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Terzo livello: "Ah… finalmente… qualcosa si muove da quel Tribunale di Messina"!!!

L’hanno chiamata operazione “Terzo livello”!!!

La Dia di Messina, in collaborazione con il centro operativo di Catania, stamani, supportata dalle  centrali di Reggio Calabria, Palermo, Bari, Roma, Caltanissetta, Catanzaro e Agrigento, ha dato il via a numerose ordinanze cautelari.
Tra i destinatari del provvedimento figura anche l’ex Presidente del Consiglio comunale di Messina, candidata sindaco alle recenti amministrative, Emilia Barrile. 
Secondo l’accusa, Barrile, ai domiciliari, con l’aiuto di imprenditori, avrebbe messo su un sistema d’affari “per avere appoggio elettorale“…
Sarebbero state create cooperative fatte ad “arte” con l’assunzione di giovani per svolgere dei lavori per la Pubblica amministrazione. 
Il tutto ovviamente per avere consensi elettorali, e difatti, attraverso i patronati si agevolavano i giovani a ricevere la disoccupazione. 
La Barrile è ora accusata di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, atti contrari a doveri d’ufficio.
Le indagini non sono concluse e sembra che anche altri esponenti della politica, imprenditori, amministratori, faccendieri e uomini della criminalità peloritana, sono ora nel mirino delle indagini compiute dalla Dia!!!
Allo stesso tempo, sono in atto ingenti sequestri dei beni, che colpiscono non solo diverse imprese, ma anche beni immobili e mobili, per un valore di numerosi milioni di euro.
L’indagine ha infine fatto emergere una rete di rapporti clientelari/affaristici nella gestione della cosa pubblica…

Regione Sicilia: Operazioni Immobiliari "d’Oro"…

C’è ne fosse una soltanto di cose che vada bene in quest’isola…
Intendo dire, che non presenti quelle consuete truffe, di cui credo, ormai tutti siamo perfino stanchi dal contare… 
Vero… potremmo aggiungere che è da troppo tempo che noi siciliani ci sentiamo snervati, indeboliti e abbattuti…
Perché questa è la nostra attuale condizione… l’espressione esatta di come ci sentiamo, perché diciamola tutta questa verità… siamo quasi infastiditi dal leggerle quelle notizie, già, tutte quelle inchieste, che di volta in volta, ci vengono raccontate… senza che poi alla fine, si abbia un miglioramento o quel desiderato, cambio di rotta!!!
E quindi, per l’ennesima volta, ecco saltare fuori, da parte di una Procura… quella di Palermo, il millesimo fascicolo di raggiro, su operazioni immobiliari realizzate negli anni dei governi Cuffaro…
Sono interventi che hanno comportato alla nostra Regione Sicilia, uno spreco di milioni e milioni di euro!!!
Come sempre in queste situazioni, affiorano come di consueto, società estere con sede nei paradisi fiscali, nel caso specifico poste in Lussemburgo e Cipro, 
Riprendiamo dall’inizio, la Regione Sicilia, vende nel 2007 per circa 200 milioni di euro, i propri immobili, sede degli assessorati, alla Società Pirelli Re…
Il giorno dopo… (già, casualmente… soltanto un giorno dopo) questi vengono affittati alla stessa regione, che pagherà per quegli stessi uffici, circa 20 milioni l’anno!!!
Cosa dire… all’ARS sono dei veri geni!!! 
In questi dieci anni, quel costo d’acquisto è stato totalmente ripagato e nel frattempo oltre a non essere più proprietari, quegli stessi immobili, hanno di fatto perso valore, non essendo stati ovviamente  “valorizzati” anzi tutt’altro, non vendo ricevuto quelle adeguate manutenzioni necessarie…
Ora, dopo che la “minchiata” è stata fatta… (qualcuno ha dichiarato che quei soldi servivano per ripianare il debito della sanità… già, come si dice: spoglia a Cristo e veste a Maria“) si vorrebbero riacquistare quei beni…
Il piano del governo Crocetta, prevede di comprare tutte le quote del Fondo ex Pirelli Re (Fiprs), che nel frattempo però (stranamente…) ha subito alcune modifiche all’interno di quella compagine societaria…
Viene inoltre da chiedersi… ma con quali soldi si vorrebbe effettuare l’acquisto, dal momento che la nostra regione, sta rischiando il “default”???
Semplice… (secondo loro…), l’acquisto dovrebbe avvenire tramite il “Fondo-Pensioni”, per l’esattezza, attraverso un quindicesimo di quel suo patrimonio, pari a 60 milioni di euro, necessari ad acquistare le quote dei privati nel Fiprs. 
D’altronde il 35% di quelle stesse quote, sono già di proprietà della Regione, mentre la parte residua è suddivisa tra società per azioni, inserite tutte all’interno di scatole cinesi con sede legale all’estero, poste tra di esse a modello cascata, dove alla fine di quel complesso organigramma, non si comprende più nulla…
Inoltre, sempre in quel periodo, non contenti di quanto scorrettamente realizzato (siamo sempre all’interno del governo Cuffaro), qualcuno si è inventato il “censimento degli immobili“: questo contratto è stato aggiudicato da una società mista Spi (attualmente in liquidazione) ed è costato oltre 80 milioni di euro (ma cosa sono… bruscolini… cioccolatini???).
Denaro che come si è saputo, è finito nelle mani della “Finanziaria Bigotti“, a sua volta detenuta per il 45 per cento dalla una società “anonima”, la Lady Mary II, che ha sede… indovinate un po, anch’essa in Lussemburgo!!! 
Cosa dire, debito più… debito più, non cambia nulla, saremo sempre noi fessi “siciliani”, a pagare per tutti…
Ed allora mi chiedevo, visto l’inutilità di quelle strutture, non potremmo iniziare a pensare almeno di raggrupparle???
Non sarebbe opportuno trasferirne una parte (di quegli uffici amministrativi) in stabili attualmente propri, così da non pagare più inutili canoni d’affitto milionari???
In ogni caso, sarebbe opportuno rinegoziare quei canoni d’affitto, ma soprattutto, far pagare le tasse di quelle società, direttamente qui in Italia… e non per come sicuramente sta avvenendo… all’estero!!!
Ditemi quindi… come potrà mai migliorare questa nostra terra, quando chi dovrebbe gestirla, con la diligenza del buon padre di famiglia, non solo ne sfrutta le potenzialità economiche e finanziarie, ma perdi più ne sfrutta personalmente gli utili, per sperperarli a prostitute e champagne…???
Già, d’altronde è vero… qual’è la differenza??? 
Sì, nessuno di loro vuole cambiare mestiere, al massimo… cambiano palazzi o marciapiedi!!!

Beni confiscati, la proposta: ‘Utilizzarli come alloggi’.

La crisi sociale ed economica sta comportando la perdita di migliaia di posti di lavoro e l’aumento del numero di famiglie che vivono in condizioni di disagio. 
Ovviamente tra i più colpiti ci sono gli anziani, le giovani coppie, famiglie con figli e donne sole, persone che ormai vivono in alloggi di fortuna e nella completa più indifferenza delle Istituzioni…
Di contro invece, ci sono centinaia… anzi migliaia di immobili, sequestrati e confiscati, che restano di fatto inutilizzati o ancor peggio nella disponibilità di coloro a cui erano stati –a seguito del provvedimento giudiziario– sottratti!!!
Ed allora il SUNIA (la principale organizzazione degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica) ha pensato di stilare un protocollo d’intesa insieme ad altri componenti, quali: i comuni che aderiranno alla proposta… (si perché va detto… che ci saranno tra questi quanti… a questa proposta rifiuteranno d’aderire, chissà… forse perché ancora sottomessi a “logiche mafiose”), il Consorzio Etneo per la legalità e lo sviluppo, l’IACP di Catania e la Cgil; tentare quindi di riutilizzare quel parco beni confiscati alla mafia, per fini abitativi…
Lo scopo finale è quello di favorire le famiglie o i soggetti più bisognosi, riconoscendo ad essi, il diritto ad una casa, compatibile con le esigenze di cui sopra, favorendo così non solo la mobilità, ma dando soluzione a tutti quei soggetti che oggi hanno bisogno di un alloggio…
“Si tratta cioè, di riuscire a riutilizzare una massa potenziale di risorse che dopo essere state restituite alla collettività, possono essere impiegate in questa direzione, contribuendo a tamponare una vera e propria emergenza sociale e personale”.
Certo non si hanno ancora chiari i numeri dei beni a disposizione, i dati purtroppo in loro possesso sono obsoleti, in quanto fanno riferimento al 2013… e considerato che in questi anni, alcuni sequestri sono stati dai tribunali annullati, restituendo i beni restituiti ai loro precedenti proprietari, si capisce come quegli stessi dati, non aggiornati, risultano del tutto inutili…
Comunque, ci viene detto che entro un paio di mesi, si giungerà ai primi esiti positivi.
Perdonatemi, ma io conoscendo bene i tempi della burocrazia ci credo poco, anzi, penso che alla fine questa iniziativa –se pur lodevole nei contenuti e nei principi– verrà totalmente frenata… dalle solite futili motivazioni che hanno quale scopo… quello di lasciare invariato lo stato di cose… 
Non bisogna dimenticare che, attualmente molti di questi beni sono occupati da altrettante famiglie bisognose o dove – su questi alloggi – vi è (stranamente) il possesso diretto da parte di familiari o affini, di quanti cioè erano stati oggetto dei provvedimenti interdittivi –vedasi per esempio quanto trasmesso alcune settimane fa da “LE IENE” sulla Città di Palermo – ed ancora, bisogna tenere conto dell’aspetto psicologico, di quella insicurezza emotiva provata di coloro che dovranno andare ad insediarsi in quelle abitazioni, sapendo di fatto a chi appartenevano…
Tutte problematiche non facilmente risolvibili… o meglio non certo con semplici incontri propagandistici o sperando in questa attuale normativa, che fa si, che la confusione, resti dilagante ed ognuno si senta autorizzato a fare ciò che meglio ritiene… fregandosene di quel rispetto di regole o di norme giuridiche…
In Sicilia dimostrare di avere delle idee positive è incoraggiante… ma metterle in pratica… ecco… questo è tutto un’altro discorso…
Per ora mi auguro solo di essere smentito, comunque mi riprometto… di riparlarne tra qualche mese!!!

Se non ci si può fidare dei Giudici… su chi credere???

Un’altra Cupola dopo quella dell’Expo… viene scoperta a Genova…
Un’inchiesta che parte dalla Banca Carige, dal suo ex Presidente Giovanni Berneschi e dei suoi due uomini, secondo l’accusa soci occulti dell’o stesso imprenditore, uno nel comparto assicurativo Carige Vita (Ferdinando Menconi) e l’altro immobiliarista (Ernesto Cavallini), che facevano acquistare, immobili e società a prezzi fuori mercato e successivamente si suddividevano il plusvalore realizzato che veniva depositato presso conti esteri…
Direte e allora??? Niente di nuovo… di truffe analoghe c’è ne sono circa una al giorno… questa cosa ha di così diverso???
Gli appoggi!!! Si, coloro che hanno permesso che quanto sopra accadesse grazie alle protezioni ed alle informazioni che venivano loro trasmesse… da chi???
Sembra che la Procura di Genova sia in possesso di intercettazioni nelle quali i vari soggetti ( banchieri, immobiliaristi e prestanomi vari ) tutti arrestati, utilizzino quali loro scudo quattro fra GIUDICI  E PM!!!
Se quanto emerso fosse vero… credo che non ci sia più niente da dire e da fare in questo paese… ma soltanto da scappare e senza mai voltarsi indietro!!!
Il primo magistrato su cui si sono concentrati gli accertamenti è l’attuale procuratore aggiunto Vincenzo Scolastico ed è un certo Menconi a descriverne la figura parlandone con l’ex condirettore generale di Carige Assicurazioni (Malavasi) dove pur non nominandolo direttamente, lo definisce un carissimo amico con cui prendere il caffè ogni sabato…
Ovviamente il magistrato smentisce tutto…
Un’altro indagato è l’attuale procuratore capo della Spezia Maurizio Caporuscio, dove sembra che da una intercettazione telefonico tra l’avvocato Andrea Baldini (ex componente cda Carige) e l’ex presidente Carige, si confidasse come proprio Caporuscio fece in modo che fosse fornita al Bernaschi la copia d’una denuncia «riservata», che era stata presentata da un imprenditore per truffa…e che proprio grazie al intervento della propria moglie, Pasqualina Fortunato – Magistrato del Lavoro a La Spezia – la Procura chiederà l’archiviazione del fascicolo!!!
L’ultimo togato chiamato in causa è il capo dei pm di Savona, Francantonio Granero, in un’interrogatorio avrebbe suggerito ad un amico del Bernaschi di non rispondere…
Il palazzo è crollato ed a breve vedremo quanti di questi cosiddetti ” amici “, alla vista delle sbarre, riusciranno a tenere  la bocca chiusa… sono gli stessi cattivi presagi che in Carige avevano già percepito per non voler dire che qualcuno l’avesse già avvisato: «…devo uscire… sento odore di Procure: ho delle sensazioni… il vice procuratore di Genova, mio carissimo amico, mi ha detto… non sei …stattene fuori…
Milioni e milioni di euro riciclati in Svizzera…, ed oggi per chi indaga, diventa difficile riuscire a lavare i panni sporchi, fuori da quelle acque… da quel contesto che da sempre ha rappresentato, come una chiesa, una protezione, permettendo ai propri uomini di essere sempre protetti e di occultare le loro mancanze….
E’ poi… si è certi che il numero sia soltanto quello o che all’interno della magistratura non ci siano state ulteriori collaborazioni di talpe che oggi, se indagati, potrebbero divenire pericolosamente confidenti???
Un fiume di parole potrebbe a breve uscire fuori e chissà se tra quei nomi, non saltino fuori dal cilindro, personaggi altisonanti, professionisti intoccabili, che rischiano di coinvolgere non soltanto uomini dello Stato, ma anche del Vaticano o addirittura dei servizi segreti…
Ora, dopo l’ennesima inchiesta, mi chiedevo, ma se quanto accaduto fosse vero, allora di chi possiamo più fidarci…, se tanto poi la legge viene interpretata a seconda delle circostanze e la giustizia mostra i molti pesi e le relative possibili misure, a seconda dei soggetti che dovrebbero essere incriminati…
Forse chissà la stessa frase presente in tutti i tribunali andrebbe rivista e modificata…
Vedremo, cosa e quanto, salterà fuori da questa ennesima e incresciosa vicenda…

Svendita Italia…

Prima di giungere al totale fallimento, il nostro Presidente del Consiglio Enrico Letta, gioca l’ultima carta e cioè prova a piazzare una parte del ns. patrimonio ai Paesi del Golfo. 
Sentivo ieri che sono 470 le eccellenze italiane che hanno cambiato padrone in questi anni, l’ultima è stata la Poltrona Frau, storica azienda marchigiana che produceva poltrone famose in tutto il mondo… e adesso cosa possiamo venderci???
Certo le quote di minoranza delle nostre aziende pubbliche, ormai entrate nel programma dalle privatizzazioni e poi perché non aggiungere anche il nostro patrimonio immobiliare che a causa della crisi, può rappresentare un’opportunità di investimento…
Letta ha dichiarato che la crisi è finita e che adesso ci aspetta un periodo di ripresa in Europa e in Italia, sottolineando l’opportunità di investire nel nostro Paese e di rafforzare i legami già esistenti tra i paesi degli Emirati e l’Italia.
In questa ambiziosa “svendita” ci ricorda la crisi di questi ultimi cinque anni, il debito pubblico, la mancanza di crescita… ma le prospettive dicono ( si vede che siamo in procinto di nuove elezioni… giungono nuove promesse ) che ci sara una crescita irrisoria…
Tra le liquidazioni ci sono buone opportunità, ad iniziare dai trasporti con l’Alitalia per poi passare alle Ferrovie, alle Poste, ai Porti da realizzare, ai grandi gruppi come Fincantieri, Sace, ecc…, a quelle società che possiedono ancora per poco, capacità tecnologica all’avanguardia… un tempo eccellenza delle nostre imprese che godevano di una grande considerazione all’estero attraverso la vendita di attrezzature e macchinari innovativi…
Con questa visita il presidente letta ha siglato un’intesa di collaborazione per legare l’Expo Milano previsto nel 2015 ( ma con i lavori che vanno a rilento… ) all’Expo di Dubai nel 2020.
L’accordo rappresenta una eccezione tra due Esposizioni Universali, e dovrebbe permettere l’unione di competenze tra i due paesi… sui sistemi e sui processi che porteranno all’organizzazione di questa nostra Esposizione Universale…
Comunque in questa ricercata modalità, improntata principalmente nel sostegno finanziario al nostro paese, sono stati siglati alcuni accordi tra i ns. gruppi ed il Fondo d’Investimento Governativo dell’Emirato, sono inoltre previste cooperazioni in varie gare d’appalto ed accordi sulla realizzazione di Resort, Hotel, Centri fitness, ecc..
Un paese che si sorregge da anni sui prestiti finanziari della Cina, degli USA e della Comunità Europea ed ora… anche dei paesi arabi.
Per quanto se ne voglia dire purtroppo… il nostro è un paese in svendita… e purtroppo i nostri governanti non sanno ancora oggi, quale rimedi apportare ( se non chiedere l’elemosina in giro per il mondo… ) per tentare di cambiare questo stato di fatto!!!