Archivi categoria: giustizia divina

In Italia c’è chi non fa un cazzo e ruba ogni giorno pur godendo mensilmente di oltre 10.000 euro e chi viceversa si toglie la vita per 280 euro!!!

Ovviamente di questo argomento non si parla nei Tg della Rai e ancor meno in quelli Mediaset…

Già… certe notizie è meglio evitarle…

Già… è il motivo per cui si preferisce distogliere l’attenzione dei miei connazionali con argomenti futili o con notizie per lo più propagandistiche a favore delle politiche di governo della Meloni!!!  

Infatti, un uomo che da quasi 30 anni lavorava ( già… a differenza di quelle nostre “sanguisughe” che stanno seduti da generazioni lì… a non far nulla) per una grossa catena del commercio all’ingrosso, senza mai aver ricevuto la benchè minima contestazioni, tanto che chi lo conosceva bene parlava di lui come di un lavoratore “modello”, ma non solo, disposto anche a cambiare mansione e sede pur di garantirsi quella professione, tenendo sempre alta la propria efficienza a favore di una società che da sempre ammirava…

Beh… incredibilmente proprio quest’ultima lo ha accusato di non aver rispettato alcune procedure aziendali, provocando un danno alla società, sapete di quanto…??? 250 euro!!! Sì avete capito bene e così nel giro di un mese, quel dipendente è stato licenziato!!!

L’uomo non ha retto il colpo e così dopo pochi giorni si è tolto la vita, lasciando la famiglia nel profondo dolore!!!

Già… se vi fosse anche solo per una volta una “giustizia divina” che togliesse la vita ai nostri parlamentari, ovviamente nel caso in cui – durante quel loro periodo di legislatura – si fossero illegalmente appropriati di oltre 280 euro, beh… sono certo che in questo momento le nostre due aule di Senato e Camera, sarebbbero come nella foto, sì… del tutto vuote!!!

Ma a differenza di molti di loro quel nostro connazionale possedeva una grande dignità, tanto da preferire morire – pur sapendo di non aver violato o commesso alcun errato comportamenti durante la propria mansione – che non doversi sentirsi accusato d’aver eluso una procedura aziendale…

Sono d’accordo con la famiglia nel voler intraprendere azioni di rivalsa nei confronti della società ed in questo ritengo che tutti i sindacati debbano dare una prova di forza, sospendendo tutte le attività lavorative e incontrando la proprietà affinchè situazioni come quella appena accaduta non abbiano più a ripetersi!!!

Non servono a nulla comunicati di circostanza o dichiarazioni di dolore espresse per la scomparsa, è tempo di far valere le azioni alle parole, perché soltanto così è possibile cambiare questo stato di fatto, una regola che vale non soltanto per noi semplici cittadini e lavoratori, ma anche per quei signori che stanno sterilmente seduti a Roma!!!

Il Giudice iniquo…

Sembrerà strano, ma più di duemila anni fa, anche Gesù, trattava della giustizia iniqua, tanto da descriverla in una sua parabola che compare nel vangelo secondo Luca (Lc 18,1-8). 

In essa, un giudice veniva ripetutamente interpellato da una povera vedova per avere giustizia. 

Rigettando inizialmente le sue richieste, alla fine cede solo per la persistenza della donna e non perché il suo giudizio sia corretto nei suoi confronti: «C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Dalla parabola si possono ricavare diversi elementi: innanzitutto che la persistenza della preghiera ha portato infine la vedova a raggiungere il suo scopo, cioè di farsi almeno ascoltare dal giudice, ribadendo comunque che Dio è ben più lesto nel rispondere alle preghiere dei suoi fedeli, e lo fa con maggiori motivazioni…

Ed allora, rivolgendomi a tutti quei magistrati che ancora oggi non operano in maniera retta ed equa, dico loro: attenti, perché Dio sollecita ognuno di Voi a dare il meglio di se sempre e quando ciò non avviene, la Giustizia Divina saprà come agire nei vostri confronti e su quelli dei vostri cari; non ci sarà luogo che potrà proteggervi, egli interferirà con ogni vostra situazione, costringendovi a prendere le vostre responsabilità. Solo così facendo si potrà compiere il Suo volere e si manterrà quell’equilibrio perfetto e perciò, Divino.

Tutto è come deve essere: come sarà il domani è già risaputo, ed è per questo motivo che esortiamo ciascuno di voi (magistrati) a non lasciarsi andare a improprie volontà o ad ambigue decisioni, ma ad aderire sempre con umiltà e fermezza, ad un giudizio equo e al rispetto di quell’incarico che avete a suo tempo deciso con passione di voler scegliere.