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Strage Borsellino, sembra ieri, ma sono passati 31 anni eppure nulla d’allora è cambiato!!!

Sono anni che scrivo su quella strage, oggi viceversa voglio condividere un video https://fb.watch/lTuXr4aq90/ ricevuto e nel contempo mi permetto di pubblicare i commenti che due miei cari amici hanno scritto:

Andrea Piazza (fratello di Emanuele Piazza, poliziotto e agente segreto italiano, assassinato nel 1990 ad opera di Cosa nostra):

Un servizio coinvolgente che, non si limita a narrare le tragedie delle tante persone cadute sotto i colpi della mafia, ma altresì a trasmettere lo stato di ansia di coloro che per mestiere decidono di tutelare la sicurezza altrui a costo della propria vita.

Romj Crocitti:

Ascoltare e vedere questo filmato suscita – ha chi possiede una anima sensibile – una grande emozione…

D’altronde, solo chi ha profondamente una abnegazione per la legalità può comprendere il perché questi uomini “comuni”, siano diventati degli eroi….

Ma poi penso a quanta ipocrisia quella strage conduce, a quanta gente durante quelle commemorazioni si riempie la bocca parlando di “legalità” che poi non mette mai in pratica….

Oggi tutti pubblicano foto, ricordi di questi eroi, dimenticano però che le commemorazioni sono sterili se poi non si mettono in pratica le azioni!!!

E’ aberrante vedere l’uso improprio che si fa delle foto di Borsellino ed anche del collega Falcone per mano di chi continua a foraggiare quel sistema di potere,  del male. 

Caro Andrea Piazza tu conosci la situazione in cui mi trovo, adesso sempre più difficile , ma diffido chiunque fin da oggi a commemorarmi…

Perché ora avevo bisogno adesso dell’aiuto dello Stato e non di una giustizia che sembra un puzzle da comporre…

Ed è per questi motivi che non tutti possono sentire le giuste vibrazioni e si comportano come i coccodrilli che mangiano i loro figli per poi piangere….

Essere vigliacchi equivale ad essere farabutti ed io ho deciso di non essere entrambi. 

La partita sarà vinta dallo stato solo quando si darà spazio ad eroi vivi non commemorando solo i morti.

“Bisogna imparare il gusto della legalità e il rispetto della legge” diceva Paolo Borsellino …..si vince solo applicando nel quotidiano questo concetto dico io.

Concluso con un mio post intitolato “Falcone e Borsellino non possono essere celebrati da chi convive con i collusi!!!”: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/05/falcone-e-borsellino-non-possono-essere.html

Io lavoro, tu lavori, egli lavora, noi lavoriamo…

Come diceva Toto’ in quel film “I soliti Ignoti”: Rubare è un mestiere impegnativo, ci vuole gente seria, mica come voi. Voi, al massimo, potete andare a lavorare!

Ed allora che fare… noi lavoriamo!!!

Ho ricevuto in questi giorni – in qualità di delegato dell’Associazione di legalità “Emanuele Piazza” – una comunicazione a mezzo mail, nella quale venivo informato di fatti e circostanze gravi, i quali, pur essendo stati segnalati a chi di dovere, sono stati insolitamente da quest’ultimi occultati o chissà forse dovrei dire che a causa dei nomi riportati si è preferito tralasciare oppure anche perché viene coinvolta una strttura che di fatto deve restare protetta, per ragioni che vanno dal sociale alla politica, dall’economia alla finanziari… 

Purtroppo il materiale ricevuto se pur in formato “zip” è ahimè voluminoso ed ha quindi necessità, oltre che di essere stampato, di venir principalmente verificato dal sottoscritto e quindi, prima di rivelarne (a Voi tutti miei cari lettori) il contenuto, dovrò sicuramente confrontarmi con chi da sempre non solo tratta eguali argomenti, ma soprattutto li fronteggia abitualmente…

Per cui, ringrazio l’autore della segnalazione e posso sin d’ora promettere ad egli (C.C.) che non mi fermerò, se non prima d’aver raggiunto l’obiettivo e cioè far emergere quanto coraggiosamente riportato, per dar così compimento a questa solitaria richiesta d’aiuto…

Se può consolare, ricordo una frase di un poema che diceva: “Nessuno è solo, finché di notte anche lontano ha chi non dorme per pensare a lui…”. 

La cultura del silenzio…

Rispondo al commento di “Logaritmo”, pubblicato su LIVE SICILIA CATANIA di Venerdì 29 Luglio.
La ringrazio per il sostegno e le belle parole che ha voluto rivolgere alla mia persona.
Vede, quanto Lei purtroppo fa emergere sulla mancata solidarietà o sui cosiddetti “silenzi”… costituisce principalmente il motivo  per il quale da sempre mi batto in tutte le sedi, tra cui anche attraverso il mio blog: “liberipensieri” (http://nicola-costanzo.blogspot.it o http://nicolacostanzo.com).
Perché vede, in questa nostra bellissima terra… sono in molti coloro che puntano l’indice e si sentono indignati quando leggono sulle varie inchieste che quotidianamente emergono da parte delle procure siciliane o quando vengono evidenziati, fatti e collusioni, a cui solitamente seguono arresti e/o condanne eccellenti…
Ma quando si tratta di fare il proprio dovere e cioè di denunciare fatti o circostanze di cui si è venuti a conoscenza, ecco che allora in tutti quei casi, ci si cela dietro quell’unico comportamento conosciuto e “omertoso” che fa sì, che quel sistema clientelare e corruttivo, continui a fare proseliti…
Vede, chi non ha avuto modo di conoscermi personalmente, potrebbe pensare che il sottoscritto, “all’improvviso” o senza alcun preciso motivo, abbia deciso di manifestarsi o di denunciare quanto sopra riportato…
Vorrei innanzitutto precisare come, lo stesso, sia stato gentilmente invitato a partecipare ad una intervista per – comprendere in maniera diretta – come viene vissuta l’esperienza di un dipendente che si trova ad attraversare tutte le fasi gestionali di una società che passa, da quella ordinaria al periodo d’interdizione antimafia, con il relativo sequestro delle quote, per poi quindi proseguire con quello della confisca e concludersi dopo molti anni, con la restituzione delle quote societarie.
D’altronde, ciò che molti non sanno, è che la lotta alla illegalità, nasce da un sentimento profondo, che da sempre si dimostra “intraprendente ed operoso” e che mi vede per l’appunto membro di alcune note associazioni di legalità, quali “Libera” e “Francesco Agosta”; inoltre, in questi anni, ho cercato di dare, quando richiesto, il mio piccolo contributo all’Associazione “AddioPizzo Catania” ed in particolare, da pochi mesi, sto partecipando attivamente con l’Associazione “Emanuele Piazza” di Palermo, con la quale si stanno definendo, tutta una serie d’iniziative per la promozione di una “cultura di legalità” nella Provincia di Catania.
Posso dimostrare  (attraverso copie dei documenti protocollati o inviati a mezzo raccomandata, Pec e/o email) come in questi anni, mi sia impegnato, inviando note direttamente a quanti – per competenza – avevano incarichi istituzionali…
Per esempio… al Presidente Umberto Postiglione dell’ANBSC, al Presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Rosy Bindi e/o al Vicepresidente Claudio Fava; al Presidente ANAC, Raffaele Cantone; analogamente ho provveduto a segnalare alle Procure di Catania ed di Siracusa, fatti e circostanze, che ritenevo di notevole importanza (e che nulla avevano in legame con la mia ex impresa), affinché si potesse giungere a sensibilizzare le istituzioni preposte e di conseguenza anche l’opinione pubblica…
Tra ieri e oggi, ho ricevuto telefonicamente (e via sms, email, whatsapp, social) molti attestati di stima, complimentandomi per aver fatto emergere un grave problema, quello delle migliaia d’imprese della nostra regione sottoposte a provvedimenti d’interdizione, che non comprende esclusivamente la salvaguardia dei posti di lavoro, ma evidenzia il rispetto e l’applicazione di tutte quelle procedure previste – durante la gestione dei beni sequestrati e/o confiscati – ed espresse perfettamente nella legge Rognoni-La Torre… perché solo così facendo, si potrà ricostruire la fiducia dei cittadini verso le Istituzioni…

Quanto fatto quindi non ha nulla di speciale o di meritevole, perché come ripeto sempre alle mie figlie, “occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana”.