Ogni tanto mi tornano in memoria alcuni post scritti e dei quali mi aspettavo di ricevere (come solitamente avviene quando denuncio da questo blog qualcosa che ritengo essere non proprio conforme alle regole sociali di civile convivenza, legalità e quant’altro…) un celere riscontro!!!
Certo, come ripeto spesso, bisogna saper passare dalla parole ai fatti e su questo punto penso che il sottoscritto abbia poco da recriminarsi, visto l’esiguo spazio ormai rimasto su dove porre gli esposti fin qui presentati negli anni, molti dei quali debbo dire hanno avuto la giusta attenzione ed altri ahimè che purtroppo sono rimasti inevasi e quindi celati all’opinione pubblica (chissà… forse debbo pensare per ragioni di pura convenienza, visti i nomi autorevoli che erano in quei documenti riportati), ma che potranno come diceva Primo Levi esser riportati alla luce in qualunque momento: “La memoria è uno strumento molto strano, uno strumento che può restituire, come il mare, dei brandelli, dei rottami, magari a distanza di anni”.
D’altronde si sa quanto si scrive si riporta in vita la memoria, non altro quindi che la peculiare coerenza di ciascuno di noi, ciò che rappresenta la nostra ragione di vivere, quell’incontaminato sentimento messo in pratica attraverso l’azione, poiché senza di essa non siamo nulla!!!
Purtroppo la memoria ci presenta non sempre ciò che scegliamo, ma ciò che altri vorrebbero farci dimenticare e quel pensiero s’imprime sempre più così vivamente, tanto più diventa difficile dimenticarlo!!!
Ed allora tra questi miei pensieri mi sono ricordato di una formale richiesta di audizione inviata al Presidente del CTS, Dott. Avv. G. Armao, da parte del Presidente del “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna” Dott. Alfio Grassi per nome/conto delle associazioni di categoria tra cui quella da egli rappresentata “Consorzio della Pietra Lavica dell’Etna”, “CONSICAV” e “CNA Sicilia” – vedasi link: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/11/cts-inviata-al-presidente-g-armao-una.html
Come ho scritto nel mio titolo d’apertura, andando a ricercare eventuali notizie sul web di quell’incontro non ho trovato nulla, eppure, dalla comunicazione inviata dal dott. Grassi si faceva riferimento a “disfunzioni della Commissione Tecnica Specialistica del “Servizio 1 VIAVAS dell’ARTA SICILIA” in violazione dei principi regolamentari e normativi a cui spetterebbe l’obbligo di attenersi”.
Ritenevo difatti che osservando quanto fosse stato riportato nella missiva, la minima reazione da parte di quell’Ufficio sarebbe stato di contattare celermente quelle Associazioni per comprendere in maniera dettagliata a quali disfunzioni essi facessero riferimento e soprattutto i possibili funzionari che avessero determinato quelle “disfunzioni“, ma da quanto ho potuto costatare e visto l’attuale silenzio generato, ho compreso che forse nessuno sia interessato scoprirlo!!!
Proverò quindi nei prossimi giorni a contattare nuovamente il Dott. Grassi per conoscere se vi siano stati nuovi sviluppi di cui non sono a conoscenza, mi riprometto tra l’altro in quella sede di consigliare, per non dire sollecitare – nel caso in cui quelle circostanze dovessero attenersi a fatti gravi – di denunciare quanto emerso presso le autorità competenti e nel contempo di rendere pubblici e quindi visibili quelle informazioni in Suo possesso (non chiedo ovviamente – anche se la circostanza non mi dispiacerebbe – di farlo attraverso questo mio “umile” Blog) in uno dei tanti siti noti di cronaca web.
Cari lettori, a presto quindi…
