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Dimissioni in massa: giustizia alle porte?

In questi ultimi mesi, un’ondata di dimissioni ha colpito figure di spicco delle nostre istituzioni: politici, dirigenti di assessorati, enti pubblici e uffici statali sembrano abbandonare i propri incarichi in modo quasi sincronizzato. Cosa sta succedendo?

C’è chi vede in queste dimissioni un segnale di cambiamento, un’epurazione silenziosa dettata da indagini giudiziarie, inchieste giornalistiche o pressioni esterne. Altri parlano di un semplice ricambio generazionale o di scelte personali. Ma è possibile che dietro queste uscite si nasconda qualcosa di più profondo?

Si fa strada l’ipotesi che qualcuno o qualcosa stia portando alla luce notizie compromettenti, scheletri nell’armadio che spingono queste figure a farsi da parte prima di essere travolte da scandali. 

In un’epoca in cui l’informazione viaggia alla velocità della luce e la trasparenza è diventata un’esigenza irrinunciabile, è difficile nascondere verità scomode.

Ma queste dimissioni rappresentano davvero un passo verso la giustizia o sono solo l’ennesimo tentativo di evitare il peggio, lasciando intatti i meccanismi di potere che hanno permesso certi comportamenti?

Una cosa è certa: il cittadino osserva, aspetta e pretende risposte. Perché ogni dimissione non è solo un addio, ma un’opportunità per riflettere su come vogliamo che siano gestiti i nostri interessi e su chi merita davvero di rappresentarci.

E tu, cosa ne pensi? Credi che sia solo coincidenza o che ci sia qualcosa di più sotto la superficie?

Senza soldi non si canta messa!!!

Senza soldi… già da oltre un anno!!!

Sono rimaste così le imprese edili siciliane che hanno avviato lavori con la pubblica amministrazione, le stesse che tengono bloccati oltre un miliardo di euro destinato a quelle imprese, con la scusante di un’approvazione di bilancio o con l’accertamento dei residui passivi.

Un’impresa senza soldi significa ritardi nei pagamenti fiscali, retributivi nei confronti dei propri dipendenti, fornitori e via discorrendo… ed ancora, aumento dei costi, interessi bancari, procedure legali, nel frattempo le opere dovranno continuare ad essere portate avanti altrimenti s’incappa in sanzioni, penali rescissioni e quant’altro… 

Una vergogna… e dire che dopo il lock down e l’emergenza Covid-19, si sperava che quantomeno da quegli uffici s’iniziasse a procedere in maniera più celere, ma dopo un anno si scopre che nulla è cambiato e che i timori di un tempo sono rimasti ancora oggi eguali!!!

Poi ci si meraviglia che le scuole crollano, che le strade diventano un pericolo per gli automobilisti, che i palazzi del centro storico cadano a pezzi, che le frane determinino frana, somottamenti, gli stessi a cui abbiamo in questi giorni assistito!!!

Parlano tutti in Tv di miliardi dati, in particolare dal governo nazionale che ha posto proprio la nostra isola tra le regioni che riceveranno più di altri… ma quando, già vorrei sapere a quale data fa riferimento il Presidente Draghi… chissà forse nel 2050??? Non è che debbo pensare che il presidente si sia confuso con l’ultimo G20??? 

Ovviamente dal governo nazionale si passa a quello regionale e non si comprende come da quei casermoni pieni d’impiegati, non si riesce a far procedere in manera celere quei documenti amministrativi… 

Nel frattempo tutte le materie sono aumentate di circa il 30-50% come d’altronde le forniture di energia e dei carburanti… 

Le imprese chiuse lo scorso anno sono state più del 40% e quelle che a breve le seguiranno, porteranno  quel numero ad un livello impressionate, determinando un aumento della disoccupazione che risulta essere già di suo, tra il più alto del nostro paese…

Come si dice… “semu pessi”… sotto tutti i punti di vista e se ancora oggi non si comprende che soltanto attraverso il lavoro di può pensare di far crescere questa nostra terra, beh… ecco il motivo per cui non mi meraviglio di quanto poco la nostra regione sia in questi anni effettivamente cresciuta!!!

Assessorati: quanto tempo necessita per vedersi approvare un progetto???

Ci eravamo lasciati con alcuni sequestri di cave e sono passati ben cinque anni da quando nel 2016 il sottoscritto avevo scritto quel suo primo post sulle “cave” ed oggi, se pur qualcosa sembra cambiato nella nostra regione – vedasi la chiusura di oltre 25 cave – molto ancora deve essere fatto, in particolare nello svincolare tutte le richieste in attesa di ricevere un nulla osta d’autorizzazione. 

Già… viene da chiedersi: di quanto tempo si ha necessità all’interno di quegli uffici per autorizzare le pratiche ricevute???

Mi è stato comunicato da alcuni addetti ai lavori che solitamente il tempo di attesa si aggira intorno ai 14 mesi, è dire che la nascita di un bimbo ha bisogno di meno tempo…, eppure da quegli Enti non se ne parla di velocizzare le procedure.

Ho chiesto allora ad alcuni colleghi inseriti da anni in quel particolare settore di chiarirmi cosa non vada e ciascuno di essi mi ha confermato che per i progetti presentati esiste una commissione tecnica specialistica che li esamina, la stessa che però decide (secondo il loro parere loro) in maniera arbitraria quali devono essere autorizzati e quali no… 

Tra l’altro, nella loro disamina mi è stato chiarito in maniera esplicita che nel presentare quei documenti e attesa la classica trafila burocratica, veniva evidenziato come non tutti usufruissero della stessa considerazione o per meglio dire di eguali privilegi, già… la conferma di disparità nel valutare i progetti presentati era a dir loro fortemente palese!!!

Quanto sopra ovviamente mi ha lasciato profondamente interdetto ed allora mi sono permesso di chiedere  loro se quelle considerazioni fossero basate su dati certi e quindi concreti o se fossero frutto di semplici esternazioni, le classiche frasi per sentito dire…

No!!! Mi è stato risposto che essi erano in grado di poter dimostrare quanto mi stavano confermando verbalmente ed allora ho chiesto la possibilità di ricevere eventuali documenti da poter esaminare e sui quali poter valutare l’effettiva bontà di quelle parole, promettendo che mi sarei premurato di portare a conoscenza – attraverso questo mio blog – quanto mi veniva trasmesso… 

Circostanza che difatti a breve porterò in evidenza, avendo già iniziato a leggere quei documenti e provando a riassumere quanto accaduto in questi lunghi anni, senza che stranamente nessuno abbia fatto risaltarne i problemi o ancor meglio, che abbia pensato di denunciare quanto scoperto presso le autorità giudiziarie…

Già… siamo alle solite, sembra di essere in quella “stanza con l’elefante“:http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/01/cave-abusive-nel-parco-delletna-sono.html !!!

Ho come l’impressione che vi sia qualcosa d’anomalo in talune aggiudicazioni!!!

Già… come ho riportato nel mio titolo, basti osservare l’alta frequenza con cui alcune imprese si aggiudicano gli appalti!!!

Partiamo dall’inizio… 

Questo è un periodo professionale alquanto particolare, sia per quanto sta accadendo a causa dell’emergenza sanitaria, che mi ha portato ad occuparmi oltre che di contabilità lavori e sicurezza sui luoghi di lavoro, anche all’analisi delle aggiudicazioni in particolari catg. di lavori pubblici da realizzarsi nella nostra regione e ciò che vado scoprendo è veramente assurdo…

Certo, mi dispiace dover notare talune circostanza assurde, tra l’altro, così palesemente evidenziate che mi meraviglio che non siano attenzionate da chi dovrebbe farlo!!!

Già, perché non bisogna essere presidenti di una qualche Autorità di anticorruzione od un suo diretto funzionario per comprendere come in taluni Enti, le procedure messe in atto, nello specifico le loro aggiudicazioni, non siano propriamente chiare, come la casualità con cui alcune imprese, a differenza di altre, si aggiudicano quei lavori…

Mi riferisco in particolare a quella loro ciclicità, sì… a quell’alta probabilità con cui costantemente queste imprese a differenza di altre, da sole, in ATI, oppure celate dietro il paravento di un consorzio stabile, gareggiano a quegli appalti,  ma non solo, si aggiudicano i lavori quasi fossero favoriti baciati dalla dea bendata…

Certo, qualcuno potrebbe obiettare che si tratta di una semplice coincidenza o che la fortuna centri poco e che non bisogna dar credito a situazioni ambigue ove queste non esistono…

Sì… quanto sopra è vero, ma per chi non lo sapesse, nel solo triennio 2016-2019 sono stati evidenziati in quegli enti pubblici, ben 61 episodi di corruzione e mancano ancora i dati ufficiali dell’anno appena trascorso…

Peraltro, indovinate un po’: la nostra regione è la prima in episodi di corruzione con 28 casi!!!

Certo il 2020 (a causa del Covid-19) ha fortemente limitato il settore dei lavori pubblici e di conseguenza anche quei fenomeni di corruzione che attraverso esso si esplicano, comunque dai dati analizzati emerge che il settore più a rischio si conferma essere quello legato ai lavori dell’Allegato I, per le attività di cui all’articolo 3, comma 7…

Costruzioni in genere, la demolizione di edifici e di altre strutture, lo sgombero dei cantieri edili, il movimento terra attraverso scavo, riporto, spianamento e raspatura dei cantieri edili, scavo di trincee, rimozione di roccia, abbattimento con esplosivo, ecc. ed ancora, rimozione dei materiali di sterro ed altri lavori di sistemazione di terreni, preparazione di aree di cava per siti minerari, seguono drenaggio di cantieri edili e di terreni agricoli (o forestali), tutti settori che come comprenderete rappresentano soltanto una parte di quei settori a rischio, tra cui, alcuni di essi inseriti in quelle attività imprenditoriali considerate a più a rischio per quanto riguarda le infiltrazioni di carattere mafioso e di conseguenza obbligati a presentare domanda di iscrizione alla Prefettura competente, per esser quindi inserite presso l’elenco prefettizio (white-list) e poter esercitare così la propria attività…

Ma d’altronde si sa… la “sezione F” è parecchio ampia visto che comprende i lavori generali di costruzione di edifici e di ingegneria civile, come ponti (inclusi quelli per autostrade sopraelevate), viadotti, gallerie e sottopassaggi, condotte, linee di comunicazione ed elettriche per grandi distanze e urbane ed anche il montaggio e l’installazione in loco di opere prefabbricate….

Va aggiunto inoltre che a quel comparto è legato anche il ciclo dei rifiuti (raccolta, trasporto, gestione, conferimento in discarica) che ha fatto emergere ben 33 casi (il 22% del totale…)!!!

Poi come noto – causa emergenza sanitaria – è stato sottoposto a verifica tutto il comparto sanitario, dagli appalti per le forniture di farmaci, alle apparecchiature mediche e strumenti medicali, per finire con i servizi di lava-nolo e pulizia…

Va detto altresì che le vicende corruttive, oltre a quelle compiute negli appalti di cui sopra, hanno visto anche il coinvolgimento in quelle in cui gli importi sono di gran lunga inferiori, in quanto fanno riferimento a quei cosiddetti affidamenti diretti, dove l’esecutore viene scelto “discrezionalmente” ( è bellissima questa parola, sì… in particolare da noi) dall’amministrazione…

Per cui se andiamo ad analizzare ciò che avviene nelle aggiudicazioni, possiamo concludere dicendo che, accade spesso come si registra una strategia diversificata a seconda del valore dell’appalto: ad esempio, per quelli di importo particolarmente elevato, prevalgono i meccanismi di turnazione fra le aziende con veri e propri cartelli (resi evidenti anche dai ribassi minimi rispetto alla base d’asta, molto al di sotto della media); per le commesse di minore entità si assiste invece al coinvolgimento e al condizionamento dei livelli bassi dell’amministrazione (ad es. il direttore dei lavori) per intervenire anche solo a livello di svolgimento dell’attività appaltata…

A seguire quindi possiamo osservare dall’analisi compiuta di come, a seconda la tipologia degli appalti, segue una specifica correlazione dei soggetti coinvolti, in primis i Comuni o per  meglio dire alcuni suoi referenti, che ottengono attraverso queste aggiudicazioni o anche durante l’esecuzione degli stessi, delle contropartite… 

Sì… in denaro, assunzioni di familiari e/o parenti, prestazioni professionali, regalie e quant’altro, mentre viceversa, le imprese (singole o in società partecipate), possono – grazie a quella (acquistata) disponibilità – alterare la qualità e la quantità delle forniture previste, chiedere varianti, ed anche, espletare in maniera insufficiente la sicurezza prevista…

Già… basterebbe semplicemente modificare o per meglio dire “blindare” tutte quelle procedure cartacee, verificando – viceversa – le reali capacità tecniche/organizzative/personali di quelle imprese, per scoprire, innanzitutto, quasi fosse una caccia al tesoro, quelle loro sedi legali, per poi comprendere in maniera esplicita, di come queste imprese non siano in grado neppure di riparare la tapparella dell’abitazione di mia nonna!!!

La vera forza della mafia??? I suoi legami esterni!!!

Riportava un tempo l’ex magistrato Luciano Violante: “Per intrecciare relazioni di questo tipo, lo strumento privilegiato dai gruppi mafiosi è, più che la violenza, la corruzione, la quale è per sua natura silenziosa, crea un clima di complicità, favorisce la mimetizzazione, consente di conseguire l’utile desiderato con rischi minori, mina dall’interno le istituzioni”. 
Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di un altro magistrato siciliano, Antonio Ingroia, che da sempre ha sottolineato la pericolosità dei rapporti esterni della mafia: “Il rafforzamento che deriva all’associazione mafiosa da tali rapporti, è evidente; è in virtù di essi che la mafia è un potere criminale prima ancora che un’organizzazione criminale. Un sistema di potere fondato certamente sulla violenza, ma che per la sua sopravvivenza ha bisogno di un costante rapporto con settori della classe dirigente”!!!
E difatti, quanto fin qui emerso grazie alle inchieste delle varie procure siciliane, dimostra – senza che permanga in proposito alcun ragionevole dubbio – come le organizzazioni mafiose abbiano negli anni curato quella loro politica di relazioni esterne, con tutti gli esponenti di quelle categorie professionali ed in particolare con i dirigenti/quadri degli Enti pubblici, per proseguire con esponenti al vertice del circuito politico-istituzionale…
La presenza di tali soggetti è ormai certa e si estende dal settore finanziario a quello giuridico, da quello degli organi d’informazione, fino ai settori culturali più diversi… 
Ovviamente questi soggetti esterni, non sono dei veri e propri “affiliati“, ma pur non facendo parte direttamente di quella organizzazione mafiosa, ne costituiscono un punti di riferimento per l’individuazione, l’organizzazione, la conduzione e la massima redditività di quell’attività criminale…
Difatti, ciò che ha reso quell’organizzazione criminale così importante, non è rappresentato dalla sua pericolosità espressa in potenza militare, ma dalla rete di relazioni esterne in funzione delle quali è sempre riuscita a superare – ove possibile – indenne, quelle l’emergenze che negli anni si sono manifestate, mantenendo immobile il proprio potere sul territorio e quindi sulla società civile…
D’altronde, se non si comprendono quei legami e quelle relazioni esterne, si comprende poco della mafia attuale…
Infatti, già a suo tempo riportava bene l’ex magistrato Gian Carlo Caselli: “La mafia… è mafia proprio perché ha potuto e può ancora contare su quegli appoggi esterni, indispensabili alla sua esistenza e soprattutto alla sua espansione”…
Ecco perché un gruppo mafioso è più forte di un’altro, a seconda se possiede una maggiore capacità espansiva e cioè se presenta al suo interno, non solo una struttura organizzativa solidale in grado di limitare la penetrabilità e la razionalizzazione delle attività svolte, ma soprattutto perché presenta un’estensione verso l’esterno, permettendo così ad essa un incremento del capitale sociale disponibile. 
Attraverso queste ulteriori capacità relazionali, alcuni gruppi mafiosi hanno accresciuto  maggiormente il loro capitale e di conseguenza i propri utili, che poi hanno riciclato per estendere i loro tentacoli e per intrecciarne nuove amicizie e conoscenze, riproducendosi ed infettando come un cancro, non solo lo spazio delle proprie aree di origine, ma soprattutto quelle di nuove e diversa pertinenza… 
Ecco perché tra quei mafiosi ed i soggetti esterni si è stabilito un vero e proprio “equilibrio” che, pur essendo spesso temporaneo e occasionale, ha reso possibile quella loro cooperazione e quello scambio di favori e corruzioni… 
Fintanto quindi che quei mafiosi avranno la capacità di procurarsi all’esterno i necessari aiuti per compiere quei loro affari illeciti, allorquando ci saranno sempre soggetti disponibili a farsi corrompere e a instaurare con loro rapporti di scambio reciprocamente vantaggiosi, e soprattutto, con un ambiente come quello attuale, pieno d’individui ricattabili legati al mondo della politica e dell’imprenditoria… non mi si dica di credere a quanto ho sentito pronunciare oggi dalla cittadina di Corleone e cioè che lo Stato: “Vince”!!! 

C’era una volta la lotta alla mafia… oggi soltanto complicità!!

C’era una volta la mafia, quella delle stragi compiute, quella che ha dato corso negli 70 e 80 alle “guerre di mafia”, quella che ha provocato la morte di circa 500 persone, vittime innocenti e affiliati vari…
Uno scontro cruento che come sappiamo ha determinato la soppressione della prima mafia legata ai boss Bontate, Inzerillo, Cavataio e Buscetta, terminata quindi con la presa del potere da parte di Riina e Provenzano…
Abbiamo in questi anni letto di tutto e conosciuto in maniera più chiara quel fenomeno mafioso, la sua struttura articolata, i suoi interpreti e soprattutto le modalità con cui hanno determinato quelle stragi plateali…
Soltanto con il passare degli anni si è compreso che quella organizzazione, non era soltanto una associazione criminale dedicata alle attività illegali, no… grazie ai pochi uomini coraggiosi delle nostre istituzioni, si è riusciti a comprendere che Cosa Nostra non era solo criminalità, ma anche vita quotidiana, con una presenza sul territorio costante, ed ancora, una forte interazioni con i cittadini, con quel mondo della politica, dell’economia, una progressiva infiltrazione all’interno di quegli apparati statali e militari…
La mafia, grazie a quei suoi nuovi uomini si è legata a filo diretto con le istituzioni, ne ha compreso i processi, ed ha saputo leggere in anticipo quelle sue mosse, una organizzazione esterna che di fatto ha controllato quanto accade all’interno di quegli uffici pubblici… un interscambio di comunicazioni tra quella cerchia di associati…
Ecco perché scoperti quei celati collegamenti, si è iniziato a prendere i necessari provvedimenti per limitare quanto evidenziato, ostacolando l’operato di quei dipendenti infedeli e le informazioni da essi poste in circolazione…
A seguito di ciò Cosa Nostra, ha deciso quindi d’attuare una strategia diversa, proteggendo i suoi uomini posti all’interno di quegli apparati, consigli regionali e comunali, enti pubblici e quant’altro, limitando quello scambio d’informazioni e trasformando la loro presenza in maniera più invisibile, tanto da far credere a molti che la lotta alla mafia stia per giungere alla fine…
Sì… vi è stato un momento in cui la lotta alla mafia è stata realmente compiuta… ma oggi, quell’associazione non è più qualcosa di distante, separato, disgiunto… no, essa – grazie ai suoi uomini infiltrati – fa parte integrante del sistema e risulta impossibile comprenderne i confini, riconoscerne gli interpreti, vi è condizione speculare     

Quel "mondo di mezzo" delle cave d’estrazione in Sicilia: "Ahhh… se solo si scavasse più a fondo"!!!


L’altra sera, nel guardare i report del mio blog, ho notato che tra i miei 20 post più letti degli ultimi mesi, cinque rappresentano il mondo delle cave (abusive e non) e dell’estrazione della pietra lavica… 

Mi sono detto: ” Ma guarda un po’ quale interesse hanno i lettori a leggersi argomenti cosi specifici e dettagliati”.
D’altronde parliamo di una materia che non interessa molti…
La platea dei visitatori nel web solitamente preferisce argomenti meno peculiari e certamente più generici…
Però… questo fatto mi ha incuriosito ed allora stasera ho deciso di riproporre in maniera più soft quel “mondo di mezzo”, costituto solitamente da chi gestisce lecitamente o illegalmente le cave nella nostra regione e chi dovrebbe controllarle…
Una volta un mio caro amico – proprietario di alcune cave – mi disse: se vuoi fare immediatamente soldi… devi acquistare una cava!!!
Il sottoscritto, non comprese immediatamente quelle parole e quindi chiese maggiori delucidazioni sul quel mondo dell’estrazione ed egli allora mi disse: “vedi, una cava con aggregato un impianto di frantumazione – anche “mobile” – permette d’incassare subito denaro, per di più in contante, perché tutti hanno bisogno del materiale frantumato, chi per realizzare riempimenti, e chi ad esempio per realizzare in opera del Cls e quindi ha necessità di pietrisco o sabbia (meglio conosciuta con il nome di azolo), per proseguire ancora con la pietra frantumata, i massi, ecc…
La pietra lavica è un materiale con cui si fa di tutto… 
Ovviamente c’è un livello più alto, diciamo più raffinato, con cui si fanno – se pur nella loro semplicità – vere e proprie opere d’arti…
Ma è soprattutto la “gestione” che secondo il sottoscritto determina i maggiori vantaggi… perché parliamo di un’attività difficile da controllare e la cui produzione quantificata, se pur opportunamente registrata (mi riferisco ovviamente a quelle società legalizzate… perché per tutte le altre, quelle abusive, quel mondo dell’estrazione “è tutto oro che cola”…) può dar luogo ad una contabilità parallela, sicuramente ardua da scoprire, non solo per quei funzionari responsabili degli Enti addetti ai controlli, bensì anche per le forze dell’ordine, in particolare per quelle che tra esse, si occupano di reati che riguardano l’economia e la materia tributaria, ed intervengono quando sono presenti reati di truffa e/o evasione fiscale…
Se poi a quella maestria imprenditoriale ci sommate le complicità di coloro che avrebbero dovuto verificare, ecco che quel mondo delle cave, garantisce non solo a quegli imprenditori di accrescere economicamente in modo esponenziale, ma permette a tutta una serie di soggetti intorno, di beneficiare di ulteriori introiti, regalie che se dimostrate, confermerebbero in maniera chiara quell’eventuale rapporto collusivo…
Certo, quanto sopra non è semplice da dimostrare, anche perché nessuno parla… 
D’altro canto perché farlo, avendo ciascuno di contro interessanti vantaggi a proseguire per come finora fatto!!!
Quindi per scoprire qualcosa, bisogna attendere e sperare… sì che quel flusso all’improvviso s’interrompa, affinché quella cosiddetta “armonia professionale” possa sfaldarsi e dare il via a tutta una serie di provvedimenti amministrativi e no solo, che causeranno tutta una serie di lungaggini, al fine esclusivo di giungere ad una sospensione di quella attività di cava… 
Semplice no… d’altronde ditemi: chi possiede tra le parti, il coltello dalla parte del manico???  
Ho l’impressione che fintanto un’inchiesta non palesi che quanto dal sottoscritto ipotizzato trovi conferma, difficilmente qualcosa di quel mondo, potrà mai cambiare… 
Già, dovremmo accontentarci di scoprire – di tanto in tanto – il nome di qualche “prestanome” che forse sfruttava abusivamente una cava all’interno del Parco dell’Etna, ma per il resto nulla…
Sì… in un certo modo dispiacerà sapere che nel contempo, tutti gli altri, resteranno come sempre impuniti!!!  

Ancora morti bianche: d’altronde mancando i controlli e la formazione, cosa si vuol sperare???

Tragedia sulla linea Varna-Bressanone: l’incidente ha causato uno scontro di due treni cantiere, dove uno dei mezzi ha percorso circa 2 km fuori controllo, per poi finire per schiantarsi in modo violento su due operai, che sono deceduti all’istante.
Un Tir piomba su un cantiere stradale e causa due morti: nove feriti sull’autostrada A10.
Sono solo due disgrazie, occorse in questi giorni, che mostrano come sul piano della prevenzione, ci sia ancora tanto lavoro da fare…
Va premesso innanzitutto che uno dei fattori più gravi, è costituito principalmente dalla mancanza dei controlli, a causa, sia del personale fortemente ridotto, che per la riduzione logistica di quelle struttura, limitata negli anni da sempre meno risorse finanziarie…
Da un’analisi difatti è emerso come, solo il  5% delle aziende viene controllato… mentre i restanti, proseguono il più delle volte negli illeciti, con personale non registrato e la cosiddetta “sicurezza” lasciata al caso o alla fortuna…
Difatti, durante quei controlli è emerso come molte aziende, non  avessero mai consegnato ai propri dipendenti i DPI individuali o quelli collettivi e soprattutto, che gli attestati di formazione rilasciati per gli stessi, fossero di fatto falsi…
A parte quindi la truffa, il rischio… è quello di avere personale con patentini specializzati o con attestati di formazione di terza classe, senza che gli stessi, avessero ricevuto adeguate abilità, non avendo mai svolto direttamente sul campo, quelle necessarie prove teoriche e pratiche…
Ecco quindi che alla richiesta di verifica da parte dei committenti (o dei loro responsabili RSPP e/o Coordinatori della sicurezza), sulla consegna dei corsi di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sia per il personale presente o per quello in fase d’inserimento, ecco che la maggior parte di queste aziende, provvede a falsificare gli attestati o li ottiene pagando da enti non autorizzati anche tramite web…
Ecco quindi i veri motivi per cui molti di quei lavoratori, non essendo abilitati… non sanno prevenire i rischi, ma soprattutto, reagiscono in modo scorretto a quelle situazioni di pericolo…
Le indagini hanno dimostrato come i presunti corsi di formazione, non venivano nella realtà mai svolti, anche perché la maggior parte di quei datori di lavoro, preferivano comprare l’attestato, che non perdere una giornata di lavoro ai propri dipendenti, (giornata… ovviamente retribuita, proprio a causa della presenza obbligatoria di quei corsi…).
Abbiamo visto come d’altronde, proprio nella nostra regione Sicilia, molti di quei corsi di formazione, siano stati realizzati da uomini legati alla politica, per dare modo a loro di creare società fittizie intestandole a prestanome, far girare milioni di euro dalle casse regionali, dare posti di lavoro a familiari e parenti, favorendo amici consulenti che avrebbero successivamente ricambiato il favore, dando quel necessario appoggio alle prossime elezioni…
Un vero e proprio business, favorito dal rapido diffondersi di queste cosiddette strutture parallele, veri e propri concorrenti di quegli Enti Paritetici autorizzati…  
Inoltre, alla limitata verifica di quei controlli, va aggiunta la lentezza della giustizia e le pene irrisorie inflitte a quei datori di lavoro… una volta scoperti, gli stessi che, pagando una semplice ammenda, si sono ritrovati nuovamente liberi dal proseguire per come finora fatto…
Ovviamente con questo sistema “illegale”, sono in molti ad averci guadagnato: gli imprenditori che non restavano privi dei propri lavoratori, le società alle quali venivano affidate le formazioni, i loro consulenti… il più delle volte privi di qualsivoglia abilitazione o esperienza personale per compiere quei corsi di formazione e in tutto questo, chi ci ha rimesso come sempre, sono i dipendenti, che non hanno ottenuto alcuna reale abilitazione professionale, se non soltanto un certificato, da utilizzare quale carta straccia…
Nel frattempo come vediamo… i ponteggi crollano, le pratiche di primo soccorso errate causano gravi danni, non solo agli infortunati, ma anche a quegli stessi soccorritori; identica situazione si ripete nei casi d’incendio, con l’errato utilizzo delle vie di esodo o delle uscite d’emergenza ed infine, per quei casi di morte legati a lavori in ambienti confinati o per quelli di alta quota…
I lavoratori… per guadagnarsi un pezzo di pane, lasciano per sempre le proprie famiglie; mariti, padri, figli… restano vittime in questo paese, di quella continua negligenza, sia di chi avrebbe dovuto semplicemente far rispettare le normative previste, che di tutti coloro che avrebbe dovuto quelle regole (in tema di sicurezza) applicarle, ma soprattutto, della mancanza onestà da parte di noi tutti, nel voler mettere in pratica, quegli elementari principi da sempre posseduti (senza l’esigenza di eventuali attestati…), chiamati per l’appunto… moralità!!! 

Sicilia Commissariata!!!


Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha deciso di commissariare la Sicilia!!!

Non è, un vero e proprio commissariamento, almeno non ancora, per il momento si tratta di bloccare tutto quanto riguarda la questione dei depuratori.
Sono circa un miliardo gli euro stanziati, che ora resteranno bloccati, e voler dire ( da parte del ns. presidente della regione) che quanto avvenuto sia ingiusto e inaccettabile… è veramente ridicolo!!!
Il commissariamento non rappresenta una eventuale strategia, ma certamente l’unica soluzione per stravolgere, una volta e per tutte, questo stato di cose!!!
Lo stessa dichiarazione fatta dal Presidente Crocetta alla domanda su quanto accaduto e cioè: “onestamente non ne so nulla, e neanche capisco per quale motivo ci commissaria ora che ci stiamo muovendo…”, è, tutto che dire… si tratta di non percepire il totale immobilismo di una regione, che di moto, nulla possiede…
Le imprese sono ferme per non dire ormai chiuse, le attività commerciali ( ad esclusioni di quelle cinesi ) hanno chiuso i battenti da un bel pezzo, i disoccupati sono al massimo storico e non parliamo di quelli in cassa integrazione che non percepiscono neppure il sostegno statale!!!
Eppur si muove, la celebre frase pronunciata da Galileo Galilei…, aveva un senso, ma qui, quella sopra riportata, non ha alcun senso!!!
Nessun intervento è stato fatto per abbassare i costi di un casermone chiamato “regione”, uffici pieni e zeppi di dipendenti, di cui nessuno ne conosce i giovamenti e soprattutto i benefici per la collettività… e non parliamo di deputati, consiglieri, assessori, ecc…
Sono passati ben tre anni da quando la Corte di Giustizia dell’Unione Europea aveva condannato i nostri comuni per inadempienza, rispetto a quanto richiesto nella direttiva europea sul trattamento delle acque reflue urbane, ed oggi come allora, molti di quei comuni si ritrovano ancora sprovvisti di reti fognarie…
Poi però. gli stessi comuni, s’improvvisano creativi d’opere strutturali, che a nulla servono, almeno non nell’immediato – vedasi quei progetti meglio conosciuti come PIP – per infrastrutture e potenziamento di aree depresse per insediamenti produttivi, che proprio le amministrazioni comunali, portano avanti con progetti sconclusionati ed il cui unico obbiettivo è riceverne i finanziamenti… che poi servono a “sovvenzionare” tutto quel sistema clientelare a cominciare con il pagamento degli espropri e finendo ai lavori affidati alle solite imprese amiche… e quando quel sistema “architettato”, non rientra nei propri piani…, ecco che allora sin da subito, si avviano tutte una serie di escamotage, per mettere in seria difficoltà, l’impresa aggiudicataria ed ovviamente i propri subappaltatori…
Credetemi… ci s’inventa di tutto, a cominciare con realizzazioni di perizie di varianti inutili, che hanno quale unico obbiettivo, quello di rimodulare nuovamente un progetto sin dall’inizio errato…, e quando ci si accorge di essere rimasti attanagliati da procedure che non permettono di dare soluzioni immediate ai loro problemi, ecco che allora viene deciso, di riportare lo scontro su un livello superiore e cioè si avviano quelle procedure che hanno quale unico fine, la rescissione contrattuale… e mai la finalità dell’opera!!!
Ed in questo meccanismo perverso, trovano la loro giusta collocazione, proprio i Rup, che ( il più delle volte incompetenti…, a volte –ho sentito dire– hanno stipulano contratti d’appalti a società, senza aver verificato che l’impresa aggiudicataria ne possedesse i requisiti e/o l’attestazione di qualificazione Soa… ) proseguendo con futili defezioni, che trovano successivamente conforto, con quanto redatto da alcuni professionisti esterni (i cosiddetti collaudatori) che riportano nel merito delle loro relazioni, motivazioni con le quali gli enti appaltante, sono stati costretti a procedere alla rescissione dei contratti, falsificando e/o modificando, non soltanto la cronologia degli avvenimenti, ma anche –quanto dovrebbe essere di loro competenza– garanzia di linearità sugli adempimenti e sui controlli dei materiali… 
Ci raccontano che queste opere sono necessarie per le dinamiche di sviluppo, in quanto immettono nei sistemi territoriali, nuova linfa, processi virtuosi che avranno certamente effetti e benefici non soltanto alle imprese, ma su tutta l’occupazione e la sua globalità…
I comuni (ci viene detto…), rendendo queste aree di insediamento produttivo ed industriale più moderne, funzionali e attrattive, con tecnologie ecologiche e produzione d’energia da fonti rinnovabili, riusciranno a realizzare percorsi progettuali, utili e strategici, per tutto il sistema produttivo del territorio comunale…
Sarà così… basti vedere tutte quelle opere inconcludenti sulla trasmissione “striscia la notizia”!!!
Il bello è che per questa loro concreta inadempienza amministrativa, nessuno paga… a cominciare proprio da quei capo settori che percepiscono dei bei stipendi d’oro…
E’ quindi, ben venga questo commissario che dovrà coordinare la realizzazione di queste opere ( impianti di depurazione ), ma se si ampliassero i controlli, anche e soprattutto, a tutte quelle opere non necessarie e certamente “mal gestite” ecco che forse, potrebbe essere l’inizio di dare una svolta certa, ad una regione che da anni è in completo abbandono… e poco importa se a qualcuno questa situazione non potrà piacere… perché l’importante è poter assistere definitivamente al crollo di questo mal costume, così presente a tutti i livelli di questa nostra ( ma forse sarebbe più corretto dire mia e di pochi altri onesti… ) Sicilia!!!

Province in Sicilia… tutte commissariate!!!

Da Marzo 2013, in Sicilia, una legge ha introdotto al posto delle province, nove liberi consorzi comunali. 
La legge dava la possibilità ai comuni di deliberare, entro il 28 settembre di quest’anno, il passaggio ad un ambito diverso dalla provincia di appartenenza… bene a circa 18 mesi, la legge di riforma varata dall’ARS, oggi ha soltanto ha generato soltanto un blocco nella macchina amministrativa… una completa incertezza…
Non si riesce a capire in quali modi questi cosiddetti nuovi Liberi Consorzi di Comuni e/o delle città metropolitane si dovranno muovere e quali saranno in ordine le funzioni da attribuire loro, restando sempre in attesa della norma statale… in particolare per le città metropolitane, che diventeranno istituzioni concorrenziali per la gestione di aree vaste a livello europeo.
Come sempre si viene presi in giro…  ancora una volta, le tante rassicurazioni non vengono seguite dai fatti, ancora oggi siamo in attesa del testo ddl sulle province da presentarsi in commissione Affari Istituzionali . 
Anzi si è provveduto a prorogare di altri cinque mesi i commissari straordinari presso gli ex enti provinciali, garantendo così oltre che una un’ulteriore perdita di tempo, maggiori costi per i soliti cittadini…
La politica ogni tanto… non potendo adottare soluzioni valide… e soprattutto per non eliminare quella inutile burocrazia, tenta straordinari stratagemmi che servono soltanto per confondere il popolino ( che di solito nulla capisce di questi espedienti…) facendo così loro credere… che si stanno adoperando metodologie, per garantire nell’immediato, quel risparmio tanto richiesto a gran voce… 
La verità è che questi cambieranno soltanto poltrona e nome dell’eventuale Ente… ma sempre inchiodati a quelle poltrone resteranno!!!
Ora anche Forza Italia… ridisegna un nuovo scenario, vaste aree divise tra città metropolitane e province, introducendo l’elezione diretta di sindaci metropolitani e di presidenti di provincia… inutilità su inutilità…
Con questa norma, invece di diminuire i costi aumenteranno…, già, verranno aumentati gli assessori di circa 5000 unità ed i consiglieri saranno circa 26.000 in più… alla faccia del cosiddetto risparmio del costo della politica…
La cosa assurda è che una delle misure contenute nella legge 14 settembre 2011, n. 148 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, prevede propriamente “la riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica negli enti locali, più comunemente noti come “costi della politica”… 
Si dovevano abolire le province, si dovevano abolire i privilegi politici, si dovevano abolire i presidenti, le giunte, i consigli provinciali… quante cose ci si era ripromessi di fare… quanto, come sempre,  non si è fatto…
Non sparirà niente… tutti quei signori “raccomandati” in quegli inutili casermoni… continueranno a rimanere lì, come sempre in fin dei conti da noi… dove quando sembra che stia cambiando qualcosa… non cambia nulla!!!

Via gli Incapaci!!!

Incredibile ma vero!!!

Il Professore Monti, nel dare inizio alla propria campagna elettorale, incontrando a Bergamo, i candidati della sua lista, li prepara, proprio come un professore, sia ad una serie di domande e di risposte, sui contenuti del proprio programma elettorale, che sulle eventuali risposte da replicare ai giornalisti nelle circostanze in cui, a questi ultimi, non bisogna rispondere…
Tralasciando gli interventi lodevoli che gli invitati ovviamente esprimono e nell’ostentare quanto Egli di positivo durante il Suo governo ha saputo esplicare ( io evidenzierei molto male… ), ora in piena campagna elettorale si parla di sviluppo, occupazione, lavoro, giovani, ecc…, le solite fesserie ( per non usare un termine volgare…, ma certamente più appropriato…), che ormai in questi giorni andiamo sentendo!!!
Comunque una cosa giusta la dice: “Togliere l’Italia dalle mani degli incapaci” !!!

Pensavo quindi felice…, finalmente vengono tutti cacciati a casa????

Si l’ho so…, questa è una illusione che purtroppo non si avverrà, un sogno che non si trasformerà mai in realtà, una speranza che resterà soltanto un miraggio, quel goccio di speranza da cui non berrò…
Una Italia, costituita da totali incapaci, da persone raccomandate e collocate, da politici ed amministratori, in pubblici uffici ed enti, dove trascorrono il loro tempo a passeggiare ed a passare scartoffie, pur di fare passare i giorni, per poter giungere a fine mese e prendersi quel loro immeritato stipendio…

Certo capisco che a volte sono le circostanze esterne che producono tali condizioni, ma c’è sembra una differenza tra chi le ricerca incondizionatamente e chi le subisce purtroppo, per incapacità altrui!!!
Questi di cui parlo…, ed ovviamente non posso fare di tutta un’erba una fascio è limitata a quelle persone inutili, nati incapaci e soprattutto irrecuperabili ( perché io penso, che c’è sempre differenza tra chi possa essere considerato incapace, ma fa di tutto nel corso della propria vita per migliorarsi… e chi invece, in maniera presuntuosa pensa di essere capace senza averne mai dimostrato i meriti…).
Queste sono persone inservibile alla società ed a loro stessi, danneggiano con il proprio inadeguato lavoro, tutto il nostro sistema, poiché realizzano con incompetenza, quanto loro affidato, rallentando e sbagliando purtroppo, anche l’altrui lavoro.

Il prof. dichiara che la vecchia politica non deve tornare…
Ma scusi Prof., ma a quale Stato si sta riferendo??? Perché vede qui in Italia, già in questo nostro  Paese, coloro che oggi si stanno presentando…, fanno da sempre parte costituente della vecchia politica…, cioè sono da sempre lì seduti in quelle poltrone ed il bello è che non vogliono alzarsi neanche a morire…, no…, chiedo scusa, almeno la morte per fortuna…, c’è li toglierà davanti!!!
Certamente però, se sono i suoi tecnici, quei meravigliosi professionisti che dovrebbero sostituire i politici esistenti, ecco, se pensa veramente che attraverso i suoi colleghi potrà cambiare questo stato di cose, allora, forse è meglio pensare di andare a votare per qualcosa di completamente diverso…, un taglio netto con tutto ciò che rappresenta il passato e dare sostegno a coloro che almeno presentano contenuti e persone certamente esordienti della politica, ma fiduciosi e desiderosi, di mettere in campo tutta la loro competenza e soprattutto la propria onestà!!!
Vede Prof. io credo che soltanto attraverso una rivoluzione civile nelle coscienze, si potrà migliorare il nostro paese…
Questa scelta, potrebbe rappresentare l’inizio di un profondo cambiamento del Paese…, l’unico modo per noi Italiani, di vedere soddisfatte i propri bisogni, senza dover continuare a vivere in maniera distaccata con questa attuale politica, ma diventando noi stessi attori principali per una corretta uguaglianza, che porti finalmente ad un profondo cambiamento nel sociale, accorciando quelle distanze economiche e culturali, che oggi con questa Sua politica, ha realizzato!!!