mio post – voglia di spegnerla!!!

Già…  non vorrei finire come “Darby Shaw”, la studentessa di legge – interprete del romanzo di John Ghrisham “Il Rapporto Pellican”, che senza alcun ragione, ma soltanto per impulso personale, aveva scritto un rapporto inerente gli omicidi di due giudici della Corte Suprema (già… uno ucciso da un colpo di pistola e l’altro assassinato in un cinema a luci rosse), per poi finire ella stessa al centro di una tribolazione messa in atto da una organizzazione che, proprio a causa di quell’ipotesi formulata, ha provato in tutti i modi ad ucciderla….

Poche ore dopo il naufragio dello yacht Bayesan del tycoon britannico Michael Lynch al largo della costa di Palermo, si è appreso che anche Stephen Chamberlain, coimputato di Mike Lynch nel processo per frode statunitense sulla vendita di Autonomy a Hewlett-Packard, è morto dopo essere stato gravemente investito da un’auto nel Cambridgeshire sabato mattina ed era stato ricoverato ancora vivo, per poi esser sopraggiunta la notizia della morte…

Sembra che Chamberlain abbia dovuto affrontare le stesse accuse di frode e cospirazione del suo ex capo Linch per aver presumibilmente pianificato di gonfiare il valore di “Autonomy”, allora la più grande azienda di software della Gran Bretagna, prima che fosse venduta e dopo aver lasciato nel 2012 la società, ha lavorato come direttore operativo per la società di sicurezza informatica “Darktrace”. 

Entrambi gli uomini erano però stati assolti da tutte le 15 accuse da una giuria a San Francisco a giugno.

Certo è strano che entrambi gli episodi siano accaduti nel medesimo periodo e ancor più singolare che nessun testimoni abbia assistito all’investimento stradale o alle cause che hannod etermonato l’affonfamento del veliero inglese…

Toccherà ora ai sommozzatori dei vigili del fuoco verificare quali reali cause hanno determinato l’affondamento e se vi sono dei cadaveri ancora presenti all’interno dello scafo…

Ricordo inoltre (mancava infatti il terzo indizio per fare la prova…) che della comitiva facevano parte anche il CEO della società di Lynch, Chris Morvillo e la moglie di quest’ultimo, Nada, purtroppo anche di quest’ultimi non si hanno notizie…

IRAN: ecco le armi ipotizzate dal sottoscritto per abbattere l’elicottero del Presidente Raisi!!!

Quando ho scritto il post “IRAN: Accident or murder? That is the question!!!” – vedasi link:

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/iran-accident-or-murder-that-is-question.html – molti avranno pensato che l’ipotesi descritta dal sottoscritto fosse parecchia fantasiosa…

Beh… a differenza di quanto poteva apparire l’articolo, proprio di poche ore fa la notizia che la Corea del Sud si appresta a diventare il primo paese al mondo a utilizzare armi laser nel suo esercito. 

Hanno scelto quale nome per il programma laser “Star Wars” e sembra che queste armi siano talmente invisibili ad occhio umano e capaci di bloccare i motori e le apparecchiature elettriche inviando semplici fasci di luce per 10-20 secondi…

Nel mio precedente post avevo anticipato di come che l’esercito australiano avesse testato l’utilizzo di armi laser contro i dorni e quindi queste nuove armi confermano ancor più l’ipotesi che quanto accaduto all’ex Presidente Raisi, potesse non essere del tutto accidentale…

Premetto che i miei post non hanno alcuna volontà di confermare che vi sia stato un attentato, come d’altronde non credo che vi sia un paese – attualmente in contrasto con le politiche dal Consiglio dei guardiani – che possa aver architettato di voler abbattere quell’elicottero, ma certamente resto dell’idea che ogni azione compiuta per destabilizzare l’attuale governo iraniano, viene vista da molti come un piccolo passo verso quella desiderata possibilità di riuscire a scatenare una rivoluzione civile…

Una cosa è certa l’impiego di armi laser o armi a energia diretta sono di fatto già utilizzate ed evidenziano di riuscire a colpire qualsivoglia oggetto in movimento senza l’utilizzo di pilota, ma soprattutto permetteranno in un prossimo futuro di sfruttarle in ogni campo avendo queste un’ampia possibilità di utilizzo, già grazie alla potenza variabile dell’energia impiegata.

 Pensavamo che tutto questo fosse fantascienza, ma purtroppo è la realtà!!!     

IRAN: vince il riformista…

Naturalmente come avevo riportato in precedenza, i nuovi poteri del presidente Massoud Pezeshkian saranno ora sottoposti al controllo vigile della Guida Suprema Ali Khamenei e delle sue guardie rivoluzionarie, ma forse chissà potrebbero esserci dei cambiamenti nella politica estera ed una minore repressione interna…

Comunque la circostanza che a vincere sia stato un riformatore è già un passo avanti… quantomeno la sua vittoria ha suscitato nella parte di popolazione iraniana femminile la speranza che qualcosa possa iniziare a cambiare per passare ad un sistema più democratico e soprattutto meno radicale.

Ora il problema è comprendere se il nuovo Presidente riuscira ad attuare quanto ha detto durante le elezioni o per meglio dire se gli permetteranno di compere quel passo fondamentale per riportare maggiore democrazia dove attualmente manca…

Certamente più moderato dei suoi contendenti si è dimostrato poco allineato con la politica ultra conservatrice del regime iraniano, ed ora certamente proverà a riaprire un dialogo a favore dell’Occidente, cercando di diminuire le sanzioni mondiali e il blocco posto in atto, ma non solo, proverà ad allegerire la posizione rigida prevista di indossare l’hijab, il velo utilizzato dalle donne musulmane per coprire la testa e il collo, che come sappiamo, ha provocato parecchie morti, in particolare tra molte ragazze adolescenti. 

Credo che siano state queste aperture a far ritornare al voto una parte degli elettori, in particolare molte donne che avevano di fatto boicottato le elezioni, sì…  per non legittimare il regime!!!

Credo però che anche dal governo centrale si sia compreso che fosse giunto di limare certe posizioni, altrimenti il rischio di una rivolta popolare era pronto a scatenare una guerra civile, ed è il motivo che ha spinto il governo centrale a ridurre le attuali politiche di controllo e soprattutto di repressione…

Nel mio ultimo post, parlando dell’incidente occorso all’ex Presidente Raisi, avevo riportato che qualcuno poteva avere un qualche interesse affinchè si verificasse…

Innanzitutto dall’estero, perché la morte di Raisi e le nuove elezioni hanno certamente modificato lo stato di fatto e creato ora un’alternativa, poi… quanto positiva quest’ultima possa divenire nel tempo non lo sappiamo, ma certamente allo stato attuale un cambiamento vi è stato!!!

Dall’interno non sappiamo cosa è realmente accaduto, ad esempio qualcuno poteva aver provato a prendere il posto dell’ex Presidente, ma poi per motivi che non conosciamo, ha dovuto soprassedere, come d’altronde potrebbe essere che il Presidente Raisi avesse improvvisamente deciso di realizzare dei cambiamenti con nuove aperture democratiche, ma quest’ultimi, non essendo stato approvati dal Consiglio dei guardiani, hanno determinato quanto abbiamo visto…

Certo sono tutte ipotesi che a prima vista non possiedono alcun fondamento, già “campate in aria”, ma chissà se poi è realmente così. Mi sembra di rileggere il “Rapporto Pellican” di John Grisham.  

Mahmoud Ahmadinejad si candida alle presidenziali per battere Khamenei!!!

Le donne iraniane, se potranno votare liberamente, sono certo che preferiranno l’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad ad un uomo scelto dalla guida suprema Khamenei…
D’altronde, l’incidente del Presidente Raisi causato da un malfunzionamente dell’elicottero su cui viaggiava, ha stravolto tutti i programmi e certamente queste elezioni stanno creando non pochi problemi al regime iraniano…
Infatti, sono in molti a prevedere che la corsa di Ahmadinejad potrebbe finire ancor prima d’iniziare, perché il Consiglio dei Guardiani – l’organo a cui è demandato il vaglio dei candidati e che entro l’11 giugno dovrà pubblicare la lista dei candidati ufficialmente ammessi – farà in modo di bloccare quella candidatura!!!
D’altronde non bisogna dimenticare come già una volta quel suo tentativo di candidarsi è stato bloccato, mi riferisco al 2021, quando Ahmadinejad era in carica e sfidò apertamente la guida religiosa.
Già… serve a poco essere stato leader del Paese o membro dell’élite delle Guardie rivoluzionarie, in quanto a decidere su tutti sarà Ali Khamenei!!!!
Difatti, sono molti i suoi oppositori  – attualmente esiliati – ad aver dichiarato che, in queste ore, si stanno compiendo le prove per consacrare il “prescielto“, già… l’uomo indicato come l’eminenza grigia che muove le fila del regime…
Ed allora, per chi non lo sapesse, questo è il nome del secondo genito della guida suprema, già… Mojtaba Khamenei!!!

Mafia Capitale??? No… ma quale mafia…

Se pur oggi sono stato vittima mio malgrado (insieme alle mie figlie) di un incidente stradale, finito immediatamente in una testata giornalistica: 
http://www.lurlo.info/it/auto-fa-testacoda-in-tangenziale-traffico-rallentato/ 
e dovendo quindi cambiare quel mio spensierato programma, sono rientrato nuovamente a casa, ed allora eccomi qui a completare un post che, avevo iniziato a preparare ieri sera, dopo aver ascoltato della sentenza su “mafia-capitale” che, per quanto si è compreso, nulla possiede di “associazione mafiosa”…

Credo difatti che la stessa procura di Roma, sarà rimasta allibita o – secondo un mio parere – alquanto sorpresa d’apprendere del mancato riconoscimento della componente mafiosa (Art. 416 bis), se pur su quella vicenda (si è d’altronde all’inizio…) vi sono ancora da compiere due gradi di giudizio, ma soprattutto ritengo che dovranno emergere, molti di quegli intrecci, che finora sono stati occultati o quantomeno, non sono stati rivelati…
Ormai… il sottoscritto ha compreso come funzionano le vicende giudiziarie in questo paese, in particolare quando queste presentano al loro interno (oltre a quei componenti criminali…), personaggi pubblici importanti, uomini appartenenti a quel sistema politico/istituzionale, che determina l’ago della bilancia di quel potere che di fatto, controlla e gestisce tutto…     
Potrei considerarla una vera e propria strategia “giuridica“, nella quale solitamente al primo grado… si ha una sentenza favorevole, al secondo grado una condanna e al terzo una piena assoluzione!!!
Quante volte abbiamo visto sentenza analoghe, non è certo la prima volta che succedono circostanze simili, in particolare qui da noi in Sicilia, quando si è trattato di includere la parola mafia a certe vicende “scottanti” giudiziarie…
La cosa assurda, è che anche i nostri media, avevano definito la vicenda “mafia- capitale”, per cui, qualcosa di mafioso, ci doveva pur essere, eppure in quel processo si è riusciti, ad eliminare anche quel giudizio…
Certo l’opinione pubblica resta alquanto sbigottita… e tutto ciò determina una critica considerazione al lavoro di quei pubblici ministeri, che si vedono annullare tutto il lavoro compiuto… mettendo quasi in dubbio, che quanto fatto, fosse totalmente errato!!!
Qualcuno potrebbe obbiettare che in fondo il Tribunale di Roma ha soltanto ridimensionato il 416 bis, derubricandolo a semplice 416, e cioè, associazione per delinquere…
Bene… buono a sapersi, la prossima volta che qualche soggetto vorrà costituire una associazione criminale, sa oggi, entro quali parametri dovrà rimanere per non incorrere in una organizzazione “mafiosa”…
D’altronde è stato chiarito che, non vi è stata di fatto una coercizione violenta per intimidire gli imprenditori… quest’ultimi, pur di ottenere gli appalti, si sono spontaneamente sottomessi… 
Certo nessuno dice… che il più delle volte, una frase detta è più pericolosa di un gesto violento, non per nulla si dice che “le parole sono peggio di uno schiaffo“.
E’ ovvio che il Tribunale così facendo, ha di fatto cancellato questa tesi… anche perché in caso contrario si sarebbero spalancate le porte di un precedente giuridico pericolosissimo…
Sicuramente ora, la procura di Roma, ricorrerà in appello, come sempre…
Ricordate cosa diceva il candidato Cetto La Qualunque, nel film “Qualunquemente??? 
La Mafia non esiste… è un’invenzione della stampa!!!
Ed ora… ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma!!!

Londra: la Grenfell Tower e tutte le falsità raccontate a noi per quel 11 Settembre 2001.

Londra, il fumo sta svanendo e si comincia a vedere ciò che resta del Grenfell Tower…
Un grattacielo grigio-scuro, ridotto così, per essere stato completamente avvolto dalle fiamme ed ora, si presenta immobile… in quel suo scheletro d’acciaio…

Si sta discutendo molto sui media, sia sul  rogo, che ha causato un numero impressionante di vittime e feriti (attualmente sono 30 i morti -di cui una coppia veneta- 24 feriti e più di 70 dispersi…), che per la mancata predisposizione di un adeguato sistema di sicurezza…
Ma il sottoscritto, non vuole riprendere questa notizia tragica, ma desidera evidenziare soltanto, quanto a suo tempo avevo scritto sul crollo delle torri gemelli: http://nicola-costanzo.blogspot.it/2011/05/bin-laden-e-vivo_03.html… e di come, in tutti questi anni, si è cercato di reprimere la verità!!!

Lo si vede bene, è lì dinnanzi a noi… lo scheletro di un grattacielo, come giusto che sia, dopo un grave incendio, come quello appena accaduto…
Come potete vedere… nessun crollo su se stesso, nessun ipotetico attentato che ne abbia indebolito chissà quale fondamenta e soprattutto, nessun aereo in circolazione… a cui dare eventuali responsabilità sul disastro!!!
Ormai su quanto accaduto a Londra sappiamo tutto, come in egual maniera, di quei due grattacieli al di là dell’oceano… conosciamo ogni particolare!!!
Chissà… forse un giorno finalmente, ci verrà rivelato quanto realmente è accaduto in quello sciagurato giorno del 11 Settembre 2001.
Io comunque… la verità, credo di conoscerla già!!!