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Insegnanti: dopo aver ottenuto un aumento medio di 160 euro al mese, a breve beneficeranno di un ulteriore incremento complessivo di 300 euro mensili!!!

Ho letto in questi giorni alcuni insegnanti che nei social criticavano il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per quanto concerne i previsti ulteriori aumenti degli stipendi dei docenti….

Difatti, dopo aver ottenuto 3 miliardi di euro per il nuovo contratto, che prevede un aumento medio di 160 euro al mese, il ministro ha stimato che gli insegnanti beneficeranno di un incremento complessivo di quasi 300 euro mensili.

Concordo pienamente quanto detto dal ministro e cioè di riconoscere l’importanza ed il ruolo fondamentale dei docenti, in quanto è grazie ad essi che si svolgendo un ruolo chiave nella formazione e nell’educazione (ahimè poco supportata dalle famiglie…) delle nuove generazioni. 

Ecco perché ritengo la figura del docente una delle più rilevanti nella società, in quanto essa è responsabile di trasmettere conoscenze, valori e competenze ai nostri giovani che rappresentano di fatto, il futuro di questo Paese…

Ma non solo, i docenti in collaborazione con i presidi, gli insegnanti di sostegno, gli assistenti, i collaboratori esterni, come medici, psicologi, educatori, il personale scolastico, etc…   hanno il compito di pianificare e organizzare tutte le attività, da quelle didattiche a quelle di ausilio, creando per tutti i discenti, un ambiente stimolante e favorevole all’apprendimento

Ecco perchè ritengo corretto garantendo agli insegnanti una giusta retribuzione, attraverso il rinnovo del contratto che per tanti anni e dopo tante chiacchiere inutili di molti precendeti governi, è rimasto sospeso… 

Permettetemi di aggiungere che per far crescere la nostra scuola e farla diventare migliore di quanto già non sia, ritengo sia necessario introdurre nuove figure, come possono essere quelle del docente di recupero o come accade in talune Università private, l’ausilio del docente tutor, inoltre nel periodo estivo si potrebbe implementare la scuola estiva, usufruendo  in questi periodi di sospensione della didattica curricolaredi iniziative finalizzate allo svolgimento di attività sportive, musicali, teatrali, ricreative, tutte rivolte ad uno scopo preciso, favorireo l’aggregazione, l’inclusione, la socialità, l’accoglienza e quindi… la vita di gruppo.

Quindi, una nuova opportunità per i nuovi aspiranti insegnanti, per quanto ad esempio non possiedono allo stato attuale una cattedra, oppure che non hanno ricevuto quelle necessarie ore (attraverso lo scorrimento delle graduatorie) per completare l’orario parziale, mi riferisco anche alle supplenza ad orario non intero, anche nei casi di attribuzione di supplenze con orario ridotto in conseguenza della costituzione di posti di lavoro a tempo parziale per il personale di ruolo e che quindi, necessitano di  integrare o quantomeno arricchire la propria retribuzione…

Ed infine darei dei contributi di merito a tutti quegli insegnati che – giudicati dagli studenti in maniera anonima – hanno evidenziato di aver dato durante l’anno scolastico il meglio di se, contribuendo ad elevare non soltanto il livello scolastico della classe, ma valorizzando eventuali talenti presenti…

Ed allora, rivolgendomi a tanti lettori che hanno criticato l’azione del ministro Valditara, certamente l’aumento ricevuto, che ricordo ha portato a ciascun insegnante un beneficio medio di circa 160 euro (permettetemi ma su questo punto vorrei aprire una parentesi e cioè che l’aumento mensile va visto a regime e cioè non bisogna considerare il singolo mese, ma la suddivisione delle cifre percepite durante l’anno…), non sarà certamente qualcosa di sbalorditivo, ma bisogna anche tenere conto del nuovo Contratto, ancora da stipulare, che potrebbe portare ad un aumento complessivo di quasi 300 euro in media in due anni…

Come dicevo sono sempre pochi… ma purtroppo questi aumenti vanno a tutti gli insegnanti e quindi, sia a quanti realmente meritano quell’incremento per tutti i sacrifici che quotidianamente vanno compiendo, ma ahimè… anche a quanti, loro colleghi, non fanno nulla per meritarli!!!

Già… forse è proprio questo il vero problema, ma come si sa nel nostro Paese, nessuno ne parla!!!  

La professione degli insegnanti è a rischio!!!


Studenti che feriscono i docenti con coltelli, ragazzi che picchiano a scuola i professori, altri che li aspettano fuori per vendicarsi del voto negativo ricevuto ed altri ancora che “stolkerano” quei loro insegnanti con telefonate, messaggi, foto e video postati su social…
A quanto sopra vanno aggiunti gli scontri tra “baby gang” o quelle azioni violente compiute dai “bulli” e dai loro succubi compagni, sempre disponibili ad assecondare gli squilibri di quel loro capo… con una serie di squallide azioni, prevalentemente compiute nei confronti dei più deboli o nei riguardi dei propri compagni disabili…

Ed allora viene da chiedersi: come mai succedono queste cose e perché proprio a scuola???
La risposta è semplice, in quanto andrebbe ricercata principalmente nell’ambiente familiare…
Condizioni disagiate, la mancanza di un capo famiglia, l’inadeguata o la debole personalità dei genitori il più delle volte disponibili ad assecondare i figli, un ambiente familiare che ha avuto ripercussioni giudiziarie, manipolazione dei figli da parte di un genitore per condizionarli negativamente verso l’altro, volontà di compiacere quest’ultimi, attirandoli verso se ed esaudendo ogni loro richiesta, abituali comportamenti accondiscendenti che fanno in modo di far sentire quei ragazzi, autorizzati a far ciò che vogliono…
Ecco, quanto sopra espresso, rappresenta soltanto una parte delle problematiche che in questo periodo vengono vissute dai nostri ragazzi, a cui  vanno sommate quelle legate alla propria adolescenza… 
La scuola diventa quindi per questi giovani… una seconda casa…
Trovano in quell’ambiente esterno quella sicurezza che manca loro nella propria dimora.
Già, la difficoltà di vivere in quella propria residenza si scontra con un ambiente, quello della scuola, nel quale trovano una propria identità, gli amici ed anche i loro primi amori… ricercando inoltre nei propri insegnanti -visti non più come precettori- bensì come amici adulti, con i quali affrontare i loro problemi esistenziali…
Docenti quindi… considerati non solo istitutori, bensì “psicoterapeuti” posti lì in quelle aule per svolgere una nuova funzione, quella sì di trasmettere le cognizioni di materia a quei loro discenti, ma soprattutto, comprenderne le vulnerabilità a cui essi sono costantemente soggetti… 
Ecco perché quando si accorgono di non essere da loro protetti, danno di matto ed anche un voto negativo (o una semplice nota), può rappresentare la scintilla per trasformare alcuni di questi ragazzi in soggetti violenti e purtroppo i loro insegnanti… vulnerabili!!!
Certo, non siamo per fortuna paragonabili ad altri paesi, dove lì… le violenze con armi e fucili d’assalto hanno provocato centinaia di vittime… Ma certamente il nostro sistema/scuola sta dimostrando tutto il proprio fallimento, in quanto impotente nel saper reagire con pugno a situazioni del genere!!!
Difatti, non è possibile delegare le difficoltà di questi ragazzi alla scuola e quindi ai suoi docenti!!!
Le problematiche di questi ragazzi, devono ritornare ad essere ricondotti alla famiglia o quantomeno ai loro genitori… i quali al limite, potranno richiedere il supporto di un psicologo… 
La scuola deve ritornare a fare ciò per cui era stata predisposta, portando avanti tutti quei ragazzi che hanno desiderio d’apprendere… e allontanando una volta e per tutte, coloro che usano quei luogo per manifestare il proprio disagio…
Non sono più tollerabili azioni di coercizioni nei confronti dei loro compagni, non è corretto pensare di utilizzare quei luoghi per spacciare o consumare stupefacenti o ancor peggio per minacciare i propri insegnanti, che dopo tanti anni di sacrifici e precariato, si ritrovano in quell’ambiente a dover subire impotenti le aggressioni di questi adolescenti…
E in tutto ciò dov’è il nostro Stato “buonista”??? Uno Stato che giustifica e tollera sempre chi aggredisce e non tutela gli altri… quelli che vivono nella scuola, per strada ed anche nelle proprie abitazioni!!!
Chi pagherà quindi per quanto subito da quella professoressa e non mi riferisco allo sfregio fisico, per quello purtroppo non ci potrà mai essere perdono… ma soprattutto chi ridarà giustizia a quella dignità calpestata nel pieno compimento del proprio dovere, sapendo che mentre provava a trasmettere la propria passione per la propria materia, si è ritrovata aggredita e tradita da quel proprio alunno e da un ambiente scolastico che l’ha lasciata sola!!!
Basta quindi sparare cazzate… si cerchi di riportare tutto a quel concetto di “BUONA SCUOLA“, a quella metodologia che un tempo il mondo intero c’invidiava e ci copiava…
E’ giunto il tempo che gli alunni insieme agli insegnati scendano in strada, affinché le loro richieste vengano accolte da questi nostri fragili governi… affinché la scuola ritorni ad essere nuovamente quel luogo sicuro, garante della sicurezza per tutti coloro che la frequentano, se non si vuole correre il rischio di vedere tra qualche giorno, riproposta l’ennesima violenza… questa volta però, con il rischio di dover assistere ad un epilogo tragico!!!

Italia… paese dei balocchi…

Come vogliamo definirlo questo nostro Paese… se non come il luogo immaginario descritto da Carlo Collodi nel trentesimo capitolo del romanzo Pinocchio…??? 

Quello era un paese dove non vi erano scuole, niente maestri, nessun libro… un paese dove non si studiava mai…, dove il giovedì non si faceva scuola ed ogni settimana ara composta di sei giovedì e di una domenica!!!
Diciamo che un po’ somiglia al nostro…
E’ vero da noi le scuole non mancano… sono però le stesse da 50 anni, certamente poco sicure, malridotte, difatti, quattro scuole su dieci hanno una manutenzione carente, oltre il 75% presenta lesioni strutturali ed, in un caso su tre, gli interventi strutturali non vengono effettuati, sono difatti circa 250 gli edifici scolastici monitorati in varie regioni che mancano di quelle necessarie manutenzione – molte altre non presenti in questo elenco – sono state riadattate alle nuove normative sulla sicurezza, emergenza, evacuazione…
La cosa assurda è che se scorriamo gli interventi svolti nel ns. paese, vediamo che proprio le regioni come la Sicilia, Campania e Calabria e cioè regioni con il più alto rischio sismico, sono quelle che hanno ricevuto il minor numero di finanziamenti nei piani scuole sicure, mentre quelle del Nord quelle del Nord hanno beneficiato in misura maggiore dei finanziamenti previsti…

Dalle indagini realizzate sono emerse che tra le problematiche più comuni ci sono: distacchi di intonaco, crolli di solai e controsoffitti, pavimenti dissestati, pareti imbrattate, e poi ancora mancano nel 20% delle scuole, scale di sicurezza, porte ignifughe, apertura antipanico…

Inoltre resta particolarmente difficile la situazione per gli studenti disabili, poiché in molti edifici disposti su più piani non dispongono di ascensori ed il più delle volte questi non funzionano e non parliamo delle barriere architettoniche presenti nel 30% delle classi… con aule che presentano banchi poco adatti ad uno studente con la sedia a rotelle…
Già tutto il contrario… si pensa soltanto ad abbellire l’aspetto esteriore  con piante e statue… e ci si dimentica di preoccuparci di risolvere problemi evidenti e ben più gravi… poi ovviamente quando succedono le disgrazie… si va alla ricerca dei colpevoli!!!
Siamo al paradosso o per meglio dire al solito teatrino all’Italiana… già perché se a quanto sopra aggiungiamo la vicenda degli insegnanti… tra coloro che da vent’anni sperano d’inserirsi definitivamente e quanti ancora precari non vedono neanche la luce della speranza…
Un quadro preoccupante che minaccia livelli di povertà o esclusione sociale, con una diminuzione di personale che opera nelle scuole a causa dei pochi alunni iscritti, in particolare in quelle scuole ad indirizzo classico e scientifico…, personale quest’ultimo che rischia di restare fuori non soltanto dalla scuola, ma soprattutto dal mercato del lavoro…
Infine vorrei spendere una parola per quanto sta avvenendo in questi giorni… con la ripresa delle lezioni e con l’acquisto dei nuovi libri…
Ecco a proposito di libri, dover assistere a come le case editrici, tentino di riadattare i libri, modificando i codici a barre all’esterno e lasciando inalterato il contenuto all’interno mi sa di veramente scandaloso…
Non si vuole dare l’opportunità dello scambio o della vendita tra compagni e/o anche tra stessi familiari, per cui una famiglia è costretta a dover acquistare a volte gli stessi libri anche due volte…

Queste case editrici (furbescamente) adoperano tutti gli stratagemmi perché l’usato non abbia ad esistere…, già a volte cambiano soltanto la copertina, altre volte aggiungono la parte relativa agli esercizi con atri quesiti diversi, in alcuni casi sono presenti cd-rom ( che non verranno mai utilizzati dagli alunni ) diversi da quelli proposti negli anni precedenti…l’importante che alla fine i libri acquistati siano sempre quelli nuovi…
Nell’era tecnologica, dove tra i ragazzi chiunque possiede un tablet, le scuole invece di consegnare in digitale i libri sui quali studiare, continua ad offrire libri cartacei che il più delle volte ahimè… non vengono neanche utilizzati…..   

ESEC: Ente Scuola Edile di Catania

E’ insolito trovare nel mio Blog qualcosa di cui io scriva favorevolmente ed è ancor più inusuale che utilizzi un mio post per segnalare qualcosa che correttamente nella nostra città funzioni…
Ciò è dovuto principalmente a due fattori: innanzitutto, perché è veramente difficile poter individuare quelle eccellenze che si contraddistinguono nel ns. territorio e secondo perché onestamente scrivendone, non si vuole apparire agli occhi dei propri amici lettori… come si dice da noi… un po’ paraculo!!!
L’atteggiamento di cui sopra però, contrasta completamente con il vero motivo che porta il volermi esporre a valutazioni, obbiettive e positive, poiché non nascondono al suo interno – come potrebbe sembrare a parer di qualcuno abituato, a celate adulazioni, che comunque non mi appartengono – e che, per essere manifestate, hanno bisogno di un particolare “modus operandi”, che prende il nome di opportunismo e cioè di colui che possa agire per un proprio tornaconto…
Ma qui, viene a mancare il cosiddetto movente individuato esattamente nella misura in cui, un’individuo potrebbe ottenere un possibile beneficio, profitto o vantaggio, ma che nel caso specifico… è proprio ciò che manca, mentre di fatto, restano immutati – per come riportavo sopra – i reali motivi per i quali desideravo parlarne.
Fatte quindi le dovute precisazioni, desideravo porre l’attenzione su un comparto, quello delle costruzioni, che rappresenta lo stesso nel quale opero dal lontano 1990 e che da 1996 ho anche rappresentato in qualità di R.S.P.P. ( Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ).
Ed è proprio su questo elemento di criticità, in tema di salute e sicurezza, che si riflette la problematica della garanzia di quei livelli minimi di prevenzione e protezione a tutela dei lavoratori, malgrado la considerevole legislazione e il livello di innovazione tecnologica. che però si è visto, da solo non basta a contribuire alla riduzione del fenomeno infortunistico, che riveste un ruolo fondamentale di centralità, rappresentando lo strumento essenziale di tutela per imprenditori e lavoratori. 
In particolare, proprio le recenti novità normative in tema di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, hanno affidato ai Comitati Paritetici un ruolo strategico attorno al quale si è incentrata la propria missione e cioè quella di poter mettere in atto le politiche per svolgere al meglio i compiti affidati dal legislatore in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, tra cui: l’Informazione, la Formazione, l’Addestramento, la Consulenza, l’Assistenza ed il Sostegno alle imprese. 
Permettere quindi ai propri dipendenti – sia che essi sono lavoratori o dirigenti – di frequentare i corsi di formazione offerti dall’ESEC ( vorrei precisare “Gratuiti” a tutte le Imprese – ovviamente in regola con i pagamenti della Cassa Edile ), permette ai propri collaboratori, addetti nel settore delle costruzioni, una crescita individuale, al fine di acquisire e perfezionare oltre che le proprie capacità professionali, anche migliorare il proprio rendimento produttivo con l’individuazione durante il loro compito, di eventuali rischi, passaggio fondamentale nel processo di crescita e tutela, della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Obbligo questo che non deve essere visto soltanto come qualcosa da cui sfuggire o da demandare in capo al solo “sventurato” Datore di lavoro, ma che deve divenire, obbiettivo prioritario nel sistema della prevenzione, dove le collaborazioni di tutti devono essere privilegiate rispetto alle azioni individuali e dove la bilateralità rappresenta la cerniera fondamentale nelle problematiche della gestione della sicurezza nei cantieri.  . 
Le Imprese hanno l’obbligo – non solo legislativo – di utilizzare questo Ente di Formazione, ma principalmente “morale” di mettere in pratica il livello di preparazione e conoscenza nel campo della sicurezza dei propri dipendenti, con particolare attenzione a quanti assegnati – al Controllo ( vedasi Dirigenti e/o Preposti ) – alle Emergenze ( Primo Soccorso, Antincendio, Evacuazione ) – alla Sicurezza ( R.S.P.P. – R.L.S. ) – per proseguire verso quelle abilitazioni necessarie sia per il montaggio di apprestamenti ( ponteggi, trabattelli, ecc… ) che per l’utilizzo di mezzi d’opera ( escavatori, gru, ecc.. ), ottenendo così quella necessaria conoscenza, sul reale livello dei propri collaboratori..  
L’ESEC nello svolgere le proprie lezioni con docenti preparati ( ne evidenzio solo alcuni, Ing.ri: Vinci, Maci, Manoli e mi scuso per quanti non sono in elenco… ), oltre che disporre dei propri laboratori, si avvale di un’ampio campo scuola, dove ogni lavoratore può mettere in pratica le indicazioni ricevute dai docenti e verificare così il livello di apprendimento raggiunto, dai propri iscritti, con l’obbiettivo costante di una continua crescita professionale ed un progressivo perfezionamento delle risorse umane nel settore delle costruzioni.
Le proposte e le iniziative proposte dal Direttore ( Giacomo Giuliano ) con l’ausilio dei collaboratori di segreteria e tecnici ( D’Antona – Di Stefano – Giangreco ) tengono conto sia delle continue modifiche e/o aggiornamenti legislativi o quando si presentino modifiche al processo produttivo significative ai fini della sicurezza e salute dei lavoratori – in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione o della protezione, perché il principale obiettivo non è rappresentato nell’aver espletato quelle documentazioni cartacee necessarie ( evitando così possibili sanzioni amministrative), ma divenire strumento di promozione della “Cultura della Sicurezza” sia in tema di Prevenzione Infortuni, che di Igiene e Ambienti di lavoro.
Inoltre, l’attività dell’Ente Scuola di Catania, non è solo rappresentata dalle iniziative di informazione sulla sicurezza rivolte ai Datori di Lavoro, Lavoratori, Preposti, Dirigenti e Figure della sicurezza, ma anche nelle attività di assistenza in cantiere mediante sopralluoghi tecnici, effettuati su iniziativa propria, richiesti dalle imprese o programmati e coordinati con altri Enti, Istituti e Organismi operanti nel territorio.
In particolare, perseguendo il miglioramento della gestione dei cantieri, essa promuove l’informazione e la formazione dei lavoratori, raccoglie, interpreta e divulga informazioni utili al settore, partecipa ad iniziative di ricerca, informazione e formazione in collaborazione con gli organismi di assistenza e di vigilanza, è parte attiva nei confronti di tutte le iniziative concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro a livello provinciale, regionale, nazionale ed europeo ed infine partecipa al Tavolo Provinciale di Coordinamento, collaborando attivamente con Enti, Istituti e Organismi previsti dalle norme in materia di salute e sicurezza.
Come riportava Nelson Mandela: l’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo! 

Non si finisce mai di imparare…

E’ la chiamavano FORMAZIONE, ma con quale coraggio poi…

Erano soltanto delle associazioni ( a delinquere… ) create ad hoc, per realizzare ingiustamente profitti attraverso la indebita appropriazione dei finanziamenti erogati dalla pubblica amministrazione…
Finanziamenti che avevano quale unico scopo, se non quello di foraggiare un sistema trasversale, utilizzato poi da Partiti, politici, dipendenti pubblici ed Amministratori di società compiacenti, che sotto il nome della formazione, hanno unicamente realizzato truffe e frodi fiscali!!!
Sono circa 60 milioni quelli ricevuti negli anni 2005/2010 da questi cosiddetti “enti di formazione professionale” per la realizzazione di 112 corsi di formazione ( cioè una media di 535.000 Euro a corso!!!), neanche se avessimo mandato tutti questi partecipanti a studiare alle Università di Oxford e/o Cambridge, avremmo speso così tanti soldi…, un vero ladrocinio!!!
Tra questi ovviamente, ci sono anche i contributi erogati dall’Europa ( tanto per fare sempre la nostra bella figura…) ed ora ovviamente ci sarà richiesto di restituirli, sicuramente con l’aggiunta di penali!!!
Ciò che colpisce, sono anche i nomi che a queste associazioni avevano dato…, dotati di particolari attenzione alle attività Psicologiche e Sociologiche, alla Famiglia, agli Emigrati, al Volontariato, all’Istruzione e alla cultura, ai Servizi, ecc…, nomi che dovevano rappresentare, nobiltà d’animo, onestà e giustizia, uguaglianza e fraternità…, si…, peccato che qui la sola nobiltà che si riconosca è l’alterigia e l’arroganza!!!
Infatti questi soggetti rubando, si son permessi di condurre vite agiate e nel lusso ( per se e per i propri cari), a scapito ovviamente e come sempre della comunità!!!
Ostentazioni manifestate in maniera altezzosa, che dopotutto servivano esclusivamente a nascondere quella pochezza, ignoranza e asineria, che costoro hanno creduto di poter superare attraverso la presunzione del voler “apparire”, ma che hanno soltanto accentuato i limiti delle loro mediocri persone e mostrato noi, le loro grandi lacune…    

Le attività investigative hanno visto coinvolti numerosi indagati, ai quali sono stati contestati i reati di peculato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, falso e frode fiscale.

Le indagini eseguite dai Pubblici Ministeri Gennaro e La Rosa e coordinati dal Procuratore Capo Salvi e dal dal GIP Pezzino, hanno permesso di far emergere un sistema collaudato, che era improntato nel realizzare soltanto frodi finanziarie… attraverso società parallele che, legate a vincolo di parentela, intenzionalmente costituite, documentavano spese totalmente false!!! 
Tutto era falso, dai corsi che non esistevano, dai partecipanti che neanche sapevano di essere iscritti, dai docenti che si prestavano (quasi sempre raccomandati o figli di qualche professore emerito), senza averne alcuna capacità, ma essendo in possesso di un titolo didattico, erano stati “selezionati” ( per modo di dire…) per  insegnare quelle materie scelte per il corso ( e di cui non avevano conoscenza… ), ma che tanto loro… non avrebbero mai dovuto esporre!!!
Certamente per realizzare quanto sopra, si ha avuto l’appoggio di funzionari che, dall’interno del palazzo della Regione Sicilia, hanno permesso che questo sistema defluisse senza alcuna interferenza…, sicuramente in cambio di qualche favore personale!!!
Ora come sempre, partite le indagini, scattano le custodie cautelari e gli arresti domiciliari… e quanti ora coinvolti nel malaffare, si ritroveranno a dover riflettere, se quanto compiuto, valesse realmente la pena di essere fatto…
Sembrerà strano ma proprio ciò che non si riesce a far capire è proprio la FORMAZIONE!!!

Cioè quell’insegnamento che non si apprende studiando sui libri e che nessuna pergamena potrà mai riconoscere, ma che sin da bambini dovrebbe essere trasmesso dai genitori ai propri figli e cioè quel semplice principio chiamato onestà…
Una formazione che si basa su pochi concetti elementari, per i quali una persona sceglie di obbedire ai  valori di correttezza e sincerità, anche e soprattutto, se condizionato da difficoltà personali ed economiche…
Comportarsi sempre correttamente e lealmente… seguendo un proprio codice etico, che non sia soltanto teorico, ma che rappresenterà quell’unica qualità di cui poi alla fine tutti si ricorderanno…
La giusta adozione di valori morali che, se praticati, permetteranno sempre di contraddistinguerci da coloro che invece, saranno conosciuti e ricordati, come ladri!!!

Concorso a cattedre…

Oggi 17 Dicembre inizia per circa 320.000 insegnanti, la speranza di poter divenire insegnanti di ruolo…
Un posto ogni 28 professori, per poco più di 11.500 cattedre da assegnarsi, attraverso prove pre-selettive, che prevedono test dove si dovrà rispondere a 50 domande, su una banca dati di 3.500…
Ovviamente quanto sopra ha destato molti dubbi e perplessità, innanzitutto per aver anticipatamente già fornito le risposte, dando così a tutti la possibilità di prepararsi quasi fosse un quiz per l’esame della patente…       
Ma non solo, appena sapute le domande comprensive delle risposte, sono usciti in circolazione dei software che permettevano di prepararsi ai test, fornendo immediatamente i risultati dei test effettuati e correggendo da subito le risposte date…
Non dimentichiamoci che sono sufficienti per passare la selezione, 35 domande sulle 50 e conoscendo a monte le domande e le risposte, possiamo dire che anche le mie figlie, che possiedono una memoria visiva formidabile, riuscirebbero a passare semplicemente il test… 
Ovviamente le regole di questo concorso contrastano quanto richiesto dalla Direttiva Europea, ma come sappiamo da noi le regole esistono proprio, per essere violate… ed ancora questo concorso non tiene conto di tutti quegli insegnanti precari, che da anni si trovano in lista d’attesa… una attesa che non arriverà purtroppo mai!!! 
Quindi perché invece di pensare d’inserire coloro che erano in graduatoria si è pensato a realizzare un concorso…???, semplice per poter favorire i figli dei soliti amici appartenenti alla casta, che essendo da poco laureati, non sarebbero riusciti con questo stato di cose, ad entrare definitivamente nel sistema scuola se non prima di trent’anni…
Ed allora ecco escogitato il concorso… , la trovata è veramente geniale…, con un colpo di spugna si gettano via, anni di precariato, mentre si regolarizzano docenti che non possiedono neanche l’abilitazione all’insegnamento… 
La scuola ormai in questo ventennio, ha toccato il fondo e si è giunti ad un punto di non ritorno, dove i docenti non trovano più quel fervore, quella creatività e quella ispirazione che da sempre ha caratterizzato la  conduzione a compiere una professione, che è stata sempre considerata, non un semplice lavoro,  ma un atto nobile e d’amore verso gli altri, trasmissione di conoscenza, crescita dell’individuo…
Nel contempo gli alunni, trovando questa confusione e disorganizzazione, aule costituite da 30-40 ragazzi, programmi che per essere realizzati, scorrono in maniera talmente celere, che non possono essere minimamente approfonditi ed è cosi che alla fine i nostri ragazzi, risultano sempre più impreparati…
Comunque, alla fine il concorso è partito…, e posso dire sin d’ora, che mi aspetto di dover sentire nei prossimi giorni, che qualcosa non sia andato per il verso giusto, che i computer abbiano dato risultati discordanti, che qualcosa abbia condizionato le risposte, che qualcuno abbia saputo approfittare del sistema per violarlo…, ma soprattutto se i soliti raccomandati predisposti a vincerlo questo concorso, dovessero non farcela, ecco che allora si troverà il modo alla fine di doverlo ripetere… senza dimenticare che comunque, si potrà sempre fare ricorso…