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Le inchieste sui presidenti di "Confindustria", sembra che non finiscano mai!!!

Non so che dire… 
Abbiamo visto tutti quanto accaduto ai presidenti di questa associazione nella nostra regione (Sicilia), ed ora anche il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, è stato indagato per finanziamento illecito ai partiti,  per averlo elargito -secondo l’inchiesta -ad una candidata di Forza Italia (Lara Comi), 31 mila euro per le elezioni Europee… 
Secondo i pm che indagano nell’inchiesta della Dda sulle tangenti a Milano e Varese, il presidente Bonometti avrebbe effettuato il pagamento attraverso un meccanismo: la cifra sarebbe stata riconosciuta in cambio di un testo di poche pagine, che poi è risultata scaricabile su un sito di tesi di laurea online. 
Una fattura da 31 mila euro emessa nel gennaio 2019 dalla “Omr holding” alla società “Premium Consulting Srl”, tra i cui soci figura proprio Lara Comi e secondo gli inquirenti, si tratti di una forma di finanziamento illecito. 
Tra l’altro con la stessa accusa sono stati iscritti nel registro degli indagati altri imprenditori… che avrebbero utilizzato eguale metodologia di cui sopra e cioè acquistando una consulenza di poche pagine – tra l’altro sembrano essere “copiate” – a fronte di un compenso di 40 mila euro!!!
In particolare ciò che ha insospettito le forze dell’ordine, è che il fatturato di una di quelle azienda era all’incirca 200 mila euro… e quindi la somma versata per la consulenza rappresentava il 20%  di quel loro fatturato… 
L’altra circostanza assurda è che si è voluta pagare una consulenza basata su una tesi di laurea intitolata “Metodi statistici per il web marketing”; denaro che si sarebbe potuto tranquillamente risparmiare, essendo la tesi presente online e firmata dal laureando, Antonio Apuzza.
Cosa dire… l’industriale bresciano vicino agli ambienti di Forza Italia, è stato sentito come persona informata sui fatti e successivamente gli è stata contestata l’accusa di finanziamento illecito e nello stesso tempo le forze di polizia, Gdf  e Carabinieri, hanno ascoltato ulteriori testimoni e indagato legali, direttori generali, assessori, dirigenti e responsabile di uffici tecnici…
Un sistema di corruzione talmente esteso che va dalla Lombardia al Piemonte!!!
E dire che Confindustria nasce principalmente per “partecipare al processo di sviluppo della società italiana, contribuendo all’affermazione di un sistema imprenditoriale innovativo, internazionalizzato, sostenibile, capace di promuovere la crescita economica, sociale, civile e culturale del Paese”
Osservando quanto finora accaduto, si ha come l’impressione che qualche capitolo del loro “Statuto” non sia stato ben compreso da quei suoi dirigenti nazionali… 
Ci auguriamo di non dover assistere in futuro ad ulteriori inchieste giudiziarie, perché una cosa è indubbia: Confindustria non sta facendo bella figura!!!

Davvero ripugnante dover leggere ancora una volta: "sentenze pilotate"!!!

L’hanno definito il “Sistema Siracusa”!!!
A giudizio sono finiti il giudice Nicola Russo ex presidente del Cga, Raffaele Maria De Lepsis e l’ex giudice della Corte dei Conti, Luigi Pietro Maria Caruso…  
Oltre a loro, è stato accusato di corruzione in atti giudiziari il deputato dell’ARS, Giuseppe Gennuso.  
Dalle carte dell’indagine della Procura di Roma è emerso che ci si troverebbe di fronte ad un sistema corruttivo, messo in pratica attraverso l’intervento dii tre giudici amministrativi, che in cambio di “mazzette” – si parla di circa 150.000 euro – vendevano sentenze…
L’indagine è iniziata grazie alle dichiarazioni di due legali che hanno dato il via a tutta una serie d’intercettazioni e verifica dei flussi finanziari… 
Il “modus operandi” è sempre lo stesso, tangenti per agire su alcune sentenze, come ad esempio quella contestata all’ex presidente del Cga, che sarebbe intervenuto – in qualità di presidente del collegio – nella vicenda relativa al ricorso del deputato G. Gennuso, a causa della sua mancata elezione alle amministrative del 2012…
Difatti, il tribunale amministrativo annullò quel risultato elettorale, favorendo per l’appunto il Giannuso che venne rieletto alla successiva tornata elettorale!!!
Certo che se dovessi definire la magistratura alla luce dei fatti emersi di corruzione compiuti in questi anni – da taluni suoi uomini – il termine che mi viene senza indugio in mente è: “associazione per delinquere”!!!
D’altronde come si vuole definire una giustizia senza regole, dove all’interno di quei tribunali vi sono circostanze ambigue che fluttuano a secondo dell’avidità del giudice o ancor peggio del prestigio e/o dal potere degli imputati, ed anche da quel lavoro sagace di abili avvocati, maghi nell’arte di comprendere su quale magistrato indirizzare quel processo a cui sono stati chiamati…
L’importante dopotutto per quei partecipanti alle collusioni, è che alla fine, tutto venga “messo a posto”, ovviamente, seguiranno vantaggi equamente suddivisi…
Certo è che questo ennesimo episodio rappresenta uno sfregio per noi cittadini che come il sottoscritto crede ancora nella giustizia e soprattutto in molti suoi uomini, onesti e professionali… ma nello stesso tempo provo per ciascuno di quei loro colleghi corrotti, un’avversione che potrei definire peggiore di quella stessa che provo per i soggetti definiti “mafiosi”!!!
Si… perché a loro non può essere concessa alcuna giustificazione per quell’ignobile comportamento e non mi vergogno di dire che – se potessi sostituirmi a loro – li condannerei con la reclusione a vita!!!

Ma che vita è… passar la propria esistenza da "indagato??? Silvio Berlusconi…

Abbiamo letto alcuni giorni fa di come il “Cavaliere” sia stato per l’ennesima volta indagato per corruzione…
Credo che tutto abbia avuto inizio ben trent’anni fa, eravamo nel 1988, quando fu processato per l’inchiesta su falso in bilancio e appropriazione indebita con la sua società “Fininvest”…
Ho scoperto l’altro ieri sera, una serie televisiva che ricostruisce la sua scalata alla politica… s’intitola “1993”  e debbo dire che riguardando molti di quei personaggi di allora, politici, lacchè e veline varie, ci si accorge come quello schifo di allora, sia riuscito a sopravvivere per quasi un trentennio, già… come se non fosse accaduto nulla… 
Osservando quella serie televisiva, si comprende il perché oggi ci ritroviamo in questa situazione disastrosa, un mondo quello vissuto dai nostri governanti, una storia quella riprodotta che descrive perfettamente quei soggetti, che si sono dimostrati con il tempo,  senza alcuna dignità!!!
D’altronde come può un uomo vivere tutta la sua vita all’interno delle aule di Giustizia… sapendo che è soltanto grazie ai propri legali, pagati profumatamente  – peraltro rappresentano i migliori nomi del panorama tra i difensori nazionali – che si è potuto evitare di trascorrere la propria esistenza, all’interno di un penitenziario… 
Prescrizione, intervenuta amnistia, il fatto non costituisce più reato,  il fatto non sussiste, archiviazione, condono, indulto, immunità parlamentare, servizi sociali”, sono soltanto alcune di quelle procedure adottate dai suoi bravissimi “azzeccagarbugli“!!!
Peraltro sappiamo bene tutti come, con il denaro, si possa comprare tutto e tutti… a volte ahimè anche coloro che si pensa impossibile da corrompere e mi riferisco a quegli uomini e donne delle istituzioni, tra cui ad esempio i magistrati…
Difatti… l’inchiesta di questi giorni della Procura di Roma, prende spunto da un sospetto, in cui ad essere stato corrotto è un giudice del Consiglio di Stato, affinché si giungesse ad una sentenza favorevole, in un caso che riguardava – guarda un po’ – la Banca Mediolanum… sì quella che “gira intorno a noi”.
La notizia non è ancora uscita pubblicamente, ma sembra che il “cavaliere” sarebbe coinvolto in un’inchiesta che ruota intorno a un ex funzionario della presidenza del Consiglio… 
Tutto nasce da una perquisizione compiuta due anni fa nella sua abitazione – ha scrivere la notizia è La Repubblica – dove la Guardia di Finanza ha trovato circa 250 mila euro in contanti nascosti all’interno di una confezione di champagne… in cui erano state riposte alcune copie di una sentenza del Consiglio di Stato favorevole a Berlusconi. 
Quell’anno infatti il Consiglio aveva annullato l’obbligo – imposto a Berlusconi da Banca d’Italia ed anche dal TAR – di cedere azioni di banca Mediolanum per circa un miliardo di euro.
Banca d’Italia aveva imposto a Berlusconi di vendere le azioni perché riteneva che dopo la condanna del 2013 per frode fiscale non avesse più i cosiddetti “requisiti di onorabilità” necessari per poter controllare una quota superiore al 9,99% di una banca.
Secondo la procura di Roma, il “cavaliere” ha cercato di corrompere il giudice del Consiglio di Stato per ottenere una sentenza a lui favorevole – che poi ovviamente arrivò – in cambio di denaro!!!
Sono ormai 82’… gli anni del “Cavaliere” e forse qualcuno di quei suoi collaboratori dovrebbe fargli comprendere che, per “Quota 100“, non s’intende la possibilità di continuare – nel suo caso specifico – a far danni per altri 18 anni!!! 
NO!!! Ci si può fermare anche prima e credo proprio che il suo momento sia giunto già da un bel pezzo… speriamo che anch’egli se ne renda conto… 
Io nel frattempo continuerò a ridere: Già… sia vedendo l’imitazione di quella sua copia perfetta nell’interpretare la serie televisiva, ma ancor di più… vedendo egli dal vivo!!!
Dove??? In Tv…!!! 
In questi giorni mi fa quasi tenerezza, nel provare in tutti i modi a convincere quei quattro connazionali che ancora gli credono… a scegliere quei suoi adepti “quaquaraquà”, alle prossime elezioni Europee…

ATTENZIONE: L’8% delle informazioni pubblicate sul web sono "FAKE"!!!


Una percentuale assurda…

Se si pensa che ogni 10 notizie una è falsa, comprenderete da soli la gravità… poiché dimostra di come ciascuno di noi, non è in grado di rendersi conto effettivamente, su quanto riceve ad esempio sul proprio smartphone… 
le notizie più taroccate sono quelle che riguardano la politica in genere, ma soprattutto quanto compiuto dall’attuale governo giallo/verde, seguono cronaca nera, salute e notizie scientifiche… 
A riportare quanto sopra è stata l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che ha evidenziato come durante il periodo che precede una campagna elettorale, vi sia una crescita esponenziale di notizie fake…

Ormai la disinformazione è diventato uno strumento con cui distruggere gli avversari politici… e la cosa assurda che la media sale, grazie alle cosiddette condivisioni effettuate sui social…

Non so quante volte mi è capitato di parlare con persone che mi raccontavano d’aver letto alcune notizie riguardanti quel determinato politico… e se pur il sottoscritto ha provato a chiarire che quanto letto fosse falso, sono in molti a restare della propria opinione!!!    
Per cui prepariamoci… l’elezioni per le Europee sono quasi prossime, ed allora a breve tutto il fango verrà gettato su quegli aspiranti politici, sempre che qualcuno di loro riesca nell’intento di candidarsi, prima di interrompere quella scalata a causa di una possibile inchiesta giudiziaria…
Ormai c’è un apparato che genera ogni giorno centinaia di documenti fasulli, affinché le notizie fake possano trasformarsi…
L’obiettivo è quello di far diventare reali le notizie false, affinché quest’ultime possano con i giorni divenire l’unico vero sistema d’informazione…
Ecco quindi che nuovi temi faranno in modo di condizionare la preferenza degli elettori, iniziando a toccare temi sociali quali la mancanza di lavoro, la sicurezza, l’immigrazione, la legittima difesa, la lotta alla criminalità organizzata, e via discorrendo…
Tutti temi che stanno a cuore ai cittadini, ma che a seconda di come viene raccontata l’informazione, sposta le preferenze, da una parte all’altra…
D’altronde attingere informazioni a mezzo web, è come cercare di riempire un bicchiere d’acqua sotto le cascate del Niagara…
E’ un vero peccato che in una società come quella attuale piena d’informazioni, nessuno riesca a pensare con la propria testa…

Centri commerciali: "Quanti sono i dipendenti regolari e quanti viceversa gli irregolari"???

Questo pomeriggio mi sono recato in un centro commerciale etneo, uno dei pochi che a vedersi, sembra non soffrire la crisi economica in corso…
Sì… posso dire che tutte le volte che mi reco in quel luogo, lo trovo colmo di gente… certo oggi era un giorno prefestivo e quindi, rispetto ad altri giorni ordinari, si ha una maggiore affluenza, ma comunque, a confronto di altri altrettanto rinomati, qui l’affluenza è sempre alta… 
Ciò che più mi ha colpito questa sera, è vedere tanti adolescenti – poco più che maggiorenni – posti li a servire i loro clienti, prodigandosi in ogni modo, affinché si giunga possibilmente a quell’acquisto… 
Certo, nel guardare i prezzi (in questo periodo ci sono ancora i saldi) e pensando ai costi di gestione, che ogni attività commerciale deve corrispondere, viene da chiedersi, quanti di quei loro prodotti debbono essere venduti, per poter restare in attivo e di conseguenza produrre utili…
Ogni tanto penso che sia un mistero quello della gestione amministrativa di queste società… poiché non comprendo, quali meccanismi attuino, affinché a fine mese: costi – ricavi (produca ) = utili!!!
Considerato che alla voce “costi”,  l’affitto è la voce certamente più gravosa, a cui vanno sommati i relativi costi di esercizio (forniture e quant’altro…) ed inoltre, bisogna integrare quella voce, certamente non irrisoria chiamata “dipendenti”…
Ecco, da quanto sopra per differenza, ciò che rimane, dovrebbe costituire la fetta “utile”, destinata all’imprenditore…
Ma se 5-5 fa zero, ecco che affinché quella differenza risulti uno, bisogna arrischiarsi in qualcosa di diverso…
Bisogna quindi intervenire in uno di quei due termini di quella sottrazione… 
Per cui, ho s’interviene nel minuendo (e cioè nella quantità dei prodotti da vendere, un numero che può essere tranquillamente falsato…), oppure si deve intervenire nella voce costi fissi e cioè in quella voce sottraendo (dove però l’unico valore nel quale si può apportare una qualche modifica di rilievo e costituita proprio dalla voce “manodopera)!!!
Ecco il perché (osservando quelle commesse così giovani), ho avuto come la sensazione che qualcosa, il quella tipologia di lavoro, non fosse propriamente regolare… 
Non posso certamente affermare che la mia intuizione sia corretta, ma osservando quanto ultimamente accade e conoscendo discretamente bene, la poca professionalità di molti imprenditori di quel settore merceologico, qualche dubbio mi resta e chissà se a breve, il sottoscritto semplicemente anticipando le prossime azioni delle nostre forze dell’ordine…
Sì… non mi meraviglierei che a breve, nuovi controlli, portassero a scoprire come all’interno dei negozi di centri commerciali (e non solo in quelli, ma anche in tutti quei box posti “abusivamente” al centro delle gallerie…), vi fosse la presenza di lavoratori irregolari…
D’altronde potrei aggiungere che, non ci sarebbe neppure bisogno di recarsi fisicamente in quelle strutture…
Già basterebbe analizzare presso gli uffici preposti le banche dati del ministero del lavoro e delle politiche sociali e confrontare quei numeri, con il numero di dipendenti presenti in quei centri commerciali (certamente superiori… ). 
Difatti, molti di quei giovani, sono di fatto impiegati lì… da diversi mesi, quali addetti alle vendite o altro, senza che però sia stata loro formalizzata la comunicazione obbligatoria d’inizio lavoro, che come si sa, deve essere realizzata anche a mezzo Pec, anticipatamente l’inizio del lavoro… e non integro a quanto sopra, tutte quelle formalità da espletarsi anticipatamente, quali ad esempio visite mediche obbligatorie o quanto previsto dalla normativa vigente in tema di sicurezza del lavoro…
Se poi si tiene conto che la maggior parte di quei compensi, sono di fatto sottostimati rispetto alle ore di lavoro realmente compiute, ecco che si comprende i motivi per cui quella indennità viene il più delle volte pagata in contanti, a fronte di un riscontro documentale certamente controfirmato dal dipendente (d’altro canto non potrebbe fare diversamente, ma soprattutto il conteggio risulta stranamente più consistente di quanto realmente ricevuto…), senza dimenticare la mancata garanzia prevista, sotto il profilo assistenziale e contributiva. 
Ho letto da qualche parte nel web che in taluni casi l’imprenditore – per evitare di restare coinvolto in situazioni giudiziarie spiacevoli – fa formalizzare dai propri consulenti la busta paga in maniera corretta, ma poi pretende da ciascun (suo) dipendente, la restituzione di una parte delle somme ricevute a mezzo bonifico bancario, solitamente 2-300 euro; con questa adottata modalità, l’imprenditore protegge se stesso da eventuali vertenze sindacali o da procedimenti legali, denunciati altresì presso l’ispettorato territoriale del lavoro… che potrebbe dar il via, a provvedimento di sospensione dell’attività!!!
Come dice la frase: “La necessità, aguzza l’ingegno“!!!
Certo a seguito di quelle denunce, il lavoratore potrà essere finalmente regolarizzato, ricevendo così oltre che il proprio salario, anche il versamento dei relativi contributi, ma tutti noi sappiamo che non sarà così, perché alla prima occasione quel dipendente – se pur professionalmente valido e chissà forse anche il migliore tra quei suoi addetti alle vendite – verrà licenziato!!!
Perché non è possibile far passare il messaggio, all’interno di quell’azienda, che la legalità possa vincere sulle decisioni imprenditoriali e chi pensa – anche solo per un istante – di voler imitare quel loro collega, farà la stessa fine!!!
Ecco perché nessuno parla… e tutti (in attesa speranzosi che qualcuno un dì possa scoprire quegli abusi perpetrati), forse anche a causa di necessità reali, continuano a subire in silenzio!!!

Altro che giuramento d’Ippocrate: "Catania, l’unico interesse non era il paziente… ma i profitti della casa di cura"!!!

Incredibile come anche in una Casa di cura, accadano situazioni come quella appena emersa grazie ai 
carabinieri del Nas di Catania, che hanno eseguito un’ordinanza del Gip di Catania…
Sono coinvolti gli amministratori della struttura ” Di Stefano Velona “, il direttore sanitario e tre sanitari…
Se volete leggere la vicenda vi consiglio il link di catania Today : http://www.cataniatoday.it/cronaca/casa-di-cura-di-stefano-velona-procura-carabinieri-inchiesta-.html dove viene raccontata la denuncia di un paziente ospite di quella clinica… 
A leggere quanto accaduto si resta senza parole, perché ciò che emerge è che il bene del paziente viene dopo i profitti realizzati, non solo attraverso i rimborsi del Servizio Sanitario Nazionale, massimizzando così al massimo il tornaconto per quella struttura, ma bensì richiedendo ai pazienti un ulteriore pagamento di 80 euro, trasformando di fatto un esame gratuito in una prestazione privata…
Ora sono state sequestrate all’incirca 4000 cartelle cliniche e dai controlli sono emerse migliaia di attestazioni false rese dai sanitari in sede di dimissione del paziente, aventi come oggetto l’effettuazione di esami…  ovviamente mai svolti!!!
Da una ulteriore verifica sui documenti ci si è accorti – attraverso una consulenza grafologica – che era stata falsificata anche la firma del paziente…
Gli indagati ora sono stati denunciati per il delitto di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni dello Stato, abusi d’ufficio e falsi in atto pubblico, mentre alla casa di cura, è stata riconosciuta la responsabilità amministrativa dell’ente. 
Per gli Amministratori della clinica è stata disposta la misura interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese per la durata di 12 mesi, mentre per il direttore sanitario e per i tre sanitari è stata disposta la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio di medico. 
Come sempre in questi casi… è stata disposta la misura cautelare reale del sequestro preventivo del denaro, dei beni e delle disponibilità finanziarie e delle altre utilità riconducibili agli indagati ed all’ente stesso. 
Infine, nei confronti della casa di cura è stata disposta la sospensione per la durata di un anno dell’autorizzazione regionale all’attività ambulatoriale e dell’accreditamento istituzionale presso il Servizio Sanitario Nazionale.
Diceva bene Antoine Furtière:  Un medico è un uomo che viene pagato per raccontare delle fandonie nella camera del malato, sino a quando la natura non l’abbia guarito o i rimedi non l’abbiano ucciso!!! 

Sono ben 66… i milioni di risarcimento richiesti all’arma dei carabinieri!!! Mi chiedo… ma dove li trovano???

La vicenda è quella di Giuseppe Gulotta, un muratore di Certaldo, rimasto vittima di uno degli errori giudiziari più gravi della nostra storia repubblicana…

Fu arrestato nel gennaio del 1976 per l’omicidio di due giovani carabinieri della caserma di Alcamo Marina (Trapani), Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, trucidati il 26 gennaio 1976 ad Alcamo Marina, in provincia di Trapani…
Aveva appena 18 anni e fu condannato all’ergastolo!!!
Venne definitivamente assolto dalla Corte d’appello di Reggio Calabria nel 2016, e gli venne riconosciuto un risarcimento di sei milioni e mezzo di euro, con una provvisionale, cioè un anticipo, di 500 mila euro…

Uno scherzo del destino se si pensa che l’uomo, oggi 60’enne, aveva fatto domanda per entrare nelle forze dell’ordine, precisamente nella Guardia di Finanza… ed invece quel fatidico 13 febbraio venne prelevato dai carabinieri e portato in caserma…

Il tutto nacque a seguito di un blocco stradale, dove l’autista dell’auto venne trovato in possesso di un’arma, le cui caratteristiche erano assimilabili alla pistola che aveva ucciso i poliziotti…
Condotto in caserma – ascoltavo stamani in radio – fu interrogato con metodi “nazisti” e cioè, dopo averlo denudato, fu picchiato brutalmente e siccome non confessava, gli venne inserito un imbuto per affogarlo con olio e quant’altro finché esausto si dichiarò colpevole ed accuso altri 3 soggetti, tra cui il Gullotta…
Dopo un poco ritratto tutto ma non fu creduto anzi, qualche tempo dopo morì in circostanze misteriose… mentre anche per gli altri presunti complici si è chiuso il processo di revisione con l’assoluzione di Gaetano Santangelo e Vincenzo Ferrantelli, i quali a differenza del Gullotta erano fuggiti in Brasile prima della sentenza definitiva e sono rimasti lì per 22 anni, ed infine è stato celebrato il processo di revisione anche nei confronti del defunto Giovanni Mandalà (l’autista), morto in carcere nel 1998…

Il Gullotta invece durante l’interrogatorio, fu legato mani e piedi ad una sedia, picchiato, minacciato di morte con una pistola che gli graffiava le guance e poi… botte, insulti per dieci ore consecutive finché sporco di sangue, lacrime, e quant’altro… si rassegnò a confessare quello che gli urlavano i carabinieri di dire, pur di porre fine a quell’incubo!!!
Finalmente dopo 22 d’inferno, giunge l’assoluzione… e il diritto al risarcimento nel 2016!!!
“Certo i soldi sono importanti ma è molto più importante “essere stato riconosciuto innocente – precisa Giuseppe, che ora vive in Toscana – perché io ho sempre creduto che la verità alla fine sarebbe saltata fuori”!!!

Ovviamente “nessuna cifra può risarcire gli anni che mi hanno rubato, la vita che mi hanno tolto”, precisa l’ex ergastolano. Anche se “quei soldi sono tanti per me e non posso far finta di nulla”. A chi mi chiede cosa significhino rivolgo però la domanda che ora rivolgo a lei: “Avrebbe fatto 22 anni di carcere in cambio di quei soldi? Avrebbe tollerato di essere accusato ingiustamente di un crimine orrendo?”.
I legali nel frattempo hanno preparato una nuova richiesta di risarcimento pari a 66.247.839,20 euro, in cui vengono conteggiati tutti i danni non patrimoniali, morale ed esistenziale!!!
Nell’atto, viene citata l’Arma dei carabinieri per responsabilità penale, oltre alla presidenza del Consiglio: “È la prima volta in duecento anni di storia che l’Arma dei carabinieri viene citata per responsabilità penale. Ci sono due aspetti che sono contenuti nell’atto depositato: il primo riguarda la responsabilità dello Stato per non aver codificato negli anni il reato di tortura. Il secondo profilo è quello che attiene agli atti di tortura posti in essere in una sede istituzionale (la caserma dei carabinieri) da personale appartenente all’Arma che ha generato un gravissimo errore giudiziario”. Il legale ha ricordato che “è stata la stessa Cassazione a dire di rivolgerci all’Arma per il risarcimento del danno subìto per le torture, perché il giudice è stato indotto nell’errore dalla falsa confessione estorta”!!!

Sembra incredibile quanto accaduto allora… ma  pensandoci, questa storia assomiglia di molto a quella accorsa alcuni anni fa, precisamente nel 2009, al  geometra Stefano Cucchi… la cui inchiesta bis come sappiamo si è conclusa con la richiesta da parte della procura di Roma del rinvio a giudizio di cinque carabinieri coinvolti, tre dei quali devono ora rispondere di omicidio preterintenzionale pluriaggravato dai futili motivi e dalla minorata difesa della vittima, abuso di autorità contro arrestati, falso ideologico in atto pubblico e calunnia…
Non proprio una bella pagina per l’Arma che proprio a causa di questi suoi uomini è stata posta in profondo imbarazzo dinnanzi all’opinione pubblica, anche se la maggior parte di noi, conosce benissimo l’alta professionalità e l’esemplare disponibilità della maggior parte dei suoi subalterni militari, che come sappiamo, sono la maggioranza …

Un altro magistrato indagato…

Mai come in questo periodo è cresciuto nei palazzi di giustizia un nuovo fenomeno… si quello della criminalità giudiziaria, sì perché questa volta il crimine non è da imputarsi al solito delinquente abituale, bensì a taluni suoi protagonisti…
Sono magistrati, avvocati, responsabili, dove c’è chi aggiusta le sentenze in cambio di denaro, chi rallenta le udienze con gli espedienti messi loro a disposizione dalla nostra normativa a modello azzeccagarbugli, e poi c’è chi informa sulle possibili inchieste oppure vende informazioni riservate… 
Di una cosa comunque sono certo: quanto si sta compiendo in questo periodo all’interno di alcuni di quegli  uffici è veramente ripugnante!!!
Ma d’altronde, quando soggetti opposti o diversi nei loro incarichi, siedono insieme in quel tavolino del bar al fianco del palazzo di Giustizia, quando chissà… forse… tra un saluto ed un caffè si spende più di una parola ed è facile instaurare pian piano una certa confidenza… ecco che poi quella intimità, è possibile si rifletta all’interno delle aule giudiziarie e le richieste formulate per rallentare o frenare quel processo in corso, vengono possibilmente accordate… 
Se poi quel rapporto diventa ancor più profondo, ecco che diventa semplice tentare di corrompere quel giudice, che d’altronde come un qualunque individuo, si dimostra possedere pregi e difetti… tra cui ahimè quello di essere corrompibile…
Ecco perché non mi meraviglio di leggere di questo nostro magistrato etneo, indagato oggi per corruzione in atti giudiziari nell’ambito di un’inchiesta che lo vede coinvolto insieme ad alcuni avvocati…
Certo… non se ne può più!!!
Ogni giorno siamo qui a scoprire come questa nostra città (e non solo…) sia corrotta fino al midollo, anche tra quegli uomini che in quella loro mansione, incarnano in se quei principi di legalità e di giustizia… 
Ma non tutti per fortuna in questo paese sono corruttibili, ci sono persone che svolgono ogni giorno con correttezza professionale quel loro incarico…
Tra questi le nostre forze dell’ordine, che nel caso specifico, hanno visto intervenire il reparto operativo della Guardia di Finanza che, senza alcuno scrupolo, hanno effettuato le programmate perquisizioni all’interno di quegli uffici di quel magistrato… 
Ma peraltro perché dare loro colpe: “Si sa… nei nostri tribunali sta scritto che tutti sono eguali davanti alla legge; ma siccome i giudici non possono leggere quelle parole, perché sono scritte dietro le loro spalle, non hanno l’obbligo di ricordarsene sempre!!!”. 

La legge è uguale per tutti??? Sì basta possedere qualche diamante… e tutto s’aggiusta!!!

Nel nostro paese ci sono molti bravi magistrati, ma in egual maniera, nutro per alcuni di essi dei forti dubbi e credetemi parlo a ragion veduta, sì… perché anche se non posso pubblicare quei loro nomi, a differenza di ciò che loro con il passar del tempo hanno iniziato a pensare… io non li ho dimenticati e chissà forse un giorno quei nomi – a causa di quei loro “presunti” modi corruttivi in atti giudiziari – non diverranno pubblici…  

Ecco perché, se pur resto deluso nel dover leggere notizie come quella di seguito riportata, nutro sempre la speranza che la parte ancora sana della nostra magistratura, giunga se pur con un po’ di tempo, a compiere il proprio dovere!!! 
Ecco quindi che alla fine… la scure della giustizia arriva per tutti, anche per coloro che si sono sentiti da sempre sopra le parti, perché finora, erano stati sempre loro a giudicare gli altri…
Da poche ore infatti sono finiti agli arresti due magistrati di Roma, rispettivamente un giudice ed un sostituto procuratore, anche se l’inchiesta fa riferimento a quanto entrambi operavano presso la Procura di Trani…
Sono ora indagati per i reati di associazione a delinquere, corruzione in atti giudiziari e falso!!!
Disgraziatamente l’inchiesta della Procura salentina, coordinata con in nucleo dei Carabinieri, ha altresì condotto all’arresto di un ispettore di Polizia che era in servizio a Corato: secondo le intercettazioni si sarebbe messo a servizio di un imprenditore locale, che sarebbe stato il punto di collegamento con uno dei magistrati finiti al centro dell’inchiesta…
Inoltre, anche a due avvocati, rispettivamente dei Fori di Bari e Trani, le autorità hanno disposto l’interdizione dai pubblici uffici per un anno. 
Come avrete compreso… sentenze a favore, in cambio di soldi, pietre preziose e gioielli, che sarebbero stati usati quali compensi per le prestazioni in favore ottenute…
La stessa Procura infine ha dovuto disporre per gli indagati la misura cautelare in quanto ci sarebbe il concreto pericolo che questi potessero continuare la loro attività contraria ai dover d’ufficio…
Nell’ascoltare stamani in auto di questa inchiesta, il mio primo pensiero è andato a Montesquieu, quando scriveva: “Non c’è tirannia peggiore di quella esercitata all’ombra della legge e sotto il calore della giustizia”!!!
Già…  perché penso che nel corso della vita, non ci sia cosa peggiore di sentirsi traditi, in particolare da quei soggetti nei quali avevamo posto a priori la nostra fiducia, uomini dello Stato che dovrebbero essere d’esempio e che invece si sono dimostrati, spregevoli e immorali!!!    
Si perché ogni volta che accadono situazioni gravi come questa, è come se la magistratura si ritrovi a vivere l’esperienza di quel famoso gioco… sì quello dell’oca, dove capita purtroppo che, quando si è giunti al traguardo, ahimè… bisogna ripartire d’accapo!!!

Catania e quel "mondo di mezzo"…

Lo scorso anno, precisamente il 30 settembre, partecipai insieme alla mia amica Romj e al mio ex collega Alfio, ad una conferenza sul tema “Il mondo di mezzo”,  presso il Salone Loyola della Parrocchia SS. Crocifisso dei Miracoli (Via Enrico Pantano 42 a Catania), gentilmente offerta da Padre Gianni Notari…
Riprendo quell’avvenimento perché alla fine della relazione del Prof. La Spina, il sottoscritto aveva preso la parola per esprimere un pensiero critico  nei confronti di un sistema che preferisce andare a braccetto con un mondo, quello del malaffare, un mondo collusivo e corruttivo che permette ad un gruppo di potere di avere il comando su questa città e di prendere le redini della cosa pubblica!!!
Ma ciò che maggiormente quella sera avevo criticato (esiste un video a riguardo…), era l’esigua lotta alla mafia, quella che avrebbe dovuto passare attraverso una vera  “antimafia”, realizzata dalle associazioni sane che direttamente sul campo hanno saputo dare un grande contributo a quella lotta…

In quel passaggio avevo incalzato l’antimafia istituzionale quella autentica, ma nel contempo avevo gridato contro la presenza di un antimafìa “apparente”, quella che camuffata da personaggi “paladini della legalità”, operano falsamente, affinché s’innescano ingannevoli condizioni che permettono di creare, confusioni e instabilità, nell’operato delle forze istituzionali…

Ciò che maggiormente disapprovavo, erano soprattutto alcune metodologie utilizzate da talune associazioni che, pur essendo senza fini di lucro, utilizzavano le stesse per finanziarsi, ad esempio costituendosi parti civili nei processi di mafia, oppure richiedendo sovvenzioni varie… proprio a quanti erano stati vittime di mafia!!!  
A quel punto mentre stavo facendo appello a tutte le forze oneste di questo paese, alle persone perbene che credevano nella legalità, a quegli associati che con passione e dedizione, fanno sì che questa nostra terra possa diventare migliore di com’è, ecco che all’improvviso… sono stato attaccato per quelle mie frasi, proprio da un Presidente di una associazione di legalità Anti-racket… 

A farmi ricordare quell’avvenimento è stata stamani la mia amica Romj, che al telefono mi ha chiesto di leggere l’articolo di Antonio Condorelli pubblicato su Live Sicilia Catania:
Inizia così… “Falso ideologico, peculato ed estorsione aggravata. Il nucleo di polizia economico finanziaria di Catania ha effettuato un arresto eccellente: Salvatore Campo, esponente della cosiddetta “antimafia”. Paladino della legalità, almeno in apparenza. In realtà, secondo quanto emerge dalle indagini, L’arrestato avrebbero messo a punto un complesso sistema per appropriarsi di risorse ed eseguire vere e proprie estorsioni”…
Leggendo l’articolo, comprendere quanto sia rimasto senza parole e debbo confidarvi di esserlo ancora ora, sì… mentre sto scrivendo questo post… 
Preferisco quindi andare avanti e ringraziare alcuni presenti di quella sera, amici che con il proprio impegno si sacrificano ogni giorno affinché legalità e giustizia, abbiano a radicarsi nella società civile… 
Mi riferisco a padre Notari, Nicola Grassi, Romj Crocitti, Mirko Viola, Antonello Costanzo, Maria Anselmi: sì… a ciascuno di loro e a molti altri dico grazie.
L’illegalità è come una piovra che non si vede: sta nascosta, sommersa, ma con i suoi tentacoli afferra e avvelena, inquinando e facendo tanto male.
(Papa Francesco)

I Tg italiani non ne parlano eppure rappresenta la più grande frode fiscale europea!!!

E’ la più grande frode fiscale mai perpetrata in Europa!!!
55 miliardi di euro finora stimati ma che potrebbero diventare molti di più, e sarebbe stata effettuata da un gruppo di manager bancari tedeschi che per anni ha agito con la complicità di quasi tutte le banche del loro territorio. 
La notizia avrebbe dovuto essere l’apertura di tutti i nostri Tg ed invece non ne hanno parlato, perché dietro la vicenda ci sono loro…le banche, e queste non possono essere toccate!!!
Sono diversi gli istituti di credito accusati della frode… 
Gli “indiziati” hanno sostenuto di essersi mossi nella legalità, ma i tribunali di tedeschi e non solo, li stanno indagando per truffa ed evasione fiscale su campo europeo. 
Gli investigatori tedeschi hanno scandagliato centinaia di transazioni incriminate, gestite in vari Paesi da istituti di credito come Santander, Barclays, Goldman Sachs, Bank of America, Macquarie Group, Bnp Paribas, Société Générale, Crédit Agricole e HypoVereinsbank del gruppo Unicredit.
Un insider che ha partecipato al sistema e conosce benissimo quel meccanismo, sta parlando direttamente con la Procura di Colonia. 
L’inchiesta, resa pubblica dalla gruppo di giornalismo “Correctiv”, ha ricostruito tutto il sistema infiltrando alcuni propri inviati: due giornalisti si sono finti miliardari in cerca di opportunità di investimento ed hanno così incontrato un banchiere. 
In sintesi il sistema funziona così…
Occorre  avere a disposizione alcune centinaia di milioni di euro per acquistare, tramite una banca affiliata al “gioco”, delle azioni quotate in Borsa nel periodo in cui le società distribuiscono i dividendi. 
Si acquista e poi si restituisce pochi giorni dopo il tutto, usando le agevolazioni che i residenti all’estero hanno sui dividendi delle società dei Paesi predati. 
Agendo con una banca complice e con dei partner residenti all’estero ci si può far restituire tasse mai versate e incassare decine di milioni di euro a spese del fisco di quel Paese… 
Un sistema semplicissimo ma rovinoso per l’erario!!!
L’hanno chiamato “Cum-cum” oppure “cum-ex”, inizialmente funzionava solo in un periodo dell’anno, il periodo di distribuzione dei dividendi, ma poi è stato allargato a tutte le stagioni…
L’inchiesta pubblicata su varie testate, 19 in 12 Paesi europei (in Italia ne ha parlato solo la Repubblica, ma sembra che la testata abbia voluto calcare più di tanto la mano…), è stata diffusa in tutte le aree geografiche in cui la truffa sarebbe stata perpetrata: Germania, Italia, Francia, Spagna, Belgio, Norvegia, Danimarca, Finlandia e in diversi altri Stati. 
Ma leggendo il lavoro direttamente dal sito di  di Correctiv, si comprende che la portata dell’inchiesta è davvero enorme. 
Il direttore Oliver Schroem ha detto che lo schema è sempre lo stesso ed è evidente quanto per l’Europa sia grave, “una rapina, un furto al fisco”.  
La tv pubblica tedesca Ard ha trasmesso l’inchiesta con un intervista all’insider che per evitare il carcere ha confermato il funzionamento.
L’aspetto più sorprendente è che dall’approfondimento della tv Ard, risulta che Wolfgang Schauble, l’ex ministro delle Finanze tedesco di Angela Merkel che un giorno faceva pure la morale all’Italia ed ai Paesi latini per i propri bilanci, sarebbe stato a conoscenza del sistema truffaldino almeno dal 2002, ma avrebbe avvertito gli altri Stati vittime e partner in Europa solo nel 2015. 
L’Italia ha avuto però danni meno ingenti grazie alla Procura della Repubblica di Pescara e alla fantomatica inefficienza che ci caratterizza. 
La Procura nel 2007 aveva scoperto la stessa frode messa in atto dai gruppi bancari Goldman Sachs, Merryl Lynch, Bnp Paribas e da alcuni fondi pensione inglesi e americani. 
L’indagine si chiamava “Easy credit” e la procura effettuò diversi arresti minacciando anche di mandare in galera i direttori delle banche. 
In quel frangente i rimborsi vennero restituiti e il caso archiviato, mettendo però in subbuglio i truffatori. 
Ma sembra ci si sia salvati soprattutto grazie alla burocrazia e all’inefficienza: i rimborsi da parte del fisco italiano non sono automatici, anzi possono richiedere anni, e questo ha impedito alla macchina da truffa di funzionare alla perfezione, inceppandosi.
L’insider tedesco che sta parlando a Colonia e che è stato intervistato dalla tv tedesca ha detto che non conosce banca che non abbia partecipato al sistema. 
Mentre questa storia sta sconvolgendo l’Europa e anche il New York Times ha dedicato un approfondimento al caso, in Italia non si ricordano tg o servizi televisivi che se ne siano occupati. 
Possiamo così in serenità continuare a parlare di argomenti più importanti, come dell’idraulico evasore che non rilascia le fatture alle vecchiette e ragionare con i grandi soloni del giornalismo su come eliminare il contante mettendoci, ancor di più di quanto non sia, nelle mani delle banche. 
L’Eu boccia la manovra del governo italiano, parla di deficit preoccupante, ma delle truffe compiute dalle banche non parla…
Certo sono le stesse che controllano le fila e gli uomini di quella istituzione… ed è il motivo perché vige il silenzio assoluto!!!
Vedrete non passerà molto tempo, che le procedure economiche (ipocrite e scorrette) previste nei confronti del nostro paese, scoppieranno dolorosamente in quelle loro infide mani, a causa di una ormai quasi certa…  prossima recessione!!!

L’ennesima inchiesta della Procura Etnea…

Oggi ho intenzione di parlare di qualcosa di diverso… 

Sì… è mia intenzione ascoltare alle 14.00 il Tg. regionale trasmesso da Telecolor e parlare di qualche fatto nuovo, che non abbia a che fare con quella cronaca nera o con qualche abituale inchiesta su truffe, corruzione e quant’altro, compiuta come solitamente avviene ai danni dello Stato!!!
Neanche il tempo di aver pensato quanto sopra, che viene presentata la prima notizia che riguarda una presunta associazione a delinquere, finalizzata alla realizzazione di bancarotte fraudolente con l’emissione e l’utilizzo di fatture, per il conseguimento di operazioni inesistenti, con l’omesso versamento di ritenute e di imposte!!!
Come sempre avviene, vi sono coinvolti i soliti “professionisti”, che si prestano ad agevolare quei loro clienti imprenditori, in tutta una serie di comportamenti illeciti, affinché si possano generare utili non dichiarati,  da utilizzarsi per altri contesti…
Il Procuratore Nazionale della Repubblica Carmelo Zuccaro, intervistato, ha definito questi soggetti di “bassa criminalità“, perché in quel loro metodo di raggiro, non vi è nulla di ingegnoso, ma sfrutta esclusivamente quelle lacune offerte dal sistema, che in alcune circostanze, risulta debole e che grazie all’ausilio di soggetti professionisti, operanti nei vari settori amministrativi e tributari, aggirano quelle regole imposte e quei controlli previsti dalla legge…
Sono soggetti che oltre a non pagare i creditori (alcuni di questi, con il passar del tempo, si erano allontanati da questo presunto gruppo criminale, senza però mai denunciare alle forze dell’ordine, l’accaduto…) non hanno versato nulla nelle casse dello Stato, compiendo di conseguenza bancarotta fraudolenta, grazie anche al fatto di aver trovato appoggi e collusioni, con il sistema bancario e consulenti vari…
Sono otto le persone ora arrestate ed una è di fatto interdetta!!!
L’ordinanza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari ed eseguita dalla guardia di finanza, che ha svolto le indagini e che sta sequestrando dieci milioni di euro e due imprese attive nel settore del trasporto merci per conto terzi…
Sono 40 i milioni di euro non versati all’erario, 70 inoltre i milioni in fatture per prestazioni inesistenti, 50 milioni di passivo e 10 milioni di IVA non versata.
Dalle telecamere nascoste si è visto come i libri contabili venivano di fatto bruciati, affinché non venissero trovati..
Un sistema che prevedeva – come ormai solitamente accade – la nomina ad amministratori di quelle società del gruppo, direttamente a familiari, mentre per le società a servizio di queste, necessarie per compiere le truffe (a modello scatole cinesi), si utilizzavano i classici prestanomi compiacenti…
Come sempre accade, vi è stato anche l’aiuto di alcuni dipendenti, che si occupano principalmente della gestione amministrativa, cui hanno dato supporto tutta una serie di liberi professionisti, che in un qualche modo, sono stati ora inseriti nelle indagini, in quanto veri e propri membri di questa associazione a delinquere, finalizzata alla sistematica realizzazione di bancarotte fraudolente e reati tributari!!!
E quindi… avevo sperato per una volta di poter parlare d’argomenti leggeri, desideravo di fare un po’ di “curtighiu da salotto” ma così non è stato…
Sì… vorrei ogni tanto poter leggere nei vari quotidiani o in quelle testate web online di notizie nelle quali la mia terra, la Sicilia, viene premiata per chissà quale intuizione scientifica, per qualche suo meritevole conterraneo, per avere brillato in qualcosa di unico, di essere i primi e non gli ultimi a livello regionale, non solo nazionale ma anche nei confronti d altre realtà europee, ma ahimè come sempre, non trovo mai nulla di concreto e positivo!!!
Ed allora che dire… proseguiamo così, tra mille inchieste giudiziarie, la solita cronaca nera e quell’usuale attività criminale, perfettamente ramificata nel nostro territorio!!!
Sì… non mi resta altro che fare, che vedermi Francia-Argentina.

Scusate, ma alcune volte non riesco a comprendere certe circostanze, come ad esempio, talune richieste di trasferimento…

Gira e rigira tutti i nodi vengono al pettine… e difatti eccoli i cittadini al di sopra di sospetto coinvolti in inchieste giudiziarie: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/02/che-vi-avevo-detto-alcuni-giorni-fa-nel.html o http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/02/come-dicevo-alcuni-giorni-fa-ci-sono.html 
Dispiace dover assistere che solitamente, i reati giungano sempre prima delle inchieste e mai viceversa; già è come se il nostro sistema non sia in grado di prevenire quanto poi si viene a compiersi con costante frequenza… alla faccia di quei cosiddetti “procedimenti” in materia di anti-corruzione e trasparenza. 
Ho letto ieri che la terza commissione del Consiglio superiore della magistratura ha accolto la richiesta di trasferimento del capo della Procura di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, alla Procura generale di Catania, come sostituto procuratore generale. 
Se non ricordo male, parliamo dello stesso procuratore che aveva riportato: “non risulta nulla per quanto riguarda presunti collegamenti obliqui o inquinanti tra Ong o parti di esse con i trafficanti di migranti, nessun elemento investigativo”…
Il sottoscritto in quella occasione si era schierato a favore del Procuratore Zuccaro – a differenza della maggior parte dei media ed anche di taluni uomini istituzionali –  tanto d’aver riportato: “resto convinto che la Procura di Catania, su questa vicenda non sia in errore… anche se comprendo come questi attacchi mirati, abbiano quale interesse, quello di mettere in cattiva luce e in grande difficoltà, quello stesso ufficio…”.
Ma in questo scontro “titanico”, c’è per fortuna chi… può permettersi d’esprimere valutazioni sull’operato di entrambe e l’idea fatta, non è ahimè identica: di una, non si può che parlarne bene, dell’altra, non ci si può esprimere, in quanto ancora oggi, si attendono delle risposte… 
Speriamo che almeno su questa vicenda, non si compia quanto già si è realizzato e cioè, di preferire quella prassi da noi ormai luogo comune:soffocare tutto!!!” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/05/scontro-tra-procure.html .
Adesso si aspetta il plenum del Csm che si pronuncerà la prossima settimana e in caso di conferma sarà dichiarato estinto il procedimento di trasferimento d’ufficio. 
Lo stesso procuratore Giordano ha chiarito: “Da settimane ho fatto domanda in via principale per essere trasferito alla direzione nazionale antimafia come sostituto procuratore antimafia dove ho esercitato funzioni negli anni 2004/2008, in linea subordinata alla procura generale di Catania come sostituto procuratore generale“.
Il procedimento d’ufficio per incompatibilità ambientale era scaturito in seguito all’esposto di 8 sostituti procuratori che aveva dato vita all’inchiesta sul Sistema Siracusa con l’arresto del sostituto Giancarlo Longo (l’ex pubblico ministero di Siracusa arrestato lo scorso 7 febbraio con l’accusa di associazione a delinquere, falso e corruzione)
Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari di Messina, Maria Ventimiglia, che ha respinto la richiesta del legale del magistrato di sostituire la custodia cautelare in carcere con i domiciliari. 
Per la gip resta l’attualità delle esigenze cautelari visto che l’indagato fino all’ultimo, pur avendo sospettato che a suo carico fosse stata aperta un’inchiesta, «non ha esitato a rimuovere le telecamere e i dispositivi di monitoraggio collocati nel suo ufficio e ha occultato, probabilmente con la complicità di familiari, il cellulare che gli era stato richiesto dagli investigatori». 
Restano attuali, per la giudice, anche il pericolo di inquinamento delle prove, grazie all’aiuto di familiari come il suocero anche lui indagato, e quello di reiterazione del reato.
Difatti, secondo la procura messinese, Longo, che mesi fa è stato trasferito al tribunale civile di Napoli, avrebbe pilotato fascicoli di indagine per favorire i clienti di due avvocati siracusani, Piero Amara e Giuseppe Calafiore, anche loro arrestati. 
Dall’inchiesta, che ha coinvolto in tutto 15 persone, è emerso che Longo in cambio avrebbe ricevuto €. 88.000 e in regalo anche un Capodanno con la sua famiglia a Dubai ed in un altro hotel di Caserta.
Durante l’interrogatorio di garanzia, Longo non avrebbe fornito elementi validi per smentire i suoi rapporti confidenziali con Amara e Calafiore e questo avrebbe rafforzato il quadro indiziario a suo carico. 
La giudice ha anzi definito «risibili» le spiegazioni date dal magistrato sul fatto che, durante la vacanza a Caserta, suo figlio e il figlio di Calafiore avessero preso la stessa camera, prova, per l’accusa, del rapporto intimo tra le due famiglie… 
La giudice ha ritenuto poco credibili anche le spiegazioni date da Longo in merito al viaggio a Dubai che secondo l’accusa sarebbe stato pagato, attraverso una terza persona, dai due avvocati.
Inoltre, secondo quanto scritto dalla gip, Longo avrebbe ammesso di aver conferito incarichi di consulenza nella sua abitazione e non in ufficio. 
Tra le contestazioni fatte all’ex pm c’è quella di aver assegnato a consulenti compiacenti incarichi tecnici per precostituire elementi a favore di clienti di Calafiore e Amara…
Da quanto sopra credo che ci sia poco d’aggiungere…
Ultimamente assistiamo sempre più frequentemente a circostanze ambigue e corruttive, compiute da alcuni soggetti preposti all’interno di quei Tribunali e dalle cui successive indagini, emerge che quell’organo istituzionale, depositario del potere giudiziario, non da prova ahimè sempre… di quel concetto di legalità e giustizia richiesto e al quale certamente dovrebbe esclusivamente attenersi…
Ma d’altronde  si sa… la corruzione dei governanti si irradia a cascata su molti suoi rappresentanti istituzionali, fino a coinvolgere l’ultimo dipendente di quella pubblica amministrazione: E’ un gioco di contro-specchi, di rimbalzi, di sinergie negative, dove la corruttibilità degli uni incoraggia e rafforza quella degli altri!!! Ed allora cosa aspettarci…

Magistrati corrotti: Sono in 20 i giudici amministrativi sotto inchiesta!!!

Che il sottoscritto possieda il dono della preveggenza è un dato ormai assodato… 
Avevo scritto proprio due giorni fa un post http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/06/libera-denunciare-conviene-certo-facile.html dove riportavo: “D’altronde con una giustizia ritardata e il più delle volte negata, e con un sistema che non punisce ma che assolve, vorrei sapere quanti sono quei folli (il sottoscritto ahimé… ne conosce uno…) che provano con ogni mezzo a contrastare questo sistema “colluso e corruttivo”, dedito quotidianamente – grazie a quei suoi uomini, personaggi al di sopra di ogni sospetto – al malaffare e a condurre le proprie vite, in maniera immorale e socialmente riprovevole…

Ma questa (povero noi…) è la natura dell’uomo e tutti indistintamente si piegano a quelle sue infide regole, dagli abituali delinquenti… fino a quegli sleali magistrati (purtroppo sì… ci sono anche loro)!!!”.       
Ed ecco che immediatamente, quanto avevo scritto trova la sua giusta collocazione!!!
Stamani, sul quotidiano la Repubblica, c’è la notizia in prima pagina sulle sentenze amministrative comprate e un’azione di dossieraggio per inquinare e depistare importanti inchieste penali”. 
Le Procure di Roma e Messina avevano già portato all’arresto a febbraio 15 persone per corruzione in atti giudiziari. 
In manette anche un Pm della procura di Siracusa e il regista di questo giro di mazzette, un avvocato siciliano con una grossa clientela internazionale. 
Tra gli indagati anche l’ex presidente di sezione del Consiglio di Stato…
L’indagine ha portato ora, secondo le fonti riservate del quotidiano “La Repubblica”  alla notizia (vedremo se in queste ore verrà confermata), ma da quanto emerso, vi sono più di una ventina di giudici amministrativi, posti ora sotto indagine e iscritti per corruzione in atti giudiziari nel registro degli indagati, per un giro di processi aggiustati nell’ambito della giustizia amministrativa…
Ciò che incuriosisce è che la notizia, stranamente, non è stato portata a conoscenza dall’opinione pubblica, sia nei siti Web che dai Tg Nazionali…
Eppure comprenderete come lo scenario è gravissimo e soprattutto sconfortante, con un Consiglio di Stato e un Consiglio di Giustizia, fortemente dominato da un libro paga, che aveva al suo interno, un numero consistenti di giudici segnati “per aver preso cospicue mazzette e aver favorito alcuni clienti di quei noti studi legali…
D’altra parte ritengo che il problema vada ricercato a monte…
Difatti, buona parte dei giudici del Consiglio di Stato, sono di nomina politica… all’incirca il 25% (i quali entrano attraverso un concorso pubblico), mentre l’altro 25% viene nominato dal Consiglio dei ministri, ed infine il restante 50% sono giudici del Tar, che vengono di volta in volta promossi o per meglio dire “selezionati” attraverso particolari modalità, di cui non approfondisco… 
Si può comprendere da quanto sopra, come il Consiglio di Stato, abbia un’importanza fondamentale e quindi, bisognerebbe riflettere se non sia il caso di rivedere quelle modalità d’accesso finora utilizzate, dal momento che queste sono basate su norme certamente superate e non più in linea con quei principi di trasparenza e meritocrazia ricercati… 
Non è possibile che ancora oggi, l’ammissione sia limitata su una selezione discrezionale del giudice, mentre la parte del concorso può dipendere da un colpo di fortuna e cioè, dipende dalla fortuna d’indovinare il tema, oppure a quella abituale raccomandazione, che fa pervenire al candidato “segnalato”… anticipatamente, il tema sul quale si svolgerà il concorso… 
Perché meravigliarci, si sa come vanno in questo paese le cose… ed ecco perché sarebbe il caso che il Consiglio di Stato, s’organizzasse con un sistema certamente più moderno e controllato…
D’altronde lo stesso discorso andrebbe fatto anche per la magistratura ordinaria, dove a partecipare sono in migliaia e senza che vi sia una metodologia trasparente che faccia comprendere, con quale criterio sono valutati tutti quei temi, per capirne le differenze sostanziali e promuovere così i più bravi…
Ma per favore… è più logico pensare che questo sistema antiquato basa questa sua modalità affinché tutto resti inalterato, per poter premiare i soliti figli di papà, i cui genitori sono da tempo inseriti in quel “cerchio magico” (la cui casta solitamente poi si scopre essere legata a qualche loggia massonica… ), a discapito come sempre di chi, sarebbe certamente più meritevole!!!
L’ennesima circostanza grave, compiuta a danno di questo Paese, da quei suoi referenti… ma che come sempre, si prova a celare per non parlarne!!!
Se il sistema è questo perché meravigliarci se ogni giorno scopriamo nomi su nomi di magistrati corrotti??? 

Intercettazioni, cimici e appostamenti vari, il tutto per controllare gli eventuali nemici da ricattare…

Il sistema era semplice, elementare, ma nel contempo geniale!!!
Si trattava di controllare tutti coloro che si desiderava controllare, per poi successivamente influenzare… con l’arma del ricatto!!!
D’altronde volete dirmi… chi tra noi, può considerarsi senza peccato???
Ed in ogni caso, se non si giungeva a colpire quella persona integerrima, si poteva puntare quelle proprie attenzioni, verso i familiari, il marito, la moglie, i figli… 
Già, ciascuno di loro poteva rappresentare perfettamente il punto debole, quello necessario per convincere il magistrato, politico, manager, professionista ed anche dipendente delle forze dell’ordine, del Tribunale o anche soltanto di un Ente pubblico, a mettersi a disposizione, per soddisfare quelle immorali richieste…
Peraltro… rivedendo quanto è accaduto in questi anni, non mi meraviglio più di certe inchieste mai proseguite oppure di alcune sentenze, totalmente ribaltate…
Ciascuno di quegli uomini o donne, ricattati da un “sistema di controllo” così perfetto come quello a cui stiamo assistendo, non poteva essere espressione di equità di giudizio o di valutazioni al di sopra delle parti…
Poiché le cimici erano ovunque… e non solo in quegli uffici dove s’intercettava di tutto, ma anche nelle abitazioni di quegli affermati soggetti, sì… qualcuno scrutava quanto avveniva, chi si frequentava e cosa si svolgeva al suo interno, ed ancora, con chi si parlava al telefono, cosa si diceva, quali messaggi venivano trasmessi e ricevuti, il tutto per essere poi, meticolosamente archiviato, nei vari dossier, per essere utilizzati al momento opportuno!!!
Altro che sceneggiatura di spionaggio, qui non vi è nulla di “mission impossible“, poiché tutto era possibile!!!          
Peraltro, se si pensa a quanti e quali soggetti, vi fossero coinvolti – sono tutti ora accusati a vario titolo di associazione a delinquere, delitti contro la pubblica amministrazione, accesso abusivo a sistema informatico e corruzione – non posso credere, che quanti ahimé caduti in quella rete corruttiva di spionaggio, possano essere usciti illesi da una morsa micidiale, che li aveva agguantati… 
In questo momento si stanno leggendo i dossier e ascoltando quelle intercettazioni, quanto verrà fuori è presto da dire e molto probabilmente di quei documenti imbarazzanti, noi tutti sapremo poco, forse nulla, perché la maggior parte vedrete, verrà segretata!!!
D’altro canto, se dovessero pubblicare ufficialmente tutti i cognomi di quanti sono stati in questi anni “ricattati“, probabilmente si rischierebbe la stessa reputazione dello Stato o certamente quella degli uomini delle istituzioni…
Ecco perché sin d’ora sono convinto che molte di quelle prossime epurazioni all’interno di quegli ambienti, verranno compiute come accade solitamente, nel massimo riserbo…

Sistema "Antimafia"!!!

Il giorno della memoria della strage di Capaci -nella quale morirono il giudice Falcone insieme alla moglie e la scorta – desidero non parlare di chi ha voluto contrastare con ogni mezzo quel sistema mafioso, bensì di chi ne ha in questi anni, vergognosamente usufruito!!!
Mi riferisco a quel sistema denominato “antimafia”, già… un nome… una garanzia, per poter compiere ogni tipo di reato, protetti da quella “cupola” chiamata Stato!!!
A parlare oggi è infatti un ex magistrato, Silvana Saguto, finita sotto inchiesta per quella sua funzione di ex presidente della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo…
L’anno accusata di aver creato un sistema di raccomandazioni e clientelismi, ma lei si difende dichiarando: “Sì, è vero… c’era un sistema attorno alla sezione Misure di prevenzione. Un normalissimo sistema che ha consentito di gestire i beni sequestrati “!!!

Ma allora viene da chiedersi, di quale sistema sta parlando e a chi sta facendo riferimento???

Ed ecco giungere immediatamente la risposta che lascia frastornati: “Gli amministratori giudiziari non li ho scelti fra i miei amici. I miei amici non erano le persone chiamate a sostituire i fedelissimi dei boss cacciati dopo i sequestri: i nomi di quelle persone valide li abbiamo chiesti alle associazioni antimafia come: Libera, Addiopizzo, li abbiamo chiesti ai parroci, tanto per essere più tranquilli. Le segnalazioni sono arrivate da tutte le parti, anche da colleghi magistrati”!!!
Minchia… sig. Tenente“, verrebbe da dire!!! 
Ma allora sorge spontanea la domanda: perché il CSM contesta a Lei quelle assunzioni clientelari??? 
Cosa posso dire… non conosco nessuna delle persone chiamate a lavorare nei beni sottratti ai boss. Una volta ci siamo rivolti ad un’associazione di categoria per trovare chi andasse a coltivare dei terreni sequestrati, poiché nessuno ci voleva andare. Bene, anzi aggiungerei male… sa quante associazioni ci hanno segnalato “commessi o facchini” per un supermercato? E’ così che funzionava… quello era il cosiddetto “sistema”!!!
“D’altronde lo sanno tutti… non vi erano leggi adeguate che dicessero come muoversi, quali regole adottare, come applicare il regolamento… peraltro, ci hanno consultato anche per fare le leggi”!!!

Ora ovviamente i Pubblici ministeri di Caltanissetta contestano quella sua ambigua gestione… e l’accusano dei reati di associazione a delinquere, corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, induzione a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio…
“Certo… adesso tutti mi accusano, ma fino a qualche tempo fa, nessuno aveva niente da ridire, tra l’altro, proprio nei giorni delle polemiche, ho ricevuto il sostegno dell’allora presidente del tribunale Leonardo Guarnotta, della commissione antimafia e del Csm”!!!
Ed ora come finirà… 
“Ho chiesto di lasciare Palermo e so che il Csm vorrebbe che, anche gli altri miei due colleghi facessero domanda per andar via, vedremo come finirà…”. 
Una cosa mi permetto di dirla: Siamo passati di mafia in mafia, uno schifo assoluto!!!

Ma ci sarà mai qualcuno capace di far rispettare le regole, in questo maledetto e corrotto paese???

Sindaco di Catania: Ho l’impressione che vincerà nuovamente Bianco!!!

Inviti, riunioni con buffet, cocktail presso uno dei locali noti al centro, cene al lungomare… le strategie utilizzate per vincere l’elezioni ci sono tutte, anche perché lo sanno, quanto sia difficile oggi convincere gli elettori ad andare al voto!!!   
Ed allora, ecco che per vincere si utilizzano tutti i metodi possibili ed immaginabili…
Con quale strategia…???
La più semplice… già, questa prevede ad esempio da parte dei candidati, di consegnare ai propri elettori ed anche agli altri cittadini, dei volantini nei quali oltre la loro foto, vi è riportato come tutti… quel loro nome e cognome!!!
Ma ora viene il bello,non vi è riportato né il partito e neppure il nome del Sindaco… sono liste civiche… dai nomi più disperati, una volta le chiamavano “civette” e servono a camuffare quei partiti sgraditi, senza perdere nel contempo quei voti…  
Ciascuno di quei candidati non dichiara a nessuno quel’è il candidato Sindaco a cui sono legati, anzi dichiarano di votare soltanto loro perché del sindaco non frega niente… ma non è vero, giocano con la vostra ignoranza e celano l’effetto trascinamento…  
Bianco vince… e vince proprio perché molti suoi concittadini… gli stessi che non vorrebbero votarlo,  daranno quella loro preferenza, senza saperlo, proprio ad egli…  
Inoltre, in questi giorni, ho sentito parecchi amici di centro-destra, gente che frequenta quelle nderli segreterie, che l’ordine trasmesso è quello di appoggiare Bianco; il sottoscritto a quelle parole, ha provveduto a riprenderli, dichiarando loro che, involontariamente si erano sbagliati, e che ovviamente volevano dire il nome del candidato: “Pogliese”…
No!!! Ecco la risposta che ho ricevuto… “BIANCO”… è questo il nome deciso dai coordinatori!!!
Analoga situazione mi si è ripresentata questa mattina in Corso Sicilia, con un amico di Fratelli d’Italia, il quale mi ha confermato che, alcuni loro candidati – sono coloro che non hanno vinto alle elezioni nazionali –  fortemente incaz…ti, hanno deciso di non soddisfare gli ordini di partito, ma preferiranno appoggiare il sindaco uscente, pur di non far vincere quei soggetti che di fatto, non hanno permesso la vittoria all’ultima competizione del 4 Marzo…
Ed infine ci sono gli autonomisti… 
Già… hanno dato forfait all’ultimo convegno alle “Ciminiere”… 
L’hanno visto in molti, ma soprattutto quell’assenza è stata notata proprio da quel candidato a Sindaco del Centrodestra… che ora sarà furibondo, sapendo che quei voti stanno dirigendosi verso il suo avversario di centro-sinistra…
Ma la politica si sa, è una bestia che si autoalimenta e si comporta come una prostituta: Già, sempre disponibile a vendersi al miglior offerente!!!

Sono per la legalità e contro il pizzo!!!

Già… con questa frase l’ex presidente di Confindustria, si presentava sul fronte dell’antimafia con iniziative mirate… 
L’aspetto che emerge oggi in maniera inquietante, è diverso da quello di un uomo a suo tempo considerato da molti miei conterranei, quale “simbolo” dell’antimafia…
Un presidente di Confindustria Sicilia, che aveva voluto dare una svolta, premiando in particolare tutti quegli imprenditori siciliani (pochissimi… ma meglio di niente…) che si erano voluto ribellare al racket. 
Certo… assistere ora, in quali modi egli sia giunto a seguito dell’inchiesta per mafia (con cinque pentiti che lo accusano, parlando delle sue frequentazioni “pericolose”) e per quanto evidenziato in questi giorni dalla Procura nissena, attraverso un presumibile sistema di spionaggio, nel quale sono coinvolti uomini delle Istituzioni, fa pensare che forse, quel sistema di legalità, abbia nei fatti… letteralmente fallito!!! 
Cosicché… riesaminando alcune dichiarazioni espresse alcuni anni fa da alcuni noti personaggi di primo piano, sia della nostra imprenditoria che della politica regionale, viene da chiedersi, quanto quelle frasi allora fossero fondate o espresse esclusivamente per perorare una causa, sulla cui motivazione, vi erano interessi personali… 
Ricordo ad esempio il Presidente di Confindustria  Giorgio Squinzi, che disse all’indomani del suo arresto: “Sono sorpreso dalle anticipazioni a mezzo stampa, è sempre stato contro i clan“… oppure del Governatore della regione Sicilia, Rosario Crocetta, che manifesto il proprio sostegno: “Conosco la sua storia personale e professionale, per me è persona impegnata contro la mafia”….
Ora però, esaminando le inchieste di questi giorni, viene da chiedersi se quelle frasi, avessero realmente una loro valenza, oppure servivano a difendere in quel caso, l’amico di turno… 
L’hanno chiamata “Antimafia”, sì… quel nome è suggestivo, direi quasi emozionante, perché da un senso di lotta, di giustizia, di vittoria…
Ma quanto poi andiamo ad analizzare i fatti, scopriamo come in questa terra nulla sia cambiato nulla e quelle lotte (mai fatte…) si dimostrano vane…
Basti vedere ad esempio quella mala-gestio dei beni sequestrati alla mafia, i conflitti d’interessi alla Regione, l’irregolarità riscontrate sull’utilizzo dei fondi europei, la corruzione e la privatizzazione all’interno degli aeroporti, gli appalti concessi illecitamente alle imprese amiche o a quei comitati d’affari, passando ad una politica venduta o a quanti la finanziano e le procurano i necessari consensi, per finire con tutti quegli uomini e donne delle Istituzioni, dedite al malaffare, alle tangenti, ad un sistema criminale e corruttivo…
Ed allora viene da chiedersi… chi potrà mai difenderci da tutto questo???
Basterà quale ultimo baluardo la sola Magistratura (quella ovviamente… leale e incorruttibile) in difesa della nostra legalità?  
Come si fa a riconoscere un personaggio che a parole, si proclama “anti-mafioso e/o paladino della legalità”senza avere mai presentato in vita sua, una sola denuncia!!!
O forse dovrei ricordare quel automezzo incendiato (chissà… forse da qualche marito incazzato o da un ex dipendente licenziato…) o anche per aver ricevuto una minaccia telefonica (mai appurata successivamente nei tabulati telefonici…), oppure perché a suo dire, è stato minacciato, avendo ricevuto una busta anonima, con all’interno un proiettile…
Per favore… se sono questi gli uomini con cui va contrastata la mafia, possiamo stare freschi… d’altronde ritengo che la stessa considerazione, la stiano facendo ai piani alti di quell’associazione criminale!!!
Peraltro, basti vedere in quali modi questi individui dimenticano spesso (con quelle loro associazioni…) di costituirsi parte civile oppure abbandonano a perseguire quelle collusioni emerse tra i propri iscritti, nelle quali ahimè sono presenti alcuni loro amici (legati chissà proprio ad egli, attraverso quel comitato di affari…) o forse debbo pensare che sono talmente ricattabili, che non possono fare più nulla, se non adeguarsi alle richieste di cosa nostra, ma nel frattempo, tanto per impressionare tutti, gridano a squarciagola: La mafia è una montagna di merda!!! 

Indagati??? Già, di tutto… di più, tanto ormai non se ne esce più!!!

L’inchiesta “Montante” sta iniziando a mostrare tutti i suoi tentacoli…
Si è scoperto da poche ore, come a quel sistema di spionaggio facesse parte anche una talpa, precisamente della Direzione Nazionale Antimafia!!!
La persona è ancora da individuare,  ma chissà forse è già stata scoperta, ma i poliziotti e i magistrati di Caltanissetta che indagano sulla rete di protezione dell’ex presidente di Confindustria, non vogliono esporsi nel far emergere il nome… 
Certamente una circostanza grave quest’ultima se venisse confermata e comunque, per quanto abbiano potuto scoprire in questi giorni, non è la sola… 
A tutti quei nomi eccellenti ecco che oggi è emerso che anche l’attuale presidente di Confindustria Sicilia, oggi “Sicindustria”, Giuseppe Catanzaro insieme all’ex governatore della Sicilia, Rosario Crocetta sono stati indagati nell’ambito della stessa inchiesta che ha portato all’arresto di Antonello Montante. 

Con loro due, sono anche indagati gli ex assessori alle Attività produttive (Linda Vancheri e Mariella Lo Bello) e l’ex presidente dell’IRSAP (l’ente regionale per lo sviluppo delle attività produttive) Mariagrazia Brandara… 

E’ emerso che Rosario Crocetta, abbia favorito lo stesso Montante, il quale si era prodigato ad aiutare l’ex governatore, impedendo che venisse reso pubblico un video dal contenuto scandaloso, nel quale era stato ripreso l’ex presidente della regione siciliana…
Se si è trattato di un favore ( o di un ricatto… ), questo non è stato ancora appurato, ma se non ricordo male, durante il suo governo, furono assegnati due assessorati, proprio a uomini indicati dal Montante…
Certamente, visto con quanta prodigalità si sono spesi gli imprenditori di quella associazione, per la campagna elettorale dell’ex presidente della Regione, sono certo che in cambio lo stesso, lì avrà  favoriti nell’assegnazione dei molti appalti pubblici…
Un vero e proprio voto di scambio corruttivo… alla faccia della legalità promessa e delle battaglie da sostenersi contro la mafia e quelle associazioni criminali… che nel corso di quella sua legislatura, non si sono viste, peccato che nessuno – ad esclusione del sottoscritto e di qualche giornalista “non ricattabile” – le abbia mai evidenziate!!! 

Le intercettazioni parlano chiaro, ma soprattutto saranno i nomi di quanti si trovano oggi nei documenti sequestrati ed in quelle chiavette di memoria usb, nelle mani degli organi inquirenti, a fare a breve la differenza…

Ciascuno di quei nomi oggi è un potenziale ricattato… e quindi tutte le procedure compiute da quei soggetti, dovranno essere ora nuovamente rivalutate o quantomeno verificate… 
Certo che con un “sistema di controllo” così ramificato, dove si controllava tutti….diventa difficile credere che ci possa essere qualcuno che sia riuscito a sfuggire a quelle pressioni esterne e che quindi, non avendo notizie d’altronde che qualcuno abbia denunciato… che non si sia fatto anch’esso sottomettere!!!

Termino con una frase che ho letto: “stamattina tutto a posto… anche se la stanno facendo vastasa”.
Si… sono d’accordo, l’hanno fatta proprio vastasa!!!
Un vero schifo quanto sta accadendo all’interno di quegli uffici istituzionali, ciascuno di quegli individui meriterebbe d’essere deportato… in qualche terra, lontano dalla nostra isola!!!
Per una volta forse, contrariamente a quanto hanno finora fatto, inizieranno a comportarsi pensando non più solo per se stessi o per i propri familiari: Vedrete come laggiù, da soli, con un sacchetto di semi e qualche attrezzo agricolo, cominceranno a zappare sì… ma questa volta, per far mangiare anche tutti gli altri, suoi… nuovi limitrofi!!!

Uomini dello Stato… al di sopra di ogni sospetto!!!

Se qualcuno pensava che i nomi eccellenti degli indagati nell’inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha portato all’arresto dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, sara rimasto oggi certamente deluso…
Già, un altro avviso di garanzia, per concorso in corruzione, è stato notificato ad un Vice questore aggiunto, in servizio presso la Polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino. 
Inoltre, per favoreggiamento sono state indagate le sue due strette collaboratrici…, in quanto – secondo gli inquirenti- avrebbero aiutato l’imprenditore a distruggere alcuni documenti depositati dentro quel suo archivio segreto, files custoditi dentro alcune pen-drive usb e nascoste durante la perquisizione dentro uno zaino, lanciato dal balcone poco prima dell’arresto. 
Gli investigatori comunque hanno recuperato anche questo materiale…. e chissà cosa avranno trovato e chi sono le persone, che erano finite grazie a quel sistema di spionaggio, sotto osservazione…  
Sale quindi così a 25 il numero degli indagati dell’inchiesta, anche se è certo chi magistrati staranno valutando la posizione di altre soggetti che avrebbero avuto un ruolo importante in sistema a servizio dell’ex presidente di Confindustria . 

Il proprio legale si è giustificato dichiarando: “Il mio assistito, all’arrivo della polizia nella sua abitazione, non si è disfatto di alcuna prova di reato…Temendo che non si trattasse di agenti ma di malviventi, ha tardato ad aprire e ha cercato di mettersi al sicuro”. 
Il contenuto di quei dispositivi d’archiviazione esterna se pur danneggiate, sono state ritrovate dalle forze dell’ordine dentro quello zaino e sono ora in possesso degli inquirenti». 
Resta ancora da chiarire il ruolo (presunto) di favoreggiamento che avrebbero svolto le due collaboratrici dell’ex presidente, ora indagate…
Naturalmente il Montante respinge tutte le accuse rivolte, in particolare di avere costruito un sistema per realizzare veri e propri dossier, contro i suoi possibili avversario o su quanti stavano accertando quelle proprie responsabilità, grazie alla propria rete di spionaggio… 

Infine… il legale dell’ex presidente ha dichiarato che il proprio assistito è  rimasto molto sorpreso, scosso e dispiaciuto, ribadendo la sua totale fiducia nella giustizia…
Per quanto quel sistema ( se realmente dimostrato… ) prevedesse tutta una serie di corruttele, il fatto più grave è l’aver scoperto che dietro quell’imprenditore ed ex presidente di confindustria, vi siano uomini delle istituzioni, che si sono lasciati corrompere…
Certo che, se basta realmente così poco per svendersi, viene il dubbio che per poco di più, tutti sono disponibile a cedere a quelle lusinghe……   
D’altronde come ripeto spesso in questo mio blog, la maggior parte dei miei connazionali, ha avuti meriti personali… direttamente proporzionali alle raccomandazioni ricevute, senza le quali, molti di essi… anzi la maggior parte, starebbe ancora oggi sotto le cosce delle proprie madri…
Ah… certo, sempre che quest’ultime siano libere e non impegnate… a segnalare quel proprio figliolo!!!  

Double Face: Uomini dal doppio volto!!!

Esponenti delle forze dell’ordine, politici, imprenditori, tutti legati tra essi, per poter compiere quanto necessitava quel “Sistema Montante”…

Sono 22 le persone ora indagate nell’ambito della operazione “Double Face“, coordinata dalla squadra mobile di Caltanissetta e coordinata dalla Dda…
I reati ipotizzati prevedono l’associazione a delinquere e nel caso particolare dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, vi è l’aggravante di aver diretto, promosso e organizzato l’associazione stessa…
Inoltre, oltre a quanto sopra, vanno sommate le accuse per minacce, favoreggiamento, corruzione e rilevazione segreto d’ufficio, soppressione, distruzione e occultamento di atti pubblici, accesso abusivo a sistemi informatici, simulazione di reato…

Leggendo quanto sopra mi sono chiesto, chi mai ha potuto compiere quelle azioni e quindi, tralasciando – per come solitamente faccio – i nomi di quegli indagati, non mi sono sorpreso più di tanto, nel trovare tra quei nomi, anche uomini delle nostre istituzioni…

Ed allora presentiamoli questi funzionari “fedeli” dello Stato…
Un Colonnello dei Carabinieri a capo della Dia, un Maggiore della Guardia di finanza, un Comandante del nucleo di Polizia tributaria, un Sostituto Commissario della Polizia in servizio alla questura, l’ex direttore dell’Aise (il servizio segreto civile), un Generale, un Capo reparto, ed anche un ex poliziotto…

A questi sopra si aggiungono inoltre alcuni imprenditori, un ex segretario regionale CISL ed un dirigente regionale, 

Ah… dimenticavo, tra i nomi eccellenti – che spiccano tra i 15 indagati non soggetti a misure di custodia cautelare – vi è anche un Senatore di Forza Italia ed un docente di diritto tributario e responsabile scientifico del corso di “prevenzione di criminalità e della corruzione” presso l’Università…
La presunta rete di spionaggio controllava molte persone… ma in particolare mirava a controllare chi, puntava proprio su di essi…
Ecco allora quei nomi… ciascuno di essi posto all’interno di un dossier e quest’ultimo insieme a tutti gli altri nascosti all’interno di una stanza segreta all’interno di una villa ed ora che sono stati scoperti… finalmente posti sotto l’osservazione delle forze dell’ordine (questa volta però… di quelli “buoni”)!!!
Ed allora mi sono chiesto, a cosa può servire un sistema di spionaggio del genere, a parte proteggersi dalle inchieste che  avevano visto alcuni indagati collusi con l’associazione mafiosa…???
Ed allora ho compreso: quel sistema (se realmente realizzato…), aveva la funzione d’influenzare tribunali, politici, governi e sindacati!!!

Ora, rileggendo quanto emerso dall’inchiesta mi sorge un dubbio: Siamo sicuri che possiamo affidarci agli uomini dello Stato, ma soprattutto di quali di questi uomini stiamo parlando??? Come facciamo a comprendere chi sono i buoni e chi i cattivi??? Non è che nel voler fare il nostro dovere di bravi cittadini, ci ritroviamo indirettamente coinvolti in qualcosa di più grande di noi??? Ed infine chi ci proteggerà… chi garantirà le nostre fonti o i documenti consegnati??? Chi… forse quegli stessi uomini delle istituzioni che stiamo per denunciare???
Qualcosa in questo sistema “malato” non quadra!!!
Già… diventa sempre più difficile credere che intorno a noi possa esistere qualcosa di onesto, incorruttibile e non alienabile, qualcosa su cui avere fiducia, quando ogni giorno che passa t’accorgi d’esser sempre più solo e forse solo un po’ più fortunato, sì… in quanto immune da quell’infezione chiamata “corruzione“, la stessa che ha colpito purtroppo. la maggior parte dei miei conterranei…
Come uscirne…??? Non so… e disgraziatamente non riesco neppure a immaginare, a chi possiamo rivolgerci…

"Paladini" della legalità???

Era stato considerato da molti all’interno di Confindustria, come il nuovo paladino dell’antimafia!!!
Ed invece, l’ex presidente degli imprenditori siciliani Antonello Montante, è finito ancora una volta agli arresti domiciliari, questa volta con l’accusa di associazione a delinquere, finalizzata alla corruzione di esponenti delle forze dell’ordine!!!
La Procura di Caltanissetta gli ha contestato d’aver creato un vero e proprio sistema illegale, che serviva a spiare l’inchiesta scattata nei suoi confronti tre anni fa, a seguito di alcune dichiarazioni da parte di pentiti di mafia.
Aveva costituito una rete di spionaggio, che lo tenevano informato su quanto accadeva all’interno di quei pubblici uffici… 
Mi sembra di rivedere una scena della serie televisiva tanto apprezzata dal pubblico in questi giorni… “La mafia uccide solo d’estate“, in particolare quando riferendosi del Tribunale di Palermo, raccontava che all’interno di quel palazzo, “tutti controllavano tutti”… e cioè a seconda dei movimenti degli uscieri, dalla mole dei dossier che uscivano dalla Procura, si comprendeva se vi erano in programma degli arresti eccellenti oppure se dalla richiesta urgente del Procuratore nazionale ai propri sostituti… vi era in atto un’inchiesta importante e così via…
Ecco quindi che sono scattati ora gli arresti domiciliari per altre sette persone, che farebbero parte dei componenti di quella rete di spionaggio al servizio di Montante… accusa mossa dai sostituti procuratori Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, dall’aggiunto Gabriele Paci e dal procuratore capo Amedeo Bertone.
Dall’inchiesta di due anni fa, l’ex presidente di Confindustria, aveva ricevuto un avviso di garanzia per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, nel quale venivano ipotizzati legami d’affari e rapporti di amicizia con alcuni boss… 
Durante i riscontri, gli investigatori della squadra mobile di Caltanissetta, avevano perquisito alcune abitazioni e aziende dell’imprenditore ed in una di queste, all’interno di una villa, era stata scoperta una stanza segreta, con all’interno dossier su magistrati, politici ed esponenti della società civile….
Certamente, è alquanto ambigua questa circostanza, anche se l’ex presidente, ha continuato a dichiarare che: “I pentiti che mi accusano sono i mafiosi che ho contribuito a colpire duramente con le mie denunce“.
Come non ricordare d’altronde quella sua frase “Chi non denuncia è fuori dall’Associazione”!!!
Ma il punto ora da comprendere è se quanto dichiarato, rappresentava esclusivamente uno stratagemma dello stesso imprenditore, per creare su di se, quell’immagine di “paladino” della legalità e dell’antimafia?  
Ma, tenendo sempre ferme quelle accuse di associazione mafiosa, ora… sono i nuovi guai giudiziari appena contestati, che presentano una lista lunga di reati di corruzione, tra cui spicca in particolare, l’aver corrotto la “fedeltà” di alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine, attraverso costosi regali e soprattutto… assunzioni varie per quei propri familiari.
Che dire: Cambiano i paladini, ma la storia come si vede… resta sempre la stessa!!!

Quei conflitti d’interessi che nessuno accerta, perché d’altronde quei controllori sono altrettanto collusi e quindi… ricattabili!!!

Abbiamo letto in questi giorni delle inchieste su funzionari corrotti e dipendenti collusi che si vendono per fare carriera o per ricevere qualche addobbo floreale …
Una volta quantomeno si puntava alle tangenti o a quelle semplici mazzette consegnate dentro una busta anonima… 
Ora invece si ci fa corrompere anche per uno smartphone!!!
La circostanza grave, è che nello svolgere il proprio incarico, quei funzionari pubblici corrotti, abusano di quel loro ruolo, per poter svolgere attività che ledono gli interessi pubblici, in quanto vanno in conflitto d’interesse con la propria mansione… 
Non a caso si è scoperto come alcuni funzionari, hanno utilizzato quel proprio incarico, per poter lucrare, utilizzando società di servizi, solitamente intestate a propri familiari o ad abituali prestanome… 
L’ambito operativo di queste società come si sa…  può essere vario, solitamente sono caratterizzate dall’offerta di determinati servizi ai clienti, per di più di consulenza, ma a volte offrono la vendita di prodotti necessari per quelle attività… 
Si comprende da quanto sopra, che attraverso questa metodologia, non si effettua una chiara richiesta corruttiva, non vi è di fatto, un vero e propri passaggio di denaro o di favori, ma viceversa, l’impiego e/o il solo formalizzare con quella società di servizio, un eventuale contratto di consulenza o di fornitura, fa ricevere un atteggiamento clemente e certamente omissivo…
Di contro, nel caso in cui quei soggetti, (semplici cittadini/professionisti/imprenditori/ecc…) non fossero avulsi da logiche di compromesso o altro, ecco che in tali circostanza, si ottiene un atteggiamento repressivo ed il più delle volte persecutorio… da parte di quello stesso funzionario.
Vengono quindi messe in pratica, a seconda se le circostanze sono per quel funzionario favorevoli, tutta una serie di modalità che vanno dalla sparizione dei fascicoli, alla definizione delle pratiche archiviate illecitamente oppure all’annullamento dei provvedimenti sanzionatori per violazioni accertate e via discorrendo…
Nel caso contrario e cioè quando si vuole andare in contrasto con quelle “richieste”, ecco che si da inizio ad un accanimento, che porta il più delle volte a sopraffare quel povero avventore…
A quel punto viene da chiedersi: Non sarebbe opportuno denunciare in maniera ufficiale, le condotte illecite perpetrate da quel funzionario??? Serve a qualcosa far emergere quelle azioni coercitive direttamente al suo dirigente o superiore???
Ecco su quanto sopra purtroppo debbo darvi una brutta notizia: Il sistema è talmente colluso, che sono molti ad aver ottenuto, grazie a quelle modalità fraudolente, vantaggi personali ed economici!!!
Diventa difficile quindi per quei dirigenti, prendere gli opportuni e necessari provvedimenti, nei confronti di quegli stessi funzionari e/o dipendenti, con i quali si è fatto merenda… 
Essi stessi infatti sono ricattabili e dovranno sottostare a quei loro subordinati, per evitare di restare anch’essi coinvolti da quel grido che urla: “Morte a Sansone e a tutti i Filistei

Catania… nuovi arresti tra i "colletti bianchi": Ma a cosa servono, quando alla fine patteggiano le pene e nessuno paga!!!

La nostra città stamani è ritornata agli onori di cronaca nei notiziari nazionali…
Si… stasera ho ascoltato la notizia su Rai1 che descriveva dettagliatamente dello scandalo all’ispettorato del lavoro, con quei retroscena sul sistema corruttivo – per come riportato dal Procuratore Nazionale Carmelo Zuccaro – “ad ampio raggio”
Beh… se qualcuno pensava (erroneamente…) che alcuni nostri concittadini, avessero deciso di cambiare quel loro modo d’essere o quantomeno di operare finalmente in maniera legale, rispetto a quanto finora fatto, mi dispiace dirlo, ma si sono sbagliati!!!
Dice correttamente mia moglie: “Chi nasce tondo… non muore quadrato“!!!
Sì… questa volta il sistema corruttivo ha diversificato la propria pretesa… passando dall’abituale mazzetta in denaro, ad una nuova utilità… quella professionale….
Già si puntava a ricevere degli incarichi regionali, considerato che di li a breve, stava scadendo quel proprio mandato e quindi era indispensabile assicurarsi un nuovo incarico, quantomeno di pari livello!!!
Certo, sapere oggi che il lavoro svolto delle nostre forze dell’ordine, sia andato perfettamente a conclusione, può solo farci – come parte integrante di questa realtà etnea – piacere, ma quanto poi i risultati di questa inchiesta, avranno effettivamente rilievo, ecco questo è tutto un altro discorso…
Vorrei difatti riportare la Vs. attenzione su quanto accaduto alcuni mesi or sono… 
Quando cioè i Finanzieri del Comando Provinciale della nostra città, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica, ha portato all’ordinanza di custodia cautelare con 23 arresti (6 in carcere e 17 domiciliari) ed il sequestro preventivo di beni fino alla concorrenza di 14 milioni di euro nei confronti di alcuni funzionari e dipendenti dell’Istituto Superiore di studi musicali “Vincenzo Bellini” nonché di altri soggetti esterni coinvolti con l’ente pubblico.
Allora i reati contestati a varo titolo erano di peculato continuato, ricettazione, riciclaggio e associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio connessi alla illecita distrazione e depauperamento di risorse finanziarie dell’Istituto pubblico catanese!!!
Ora… vi starete chiedendo, ma cosa centra quella vicenda con quella di oggi…???
Nulla… ma vedrete come alla fine nessuno pagherà per quei reati commessi o certamente il denaro rubato… difficilmente verrà restituito!!!
Viene da chiedersi (per come avevo scritto alcuni giorni fa),  se “il gioco gioco non valga la candela“: Sei un dipendente pubblico da 1500 €/mese??? Il tuo reddito è all’incirca di 20/25 mila €/l’anno…???  Allora ragionando… se è bravo (per modo di dire… ovviamente...) e riesce a far sparire all’incirca un milione di euro, è come se si fosse risparmiato all’incirca cinquant’anni della sua professione…
Rischi…??? Nessuno… certo si potrebbe essere costretti a restituire qualche decina di migliaia di euro e forse un’altra decina per lo studio legale che lo ha difeso… ma per il resto, potrà trascorrere il suo tempo a ciondolare, divertirsi, viaggiare… d’altronde non dovrà mica trascorrere il proprio tempo all’interno di un penitenziario??? 
Ma lì… ci vanno solo i poveri disgraziati, come si dice… quelli con i soldi non ci vanno, anche perché si sa, la legge dice che chi sbaglia paga (o dovrebbe pagare…), ma un decreto invita le procure a stabilire quali reati punire e quali reati accantonare… ed il più delle volte quest’ultimi, vengono giudicati in maniera discutibile… e così alla fine, non paga mai nessuno!!! 

Trattativa Stato-mafia??? Tutti assolti, perché il fatto non sussiste!!!

Sì… avrei dovuto aspettare il verdetto… ma chissà perché ho la sensazione che l’esito sarà quanto ho previsto nel titolo del post: Tutti assolti, perché il fatto non sussiste!!!

D’altronde se ci sono voluti cinque anni di processo, con all’incirca 200 udienze ed altrettanti testimoni chiamati in causa, pensate veramente che alla fine si giungerà ad un verdetto corretto e cioè che in quel periodo storico, lo Stato abbia barattato la pace con la mafia”???

I Giudici della Corte d’assise di Palermo, dovranno oggi pomeriggio esprimersi su quella cosiddetta trattativa Stato-mafia…
Sappiamo tutti come in quella vicenda siano imputati nomi importanti sia delle forze dell’ordine che della politica, a cominciare dal ex  Ros Mario Mori, per proseguire con l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri, l’ex ministro Nicola Mancino ed anche personaggi ambigui come il figlio dell’ex sindaco di Palermo Ciancimino… Massimo!!!
 Al centro del dibattimento, il presunto papello firmato delle istituzioni nel ’92, con il quale è stato stretto un patto con Cosa Nostra, per fare cessare le stragi.

Che qualcosa sia successo è sicuro e che alcuni uomini delle istituzioni abbiano ceduto, per paura o incompetenza (illudendosi che la concessione di una attenuazione del regime carcerario del 41 bis potesse far cessare le bombe e il piano criminale di devastazione di vite e obiettivi… circostanza che nei fatti non avvenne) è altrettanto certo… se ben ora si vorrebbe dichiarare il contrario…
Ma la verità è quella per cui “Una parte importante e trasversale delle istituzioni, spinta da ambizione di potere contrabbandata da ragion di stato, ha cercato e ottenuto il dialogo e poi il parziale compromesso con l’organizzazione mafiosa“!!!

Questa metodologia applicata è servita prettamente a dare il potere dello Stato ad una parte esigua dei suoi uomini, ribaltando l’allora potere con la giustificazione della paura e del dover difendere ad ogni costo uno Stato sotto assedio a causa delle bombe di cosa nostra, che avevano già realizzato morti e feriti a Milano e Firenze…

Si è scelto quindi di passare alla trattativa…  si è ceduti al ricatto e lo Stato si è messo nelle mani della mafia!!!

Oggi forse ci racconteranno un’altra verità, ma noi tutti sappiamo bene, com’è veramente andata!!!

Se la mafia viene considerata più forte dello Stato… la colpa è principalmente delle Istituzioni!!!

Secondo un’indagine condotta dall’Associazione “Centro Studi Pio La Torre”, i ragazzi di cento scuole, che hanno aderito al progetto educativo “antimafia”, hanno espresso risultati di grande sfiducia nei confronti della politica, in particolare di quei suoi esponenti nazionali, rappresentati dal 82% di disistima, scetticismo che comunque si applica anche nei confronti dei politici locali…
Ma ancor più grave è il giudizio della mafia, che viene ritenuta per quasi il 44% più forte dello Stato!!!
La percezione inoltre, tiene conto di questi due poteri, strettamente interconnessi, in quanto il più delle volte legati tra essi, e difatti il 25% di quei ragazzi, considera impossibile sconfiggere definitivamente la mafia, a causa del forte legame che quest’ultima ha con la politica!!!
D’altronde come dare torto a questi giovani… quando essi per primi hanno compreso che la mafia ha ormai il polso della situazione del nostro sistema economico e sociale e dove la politica e le istituzioni, evidenziano gravi lacune a causa  di tutti quei cavilli giurisprudenziali, che solitamente ribaltano l’ottimo lavoro compiuti dalle Procure nazionali!!!
Alla presentazione dell’indagine report è intervenuto anche il giornalista, più volte minacciato dalla mafia.
Paolo Borrometi (Presidente di Articolo 21), che ha dichiarato: “La mia generazione è stata segnata dal colore rosso dell’asfalto per il sangue versato da molti uomini che hanno dato la vita per combattere la mafia. La Sicilia è una terra di cinque milioni di abitanti soggiogati da settemila mafiosi, e purtroppo molti di quelli che oggi sono considerati eroi, in vita erano ritenuti dei “rompiscatole'” Non ci vuole coraggio, né atti di eroismo, ma semplicemente fare il proprio dovere da cittadino”!!!
Ecco, forse in queste parole è racchiuso quell’essere intimo di sentirsi siciliani… 
In particolare quando con quelle proprie azioni, vengono a concretizzarsi tutti quei comportamenti, che si sa essere, collusivi e servili, compiuti solitamente per ricevere qualcosa in cambio…
Si è vero… lo Stato in questi anni qualcosa ha fatto, mi riferisco al periodo post stragista di cosa- nostra, ha ripulito quella parte più crudele e sanguinaria ed ha arrestando quei suoi boss, facendo cessare definitivamente il sangue per le strade…
Di contro però ha lasciato ad essa il controllo finanziario e sociale, ha permesso che essa potesse agire in maniera indisturbata, stravolgendo l’economia del paese e garantendo ai suoi uomini un livello d’impunità, ma soprattutto la possibilità di inserire nella politica, nelle PA ed anche nelle istituzioni, molti suoi giovani professionisti, i quali se pur non direttamente affiliati, hanno potuto operare in maniera celata, contribuendo con quelle loro informazioni, alla sopravvivenza stessa di quell’associazione criminale…  

Voto di scambio politico mafioso??? Minch… ma guarda che sorpresa…

Sentire stamani che qualcuno abbia acquistato i voti non sorprende minimamente
Del resto, in questa ultima inchiesta si parla di circa 500-1000 voti… a circa 30-50 euro ciascuno, quindi importi certamente irrisori se paragonati con quelli delle ultime regionali siciliane… 
In quelle ultime elezioni, se pur il prezzo d’acquisto sarà stato più basso, a causa dell’alto numero di voti richiesti… in ogni caso, quei voti sono giunti a destinazione a chi di dovere…
Ecco perché quando ho letto… “Voto di scambio politico mafioso… ” non mi sono per nulla sorpreso !!!
Peraltro questi nuovi esponenti della politica, sono come dei “lupi”, pronti ad assecondare ogni richiesta di quegli affiliati delle associazioni criminali, le stesse che poi s’impegnano per loro, a raccogliere quei voti necessari… 
Basterà pagare e loro s’interesseranno di tutto, anche di portare gli infermi in quelle urne elettorali!!!
D’altronde è grazie a quei voti, che potranno ricambiare i favori ricevuti, sì… da quelle poltrone, potranno muovere tutti quei necessari interessi tanto cari a quei suoi amici… (“amici degli amici”…).
D’altro canto se fate un semplice ragionamento matematico, comprenderete di come si tratta esclusivamente di un investimento (ovviamente personale…): difatti… prendete un deputato della regione, percepisce all’incirca 12.000 euro al mese, che rappresentano 144.000 euro all’anno, i quali, moltiplicati per i cinque anni di mandato, fanno all’incirca 720.000 euro!!!
Quindi, ragionando sempre con numeri alla mano; se un candidato volesse avere la certezza di vincere quella competizione elettorale, avrebbe necessità a seconda del partito (o della lista civica… ) all’incirca 5-10.000 voti… che moltiplicati anche soltanto 20-30 euro ciascuno, fanno 2-300.000 euro, come si dice: “Il gioco vale la candela”!!!
Bisogna poi aggiungere tutti quei meccanismi clientelari e corruttivi, che grazie al fatto di essere seduti lì… potranno portare avanti,  per come d’altra parte hanno evidenziato in questi anni, molte inchieste giudiziarie…
Ma il sistema è collaudato tanto che l’acquisto a forfait del “pacchetto voti“… è diventato ormai una consuetudine e sono in molti a puntare (tra quei candidati) su quell’acquisizione, per evitare di dover avere… amare sorprese.
Peraltro, in un momento in cui cittadini avvertono la politica come un qualcosa di schifoso e dove molti suoi interpreti vengono visti come “corrotti e lestofanti“, ditemi… perché quegli elettori, dovrebbero presentarsi alle urne, per votare un soggetto che non si conosce e che viene consigliato da qualche familiare e/o conoscente???
C’è un solo motivo, qualcuno avrà pagato per quel voto, ed allora come buone pecore, ci si presenta all’incasso !!!

Terremoto in Sicilia…??? Dove…??? Agli assessorati Energia, Ambiente e territorio e Distretti minerari!!!

Vi avevo anticipato dell’imminente terremoto a proposito delle cave: ” http://nicola-costanzo.blogspot.it/2018/03/a-proposito-di-cave-un-imminente.html ” ed ho segnalato le mani della mafia sulle cave: ” http://nicola-costanzo.blogspot.it/2017/08/le-mani-della-mafia-sulle-cave-e-lo.html ” 
Sono anni che scrivo sulle attività estrattive “http://nicola-costanzo.blogspot.it/2017/12/lattivita-estrattiva-in-sicilia-ed-il.html ” o sul recupero ambientale delle cave dismesse http://nicola-costanzo.blogspot.it/2016/10/il-recupero-ambientale-delle-cave.html “…
Mi sono prodigato inoltre a pubblicare quanto ricevuto da alcuni professionisti a mezzo mail: “http://nicola-costanzo.blogspot.it/2018/03/quell-inesistente.html “… oppure quando mi sono spinto a fare alcune premonizioni su cave, impianti di frantumazione, cls e betonaggio, per poi vedere stranamente come quelle anticipazioni, vadano a verificarsi “http://nicola-costanzo.blogspot.it/2018/01/premonitions-cave-e-impianti-di.html “.
Ed infine… il piacere di poter realizzare e quindi successivamente presentare la pagina Web del Distretto produttivo della pietra lavica dell’Etna ” http://nicola-costanzo.blogspot.it/2013/12/il-distretto-produttivo-della-pietra.html “… 
Da quanto sopra si comprende come – per il sottoscritto – questo settore e soprattutto il suo indotto, abbiano costituito da sempre un motivo d’analisi e valutazione, in particolare ciò di cui sono stato attratto, riguarda le dinamiche e i processi produttivi, che attraverso quel dipartimento, si possono determinare, molte delle quali ho l’impressione, solitamente sfuggono alle scrupolose e soprattutto rigorose regole, imposte dalle normative vigenti…
In particolare, sono proprio quei suoi uomini a condizionarne il sistema… 
Non mi riferisco agli abituali proprietari e/o a quegli imprenditori di cui ogni tanto si sente parlare, ma a tutti coloro che hanno in quel particolare settore dirette responsabilità di verifica e di controllo, a cominciare dai professionisti progettisti e direttori dei lavori, per giungere a coloro che hanno mansioni di funzionari e dirigenti di quelle PA…
Scoprire ogni qual volta – a seguito delle indagini compiute dalle procure nazionali – di quelle attività estrattive “abusive” oppure di quegli impianti di frantumazione non a norma, ed anche della produzione e vendita d’inerti con pagamenti in nero effettuati mediante denaro contante, per continuare con l’uso di molte cave dismesse per fini quali lo smaltimento illecito di rifiuti e con lo sversamento grave di liquami e prodotti pericolosi ad opera della criminalità organizzata, è di per se logorante… 
Vanno inoltre ricordati, tutti quei mancati controlli nei luoghi ove si stanno effettuando lavori d’attività estrattiva, che determinano ahimè nei confronti di alcuni funzionari addetti a quelle verifiche accesi conflitti personali, seguite da minacce verbali e manifestazioni violente, da parte di alcuni esercenti, il più delle volte quest’ultimi…  “abusivi”!!!
Ed infine, come non evidenziare quelle circostanze gravi che vedono, di volta in volta, la partecipazione di alcuni funzionari che in cambio di mazzette e favori personali e/o familiari, preferiscono chiudere un occhio ed anche l’altro, su tutte quelle procedure di controllo, facendo in modo che queste vengano approvate come fossero in regola oppure, quando ciò non è non possibile, fanno in modo che quegli accertamenti, vengono di fatto insabbiati…
D’altronde essi per primi devono fare in modo che non abbiano mai ad emergere, eventuali riscontri negativi nei quali, quei loro soci (o meglio… dovrei chiamarli con il loro nome “complici”) – potrebbero avere successivamente, ripercussioni personali… 
Va difatti ricordato, che proprio taluni professionisti, hanno ricevuto quell’incarico di direzione lavori, grazie alla solerte raccomandazione “coercitiva”, effettuata da quel funzionario, che ha imposto quel proprio “consiglio” agli esercenti, i quali, preferiscono accettare, per non aver alcun tipo di problema nel corso di quella loro attività… 
Ma oggi ho uno strano presentimento… già, è come se il tempo dei soprusi sia finito!!!
Sono convinto che a breve qualcuno all’interno di quegli uffici pubblici avrà un’amara sensazione, quella di sperimentare su se stesso, la violenta preoccupazione che si ha quando è in corso… un terremoto!!! 
Se lo può consolare comunque… posso dirgli che scappare, non servirà a nulla!!!

E’ dire che li chiamano "Primari": Non è perché sono i "primi" nella sanità, a dedicarsi al sistema corruzione???

Proprio alcuni giorni fa avevo scritto il seguente post “http://nicola-costanzo.blogspot.it/2018/04/catania-iniziano-uscire-i-nomi-di-quei.html” ed in un passaggio riportavo quanto segue: “Sono nuovi conoscenti e amici (ed anche… “degli amici…”) a cui poter chiedere quando servirà un favore… Certo sembrerà poco influente, ma avere tra essi, direttori sanitari, primari, medici, proprietari di strutture pubbliche o private, residenze per anziani e via discorrendo… tutte compagini di cui, prima o poi, si dovrà avere bisogno, se non per se, certamente per qualche familiare o parente, può sicuramente far comodo!!!”.
Quanto avevo scritto, si è ancora concretizzato in queste ore a Milano, dove 5 Primari, un Direttore sanitario ed un imprenditore sono stati arrestati…
Si è scoperto dalle indagini che il sistema “corruttivo”, prevedeva l’introduzione negli Ospedali Galeazzi/Pini, di alcuni dispositivo per le diagnosi, commercializzata da una società riferibile a due primari.

Diceva intercettato l’imprenditore ad un amico: “Il Pini è l’ospedale più facile del mondo! (…) perché non ci sono gare, se sei amico di un chirurgo usi i prodotti che vuole, cioè è tutto libero, tutto libero!” 
Ed ancora, l’imprenditore descriveva la “scarsa trasparenza e legalità nelle pubbliche forniture dell’Istituto Ortopedico Cto-Pini di Milano”…
Tra i benefit ricevuti da quei primari e dal Direttore sanitario vi sono: stage familiari, ceste di Natale da 1000 euro ciascuno, congressi pagati a Parigi e in Alto Adige, ma soprattutto tangenti (denaro e altre utilità perché favorissero l’acquisto da parte dell’ospedale pubblico del dispositivo “MicroDttect”, utilizzato per la diagnosi delle infezioni osteoarticolari, e commercializzato dalle società “Kubik Medical S.r.l.”  riconducibile all’imprenditore Brenicci e la società “41 S.r.l.“, riferibile, oltre che allo stesso Brenicci, anche a due medici dell’ospedale “Galeazzi Calori“, Drago Lorenzo e Romanò Carlo Luca, in particolare dalle indagini sarebbe emerso che i due, avrebbero favorito l’acquisto di dispositivi medici forniti dalle società riconducibili all’imprenditore, tutte attive nel settore del commercio all’ingrosso di articoli medicali ed ortopedici, assicurando alle stesse un ricavo complessivo di circa 900.000 euro…

Sono emerse inoltre da poche ore, ulteriori dettagli . vedasi quanto riportato dal quotidiano “IlSecoloXIX”, nel quale vengono evidenziati contatti fra gli indagati e Gustavo Cioppa (che non risulta ancora essere iscritto nel registro degli indagati), ex procuratore di Pavia, nonché sottosegretario alla presidenza della giunta sotto il “governo” Maroni…
Le richieste all’ex procuratore Cioppa, erano di intercedere (si legge sull’edizione ligure online del quotidiano), presso l’assessore al Welfare, Giulio Galleria, e il direttore generale, Giovanni Daverio, al fine di ottenere l’approvazione al progetto che accredita l’unità di Calori come polo regionale di riferimento per il trattamento delle infezioni articolari, protocollo che è stato approvato proprio il 13 marzo dello scorso anno…
Cosa aggiungere… una vergognosa riproposizione di quanto da sempre sappiamo sulla gestione del malaffare nella sanità!!!
Sembra essere passata una vita, da quell’inchiesta che aveva visto Duilio Poggiolini (ex dirigente pubblico italiano, è stato direttore generale del servizio farmaceutico nazionale del Ministero della Sanità e coinvolto nell’inchiesta Mani Pulite sullo scandalo di Tangentopoli) a cui fu sequestrato a quel “boss” della malasanità,un tesoro incredibile, che nel 93′ valeva all’incirca 50 miliardi di vecchie lire…

E adesso dopo 25 anni siamo nuovamente al punto di partenza… considerando che in questi lunghi anni, altre penose vicende di mala sanità sono state registrate…
Nomi ormai sbiaditi dal tempo, ma che affermano ancora una volta, in tutta la sua gravità, di come quel sistema pubblico sanitario ( e mi permetto di aggiungere anche privato…), costituisca in se, un pozzo senza fondo, con il quale si realizzano da sempre vergognose azioni compiute senza alcun ritegno, sia morale che professionale (a scapito di noi cittadini), ripugnanti manifestazioni di corruzione… che contrastano quel “Giuramento di Ippocrate”, prestato da ciascuno di loro, prima di aver iniziato la professione di “medico”!!!

Sicilia: La nuova mafia…


Ho letto oggi di nuovi avvisi di garanzia, con le accuse di associazione mafiosa, estorsione, rapina, traffico di stupefacenti, porto d’armi, sequestro di persona, ecc…

Nomi nuovi sì… ma non saranno certamente gli ultimi, perché la storia insegna che per poter eliminare questa grave infezione presente nella nostra terra, si dovrebbe procedere con più alte misure di contrasto, perché quelle attuali prodotte… sono di fatto palliative, già servono soltanto a generare nuovi scenari all’interno di quell’organizzazione, che hanno quale risultato, quello di far avvicendare quei suoi giovani emergenti, al posto di coloro che vengono di volta quotidianamente arrestati…    
D’altronde è ormai chiaro a tutti che la mafia si è evoluta, non è più quella della “coppola di traverso”, è silente, non lascia morti per strada, non organizza stragi, è finito quel tempo coercitivo che necessitava per affermare il proprio ruolo… 
Oggi, cosa nostra punta principalmente all’aspetto finanziario, ha compreso che sono lì che girano i soldi ed allora quei cosiddetti “viddani” delle campagne, si sono trasformati in “imprenditori“!!!
Essi hanno mutati quelle loro mutati, basta più “pizzini”… oggi si viaggiano nei social, sono specializzati e tecnologici, sì… grazie a quei loro Iphone, scrivono su “Whatsapp” e “Skype”… 
La nuova mafia d’altronde s’ispira a quelle famose serie televisive, tipo “GOMORRA”… dove il loro modello si chiama Cirù… sì…”l’immortale”!!! 
Lo sceneggiato dovrebbe far comprendere agli attuali giovani purtroppo legati a quelle associazioni criminali, che prima o poi verrà il loro turno…
Loro sono soltanto dei numeri, già… i prossimi della lista e quindi debbono iniziare a riflettere, visto che sono ancora in tempo, se non sia il tempo di sacrificare quell’auto sportiva ricevuta o quella lussuosa abitazione realizzata per trascorrere le serate con gli amici e tornare indietro da quella decisione scellerata, che si sa… non potrà mai ripagare, da un futuro certamente più faticoso, ma sicuramente più corretto per se e per i propri figli…
Ed allora ritornando a quel business, eccoli investire in tutte quelle attività che producono incassi in contanti… (servono peraltro a riciclare tutto quel loro denaro sporco…), d allora acquistano supermercati,  ristoranti, sale giochi, bar, si dedicano a tutto ciò che è commercio, vestiario, vendita di materiale edile e inerti, ricettazione, contrabbando, che rappresentano soltanto una parte di quel giro viziato che ha come obbiettivo, quello di reinvestire parte dei guadagni realizzati con la vendita di tutti quei stupefacenti, prostituzione, pizzo, scommesse clandestine, gioco d’azzardo, usura, ecc…    
D’altro canto, se pensate che l’ultimo omicidio risale al 1993, ci sarà un motivo… forse è perché questa “nuova cosa nostra” non ha più bisogno di compiere omicidi per portare avanti quei suoi affari…
C’è un modo totalmente legale per riuscirci… e si chiama: Gare d’appalto e finanziamenti pubblici!!!
Sono soldi che giungono ogni mese dalla Comunità Europea e se pur la nostra isola, resta tra tutte la più povera d’Europa, continua stranamente a ricevere gran parte di quei finanziamenti che poi finiscono nelle mani di quella organizzazione criminale… a quest’ultimi, vanno sommate i profitti realizzati con le gare d’appalto, che seppur blindate da normative di anti-corruzione che prevedono politiche di contrasto al malaffare negli appalti pubblici, non si comprende il perché queste gare, ancora oggi, vengono truccate e l’imprenditore che ha ricevuto quel vantaggio – quando e se scoperto colpevole – non farà altro che patteggiare (sempre che il reato non finisca in prescrizione…) e tutto riprenderà come se nulla fosse accaduto, al limite nominerà un suo prestanome  in quella propria attività …  
D’altronde il sistema protegge il malaffare e la corruzione, sono quei suoi colletti bianchi a fiancheggiarli, dirigenti e funzionari delle PA e professionisti insospettabili, che si occupano di curare ogni loro interesse, sia commerciale, che legale e fiscale…
Ed infine i cittadini, la maggior parte di essi sono collusi, sono loro più di tutti a preoccupare, con quel modo omertoso di vivere le loro scialbe vite… quel mostrarsi sempre in modo servile e il volersi compromettere per una semplice mazzetta e restano sempre a disposizione di chiunque chieda loro una mano… 
Ed infine ahimè… un pensiero negativo va fatto per talune inutili associazioni antimafia, sempre pronte a mettersi in prima fila quando invitate nelle commemorazioni, in particolare se sono presenti telecamere per sponsorizzarli… ma se si osservano i fatti ottenuti da quelle loro irrilevanti lotte, si comprenderà quanto poco si è fatto, in particolare nel riutilizzare quei beni confiscati dei cosiddetti mafiosi, che restano di fatto nelle loro mani…  
Fintanto che tutto resterà così inalterato, abbiamo voglia di continuare a leggere nel web e/o nei quotidiani, di nuovi arresti e/o di reati di cui ormai siamo diventati esperti… perché alla fine, questa è la terra che i siciliani hanno scelto e tanto desiderano!!!