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Il Covid conduce a rivalutare questo nostro essere profondamente fragile!!!

Mai come questo periodo l’uomo sta vivendo un momento di crisi interiore così profondo…

Questo sopravvivere ogni giorno con la paura di venir contagiati, sta creando in molti il disincanto di una vita vissuta con leggerezza… 

Sono in molti a pensare in queste ore alla propria esistenza, a quell’essersi comportati costantemente in maniera impropria, mai equilibrata, danneggiando con le proprie azioni gli altri e in un qualche modo, di conseguenza, se stessi e i propri familiari…

Essere o non essere… è questa ora la nuova dimensione deontologica con cui ci si scontra, questo virus ha aperto a nuovi scenari, una  modalità diversa profondamente diversa con cui confrontarsi perché investe l’esistenziale, già… quel concetto ontologico del finito, come fine ineludibile della propria esistenza…

Ecco allora attraversare nella mente di ciascuno di noi implicazioni etiche che ci hanno nel corso della vita accompagnato; già… rivedere quei comportamenti che hanno fatto di  noi individui retti o forse soggetti da scordare!!!

Ciascuno ha potuto decidere quali scelte portare avanti e quali no, quel “essere o non essere“, quel mettere in pratica come la vita valga andasse più o meno vissuta, quel rispondere sempre alla domanda fondamentale della vita, decidendo coerentemente come viverla… 

Il mondo è diventato improvvisamente instabile e soprattutto insicuro, niente è più certo e soprattutto nessun proposito può essere realizzato, tutto è indifferente, anche le persone accanto sono diventate estranei, ciascuno con una maschera si muove tra l’indifferenza, senza più possibile dedurre dai gesti dall’espressione del viso quei loro pensieri…

Il Covid ha rotto un intimo incanto, siamo tutti spaesati e questa insicura condizione sta determinando incertezza nel mondo, tanto da esserci diventato improvvisamente un luogo estraneo!!!

Anche l’uomo, postosi da millenni quale creatura superiore, l’unico essere capace di aver dato un senso a molte risposte, sì… quell’uomo che ha avuto la pretesa di porsi quale Dio con quella frase… “a sua immagine e somiglianza“, ecco ora quell’uomo è solo, ritrovandosi contro questa stessa natura che ora sembra chiedergli conto dei danni causati … 

E’ finito il tempo in cui pensavamo di esser immortali, la fredda oggettività di questo virus ci ha portato con i piedi per terra, evidenziando tutta la fragilità dell’individuo, non più eterna, ma passeggera… verso un percorso sempre più infinitesimo!!!