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Autotune sì, Autotune no: Elio, Sanremo e il futuro della musica.

Stasera voglio riprendere quanto accaduto al  Festival di Sanremo, un evento che come ben sappiamo scatena dibattiti e riflessioni, e difatti in questo post, voglio affrontare il tema, prendendo spunto dalle dichiarazioni di Elio (Stefano Belisari); già proprio lui, quello del gruppo “Elio e le storie tese“, che offre un argomento molto stimolante e cioè l’uso eccessivo della tecnologia quale evoluzione dell’arte musicale.

Nelle sue dichiarazioni, Elio non risparmia critiche per l’uso dell’Autotune nella musica contemporanea, definendolo un elemento che snatura l’essenza della musica. 

La sua posizione è chiara: la musica di oggi, secondo lui, spesso non è frutto di una vera creatività artistica, ma di un “assemblaggio” d’elementi preesistenti, realizzato da persone che non hanno una formazione musicale tradizionale. Questo approccio, a suo avviso, rischia di appiattire l’originalità e la qualità artistica.

La sua critica è rivolta in particolare al brano vincitore di Sanremo, “Balorda nostalgia” di Olly, ed il commento è particolarmente duro: l’uso dell’Autotune viene visto come un segno di debolezza artistica, quasi un’umiliazione per chi crede nel valore della musica suonata e cantata “dal vivo”.

Nell’osservare quanto sta avvenendo, Elio sembra guardare con nostalgia al passato, citando addirittura Verdi e la sua capacità di creare capolavori anche in età avanzata. Questo confronto tra la musica di ieri e quella di oggi, come sappiamo, è un tema ricorrente nel dibattito culturale musicale. Elio difatti sostiene che oggi manchino innovazioni significative, soprattutto nel rock, che secondo lui, imita ancora gli stili degli anni ’70.

In questa sua riflessione è interessante notare come Elio non generalizzi completamente, anzi riconosce che ci sono giovani musicisti talentuosi che condividono la sua visione della musica e suonano con grande abilità. 

Questo evidenzia come, nonostante il suo scetticismo, egli non chiude completamente la porta alla speranza di un rinnovamento. La sua critica infatti all’Autotune solleva una questione più ampia: qual è il ruolo della tecnologia nella musica? 

Perchè, se da un lato, strumenti come l’Autotune possono essere visti come un aiuto per correggere imperfezioni o sperimentare nuovi suoni, dall’altro, rischiano di diventare una scorciatoia che sostituisce la competenza e l’impegno artistico. Elio sembra schierarsi decisamente contro questa tendenza, difendendo l’idea di una musica “pura” e suonata dal vivo.

Ecco quindi lanciarsi in un messaggio ai giovani, sì a tutti coloro che vogliono fare musica; Elio esprime il desiderio di vedere i giovani musicisti tornare a una passione autentica per la musica, lontana dalle comodità tecnologiche. 

La sua speranza è che le nuove generazioni possano “spaccare” (cioè innovare e sorprendere) con la stessa energia che lui sente ancora dentro di sé, nonostante l’età. Questo messaggio è un invito a riscoprire l’essenza dell’arte musicale, che per lui passa attraverso la competenza, la creatività e l’impegno.

D’altronde permettetemi di aggiungere come la musica sia un’arte in continua evoluzione, e l’uso della tecnologia è da tempo parte integrante di questo processo; già… come dimenticare quei gruppi musicali innovativi come i Rockets, The Buggles, Imogen Heap ed ancora i Talk Talk o i Bronski Beat, tuttavia, è legittimo chiedersi fino a che punto la tecnologia debba influenzare o sostituire l’abilità artistica?

D’altra parte, è anche vero che ogni generazione ha i suoi strumenti e le sue modalità espressive: ciò che per Elio quindi diventa un “assemblaggio“, per altri potrebbe essere una forma d’arte innovativa: vedasi ad esempio quanto realizzato da Elton John con Dualipa nel brano “Cold Hearth” oppure una delle mie preferite da ballare dei Daft Punk ‘Get Lucky‘, noti comunque come gruppo per le loro sperimentazioni che hanno dato vita a note canzoni come “One More Time, Aerodynamic, Da Funk, Daftendirekt”.

Cosa aggiungere allora, il punto forse non è tanto quello di demonizzare la tecnologia, ma trovare un equilibrio tra innovazione e rispetto per le radici della musica.

In conclusione posso aggiungere che Elio, con il suo stile diretto e provocatorio, ci ha invitato a riflettere sul significato della musica e sul suo futuro e le sue parole, pur critiche, nascono da una passione autentica per l’arte musicale e da un desiderio di vedere i giovani artisti crescere e innovare senza perdere di vista le basi.

Che si sia d’accordo o meno con lui, è indubbio che il dibattito sollevato sia fondamentale per comprendere le sfide e le opportunità della musica contemporanea; il sottoscritto comunque – seppur avesse apprezzato Olly nella serata finale, sì per la sua intensa interpretazione – con l’ausilio più o meno dell’Autotune – avrebbe viceversa escluso chi (con o senza autotune) non doveva neppure esserci su quel palco, perché alla fine il reale problema di questo Festival è questo: eliminare definitivamente tutti i raccomandati (mi riferisco a quanti riescono a promuoversi grazie alle case discografiche che foraggiano per l’appunto la loro esibizione canora) e soprattutto i numerosi attempati, ancora lì presenti, in ricordo dei tempi che furono, ma ahimè…ormai passati.     

Ed allora ditemi cosa ne pensate: credete che l’Autotune e la tecnologia stiano cambiando la musica in meglio o in peggio? L’Autotune è uno strumento utile o un limite alla creatività? Preferite una musica “perfetta” grazie alla tecnologia o una performance “imperfetta” ma piena di emozione?

Attendo le vostre risposte!

La realtà dei fatti vede la mancata partecipazione dei cittadini e soprattutto l’accontentarsi degli agricoltori alle promesse politiche…

L’hanno definita “lotta“, ma di vera contestazione ho visto ben poco, se non un cambio di programma seguito da parecchi passi indietro rispetto a quanto proclamato e a differenza di quanto sta accadendo in altre realtà europee, mi riferisco alla Francia, alla Spagna e a Bruxelles, dinnanzi al Parlamento europeo, dove la mobilitazione non si ancora arrestata !!

Da noi viceversa è bastato far leggere ad Amadeus quel proclama (ridotto…) e tutti gli italiani sono tornati ad ascoltare nuovamente il Festival come se nulla fosse accaduto!!!

Ah… dimenticavo il ministro Lollobrigida si è recato presso un presidio romano per parlare con una rappresentanza; ho letto tra l’altro che gli hanno pure offerto anche da mangiare (già… siccome “mangia” poco stando in quella poltrona…), comunque ha voluto esprimere il proprio sostegno: “non siamo disposti a rinunciare all’agricoltura, al nostro cibo, alle persone che non vogliono che lavorare, far crescere le proprie famiglie e far crescere questa nazione“; già… nell’ascoltare quelle parole ho dovuto ahimè costatare come gli agricoltori abbiano poca memoria, non ricordando quanto pronunciato lo scorso anno dallo stesso ministro che parlando di poveri diceva: “spesso mangiano meglio dei ricchi” (minch… e quegli agricoltori gli hanno offerto pure da mangiare); ma non solo, insieme al suo partito FdI, ha evidenziato una vera e propria attenzione nei confronti dei più indigenti: sì… l’abbiamo visto: hanno stoppato il reddito di cittadinanza (comunicato via sms in piena estate…), cui è seguito l’allargamento delle maglie del precariato e per finire è stato detto “NO” al salario minimo!!!

Ed allora ben sapendo chi fosse quel loro interlocutore, questi nostri audaci che lottano per la sopravvivenza di quel loro settore agricolo agricoltori dopo aver ascoltato quelle parole cosa hanno fanno??? Si sono emozionati… sciogliendo subito lo sbarramento e riportando quei loro trattori a casa!!!

Ma tanto valeva allora starsene a casa!!! Perché quantomeno si poteva attuare una protesta diversa e certamente più produttiva di quella manifestata in questi giorni: ad esempio si poteva bloccare la raccolta dei campi e degli allevamenti; di conseguenza si sarebbe paralizzata la grande distribuzione e allora sì che quei loro connazionali sarebbero scesi in piazza per difendere quelle loro dimostranze, perché a quel punto sarebbero stati intaccati anche i loro interessi…

E difatti ditemi… cosa ha fatto la maggior parte dei cittadini è rimasta indifferente!!!Sì… hanno fatto vedere nei Tg – per propaganda – qualche cittadino che applaudiva, ma la maggior parte di loro sui social ha manifestato la propria incazzatura per essere rimasta bloccata per ore e ore in auto!!!

Perché la lotta si fa tutti insieme, ma il nostro si sa… non un Paese unito, non lo è mai stato, se non (forse) quando gioca la nazionale; certo… ultimamente ho notato come attraverso la Tv, si stia cercando di promuovere delle “fiction” che vorrebbero evidenziare il contrario, ma sappiamo come storicamente quanto ci fanno vedere, siano solo e soltanto cazz….  

I trattori per il momento hanno lasciando la Capitale ed anche Sanremo; sicuramente a breve qualcosa si modificherà da parte dell’Ue, ma ciò grazie ai colleghi stranieri ancora presenti a Bruxelles!! Già… perché a differenza nostra, la lotta lì non si è fermata e soprattutto essi sì dimostrano di non accontentarsi di una briciola di slogan, perché prima di allontanarsi definitivamente da quella capitale europea, vogliono vedere formalizzate le loro richieste!!!

Altrimenti, sono sicuro che – se le condizioni non dovessero cambiare – gli agricoltori scenderanno nuovamente in piazza, ma questa volta, vedrete, non sarà più solo per parlare!!!

Sanremo: un semplice racconto sulle prime due serate trasmesse, con aggiunte successive di alcune correzioni e nuove riflessioni personali..

Ho deciso stamani di parlare d’argomenti frivoli e così ho scelto il Festival di Sanremo……

Ed allora racconto la mia sensazione su quanto è avvenuto su quel palco e all’esterno, con cantanti, presentatori, ospiti, etc… 

Ho ascoltato la prima canzone di Clara, bella, ritmata, forse il testo che consigliava di correre a trecento all’ora dentro la citta, per di più con i fari spenti, non si membra proprio indicato visto quanto già avviene nelle nostre strade!!! 

E’ seguito poi un cantante con un abito bianco, certamente elegante, peccato che fosse di 5 taglie in più!!! Scusate… il sottoscritto non ne ha compreso la motivazione!!!

Segue… Fiorella Mannoia. Indiscutibile… come sempre dimostra di essere di un altro livello!!!

Carino lo schech tra Amadeus e Ibraimovich, quest’ultimo dimostra di essere una “Star”, sia nel calcio che nel palco… 

E’ seguito quindi un gruppo molto colorato: sono certo che a quelle belle parole del testo si poteva dare un senso diverso, in particolare durante l’esibizione; in quella continua giravolta ho condiviso comunque le parole di quel cartello esposto: “perché lo faccio???”. L’indomani comunque va detto: erano elegantissimi e simpatici!!! 

Su Marco Mengoni confermo quanto riportato lo scorso anno e cioè che la sua canzone meritava di vincere!!! Certo, avrei preferito vederlo cantare un repertorio diverso da suo, ma va bene così, perfetto anche come co-conduttore…

Irama: mi dispiace ma la canzone non mi è piaciuta, nulla a che fare con quella del 2023…

Gahli: semplicemente orecchiabile…

Negramaro: perdonatemi, ma sono rimasto fermo a “Meraviglioso”, ma sappiamo tutti come quella fosse tutt’altra cosa, d’altronde dietro quella canzone vi era il grande Modugno!!!ì Forse come riporta il loro testo: “meglio ricominciare… tutto“!!

Nuovamente Mengoni sul palco: il siparietto con le manette è fantastico!!!

Mammoud??? Mah… non sono propriamente un suo fan, neppure quando ha vinto il festival; viceversa l’ho apprezzato all’Eurofestival. Mi dispiace ma la canzone presentata non mi ha trasmesso nulla.. 

Diodato: la musica e molto bella, le parole altrettanto, lui l’ha interpreta in maniera perfetta, l’avrei fatto vincere, anche se non sarà facile. Volevo aggiungere che nella canzone vi è  un tocco di classe, qualcosa che non si è mai ascoltato prima: all’inizio del ritornello vi è una variazione di tono che si ripete nuovamente nel ritornello stesso e che – chiunque abbia fatto musica – sa bene che la maggior parte l’avrebbe fatta proseguire con la prevista classica modalità e cioè incrementando la melodia salendo di scala; ma è proprio lì la differenza che nessuno si sarebbe aspettato!!! Difficile da comprendere, già è stato qualcosa di unico. Auspico che Diodado apprezzi questo commento: peraltro mi farebbe molto piacere se mi scrivesse, non tanto per dirmi che avevo ragione sulla variazione, ma quantomeno se ho saputo esprimere in maniera chiara quanto di fatto ho avvertito…

Loredana Berte: il tempo ahimè passa, ma lei resta sempre una grande: la sua canzone “dedicato” è tra le mie canzoni preferite da sempre!!!

Scusate ma ho perso il nome del cantante napoletano, già… il sottoscritto è rimasto fermo a Pino Daniele e non mi sembra che vi sia qualcuno ancora oggi che possa minimamente eguagliarlo: sono certo comunque che verrà “pompato” nelle votazioni, risultando tra quelli che prenderà più voti; la canzone comunque è orecchiabile e resterà ai ragazzi sicuramente in testa.

Amoroso: l’interpretazione è sempre massima, ma da lei mi aspetto canzoni più belle…

Passiamo all’esterno ho sentito che c’è un cantante che ha ricevuto 100.000 visualizzazioni in streaming: mi sembra di leggere una nota barzelletta su di un funerale e di come la moglie nel piangerlo da sola insieme all’amica diceva: è dire che aveva milioni di amici sui social!!!

The Kolors… sono in bianco e nero, ma c’è molto sound, già… anni 70′: risulterà certamente tra i nuovi tormentoni!!!  

Angelina Mango: Il ritmo mi sembra di averlo già sentito, la canzone comunque è stata interpretata bene… 

Il Volo: niente da dire, le parole e la musica sono un capolavoro, ma non credo possa vincere il Festival…

Bigmama: grande forza, estrema personalità e vitalità: la canzone non è male…

I ricchi e poveri: mia figlia dice che è bellissima!!! A me sembra uscita da quel loro abituale repertorio… 

Fred De Palma: la solita canzona per i giovanissimi che come ripeto spesso: trova il tempo che trova…

Renga e Nek: bella… potrebbero vincere!!!

Ahhhh… è entrata un mito: Giorgia. Cosa dire… sublime armonia d’incanto…

Alpha: orecchiabile, sì… ritmata bene, si vede che vi è il tocco anche di qualche autore straniero…

Dargen: le parole vanno ascoltate più volte, ma non mi è sembrata male, anzi sembra proprio un onda che ti trascina e sicuramente farà ballare molti in discoteca….     

Gazzelle: la canzone è originale anche se il timbro di voce mi sembra quello di Bennato…

Emma: canzone originale, lei come sempre è bella e soprattutto brava; vive il palco con estrema naturalezza, la canzone mi piace, di lei tra l’altro premettetemi di dire come abbia apprezzato in questi anni le sue dote cinematografiche…

Ancora all’esterno: Chemical… la canzone la conosciamo tutti, è stata lo scorso anno una bella sorpresa: peccato che non si sia ripetuto il bacio con Fedez!!!

Ahhhh… eccoci ad un momento altissimo: giunge sul palco il maestro Allevi, che meraviglia, quanta dolcezza espresse in quelle sue parole, una sensibilità immensa, un grande momento di spiritualità in cui è sembrato per un momento che quel Palco si stesse elevando; consentitemi quindi di dare un forte abbraccio al maestro, perché ciascuno di noi ha bisogno della sua musica e del suo grande amore… 

John Travolta: magico!!! Ovviamente per tutto ciò che ci ha regalato in questi lunghissimi anni…

Ritorna Giorgia e ci regala un momento toccante, un esempio di bravura per tutti coloro che vogliono intraprendere la professione di cantante…

Ascolta, Accogli, Impara, Accetta, Verità, Accanto… No!!! Insieme:  sono le otto parole con cui i ragazzi del cast di “mare fuori” hanno raccontato l’amore, puro sentimento che non va mai confuso con violenza e possesso. Bravissimi…

Annalisa canta una canzone alquanto originale, Lei d’altronde la interpreta bene e credo che abbia buone chance di vittoria…   

La serata prosegue con il grande Fiorello, il siparietto nella prima serata con il suo clone IA è stato veramente esilarante…

Ed infine Amadeus: il festival sembra come un vestito del sarto, ritagliato su di lui!!! Bravo… ho riso tra l’altro a crepapelle quando ha provato a far accomodare la compagna Giovanna per evitare il bacio con Mengoni…

Giudizio finale, un bel nove!!!

PS. Nello scrivere il post avevo fatto alcuni errori!!! Ho corretto quindi alcuni nomi, ma sicuramente avrete compreso come l’esposizione di getto su questo futile argomento evidenzia per l’appunto la mancanza di pregiudizio nei confronti di quei cantanti, proprio perché molti di essi non appartengono neppure al panorama musicale da sempre ascoltato dal sottoscritto; consentitemi altresì di esprimere – per chi non mi conosce – una ulteriore confidenza: la musica, ma anche il canto, seppur non professionalmente, ha rappresentato sin da adolescente una mia grande passione, tanto d’aver dedicato anni e anni allo studio della musica, la stessa che ancora oggi mi porta a rilassarmi, sì… suonando la chitarra, la tastiera e anche il flauto traverso. Quindi, lo dico per esperienza, nell’ascoltare un brano o nell’individuare eventuali plagi, mi bastano semplicemente alcuni minuti, come d’altronde per comprenderne l’eventuali difficoltà di scrittura di uno spartito o di un testo ed ancor meno, per valutare le capacità vocali di un potenziale cantante o ahimè di un “scadente” (o ancor peggio “raccomandato”) karaokista!!!

Ah..  proposito, avevo dimenticato di parlare di Mister Rein: una canzone impegnativa, certamente difficile da comprendere al primo ascolto, quantomeno il suo toccante contenuto; già… va ascoltata più volte, ma l’idea delle due altalene sul palco è veramente qualcosa di grande impatto emotivo; e poi c’è  Alpha, con quel suo “vai vai”: mi è sembrato un mix tra un qualcosa d’irlandese e un ritmo da vecchio west: qualcosa non mi ha convinto, sì… l’idea andava bene ma doveva essere elaborata meglio…

Spero di non essermi dimenticato di nessuno, se dovessi averlo fatto, fatemelo notare e provvederò a inserire il mio giudizio alla fine di questo post. Grazie e buon continuazione…

Lo Stato Parallelo…

Lo Stato parallelo. 
La loggia massonica P2.
Quarant’anni dopo è stato il secondo panel in programma della 1° edizione del Festival Internazionale dell’Antimafia. 

Intitolata “l’Impegno di tutti“, questa prima edizione si è svolta da venerdì 5 a domenica 7 maggio 2023 presso Anteo Palazzo del Cinema, col patrocinio di Fondazione Falcone e il contributo di Fondazione Cariplo.

In questo panel l’ex-magistrato Gherardo Colombo ha parlato della P2, presentando il podcast “Lo Stato Parallelo“, pubblicato in esclusiva su RaiPlay Sound. Lo ha intervistato Lea Orifici di Torcha. 

Sia RaiPlay Sound sia Torcha sono stati media partner di questa prima edizione del Festival.

PER SAPERNE DI PIU’ SUL FESTIVAL: https://www.festivalantimafia.org

Festival di Sanremo: per fortuna che tra "influenzer" e raccomandati di turno, si è concluso definitivamente!!!

Il Festival è finito, a vincere “correttamente” ( visti d’altro canto quei loro diretti avversari – se così potremmo definirli…) – sono stati i Maneskin!!! 

Guardavo moderatamente il festival della canzone italiana mentre ero a letto e tra un’azione di calcio sul tablet e uno sguardo alla Tv, ascoltavo quelle canzoni in gara, rimanendo il più delle volte, profondamente basito…

Tralasciando quindi la gara dei giovani ed il suo vincitore Gaudiano che ha meritato quel premio avendo presentato una canzone dal testo impegnativo e molto coinvolgente, ritengo altresì un l’altro concorrente meritevole, Davide Shorty che, con la sua canzone “Regina”, ha interpretato in maniera perfetta quel ruolo, evidenziando una padronanza sul palco dovuta sicuramente  ad anni di gavetta; ma se pur questa fosse una bella canzone, per certi versi – da musicista per passione – quelle note mi ricordavano i Dirotta su Cuba o Sergio Caputo, comunque va detto… entrambi bravi!!!

Ritornando ai cosiddetti “Big”, certo… ci vuole parecchio “fegato” a definirli tali, un titolo questo inappropriato, ma si sa,  siamo in Italia e la meritocrazia non esiste, qualcuno di loro non meritava di partecipare… 

Tuttavia, sin da subito ho pensato che la migliore canzone fosse quella di Erman Meta ( tanto che ha vinto come migliore composizione musicale…), ma ho detto a mio moglie che sarebbe giunto secondo, perché a vincere sarebbero stati i Maneskin e difatti così è stato!!!

Ovviamente, mai e poi mai mi sarei aspettato di trovare al secondo posto Fedez-Michielin, ma ho saputo dalle mie figlie che una mano ai due cantanti è stata data loro dal voto dei social, in particolare dalla moglie del cantante Fedez (che se pur poco apprezzo come “cantante”, ne ho riconosciuto competenza e professionalità in qualità di giudice durante il programma “X-Factor”), definita sul web “influencer”, la quale ha postato un appello su Istagram a tutti i suoi “follower” per sostenere la canzone del marito e quest’ultimi hanno ricambiato mostrando di possedere poca autostima di sé, evidenziando quanto ancora bisogno hanno di qualcuno che gli suggerisca cosa fare, anche per chi votare in una trasmissione banale qual è quella di Sanremo!!! 

Poverini, mi fanno una pena, già… più osservo sul web circostanze come queste, più mi rendo conto che debbo aprire un sito web che non si occupi principalmente di denunciare malaffare, corruzione, illegalità e mafia, ma fare in modo che questi poveri “soggetti… in cerca d’autore“, possano ritrovare grazie al sottoscritto, la necessaria “autostima” mai avuta, eliminando definitivamente l’ausilio di un qualsivoglia pseudo “influencer” che d’altro canto non fa altro che tenere ciascuno di quegli individui (deboli) sottomessi, alla loro volontà, senza portarli mai a crescere in maniera autonoma!!!

Eccoli quindi… una serie di automi che plagiati si piegano alle stupide richieste o per meglio dire agli ordini ricevuti dal quei loro “influencer”, sì… mi sembrano vere e proprie pecore genuflesse che s’incanalano verso precisi suggerimenti per non chiamarli col loro nome: ordini!!!

Sì… sono come tanti cogl…, ma si sa, basti osservare la maggior parte dei miei connazionali, sono eguali a quei follower che vengono costantemente “influenzati” ma loro, non da web, già… essi non hanno bisogno di “influencer”, sono già disponibili ad assecondare quei loro referenti, siamo essi politici, istituzionali, sportivi, ma anche semplici superiori di quel loro posto di lavoro, difatti, sono lì pronti ad accettare compromessi o a svendersi al migliore offerente, sapendo come a il più delle volte, coloro che concedono quei pseudo vantaggi, finanziari o personali, sono individui legati a note associazioni criminali!!!

Ed è il motivo per cui non mi sono meravigliato nel leggere quella definitiva (falsa) classifica oppure di ascoltare tra i “big” personaggi inadatti e totalmente stonati che, neppure il nostro mercato cittadino di Piazza Carlo Alberto, già… la nota “fera ‘o luni” di Catania così tanto famosa nel mondo, vorrebbe averli tra i suoi “urlatori”!!!

Per concludere, un plauso a Fiorello ed Amadeus che insieme agli ospiti, in particolare Ibrahimovic, ma anche alle conduttrici, Matilde De Angelis, Elodie,  Vittoria Ceretti, Serena Rossi, Barbara Palombelli e Beatrice Venezi, hanno fatto sì che il festival potesse avere il consenso ricevuto, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo… 

Ed infine giusto il Premio “Mia Martini” a Willie Peyote, “Lucio Dalla” a Colapesce e Dimartino e quale “Miglior testo” quello dato a Madame!!!

Per il resto, speriamo che l’hanno prossimo si scelgano i cantanti per i meriti dimostrati sul campo e non perché – come accade finora – vengono appoggiati dai produttori di quelle loro case discografiche!!!

Perché il Festival è un vero…

Una mia amica mi ha chiesto di pubblicare quanto segue…

La Rai per il prossimo Festival di Sanremo pagherà per sole cinque serate al conduttore Carlo Conti ben 650.000 euro, oltre ad altri emolumenti per la conduzione di altri programmi sulla Rai. 
Sempre per Sanremo la Rai pagherà per soli 15 minuti di apparizione ben 50.000 euro ciascuno a Mika, a Ricky Martin e Tiziano Ferro. 
A Maurizio Crozza per le cinque serate ben 100.000 euro. 

Tutto questo a fronte di un buco di 400 milioni di euro nel bilancio aziendale della Rai. 

Ma c’è di più: nelle cinque serate del Festival di Sanremo Conti ci chiederà di offrire 2 euro col telefono fisso o cellulare per le zone terremotate. 
Vi dico solo che ben 26 milioni di euro che gli italiani avevano già offerto con il telefono sono ancora bloccati a Roma. 
La richiesta per pulire la strada dell’hotel Rigopiano in Abruzzo, come ben sapete, era partita già dalle sette del mattino e gli fu risposto che non potevano liberare la strada dalla neve perché l’unica turbina in tutta la provincia di Pescara in pieno inverno era rotta. ,
La provincia di Pescara non aveva 25000 euro per ripararla, a causa dei tagli dei fondi dal  governo. Sapete tutti come è purtroppo andata a Rigopiano.  
Ora, cari amici, la spegniamo la tv o per lo meno non guardiamo Sanremo per tutte le 5 serate? Facciamo crollare l’audience! 
Diamo un segnale, boicottiamo il Festival di Sanremo. 

Fate girare il messaggio… 

Penso sia il minimo che si possa fare, anche per le vittime di Rigopiano. 
Chissà… forse se c’erano quei 25.000 euro, si sarebbero potuti salvare… 
Quanto sopra ovviamente… non ha l’obbiettivo di alimentare ulteriori polemiche sterili, delle quali ormai quotidianamente leggiamo, ma serve a far comprendere come non ci può essere un paese nel qual,e gli sprechi, continuano ad essere presenti e realizzati senza limiti e dall’altro, assistiamo a centinaia di migliaia di cittadini, che a causa dell’inadeguatezza di questi suoi uomini (e donne…) al governo, perdono ogni giorno la propria vita!!!
I cambiamenti non si possono demandare alla sola cabina elettorale, ma bisogna fare in modo che le coscienze di coloro che ancora sono moralmente liberi e soprattutto onesti, possano ribaltare questo stato di cose, riportando innanzitutto la legalità in questo nostro corrotto paese…
Perché quanto sopra… ciò che con quel festival canoro si sta realizzando non è altro che l’ennesima prova di un sistema che privilegia come d’abitudine, i soliti raccomandati (chiunque tra noi dopotutto presenterebbe -mille volte- meglio di loro… il sottoscritto inoltre a differenza di loro… lo farebbe per di più gratuitamente…) e soprattutto senza dover sborsare alcun quattrino…
Ma chissà se anche quella manifestazione, non serva anch’essa ad alimentare quel solito circolo vizioso…di cui ormai ovunque sentiamo…
D’altronde noi cittadini siamo come quel simbolo della Rai…
Già quel “cavallo” ci rappresenta perfettamente… difatti, simboleggia quella nostra lenta e inesorabile… agonia!!!
  

Festival internazionale di cinema itinerante contro le mafie…

Ci sono tanti modi di promuovere quella cultura della legalità, uno di questi è assistere a documentari, film, cortometraggi, che hanno quale argomento, quello di promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica…
Tra questi c’è ne una che avevo piacere di evidenziare…

L’Associazione Libera in collaborazione con Cinemovel.it, da 1° di Luglio e fino al 15 Ottobre 2015,  ha dato inizio in alcune città italiane, alla programmazione di film famosi, incentrati sui temi caldi della criminalità organizzata e con particolare attenzione alla lotta alla mafia. 
Tra i film in programmazione ci sono: 
Le mani sulla città di Francesco Rosi, 1963.
Anime Nere di Francesco Munzi, 2014
La zuppa del demonio di Davide Ferrario, 2014.
La terra dei santi di Fernando Muraca, 2015.
Noi e la Giulia di Edoardo Leo, 2015.
Let’s go di Antonietta De Lillo, 2014.
La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto (Pif), 2013.
Fortapasc di Marco Risi, 2008.
La manifestazione chiuderà le proprie proiezioni nei giorni del 11 e 15 ottobre, rispettivamente in due grandi capitali, Berlino e Parigi.
Un’espressione interessante, che permetterà di esporre attraverso la visione dei film, quella forza comunicativa data dalla visione delle immagini ed in particolare dall’ascolto dei linguaggi…
Un modo nuovo di manifestare pubblicamente, quel disagio culturale, che non permette a questo nostro paese, in modo particolare alla nostra terra, quella doverosa crescita culturale…  
Libero Cinema in Libera Terra, Festival Internazionale di Cinema itinerante contro le mafie, permette di esporre uno spaccato quotidiano di vita vissuta, del malessere generalizzato, della recrudescenza subita in questi ultimi quarant’anni, attraverso la proiezione di film su temi quali la gestione politico/mafiosa, lo scambio di voti, il potere economico e la gestione del sacco edilizio, i beni confiscati alle mafie e restituiti alla legalità…
Ogni estate dal 2006, “Contro le mafie” porta le emozioni del cinema direttamente nelle piazze, promuovendo in tal modo, non solo l’apertura verso spazi democratici più ampi, ma soprattutto, sviluppando quel bisogno di cultura chiamato “legalità”.
Se potete nei giorni prestabiliti, andate a vedere questi film, anche nei casi in cui, l’abbiate già visti…, già, rappresenterà una nuova esperienza di riscoprire, l’emozione condivisa di stare insieme e di aderire ad eguali speranze…
La mafia può essere sconfitta… perché come ha detto il nostro Presidente Sergio Mattarella: batteremo la mafia, la elimineremo dal corpo sociale perché è incompatibile con la libertà e l’umana convivenza!!!
Però… per far ciò… c’è bisogno i tutti!!!
Per qualsivoglia ulteriore informazione:
tel. 338.7814778 – 335.7202743 – 393.4053112
Ufficio stampa Barbara Perversi 347.9464485 – barbara.perversi@gmail.com

Addiopizzo Catania: ‘Stupisce Festival dei beni confiscati’ – LiveSicilia Catania

Addiopizzo Catania: ‘Stupisce Festival dei beni confiscati’ – LiveSicilia Catania

Se mi è permesso, desidero integrare quanto redatto dall’Associazione Addio Pizzo, con un articolo scritto nell’Aprile 2013 direttamente nel mio Blog – al link:
Oggi vengo a scoprire come, oltre il Festival di Sanremo ci sia anche un “Festival dei beni confiscati”, una manifestazione che per il terzo anno consecutivo, avrà come unico tema fondamentale, quello di invitare e  coinvolgere i soliti rappresentanti politici delle istituzioni locali e nazionali, magistrati, procuratori, giornalisti e quanti altri legati  a questo mondo, attraverso le solite ripetute manifestazioni culturali, che hanno come unico scopo, quello di propagandare non soltanto se stessi ma soprattutto gli amici intervenuti a modello “nuovi paladini della legalità”.
Ma per favore, i problemi da affrontare sono ben altri, ve lo dice uno come il sottoscritto, che nella qualità di Direttore Tecnico di una Società S.p.A. sottoposta a confisca, si trovi a dover “combattere” giornalmente con decisioni  incomprensibili e con un sistema che, se da un lato “sbandiera ai quattro venti” la volontà di salvaguardare queste società  e dall’altro, attraverso procedure inique e scelte amministrative “deboli”, porta di fatto queste imprese sul binario del fallimento.
E’ incredibile aver dovuto assistere in prima persona, come l’Impresa nella quale opero – sia riuscita a passare da quella capacità propria tecnico/logistica ( tale da permettergli di consegnare nei tempi previsti, i più grossi appalti nella nostra provincia, per nome/conto di quelle Società – nomi altisonanti della nostra imprenditoria nazionale – meglio conosciute come “ General Contractor “ ) a dover oggi “elemosinare” quei propri lavori, aggiudicati ed in corso d’esecuzione, nonostante ci sia la presenza dello Stato.
Per favore, il tempo dei Festival è finito, basta canzonette e cantori, oggi è il tempo del Silenzio… sì, degli innocenti!!!