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#NOBAVAGLIO alla libertà d’espressione, #SIBAVAGLIO a tutti i giornalisti raccomandati e ricattabili!!!

Quanta ipocrisia… 
Si muovono come i soldatini e dire che dovrebbero essere l’espressione del paese, ma ciascuno di essi pensa soltanto al proprio portafoglio e agli ordini impartiti dai propri direttori o ancor meglio dagli editori…
Parlano di attacchi, forse perché qualcuno ha detto una verità che da fastidio???
D’altronde come si può credere che in questo paese vi sia una libertà d’informazione, quando a seconda di ciò che viene detto, si viene immediatamente azzittiti!!!
A seconda delle circostanze, hanno saputo mettere il bavaglio a quei giornalisti troppo liberi, quelli capaci di dire la loro in ogni momento, senza mai sottomettersi alla voce del padrone…
Abbiamo contato i giornalisti che in questi anni sono stati allontanati dalle loro testate per non avere scritto sotto dettatura, ed allora mi chiedo, dov’erano quei loro colleghi, perché non sono scesi in piazza per protestare!!!
Già, dov’erano allora, perché non hanno scritto due sole righe in quel loro quotidiano???
Ed ora… si ora scendono in piazza per protestare, solo perché qualcuno li ha feriti nell’orgoglio…
Sì, ora si sono immolati a paladini di quella libertà che essi per primi non conoscono, perché ciascuno di essi non rappresenta il rinnovamento di questo paese, ma la continuità con quel mondo familiare, clientelare, quella casta dove solo chi è raccomandato va avanti ed i meritevoli restano indietro…
Quelli che oggi parlano non rappresentano il vero giornalismo, quello costituito da individui professionalmente validi, uomini e donne che stanno per strada, gente che racconta i reali problemi del paese e dei cittadini, parlo di quei giornalisti che rischiano ogni giorno (con i propri articoli) la loro vita, raccontando tutto e senza tralasciare nulla, senza mai farsi limitare o condizionare dal potere politico, associativo, mafioso, ma preferendo descrivere ciò che vedevano o ascoltavano da chi aveva il coraggio di parlare…
La loro non è informazione, è propaganda!!! Non ha dato fastidio quando faceva il gioco dei governi passati che di volta in volta si sono susseguiti, perché ciascuno di essi, apparteneva all’uno o all’altro schieramento, mentre oggi… si ora che le politiche del nuovo governo giallo/verde non hanno bisogno di lacchè posti lì ad esaltare quei loro padroni, ora scendono in piazza e fanno la voce grossa…
Parlano di libertà, ma sono pochi tra loro che conoscono il vero senso di questa “parola”… sì perché la maggior parte di loro, non sa neppure cosa sia…
Quanta ipocrisia… viva i giornalisti liberi, viva i freelance, viva i blogger

Quello è un cane sciolto…

Una canzone bellissima di Giorgio Gaber diceva:
– L’uomo è un’animale socievole; 
quando incontra qualcuno che la pensa come lui, 
scodinzola. 
– Da soli non si può far niente, 
non è che io non dia valore all’individuo, 
ma credo che un momento collettivo 
sia un bisogno dell’uomo per sentirsi vivo; 
per crescere e imparare 
bisogna essere in molti 
e non si può contare 
sui cani sciolti. 
– Da soli non si può far niente, 
è giusto trovare una propria appartenenza, 
un fondersi di idee e intenzioni 
per distruggere un mondo di corruzioni; 
per poter ricominciare 
ci voglion nuovi volti 
e non si può contare 
sui cani sciolti. 
– Da soli non si può far niente 
bisogna tentare una qualche aggregazione, 
la sento come l’unica salvezza, 
un’unione che dia una sicurezza; 
ci dobbiamo ritrovare 
per non essere travolti 
e non si può contare 
sui cani sciolti. 
– Ma i cani sciolti 
un po’ individualisti, 
un po’ anarcoidi, 
sono gli ultimi utopisti, 
purtroppo non si accontentano 
delle elezioni e dei partiti e delle coalizioni, 
ne hanno pieni i coglioni. 
Non ce la fanno a delegare 
se non si sentono coinvolti, 
sono proprio allergici al potere 
i cani sciolti.

E’ una vita che mi sento dire… quello è un cane sciolto!!!
Quand’ero ragazzo si diceva di me, che non amavo i legami affettivi, seri e duraturi.
Quando son cresciuto, hanno detto che ero uno fuori dagli schemi, uno a cui, non si può mettere il guinzaglio ( in senso metaforico… nessun padrone… proprio come uno sciolto…) e pertanto, al di fuori di qualsiasi regola!

Uno che non accetta “imposizioni” senza poterle mettere in discussione, in particolare se queste sono di per se fallaci… !!!

Ne segue regole stabilite da altri o   comunemente seguite da tutti, come non ha bisogno del branco per farsi rispettare…
Non fa mai, ciò che gli altri s’aspettano che egli faccia, anzi il più delle volte, si ci può aspettare di essere mandati a… fanculo!!!
Non ha bisogno di vivere le proprie giornate indottrinato, non deve mediare, non accetta compromessi, possiede di per se… quel naturale senso d’onesta morale, senso civico, giustizia, imparzialità, vero riconoscimento e rispetto nei riguardo degli altrui diritti e di cui molti dimostrano aver perso, anzi si adoperano attraverso comportamenti, che hanno come scopo quello di soverchiare gli altri…
Un freelance nella vita e nelle azioni, una pura espressione di libertà, che pretende e che concede, chi sta a lui vicino…, fuori da quelle false ipocrisie, dettate dalla quotidianità…

Non vi è sodalizio che tenga, non fa parte di alcun sistema, non ha ispirazioni partitocratiche o colori di partito, non possiede neppure la “tessera” del supermercato…

Non ha necessità di avere amici politici, togati o mafiosi… non ha bisogno di chiedere loro alcun favore, non obbedisce alle logiche di catene di comando, che premiano chi obbedisce e penalizza chi esprime opinioni discordanti…
Vive la vita, per come viene… alla giornata, senza aspettarsi nulla di nuovo, senza alcuna necessita di doversi guardare intorno, gli basta osservarsi dentro!!!
Soprattutto, non vuole sentirsi come in quei film, dove,  il “cane sciolto” è solitamente  l’eroe che combatte da solo… contro tutti e che alla fine vince contro le ingiustizie e la illegalità…
Anche perché da noi, questi gesti sono assolutamente irrealizzabili…, già, a questo paese, le persone come il sottoscritto danno fastidio… come si dice fanno “scoprire gli altarini”, agiscono in modo che vengano fatte emergere tutte quelle situazioni imbarazzanti, che si vorrebbero tenere nascoste, come degli scheletri nell’armadio, ma con queste persone, nessun silenzio potrà mai essere comprato, soffocato… o ancor peggio occultato…
Si è vero, questa categoria da fastidio ed è il principale motivo per la quale, viene tenuta in disparte, in quanto, non accetteranno mai di piegarsi…, saranno perdenti in questa vita, finiranno prima o poi in maniera silenziosa, chissà forse anche un po ingenua, solo per non essersi voluti piegare a questo sistema…
Ma come si fa a cambiare quella propria indole, dopotutto quale motivo c’è ad abbassare lo sguardo, quando si sa – da sempre – di avere ragione, quando in gioco non vi è soltanto la libertà, ma soprattutto quella dignità di cui si è andati fieri…, orgoglio personale che non è possibile comprare o barattare, si possiede… e basta!!! 
Non si tratta di voler essere a tutti i costi individualista, border line contro quel sistema che pretende d’inquadrare tutti…, provando anche a corrompere quando necessario, vedasi scambi di favore, quali l’eventuale avanzamento di carriera o professionale, oppure attraverso una sostanziosa forma di ricompensa, prezzo di scambio per quell’asservimento…, sudditanza psicologica, costretta a compiere quanto viene ora richiesto, nuova categoria d’appartenenza, quella dei cosiddetti… “cani legati”…

Diceva Italo Calvino: è ben vero che vicino alla nostra abitazione c’è un cane ch’è legato alla catena il giorno intero, ma non ne soffre! Bestia curiosa, quella! Non so il nome e credo non ne abbia alcuno. Dopotutto a cosa gli servirebbe un nome… quand’è certo che a nessuno salterebbe in testa di chiamarlo, visto ch’egli non potrebbe accorrere alcuno…!!!