Archivi categoria: finanzieri

Vi sono notizie che preferirei non leggere…

Purtroppo, quanto temevo è accaduto… 
Sì… una nuova inchiesta, relativa a una maxi-truffa ai danni di una banca, ha portato a un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica e dai finanzieri del Comando Provinciale di Catania. 
Questi hanno eseguito un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari, che ha disposto il sequestro preventivo – diretto e per equivalente – di somme e beni per un valore di circa 1,4 milioni di euro. 
Le indagini coinvolgono 15 persone, a vario titolo accusate di associazione per delinquere, truffa e autoriciclaggio aggravato.
Purtroppo, vi sono notizie che preferirei non leggere e questa è una di quelle. Perché? Perché quando trovi il nome di una persona che conosci, qualcuno con cui hai condiviso da ragazzo momenti di spensieratezza, beh… ti assale un senso di impotenza. Ti chiedi se, forse, stargli più vicino avrebbe potuto cambiare il corso della sua vita.
Certo, il più delle volte noi c’entriamo poco con ciò che accade, ognuno d’altronde sceglie la propria strada e decide come vivere e affrontare le sfide della vita. Nessuno può imporre scelte agli altri, né assumersi la responsabilità delle decisioni altrui. 
Eppure, quando leggi di amici o conoscenti che hai perso di vista – magari a causa di incidenti stradali, per l’uso di sostanze stupefacenti, alcol o di altre circostanze tragiche e/o gravi – anche perché la tua professione ti ha condotto lontano dalla tua città, beh… non si può fare a meno di cercare una spiegazione. Una ragione che, purtroppo, sai già non esistere.
Oggi, per me, è uno di quei giorni. Sento un profondo dispiacere per quanto ho letto. La speranza, ovviamente, è che si tratti di un errore di persona, un malinteso. Già… ci si aggrappa a questa possibilità, pur sapendo che, spesso, le cose accadono perché, in qualche modo, sono state cercate.
Ma a chi dare la colpa? Alla società? Al consumismo sfrenato? A quel desiderio insaziabile di possedere sempre di più, anche quando non ve n’è bisogno? Mio padre diceva sempre: “Non serve a nulla, tanto più di questo piatto di pasta non posso mangiare”. E aveva ragione. Eppure, sembra che molti di noi non riescano a fermarsi, spinti da un’insoddisfazione che li porta a cercare sempre qualcosa di più, spesso oltre quel limite consentito dalle leggi.
E allora, cosa fare? Come reagire di fronte a notizie come queste? Forse, l’unica cosa che possiamo fare è riflettere. Riflettere sulle nostre scelte, sui nostri valori, su ciò che davvero conta nella vita. E, forse, cercare di essere presenti per chi ci sta accanto, anche quando sembra non volerlo. Perché a volte, un gesto di vicinanza, una parola di conforto, possono fare la differenza.
Oggi, però, non riesco a non sentire un peso sul cuore. Perché dietro a questa notizia c’è un volto, un nome, una storia che conosco. E non importa quanto cerchi di razionalizzare, il dispiacere rimane.
Forse, il vero messaggio che voglio condividere con voi è questo: non diamo per scontato le persone che abbiamo accanto. Viviamo in un mondo che ci spinge a correre, a raggiungere obiettivi, a possedere sempre di più. Ma alla fine, ciò che conta davvero sono le relazioni, i legami, i momenti condivisi…
E se oggi sono triste per quanto accaduto, è perché so che, in qualche modo, tutti noi abbiamo una responsabilità: quella di prenderci cura gli uni degli altri, anche quando sembra difficile.

Vorrei quindi concludere auspicando che quanto ho letto rappresenti solo un brutto sogno. Spero di svegliarmi e scoprire che tutto è passato, che quell’amico di cui ho letto il nome possa tornare alla sua vita, alla sua famiglia, ai suoi familiari, lasciandosi alle spalle questa brutta esperienza.
So che la realtà è diversa, che le cose non si risolvono magicamente. Ma è proprio in momenti come questi che ci aggrappiamo alla speranza, a quella piccola luce in fondo al tunnel che ci ricorda che, nonostante tutto, c’è sempre la possibilità di un nuovo inizio.
Forse, questo è anche un invito a non arrendersi mai, a credere che anche dopo gli errori più grandi ci sia spazio per il riscatto. E se c’è una cosa che posso fare, è sperare che il mio amico trovi la forza di rialzarsi, di guardare avanti e di ricostruire ciò che è stato compromesso.
Perché alla fine, ciò che conta davvero non è ciò che abbiamo perso, ma ciò che possiamo ancora salvare. E se c’è una lezione che possiamo trarre da tutto questo, è che nessuno dovrebbe essere lasciato solo ad affrontare le proprie battaglie.

Che schifo: già… un Italia che avanza a forza di escort, massaggiatrici, minorenni, finanziamenti illeciti e voto di scambio!!!

Tre ragazze, non due, alle dieci, grazie”!!!

Minch… quantu suni spiacchiusi e dotati questi soggetti!!! 

Sì… nel leggere in questi giorni quella frase sto ancora ridendo a crepapelle, perchè ripenso a quanto accadeva al sottoscritto parecchi anni fa, quando ero per lavoro in trasferta, precisamente in Ucraina, nell’allora bellissima cittadina di Odessa (ora pressochè distrutta dalla guerra in corso…).

Stavo per l’appunto operando in un cantiere quando saltuariamente uno dei soci, aveva l’abitudine di presentarsi presso la sede…

Mi ricordo di quel soggetto perchè come consuetudine aveva quella (ad ogni visita) di avvisare la reception di un noto hotel della città, per mettergli a disposizione non solo la Suite (provvista di idromassaggio) ma anche, non due… ma ben tre ragazze!!!

La circostanza si ripeteva quasi mensilmente ed io, ancora ragazzo, pensavo a quell’anziano “galletto” che evidenziava di possedere ancora quei “bollenti spiriti“… 

Un giorno quell’imprenditore chiamò i nostri uffici per comunicare che era impossibilitato a raggiungerci e chiedeva al suo preposto di avvisare la reception dell’hotel e di disdire la camera prenotata e soprattutto di “pensare” a quelle sue ospiti…

Fui così chiamato da quel suo referente che – nel porgermi dei contanti ed una busta – mi chiese di andare in albergo e disdire la Suite ed inoltre, di consegnare la busta (non conoscevo cosa ci fosse… ma ne immaginavo il contenuto) a una di quelle ragazze, con cui avevo avevo già avuto modo di parlare (in inglese…) in talune occasioni…

Ed allora mi recai in albergo e dissi alla responsabile dell’accoglienza di disdire la camera, pagai la penale per il recesso ed attesi in hotel, dinnanzi al barman, fintanto che si presentassero quelle “professioniste”…

Dopo alcuni minuti le vidi arrivare e vidi da lontano che la repection faceva segnale verso di me… 

Appena mi furono dinnanzi, le chiesi gentilmente di accomodarsi nelle poltroncine e di attendere, in quanto aspettavo una telefonata riguardo al volo e se questo avesse causato eventuali ritardi; chiesi quindi loro d’aver pazienza e di aspettare… (sapendo che quanto avevo detto non fosse vero); offri quindi da bere e nel frattempo iniziammo a fraternizzare, sì… parlando del più e del meno, ma soprattutto – sarà stata colpa della vodka – ci s’iniziò a lasciarsi andare e a ridere a crepapelle, già… sugli argomenti più futuli e fu così che dopo un po’, supportato da quella istaurata confidenza e soprattutto (permettetemi la confidenza) dalla personale simpatia che mostravo loro in quella circostanza, iniziai a chiedere come facesse quel loro “stagionato” cliente, ad essere ancora così caliente e passionale, già… dal volerne non due, ma ben tre!!!

Ed allora, una di loro, forse la più brilla… mi rispose con le lacrime agli occhi, l’alcol d’altronde aveva iniziato a compiere i suoi dannosi effetti: ma poverino… “quello” non si reggeva in piedi, ma gli piaceva lo stesso stare lì con noi, già… coccolato e amato quasi fosse un bambino!!!

Ecco perchè ora leggendo quell’articolo mi viene da sorridere, perché ripenso a quel giorno e a quel suo indegno interprete, perché ci sarebbe soltanto da piangere ora a sentir certe notizie pubblicate!!!

Ma d’altronde ormai si è capito come da noi la politica in questi anni sia stata foraggiata attraverso escort, massaggiatrici ed ahimè anche minorenni, oltre a quei noti finanziamenti illeciti elargiti da finanzieri e imprenditori, cui si somma quel voto di scambio, supportato dalla criminalità organizzata, che proprio in queste ore – in prossimità delle elezioni europee e amministrative –  tanto si sta prodigando per raccogliere voti a quei suoi osceni referenti, appartenenti a ben noti indecorosi partiti!!!  

Comunque, per concludere con la storia sopra raccontata: mi allontanai verso la reception, feci finta di telefonare e quindi ritornando nell’area Bar dissi alle ragazze che l’appuntamento era saltato e che avrebbero dovuto recarsi l’indomani in sede per parlare con il loro uomo di fiducia (sì… il referente di quel loro cliente) lo stesso che avrebbe dato loro una busta!!!

Il sottoscritto viceversa, rientrato in ufficio, riconsegnò quanto aveva ricevuto nelle mani di quel lacchè, comunicando ad egli di non esser disposto a fare il galoppino di nessuno, in particolare quando si trattava di attuare circostanze di carattere personali e non lavorative!!!

Per i mesi che seguirono, nessuno più mi chiamò a svolgere quegli incarichi personali…

Bilanci gonfiati e occultamento dello stato di progressivo dissesto…

Ravenna: la guardia di finanza su delega della Procura ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per oltre 7 milioni di euro nei confronti degli ex amministratori (presidente e vice-presidente del Consiglio di amministrazione) nonché soci di una società di rilievo nazionale…

L’azienda SPA, società concessionaria della gestione di numerosi punti di ristoro anche lungo arterie autostradali e all’interno di strutture sanitarie pubbliche e finita in concordato nel 2022.

Il sequestro eseguito ora, si inserisce in un’ampia indagine di polizia giudiziaria avviata dalla Gdf a seguito dell’ammissione della società al concordato preventivo in continuità e dei conseguenti esposti presentati dall’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Bologna…

Difatti, nel corso delle indagini, i finanzieri hanno esaminato le varie poste dei bilanci della società svolgendo quindi dei riscontri documentali ed assumendo informazioni da alcuni testimoni, tra cui diversi ex dipendenti e  fornitori della società. 

Sulla base di quegli approfondimenti è emerso che gli ex-amministratori avevano reiteratamente gonfiato, tra il 2015 e il 2020, i bilanci di esercizio, “indicando rimanenze di magazzino fino a 10 volte superiori a quelle realmente esistenti e modificando, con vere e proprie alterazioni materiali, i contratti con importanti fornitori al fine di contabilizzare crediti commerciali in realtà fittizi!!!

Le indagini ancora in corso, hanno permesso di individuare una sopravvalutazione dell’attivo patrimoniale e crediti inesistenti per milioni di euro e sulla base delle condotte illecite contestate, le Fiamme Gialle ravennati hanno proceduto anche a quantificare in oltre sette milioni di euro il profitto personale ottenuto dagli indagati sia, in qualità di soci di riferimento, in termini di risparmio per non aver dovuto ripianare le importanti perdite d’esercizio che senza i falsi si sarebbero concretizzate e sia, in qualità di amministratori, al fine di prolungare artificiosamente la vita dell’impresa e continuando nel contempo di usufruire d’importanti stipendi e benefit aziendali… 

L’autorità giudiziaria di Ravenna ha quindi emesso un provvedimento di sequestro preventivo in via d’urgenza, la cui esecuzione ha permesso il sequestro di quattro unità abitative, di cui due villini e due appartamenti, un deposito ed una quota parte di oltre 100 terreni agricoli.