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Tra promesse e realtà: il futuro dell’Ucraina nelle mani di Trump e Putin.

“Trump potrebbe contribuire a porre fine al conflitto in Ucraina, ma una soluzione definitiva non si realizzerà prima del 2026?”.

A novembre dello scorso anno avevo scritto questo post in cui sostenevo che un nuovo Presidente degli Stati Uniti, come poteva essere il candidato Donald Trump, avrebbe potuto stravolgere gli obiettivi militari fin quì predisposti e sospendere tutte le operazioni militari in corso, abbandonando di coseguenza lo “scopo” iniziale per cui si era dato il via alla guerra, tradendo così tutte le promesse fatte al Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. 

Ora, alla luce degli ultimi sviluppi, questa prospettiva sembra più che mai attuale…

Infatti, il rischio di un “dietrofront” americano è ormai un fatto certo, ma non solo, abbandonare il popolo ucraino in guerra e rinunciare al sostegno internazionale precedentemente offerto, potrebbe anche compromettere tutta la politica finora espressa dal Presidente Zelensky. 

Un tale passo infatti isolerebbe ulteriormente l’Ucraina e portare anche al potere un nuovo leader, forse più incline a compromessi con la Russia pur di ottenere rapidamente la pace. Quest’ultimo infatti potrebbe accettare le concessioni territoriali richieste da Vladimir Putin, abbandonando definitivamente le aspirazioni di una modernizzazione dell’alleanza e della sicurezza europea.

Analizziamo quindi quel è la posizione di Zelensky e il nuovo ruolo del presidente Trump.

Nessuno desidera la pace più dell’Ucraina. Come ha dichiarato Zelensky sui social dopo una recente telefonata con Donald Trump, “Insieme agli Stati Uniti, stiamo tracciando i nostri prossimi passi per fermare l’aggressione russa e garantire una pace duratura e affidabile”. Come ha detto il presidente Trump, “facciamolo“. Zelensky è pronto a colloqui in qualsiasi formato, purché ci siano garanzie che l’America e l’Europa non abbandoneranno l’Ucraina”. Tuttavia, ha sottolineato che un conflitto congelato non risolverebbe il problema, ma porterebbe a ulteriori aggressioni russe in futuro.

Il piano di Trump e le reazioni internazionali

Donald Trump ha annunciato l’avvio di negoziati con Vladimir Putin per porre fine alla guerra, definendo la telefonata con il leader russo “lunga e produttiva“. I due hanno concordato di far iniziare immediatamente le trattative, con l’obiettivo di raggiungere una soluzione duratura. Tuttavia, il Cremlino ha smentito di aver ricevuto proposte concrete per avviare i negoziati, sottolineando che qualsiasi accordo deve tenere conto degli interessi legittimi della Russia, inclusa la questione dell’espansione della NATO e dei diritti dei russofoni in Ucraina 4810.

Ma a quali condizioni e quale sarà il futuro dell’Ucraina???

La Russia insiste sul fatto che una soluzione definitiva richiederebbe il riconoscimento delle “nuove realtà” sul campo, come il controllo russo su Crimea, Donbass e altre regioni occupate. Mosca ha anche proposto di basare i futuri negoziati su un documento del 2022 che prevede lo status di paese non allineato e non nucleare per l’Ucraina, insieme alla sua smilitarizzazione. Tuttavia, Zelensky ha ribadito che l’Ucraina non rinuncerà alle sue aspirazioni di adesione alla NATO, anche se ciò significasse raddoppiare gli sforzi per costruire un esercito forte e autonomo..

In conclusione, mentre Trump sembra determinato a porre fine al conflitto, le sue proposte potrebbero portare a un congelamento della guerra piuttosto che a una soluzione definitiva. 

Questo nuovo scenario rischierebbe di lasciare l’Ucraina in una posizione di vulnerabilità, con il rischio di future aggressioni russe. La pace, quindi, non sarà facile da raggiungere e potrebbe richiedere anni di negoziati e compromessi. 

Come ha detto Zelensky, “Chi passerà alla storia come vincitore? Nessuno. Sarà una sconfitta assoluta per tutti”!!!.

Incantevole osservare come in Sicilia i principi di legalità vengano ovunque rispettati.

Ogni giorno nei Tg nazionali ascoltiamo su inchieste giudiziarie che evidenziano come la criminalità organizzata sia su gran parte del territorio nazionale riuscita a penetrare nel tessuto economico, sociale e produttivo del Paese, viceversa da noi in Sicilia –la regione che ha ricevuto i maggiori fondi del PNRR – non si evidenzia alcun rischio di pervasività in tutti quei grandi progetti attualmente in corso… 

E’ dire che sia gli investigatori che i procuratori hanno avvisato di tenere la guardia alta perchè da quando sono iniziati ad arrivare quei fondi dall’Europa per realizzare i cantieri miliardari previsti nel Pnrr,  la mafia siciliana ha preferito dirottare quelle proprie metodologie puntando sul business invece che continuare ad utilizzare la lupara…

Difatti, malgrado l’assenza di capi mafia “stabili”, già… secondo il sottoscritto (da sempre attento alle evoluzioni di quell’associazione criminale) la cattura di Messina Denaro abbia rappresentato per quell’organizzazione una fase di transizione che sta determinando nelle varie “famiglie” una forma di consorteria, dove ciascuna di esse ha preso il comando della provincia a cui fa riferimento, senza più mettersi di traverso o intralciare il business delle altre famiglie presenti nelle altre aree… 

In questo contesto non vi è più un soggetto al di sopra le parti, ma tutti comandano in egual maniera all’interno della propria provincia ed hanno – sempre secondo l’opinione del sottoscritto – concordato una forma di pax, tale da non infastidirsi, ma viceversa di collaborare… spartendosi il territorio e soprattutto gli appalti che stanno attraversando l’intera isola…

Certo, le attività criminali più remunerative, quelle cioè che portano maggiori utili come il traffico di stupefacenti, usura, estorsione, gioco d’azzardo, etc… continueranno a sopravvivere, in quanto vengono utilizzati per pagare i costi della manovalanza e delle famiglie che necessitano mensilmente di un’entrata; viceversa i capi di quelle province a cui fanno parte le famiglie al suo interno, hanno preferito modificare le “dure” strategie adottate nel passato per giungere ora a nuove coercizioni più “soft”, già… con  l’imposizione delle forniture richieste dal mercato e/o nelle prestazioni da eseguirsi negli appalti …

Non si tratta quindi epr come accadeva un tempo di imporre il “pizzo”, no… quella forma di estorsione ora non viene più compiuta o quantomeno non si realizza per quelle note Società monitorate da “Protocolli di legalità”, “whitelist” e quant’altro, intese che come ben sappiamo, sono realizzate a prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata mafiosa nel settore degli appalti pubblici e dei relativi subcontratti, ed allora ecco che si sono bypassati quei controlli del territorio con strategie velate, quali ad esempio l’aumento improvviso dei prezzi delle forniture, l’so indiscriminato dei noleggi, ma anche l’imposizione indiretta di talune imprese che si sono trovate ad essere le uniche disponibili a effettuare quei contratti d’appalto e/o subappalto, visto che la maggior parte delle altre imprese concorrenti, hanno preferito rinuciare a quei lavori…

D’altronde quest’ultime sanno bene di poter contare su altri numerosi appalti pubblici negli Enti Locali, sì… attraverso quell’ormai collaudato meccanismo d’l’infiltrazione, come ad esempio cercando d’intervenire sulle gare pubbliche al momento della stesura del bando e avvalendosi d’infedeli funzionari pubblici e di tecnici: ove  nel caso ciò non riuscisse, si ricorrerà ad altre forme di pressione sugli affidatari dell’appalto, al fine di ottenere così la cessione dei servizi connessi…

Il sistema è così perfetto da ritenersi concluso e le attività più significative e redditizie restano di fatto in mano alla criminalità ache se poi quest’ultime sono formalmente intestate o per meglio dire vengono gestite dalle solite “teste di legno” soggetti che agli occhi delle Prefetture risultano “puliti”; ma parliamo di società che operano come vere e proprie diramazioni di “cosa nostra” al fine d’infettare non solo il mercato legale, ma tutto il sistema sociale, già… attraverso l’apertura di nuove e differenti attività grazie a propri investimenti derivati dal riciclaggio di denaro…

Ovviamente sospetti – da parte delle forze dell’ordine e della magistratura – ce ne sono tanti, ma quelle imprese affililiate (ben informate da qualcuno che opera all’interno delle istituzioni) quando sentono odor si sequestri, cambiano celermente riferimenti e a volte proprietà, affinchè quei programmati interventi, si dimostrano alla fine del tutto inutili!!!..

Sì… è veramente incantevole osservare come in Sicilia i principi di legalità vengano ovunque rispettati… 

Stasera non ho intenzione di scrivere perché sto guardando un film bellissimo, intitolato “Afyon Oppio” e tratta di un mafioso americano che si trasferisce in Europa e si immerge nel pericoloso e misterioso mondo della produzione di eroina….

E’ riproposto in maniera integrale su youtube al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=iKsiWY2nr5Y e vi è una scena iniziale che riguarda un funerale che rispecchia un periodo non poi così distante…

Vi consiglio di vederlo…      

La Germania si prepara al "IV Reich!".

Alcuni sostenitori delle teorie del complotto vedono ora in questa nuova ascesa dell’ultradestra AFD un possibile ritorno a quella ideologia di estrema destra che ha avuto la propria massima diffusione in Europa, nella prima metà del XX secolo e si caratterizzo per una visione nazionalista del socialismo radicale, populista, statalista, collettivista, razzista e totalitaria… 

D’altronde non bisogna dimenticare come esistono vari scritti al riguardo che hanno per l’appunto, studiato le azioni e le politiche che potrebbero un giorno far avverare questa distopia…

D’altronde anche da noi – a causa delle notizie di cronaca che ogni giorno ci vengono riportate dai Tg a modello di propaganda – si sta iniziando a manifestare un sentimento di antisemitismo verso tutto ciò che è diverso, in particolare nei confronti degli extracomunitari ed anche verso il popolo israeliano, a causa della guerra in corso contro Hamas e di conseguenza verso il popolo Palestinese i quella “Striscia di Gaza”.

Analoga circostanza è accaduta la settimana scorsa in Gran Bretagna, ma potrei continuare con quanto dichiarato negli Usa da uno dei contendenti durante un comizio organizzato per le elezioni presidenziali oppure quanto accaduto in Francia dove tutti i partiti si sono uniti per non rischiare una schiacciante vittoria della Marine Le Pen!!!   

Ma d’altronde ditemi, il fatto che sia nuovamente la Germania ha dare spunto a quel ritorno al potere, a quella forma di nazismo, perché dovrebbe meravigliarci??? Essa ha perduto due guerre mondiali ed è ancora quì in Europa a rappresentare lo Stato predominante nell’Unione Europea, tanto che la loro politica nazionalista è stata definita dagli euroscettici come la “Politica del Quarto Reich“!!!

E quindi,  mentre i partiti di governo subiscono una pesante sconfitta, ecco che incredibilmente l’ultradestra tedesca AFD ottiene una vittoria schiacciante nelle elezioni regionali in Turingia, ed è testa a testa in Sassonia!!!

Siamo pronti ad assumere la responsabilità di Governo” è quanto ha dichiarato il leader dell’ultradestra Björn Höcke, ed avrebbe intenzione di invitare tutti gli altri partiti a dei colloqui per la formazione di un esecutivo regionale, d’altronde ha spiegato: È buona tradizione che il partito più forte inviti gli altri ai colloqui dopo una elezione!!! 

Peraltro, chi accusa l’UE di complotti mondiali (contrariamente di debolezza e/o fragilità interna), trova ora nei movimenti euroscettici non un odio contro quell’entità, ma uno scetticismo nei suoi confronti, già… una diffidenza nei riguardi delle politiche economiche, dell’immigrazione e nelle relazioni interculturali…

Difatti, è partendo dall’osservazione di quelle sterili e indecise politiche compiute, sia europee che nazionali, che si sta permettendo ora, a tutti quei movimenti di ultradestra, di crescere, generare, senza dover continuare a subire questa democrazia vista come una forza destabilizzante, perché pone il potere nelle mani delle minoranze etniche, le stesse che tendono a indebolire ancor più l’Europa e quindi – di conseguenza – gli Stati nazionali!!!

Il linguaggio di oggi è similare a quello a suo tempo riportato nel “Mein Kampf” di Adolf Hitler, infatti: «Se la nostra classe intellettuale non avesse ricevuto un’educazione così raffinata, e avesse imparato la boxe, si sarebbe impedito ai lenoni, ai disertori e a una tale gentaglia di fare una rivoluzione in Germania. Poiché la rivoluzione fu vittoriosa non per gli atti arditi, forti, coraggiosi di quelli che la facevano, ma per la vile, commiserevole indecisione di quelli che dirigevano lo Stato, e ne avevano la responsabilità.»

Il problema fondamentale è che la storia non riecse a insegnare nulla, anzi i fatti dimostrano come essa si ripeta in maniera costante, già… ma a nessuno interessa comprenderla, in particolare i nostri giovani… che preferiscono farsi – diversamente dallo studiare e/o approfondire quanto finora accaduto – condizionare da tutti questi incompetenti e impreparati politici, presi ormai a modello di quei loro idoli, sì… ignoranti “influencer”!!!

Ci si prepara alla guerra. Ma ditemi: dove sono i soldati???

Parlano tutti di riarmo, di aumentare i costi degli armamenti, sia per la difesa dei Paesi europei che per aiutare nel conflitto contro la Russia, l’Ucraina…

Anche la Nato è in allarme e si dichiara di essere pronta nel caso di una guerra che ormai sono in molti a ritenere che potrebbe scoppiare…

Il problema è che anche il nostro Governo Meloni e ahimè anche il nostro Presidente Mattarella, sembra – dalle dichiarazioni pronunciate in questi giorni – voler difendere i paesi adiacenti ai confini russi, chissà forse più per compiacere le decisioni intrapprese da alcuni Stati certamente predominanti nella cosiddetta “Alleanza”, dall’altro, non mi sembra che tra le popolazioni vi sia un grande entusiasmo anzi tutt’altro!!!

Già… è finito il tempo in cui gli Italiani (fessi) stavano – sotto quel balcone di Palazzo Venezia ad ascoltare il Duce – con il braccio alzato a mo’ di saluto romano, ad urlare a gran voce: “Guerra, guerra, guerra”!!!

Ma se rileggiamo quelle frasi fasciste assomigliano molto a quelle di oggi dei nostri governanti e non solo: Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell’Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l’esistenza medesima del popolo italiano!!! Questa lotta gigantesca non è che una fase dello sviluppo logico della nostra rivoluzione; è la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengono ferocemente il monopolio di tutte le ricchezze e di tutto l’oro della terra; è la lotta dei popoli fecondi e giovani contro i popoli isteriliti e volgenti al tramonto, è la lotta tra due secoli e due idee. E vinceremo!, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all’Italia, all’Europa, al mondo. Popolo italiano, corri alle armi! e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!”

Per fortuna però oggi i giovani europei risultano esser più preparati e la maggior parte di essi non vuole  prendere parte a un conflitto che non li vede coinvolti direttamente e difatti, sono certo che a breve, assisteremo alle difficoltà nel provare ad arruolare un numero adeguato di militari, ritenuti necessari a quella causa…

Difatti a nessuno interessa questa guerra e ancor meno d’indossare una divisa per rischiare la vita ed allora, ecco che dal nostro governo s’inizia a parlare di “ritorno alla leva obbligatoria” oppure si prova ad incentivare – già come facevano nella seconda guerra mondiale gli Usa – incitando i ragazzi, in particolare quelli di colore, a servire il proprio paese con la promessa della parità dei diritti e dell’uguaglianza…

Ed ora in Europa fanno lo stesso, offrono posti di lavoro ben retribuito, grazie alle missioni all’estero, ma soprattutto la prospettiva di un futuro, grazie ad una divisa…

Mi chiedo: ma i figli dei nostri parlamentari italiani, senatori, deputati, presidenti, ministri, viceministri, sottosegretari, governatori, etc… partiranno per la guerra o come accade solitamente in questi casi, resteranno “protetti e ovattati”, sotto le coscie della mamma???

Fatemi quindi una cortesia, mandate per primi loro in guerra e voi come genitori potreste anche seguirli, già: “Armiamoci e partite”!!! Noi… ??? Ah… tranquilli… promettiamo sin d’ora di seguirvi. Voi nel frattempo aspettateci…

Il Prof. Alessandro Orsini spiega in maniera perfetta i motivi che hanno condotto al conflitto Russia/Ucraina!!!

Avevo riportato alcuni anni fa un post realizzato da “ControTv“: https://odysee.com/@luogocomune:5/ucraina-2023-un-anno-di-bugie che riportava perfettamente quanto è accaduto in questi anni e soprattutto come si fosse giunti a questa guerra “preannunciata”!!!

Negli anni infatti ho anticipato le mie personali su una guerra di cui tutti sapevano e aggiungerei in molti volevano che si compiesse…

Il sottoscritto difatti ha scritto tanti post su questo conflitto, basti leggersi alcuni articoli di seguito…  

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/11/a-volte-la-storia-si-ripete-speriamo.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/10/un-mondo-in-guerra.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/02/e-dire-che-gia-nel-2018-riportavo-le.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/02/e-tempo-di-negoziare-la-tregua-ma-vi.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/04/e-se-quanto-sta-accadendo-in-ucraina.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/08/il-conflitto-in-ucraina-e-una-tavola.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/03/lettera-putin-se-avessi-la-possibilita.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/03/la-storia-di-ripete-il-corridoio-del.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/03/fermiamo-la-guerra-in-ucraina-kiev-deve.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/03/zelensky-forse-e-tempo-di-sedersi-al.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/02/finche-luomo-resta-un-animale-vive-per.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/05/conflitto-russo-ucraino-quanti-altri.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/03/la-cina-non-e-disposta-condannare-la.html

Ma in questo post mìinteressa condividere co tutti voi un post del Prof. Orsini, che sin dal suo primo intervento aveva riportato quali fossero i reali motivi che stavano per condurci dove siamo ora e difatti anch’egli, soloper aver detto la verità, è stato attaccato, già…  a mezzo Tv, social, quotidiani, ma anche nell’ambito professionale e da alcuni suoi colleghi…

Diceva Mark Twain: “giornalista è colui che distingue il vero dal falso… e pubblica il falso”!!!

https://www.tiktok.com/@user74789915/video/7379229892728163617?_r=1&_t=8nHQeLSJxB3

Già… perché in questo paese nessuno mai vi dirà la verità; la maggior parte di essi infatti (lacchè di quei noti editori…) proverà a raccontarvi quanto è più comodo, soprattutto sarà loro interesse fare sempre in modo che qualsivoglia pensiero espresso, possa risultare piacevole alla maggiorparte dei suoi connazionali…

Continuando così, ci stanno conducendo alla guerra!!!

“Tutto ciò che la NATO sta facendo oggi è preparare un possibile scontro con la Russia. La NATO sta aumentando il ruolo delle armi nucleari nella pianificazione militare, e quindi la Russia dovrà cercare misure per eliminare le minacce se i discorsi sullo spiegamento di tali armi in Polonia e in altri paesi diventeranno piani concreti”, ha affermato, spiegando che le esercitazioni in corso indicano precisamente che ora tutti i concetti di sicurezza basati sulla cooperazione sono stati abbandonati e “la NATO è tornata agli schemi di sicurezza della Guerra Fredda”.

A dirlo è il vice ministro degli Esteri di Mosca, Alexander Grushko, che nella sua dichiarazione ha denunciato in maniera diretta l’affronto offensivo che i paesi della Nato stanno preparando nei confronti della Russia, con il rischio non solo di creare un innalzamento delle tensioni, ma di giungere a un vero e proprio conflitto nucleare.

D’altronde un altro annuncio è stato fatto proprio alcuni giorni fa da un alto funzionario dell’Alleanza, che ha previsto di schierare 300.000 soldati in stato di massima allerta!!! 

Ma anche il nostro governo, per nome del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni durante il G7 ha dichiarato: «Abbiamo raggiunto un accordo politico per fornire un sostegno finanziario aggiuntivo all’Ucraina di circa 50 miliardi di dollari entro fine anno con un sistema di prestiti: non si tratta di una confisca ma di profitti che maturano. Era un risultato non scontato di cui vado particolarmente fiera. Ora dovrà essere definito dal punto di vista tecnico».

E difatti a seguito di quanto sopra, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto un post sui social ringraziando l’Italia per il sostegno militare, finanziario e umanitario all’Ucraina!!!

E chiaro quindi che l’Italia, se pur dichiara a gran voce di voler preservare la pace, nel contempo sta ponendo le basi per un conflitto armato, a cui – tra l’altro – non è affatto preparata!!!

Ed inoltre, quando qualcuno di quei militari dell’Alleanza, parla di deterrente nucleare, sa bene di dire una grande cazzata, perché la Russia ci sovrasta in bombe termo nucleari e comunque, ne basterebbero semplicemente una decina per dire addio a tutto ciò che rappresenta la nostra attuale civiltà…

Si sa… la guerra è sempre un fallimento per l’umanità, ed ecco perché è tempo di sedersi e ricercare una soluzione pacifica, poiché quanto finora causato – da entrambi le parti – è pura follia e non può più esser accettato, sì… perchè tempo di ridare nuovamente dignità e rispetto all’esser umano se non si vogliono contare milioni e milioni di morti!!!  

Riciclaggio, fatture false, reati tributari, bancarotta fraudolenta, auto-riciclaggio: vabbè… siamo alle solite.

Già… siamo alle solite, se da un lato c’è chi quotidianamente cerca di contrastare quel mondo criminale e illegale, dall’altra parte vi è un una parte consistente del paese che s’inventa ogni forma di irregolarità pur di far denaro… 
Sembriamo nel film con Totò e Aldo Fabrizi, “Guardie e ladri”, e difatti da un ladro ci sono loro, quei ladri che costantemente derubano questo loro Paese e dall’altra parte la legalità, con Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia, tutti coordinati dalle varie procure nazionali…
Ed ecco quindi la lunga serie di nomi arrestati nell’ambito di una nuova maxi operazione in tutta Italia contro reati tributari, false fatturazioni, riciclaggio internazionale e autoriciclaggio, estorsione, bancarotta fraudolenta, e via discorrendo…
Come sempre accade in quest casi scattano le perquisizioni, i sequestri, le custodie cautelare in carcere o ai domiciliari, si analizzano le contabilità delle società coinvolte, si coprono tutti quei consulenti e funzionari infedeli, collaboratori esterni di quel meccanismo truffaldino e corruttivo, che determina solitamente un giro d’affari illecito milionario, denaro che il più delle volte ahimè non viene recuperato, perché finito ormai in una di quelle banche offshore o anche in qualche stato europeo, solitamente blindato alle verifiche da parte del nostro stato italiano, mi riferisco alle banche della Bulgaria, Serbia e Montenegro, Albania, etc…
Certo, gli investigatori fanno quanto loro possibile, ma il sistema è cosi esteso e la rete – solitamente  legata ad ambienti della criminalità organizzata – ha così tante connessioni e infiltrazioni che diventa quasi impossibile bloccare in anticipo quelle frodi fiscali, solitamente realizzate per ottenere finanziamenti pubblici o per creare nuovi reati da attività fallimentari…
Il danno più grave non è soltanto quello compiuto nei confronti del nostro allo Stato, no… quanto illegalmente realizzato comporta ahimè una concorrenza sleale e soprattutto l’alterazione del libero mercato, andando così a danneggiare tutto il tessuto economico di una regione…
Forse è tempo che lo Stato inasprisca le pene e soprattutto deve fare in modo che si sequestrino tutti i beni patrimoniali e finanziari a familiari e parenti di quei soggetti criminali, fino alla terza generazione!!!
Sì… forse facendo così, qualcuno inizierà a comprendere che prima di iniziare un’attività illegale sarà meglio rifletterci bene!!!  

Siamo nel Paese dei balocchi…

Gia… siamo nel paese dei balocchi, non in quel luogo immaginario dove si pensava esclusivamente a divertirsi, senza sottostare a obblighi o ad impegni, per come raccontato da Carlo Collodi nel trentesimo capitolo del romanzo Pinocchio… 

No… qui viceversa siamo nella realtà, siamo in Italia e quanto accade ogni giorno equivale a quel modo vivere, quasi fossimo in quel Paese dei Balocchi, sì… In quel luogo meraviglioso dove tutto è possibile, anche quanto si crede che talune situazioni siano estremamente impossibili…

Eppure ciò è quanto accade, ad esempio i criminali sono tutti fuori, a piede libero, mentre le persone innocenti vengono colpevolizzate… 

Individui lestofanti compiono quotidianamente ogni nefandezza eppure restano liberi, mai un arresto, una condanna, nessuno che pensa di lasciarli in qualche penitenziario a marcire… 

Viceversa un povero diavolo, solo per aver rubato per sfamare la propria famiglia viene prelevato, condannato, trasferito presso il primo penitenziario e le chiavi vengono buttate da quei suoi agenti…

Ora comprendo perché tutti vogliono venire qui, pensano di vivere nel nostro Paese perché alla fine non è male, già… si può fare ciò che si vuole, l’importante è non far storie, adeguarsi al sistema, anzi diventarne parte integrante, partecipare al malaffare, collaborare con quel meccanismo clientelare e colluso, mafioso e soprattutto omertoso!!! 

Agli altri, basterà credere a tutte le cazzate che vengono raccontate, ad esempio l’ultima appena ascoltata, già… che la povertà verrà a breve abolita attraverso nuove leggi di bilancio.

Ricordo in tal senso una famosa canzone di Dalla che diceva: “Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, ogni Cristo scenderà dalla croce, anche gli uccelli faranno ritorno; ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno, anche i muti potranno parlare, mentre i sordi già lo fanno“!!!!

Difatti, nell’ascoltare quei politici ripenso al “gatto e la volpe” che pur di rubare a Pinicchii quelle monete d’oro, raccontavano frottole, eguali a quelle propinato dei nostri governanti, come quella che a breve rilanceranno l’economia e la crescita nazionale oppure di come giungeranno a breve nel nostro Paese, nuovi investimenti esteri…

Nel frattempo però lo spread sale, il debito pubblico anche… come quei tassi di interesse bancari che stanno impoverendo drasticamente ogni giorno che passa le famiglie, le stesse che ormai non riescono più a sopravvivere, avendo perso anche quei pochi risparmi a suo tempo accantonati…

Ma d’altronde ai miei connazionali piace farsi coccolare, sono anni che credono alle promesse dei politici e continuano ancora oggi a farsi abbindolare da promesse fantasiose e certamente irrealizzabili…

Poveri noi… già: “vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico, e come sono contento, di essere qui in questo momento, vedi, vedi, vedi, vedi”…

Nel 1990 eravamo 16.000 tra dipendenti e associate: quello che è avvenuto successivamente è inimmaginabile!!! Molti sono usciti indenni, altri sono fuggiti, pochi gli inquisiti!!!

E’ con questo titolo che un lettore ha descritto quanto accaduto in una delle più grandi società di sviluppo delle infrastrutture di rete e dei servizi digitali del nostro paese…

Non si è trattato di mancanza di lavoro, le commesse c’erano tutte, d’altronde l’installazione, la manutenzione e gli interventi sulle reti sono stati proprio in questi trent’anni incrementati a dismisura, ma purtroppo, come ormai il mercato richiede, si preferisce sub-appaltare la maggior parte dei lavori a ditte esterne, invece di affidarli ai propri lavoratori rimasti sempre più esigui in quanto come si sa, usare quella mano d’opera esterna fa risparmiare in quanto a basso costo ma soprattutto presenta meno controlli, ma non solo, evita di esporre la società madre ad ogni forma di ricatto.

Ciò che accade ultimamente in molte società nel nostro Paese è che la proprietà non risulta più essere nelle mani di connazionali, ma bensì il controllo è finito sotto mani estere.

Quest’ultimi tra l’altro offrono già eguali servizi in Europa, con prezzi concorrenziali e quindi determinano il taglio dei prezzi a tutti i nostri competitor nazionali, che si ritrovano così a perdere la maggior parte delle commesse a causa dei prezzi più bassi offerti proprio da queste aziende concorrenti, che hanno incredibilmente, i medesimi proprietari…

Come sempre avviene, a subire questa lotta al ribasso sono gli operai che pur di garantirsi il proprio posto di lavoro sono costretti ad accettare salari bassi, turni massacranti e nessuna sicurezza per non sommare alcuna mancata formazione… 

Non parliamo dei sindacati, la maggior parte di essi, tenta esclusivamente di raccattare tessere per  avanzare all’interno della propria associazione sindacale, per poi barattare quel po’ di potere con i datori di lavoro, svendendo le richieste dei propri associato con qualche posto di lavoro a familiari o parenti, impedendo di contro, eventuale ricorso a manifestazioni o scioperi che possano determinare problemi a quei loro padroni.

D’altronde sono in molti a credere che siano proprio loro a suggerire chi, per mansioni e/o per progetto aziendale, debba essere licenziato e chi viceversa debba restare e quindi, invece di contrastare con azioni di forza o provare a garantire quei minimi criteri sindacali a tutela dei lavoratori, si preferisce soprassedere!!!

Difatti, essi sembrano evidenziare debolezza, dimostrando di accettare quasi sempre quelle logiche di ristrutturazione aziendale o le decisioni intraprese sugli operai, comode alla proprietà per indebolire la lotta, tra chi verrà licenziato e chi salvato.

Lo sanno tutti che il motivo vero dei licenziamenti – annunciati o non – è che i gruppi dirigenziali vogliono guadagnare di più, utilizzando in maniera selvaggia gli appalti ed i subappalti; infatti, la vera ragione dei licenziamenti sta proprio nella corsa di voler guadagnare di più e per fare ciò, non ci si risparmia nello spremere gli operai sul lavoro o buttarli in mezzo ad una strada, alla fame.

Una pratica collaudata che non solo cela gli sprechi effettuati dalle società, ma soprattutto camuffa quelle procedure al limite della legalità, di cui come sempre accade, si scoprirà quando ormai tutto è andato a rotoli…

Ma non solo, dopo aver beneficiato negli anni del sostegno dello Stato, attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione o gli auto licenziamenti o ancora tramite il ricambio occupazionale tramite riconversione professionale e/o accompagnamento alla pensione, loro pensano a licenziare!!!

Già… dopo essersi arricchiti alle spalle dei più deboli, il nostro Stato o per meglio dire quei suoi inutili referenti, stanno lì esitanti a guardare quello spettacolo indegno!!!

Uno Stato che isola e non sostiene i magistrati coraggiosi, è un potere istituzionale "complice" che di fatto legittima le mafie ed i loro interessi!!!

Sembra incredibile ma è così… lo Stato invece di difendere quei magistrati che si espongono in prima linea, li isola e soprattutto di delegittima!!!

E’ sempre stato così, non c’è bisogno che vi faccia l’elenco di chi è morto per nome della legge… l’elenco è lunghissimo e le complicità sono altrettanto numerose!!!  

Ed allora ecco che grazie a quelle mancate azioni, la mafia e tutte le altre organizzazioni criminali si sono via via riorganizzate estendendo i loro rami tentacolari in tutta la penisola…

Non parliamo delle leggi blande messe in campo e di una mancata professionalità per non dire specializzazione nel comprendere quali evoluzioni stavano per compiere quei suoi affiliati, che a differenza del periodo corleonese non spara più, ma i suoi affari sono cresciuti a dismisura e si sono infiltrati nella parte sana della società civile…

IL giro di denaro è cresciuto e la pandemia da covid ha permesso di alimentare la compravendita di ciò che prima non si poteva comprare, in particolare quelle società commerciali e imprese che nessuno pensava mai di vendere…

A tutto ciò si somma una parte di cittadini, preferibilmente all’interno dei settori pubblici, inclini a farsi corrompere; dirigenti, funzionari, ma anche semplici impiegati di quel pubblico servizio, che per pochi euro si svende per pilotare gli appalti o viceversa non controlla per come si dovrebbe!!!

Della politica non ne parliamo… essi non si occupano di contrastare niente e nulla, d’altronde molti di essi godono dei voti procurati da quelle associazioni criminali e quindi perché occuparsene…

Ha detto bene alcuni giorni fa il giudice Gratteri puntando il dito contro il recente governo Draghi, colpevole a suo dire, di aver dato forma a riforme pericolose che certamente non aiutano la giustizia: “L’hanno definito il ‘governo dei migliori’ ma ha solo fatto disastri sul piano del contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata e sul piano delle riforme che l’Europa ha chiesto”. Ad esempio aggiunge: “L’improcedibilità, votata da tutti i partiti, tranne da chi era all’opposizione (Fratelli d’Italia) è terribile,  perché cancella anni di processi. Poi va sommato il tentativo di riforma dell’ergastolo ostativo ed il bavaglio alla stampa inserito all’interno della “presunzione di innocenza”. “I cittadini hanno diritto ad essere informati, ma non potranno più conoscere, né sapere i fatti di un’operazione di polizia. E così tutto diventa difficile. Ma la grande stampa non ha protestato, ciò significa che questa situazione sta bene a molti”.

Aggiungerei: in particolare proprio a loro!!! D’altronde basti osservare a chi appartengono quelle testate…

Incredibile, se da un lato le imprese che lavorano stanno chiudendo, viceversa i loro general contractor sopravvivono grazie ad essi…

Sì… è una di quelle tante situazioni subdole che si vengono solitamente a creare nel nostro paese… 
Infatti, se da un lato l’aumento dei prezzi delle materie prime andato sempre più aumentando, accompagnato dall’innalzamento dell’energia sta contribuendo a far chiudere molte imprese, viceversa, proprio coloro che hanno  in questo momento la patata bollente in mano, in quanto titolari dei contratti d’appalto e di conseguenza del rispetto non solo qualitativo, ma soprattutto contrattuale con riferimento ai tempi di realizzo dell’opera, beh… stranamente assistiamo che chi stava operando è quasi al fallimento e chi finora ha guardato gli altri lavorare, stranamente prosegue come nulla fosse… 
Purtroppo gli imprenditori coragiosi di quelle imprese lanciano da parecchi mesi le loro richieste d’aiuto, ma chi dovrebbe ascoltarli e non mi riferisco al governo nazionale che dimostra di non sapere che pesci pigliare, in particolare in questo periodo in cui sono presi principalmente dalla guerra, no… mi riferisco a quei dirigenti che preferiscono non ascoltare e bypassare il problema a chi sta sotto di loro…  
Che siamo giunti ormai al lockdown è sicuro, e difatti sono molte le imprese che stanno decidendo se stare chiudere o restare ancora aperte e soprattutto se continuare a rispettare quei contratti a suo tempo firmati che oggi però – a causa di quanto sopra – non possono essere più rispettati!!!

D’altronde come fa un impresa a pagare le bollette, i carburanti, le materie prime i cui prezzi di sono pressoché raddoppiati ed altri ulteriormente schizzati alle stelle, basti osservare in particolare quanti risultano praticamente irreperibili se non a costi insostenibili come acciao, bitume, alluminio, cemento, calce, inerti e tanti altri ancora e come riportavo sopra a peggiorare ulteriormente la situazione il rialzo del carburante e del gas che sta mettendo in difficoltà non solo chi effettua trasporti, ma anche la gestione stessa delle consegne. 

Ed allora, se un’impresa ogni giorno rimette nel suo operare migliaia e migliaia di euro, come può a fine mese sostenere i costi salariali dei dipendenti, quando tra l’altro quel suo “indifferente” contractor paga le fatture a 90/120 gg??? 
Scusate, ma forrei fare con Voi una semplice considerazione: se in una famiglia ogni giorno il capo va a lavorare per guadagnare 100 euro e a fine giornata per costi sostenuti ne spende 150, mi dite comè fara a fine mese a far quadrare i conti???
La stessa cosa ovviamente vale per le imprese e di conseguenza per lo Stato che vedrete a fine 2022, si ritroverà con un buco finanziario di di oltre 40 miliardi di euro!!!

Ed allora mi viene da pensare che anche quelle opere pubbliche oggi sono a rischio, non solo per l’aumento delle risorse necessarie a coprire l’incremento dei prezzi, ma anche per il mancato incremento dei fondi posti a garanzie su di esse che oggi non sono più certi…

Infatti, prima del Covid-19 eravamo giunti in totale recessione ed ora, dopo una piccola ripresa, grazie ai fondi giunti dall’Europa causa pandemia, siamo ritornati nuovamente in deficit e soltanto un nuovo sostegno dall’Ue potrà salvarci e certamente, le stime di crescita che si prospettavano intorno al 4%, ora possiamo scordarcele… 
Nel frattempo però questo nostro paese dimostra di avere molte analogie con la guerra in corso: difatti, mentre da una parte c’è chi sta morendo, dall’altra… c’è chi sopravvive proprio grazie ad essi, ma vedrete, è solo questione di tempo… 

E se quanto sta accadendo in Ucraina fosse stato accuratamente predisposto: un video del 2014 preannunciava già allora quanto sta ora accadendo!!!

Ho ricevuto stasera dal mio caro amico Livio un post su whatsapp, in allegato un video certamente sconvolgente realizzato dalla propaganda russa ed è datato: 2014.

Si parla della richiesta (interna alla.russia) di una azione per fermare le.morti nel Donbass…

Viene ora spontaneo chiedersi: dove sono stati i nostri giornalisti in questi otto anni? 

Hanno discusso di tutto tranne di quei civili che secondo i russi venivano uccisi…

Nel video vi sono anche Obama e Poroshemko e si riporta di come gli Usa avessero bisogno di una guerra mondiale in quanto la loro fosse in crisi in quanto la loro economia presenta un debito di circa 17 trilioni (ora sembrano essere aumentati all’incirca a 28…) e soprattutto di un cattivo da incolpare di quel fallimento finanziario…

Viceversa si esorta la Russia a non entrare in guerra perchè avrebbe tutto da perdere; invita inoltre a non accusare Putin d’aver scaricato le regioni del sudest, tra cui il Donbass, ma chiedersi se sia veramente il caso di cadere nella trappola perfettamente organizzata…

Lascio a Voi qualsivoglia giudizio sul video… ritengo d’altronde che oggi l’unica cosa che può interessare tutti noi è che si giunga presto alla fine del conflitto e che ciascuno dei paesi oggi in competizione – e non mi riferisco alla Russia o all’Ucraina – cerchi di non innalzare ulteriormente i toni già abbastanza caldi e che ciascuno di quei Presidenti si dedichi viceversa a trovare celermente una soluzione per giungere finalmente ad una tregua…  

Afganistan: quanta ignoranza vi è da parte dei nostri politici, che dimostrano con quelle loro affermazioni di non capire un caz… di politica estera!!!

A sentire loro sembrerebbe che vi siano esclusivamente estremisti barbari e violenti che si oppongono a civilizzati Stati che attraverso i propri militari hanno provato a creare una democrazia in quel lontano paese…

Ci si è dimenticati di come soltanto pochi mesi fa, i capi di quel gruppo considerato da tutti violento è stato ospitato in Cina e come non ricordare le parole dell’ex Presidente Trump e si come egli avesse ribadito la necessità di portare via i propri militari ancora presenti… 

E difatti il suo successore Biden appena insediatosi ha immediatamente programmato e concordato, proprio con quei talebani, l’uscita dal paese… 

Ed allora viene da chiedersi, com’è che non è ancora chiaro a quei nostri politici, divenuti in questi giorni esperti internazionali, che dietro questa manovra vi sia di fatto un accordo internazionale e che quanto sta ora  accadendo è stato programmato mesi orsono???

Già… c’è chi se ne va e c’è chi resta o per meglio dire s’insedia in maniera decisa!!!

Mi riferisco alla Cina capace d’aver consegnato agli Afgani il proprio territorio, sì… dopo un secolo nel quale si è cercato di sfruttarne tutte le potenzialità, minerarie, petrolifere, gas naturale e chissà forse anche l’enorme produzione di stupefacenti ( che la Cina vorrebbe trasformare con una diversa e certamente più innocua tipologia di piantagione) tanto condannata, ma che trova proprio in quel  mondo capitalista i migliori clienti!!!

E quindi, dopo gli Inglesi, i Russi e gli americani che negli anni con la forza hanno provato a indottrinare quel suo popolo, ecco che, senza sparare un colpo, i cinesi sono entrati e saranno gli unici a rimanere, difatti l’unica Ambasciata attualmente presente a Kabul è la loro!!!

Certo, ci si scandalizza delle ripercussioni che stanno colpendo molti cittadini, ex collaboratori del precedente governo, delle immagini che ogni giorno stanno giungendo attraverso i social media, ma nessuno considera che forse la maggior parte di quel popolo poco o nulla ha fatto per essere libero o forse per loro il concetto di libertà passava da una condizione che esigeva l’allontanamento di un potere straniero, anche se ciò significava doversi sottomettere ad un governo certamente meno democratico…  

In molti, in particolare tra i nostri politici, credono che i talebani mostreranno adesso il loro vero volto, che con il passar del tempo si comportano diversamente da come promesso…

Credo viceversa che questa volta la storia andrà in maniera diversa, perché in gioco c’è la crescita e il benessere di un Stato fortemente arretrato che solo ora, grazie ai miliardi che giungeranno dalla Cina, può far crescere quel paese, con un programma che va da dal commercio ad un radicale piano industriale… 

Certo, qualcuno di quei vecchi guerriglieri non si fermerà nel mostrare i propri muscoli, nell’evidenziare quel proprio atteggiamento autoritario e violento, quell’imporre quel proprio fondamentalismo nel quale ha finora creduto, quell’imporre la propria forza sulle donne e sulla loro richiesta d’indipendenza e libertà; sì quanto sopra ahimè accadrà certamente, ma pian piano vedrete questi soggetti verranno relegati e chissà forse i più irruenti saranno fatti sparire… 

D’altronde la democrazia viene prima di chiunque, è questo il messaggio che dai nuovi piani di governo verrà fatto passare a tutti, chi non ci sta, talebano o non talebano verrà eliminato!!!

Ecco… non ci vuole molto a capire il prossimo futuro di quella nazione che per giungere ad una presentabile democrazia sarà disponibile a fare qualche concessione, anche se questa debba passare da una libertà di facciata, vedrete faranno anche questo faranno!!!  

Vedrete tutto cambierà da quella parte di mondo e non mi riferisco al solo Stato afgano, ma anche a quei suoi paesi confinanti quali Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e soprattutto Iran!!!

E mentre lì tutto cambierà, da noi in Europa ed in particolare nel nostro paese si resterà come sempre a guardare e discutere, d’altronde quei nostri impreparati politici non sanno far altro e vedrete proveranno (come gli asini) a ipotizzare scenari fantasiosi che il tempo dimostrerà essere errati…

Scommetto infatti che nessuna di quella loro previsione avrà con il passar del tempo attinenza con la realtà che si sta per prospettare!!!

La Sicilia e il ponte da realizzare sullo Stretto. Il Presidente Musumeci: «Cosa aspetta Roma a chiedere finanziamento a Ue?»

Già… verrebbe da dire: ma di cosa stanno ancora discutendo? 

Infatti, cosa aspetta ancora, il governo centrale a chiedere all’Ue il finanziamento per la costruzione del Ponte sullo Stretto?. 

Se lo chiede il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando la risposta ufficiale della commissaria europea ai Trasporti, Adina-Ioana Vălean, a una interrogazione dell’eurodeputata siciliana Annalisa Tardino (Lega) sull’ipotesi di collegamento tra la Sicilia e Calabria.

Per l’esponente dell’esecutivo guidato da Ursula von der Leyen, infatti, «la valutazione di un progetto sulla rete Ten-T può essere effettuata solo sulla base di una proposta concreta e matura dello Stato membro». 

Peccato che finora, come dichiara il commissario europeo, “le autorità italiane non hanno presentato alla Commissione piani concreti in merito a tale collegamento”. 

La scelta dello strumento di finanziamento per un determinato progetto dovrebbe essere decisa dall’Italia, in funzione della natura del progetto e della sua sostenibilità finanziaria». 

«Sicilia e Calabria – riprende Musumeci – sono stanche di essere considerate periferia d’Europa e per diventare centrali nell’area del Mediterraneo uno dei requisiti essenziali è il collegamento stabile tra le due sponde”. 

Continuando: “Diciamo basta a un dibattito ultrasecolare, fatto di relazioni e contro relazioni, con il solito obiettivo di rinviare la decisione alle calende greche. 

D’altronde, questa telenovela ha stancato tutti!!!

Ma guarda un po’… il vaccino di Astrazeneca è stato (in via precauzionale) sospeso!!!

Come spesso accade nel nostro Paese, dobbiamo sempre attendere che siano gli altri a fare la prima mossa per accodarci poi come pecore!!!

Infatti, dopo che la Germania ed altri paesi europei (per come tra l’altro avevo anticipato in questi giorni) ecco che da anche da noi lo stop blocca quel vaccino… 

Ma poi che sfortuna,  già osservate la coincidenza, proprio quando avevo chiesto http://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/03/mi-chiedevo-se-fosse-possibile-testare.html di farlo testare ai nostri deputati ecco che (casualmente) “in via del tutto precauzionale” quel vaccino è stato vietato o quantomeno il suo utilizzo, che poi è la stessa cosa…

Ora valuteranno gli eventi gravi occorsi in questi mesi ad alcuni soggetti, segnalati proprio a seguito di quella vaccinazione, in particolare sulla coagulazione del sangue…

Certo, dispiace costatare che siano sempre gli altri ad accorgersi di quanto accade, mentre da noi  si corre solo dopo che qualcun muore, ed ora mentre si è in attesa del parere dell’Ema, si resta di fatto senza vaccino…

Incredibile dover assistere a vicende come questa, già…mi sembra di essere al circo e aggiungerei che molti di quei clown sono proprio lì nel nostro parlamento, basti vedere come ogni giorno parlano, parlano e parlano, ma poco o nulla di ciò che dicono nella pratica si realizza e proprio questa vicenda lo dimostra pienamente!!!

A certo dimenticavo, ora grazie al nuovo premier e a quel governo “multicolore” dagli effetti strabilianti, tutto si risolverà per il meglio…

Vedrete, sì… vedrete…

Prima, seconda… casa??? Non importa… perché bisogna pagare!!!

Il rischio che l’Imu potesse colpire nuovamente la prima casa era nell’aria… 

Ed ora sembra che il governo Draghi punti a questa riforma fiscale, esi prova a dare la colpa alle pressioni esercitate da un lato dall’Unione Europea e dall’altro addirittura dalla stessa Banca d’Italia.

Ritorna quindi la tassa patrimoniale che va ad aggredire non solo i patrimoni dei più ricchi, ma anche tutti quei cittadini che una casa, dopo tanti sacrifici erano riusciti a farsela…

Ma tanto da quei palazzi se ne fottono dei sacrifici fatti dagli altri, tanto loro cosa cazzo ci hanno messo… nulla, d’altronde ciascuno di quei signori non sa nulla di privazioni, a loro il denaro è scivolato così, se lo sono trovato nei propri c/c senza alcuna sofferenza… neppure quella di dover lavorare per ottenerlo!!!

Chissà… forse finalmente i miei connazionali decideranno di prendere finalmente una posizione, d’altro canto ciascun di essi si muove soltanto se vengono intaccati i propri interessi, già quel proprio orticello, altrimenti non si muovono… neppure se vengono quotidianamente calpestati!!!

Ed allora chissà… forse se venisse reintrodotta quell’Imu sulla prima casa, forse finalmente molti proprietari scenderanno in piazza, per le strade, forse anche con i bastoni… perché la casa è sacra e non può essere toccata!!!

Già… non ci basta la grave pressione fiscale che ci accompagna da una vita ora ci si mette pure l’Europa a dare le regole… in particolare proprio sulla prima casa!!!

Difatti… secondo l’Ue le agevolazioni che lo Stato italiano applica sulla prima casa sono discriminatorie e basate su criteri, come la cittadinanza, che non tengono conto del reddito, di conseguenza da Bruxelles auspicano che al più presto venga introdotta una tassazione sulla prima casa, strutturata su un sistema impositivo progressivo basato sul reddito…

Ho letto un post che ripotava quanto segue: 

La Chiesa cattolica non paga, ma dovranno pagare gli Italiani??? Già… vale la pena ricordare, a proposito di pareri importanti circa la tassazione sugli immobili in Italia, che la Chiesa Cattolica è tuttora in debito di diversi miliardi di euro di pagamenti arretrati dell’ICI!!!

Ma se pensate che vi sia un solo politico che possa toccare gli interessi o per meglio dire i beni della Chiesa, significa non aver compreso come si muove questo nostro paese e in particolare quei suoi referenti:..

Cosa aggiungere, siamo alle solite… iniziate ad aprire quel salvadanaio per far fronte alla nuova manovra fiscale, come sempre imposta  senza chiedere a noi cittadini cose ne pensiamo… già perché non sono loro a dare il buon esempio, iniziando a dimezzarsi quei loto stipendi???

Ma no… meglio far pagare quei ” ***************** ”  degli italiani!!!

Altro che "costruttori"!!! Presidente Mattarella… il paese viene prima delle beghe!!!

Caro Presidente,
osservando quanto sta accadendo in queste ore, mi convinco sempre di più che nel giorno del suo messaggio augurale di fine anno, qualcuno di quei nostri parlamentari, non la stava ascoltando!!! 
E sì… perché non si spiega altrimenti, come sia possibile che dopo quella frase da Lei pronunciata, “Non viviamo in una parentesi della storia. Questo è tempo di costruttori. I prossimi mesi rappresentano un passaggio decisivo per uscire dall’emergenza e per porre le basi di una stagione nuova”, qualcuno di quei soggetti istituzionali, avrebbe dovuto seguire le sue parole, invece di farsi travolgere da beghe che nulla portano al nostro paese!!!

Tutto questo richiama e sollecita ancor di più la responsabilità delle istituzioni anzitutto, delle forze economiche, dei corpi sociali, di ciascuno di noi. 

Serietà, collaborazione, e anche senso del dovere, sono necessari per proteggerci e per ripartire”; mentre, ancora oggi assistiamo a questo teatrino da parte della politica e di quei suoi referenti!!! 
Gli interessi egoistici prevalgono… e vecchi canoni politici ed economici mostrano tutta la loro inadeguatezza e quindi, mentre il virus, mette a rischio le nostre esistenze e ferisce il nostro modo di vivere – basti ricordare le tante solitudini e il pensiero straziante di chi moriva ( ed ancora oggi muore ) senza avere accanto i propri cari – qualcuno pensa a come spendere i miliardi che a breve giungeranno dall’Europa…

Rivolgendomi a Lei ritengo sia fondamentale ripartire dalla necessità di dare insieme memoria di quello che abbiamo vissuto in questo anno, senza chiudere gli occhi di fronte alla realtà.

Come ha detto “ci accingiamo – sul versante della salute e su quello economico – a un grande compito. Il piano europeo per la ripresa, e la sua declinazione nazionale dovrà essere concreta, efficace, rigorosa, senza disperdere risorse; soltanto così possiamo permetterci di superare le fragilità strutturali che hanno impedito all’Italia di crescere come avrebbe potuto”!!!

Cambiamo quindi ciò che va cambiato, rimettendoci coraggiosamente in gioco: lo dobbiamo a noi stessi, ma soprattutto lo dobbiamo alle giovani generazioni…

E’ tempo quindi che ricordi a quei suoi onorevoli colleghi che è tempo che ciascuno faccia la propria parte… altrimenti il rischio è quello di vedere naufragare la nostra democrazia!!!
Grazie Presidente.

I soldi… (in attesa dei fondi europei) stanno ahimè terminando!!!

Secondo i conti fatti dall’INPS l’emergenza Covid-19 ha prosciugato le casse dell’Istituto e difatti gli esborsi sostenuti finora incidono in maniera grave sulle casse e quanto ora si va sta per prospettare presenta enormi incertezze, con un peggioramento della situazione patrimoniale di oltre 20 miliardi di euro e le stime per la fine del prossimo esercizio saranno negative per ulteriori 6 miliardi… 

Non riuscirò mai a comprendere come si possa in questo nostro Paese continuare a portare avanti situazioni come questa, con Enti, Comuni, Regioni, Presidi Ospedalieri e quant’altro, in totale disavanzo a causa di scelte folli e decisioni prese da soggetti che si sono dimostrati negli anni totalmente incapaci non non  sapere prendere quelle giuste iniziative per ripianare una situazione disastrosa!!!

Ma tanto chi paga c’è… già tutti quei fessi che come il sottoscritto, di volta in volta si apprestano – senza aver mai ricevuto il benché minimo beneficio da questo Stato – a pagare quell’elenco numeroso di tributi fiscali che giungono puntualmente a ogni scadenza…

Sì… forse un giorno anche il sottoscritto beneficerà di quella pensione, ma se continua così ho l’impressione che debbo iniziare a preoccupare… perché non è detto che tra qualche anno, quell’equilibrio tra assicurati e pensionati, sia ancora regolato da un equilibrio…

Ma a leggere i conti mi sembra che il sistema sia in tilt… è dire – cattivamente – che proprio grazie a questa pandemia l’Istituto ha risparmiato questo anno un bel po’ di denaro, tra pensioni, accompagnamenti e quant’altro… 

Ma il sistema sta implodendo e se nessuno provvede a trovare interventi urgenti, sia normativi che finanziari, ecco che a breve, neppure le pensioni verranno assicurate…

Ed allora, invece di pensare di trovare soluzioni efficienti, i soliti dirigenti (d’altronde parliamo di soggetti che tra enormi difficolta del Paese, hanno pensato esclusivamente ad aumentarsi il compenso…), utilizzano quell’abituale metodo e cioè, chiedere un prestito al Governo, il quale già di suo dimostra essere in un altrettanto stato fallimentare…

Ecco perché sono in molti a sperare in quel denaro che dovrebbe entro il 2023 giungere dall’Europa ed il nostro paese, avrà a disposizione 65 miliardi dal Recovery Fund, 43 della programmazione 2014-2020 e altri 10-12 in arrivo da React Eu…

Gran belle somme che però si scontreranno con quella debole capacità di saperle utilizzare o di sprecarle per come è sempre avvenuto sia per quella pubblica amministrazione sia centrale che regionale…

Ho l’impressione comunque che sono in molti oggi a puntare a quei soldi e lo vediamo ogni giorno, basti osservare come alcuni nostri politici stiano facendo a gara per riprendere quel potere andato in questi anni perduto…

Vedremo come finirà, anche quest’altra vicenda, anche se la mia personale sensazione, non è per nulla positiva, ma come ripeto spesso a me stesso: speriamo che mi sbagli!!!  

L’ORO… rappresenta oggi l’unico bene di rifugio!!!

Leggendo le notizie che giungono dal mondo, in particolare le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Trump, la crisi economica in atto tra Cina e Usa, le nuove sanzioni annunciate contro l’Iran, il rischio di un possibile conflitto armato e via discorrendo,  viene da pensare come investire in titoli di stato, siano essi anche “Bund” tedeschi, è da folli!!!
L’unico bene di rifugio in questi casi è l’oro e difatti il suo prezzo, stimolato dalle notizie di cui sopra, lo ha fatto salire nuovamente a quasi 1.500 dollari USA per oncia…
Peraltro in questi anni, l’investimento nell’oro ha portato ad un guadagno del 37% e con il rischio molto concreto che il dollaro a breve potrà essere nuovamente colpito da un consistente ribasso, quella percentuale di utile, potrà salire ancor di più…
Morgan Stanley ha sottolineato che nel breve periodo, l’immobilità della Fed sopprimerà la già bassa volatilità e prenderà in considerazione l’aumento di oro e di beni materiali.
E quindi, mentre da noi si sta discutendo di minibot per finanziare il debito pubblico, in Europa, ma non solo, si è alimentato a causa BCE, un sentimento di crescente sfiducia che allontana gli investitori e non fa crescere economicamente i paesi come il nostro, riconducendo il valore del denaro conservato in banca, a carta straccia!!! 
Difatti… riprendendo un articolo di Massimo Amato pubblicato su “valori.it“, l’attuazione di politiche quantitative easing adottate dalla BCE ha creato un elevato aumento di creazione di moneta: “La crisi di liquidità del 2008 è stata curata con iniezioni di liquidità senza precedenti. La quantità di moneta è pressoché triplicata in Europa, eppure il target dell’inflazione del 2 per cento non è stato ancora raggiunto”!!!
E’ evidente a tutti quindi che l’aumento di denaro stampato non condurrà ad alcun rischio di inflazione, non sarà quindi l’espansione monetaria a causare – come accaduto agli inizi del novecento – una grave crisi economica e finanziaria…  
No… oggi il legame tra espansione monetaria e inflazione non esiste, mentre è fortemente concreto il rischio di ritrovarci una montagna di denaro tra le mani che non vale nulla!!! 
Di contro vedrete a breve come, i rischi al ribasso per la crescita economica globale nei prossimi mesi, porteranno ad aumentare le incertezze degli investitori che inizieranno a bypassare i mercati ad alto investimenti, per lanciarsi in quel unico mercato sicuro chiamato: ORO!!! 

Lo spread è tornato a salire!!! Sì… qualcuno in procinto di elezioni europee ha deciso di scommettere contro l’Italia…

Alcuni mesi fa avevo letto un post sulla politica fiscale italiana e sull’aumento dello spread…
Redatto da Francesco Papadia e Inês Gonçalves Raposo aveva come titolo: “Il maggior rendimento sui titoli di stato italiani potrebbe presto essere un peso per l’economia reale“.
In quel post si documentava una questione molto semplice: l’aumento dello spread tra titoli di stato italiani (BTP) e quelli tedeschi (Bund), causato dal programma fiscale del governo italiano, che avrebbe prima ancora, influenzato il settore privato, rendendo il credito più costoso e scarso, compensando così, in parte o in toto, l’impulso espansivo derivante dall’allentamento fiscale. 
Quella previsione si basava sull’esperienza vissuta durante gli anni più acuti della crisi, in cui l’aumento disordinato dello spread aveva aumentato il costo del credito bancario e ridotto la sua disponibilità…
Da quel post, due nuovi sviluppi hanno avuto luogo, uno buono ed uno cattivo!!!
Il buon sviluppo è che il governo italiano – a differenza delle paure generalizzate – sembrava capire la pericolosa direzione in cui aveva messo la sua politica fiscale e ha deciso di modificarla, riducendo il deficit programmato dal 2,4% all’incredibile cifra precisata del 2,04%. 
Tanto è bastato alla Commissione europea, di ritenere quella correzione alquanto sufficiente per non avviare una procedura per i disavanzi eccessivi, anche se si è impegnata a “continuare a monitorare la situazione, a partire dall’adozione e attuazione delle misure concordate“.
Mentre lo sviluppo negativo è che le condizioni del credito in Italia hanno iniziato a deteriorarsi, infatti gli standard di credito alle imprese si stanno ora stringendo, dopo essere stati dal 2014 allentati…
Ciò ovviamente è in contrasto con l’evoluzione dell’area dell’euro, come indicato nella relazione della BCE, “Standard di credito per i prestiti alle imprese sono rimasti sostanzialmente invariati dal quarto trimestre del 2018 ad oggi”. 
Dati i ritardi con cui il rendimento dei titoli di stato influiscono sul costo dei prestiti bancari – come si è visto durante la crisi – non vi è ancora un effetto su questi ultimi… e in ogni caso, l’impatto avrebbe dovuto essere inferiore, causa la riduzione dello spread!!!
Per cui, se da un lato la BCE mantiene la sua politica molto accomodante (come dimostrato dal tasso OIS ancora negativo), le imprese italiane vedono a tutt’oggi un inasprimento delle condizioni del credito…
E difatti… lo spread improvvisamente è tornato a salire… sembra che dai mercati asiatici di Hong Kong e Singapore, una banca o un fondo d’investimento, abbiano cominciato a scommettere contro il nostro Paese, vendendo i nostri titoli pubblici e facendo schizzare in alto di cinque punti, il differenziale fra Btp italiano e tedesco!!!
Il rischio non è tanto quello di continuare a comprare un titolo che potrebbe venir bocciato da un’agenzia di rating, ma quello di ritrovarsi un titolo “spazzatura” difficile tra un po’ da vendere… 
Certo qualcosa di strano comunque, ed è la tempestività con cui giunge inaspettatamente questo aumento, già mentre il nostro paese si trova in procinto di una campagna elettorale, quella europea così importante per le sorti dell’Europa e quindi dell’economia mondiale…
Qualcuno riporta che dietro queste manovre economico/finanziarie, vi sia la volontà di taluni poteri forti a far si che alcuni paesi cambino quella loro forma di governo troppo radicale…
Tra quegli stati vi è proprio il nostro, ed è attraverso l’innalzamento dello spread che si sta provando a contrastare quell’unione populista affinché il nostro governo possa entrare in crisi…
D’altronde a loro va bene tutto… sia che si ritorni nuovamente ad un governo tecnico ovviamente senza la Lega… oppure, pensare ad una nuova alleanza fra il Partito democratico ed i Cinque Stelle…
Ovviamente il rischio di queste logiche di mercato non tengono conto di quanto i semplici cittadini realmente desiderano e che non ha nulla a che fare con un’eventuale aumento di spread, ma con la volontà di voler decidere per se stessi, la propria libertà!!! 

Licenziamenti "SIRTI S.P.A.": Qualcosa non va… e mi riferisco a qualcosa di grave!!!

Ho ascoltato alle 14.00 il Tg di Telecolor (che mi permetto di riproporre parzialmente), in particolare la notizia riportata sui licenziamenti dei lavoratori della “SIRTI S.P.A.”, un’azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione, i cui campi d’impiego vanno dalle reti di telecomunicazione, al settore trasporti su rotaia, quindi il settore energia, le reti televisive, ed anche le telecomunicazioni militari…
Ed ancora, a livello cittadino la “SIRTI”  ha sviluppato soluzioni interessanti per le città, attraverso una distribuzione più efficace dell’energia, oltre che a servire sistemi di networking, integration, e gestione/manutenzione in ambito ICT e facility management. 
Per lo svolgimento delle proprie attività inoltre il marchio “SIRTI”, come in molti possono vedere proprio in questi giorni nella nostra città etnea e non solo,  ha preferito suddividere quelle proprie competenze con altre società sicuramente dello stesso gruppo (d’altronde il nome iniziale riportato è eguale…), ma che sono destinate a seguire alcune tipologie di servizi, ad esempio “ENERGIA”, occupandosi di Elettrodotti at, Stazioni elettriche at, Apparecchiature e quadri elettrici di media tensione o “FERROVIARIE” se hanno a che fare con Sistemi di alimentazione, Impianti di alimentazione, Sistemi di segnalamento e automazione del traffico ferroviario, Impianti telefonici e radiocomunicazioni ferroviari, Sistemi di informazione ed ausiliari…
Certamente parliamo di una grande realtà, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale… 
Basti pensare che negli anni ’70 Sirti operava all’estero, dall’Europa all’America Latina, dal Medio Oriente all’Africa ed oggi – ho letto – è presente in molti paesi come Romania, Argentina, Libia, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar e Scandinavia…
D’altronde, con una esperienza ed una competenza fin qui acquisita, è naturale che questa società risulti tra le prime nel suo campo, con proposte di progettazione di rete e realizzazione delle opere civili e tecnologiche, in grado di rispondere con celerità alle necessità dei Clienti… 
Allora viene spontaneo chiedersi: “Come fa una Società così importante a entrare in crisi”??? 
Ed ancora: Avendo questo enorme parco clienti e soprattutto commesse in Italia e nel mondo così importanti – viene da chiedersi – perché a pagarne le conseguenze sono sempre i dipendenti di questa nostra isola… mentre viceversa in tutte le altre regioni d’Italia, questi problemi non esistono???
Per cui: pur ammettendo che la Società oggi possa avere dei problemi (che naturalmente il sottoscritto non conosce…), una società professionale quale certamente “SIRTI” (per come ho rappresentato sopra), non dovrebbe provare a cautelare quei suoi dipendenti “specializzati”, tra l’altro con un alto profilo “Know How”, chiedendo a loro eventualmente il sacrificio (anche provvisorio) di trasferirsi verso altre realtà nazionali e non, certamente più produttive e nelle quali sono attualmente sottodimensionati???
Ho ascoltato quanto riportato da alcuni responsabili sindacali, in particolare la dichiarazione del  Segr.Prov. UILM, Sig. Giuseppe Caramanna…
La sua frase (ma anche quanto dichiarato dai colleghi Sig.ra Rosi Scollo – Comp. Segretaria Fiom CGIL e Sig. Bruno Marano – Rsu UILM CT ) mi ha profondamente colpito!!!
In particolare la mia attenzione si è soffermata non tanto sui problemi relativi ai lavoratori che certamente sono prioritari rispetto a qualunque altra circostanza, ma bensì quando in quella Sua dichiarazione parla di “subappalto ad altre imprese”, una condizione quella riportata dal Segr. Provinciale che – se fosse vera – rappresenta una situazione “gravissima“!!!
Sono certo che se in questo momento qualche Dirigente di quella società  (o di quelle sue eventuali subordinate) così importanti, stia leggendo questo mio post, comprenderà cosa vi sia dietro questo mio messaggio (certamente poco “subliminale”… già, come dice il detto: Chi vuol capire capisca, chi invece finge di non capire per il proprio interesse…), qualcosa di concreto, che per il momento, mi riservo di pubblicare… 
Peraltro ho letto che sono stati annunciati circa 900 esuberi su un totale di 4200 addetti, un quarto della forza lavoro, con tagli massicci previsti in quasi tutti i reparti e su tutto il territorio nazionale. 
Ho l’impressione che SIRTI “…”, con qualunque nome (o sotto-nome) si presenti, stia giocando molto male le sue carte… e credo che a breve in quella società i primi ad essere licenziati… non saranno gli operai, bensì alcuni suoi dirigenti!!! 
Sono certo che nei prossimi giorni seguiranno nuovi sviluppi… e non mi riferisco al mio personale blog, ma a testate giornalistiche ben più importanti!!!
Concludo… sentendomi – in questa circostanza così grave – vicino ai dipendenti Sirti e soprattutto ai loro familiari, anche perché nessuno mai vorrebbe vivere situazioni come queste, ma purtroppo (e non so dirvi quanto casualmente…)  sembra proprio che in questa nostra terra, siano diventate una consuetudine!!!   

C’era una volta l’Europa…

Ascolto quotidianamente quanto avviene intorno a noi, in particolare il mondo della politica, non solo nazionale, ma soprattutto internazionale…
Provo a comprendere cosa sta per accadere nel breve futuro, scoprire cos’è che lega i vari Stati, capire cosa li unisce e cosa li differenzia, in quali modi sono tra essi connessi e quali temi fondamentali affrontano… Temi come il diritto alla libertà, le crisi economiche, le politiche d’integrazione e quelle sociali, la globalizzazione e per finire i problemi dell’immigrazioni di massa e anche le relative migrazioni interne o verso altri paesi Europei…
Sono problematiche che abbiamo visto sono state affrontate in maniera superficiale, ma che con il tempo hanno evidenziato un sollecito ripensamento totale a tutte le politiche fin qui intervenute…
Mi riferisco ad esempio, a tutte quelle carenze derivanti da politiche nazionaliste, dove ciascun paese ha focalizzato i propri interessi sul singolo Stato, il proprio, senza procedere ad affrontare in maniera più ampia, tutte quelle problematiche internazionali…
Inoltre, il selettivo coinvolgimento per le politiche interne, ha allontanato sempre di più ciascuno di quegli stati, nei confronti dei reali problemi che negli anni si sono andati caratterizzando…  
L’attenzione esclusiva delle proprie politiche economico/finanziarie finalizzate al maggior rendimento, è andato pian piano a discapito di quei legami associativi a suo tempo controfirmati, che non hanno trovato nella realtà alcuna concretezza… 
Quel tipo di approccio ha difatti dimostrato di essere totalmente incapace di affrontare i problemi posti dell’integrazione, non solo, come nel nostro caso a livello europeo, ma specialmente dal punto di vista della “globalizzazione”, in quanto ciascuna nazione è andata sempre più allontanandosi da quel concetto “unitario”, che dovrebbe rappresentare l’unione tra i popoli…
Ed invece no…  non è andata così, ciascuno ha pensato esclusivamente ai propri interessi!!!
Si veda ad esempio quanto sta avvenendo all’interno dell’Unione Europea, dove negli anni quel Governo si è trasformato in qualcosa d’isolato, un regime governato da pochi a scapito di molti, che rappresentavano peraltro la maggioranza… 
L’Eu è diventata un’area contrattuale in cui ciascuno ha cercato di negoziare le proprie richieste, allontanandosi da quella che doveva essere in teoria, un vero e proprio stato federale…  
C’era una volta l’Europa… ora c’è soltanto un continente diviso…
Da una parte l’asse franco-tedesco, dall’altro tutti gli altri, con la Gran Bretagna che è uscita, ed altri che si stanno preparando a farlo…
Nexit, Swexit, Exit, sono solo alcuni nomi di referendum in corso presso l’Olanda, la Svezia, l’Austria, ed anche Polonia e la Danimarca hanno una forte componente euro-scettica e stanno provando a valutare l’eventuale possibilità di fare a meno dall’Eu…
Questo significa che sono in pochi all’interno del Parlamento europeo a crederci… mentre solo coloro che siedono a Strasburgo e a Bruxelles, provano ancora oggi a non farla affondare.. 
Ma il risultato ottenuto è quello di raggiungere esclusivamente le proprie richieste (quelle cioè presentate dal deputato o meglio dello Stato che rappresenta all’interno di quel parlamento), con il risultato che le politiche comunitarie restano solo sulla carta… 
Nessuno crede più ad una Europa unita, il malcontento lo si vede ovunque e poco centrano le propaganda anti-europeista di alcuni partiti o di quei movimenti populisti, che secondo molti hanno contribuito a diffondere quel sentimento negativo…
Perché sono state principalmente le politiche fin qui adottate, ad aver allontanato sempre di più i vari stati, rendendoli sempre più isolati, in particolare dinnanzi ai problemi comuni europei ed anche a quelli causati da altre realtà internazionali…
Sì… c’era una volta l’Europa… 

Venezuela: solo l’ultimo atto di una politica di prevaricazione nei confronti di quei paesi dell’America latina…


Il Venezuela… rappresenta come dice il titolo, l’ultimo atto di una politica di prevaricazione nei confronti di quell’America latina, le cui scelte in questi anni, sono state frutto di decisioni esterne ai loro leader, ma di coloro, che nulla hanno a che fare con quei paesi…

La chiamano america latina… e raggruppa tutti quegli Stati che ai tempi non si riusci ad unificare in un grande sogno, i quali diedero vita a tutta una serie di stati e staterelli, che ispirandosi a democrazie europee o a socialismi liberali, rivoluzionarono quelle regioni, senza comunque mai interferire tra essi come ad esempio giungendo a scontri armati…ditta
Come dimenticare ad esempio le azioni di forza compiute nella rivoluzione di Cuba da Fidel Castro e Che Guevara, oppure la presa del potere compiuta dal generale Pinochet…
Certo ci sono state situazioni più costituzionali come quella di Frei in Cile nel 64′ oppure nel 69′ del Presidente Caldera nel Venezuela…

Abbiamo contato dal dopoguerra ad oggi, colpi di stato, rivoluzioni, dittature, forme di governo instabili che a seconda dei periodi sono andate sviluppandosi, già… uno strano percorso quello compiuto da quei paesi, è dire che con le grandi ricchezze naturali che possiedono, dovrebbero essere uno dei dei luoghi più ricchi del mondo… 

Ed invece, stranamente non è così!!!
In quelle nazioni si muore di fame, sono paesi da sempre sottomessi alle politiche internazionali, che guardano a quella parte di continente come un qualcosa da sfruttare… ecco perché emergono tutti quei problemi sociali, quelle enormi periferie a modello ghetto, dove si vive ogni giorno nella violenza e nel terrore, senza che lo Stato mai, si preoccupi per loro…
La sperequazione dei redditi a così elevata da aver prodotto due tipi di categorie: una ricchissima e l’altra poverissima e nel mezzo una borghesia che annaspa per mantenere di fatto quegli Stati!!!    
Sono passati solo pochi anni dalla crisi economica che ha visto prima l’Argentina e poi il Brasile e poi dopo anni di silenzio, a causa d quanto accaduto in Venezuela con il presidente Chavez, ci si è ricordati di quell’America latina, già… fortemente penalizzata a causa delle politiche di mercato internazionali….
Se si pensa che proprio il Venezuela, possiede oggi la più grande riserva di petrolio del mondo, ma stranamente, la ricchezza derivata dal greggio non si è trasformata in un reale sostegno per quei suoi connazionali, per come proprio l’allora presidente Chavez aveva promesso durante l’elezioni, ma che poi il tempo o forse la febbre di megalomania, ha fatto scordare… 
Ed oggi la storia si ripete, sì con quel suo erede… Nicolàs Maduro, che in questi anni non è riuscito a risollevare le sorti del paese, ma anzi lo ha affossato!!!
L’inflazione è alle stelle… si pensi solo che lo stipendio attuale è di circa 20 euro al mese, un’economia allo sfascio con beni di prima necessita introvabili, anche i rifornimenti sono sprovvisti di carburanti, senza parlare di medicine e di generi alimentari…
E di pochi mesi le proteste violente di un paese che ha chiesto le dimissioni del suo leader, il quale ha rifiutato l’ultimatum (imposto da sette Paesi europei) ad indire elezioni anticipate, dopo che c’è stata l’autoproclamazione a capo di Stato da parte di Juan Guaidò…
Maduro, intervistato ha dichiarato  a tutti coloro che chiedono la sua uscita di scena: “Non cederò alla pressione“!!!
Nel frattempo il nostro paese non ha ancora preso una posizione e difatti lo stesso Guaidò a riguardo a dichiarato: “non è facile comprendere le posizioni del governo italiano”, ma ciò di cui non si tiene conto è che in questi ultimi quindici anni, sono morte a causa di azioni di repressione circa 250mila persone, commesse – secondo Guaidò – dal governo nazionale venezuelano, in violazione a tutti i diritti umanitari…
Uscire da questa impasse è veramente difficile, con un ristagno politico ed economico, un parlamento eletto ma nei fatti bloccato, con la popolazione scesa in piazza per far valere i propri diritti, ed un esercito pronto a sostenere il governo di Maduro, facendo valere la propria forza…
Anche Papa Francesco è stato chiamato in causa… e si è subito messo a disposizione, solo nel caso in cui però questa richiesta venga fatta da entrambi i contendenti: “Vedrò cosa si può fare, ma la condizione iniziale sia che ambedue le parti lo chiedono. Noi siamo sempre disposti, è come quando la gente va dal parroco per problemi tra marito e moglie: occorre la volontà di entrambi”!!!
L’augurio è che si possa giungere in maniera celere alla risoluzione di quella crisi politica, che d’altro canto ritengo debba passare dai venezuelani, gli unici d’altronde che hanno in fondo le vere sorti del paese, tutti gli altri viceversa debbono stare fuori a guardare quanto avviene lì…
Peraltro molti di loro, hanno già dimostrato di avere in questi lunghi anni, solo ed esclusivamente forti interessi economici, per cui è meglio ora che stiano soltanto zitti!!!

Ma quante minchiate: "Salvini paragonato a Hitler"… ma come si può???

Concordo con il Vicepremier quando dichiara:  “Questo signore (uomo di Forza Itala e delfino in Sicilia del Cavaliere…) ha bisogno di studiare la storia ma soprattutto ha bisogno di un dottore, ma uno di quelli bravo”!!! 
La risposta nasce a seguito di quanto da “Mister 61-0” (Micciché) che ha dichiarato: “A questo signore hanno detto di far scendere i bambini dalla nave Sea Watch e ha risposto di no. Salvini è peggio di Hitler… quando dice ‘prima gli italiani’ mi fa impazzire, perché Hitler diceva prima gli ariani, uguale”…
A leggere quanto sopra… mi viene da pensare che una differenza sostanziale c’è tra i due soggetti, già: uno metteva quei poveri ebrei nei forni crematori, l’altro chiede espressamente che l’Europa si faccia carico di una parte dei migranti…
Ma forse il Sig. Miccichè non si accorge, che quando fa riferimento a quel’ideologia razziale chiamata “arianismo“, non fa altro che rappresentare quanto oggi sta di fatto accadendo nel nostro vecchio continente e cioè il rifiuto da parte di molti stati europei del problema “immigrazione”…
D’altronde, se la nave olandese a cui fa riferimento, la cosiddetta “Sea Watch”, a detta del suo leader ha dichiarato: “ l’Olanda non accoglierà i migranti: «Nessun obbligo”, chi siamo noi, per farci carico di uomini e donne presenti su una nave che non batte bandiera italiana???

Forse oltre al medico c’è necessita pure di un oculista, perché è chiaro a tutti che oggi c’è il corso, uno sviluppo di quella ideologia razziale che non vuole avere a che fare con quei migranti… 

Non si tratta di portare avanti teorie sulla “razza” ariana… no, quì si tratta di economia, occupazione, sicurezza lotta al terrorismo e chi fa finta di non vedere questi reali problemi, lo fa solo e soltanto per propri interessi politici o meglio partitici, si nel caso specifico per un partito che ormai si sa… non vota più nessuno, se non quei quattro che hanno ricevuto benefici clientelari personali e sono ancora lì ricattati, a scontare quanto a suo tempo hanno ricevuto immeritatamente e a scapito di altri più meritevoli…
Ma si sa… quello è il mondo che desidera proprio quel suo leader!!!
Si, in questa personale considerazione, vedo molta similitudine con un’altro dittatore… già, uno di casa nostra…  
Qui caro commissario di partito, il problema non si riassume se fare sbarcare o no quei migranti… quì si tratta di affrontare in problema grave che coinvolge non solo il nostro paese ma tutta l’Europa, che finora ha fatto “orecchio da mercante” e cioè ha avuto un atteggiamento di chi, per proprio comodo, finge di non sentire o di non capire, quanto gli viene detto proprio dal nostro governo, in particolare dal nostro ministro dell’interno!!!
Ma forse quel signore di Forza Italia, ha realmente bisogno di studiare la storia, non quella passata, ma quella degli ultimi 10 anni… 
Già, gli sarebbe bastato leggere un po’ di più questo mio blog per scoprire come alle parole “Europa, Eu, Migranti, Malta, Stati, Libia, Brexit“, il sottoscritto, aveva affrontato in maniera completa, il problema che da lì a poco sarebbe accaduto, prevedendone altresì, gli attuali esiti…
E’ evidente che nessuno vuole questi migranti…
Non li vuole la Gran Bretagna che ha preferito uscire dall’Eu con la “Brexit”, non li vogliono i francesi a causa del terrorismo, non li vogliono i tedeschi che hanno imposte politiche a protezione dei loro confini, ancor meno gli austriaci e non parliamo dei paesi del nord Europa o di quelli scandinavi, che in questi anni, hanno adottato politiche d’espulsione degli extra-comunitari già presenti …
La Turchia ha chiuso i propri confini, ed i paesi dell’est stanno alzando barriere e muri…
La Spagna non fa entrare nessuno dallo “Stretto di Gibilterra” e di Malta meglio non parlarne… 
Ed allora, caro Sig. Micciché: “Cosa ne facciamo di tutti queste centinaia di migliaia di migranti??? Li facciamo entrare tutti in Italia???”.
Ora, ancor più di prima, credo realmente che ci sia bisogno di un dottore!!!
Sì… ma di uno veramente bravo, così finalmente non dovremmo più sentire, tutte queste minchiate!!! 

Per abbattere Salvini politicamente, provano a colpirlo con la "giustizia"…

Che Matteo Salvini costituisca un problema per molti è evidente a tutti…
A volerlo fuori dai giochi politici non sono soltanto coloro che rappresentano “l’opposizione” di questo paese, ma anche quelli che dovrebbero essere suoi alleati del centrodestra…
Il Pd ad esempio (e quella parte di sinistra…) sa benissimo che fintanto quel legame con i pentastellati prosegue, non vi è per loro, alcuna possibilità di riprendersi il paese…
Analoga considerazione fanno dall’altra parte quei suoi alleati di centro-destra, in particolare uno dei due… mi riferisco al partito di “Forza Italia”, che sta istigando l’opinione pubblica, attraverso quel suo leader “padre-padrone” affinché questo suo caro amico “nemico” –viste le preferenze che proprio il ministro dell’interno è riuscito a strappare a quel suo alleato durante l’ultime elezioni, ma soprattutto ha paura, dell’alto gradimento di popolarità che il premier della “Lega” sta ottenendo, attirando a se in questi mesi molti sostenitori tra cui quelli di “FI” – possa finalmente essere messo fuori causa… 
Ed allora, visto che non ci si è riusciti attaccando la Lega o meglio bloccando i c/c bancari, si sta puntando di ottenere quanto deciso in altre sedi…,  scagliando una parte di magistratura, la stessa che come abbiamo visto negli anni, è stata a seconda delle circostanze utilizzata per ribaltare la politica nazionale di questo nostro paese… 
Come dimenticare d’altronde le inchieste giudiziarie condotte negli anni novanta, conosciute con il nome di Mani pulite” che accompagnarono lo scandalo di Tangentopoli e che decretarono la fine della prima Repubblica e l’inizio della seconda, con la fine dei partiti come Dc e Psi…
Poco dopo, precisamente nel 1994, Silvio Berlusconi entrò in politica e a fine marzo il suo partito vinse le elezioni… 
Sappiamo come finì molti anni dopo, ma soprattutto abbiamo visto con quali modalità fu utilizzata la magistratura contro quell’ex presidente del consiglio, in particolare attraverso una serie d’inchieste per scandali sessuali, che hanno fatto il giro del mondo…
Siamo giunti quindi a questi ultimi anni, dove anche la “sinistra” è finita sotto le mire dei magistrati, con tutta una serie d’inchieste giudiziarie che sono andate dalle banche, ai familiari di quei premier…
Ed oggi quindi, si decide di processare il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per il caso della nave Diciotti, avviando la  richiesta per l’autorizzazione a procedere per sequestro di persona e abuso di potere, nonostante che la procura di Catania avesse espresso parere di archiviazione…
Ovviamente il ministro Salvini ha commentato sui social: “Ci riprovano, torno ad essere indagato per sequestro di persona e di minori, con una pena prevista da 3 a 15 anni, manco fossi uno spacciatore o uno stupratore”. 
Adesso la palla passa al Senato che dovrà esprimere parere se procedere o no… e credo di poter prevedere che questa procedura… finirà nel nulla!!!
Salvini nel frattempo ha aggiunto: “io non cambio di un centimetro la mia posizione… i giudici facciano i giudici, i ministri fanno i ministri ed esercitano i loro poteri“!!!
Certamente il problema dei migranti costituisce – non solo per il nostro paese – una situazione difficile d’affrontare e difatti stiamo vedendo con quali modalità gli altri stati europei si stiano comportando, chiudendo le frontiere oppure uscendo dall’Eu per non impelagarsi in situazioni umanitarie di cui non hanno alcun interesse… 
In Italia, viceversa si prova ad utilizzare questa grave incognita internazionale, per utilizzarla per fini prettamente politici, attraverso la messa in circolazione di notizie “fake” o facendo in modo che il problema non venga risolva definitivamente attraverso accordi internazionali, d’altro canto questa è una situazione che non può (è lo sanno tutti…) essere affrontata o risolta esclusivamente dal nostro paese…
E’ evidente… ill caso “Diciotti” rappresenta se pur nella sua tribolazione, qualcosa che è stato utilizzato da quelle forze politiche d’opposizione per contrastare l’attuale governo… 
Già… nessuno di loro difatti da oggi una risposta chiara su come risolvere il problema… se non dichiarando che bisogna aprire le frontiere!!!
Abbiamo visto d’altronde cosa è accaduto in questi anni e quanto abbiamo reso finanziariamente quegli ingressi: “mafia capitale”, caporalati, manovalanza a disposizione delle organizzazioni criminali….
Ma non solo, perché come sappiamo bene molte “Ong” hanno moltiplicato in maniera esponenziale i propri introiti, grazie proprio a quel traffico di migranti… e analoga situazione è avvenuta attraverso la gestione dei molti “Cara” e di quelle associazioni di volontariato, divenute negli anni, veri e propri uffici di collocamento, utilizzati da quella stessa politica, quale scambio di favori, sì… posti di lavoro in cambio di voti!!!   
Ecco perché non credo alla lealtà di questa procedura attuata contro il ministro Salvini, perché la ritengo a mio modesto parere, viziata da forti pregiudizi politici, che nulla hanno a che fare con i principi di giustizia o con la salvaguardia di quei poveri migranti che rischiano ogni giorno la propria vita, affrontando l’impervia via del mare, con la speranza di trovare in questo vecchio continente, principi di democrazia e libertà che da loro purtroppo non esistono, senza sapere viceversa che toccando qui da noi terra, troveranno soltanto discriminazione e soprattutto povertà!!! 
Ma di questo problema ovviamente nessuno parla, già, molto meglio per loro fare come sempre: I moralisti!!!  

L’Etna uno spettacolo naturale, con cui però è meglio non scherzare!!!

Se c’è una cosa in Sicilia che tutti nel mondo c’invidiano…  è l’Etna!!!

Il monte buono, tale da essere chiamato dai siciliani il “Mongibello” e lo amano tutti…
Catania l’unica città che volge il proprio sguardo ad una “montagna“, avendo alle spalle i colori di un mare cristallino…
Sì… una meraviglia guardarla anche durante quei suoi sfoghi, quegli zampilli di fuoco, cenere e lava che creano uno spettacolo naturale soprattutto di notte… 
Prova a scendere quel magma verso il mare… ma per fortuna un’ampia conca, la “Valle del bove“, trattiene quel flusso lavico senza creare danni alle popolazioni locali…
Tutto ciò fino a pochi giorni fa… quando per l’appunto una forte scossa di terremoto, ha fatto preoccupare alcuni siciliani, che si visti di notte svegliare da quella forte scossa di 4,9°…  
E’ dire che i terremoti costituiscono da sempre una delle principali calamità naturali, in particolare in quei territori – come ad esempio il nostro – dove il pericolo è da sempre presente, sia a causa della presenza di una delle faglie tettoniche che attraversa lo stretto di Messina, che per come dicevo sopra, per la presenza del più alto vulcano attivo d’Europa, per l’appunto l’Etna!!!
Ed allora, con un territorio cosi fortemente a rischio, il primo pensiero che chiunque dovrebbe avere – in particolare proprio coloro che hanno governato in questi anni questa loro terra – era quantomeno mettere in sicurezza i propri conterranei, le strutture pubbliche e soprattutto le scuole, come d’altronde quelle abitazioni più a rischio che sarebbero dovute essere serrate…
D’altronde se a questi fenomeni si da il nome di “calamità”, un motivo certamente ci sarà e non aver tenuto conto di quei possibili effetti naturali, è aver voluto volontariamente mettere  a rischio l’incolumità di ciascuno di noi!!!
Ecco perché mi fa sorridere osservare soltanto ora, tutti quei preparativi messi in atto… 
Già soltanto ora…
Nessuno di loro ha provveduto negli scorsi giorni ad avvisare quegli inermi residenti dei paesi etnei, che si sono visti catapultati all’interno di uno sciame sismico, senza aver ricevuto un solo segnale d’allerta!!!  
Nessuno di quei responsabili della protezione civile o delle istituzioni a detto loro: “preparatevi perché potrebbe giungere a breve una scossa forte”!!!
Ciascuno di loro, se pur allarmati da quelle piccole scosse intorno ai 2° ai 3°, non ha pensato che potesse essercene una ancora più forte intorno al 5°… e per fortuna che almeno dopo questa lo sciame sismico se pur ancora in corso, è fortemente calato…
Ma mo chiedo: se quella scossa fosse stata più alta di altri due gradi… di cosa si parlerebbe oggi in quei Tg nazionali???
Ed allora, invece di perdere tempo, perché non ci si mobilità per attuare tutte quelle iniziative necessarie, a far sì che nessuno di noi, debba rischiare la propria vita???
Perché diciamo la verità, l’80% delle costrizioni presenti nei nostri territori (in particolare in quei cosiddetti paesi etnei) non sono antisismiche e questa mia preoccupante considerazione è a conoscenza di tutti, ma come sempre da noi, si fa finta di non sapere… 
D’altro canto, se a una famiglia dovesse crollargli il tetto addosso, eccoli quindi giungere perdire: “Poveretti, ma chi mai poteva prevedere mai una cosa del genere”??? Come potevamo sapere…??? Chi ci poteva avvisare…???”…
La scienza in questi anni è andata avanti, gli studi svolti in questa direzione hanno aiutato a prevenire esiti disastrosi e nuove tecniche costruttive hanno dimostrato che si possono contrastare gli effetti dei terremoti…
Ma si sa, l’uomo si sente superiore, in particolare quei nostri governanti si sentono superiori, perché hanno la convinzione che per come riescono a controllare i loro conterranei, possono riuscire a domare anche la natura…
Un convincimento che dimostra non solo la propria incompetenza (ma di ciò, sappiamo bene che non v’è bisogno d’attendere un’eventuale scossa tellurica…), ma soprattutto evidenzia quella propria arroganza, la quale non tiene conto che la migliore difesa resta la prevenzione, finalizzata a metter in atto idonee azioni ed una una corretta formazione, che prepari tutti i suoi cittadini a quelle difficili circostanze…
Ma qui si parla di tecnica e competenza, ma cosa possono saperne loro… 
Già, diceva bene Indro Montanelli: “I bordelli… sono le uniche istituzioni italiane in cui la tecnica venisse rispettata e la competenza riconosciuta”!!!

I nostri politici hanno paura che la protesta francese possa attraversare le alpi…

C’è come la sensazione che tra i nostri politici vi sia una certa inquietudine…
Ascoltando le dichiarazioni di questi giorni, mi accorgo che durante quelle interviste, ciascuno di loro, stia tenendo un profilo basso, sì nessuno sta fomentando a differenza di alcuni mesi fa, contro l’attuale governo…
Ed allora mi sono chiesto a cosa si doveva attribuire quella totale mancanza d’istigazione, e l’unica risposta che mi sono dato, è da collegare all’attuale protesta in Francia, a quella crisi che sta portando il direttivo del governo a dimettersi…
Proprio stasera il Presidente Macron ha parlato ai francesi dichiarando: “Saremo intransigenti con la violenza che non può essere tollerata, sottolineando che la sua legittimità deriva dai francesi, non da lobby”…
Inoltre ha aggiunto, un “mea culpa“: Mi rendo conto di aver fatto male ai francesi con le mie dichiarazioni, non dimentico la collera dei francesi, questa indignazione è condivisa da molti… ed ancora, “Prenderò misure già questa settimana, più equilibrio dal punto di vista fiscale, in modo che sia garantita la giustizia sociale nel Paese!”!!
Ecco perché quei disordini civili in Francia stanno ora preoccupando tutta l’Europa, tra cui anche il nostro paese che più di altri dimostra ancora oggi di possedere enormi disuguaglianza sociale…
Ecco perché si sta tentando in tutti i modi di fare presto, che quella protesta francese non si diffonda come quella “primavera araba”, che non dia il via a scioperi, saccheggi e atti di vandalismo per come accaduto in questi giorni nella capitale francese…
Sì… il governo del presidente Macron sembra ormai vulnerabile, ma anche il nostro non sembra posizionato meglio, soprattutto perché si ritrova sotto le mira di quei partiti attualmente in opposizione, che alimentano in maniera celata quegli eventuali disordini, affinché questo governo giallo/verde possa – se non con i numeri – attraverso l’inasprimento di eventuali contestazioni, definitivamente cadere…

A volte la storia si ripete… speriamo che non sia questo il momento.

Alcuni giorni fa mi ero sorpreso nel vedere un mio post schizzare tra quelli più letti sulla pagina di wordpress… 
Il titolo diceva “Quali previsioni economiche aspettarci…” e questo era il link: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/11/quali-previsioni-economiche-aspettarci.html 
Mi sono chiesto da cosa poteva dipendere quell’interesse e quale “tag” inserito avevo fatto interessare una platea come quella straniera…
Ho scoperto che la parola chiave era “Russia”, ed il post si concludeva dicendo:  “Mi riferisco alla Russia, pronta a tutto, anche ad imporre con la propria forza le sue regole… e malauguratamente non mi riferisco alla sola potenza economica…”. 
Sono passate due settimane ed ecco che quella previsione si è realizzata attraverso l’inizio di un’escalation militare che sta coinvolgendo la grande potenza russa e quel suo ex stato confederato, chiamato Ucraina…
Abbiamo visto alcuni anni fa le prove sul campo di mettere in mostra la propria forza e dove la parte più debole si aspettava che qualcuno venisse in suo aiuto, se non proprio militarmente, quantomeno economicamente, circostanza che come abbiamo visto è poi avvenuta, con l’invasione della Crimea da parte di Mosca, che ha determinato da parte delle potenze occidentali, tutta una serie di sanzioni commerciali e finanziarie, ma che hanno provocato in quei territori migliaia di vittime, di cui nessuno finora ha desiderato raccontare… 
E quindi se da un lato i dirigenti ucraini schiacciano l’occhiolino alla NATO (la quale ha affermato che sostiene pienamente la sovranità dell’Ucraina e la sua integrità territoriale, compresi i suoi diritti di navigazione nelle sue acque territoriali”, aggiungendo che la Russia dovrebbe “garantire un accesso senza ostacoli ai porti ucraini nel Mar d’Azov”), concedendo la propria disponibilità a realizzare una sua base a difesa sul proprio territorio, dall’altro Mosca ha sostenuto tutta una serie di rivolte in quelle province orientali ucraine, ancora oggi a lingua russa, affinché decidessero di passare liberamente – attraverso un referendum – con la nazione più grande del mondo…
Ecco perché nel contempo il presidente dell’Ucraina per bloccare sul nascere un eventuale pericolo di secessionismo, ha imposto in quei propri territori posti a confine la messa in atto della corte marziale!!!
In tutto questo allora mi chiedo dove la diplomazia???
Cosa sta facendo l’Europa se non aver invitato la Russia a “ripristinare la libertà di passaggio nello stretto di Kerch“??? 
Perché non si sta intervenendo politicamente per sedare questi due contendenti, considerato che in questo momento, il primario interesse manifestato dagli stati europei, in particolare di quanti hanno un’importanza primaria come Germania, Francia, Inghilterra, perché stanno lì a guardare in silenzio???
Se pur comprendo le parole dell’Unione europea che ha esortato tutti ad agire con il massimo riserbo, non si sta esagerando con tutta questa cautela???
Ed anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite, di quanto tempo ha bisogno per intervenire e risolvere quanto accaduto a largo della penisola di Crimea???
La crisi è iniziata e state certi che il conflitto non sarà di facile soluzione, soprattutto vedrete come questa crisi, influenzerà per come avevo previsto, tutta l’economia mondiale, in particolare proprio quella del nostro Paese…

Ciccio… Ciccio!!! Ma comu ti putisti scurdari da to terra???

Caro Ciccio, ti scrivo a nome di tanti siciliani e ti chiamo Ciccio perché anche tu sei siciliano essendo nato a Catania. 
Lo so che ti da fastidio, perché – avendo lavorato per 19 anni al Corriere della Sera e scrivendo da 10 anni per La Repubblica – probabilmente non ti piace essere chiamato “Ciccio”…
Magari, dopo tanti anni al Corriere, parli pure milanese e “Ciccio” in milanese non suona bene, ma io continuerò lo stesso a chiamarti Ciccio… ok?
Dunque, Ciccio, voglio dirti che qui noi siamo indignati. 
Lo so che, proprio in questi ultimi tempi, è un termine inflazionato ma non ne trovo uno migliore per manifestarti il nostro sdegno per quello che hai detto nel tuo servizio sull’alluvione nel messinese. Qui l’acqua avrebbe portato via il “mattone selvaggio e l’accozzaglia di laterizi”, mentre… dalle tue parti la natura malvagia avrebbe distrutto “i centri storici, lo spazio pubblico celebrato, la bellezza di città che sono storicamente costruite per piacere, per aiutare l’uomo a vivere e non a sopravvivere”.

Ciccio, ma che dici? 

La storia della tua terra (quella d’origine, intendo… la Sicilia) te la ricordi? 
Ciccio, anche i nostri paesi hanno un centro storico: centri di antica tradizione, come Saponara: ti ricordi di Saponara, vero? A Saponara l’acqua ha mandato giù un costone roccioso che ha sotterrato una casa, e -con la casa- ha sotterrato anche tre persone, e fra queste tre persone c’era un angioletto biondo di appena dieci anni. 
Ah…dimenticavo: quella casa non era abusiva: era una casa come la tua, forse meno ricca della tua, ma era comunque una casa, insomma una casa normale non un’accozzaglia di laterizi.
A proposito del nostro bimbo annegato nel fango…ecco, qui voglio ringraziarti per aver detto che “i bambini affogati sono uguali”; almeno questo ce lo hai riconosciuto, Ciccio…i nostri non sono figli di un dio minore almeno quando affogano nel fango. Grazie, grazie davvero…
“La forza dell’acqua distrugge sviluppo e sottosviluppo”. 
Naturalmente, lo sviluppo sta al Nord e il sottosviluppo è il nostro…
Ciccio, vuoi che partiamo da lontano?
E allora, mi permetto di ricordarti che nell’anno 1100, mentre dalle tue parti si brancolava nel buio del Medioevo, i Siciliani avevano il primo Parlamento della storia, il primo parlamento d’Europa.
Facciamo un bel salto e arriviamo al 1861.
In quegli anni – esattamente nel 1856 – in occasione dell’Esposizione Internazionale di Parigi, il Regno delle Due Sicilie ricevette il Premio come terzo Paese più industrializzato del mondo, dopo Inghilterra e Francia. 
Il Meridione possedeva una flotta mercantile pari ai 4/5 del naviglio italiano, una flotta che era la quarta del mondo. 
Il Sud era il primo produttore in Italia di materia prima e semi-lavorati per l’industria. 
Avevamo circa 100 industrie metal meccaniche che lavoravano a pieno regime (era attiva la più grande industria metalmeccanica d’Italia). Avevamo industrie tessili, manifatturiere, estrattive. Avevamo distillerie, cartiere. Avevamo la prima industria siderurgica d’Italia. Il primo mezzo navale a vapore del Mediterraneo (una goletta) fu costruito nelle Due Sicilie e fu anche il primo al mondo a navigare per mare. La prima nave italiana che arrivò nel 1854, dopo 26 giorni di navigazione, a New York, era meridionale, e si chiamava -guarda un po’… “Sicilia”. 
La bilancia commerciale con gli Stati Uniti era fortemente in attivo e il volume degli scambi era quasi il quintuplo del Piemonte. Il cantiere di Castellammare di Stabia, con 1.800 operai, era il primo d’Italia per grandezza e importanza.
Ancora: il tasso di sconto praticato dalle banche era pari al 3%, il più basso della Penisola; una “fede di credito” rilasciata dal Banco di Napoli era valutata sui mercati internazionali fino a quattro volte il valore nominale. 
Il Regno Napoletano, fra tutti gli Stati italiani, vantava il sistema fiscale con il minor numero di tasse: ve ne erano soltanto cinque.
Tu, Ciccio, potresti dirmi: “acqua passata”. 
Però potresti chiedermi come ci siamo ridotti così, perché oggi siamo… sottosviluppati. 
Bene…ti spiego: fin dal primo anno di unificazione, il neonato Stato italiano introdusse ben 36 nuove imposte ed elevò quelle già esistenti. In appena quattro anni, la pressione fiscale aumentò dell’87%, ed il costo della vita ebbe un incremento del 40% rispetto al 1860, i salari persero il 15% del potere d’acquisto.
Dopo l’unificazione d’Italia, l’industria meridionale e persino l’agricoltura furono letteralmente abbandonate e penalizzate con una politica economica che favorì il Nord a danno del Sud, come risulta da un’inchiesta sulla ripartizione territoriale delle entrate e delle spese dello Stato voluta da Francesco Saverio Nitti ( non l’abbiamo pagato noi…giuro). 
Per diversi decenni si verificò un continuo drenaggio di capitali dal meridione al Nord dovuto proprio ad una scelta di politica economica dello Stato, mentre sul piano delle imposte il Mezzogiorno e la Sicilia contribuivano in maniera di gran lunga superiore alle regioni del Nord. 
Non andò meglio per i lavori pubblici, in quanto gran parte delle spese furono fatte nell’Italia Settentrionale e Centrale. 
In sostanza il bottino dei Savoia fu veramente enorme, se si considera che il danaro trafugato dalle casse del “Regno delle Due Sicilie” ammontava a 443 milioni di lire oro, vale a dire due volte superiore a quello di tutti (dico tutti) gli Stati preunitari della penisola messi insieme; lo Stato savoiardo ne possedeva solo 20 milioni.
Questa è storia Ciccio, dunque non volercene se una politica assassina ci ha ridotto come siamo adesso
Non dirci che siamo “sottosviluppati”, non ce lo meritiamo…
Perché -vedi- la cultura siciliana non è da meno rispetto a quella dell’ormai “tuo” Nord…. anzi a giudicare dal numero e dall’importanza dei cervelli che mandiamo a lavorare dalle tue parti, potrei osare di più, ma non mi va.
L’acqua, qui, porta via centri storici e persone esattamente come a Genova e come nelle Cinque Terre.
E a Barcellona i torrenti sono “tombinati” esattamente come a Genova. 
Sai, Ciccio, i giornali arrivano anche qui, e noi li leggiamo. 
E, se proprio la vogliamo dire tutta, anche a Genova c’erano case costruite nei greti dei torrenti: le abbiamo viste tutti in televisione: anche lì, dunque, “mattone selvaggio” e “accozzaglia di laterizi”?
Ascoltami, Ciccio: nella prossima estate, torna in Sicilia. 
Non ti chiedo di starci molto: quindici giorni a pensione completa. Fatti un giro, magari anche nella città che ti ha visto bimbo meridionale: Catania!!!.
Scoprirai cose nuove. Scoprirai che i siciliani non sono affatto rassegnati, sono incazzati neri. E’ diverso. Scoprirai che “le persone per bene” che pensano che il Sud sia solo violento-imprevedibile-inaffidabile-sprecone-confusionario-corrotto-mafioso-camorristico (come dici tu in una sorta di crescendo rossiniano), in realtà non sono persone per bene: sono degli idioti. Oppure dei delinquenti.
E mi dispiace se fra loro dovessero esserci amici tuoi: sempre idioti restano o delinquenti che hanno interesse ad affossarci ancora di più. Perché -vedi- se qui i mafiosi portano ancora la coppola, mentre al Nord portano la cravatta e magari hanno l’auto blu e la scorta, per noi non fa molta differenza.
Ripeto, i giornali li leggiamo anche qua…E quella “pietà diversa” di cui parli, Ciccio: ma ti sei ascoltato? “La disgrazia di Genova fece esplodere gli animi e mettere mano al portafoglio”, mentre qui le disgrazie sarebbero solo “il prolungamento della normalità”. 
Qui è meglio “non dare perché elemosiniere ed elemosinato rischiano di fare la stessa fine”. 
E, quindi, “aiutare il Sud potrebbe risultare pericoloso, fortemente pericoloso”. No, Ciccio, ti sbagli. La nostra normalità non è questa che dici tu. La nostra “normalità” ci è stata tolta proprio da quelle “persone per bene” di cui parli, quelle stesse che oggi vorrebbero farci “il ponte sullo Stretto” per finire di fregarci il poco che ci è rimasto.
Noi non siamo affatto rassegnati, Ciccio, e vogliamo riprendercela la nostra normalità. 
La nostra normalità ha nome e cognome, anzi …nomi e cognomi, come Antonello da Messina, Vincenzo Bellini, Francesco Maurolico, Finocchiaro Aprile, Alessandro Scarlatti, Filippo Juvara, Luigi Pirandello, Giovanni Verga, Lucio Piccolo, Tommaso Cannizzaro, Bartolo Cattafi, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Renato Guttuso, Ettore Majorana, Vittorio Emanuele Orlando, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sciascia, Vann’Antò’.
La nostra normalità ha luoghi che si chiamano Mozia, Segesta, Selinunte, Piazza Armerina, Naxos, Siracusa, Monreale, Taormina, Erice, Agrigento, Noto: tutti con i loro “centri storici” come Messina, e -perché no- come Barcellona e come Saponara. Noi conserviamo la cultura dei nostri padri. Noi conserviamo le tradizioni di questi luoghi. Non siamo rassegnati, siamo orgogliosi (oltre che incazzati).
E se i nostri Gattopardi sono stati sbranati dalle iene e dagli sciacalli, come aveva previsto il Principe di Lampedusa in tempi non sospetti beh…verrà il momento del riscatto. Noi ci crediamo, dobbiamo crederci. E, per tornare alla tua “pietà diversa”, sappi che questo tipo di pietà non ci interessa.
Noi vogliamo solo difendere i nostri diritti vogliamo solo il nostro, quello che ci spetta. 
Siamo noi che abbiamo pietà, pietà per gli oppressi, per i vinti, pietà per chiunque soffra. E siamo ancora noi che abbiamo, legittimamente, dei pregiudizi. 
Da oggi nutriamo pregiudizi anche nei tuoi confronti e nei confronti del tuo giornale. E se non riesci a fartene una ragione, se non riesci a pensare di dovere chiedere scusa , allora davvero hai voluto rinnegare le tue origini, le tue radici, la tua storia.
Ciao “Ciccio”
P.s.: Lettera aperta del Movimento Sicilia Libera riferita ad un articolo a firma di Francesco Merlo apparso recentemente sul quotidiano d’informazione milanese “Libertà”.