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Giustizia volatilizzata???

Alcuni giorni fa ero posizionato di fronte il palazzo del Tribunale di Catania, quando mi sono accorto che, a causa  delle luci e di una leggera pioggia, era come se la statua posta dinnanzi si fosse volatilizzata, già… sembrava di essere come in quell’illusione del grande mago David Copperfield, che parecchi anni fa, fece sparire da New York la statua della liberta…
Ne ho fatto una foto (che vedete qui accanto), ma la sensazione profonda ricevuta che poi è quella che mi ha portato a riflettere, – anche in virtù delle inchieste su quelle ipotesi di “loggia” e su quel Csm fortemente delegittimato –  su come la nostra giustizia si fosse volontariamente volatilizzata…
D’altronde come descrivere quelle manovre opache e destabilizzanti di delegittimazione e condizionamento tese di fatto ad alimentare la sfiducia dei cittadini verso la magistratura…
Certo quanto andiamo leggendo non rappresenta ciò che i cittadini si aspettano da quella istituzione, anche se vorrei dire che il sottoscritto per propria natura non ha mai fatto di tutta l’erba un fascio, perché come in altri luoghi anche all’interno della magistratura vi sono persone perbene, che si impegnano quotidianamente affinché i principi di legalità e giustizia abbiano il sopravvento, pur considerando che viviamo in un paese dove la maggior parte dei suoi cittadini – questo sì che rappresenta ahimè un grande fascio – preferisce partecipare attivamente a quei meccanismi illegali e corruttivi!!!
Ecco perché vorrei  aggiungere che quanto avevo preso a valutare (per alcuni secondi…) in maniera negativa, è immediatamente sparito dalla mia testa, sì… proprio come quella statua, ripensando ai molti coraggiosi magistrati che quotidianamente riescono a svolgere la propria missione in questa nostra terra infetta!!!
Ecco perché continuo a sperare nella giustizia, perché nulla centra con quella che scandalizza, che la infanga, che si prostituisce al migliore offerente, quella è la giustizia degli uomini deboli e corrotti, perché non basta una toga per per elevarsi a persone rette e irreprensibili, già… come ripeto alle mie figlia, lo si può essere ogni giorno facendo semplicemente il proprio dovere!!!

Processo Enimont: Bettino Craxi condannato in secondo grado per finanziamento illecito!!!

Si è provato attraverso un film – magistralmente interpretato dall’attore Pierfrancesco Favino – a riscattare una parte di quell’immagine personale del nostro ex presidente del Consiglio, in particolare attraverso questa pellicola  si è provato a raccontare gli ultimi sei mesi di vita intimi di Bettino Craxi, che proprio per sfuggire alla giustizia italiana, decise di dileguarsi, stabilendosi in una villa nella città di Hammamet, in Tunisia, a cui periodicamente facevano visita la moglie e la figlia Anita…

Ciò che nel film non viene volontariamente affrontato, è il processo dove fu coinvolto per aver ricevuto una tangente da 150 miliardi di lire dalla Enimont, utilizzata secondo l’accusa per finanziare illecitamente i partiti…

Il processo si svolse a Milano tra il 1993 e il 2003 e furono coinvolti numerosi esponenti del mondo politico ed imprenditoriale… tra cui Raul Gardini, finanziere e al vertice della Montedison.

In quel periodo di diede vita alla fusione con Eni che diede vita alla “Enimont”, un colosso chimico a livello mondiale. 

L’operazione per essere portata avanti aveva però necessità dell’appoggio della politica, in termini di interventi normativi, proprio per garantire gli sgravi fiscali e quindi il perfezionamento dell’operazione.

Ecco perché si giunse alla sopraddetta maxitangente, versata attraverso l’intermediario Sergio Cusani, dirigente del gruppo di maggioranza della Montedison e da egli verso tutti i massimi esponenti politici di pressoché tutti i partiti, dalla DC al PSI dal PLI al PRI, dal PSDI alla Lega Nord!!!

Finì tra gli imputati anche Bettino Craxi, Presidente del Consiglio e segretario del Partito Socialista Italiano, il quale fu condannato in primo grado a 4 anni nel 1996 per il reato di finanziamento illecito, condanna che venne confermata in appello il 12 luglio 1997… 

La condanna come si sa… venne ridotta a 3 anni nel processo di appello bis dopo il passaggio in Cassazione… ma il reato si estinse proprio per l’avvenuto  decesso di Craxi ad Hammaet nel 19 gennaio 2000.

Certo, come sempre accade nella politica tutto si ci è rivoltato contro e così, su di egli, è calato intorno un profondo silenzio…

Certamente ingiusto, perché egli con il suo governo aveva rappresentato un momento di apice per la nostra Repubblica, in particolare nei confronti delle politiche internazionali… 

Ma di contro, come ogni politico di quel periodo, ma non solo di quel periodo, egli non ha saputo dire di no, quando doveva!!!

Ma d’altronde ditemi… chi ne ha seguito le orme, cosa ne ha fatto di questo nostro Paese, diventato negli anni il più corrotto tra gli Stati, già… dove l’illegalità e la corruzione l’hanno fatta da padrone, ma soprattutto, dove la mancanza di una giustizia certa, ha fatto sì che chiunque potesse continuare a rubare ed ahimè… a farla franca!!!

Forse è questo che ci meritiamo…