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La tentazione di rimuovere DIO…

Oggi 26 Febbraio, alla recita dell’Angelus, le parole del Papa sono le seguenti: la tentazione di rimuovere Dio, di mettere ordine da soli in se stessi e nel mondo contando solo sulle proprie capacità, è sempre presente nella storia dell’uomo…
Benedetto XVI nel commentare le letture della liturgia, parla delle tentazioni di Gesù nei 40 giorni nel deserto… 
Volerci oggi fare credere che le debolezze dell’uomo, possono portare ad uno stato di abbandono e di solitudine, quando vengono a mancare certezze e dove si sentono mancare quegli appoggi rappresentati dalla famiglia, dai parenti, dagli amici, da un lavoro stabile, dal futuro incerto, quella condizione instabile…, come quanto anche il nostro Stato ci da, nel non sapere a cosa si andrà incontro…
Ecco volerci fare credere, che tutte queste incognite, queste problematiche, possano quindi condurre ognuno di noi a dover essere tentati…, da quella tentazione quindi di voler rimuovere Dio… mi sembra veramente una follia…
Sperare o meglio volerci fare credere che soltanto attraverso la fede, passi l’unica strada che possa rappresentare un riparo, rappresenta quanto di più semplice, qualche mediocre mente umana, nel terzo millennio, possa sperare di volerci fare credere.
Parlare ancora oggi del diavolo, quale pericolo costante, quale motivo delle nostre debolezze, attribuire le nostre colpe…, ad un essere fantasioso e volerci poi fare credere che quanto si dice sia anche vero… ma per favore…
Invece…è proprio il contrario!!! 
Godere di quella propria capacità nel non doverci affidare e sperare che quotidianamente tutti i nostri problemi, possano essere risolti da un essere superiore, ci permette di crescere e proprio attraverso questa crescita si può cercare, se necessario, di ricercare dentro di se, quella conoscenza interiore, per fare così entrare Dio… finalmente dentro di noi…
Ma per far ciò, non è più necessario avere intermediari, che parlino per Lui, dopotutto a nessuno di loro è stata mai data questa opportunità…
Dio non ha bisogno di suggeritori, non ha bisogno di nessuno che parli per conto Suo…, egli e dentro di noi e fuori di noi… ci lascia intatti nel decidere le nostre scelte… quel meraviglioso ” libero arbitrio ” dove ognuno può fare ciò che meglio ritiene giusto, senza il dover credere e sperare che le proprie azioni terrene, un giorno saranno giudicate…in una eventuale possibile altra vita…
L’uomo incarna dentro se il bene ed il male…, ogni giorno con le proprie azioni mostra il proprio essere, e anche coloro che oggi vorrebbero fare da ” morali insegnanti ” protetti da un quel abito talare, dimostrano di non esserne  immuni, a dimostrazione di ciò, basti osservare come a volte proprio loro, nascondendo quella perversa indole… danno sfogo alla propria malvagità… ( vedasi quanto accaduto proprio in questi giorni dove la procura di Catania ha aperto un fascicolo su fatti di pedofilia su un sacerdote di Acireale… ).
Questo è un momento fondamentale per l’uomo, rappresenta il momento propizio per rinnovare e rendere più vero il nostro rapporto con Dio, rivedere quanto inculcato da bambini dalla nostra religione ( lo stesso vale anche per tutte le altre religioni, ovviamente ), farci credere che quanto scritto e detto sia vero ed evitare quell’ unica possibilità di ricercare noi, la verità… quell’unica verità che farebbe crollare un sistema come quello ecclesiastico…
Oggi si può ricercare attraverso gli scritti, gli studi, sui libri pubblicati, rivalutare quanto considerato apocrifo, e verificare se quanto ci è stato detto rappresenta la verità…
In maniera critica, l’uomo gnostico ricerca e ritrova quindi dentro se stesso Dio e la sua vita prende a trasformarsi ed a completarsi pienamente senza bisogno di ricercare altrove, ed in particolare in quei locali di culto, qualcosa che già possediamo di nostro, dove qualcuno con l’inganno vuole condurci e dove siamo portati ad ascoltare soggetti che comunque e sempre mostrano i propri limiti…
Circondati da tutte quelle immagini e statue, si cerca di affidare a loro, i nostri problemi e le nostre speranze, proprio come degli idolatri pagani, a differenza invece di quanto proprio quel loro Dio da sempre vieta:  Non ti fare scultura ne immagine alcuna, delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti.” (Esodo 20:4-6)… 
Strano vero… ma non è altro che il nostro 2° comandamento… dettato a Mosè…

Siamo tutti devoti…devoti tutti…

Feste e adorazione dei santi…
Quante feste giornalmente vengono fatte per festeggiare i propri “ Santi/e “ nelle varie cittadine italiane, con devozioni che a volte si spingono oltre al comune senso di rispetto e di devozione.
Non voglio entrare nell’ambito mercenario della festa, del business che si crea e di coloro che attraverso l’organizzazione speculano ed incassano centinaia di migliaia di euro, società queste ultime non sempre con finalità caritatevoli… ( ci si potrebbe aprire un capitolo…).
Ma l’argomento che voglio trattare e se quanto svolto, appartiene agli insegnamenti cristiani…
Non dimentichiamoci che la Bibbia è assolutamente chiara sul fatto che dobbiamo adorare soltanto Dio.
Proprio nella Bibbia, si esprime il concetto che soltanto a Dio debbono essere rivolte le nostre adorazioni, tutto il resto e adorazione di falsi dèi…
Infatti, tutti i seguaci del Signore Iddio rifiutano l’adorazione. Pietro e gli apostoli rifiutarono di essere adorati. 
La risposta è sempre la stessa: “Adora solo e soltanto Dio!”.
Ecco allora come la nostra Chiesa e coloro che la esercitano deviano dai principi e dai giusti insegnamenti che dovrebbero condurre alla verità…
Ecco quindi che si escogita un sistema forviante, cioè quello di “aggirare” questi chiari princìpi, affermando che essi non “adorano” i santi, ma piuttosto che li “venerano” soltanto.
Utilizzare una parola diversa non cambia l’essenza di ciò che si fa.
Una definizione di “venerare” è “guardare con rispetto o riverenza”.
Mai nella Bibbia ci viene detto di riverire qualcun altro che non sia soltanto Dio.
Il problema di questo, è che Dio comanda esplicitamente di non adorarLo attraverso cose create. Noi non dobbiamo prostrarci e adorare alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra . Certo, Dio ha creato cose meravigliose e sorprendenti. Noi non dobbiamo assolutamente adorare Dio “indirettamente” lodando cose (o persone) che Egli ha create. Far questo è totalmete idolatrico.
Il modo principale in cui i cattolici “venerano” i santi è pregandoli. Pregare chiunque altro che non sia soltanto Dio è antibiblico: pregare i santi sia che i santi siano pregati sia che se ne chiedano le preghiere, nessuna di queste due pratiche è biblica. Pregare è un atto di adorazione. Quando preghiamo Dio, stiamo ammettendo che abbiamo bisogno del Suo aiuto. Rivolgere le nostre preghiere a qualcun altro che non sia Dio significa derubarLo della gloria che spetta soltanto a Lui.
Un altro modo in cui i cattolici “venerano” i santi è facendone statue e immagini. Infatti ovunque nelle nostre chiese troviamo immagini di santi come “portafortuna”.
Qualunque lettura della Bibbia rivelerà che questa pratica è apertamente idolatrica. Sfregare i grani del rosario è idolatrico. Accendere candele davanti a una statua o a un ritratto di un santo è idolatrico. Qualsivoglia pratica religiosa anche soltanto portare con se un’immagine di un santo è idolatrico. Il problema quindi non sta nella terminologia. Che la pratica sia descritta come “adorazione” o “venerazione” o con qualunque altro termine, il problema non cambia. Ogni qualvolta attribuiamo qualcosa che appartiene a Dio a qualcun altro, questa è idolatria. La Bibbia non insegna mai a riverire, pregare, affidarci o “idoleggiare” nessun altro che Dio.
Per coloro che voglio credere e pregare, per tutti coloro che si sentono cosiddetti “ devoti”, beh, questi debbono solo ed esclusivamente ricordarsi che è soltanto a Dio a cui debbono essere portate le loro preghiere. La gloria, la lode e l’onore appartengono soltanto a Dio. Solo Dio è degno “…di ricevere la gloria, l’onore e la potenza…” . Soltanto Dio è degno di ricevere il nostro culto, la nostra adorazione e la nostra lode.
Non lamentatevi quindi, se tra i tanti santi, che vi siete scelti quali promotori dei vs. bisogni, non c’è ne sarà alcuno che riuscirà a portare a compimento quanto in cuor vostro desideravate… avete purtroppo puntato nella ” immaginetta sacra ” sbagliata…