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Dimissioni in massa: giustizia alle porte?

In questi ultimi mesi, un’ondata di dimissioni ha colpito figure di spicco delle nostre istituzioni: politici, dirigenti di assessorati, enti pubblici e uffici statali sembrano abbandonare i propri incarichi in modo quasi sincronizzato. Cosa sta succedendo?

C’è chi vede in queste dimissioni un segnale di cambiamento, un’epurazione silenziosa dettata da indagini giudiziarie, inchieste giornalistiche o pressioni esterne. Altri parlano di un semplice ricambio generazionale o di scelte personali. Ma è possibile che dietro queste uscite si nasconda qualcosa di più profondo?

Si fa strada l’ipotesi che qualcuno o qualcosa stia portando alla luce notizie compromettenti, scheletri nell’armadio che spingono queste figure a farsi da parte prima di essere travolte da scandali. 

In un’epoca in cui l’informazione viaggia alla velocità della luce e la trasparenza è diventata un’esigenza irrinunciabile, è difficile nascondere verità scomode.

Ma queste dimissioni rappresentano davvero un passo verso la giustizia o sono solo l’ennesimo tentativo di evitare il peggio, lasciando intatti i meccanismi di potere che hanno permesso certi comportamenti?

Una cosa è certa: il cittadino osserva, aspetta e pretende risposte. Perché ogni dimissione non è solo un addio, ma un’opportunità per riflettere su come vogliamo che siano gestiti i nostri interessi e su chi merita davvero di rappresentarci.

E tu, cosa ne pensi? Credi che sia solo coincidenza o che ci sia qualcosa di più sotto la superficie?

La crisi del "Merito" nel Sistema Pubblico Italiano: Cause e Conseguenze"

Negli ultimi trent’anni, il sistema pubblico italiano – politico, amministrativo e giudiziario – ha mostrato segni di stagnazione, una paralisi che sembra derivare da scelte sbagliate e dall’emergere di un sistema di favoritismi a scapito del merito. 

Questa pratica non solo ha compromesso l’efficacia e l’integrità delle istituzioni, ma ha anche allontanato il Paese da una crescita basata su competenza, trasparenza e responsabilità. 

Al cuore di questo malessere c’è il fenomeno della “casta“: una rete clientelare e immobile di raccomandati, impreparati, spesso incompetenti e, in alcuni casi, persino collusi o corruttibili.

Difatti, in molte aree del sistema pubblico, il principio del merito ha ceduto il passo a una rete di favoritismi, in cui le promozioni e le assegnazioni di incarichi di responsabilità dipendono più da relazioni personali o politiche che da competenze reali. 

Il cosiddetto “sistema di consiglio” ha favorito, nel tempo, una struttura che accoglie individui meno capaci o, nel peggiore dei casi, manipolabili, creando una distorsione che demotiva i talenti e le persone qualificate. Ciò, in ultima analisi, si traduce in una perdita di competitività del settore pubblico rispetto ai sistemi stranieri, dove il merito resta una colonna portante.

Ritengo infatti che l’assenza di meritocrazia non solo limita le capacità di crescita e innovazione del sistema, ma apre anche la porta a forme di corruzione, infatti, l’incapacità di regolamentare in modo efficace e il clientelismo, creano di fatto un terreno fertile per comportamenti devianti e abusi di potere. 

Tanto è vero che la criminalità organizzata, attratta da questi handicap, prova costantemente a inserirsi nelle crepe lasciate dalle istituzioni, attraverso la corruzione di funzionari “compromessi” e favorendo così un sistema di sudditanza per ottenere protezione e vantaggi economici. 

E’ così che questa rete negli anni è riuscita a trasformare le istituzioni in strumenti al servizio di interessi illeciti, danneggiando non solo l’efficienza del sistema stesso, ma anche la fiducia dei cittadini.

Comprenderete quindi quale implicazioni abbiano avuto l’impoverimento delle nostre Istituzioni e soprattutto quali conseguenze sociali abbia con il tempo provocato… 

Difatti, la selezione basata su favoritismi a discapito del merito genera un ulteriore effetto negativo: l’esclusione delle persone più preparate, che scelgono di emigrare o di cercare opportunità fuori dall’ambito pubblico. 

Ciò come abbiamo osservato ha determinato una vera e propria “fuga di cervelli” dal sistema pubblico, impoverendolo di competenze e impedendo il ricambio generazionale. Le istituzioni si ritrovano, così, sempre meno attrezzate ad affrontare le sfide moderne, come la digitalizzazione, la lotta alla criminalità organizzata e le riforme sociali.

Tuttavia, la strada verso un cambiamento positivo c’è anche se richiede innanzitutto un rinnovamento culturale, dove il merito, la competenza e la trasparenza tornino a essere i criteri principali nelle nomine e nelle promozioni all’interno del sistema pubblico. 

La creazione di organi di controllo indipendenti, la protezione dei whistleblower e la digitalizzazione dei processi amministrativi potrebbero inoltre aumentare la trasparenza, riducendo gli spazi per abusi e favori. È indispensabile, inoltre, favorire politiche che incoraggino i talenti e i giovani qualificati a lavorare nel settore pubblico, offrendo loro percorsi di crescita e responsabilità effettiva.

Infine, penso che il nostro Paese sia di fronte ad una sfida decisiva: trasformare il sistema pubblico in un ambiente competitivo e meritocratico, che possa valorizzare le migliori risorse e restituire fiducia ai cittadini. 

Questo cambiamento, però, non può essere solo normativo o tecnico, ma deve investire l’intero sistema di valori che governa il nostro Paese. 

Un futuro migliore richiede istituzioni forti, trasparenti e impermeabili alle pressioni di lobby e criminalità organizzata. 

Ecco eprché la rinascita del merito e della competenza, è non solo auspicabile, ma fondamentale per il progresso di questa nostra società!!!

ANAS: nuova inchiesta per corruzione…

L’ennesima inchiesta giudiziaria…

Questa volta la Guardia di Finanza di Milano ha diretto le proprie indagini nei confronti dell’Anas, .nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta diretta dai pubblici ministeri di Milano Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri.

Sono state infatti perquisite le sedi Anas di Roma, Torino e Milano e sono 9 le persone attualmente indagate e 3 società.

Gli uomini del Nucleo di polizia economico finanziario della Guardia di Finanza di Milano, coordinati dalla Procura, stanno indagando su una serie di appalti della società del Gruppo FS che gestisce la rete infrastrutturale stradale d’Italia. 

Dall’inchiesta sembra emergere  una presunta tangente da quasi 846.000 euro oltre ad altre “utilità”, come un’auto ed un appartamento.

Sono questi i primi dettagli della una nuova indagine della Procura milanese che sta evidenziando un presunto giro di mazzette sui lavori di manutenzione della rete stradale italiana, in particolare di Lombardia e Veneto, e che coinvolge funzionari ed ex funzionari Anas.

Qualcuno di voi è rimasto sorpreso??? Non certo il sottoscritto…

Ecco… questo è quanto vali!!!

Quando si parla di corruzione è sempre importante specificare di quale corruzione si stia parlando…

Già… perché fondamentale capire qual è lo scopo nel commettere quel reato di corruzione e soprattutto chi opera quell’azione corruttiva e con quale fine…

E difatti dobbiamo distinguere i due gruppi d’individui che partecipano a quell’illecito…

Da una parte vi è un gruppo ben organizzato che fa in modo che quelle particolari richieste vengano portate a compimento e quindi tutto il gruppo si adopera affinchè si raggiunga lo scopo richiesto e poi ciascuno di essi può fare affidamento al “cerchio” per qualsivoglia successiva esigenza personale/familiare dividendo – in una prima fase – tutti i vantaggi economici derivati da quel diretto interessamento…

Viceversa e in dissenso a quella “compagnia” c’è chi preferisce operare in maniera individuale e in questo caso dobbiamo distinguere due percorsi…

Il primo nel quale al soggetto viene richiesto un particolare sostegno, ad esempio affinché quella particolare pratica vada in porto e quindi, come ringraziamento, si ottiene da parte di quel corruttore un profitto, solitamente economico     

Il secondo caso è quanto è il soggetto ad offrirsi e quindi a formulare le richieste (diventando egli stesso stesso corruttore); in questo caso parliamo di concussione e ciò come ben sappiamo costituisce (a differenza del punto sopra) un grave reato penale!!!

Ovviamente è evidente a tutti come in ciascun caso sopra riportato, gli interessi primari di quei “disonesti” soggetti – perché ricordiamo che è di questo di feccia di persone che stiamo parlando – vengano prima di qualsivoglia principio o etica!!!

Certo è strano osservare quest’alto livello di diffusione della corruzione e difatti, nel voler esprimere un pensiero, ritengo che la corruzione chiami in sé quel mancato insegnamento culturale, certamente familiare prima ancora che didattico, sì… di quel agire umano che non tiene conto di alcuna etica e ancor meno dei valori che dovrebbero rappresentare un punto essenziale della vita di ciascuno, in particolare quando trattasi di rapporti sociali.

Ciò che voglio dire è che la sfera morale con cui si è cresciuti rappresenta il punto nodale della capacità dell’esser umano di resistere alle tentazioni delle dinamiche corruttive, in particolare quando quest’ultime entrano in gioco!!!

Non si tratta quindi di esser cresciuti in un contesto socioeconomico degradato e quindi da adulti si è più portati a far convergere i propri interessi con quelle personali esigenze clientelari, no… solitamente la categoria dei corrotti è costituita da individui cresciuti in un livello di benessere, ma dove da sempre, i fenomeni corruttivi e di interesse personale, si evidenziano in maniera palese e dove solitamente la funzione pubblica era posta in vendita per favorire gli interessi privati!!!

Già… un vero e propri abuso di potere, un Dna infetto che si trasmette da padre in figlio e che negli anni a distorto nel Paese tutti i processi organizzativi, in particolare quelli della pubblica amministrazione, attraverso un sistema tentacolare che s’infiltra con tutte le sue articolazioni nella nomina dei ruoli, negli omessi controlli e in tutte quelle mancate verifiche sui processi di dinamica corruttiva…

Di una cosa negli anni mi sono convinto e cioè che non è il sistema a dover essere corrotto, quest’ultimo infatti (se vi fosse semplicemente la volontà da parte dei nostri governi nazionali) con alcune modifiche potrebbe correggersi; no… sono le persone che interagiscono all’interno del sistema sociale che viceversa dovrebbero esser moralmente convertiti, ma comprenderete bene quanto ciò sia impossibile, sì… poiché essi sono da sempre “corrotti”, già… sin dentro l’animo!!!.  

Ma se chi deve controllare non controlla e viceversa si rende colluso con le imprese escutrici di quegli appalti…

Già… se il più delle volte accade quanto riportato nel mio titolo d’apertura, come si pensa di voler andare avanti???
Ho letto stamani un post sulla messa in sicurezza di un tratto autostradale – la cui esecuzione dei lavori ha impiegato ben nove anni per essere ripristinata – ed ora “stranamente”, sì… al primo temporale, ha evidenziato tutti i propri difetti, essendosi allagata in entrambe le corsie di marcia… 
L’articolo si riferiva ad un tratto autostradale già interessato nel 2015 da una frana che provocò il distacco di materiale dalla collina sovrastante…
Un altro post del 12 Luglio c.a. – riportato su “La sicilia” dichiarava: «Oggi – commenta Aricò – assistiamo al completamento dei lavori che garantiscono le necessarie condizioni di sicurezza in uno dei punti nevralgici della viabilità regionale, interrotta da diversi anni. Grazie ai fondi del Patto per lo sviluppo della Regione Siciliana siamo stati anche in grado, attraverso il Consorzio per le autostrade siciliane, di avviare sulla A18 una serie di interventi di messa in sicurezza che, in questi ultimi giorni, dopo tanti anni di disagi consentono di riportare il traffico alla normalità».
Come sempre però le parole non corrispondono ai fatti e ahimè quel tratto autostradale, ma potremmo fare un elenco di tutti i problemi attualmente presenti nell’isola, risulta nuovamente compromesso e noi automobilisti come solitamente accade, dobbiamo subirne le conseguenze!!!
Ed allora ritornando al mio titolo d’apertura: bisogna prendere provvedimenti nei confronti di tutti quegli incaricati (ufficialmente) ai controlli e nel caso in cui i lavori da essi seguiti dovessero risultare successivamente difformi o quantomeno non in regole rispetto a quanto era stato riportato nel Capitolato speciale e nei progetti di esecuzione, beh… verificato quantro sopra, bisognerà immediatamente intervenire, sì… allontanando – una volta e per tutte – quegli infedeli” professionisti e denunciando presso le autorità giudiziarie l’accaduto affinché si possa intervenire con provvedimenti (personali e/o familiari) di sequestro e quindi confisca dei beni.

Pensare d’altronde di continuare così è impossibile, anche perché – come ripeto spesso – la maggior parte di quei “collusi” professionisti, dirigenti e politici, prova a convicerci di volere quel cambiamento, peccato però che poi nei fatti essi si comportano come quei gattopardiani: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”!!!
 
Già… il loro motto è: “tutto deve cambiare affinchè tutto resti come prima“; nel frattempo gli appalti vengono per l’ennesima volta ripristini, già…a nostre spese!!!

I controlli in Sicilia vengono compiutì a chi è in regola, viceversa chi non lo è, continua tranquillamente a operare nella totale illegalità!!!

E si… perché da quegli uffici istituzionali attendono sempre che ci sia qualcuno che si presenti a denunciare, altrimenti loro – da quelle comode sedie ben rfrigerate – non si muovono minimamente!!!

Mi dispiace, ma le cose vanno dette per come sono, senza alcuna ipocrisia, perché so bene come in questa regione, in particolare nel territorio della mia provincia che meglio di altri conosco alla perfezione, i controlli vengono svolti in modo saltuario e il più delle volte perché richiesti da coloro che pagano, sì… proprio da  quei “prenditori” (poichè certamente “imprenditori” non possono esser definiti, in quanto molti di essi sono eguali alla foto pubblicata…) che mensilmente alimentano la criminalità organizzata affinchè non si abbia – in quel loro settore – una leale concorrenza!!!

Ed allora ecco una serie di soggetti “venduti” che si offrono per quelle occasioni, già…non per svolgere il proprio incarico in maniera professionale e soprattutto leale, no… per offrirsi personalmente a compiere quei controlli dove non servono, dove si ha già una presenza di legalità e trasparenza, una sede di lavoro che prova a restare slegata da coercizioni e/o prevaricazioni, dove si preferisce subire per non piegarsi, e via discorrendo…

Eppure, quei dirigenti, quei funzionari, quegli uomini delle istituzioni ed anche ahimè alcuni uomini delle forze dell’ordine, cosa fanno, vanno lì – sì… dove “gentilmente” richiesto… per  controllare, mentre viceversa, dove dovrebbero esser indirizzare quelle (corrette) ispezioni, ecco che “inspiegabilmente” proprio questi soggetti si girano dall’altro lato e non vedono ( o dovre dire non vogliono vedere, già… siamo in presenza dell’elefante nella stanza…) quanto evidente a chiunque, sì… anche a noi cittadini!!!

Ma se provate a chiedete loro, beh… risponderanno sempre nella stessa maniera: ah… ma non sapevamo, nessuno ci aveva informato, ma perché non ci avete avvisato prima???

Ma per favore, anche i muli che passano da quell’area sanno cosa sta accadendo e questi soggetti, incaricati pubblici (in quanto da noi tutti retribuiti) dello Stato, dicono di non sapere…

La verità è che pensano di prendere per il culo, già…dimenticano quanto semplice possa esser sputtanare ciascuno di loro; già… lo si può fare innanzitutto pubblicamente, denunciandone il loro nome e cognome, la funzione e l’incarico che avrebbe dovuto svolgere all’interno di quel settore, il tutto accompagnato con un video su “Tik Tok“, seguito ovviamente da un esposto in Procura e chissà, anche a qualche associazione di legalità!!!

Perchè soltanto così si può levare questo letamaio dalla nostra terra, perchè i primi che debbono esser colpiti non sono i soliti criminali o i cosiddetti mafiosi, no… viceversa sono quei soggetti collusi – infidi e schifosi – che debbono essere evidenziati, in quanto mensilmente foraggiati da questi ultimi!!!

E’ dire che si sa tutto, ci sono le intercettazioni che dimostrano quanto sopra, eppure non si è in grado di eliminare questo marciume che fa sì che le imprese illegali operino attraverso una procedra di “white list” ridicola, viceversa, chi fa di tutto per seguire correttamente i principi di legalità, si ritrova incredibilmente “uomini dello stato” (con la “u” e la “s” minuscola – per come d’altronde sono loro come individui….) che fanno di tutto per provare ad ostacolarli!!!

Ecco perché mi permetto di consigliare alcuni di quei Responsabili e/o Dirigernti (ancora leali) di darsi una mossa, poiché a breve alcuni nomi di quei loro sottoposti  – per come mi è stato anticipato dai miei lettori – potrebbero finire a giorni sulle pagine di “Tik Tok“, con ripercussioni certamente negative nei confronti di quegli uffici da loro diretti che riceverebbeo giudizi da parte dell’opinione pubblica non certo degni di nota!!!

Ecco come aggirare le interdittive antimafia…

Lo scorso anno nel mese di luglio avevo scritto un post intitolato “Il Ponte sullo stretto??? Sì… serve ad unire gli interessi di cosa nostra con quelli della ‘ndrangheta!!!” vedasi link: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/07/il-ponte-sullo-stretto-si-serve-ad.html

Ed ora che si dovrebbe dare il via ai lavori per la realizzazione dell’attraversamento stabile tra Sicilia e Calabria, ecco che improvvisamente leggo di una nuova inchiesta giudiziaria che conferma quanto da sempre indicato dal sottoscritto, mi riferisco ai controlli compiuti per le interdittive antimafia e a quelle procedure richieste dalle Prefetture indicate come “White-list”.

Sono anni che ne parlo, d’altronde basti leggersi alcuni miei post:

– 3 ottobre 2014: White & Black List…

– 4 dicembre 2015: Prevenire, proteggere e punire!!!

– 22 novembre 2019: White list??? Sì… “white”, ma solo sulla carta!!!

– 7 agosto 2020: White list: Ricordo male o tra i settori a rischio d’infiltrazioni mafiose vi è anche il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti???

– 30 settembre 2020: Qualcosa in quella White list non funziona: già… se sei certificato, devi dimostrare ogni anno la tua idoneità, mentre se si è in attesa, no!!!

– 1 ottobre 2020: Nuove direttive per quei settori a rischio infiltrazioni mafiosa…

– 2 dicembre 2021: Già… la chiamano “informazione antimafia interdittiva”!!!

– 22 maggio 2022: L’ombra della guardiania: un mondo sommerso che sopravvive grazie ad un inefficace controllo istituzionale!

– 14 marzo 2024: La Sicilia, seconda per provvedimenti interdittivi!!!

– 16 giugno 2024: Infiltrazioni mafiose e imprenditoria, camminano a doppio binario!!!

– 16 ottobre 2020: Già… sembra incredibile, eppure il malaffare si rivela proprio in quei settori che si pensano essere regolari!!!

Mafia, fondi del PNRR, professionisti vari tra cui, ingegneri, architetti, geologi, tecnici, ed ancora, avvocati, commercialisti, ma anche dipendenti pubblici “infedeli”, tra cui dirigenti, funzionari ed anche politici, fanno parte di quel pacchietto necessario affinchè l’illegalità possa trionfare …

Come ripeto spesso: insegui il denaro e trovi il malaffare!!!

Ho letto stamani un articolo pubblicato su una pagina web siciliana che descriveva in maniera perfetta le modalità su come aggirare quelle interdittive antimafia e soprattutto la facilità con cui certi noti “General Contractor” hanno permesso –attraverso quei loro incaricati alla verifica dei protocolli di legalità– l’ingresso nei propri appalti ad imprese e fornitori certamente discutibili…

Qualcuno potrebbe chiedersi quali siano le motivazioni che determinano – nella maggior parte dei casi – il voler inserire all’interno di quegli appalti un così “ambiguo” assortimento d’imprese: beh… il sottoscritto se interpellato potrebbe mettere per iscritto un  elenco con tutta una serie di ragioni… ma d’altronde posso aggiungere in questa sede che c’è stato un tempo che chi di dovere è stato informato, mi riferisco ai cosiddetti CEO (Chief Executive Officer) di talune Holding, e difatti, molto dopo quella presa d’atto è stato attenzionato: sì… per riportare all’interno di quelle sue affiliate e non solo, le previste procedure di “legalità”, ma anche di sicurezza, qualità e ambiente!!!

In attesa di veder premiata la legalità…

Sì… verrà il giorno in cui potrò non dover leggere notizie su corruzione, peculato, concussione, malversazione, abuso d’ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, istigazione alla corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, e via discorrendo…

Ormai non si contano più i dirigenti, funzionari e i dipendenti pubblici che operando all’interno di quegli Enti condizionano oppure favoriscono  individui ritenuti vicino ad ambienti di “cosa nostra”, sì… quella nota associazione criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, usura, truffa, prostituzione, riciclaggio e ricettazione.

Ecco perché ormai non mi sosprendo di leggere quanto compiuto dalla Direzione Investigativa Antimafia e dei provvedimenti di esecuzione di confisca di beni emessi dai Tribunali dell’isola, nei confronti di quei soggetti infedeli…

Tra l’altro leggevo in queste ore come si sia giunti a quei provvedimenti interdittivi grazie alla verifica dei tenori di vita sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati, che si sono – come più volte riportato dal sottoscritto parlando di “sperequazione finanziaria” – incentivati durante il periodo pandemico “Covid19” e che ha visto ahimè molti imprendori svendere le proprie attività per non finire – a causa dei debiti – sotto il mirino della criminalità e quindi dell’usura…

Scriveva Falcone: “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”.

Sì concordo con quel giudice…, ma nell’attesa che tutto questo marciume finisca, il sottoscritto – stanco da queste continue battaglie – ha deciso per un momento di riposarsi, solo un istante, già… in questa comoda poltrona proverò ad attendere con ansia quelle fiduciose notizie che evidenzieranno come la legalità abbia finalmente vinto contro il diffuso malaffare!!!

Ah… vi prego cortesemente di destarmi, se nel frattempo mi fossi eventualmente addormentato.

Appalti truccati con l’aiuto degli uomini delle forze dell’ordine??? Ma guarda un po’ che novità…

Sugli appalti e le metodologie utilizzate per la loro aggiudicazioni ho scritto fiumi di post e scopro di tanto in tanto, come la maggior parte delle notizie ora riportate, sono state a suo tempo dal sottoscritto anticipate…

Certo, da sempre un clamore mediatico leggere come dietro molti di quegli appalti vi fossero uomini dei carabinieri,  del ministero ed anche ahimè del Vaticano…

L’inchiesta della procura di Milano ha difatti portato all’arresto di un comandante dei carabinieri, ma riguarda anche un (presunto) traffico di influenze illecite per appalti all’interno del Vaticano…

Tra gli indagati – secondo l’Ansa – vi è il capo del dipartimento per gli affari generali e soprattutto la digitalizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un sistema quello delle gare online, che non mi ha mai convinto…

Ed ecco quindi l’ordinanza di arresti domiciliari a carico di più soggetti tra cui i comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli, brigadieri di Velletri (Roma) per corruzione, turbativa e false fatture su un appalto da quasi 700mila euro per servizi di pulizia della caserma, ed ancora un imprenditore legato al comandante, ed agli imprenditori tutti ora indagati. 

Secondo il procuratore Marcello Viola, gli indagati sono coinvolti in reati di traffico di influenze illecite, emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione e turbata libertà degli incanti. 

Ma non solo le figure di cui sopra rimaste coinvolte nel procedimento penale, perché risultani altresì indagati in stato di libertà altri soggetti tra cui imprenditori, funzionari e dirigenti pubblici.

I fatti sono quelli abituali, favori in cambio di denaro e altre utilità… e non importa se si ha una divisa, un incarico dirigenziale, se si rappresenta lo Stato o la Chiesa, per tutti vale la regola di essere disonesti e corrotti nell’anima!!!

Non importa quanto denaro gli viene versato mensilmente ( grazie ai sacrifici dei cittadini onesti…), no… questi individui più ne hanno e più ne voglio, ma non solo, i loro familiari proprie come sanguisughe, partecipano attivamente nel reciclare tutto quel denaro sporco!!!

Altro che criminalità organizzata, mafia e delinquenza… questi in confronto ad essi, sono dei veri “Signori”!!!    

Corruzione nella sanità siciliana: già… mentre quei Prof. e dirigenti si spartivano ingenti somme di denaro, i cittadini morivano!!!

Quando nel 2017 mio suocero morì dopo che gli fu impiantato uno “STENT” (un piccolo divaricatore metallico cilindrico con struttura a maglie  flessibile, costituito da un materiale plastico biocompatibile che viene utilizzato per riparare e/o prevenire la rottura di arterie, vene e condotti dell’organismo), proprio nel Policlinico diretto da uno di quei Prof. attualmente indagati, beh…qualche dubbio sul quell’intervento chesi sa esser minimamente invasivo (eseguito normalmente sotto anestesia totale, ma che può esser eseguito in anestesia locale a seconda del condotto e della patologia da trattare) era sorto al sottoscritto e ancor più a mia moglie che voleva in quela circostanza denunciare la struttura ospedaliera, ma comprenderete bene come in un momento tragico come quello che si stava provando, si è preferito credere alla buona fede di quei medici eche quanto accaduto fosse dipeso dal fato…  

Ed invece dopo alcuni anni ecco un’indagine riaprire quella vecchia ferita… 

Riporto quanto mi è stato inviato da un mio caro lettore:

La Guardia di Finanza di Catania ha dato esecuzione nelle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia all’applicazione di misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di 9 persone, tra cui 4 Direttori di Unità Operative Complesse, Dipartimenti di Aziende Ospedaliere delle province della Sicilia orientale, 3 rappresentanti di società di distribuzione di multinazionali produttrici di dispositivi medici, un rappresentante di queste multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi. Sono indagati in concorso per i reati di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

Difatti, le società distributrici per conto di multinazionali operanti nel settore avrebbero promesso e poi elargito ingenti somme di denaro per l’organizzazione da parte dei dirigenti sanitari, operanti in strutture sanitarie della Sicilia orientale, di convegni e congressi di medicina finalizzati alla formazione, l’ultimo dei quali svoltosi a Catania nel mese di maggio. Le sponsorizzazioni economiche avrebbero avuto lo scopo di ottenere in cambio l’impegno degli stessi di favorire le “ditte più generose” garantendogli l’uso effettivo di un numero maggiore di propri dispositivi medici nel corso degli interventi chirurgici.

Le stesse imprese sarebbero risultate aggiudicatarie delle gare aziendali, di bacino o della CUC regione siciliana per l’acquisto di propri dispositivi medici. Si tratta di affidamenti caratterizzati da lotti a consumo che consentirebbero al Direttore dell’U.O.C. o del Dipartimento di incidere, con le sue decisioni e il suo operato, sulla quantità e sulla tipologia di dispositivi medici da far acquistare all’azienda ospedaliera di riferimento.

Le indagini sono iniziate nell’ambito di attività di servizio a contrasto degli sprechi di risorse pubbliche che avrebbero inizialmente fatto emergere come il Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania avesse effettuato affidamenti per l’acquisto di dispositivi medici, nell’ambito di gare aziendali di bacino o della Centrale Unica di Committenza della regione siciliana, accordando alle ditte aggiudicatarie un prezzo risultato più elevato rispetto alle quotazioni dei medesimi dispositivi indicate nell’accordo quadro CONSIP.

Il sistema vedrebbe coinvolti quattro Professori, rispettivamente direttori di U.O.C. o Dipartimenti di cardiologia presso i Policlinici universitari di Catania Messina e dei poli ospedalieri di Siracusa e Ragusa, membri di un Comitato medico-scientifico del progetto SCA “Sicilian Cardiovasculary Academy” che si occuperebbe dello sviluppo di formazione nella specializzazione di competenza.

Coinvolti anche i referenti delle tre società catanesi distributrici per la Regione Sicilia di dispositivi medici prodotti dalle multinazionali nonché il referente di una di queste ultime, operanti nel settore della produzione di valvole aortiche (T.A.V.I.), endoprotesi coronariche e vascolari (STENT).

Sarebbe risultato coinvolto nel sistema corruttivo, amministratore di una delle società “attività delle agenzie di viaggio”, che avrebbe assunto il ruolo di provider degli eventi del progetto di ricerca scientifica promosso dai suddetti dirigenti sanitari, ponendosi quale diretta figura di riferimento di questi ultimi per le sovvenzioni in denaro formalmente destinate all’organizzazione di incontri formativi.

Concludo riportando come essendo il sottoscritto da sempre ammiratore della cosiddetta “Legge del Taglione”, già mi riferisco al’espressione contenuta nell’Antico Testamento, per la precisione nel libro dell’Esodo, cap. XXI meglio conosciuta come “Occhio per occhio“…

Non mi parlate quindi di quella condizione fondamentale per i cristiani e che al di fuori del perdono non c’è pace: no… mi dispiace, auspico viceversa a tutti quei soggetti che tanto dolore hanno provocato ai familiari dei propri cari, gli stessi che per necessità si erano rivolti a quelle strutture da loro dirette,  che possano ricevere (e non solo loro…) eguale “offesa” a quella che ahimè hanno provocato in questi lunghi anni!!!

Difatti: “Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un’ammenda – si legge -, secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato. Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita: occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido”.

Infiltrazioni mafiose e imprenditoria, camminano a doppio binario!!!

Sì… L’obiettivo è quello di prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata in materia di appalti pubblici, in particolare nel settore ferroviario che risulta essere in questo periodo, a causa dei miliardi di euro destinati per i lavori di ammodernamento delle sue infrastrutture, tra quelli presi maggiormente di mira… 
Si certo, si prova a contrastare quella penetrazione malavitosa attrraverso tutta una una serie di controlli, a iniziarsi dal protocollo di legalità, che però di fatto, come si dice “trova il tempo che trova“, infatti, basterebbe osservare con quanta superficialità vengono concesse dalle Prefetture a talune imprese, certamente “affiliate”, quell’iscrizione alla “Withe List” per poter operare negli appalti pubblici!!!
E difatti, tutte le attività maggiormente al rischio di infiltrazione mafiose, sono proprio quelle che, in questo preciso momento in cui scrivo, sono fortemente controllate dalla mafia:

Mi riferisco in particolare alle seguenti tipologie: 
 – estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti;
– confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;
– noli a freddo di macchinari;
– fornitura di ferro lavorato;
– noli a caldo;
– autotrasporti per conto di terzi;
– guardiania dei cantieri;
– servizi funerari e cimiteriali;
– ristorazione, gestione delle mense e catering;
– servizi ambientali, comprese le attività di raccolta, di trasporto nazionale e transfrontaliero, anche per conto di terzi, di trattamento e di smaltimento dei rifiuti, nonché le attività di risanamento e di bonifica e gli altri servizi connessi alla gestione dei rifiuti.

E difatti basterebbe a quegli apparati istituzionali di controllo – invece di restare seduti in quei loro comodi uffici e fermarsi a quell’abituale verifica cartacea dei documenti richiesti –  recarsi in una di queste sede operative per accertare realmente quanto puntualmente accade in quei luoghi.

Già… perché vorrei ricordare che per essere iscritti nell’elenco della “white list”, le imprese devono semplicemente presentare un’apposita istanza alla Prefettura di appartenenza, ossia ove l’impresa ha la propria sede legale ed allegare quindi una dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio ed alcune autocertificazioni rese da ciascun soggetto di cui all’art. 85 del D.lgs. 159/2011, nonché ai familiari conviventi e quindi fatto quanto sopra, si attende la comunicazione delle Prefettura…
Que “Protocollo di Legalità” avrebbe un senso se realmente si vigilasse su quegli appalti pubblici, già… nel pieno rispetto del diritto, ma posso assicurarvi che non è così, perché il livello di efficacia di quell’attività di prevenzione ai fini antimafia, resta per questa terra – secondo il sottoscritto – inconcludente, perché chi doveva infiltrasi (e le modalità per farlo sono talmente banali che anche un bambino resterebbe sorpreso…) è riuscito finora a farlo, grazie alla presentazione di scartoffie amministrative, perché poi a nessuno interessa andar oltre, forse perché debbo credere con quel sistema illegale si trae successivamente un qualche personale beneficio…
D’altronde ditemi, quante sono le denunce presentate dai legali rappresentanti d’imprese che operano in quegli appalti, che hanno di fatto segnalato alle Prefetture eventuali tentativi di condizionamento criminale??? 
Sono certo d’indovinare la risposta e credo anche voi, a dimostrazione quindi che quanto previsto dalla normativa vigente in verifica, monitoraggio, controlli e prevenzione d’interferenze illecite a scopo corruttivo (non solo per l’affidatario ma anche che per tutte le imprese che compongono la filiera) sono di solitamente inutili!!!
Ma d’altronde chi dovrebbe contrastare quel sistema criminale???
Forse state pensando a chi viene foraggiato dallo stesso??? Mi riferisco a quanti per la propria campagna elettorale fanno scambio di voto oppure a chi per ottenere a fine mese una mazzetta si gira dall’altro lato, ed ancora c’è chi per favorire quel sistema, richiede (cortesemente) a quegli imprenditori “affiliati” un posto di lavoro, si… per un proprio familiare, d’altronde: senza quella personale “raccomandazione”, dove dovrebbero andare tutti questi individui inservibili e professionalmente incompetenti???
E difatti, provate a collegarvi in taluni siti web di note società che stanno operando in questi anni nella nostra provincia di Catania, non sto qui a farvi l’elenco, ma potrei tranquillamente farlo… d’altronde le conosco tutte, una per una, consorzi con una bella grafica e con al loro interno un pagina denominata “LAVORA CON NOI”!!! 
Provate a cliccarla, l’ultimo aggiornamento del sito riporta l’anno 2019, sì… vi prendono per il culo e se inviate la vostra candidatura nessuno risponde, perché quei posti sono già assegnati ai familiari di quanti sono legati a “doppio binario” con quel sistema illegale: politici, dirigenti, funzionari, addetti agli uffici pubblici e ahimè, anche soggetti delle forze dell’ordine!!!

Basti d’altronde fare una semplice verifica per accertare in pochi minuti quanto sopra riportato, l’importante è proteggere quel sistema che fa in modo che tutti indistintamente (nel corso di quei lavori) svolgano il proprio compito, affinchè non insorgano mai problemi, ma specialmente quando quest’ultimi dovessero emergere, ecco che ciascuno di loro dovrà immediatamente scattare e fare in modo che tutto venga risolto in mariena celere e soprattutto in modo celato!!!  

Politiche per la prevenzione della corruzione??? Forse è tempo che anche la Prefettura di Catania inizi ad interessarsi.

Certamente sono molte le imprese consapevoli degli effetti negativi che le pratiche corruttive determinano sugli sviluppi economici e sociali, tanto che sono molte tra esse, nell’ambito degli appalti in cui operano a provare ad adottare un approccio fermo e risolutivo nel proibire qualsivoglia forma di corruzione. 

D’altronde ricordo come la prevenzione a quelle odiose pratiche corruttive rappresentino di fatto, oltre che un obbligo di natura legale, uno dei principi morali su cui dovrebbe improntarsi l’agire di un corretto imprenditore!!!

Leggo spesso come in molte imprese, consorzi, holding e via disorrendo, sia presente un “Codice Etico“, lo stesso che dovrebbe definire a quali valori e principi s’ispira quel proprio gruppo di lavoro e di come ciascuno di quei suoi collaboratori, si impegni nel rispettare e perseguire la propria missione.

Vorrei ricordare tra l’altro come esista una norma – UNI ISO 37001 – che prevede un Sistema di gestione per la prevenzione della corruzione; esso definisce i requisiti e fornisce le linee guida per aiutare un’organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a tutti quei fenomeni di corruzione, conformandosi alla legislazione anti-corruzione ed altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.

Solitamente le fasi principali dell’iter di certificazione comprendono:

  • ■ definizione dello scopo di certificazione
  • ■ verifica preliminare (su richiesta): analisi delle lacune e valutazione dell’attuale conformità dell’organizzazione ai requisiti normativi
  • ■ verifica di certificazione in due fasi (initial & main): verifica della conformità del sistema rispetto alla norma di riferimento ed emissione del certificato
  • ■ visite di sorveglianza per valutare il miglioramento continuo
  • ■ rinnovo della certificazione dopo 3 anni a seguito di una verifica completa.

Al termine di ogni visita all’Impresa viene consegnato un rapporto chiaro e completo, che consente di migliorare continuamente le prestazioni in materia di gestione della qualità.

Altri tasselli fondamentali richiesti dalla norma sono: l’analisi del contesto interno e esterno, la nomina di un responsabile anticorruzione, il monitoraggio continuo, con lo svolgimento di audit interni periodici ed il riesame finale della Direzione.

Comprenderete quindi come questa norma costituisca un’importante supporto per gli Enti ma non solo, anche per le Società che devono adempiere agli obblighi legislativi previsti in materia di anticorruzione, più in generale, un’opportunità per tutti per divenire concretamente capaci di controllare, nel tempo, i maggiori rischi e i costi legati al fenomeno della corruzione!!!

Certamente quanto sopraddetto ha effetto esclusivamente nel momento in cui quanto certificato nella carta persegua poi nella “pratica”, attuando quindi quei necessari comportamenti anti-corruttivi, non soltanto per evidenziare di essere rispettosi della legge, ma facendo sì che vengano confermati e  adottati quegli strumenti di prevenzione alla corruzione, al fine di accrescere la consapevolezza di tutti sulle regole e sui comportamenti che devono essere osservati, in particolare nei confronti di Dirigenti, Responsabili, Capi Commessa, ma anche di semplici dipendenti, in quanto ciascuno è legato da quell’obiettivo comune, rappresentato ad esempio da un appalto, un progetto, ma anche da un modesto business…

E quindi, nell’applicare quelle regole di trasparenza, è fondamentale proibire qualsivoglia comportamento e/o pratica che possa anche solo apparire illegale o collusiva!!!

Taluni pagamenti ad esempio possano apparire illeciti, come favoritismi, raccomandazioni, sollecitazioni dirette o indirette, vantaggi personali per i propri familiari o di carriera per sé, sono certamente da proibire!!!

Su quest’ultimo punto tra l’altro vorrei aggiungere una nota disdicevolebe presente in questa mia terra, in particolare nella mia provincia di Catania e chissà se forse, proprio l’attuale prefetto, Dott.ssa Maria Carmela Librizzi (una persona che so bene esser particolarmente dedida alla legalità), potrebbe intervenire, ad esempio interessandosi delle metodologie applicate sulle “assunzioni pilotate“, le quali evidenziano per l’appunto, di non seguire alcun criterio di trasparenza o quantomeno nessuna di esse dimostra esser fondate su quella che una volta rappresentava una banale graduatoria che a seconda delle priorità o anche in base alle qualifiche eventualmente ricercate, permetteva a chiunque l’ingresso in quel mondo lavorativo…

Ed invece come tutti sanno, ed è per l’appunto il motivo che spinge ciascun siciliano a rendersi “schiavo” per non dire “ridicolo” di quel sistema, lo stesso che premia gli l’atteggiamenti lacchè ed omertosi e che favorisce la maggior parte di essi, incapaci professionalmente, tanto da dover passare attraverso abituali raccomandazioni (da non confondersi con le cosiddette “presentazioni”) di politici, dirigenti, presidenti di ordini, professionisti, ma potrei ahimé aggiungere anche quegli “amici degli amici“!!!

Mi viene da ridere e già… perchè parliamo di quegli stessi soggetti che poi dovrebbero di fatto controllare e quindi verificare che quelle estese metodologie anticorruttive e collusive non vengano di fatti applicate!!! Ma d’altronde, chi dovrebbe mai denunciarle???

Naturalmente per quanto riportato sopra (se qualcuno riterrà di volermi contattare) mi rendo sin d’ora disponibile ad un incontro, affinchè il sottoscritto possa evidenziare in maniera concreta quanto purtroppo sta accadendo e di cui – basti osservare sul web – la maggior parte dei media (sovvenzionata d’altronde da quegli stessi soggetti sopra-riportati) non scriva minimamente!!! 

Collusione e corruzione negli appalti pubblici…

Sappiamo bene come gli appalti pubblici costituisca il processo attraverso il quale le amministrazioni pubbliche affidano lavori, forniture e servizi ad aziende private. 

Tuttavia, questo settore rappresenta ahimè uno di quei settori nei quali si verificano la maggior parte dei  fenomeni di corruzione e illeciti che minano l’efficacia e la trasparenza del processo di assegnazione degli appalti.

Difatti, uno dei reati comunemente perpetrato è la collusione che si verifica quando alcune le imprese partecipanti alla gara d’appalto, si mettono d’accordo per fissare i prezzi o per allocarsi i lavori in anticipo. Questo comportamento anti-concorrenziale impedisce ad altre imprese di partecipare alla gara e di offrire quindi un prezzo migliore.

Il bello è che questi appalti pubblici sono regolamentati da leggi e norme severe che prevedono sanzioni per coloro che commettono reati, ma come si, fatta la legge trovato l’inganno e poi in un paese “infetto” come il nostro, dove la maggior parte dei cittadini sa che il gioco vale la candela (d’altronde nessuno mai paga realmente per i reati commessi), ecco che la lista si fa ogni giorno più lunga e comprende sempre più imprese e funzionari pubblici, ciascuno di essi coinvolto in quel meccanismo perverso che li lega in quelle corruzioni e/o collusioni.

Sì… qualcuno pensa che le possibili conseguenze per le imprese possono fermare quei farabutti “prenditori” o quei loro “prestanome”; pensare da parte dello Stato che escludendoli dalle future gare d’appalto o limitare quei loro rappresentati legali o ancora far pagare loro sanzioni e/o revocare i contratti già assegnati, possa rappresentare un problema, è veramente da sciocchi, perché vi è subito pronta un’altra impresa (appartenente a quella stessa “famiglia” ora colpita dai provvedimenti giudiziari…) che immediatamente la sostituisce e riprende a partecipare e quindi ad aggiudicarsi i nuovi appalti da realizzarsi!!! 

Peraltro, ci viene raccontato altresì dalle nostre Istituzioni l’enorme frottola che i funzionari pubblici infedeli possono subire gravi conseguenze, ad esempio attraverso sanzioni finanziarie, sospensione dal loro incarico o addirittura condanne con pene detentive!!!

Ma quando mai, ditemi un solo nome in questo Paese che ha visto coinvolto un dirigente e/o un funzionario che poi si sia fatto un giorno in penitenziario!!! 

La verità è che in questo Paese si raccontano soltanto cazz… perchè basta avere un “discreto” (non dico ottimo…) legale e mai nessuna conseguenza verrà applicata a seguito di queste nostre sterili normative… 

C’è un solo modo per contrastare questa serie infinita di reati che vengono perpetrati costantemente nei nostri appalti pubblici!!!

E’ necessario abilitare particolari meccanismi di trasparenza, dove chiunque può controllare in qualunque minuto l’efficienza dei processi di assegnazione degli appalti, le reali capacità organizzative e finanziare delle imprese che decidono di concorrere, controllare le qualifica possedute non solo sulla carta, bensi quelle reali, adottando procedure di gara non solo competitive, ma limitando la stessa partecipazione, affinchè tutti, nel corso dell’anno solare, possano aggiudicarsi un numero sufficiente di lavori, senza appropriarsi del mercato e soprattutto creando subdoli meccanismi di affidamenti che celano di fatto una serie di raggiri come la cessione del contratto di appalto, subappalti mascherati, sub affidamenti, distaccamenti illeciti di manodopera all’interno del cantiere, noleggi (a caldo), etc…  

E’ ovvio quindi a tutti che a seguito del giro di mazzette cui abitualmente si assiste, non vi è di fatto alcuna collaborazione tra quegli uffici pubblici e le forze dell’ordine (e di conseguenza la magistratura…) per individuare, perseguire e punire coloro che commettono reati negli appalti pubblici (d’altronde provate a chiedervi quante sono state finora le denunce di “Whistleblowing” presentate attraverso quegli apparati statali…)!!!

Si parla tanto di anticorruzione, già… l’ANAC che rappresenta l’Ente preposto a prevenire la corruzione e a promuovere la trasparenza e la legalità, ditemi cosa ha fatto in tutti questi anni??? Il sottoscritto può certamente riportare l’elenco di migliaia e migliaia di truffe e raggiri compiute in tantissimi appalti pubblici, ciò a dimostrazione dell’inefficace sistema posto in atto che non garantisce alcuna trasparenza, efficienza e soprattutto legalità, in un settore cruciale per lo sviluppo economico e sociale del paese.

Ma sarà – come riporto spesso e non mi stancherò mai di ripeterlo – che questo sistema illegale e soprattutto corruttivo fa comodo a tutti, anche a coloro che proprio da quei pulpiti, solitamente manifestano, ogni qual volta chiamati (più per propagandare se stessi che per altro…), di voler contrastare la criminalità di impresa, promuovendo principi di legalità e comportamenti etici!!!

Già… come riportavo sopra: sono tutte caz…!!!

La "Massomafia" a Messina!!!

Stamani, mentre osservavo sul cellulare una pagina social ho trovato questo post che mi permetto di allegare, avendone cattutaro l’immagine con uno “screenshot”.

Ed allora, senza entrare nel merito mi permetto comunque di esprimenre un pensiero su ciò che costituiscono per questa nostra regione le cosiddette  “massomafie“!!!
Difatti, a differenza di quanti scrivono, il sottoscritto ritiene che il vero problema della nostra isola non è costituito dalla mancanza di occupazione o dalla debole struttura economica dei nostri imprenditori, oppure come la maggior parte dei miei conterranei ripete spesso (a bassissima voce ovviamente…) che tutti i mali derivano dalla presenza diffusa della criminalità organizzata, no… il problema principale di questa terra è di chi la comanda, mi riferisco a quella casta (celata) composta da una serie d’individui che, vestiti come camerieri (ma quelli a differenza loro possiendono quantomeno “dignità”)  e cioè con i loro “grembiulini”, utilizzano da tempo quel circolo vizioso formato da: clientelismo, corruzione e ricattabilità.
Ovviamente questi soggetti sanno bene che la sola forza creata da quei legami come politica, pubblica amministrazione, professionisti, imprenditoria, non basta, perché la sopravvivenza di una “loggia” necessita di un’ulteriore sostentamento, già… di molto denaro!!!
Ed è così quindi che entra in gioco l’ultima forza!!! L’associazione mafiosa, ma soprattutto l’enorme potere economico/finanziario che rappresenta; è grazie infatti a quelle attività illegali che essa si sviluppa e permette a quei cosiddetti “adepti” di crescere e infiltrarsi in ogni ramo della vita sociale, non solo della nostra regione, ma di gran parte del Paese…
Comprederete bene come per la mafia riuscire a penetrare all’interno di quei circoli massonici è stato in questi anni un colpo di fortuna: quelle logge difatti inglobano al loro interno figure rilevanti quali banchieri, imprenditori, professionisti, magistrati, dirigenti, uomini infedeli delle istituzioni ed ahimè anche militari… 
Un sistema “deviato“, che permette a quell’associazione criminale e quindi ai suoi referenti, di ottenere importanti appalti pubblici, finanziamenti europei, ed inoltre grazie a quelle logge, si sono potuti allacciare nuovi legami con l’alta finanza internazionale per riciclare i capitali illeciti accumulati attraverso quelle note attività illegali, ma non solo, attraverso quegli uomini dai “grembiulini” decorati, si sono potute indirizzare talune sentenze in maniera favorevole, già… per quei loro “amici degli amici“. 
Un potere invisibile che con i suoi tentacoli infetta tutta la nostra democrazia e rende vano l’operato delle forze dell’ordine, quelle quantomeno fedeli allo Stato, ma non solo, condiziona di fatto l’operato di quegli esigui cittadini ancora onesti e coraggiosi che in questi anni hanno evidenziato di non accettare favori e di essere slegati da qualsivoglia compromesso, ma soprattutto, di non essere disponibili a vendersi a quel potere invisibile e in particolare a quei suoi interlocutori 
Viceversa tutti gli altri, quelli che si presentano quotidianamente come fossero persone “perbene”, beh… ciscuno di essi sa di essere “indegno”, sì… alla stregua di quei criminali, dal momento che ciascuno di loro sfrutta lo stesso denaro di provenienza illecita, quello che poi verrà di fatto riciclato attraverso acquisti personali/familiari, il tutto per per foraggiare un mondo sommerso che ormai opera pienamente nell’isola.
Ecco è grazie a loro che questa terra inaridisce e non si sviluppa, sono questi “maledetti” individui a non permettere la crescita di questa regione, perchè con le loro azioni fanno in modo che non si creino mai le condizioni di una libera crescita democrativa; viceversa essi con le loro azioni limitano la concorrenza, non garantiscono contratti regolari, permettono la schiavitù salariale, creano sperequazione finanziaria, parassitismo, ma soprattutto partecipano ad eludere tutte le norme previste sul lavoro, la sicurezza e la previdenza sociale.
E’ quindi questa classe dominante “massomafiosa” a permettere il rafforzamento di quelle organizzazioni criminali e di quei numerosi imprenditori da tempo collusi con esse, a cui si somma una compenetrazione di parassiti con i “grembiulini” (macchiati di sangue), che favorisce ogni giorno gli interessi comuni di un sistema di scambio, lo stesso dal quale tutte le parti traggono utili e privilegi di natura clientelare…
Quindi, fintanto che questo sistema illegale resterà così… unito e incontrastato, sì… se nessuno proverà concretamente ad estirparlo (questo cancro), mi dispiace dirlo, ma se i vari governi nazionali non sono riusciti finora a limitare l’infezione, allora ritengo che non ci resta che aspettare questa medesima condizione anche per il prossimo futuro!!!

Ogni giorno una serie di lestofanti si alzano e sanno che dovranno essere più astuti rispetto a quanti si occupano di prevenire e perseguire i reati; vivecersa quest’ultimi…

Ogni giorno una serie di lestofanti si alzano e sanno che dovranno essere più astuti rispetto a quanti si occupano di prevenire e/o perseguire i reati; vivecersa quest’ultimi… addetti al controllo del territorio, qualunque cosa compiano, anche il non far nulla, sapranno che qualcuno a fine mese, pagherà loro lo stipendio!!!

A fine mese  – diceva Paolo Borsellino – quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato!!! 

Già… ma sapiamo bene che stiamo parlando di un uomo, ancor prima che magistrato, un individuo diverso perché di tutt’altra pasta; d’altronde come paragonare egli che ha donato la sua vita per questo Paese, con qualcuno seduto in quelle poltrone istutuzionali; ma d’altronde esiste qualcuno che vorrebbe replicare a questa personale affermazione???  

Ciò che non riesco a capire (o forse dovrei dire, è quanto faccio fatica a comprendere…) e come certi contesti, visibili a tutti, quantomeno ai cosiddetti addetti ai lavori, non vengano presi minimamente  in considerazione.

Mi riferisco a quelle attività illegali che quotidianamente avvengono o che sono in procinto di verificarsi ma che per ragioni del tutto incomprensibili, vengono occultate; forse debbo pensare perché i soggetti coinvolti in quei meccanismi irregolari sono gli stessi che evidenziano di avere interessi personali, d’altronde fanno parte di quegli stessi legami con garantiscono il condizionamento della politica e delle istituzioni, sì… mi riferisco a coloro che di fatto dovrebbero imporre quelle funzioni di controllo in tutte le attività economiche/finanziarie che vengono ahimè compiute nel nostro territorio. 

In questi anni, questa definiamola  “struttura”, si è dotata di una particolare valenza; è stata capace di imporre il proprio potere, non con la forze o attraverso metodi coercitivi, no… con la semplice capacità di radicarsi nel territorio, lo stesso che offre oggi notevoli risorse economiche grazie anche ai finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea, miliardi di euro denaro attraverso cui si sta influenzando la vita sociale, politica e istituzionale non soltanto a livello locale e/o regionale, ma bensì anche nazionale, sfruttando quello scambio di voti, che il consenso sociale ha determinato…

Ecco perché quel nucleo organizzativo finalizzato al controllo del territorio, è riuscito grazie a funzionari pubblici infedeli, di stringere rapporti di collusione e complicità con le alte sfere che operano in quegli enti locali, regionali, militari e istituzioni. 

Sono proprio quest’ultime  dinamiche relazionali che hanno permesso d’ottenere per se quelle risorse finanziarie a scapito dei cittadini, quest’ultimi d’altronde si sono accontentati per non dire sottomessi, pur di ricevere in cambio un favore per se o per i propri cari o anche una semplice regalia, preferibilmente in contante…

Potremmo paragonare questi soggetti al “capitale umano”, differentemente da quanto s’intende con questa parola e cioè l’insieme di conoscenze, competenze e abilità, perché in questo caso i soggetti in questione sono abitualmente insignificanti “raccomandati” che grazie a quei rapporti tentacolari, hanno permesso quella presente e diffusa illegalità, la stessa che da sempre persista favoriti anche da coloro che pur essendo preposti a quel contrasto, non fanno nulla, alimentando così ancor più quella rete irregolare, indispensabile per il conseguimento di fini illeciti per i loro amici…

E se qualcuno si sta meravigliando su quanto sopra riportato, mi permetto di ricordare quando dichiarato nel 1998 da un collaboratore di giustizia e cioè: “si cercava di corrompere personalità, come i poliziotti, come i carabinieri, come i magistrati, come i professionisti, per ottenere quello che ci faceva più comodo a noi. Quindi gente addentrata nell’apparato pubblico, amministratori che a noi ci facevano comodo…”.

E’ passato d’allora mezzo secolo, ma mi sembra che d’allora poco o nulla sia cambiato!!!

Le truffe e i raggiri nei lavori pubblici e privati, sono manifestazioni all’ordine del giorno!!!

Ma d’altronde ditemi: chi dovrebbe fare emergere quanto viene compiuto in quei loghi di lavoro??? Le forze dell’ordine, la magistratura, le funzionari istituzionali, ma ciascuno di loro si sa, interviene soltanto quanto ormai è troppo tardi… 

Certamente va fatto un distinguo tra chi si occupa in prima linea di colpire queste circostanze abiette e chi viceversa con i propri silenzi e specialmente con le collusioni, permette di fatto che queste possano compiersi!!!

La magistratura come per altro le forze dell’ordine, hanno certamente poca responsabilità se nessuno interviene a denunciare quei fatti gravi, mentre viceversa chi si trova nella qualità di Responsabile, Dirigente, Funzionario, Direttore dei lavori, Cse, etc… sa bene che dovrebbe adoperarsi celermente per limitare tutte quelle possibili truffe o inadempienze contrattuali di cui si è venuti a conoscenza…  

Ma si sa… nessuno dice nulla e tutti restano in quel loro omertoso silenzio, affinché non si pregiudichi il loro incarico, i privilegi goduti e soprattutto la possibilità di avanzamenti di carriera!!!

Anche i dipendenti nel celare quanto avviene in quei luoghi diventano parte fondamentale di quel meccanismo illegale e fraudolente!!! Se pur giustifico in parte quel loro atteggiamento, per non mettere a rischio il proprio posto di lavoro, non giustifico però – quando emergono quei comportamenti illeciti – quel loro far finta di non aver compreso quanto stesse accadendo, tra l’altro, alcuni di loro, giustificano quei loro silenzi ad un presunto “vincolo di riservatezza“, provando così a giustificare (forse) la propria coscienza (se poi di onestà intellettuale e soprattutto di rettitudine si possa parlare…) per non aver divulgato a chi di dovere, quelle informazioni acquisite nel corso del proprio incarico e garantendo così ugualmente all’impresa o al proprio Ente di riferimento quel vincolo di lealtà…

Sicuramente una cosa va detta… dietro le truffe vi sono variazioni legislative e normative che hanno permesso quei raggiri, parlo ad esempio di quel noto “Bonus 110” che ha consentito  molte imprese non qualificate di ottenere importanti lavori, sia in maniera diretta che in subappalto!!!

E difatti, quando ormai la truffa è viene accertata tutti scoprono le falle, anche l’Agenzia delle Entrate difatti ha compreso se pur in ritardo come taluni “parametri spia” erano stati superati, ma ormai gli importi di quelle cartelle di liquidazione, erano state opportunamente ritirati…

Ma non solo, ci si è accorti in ritardo della mancata presentazione di garanzie bancarie certificate, sostituite in molti casi con titoli esteri che non possedevano alcun requisito certificato dal nostro sistema bancario; il sospetto ora è che dietro quei fondi possano esserci state operazioni di riciclaggio…

E dire che sono anni che il sottoscritto tratta questi argomenti, svelando tra l’altro molte di quelle modalità poste in atto e quindi quanto leggo nuovamente di come taluni soggetti siano stati capaci di mettere in atto talune situazioni, come ad esempio quelle sopra descritte, mi convinco sempre più che quanto accade quotidianamente, si determina perché – una grossa fetta d’individui collusi – fa sì che ciò avvenga!!!

E fintanto che dietro a quei lestofanti vi sono a sostegno i cosiddetti “colletti bianchi”, ma anche e soprattutto una schiera di dipendenti infedeli (nel rispettare le normative previste e  anche le regole civili), beh… si può discutere quanto si vuole, ma alla fine – per molti di quei cittadini fortemente collusi con quel sistema – non cambierà nulla!!!

Ecco perché rivolgendomi a quegli altri individui coraggiosi, se pur ahimè sempre più esigui, ricordo loro che vige la regola che: non si può sconfiggere chi non si arrende mai!!! Viceversa per tutti gli altri avvezzi ormai all’omertà e al sostegno della criminalità, beh… ecco che essi a differenza nostra possono arrendersi: sì… peraltro per come fanno abitualmente, utilizzando la complicità, la collusione, la concussione e soprattutto la corruzione!!!

Intercettazioni??? Sono pubbliche e a disposizione di tutti: il problema consiste nel portarle in evidenza!!!

Molti non sanno che (nella maggior parte delle inchieste giudiziarie) all’interno del fascicolo, sono presenti (quando compiute) le intercettazioni ambientali delle nostre forze dell’ordine.

Sì… sono tutte lì, uno potrebbe credere che queste siano secretate, che nessuno possa mai leggerle, ma non è così, la maggior parte di esse solo libere da vincoli, basta semplicemente recarsi in Tribunale, chiedere in cancelleria la consultazione del fascicolo oppure richiedere (ovviamente pagando…) copia di quell’atto giudiziario ed il gioco è fatto!!!

Ora, ottenuto quei documenti, si stratta di leggerli e scoprire come dietro quella falsa immagine di professioni impeccabili si nascondano individui sleali, dirigenti e funzionari ipocriti, personaggi che dimostrano attraverso quelle loro frasi e/o quei commenti “intercettati”, d’essere quanto di più spregevole e ingannevole la natura umana possa creare… 

Difatti, attraverso quelle trascrizioni (telefoniche e/o ambientali) si può comprendere come dietro quella facciata di persone perbene e/o di fidati compagni, vi sono dei soggetti ingannevoli che provano in ogni modo possibile d’incul…. i propri colleghi di lavoro, cercando con quei “lunghi coltelli” d’approfittare di quella spiacevole situazione, sì… di quella spiacevole circostanza che ha posti quei loro pari grado in cattiva luce; eccoli quindi pronti a promuovere se stessi, la propria immagine, pur di cercare disperatamente di prenderne il posto!!!

Sono tutti profondamente meschini, sia coloro che hanno compiuto quelle scorrette azioni nell’esercizio delle loro funzioni, ma ancor più quei loro colleghi o sottoposti, che dimostrano essere altrettanto menzogneri e bugiardi!!! 

Ho ricevuto in questi mesi da parte di amici, conoscenti, ma soprattutto da estranei (attraverso il pulsante “Denuncia” posto in alto sulla destra all’interno della pagina principale del mio blob) molti documenti (la maggior parte devo ammettere in forma anonima…) su procedure e/o inchieste giudiziarie concluse (o ancora in corso) e dalla cui lettura di quelle pagine si possono comprendere i discorsi riportati dalle intercettazioni, ai quali – credetemi – si resta “basiti”, quasi a non credere che quanto vi sia trascritto possa essere veritiero!!!

Scorrere con gli occhi quei commenti, provare a concentrarsi su quei messaggi “criptici” relativi quasi sempre al passaggio di contanti, quel “dire/non dire” per non far comprendere a terzi quanto si stia facendo, già… riuscire a decodificare quelle frasi tendenti a nascondere le mazzette ricevute, è veramente un lavoro certosino ben compiuto dalle nostre forze dell’ordine. 

Ma non solo, non bisogna tralasciare la codifica anche dei video, ripresi furtivamente, dai quali si evince l’uso di segnali gestuali “ermetici” che fanno comprendere come dietro a quei meccanismi corruttivi/clientelari e mafiosi, vi siano essi, con le loro agevolazioni, approvazioni e quant’altro…

Sì… perché non si tratta soltanto di ricevere denaro per quel loro immorale comportamento, tale da determinare una serie di azioni che portano a beneficiare soggetti o imprese che ne fanno richiesta, no… quei pubblici ufficiali – incaricati di effettuare le dovute verifiche o ancor più addetti a quei previsti controlli – dimostrano di far ancor di più e cioè, di prestarsi a consigli, suggerimenti, consulti, ma si offrono anche come consulenti, suggerendo sistemi alternativi per limitare o ancor più ostacolare il lavoro degli organi inquirenti…

Mi chiedo quindi, perché non far emergere quanto si è scoperto: si tratta semplicemente di pubblicare quei documenti (a disposizione di tutti); in essi vi sono i nomi e cognomi di coloro che hanno partecipano attivamente a quell’abituale malaffare e dai quali emergono circostanze gravi, tali quantomeno da determinare provvedimenti disciplinari per poterli  allontanare definitivamente da quei “sensibili” pubblici uffici!!!

Ma d’altronde, in un Paese dove il Ministro di giustizia ha dichiarato le “Intercettazioni spesso inutili, strumento micidiale di delegittimazione”, verso quale strada della “legalità”, siamo tutti noi indirizzati???

Cari Interisti, mi vergogno di essere "Juventino"…

Comprendo il voler esser tifoso, quel manifestare la propria squadra di appartenenza, intuisco altresì certe frasi dette a mo’ di sfottò (anche se quando offensive non le approvo…) oppure quel voler essere a tutti i costi degli accesi sostenitori, quasi a modello “fanatici”, sì… della propria squadra, ma mai capaci di criticare quando serve…

Sì… sono “Juventino”, da sempre credo, da quando mio padre mi ha trasmesso quella sua passione per una squadra di calcio di cui non sapevo nulla…

Già…  ascoltava la domenica le partite con quella sua radiolina posta sulle frequenze ad onde corte, d’altronde l’unico modo per sentire in Etiopia la voce in studio di Roberto Bortoluzzi, cui seguivano in diretta quelle dai vari campi di calcio, Sandro Ciotti, Filippo Corsini, Massimo De Luca Riccardo Cucchi ed altri ancora… per una trasmissione intitolata “Tutto il calcio minuto per minuto” che ricordo veniva introdotta da una musichetta inconfondibile suonata con la tromba…

Ricordo quanto sopra per far capire che per essere tifosi non c’è bisogno di andare allo stadio, non bisogna inveire contro gli altrui supporter o ancor peggio offendere con toni razzisti i giocatori della squadra avversaria, questo non è credere nello sport, ancor meno nei suoi valori…

Se ciascuno di questi cosiddetti “fedelissimi”(cosi piace definirsi…) avessero svolto un qualsivoglia sport a livello agonistico, comprenderebbe che in campo non vi sono degli automi o dei giocatori della playstation, ma bensì uomini, professionisti, padri, fratelli, soggetti giunti lì in mezzo al campo, dopo una vita fatta di sacrifici, a volte giungendo ad essa, attraverso esperienze tragiche e difficili…   

Viceversa, osservare molti di quei presenti allo stadio, di come la maggior parte manifesti la propria ira, le proprie aberrazioni individuali, riscontrare quella loro frustrazione, già… osservare con quanta empietà si rapportino con gli altri tifosi, quelli della squadra avversaria, analizzare l’ostilità con cui non seguono la partita, ma concentrano quella loro irruenza su una serie di manifestazioni violente che nulla centrano con la partita in corso, beh mi fa comprendere quanto su quegli spalti, di sport non vi sia alcuna traccia… 

Ecco perché non mi sono mai sentito “tifoso“, perché sono libero di poter esultare quando la mia squadra gioca bene e vince, ma sono altresì indipendente dal saperla criticare quando gioca male, anche se poi alla fine è riuscita a portarsi  a casa i tre punti!!!

Eguale considerazione viene rivolta alle squadre avversarie, mi riferiscono a quelle che mirano da sempre agli stessi traguardi della mia Juve, intendo lo scudetto, la coppa Italia, le coppe interazionali, ed è naturale che quando esse perdano punti a scapito della classifica, la circostanza mi fa certamente piacere, serve per poterci rifare dalle critiche subite nei giorni precedenti dai nostri colleghi, ma poi, tutto finisce lì e si resta amici…

Se la Juve gioca male, se non ha vinto nulla non solo quest’anno ma da un po’ di anni, non sarà certo colpa del Napoli (che ho auspicato -per come ha giocato- che vincesse lo scudetto…), se la coppa Italia è andata all’Inter cosa dire: semplicemente ha giocato meglio. 

Ecco, quando si è tifosi, si è tifosi sempre, nel bene e nel male, ammettendo i propri fallimenti e premiando chi viceversa è stato bravo!!!

Viceversa, manifestare in maniera deprecabile la sconfitta di una squadra italiana in un torneo internazionale, in particolare proprio quando quella nostra antagonista (certamente più brava di noi) è riuscita a giungere ad una finale con una squadra di diversa nazionalità, mi sembra un modo alquanto meschino di voler “godere” di un qualcosa che di fatto non porti nulla a noi…

Sì… da “Juventino” mi sono rattristito nel vedere la squadra di Mourinho (la Roma) perdere la finale di Europa League ai calci di rigore…

Stessa situazione l’ho provata nella Conference Leage, dove la Fiorentina ha perso la finale di Conference League subendo un gol al 90’…

Ed infine l’Inter (certo conosco bene la rivalità che da sempre contraddistingue le due tifoserie…) che ieri sera ho tifato e ho sperato che vincesse, perché in campo, vi era una squadra italiana contro una inglese, ed il sottoscritto se pur poco nazionalista, certamente non è esterofilo!!!

L’Inter ieri sera ha giocato benissimo (avevo prima dell’inizio della partita dei dubbi, ritenendo il Manchester City molto più forte, ma di tutti… non solo delle nostre squadre italiane) e forse avrebbe anche potuto vincerla quella Coppa, ma purtroppo a volte ci vuole un po’ di fortuna e loro non ne hanno avuta, mentre gli avversari, di contro, ne hanno avuta molta.

Ecco perché ieri sera da “Juventino” non ho minimamente gioito dl risultato finale, ed il motivo per cui oggi scrivo questo post (solitamente mi occupo di circostanze ben più rilevanti, ma ogni tanto faccio qualche eccezione…) e mi dissocio totalmente da quel vergognoso Tweet, postato “ipocritamente” sul web, non tanto per elogiare la squadra di Guardiola (ciò è quanto si vorrebbe far credere agli ingenui…) ma per far inc… i tifosi dell’Inter e festeggiare di conseguenza l’ennesimo fallimento di una squadra italiana, che a differenza nostra a dimostrato essere certamente migliore, sia nel campionato, nella coppa Italia e ancor più in Champion League!!! 

Ecco forse è tempo che i nostri dirigenti (mi riferisco a quanti ancora risultano non indagati…), diano inizio ad un processo di cambiamento serio, per riportare la squadra ai fasti di un tempo (già quelli dell’Avvocato Agnelli…) perché visto gli ultimi fallimenti (e ve ne sono tantissimi…) è giunto il tempo che si prenda esempio da altri, nello specifico quelli dell’Inter (che tra l’altro erano gli stessi che dirigevano la nostra squadra e che ahimè sono stati mandati via: tralascio in questa sede di criticare su quest’altro argomento, altrimenti, come diceva il grande Troisi: non ci resta che piangere).

Rivolgendomi quindi alla Società Inter e a tutti i suoi tifosi, volevo scusarmi per il Tweet celermente posto dopo la finale di ieri sera, Complimenti al Manchester City…“e dirvi come da tifoso “Juventino”, mi vergono profondamente!!!   

Falcone e Borsellino non possono essere celebrati da chi convive con i collusi!!!

Nel mese di marzo avevo scritto: “Togliete immediatamente le foto dei giudici Falcone e Borsellino dai vostri uffici: non siete degni di rappresentarli!!!” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/03/togliete-immediatamente-le-foto-dei.html 

Ed ora, l’ex magistrato oggi in pensione Alfredo Morvillo, fratello di Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone, ricordando il collega Borsellino ha dichiarato: “Paolo invitava a rifiutare il puzzo del compromesso morale. Ma oggi a Palermo aver fatto accordi con la mafia viene ritenuto da tutti disdicevole?”.

Ribadendo le accuse che aveva già lanciato alcuni mesi fa, l’ex magistrato evidenzia come non si possa più accettare di condividere quei momenti tristi di partecipazione in ricordo delle vittime della mafia, con personaggi politici e/o istituzionali, che se pur inevitabilmente invitati, hanno dimostrato con le loro azioni che nulla hanno a che fare con i nostri eroi indimenticabili giudici, militari e quanti si sono ribellati a quel sistema criminale, a differenza di chi viceversa – dall’alto delle loro responsabilità istituzionali – non tralasciano di mandare alla cittadinanza messaggi di pacifica convivenza con quegli ambienti e con i loro affiliati e/o ammiratori, notoriamente in odore di mafia…

Basti osservare quanto accade quotidianamente, da una parte vi é una Sicilia che lotta con quegli esigui siciliani perbene e d’altra parte un’altra Sicilia, ahimè ben più numerosa che appoggia di fatto cosa nostra, le va dietro, chiede ad essa favori, posti di lavoro, raccomandazioni e la sostiene attraverso i suoi politici, molti dei quali in carica, grazie proprio all’appoggio di ex esponenti già condannati per mafia!!! 

Come ho scritto più volte, provocando chi di fatto strizza l’occhio a certi personaggi collusi o mafiosi: quelle morti sono state inutili!!!
D’altronde ditemi, quanti sono coloro che ogni giorno, attraverso fatti concreti, dimostrano di voler contrastare quei noti meccanismi illegali, corruttivi e clientelari, con cui vengono costantemente messi alla prova… 

Non chiedo ovviamente ai miei conterranei di esporsi personalmente o di diventare rappresentanti  “antimafia”, ma quantomeno chiedo loro di non mettere in pratica quelle irregolari richieste, imposte solitamente da loro dirigenti e funzionari di quelle PA compiacenti oppure di dar seguito alle richieste formali di certi imprenditori “celati” dietro quelle “teste di c…” pardon “di legno” (vedasi quanto già scritto su quest’ultimi – http://nicola-costanzo.blogspot.com/search?q=teste+di+legno e http://nicola-costanzo.blogspot.com/2016/12/amministratoriliquidatori-posti-nelle.html ) che fanno sì che quel “mondo di sotto” possa continuare ad ampliare le proprie radici di forza e pericolosità, le cui ragioni affondano nel terreno fertile della società civile…

Già… con la premessa purtroppo che sembra che tutti siano d’accordo è che la mafia sia la principale responsabile dello stato di degrado in cui versa la Sicilia, dimenticando che sono i siciliani collusi a renderla tale!!! 

Basti osservare d’altronde i bassi livelli di istruzione scolastica, la grave disoccupazione, lo sfruttamento dei lavoratori in nero, la profonda arretratezza culturale, lo scarso o quasi nullo interesse da parte della grande imprenditoria, l’emigrazione di tanti validissimi giovani in altre parti d’Italia o all’estero, a cui vanno sommati i frequenti condizionamenti illeciti di ogni aspetto della vita dell’Isola, con particolare riferimento all’attività della pubblica amministrazione, alla gestione del denaro pubblico e alla circostanza di queste ore, già… le consultazioni elettorali che stanno per compiersi!!!

Ecco, per una volta non sprecate il vostro voto, cercate di darlo alla persona giusta, a chi sapete esser  stato nel corso degli anni corretto, leale, disponibile a sostenere i più deboli, ma soprattutto slegato da quei meccanismi corruttivi e mafiosi: sicuramente se dovesse essere eletto non potrà aiutarvi personalmente, ma farà in modo che attraverso il suo operato “retto e onesto”, porterà giovamento a tutta la collettività!!!

Certuni… "si meritassuru a testa scippata"!!!

Ritengo che non vi sono più giustificazioni sul piano istituzionale, sociale e civile, di fronte alle continue attività giudiziarie e alle abituali inchieste da parte della magistratura e organi di polizia, su collusioni e corruzioni di pubblici funzionari, politici e imprenditori svenduti a quelle organizzazioni criminali…
Ciascuno di loro – con approcci e livelli di coinvolgimento diverso – si è prestato e ahimè continua ancora oggi a prestarsi a compiere tutta una serie di azioni illegali, pur di beneficiare di quei vantaggi personali e/o societari, a scapito di quella parte ancora onesta della collettività…
In quel calderone vi si ritrovano in molti, sono individui che hanno venduto la propria dignità per qualche euro da mettere in tasca, ricevuto solitamente all’interno di una bustarella…
Viceversa, la presenza di quelle associazioni criminali celate all’interno di molte imprese (la maggior parte di questa tra l’altro ben conosciute dalle Procure nazionali, ma incredibilmente ancora operanti nel mercato…) ha quale fine strategico quello di penetrare in maniera legale in tutte quelle attività imprenditoriali, che vanno dai pubblici esercizi alla gestione degli appalti… 

Si tratta certamente di un metodologia migliorata ( in questi ultimi vent’anni) che si è dimostrata flessibile e che combina soggetti professionisti con individui dalle consistenti potenzialità finanziarie, determinando di fatto, un accrescimento sia della qualità teorica che della quantità economica…

Difatti, possiamo affermare di come si sia sviluppato negli anni, un patrimonio di conoscenze che ha portato a indirizzare al meglio il proprio “lavoro”, sia dal punto di vista territoriale, che a livello nazionale… di una continua spinta e capacità espansiva, nonostante – va detto – le dure sconfitte subite e il deciso contrasto compiuto da dallo Stato!!!.

Ma nonostante le batoste ricevute – che come si è visto, hanno provocato negli anni, periodi di ripiegamento, anche dal punto di vista sociale, tenendo conto dei cicli a volte intensi di ostilità e rifiuto compiuti dalle fasce più giovani del Paese – purtroppo, i meccanismi d’infezione, frutto di quelle collaudate debolezze morali di molti miei connazionali, ha determinato l’evolversi di un processo di colonizzazione o per meglio dire di conquista da parte di quelle organizzazioni illegali e mafiose, dissimulate ora all’interno di cosiddette società “regolari”, che attraverso i mezzi finanziari a loro disposizione, provano a impossessarsi di quel territorio su cui operano, promuovendo tra l’altro azioni d’accrescimento per quanto concerne il consenso sociale, quest’ultimo con il fine di mascherare il reale controllo monopolistico e soprattutto la gestione di quella propria attività economica e all’inserimento in altre concorrenti, il tutto ahimè favorito da quegli apparati della politica corrotta, grazie all’assoggettamento di dirigenti e funzionari delle amministrazioni o servizi pubblici… 

Osservando quindi il potere attualmente in mano a quei soggetti, alle loro organizzazioni societarie, ai referenti celati appartenenti alla criminalità organizzata, beh… si comprende senza alcun dubbio, quanto noi tutti, siamo oggi come Davide dinnanzi all’imponente Golia e quindi, per resistergli e sopravvivere, dobbiamo iniziare a pensare di combatterlo, salvando ciò che ancora resta della nostra libertà, ma soprattutto di quel po’ di valori di democrazia.

Ecco perché penso che vi è soltanto un modo per fare pulizia: sì…. bisognerebbe fare come nella foto in allegato: scippargli la testa a tutti!!!

Corruzione??? Un male da contrastare col massimo impegno!!!

Ho letto stamani di un’inchiesta dei giorni scorsi che ha visto coinvolti funzionari della protezione civile della Regione Siciliana e di un imprenditore finito ai domiciliari…

Il tutto sotto gli occhi delle forze dell’ordine che hanno ripreso con delle telecamere i passaggi delle “caramelle”, erano chiamati così i soldi che venivano avvolti in dei pacchetti e che passavano da mano a mano…

Denaro per accelerare quelle procedure amministrativi e gli adempimenti per velocizzazione le pratiche di liquidazione  o per realizzare una delle tante varianti in corso d’opera…

Il nuovo governatore siciliano, Renato Schifani portato a conoscenza di questi gravi fatti ha dichiarato:  “Corruzione è un male da contrastare col massimo impegno. Esprimo il mio massimo apprezzamento per l’inchiesta della magistratura sul presunto episodio di corruzione che sta interessando la Protezione civile regionale. Auspico che si faccia luce il prima possibile su quanto accaduto”. 

“Ribadisco – ha aggiunto il governatore – che la corruzione è un male che contrasteremo sempre con il nostro massimo impegno. Trasparenza e legalità sono i due principi fondanti del mio governo e saremo sempre rigorosi e inflessibili di fronte a qualsiasi situazione di illegalità”.

Tutti noi vorremmo che queste parole si trasformassero in realtà, ma osservando, ciò che è accaduto in questi lunghi anni grazie a molti suoi predecessori, c’è poco da stare allegri e quindi vedremo quale direzione saprà prendere questo nuovo governo regionale.

Intanto questa ennesima inchiesta dimostra quanto fallace sia la nostra amministrazione e in particolare sono proprio i suoi colletti bianchi che dimostrano essere a tutti i livelli ben disponibili a farsi corrompere.

Sì… auspicare non costa nulla, ma pensare che i siciliani siano dei creduloni potrebbe condurre a rischi incontrollabili e che non conviene attuare; vedremo in questi mesi quanto accadrà, ma fintanto che non si blindano tutte quelle procedure burocratiche, si resta limitati in quei tentacoli che obbligano ogni giorno molti imprenditori a dover pagare, quasi che questa consuetudine rappresentasse un “pizzo” obbligato, che si somma a quello a cui già ahimè si è costretti!!!

Bisogna togliere questo potere a quei funzionari, dirigenti, ma anche a quei responsabili dei pubblici uffici, perché solo così forse s’inizierà a fare pulizia e si inizierà a vedere un sistema limpido e soprattutto che funziona, altrimenti continueremo a contare di nuove inchieste che alla fine non producono nulla d’interessante…    

Il presidente Schifani inizia il suo mandato revocando qualche incarico!!!

Il presidente della Regione, Renato Schifani, in qualità non solo di Presidente della Regione ma di commissario delegato per l’attuazione degli interventi ha iniziato a rimuovere alcune figure note, da tempo dirigenti di importanti Dipartimenti regionali…

Mi sentirei quasi di anticipare i nomi che a breve verranno rimossi da altre strutture ma seppur ho già anticipato a qualche amico/a i nomi, lascio al tempo e soprattutto al Presidente il piacere di comunicarli…
 

Certo, l’inizio non è male, d’altro canto se realmente quanto dichiarato “Il mio governo sarà inflessibile sull’applicazione del principio della massima trasparenza e della massima responsabilità. Se vi sono soggetti che tendono a delinquere, spacciandosi per tutori della legalità, prima o poi pagheranno. Noi saremo molto rigorosi nella selezione preventiva dei futuri direttori generali, non solo sotto il profilo della moralità, dell’affidabilità, ma anche della qualità professionale, di come hanno operato in passato. La corruzione è un male che dobbiamo combattere”, verrà messo in campo, forse qualcosa finalmente nella nostra regione – dopo tanti proclami inutili, potrebbe cambiare…

 
Il sottoscritto – per come ho già scritto, in particolare sui fondi del PNRR che stanno per giungere – non crede molto a quanto è stato detto, anche se mi fa piacere sapere che il Presidente appena insediatosi ha detto: “verrà costituito un organismo di tre soggetti che, probabilmente a titolo gratuito, vigileranno sui flussi di denaro del Pnrr. Questo gruppo di lavoro sarà composto da altissimi esponenti delle istituzioni in pensione, i quali avranno funzioni di controllo ma serviranno anche da deterrente per la mafia attratta dai flussi di parecchi miliardi di euro che arriveranno in Sicilia. La mafia non ha colore politico, guarda l’interesse, noi dobbiamo stare molto attenti e lo saremo”!!! 

Minc… che frase altisonante, la mafia stara certamente tremando dinnanzi a queste forti dichiarazioni!!!

Vorrei permettermi di non menzionare quelle analoghe frasi dette dai suoi predecessori in questi lungi anni, ma preferisco soprassedere, d’altronde basti costatare come molti di essi siano stati negli anni non solo indagati, ma bensì condannati per associazione mafiosa!!!  
Quindi, caro Presidente Schifani, mi permetta di aggiungere che con le parole non si fa niente… perché con i fatti che si è fatta la storia della nostra bella terra e che ahimè a portato a contare i morti, già… di chi realmente la mafia la combattuta (e purtroppo non c’è più…) e di chi viceversa con quella associazione criminale ci è andata a braccetto e ancora – grazie ad essa – siede in quelle poltrone vellutate!!!
I fatti daranno ragione, vedremo a chi dei due…

Pubblica amministrazione in Sicilia: condanne per 36 milioni e 875.768 euro!!!

Incredibile, ma se i numeri finali sono quelli riportati nel titolo di apertura, bisogna iniziare a credere che sono in molti a non volersi sottrarre a quei comportamenti gravi, siano essi semplici dipendenti che ancor più funzionari, amministratori o dirigenti… 

A vedere l’ammontare delle somme furtivamente sottratte, viene da pensare che a nessuno di loro, di quanti cioè hanno partecipato a quei raggiri, sia venuto in mente di doversi preoccupare delle possibili conseguenze, già… è come essi ritengano l’intervento giudiziario una baggianata, qualcosa a cui si potrà nelle opportune sedi e aggiuegerei con i legali giusti, rispondere a quelle accuse, senza pagar mai per i furti realmente commessi!!!

Perché di questo si tratta… di furti e loro, quanti hanno rubato, sono dei ladri!!!

Pensano di restare impuniti e chissà forse alla fine riusciranno pure a farla franca e difatti questo è il messaggio che da anni passa nel nostro paese…

Vuoi delinquere??? Sia che tu sia un delinquente mafioso o anche una psedua persona perbene che da sempre ruba, alla fine si è riusciti nell’intento e cioè ottenere quanto nel corso della loro vita non sarebbero mai riusciti ad ottenere!!!

Poi che in quel passaggio, si è persa quel po’ di dignità che ancora possedevano non fa nulla… sono diventati come mercenari, già si prostituiscono come puttane pur di compere ogni giorno attraverso quelle corruzioni e quei comportamenti dannosi gravi, per di più a scapito della pubblica amministrazione…

Ecco quindi che nella nostra regione siciliana la Corte dei conti ha emesso ben 126 sentenze in materia di responsabilità amministrativa nei confronti di 222 dipendenti pubblici ed ha altresì pronunciato condanne per 36 milioni e 875.768 euro!!!

Ora se quei soldi torneranno nuovamente nelle casse regionali sappiamo bene che è un’utopia e quanti di loro finiranno a pagare per le proprie colpe all’interno di un penitenziario, anche questa è una circostanza che definirei remota!!!

Le sentenze è vero colpiscono quanti si sono indebitamente appropriati delle somme per fini personali oppure ne hanno fatto richiesta per un uso diverso da quello per il quale erano stati concessi, ma alla fine come sempre accade, nessuno pagherà mai, già… tra l’altro non perderanno neppure quel proprio posto di lavoro, anzi chissà non è detto che  possano cederlo ai propri figli, che vedrete, dimostreranno con il tempo di possedere quegli stessi geni “infetti” dei loro genitori!!!

Una regione contagiata la nostra e ahimè nessuno fa nulla per cambiare questa condizione, ne la politica, ne l’imprenditoria e ancor meno le nostre istituzioni che in talune corcostanze si sono dimostrate essere altrettanto colluse, ma purtroppo vanno sommati molti cttadini, sempre pronti a dimostrarsi disponibili ad accettare le regole imposte, ma soprattutto ben omertosi dal portare alla luce tutte quelle nefandezze!!!

Shhhh… stiamo in silenzio, sì, lasciatelo parlare, tanto come si dice “lui parla e lui si sente” e mentre egli urla a gran voce quanto di fatto accade in questa terra, noi attraverso questo sistema collaudato, diventiamo ogni giorno che passa più forti!!!


Ho fatto un sogno: un Curatore rischia d’essere condannato a causa dell’irragionevole durata della procedura fallimentare ad egli assegnata!!!

Credo di possedere dei poteri sovrannaturali… 

In particolare, mi capita di anticipare quanto sta per accadere sotto il profilo giudiziario!!!

Mi riferisco ad esempio a procedure quali sequestri, confische, fallimenti, ma non solo, vedo i volti di taluni soggetti che certamente non conosco, ma che occupano posizioni di rilievo quali quella di responsabili amministrativi e/o contabili d’uffici pubblici, alti dirigenti, direttori di lavori o della sicurezza, e per finire mi compaiono alcuni visi, mi sembra che siano legati alla politica o all’imprenditoria!!!

Sì…li vedo, già in quel mio sogno sono partecipe diretto ai loro arresti, già… è come se fossi lì, e dire che solitamente non ricordo mai i sogni, ma questi permangono nella mia mente come fossero reali, tanto che quando giungono nel sogno, mi alzo di soprassalto e ricordo perfettamente ogni circostanza.

Solitamente faccio passare qualche ora e subito dopo mi metto alla ricerca di quei soggetti, difatti, per avere conferma del sogno controllo se vi sia qualche notizia nelle pagine web, per poi scoprire che non vi è nulla ed allora mi chiedo, se forse quel sogno fosse frutto di una fantasia o non rappresentasse una vera e propria premonizione…

Quando finalmente quel sogno comincia a svanire, ecco dopo pochi giorni venir fuori la sorpresa, l’individuo immaginato in quel sogno prende forma, ed ora ne conosco generalità e occupazione!!!

Ovviamente nei miei post cerco di non parlarne, difficilmente ne faccio riferimento, anche se in più di un’occasione ho anticipato quanto a breve sarebbe accaduto in taluni settori e cosi poi è stato…

Questa volta per dimostrare che quanto sopra sia realmente vero, vi anticipo un sogno fatto stamani…

Trattasi di un curatore fallimentare, colpevole di una condotta inerte: l’aver dilatato appositamente i tempi della durata della procedura, per ottenere così il pagamento prolungato del proprio compenso o le parcelle di amici e/o familiari… 

Nel sogno si evidenziava come l’inerzia fosse servita nel deperire i beni immobili acquisiti all’attivo, cagionando così un notevole danno patrimoniale al fallimento intervenuto…

Difatti, dall’eccessiva durata della procedura – in contrasto con il dovere di diligenza e perizia richiesti per lo svolgimento dell’attività professionale relativa all’incarico di curatore – era emersa, grazie ad una denuncia presentata in Procura, la responsabilità di quel curatore per  colpa grave.

Alla fine nel mio sogno il curatore è stato condannato e costretto a risarcire personalmente non solo quanti erano iscritti in quel fallimento, ma anche e soprattutto la pubblica amministrazione…

Come ho scritto sopra, non posso dirvi di chi si tratta, questa è una facoltà che ancora non possiedo, ma statene certi… tra qualche giorno scopriremo il nome ed il cognome!!!

Musumeci a Draghi: «Rivedere Accordo Stato-Regione su concorsi della dirigenza»

La riapertura del confronto tra Stato e Regione per poter rivedere l’Accordo sottoscritto nel gennaio scorso e assicurare così alla Sicilia il pieno impiego delle risorse destinate con il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

A chiederla, con una lettera al premier Mario Draghi, è il presidente della Regione Nello Musumeci, alla luce, soprattutto, del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, recentemente firmato a Palazzo Chigi tra governo centrale e le Organizzazioni sindacali.

In particolare, scrive il governatore siciliano, «talune previsioni (contenute nell’intesa raggiunta nello scorso gennaio), come quelle in materia di preclusione dei concorsi per la dirigenza, non consentono il ricambio generazionale a fronte dell’opposta esigenza di rafforzare l’azione amministrativa». 

Pertanto, per il governo dell’Isola si rende necessaria «un’adeguata riconsiderazione che tenga conto delle ineludibili esigenze di efficienza e rigenerazione dell’Amministrazione regionale, ferme e impregiudicate restando le esigenze di selettività professionale e specialistica».

Nella sua nota, Musumeci ricorda come il Piano sottoscritto in attuazione dell’Accordo Stato-Regione abbia già prodotto, con l’approvazione della legge di Stabilità,  alcuni effetti come le «riduzioni strutturali degli impegni di spesa corrente, rispetto a quelli risultanti dal consuntivo 2018».  

Tuttavia, aggiunge, «sin da subito è emersa l’esigenza di alcune limitate modifiche che tengano conto del mutato contesto istituzionale, a partire dalla conclusione dell’accordo che il Suo Governo ha opportunamente concluso nel settore del lavoro pubblico». 

Da qui la richiesta di deroga anche per quanto concerne i concorsi per la dirigenza.

Pur di voler governare e quindi sottomettere questa nostra terra, provano a compiere le porcate più indegne!!!

Già… ho letto in questi giorni alcuni articoli sul web e il solo pensiero, mi ha fatto venire il voltastomaco…

Sarebbe opportuno che alcuni nostri politici regionali e/o nazionali, capissero – una volta e per tutte – come ormai sia giunto il tempo di abbandonare ogni velleità politica, perché – a causa certamente anche della pandemia – tutto in questi mesi è andato perso!!!

D’altronde, basterebbe semplicemente comprendere come la nostra economia sia allo sfacelo, di quanto la disoccupazione abbia toccato numeri altissimi e di come non vi sia più nulla che stimoli i nostri imprenditori ad investire non solo il proprio denaro, ma anche il proprio tempo, già… per portare avanti quella speranza che si può dire essere ormai tramontata!!! 

In parole povere questi continui “lockdown“, hanno provocato la sospensione della maggior parte delle attività e quelle che ancora ahimè sopravvivono, parlo naturalmente di quelle strettamente “legali“, si ritrovano ad essere profondamente indebitate e prossime alla chiusura… 

E quindi, mentre la gente sta morendo di fame… (se pur tra essi molti godono ancora degli aiuti di Stato) ecco che qualcun altro, ha voglia di sparare cazz… discutendo azioni di politica, di programmi, di cambiamenti da realizzarsi, dimenticando che sono proprio loro – ancor prima del “covid” – ad aver infettato questa terra con le loro politiche sterili e rendendola vergognosamente ultima!!!

Credetemi… la “mafia” in confronto a questi individui gli fa un basso, quei suoi affiliati paragonati a certi nostri politici risultano essere dei fessi, perché qui parliamo d’individui esperti in tutte quelle tattiche di raggiro, truffe, meccanismi corruttivi e soprattutto clientelari che li hanno posti in quelle poltrone, dalle quali dimostrano non volersi minimamente staccare!!!

E d’altronde basti osservare gli atteggiamenti di devozione con cui la maggior parte dei cittadini convive, gli stessi che restano impigliati in quella tela di ragno ben congegnata e dalla quale non riescono a disincastrarsi e non perché non si vorrebbe ciò…

No… la maggior parte dei miei conterranei preferisce restare legati lì, chissà forse per ricevere il morso di quel aracnide sapendo di non dover attendere molto… 

Eppure, quasi fossero plagiati o ancor peggio… “disponibili” a farsi succhiare quel po’ di linfa presente nel loro corpo, essi sono come fragili corpi inermi, in attesa di quei vampiri affinché possano appagare i loro bisogni…

Peraltro basti osservare quanto accade quotidianamente per vedere come la maggior parte dei miei conterranei – mi riferisco alla parte più ovina tra essi – continui a seguire quelle segreterie e quegli esponenti politici della peggiore specie…     

Si ora ci raccontano di un patto fondato su programmi certi che determineranno un salto di qualità dell’azione politica… basato su pochi, ma concreti punti!!!

Ecco quindi tutta una serie di promesse, d’interventi da realizzarsi a stretto giro, d’iniziative da compiersi appena ripreso lo scettro del comando…

Incredibile… sono gli stessi  soggetti che hanno governato in maniera inconcludente per decenni questa nostra terra, che hanno assecondato in tutti modi possibili quell’associazione criminale, che dopo aver posto in quegli uffici pubblici istituzionali tutta una serie di dirigenti incapaci e analfabeti, già…  dopo aver fatto passare leggi ad hoc per i propri interessi personali o per portare avanti quell’assistenzialismo marcato divenuto piaga per il nostro territorio, sì… dopo quanto sopra, hanno ancora il coraggio di presentarsi e di parlare!!!

Speriamo solo che verrà un giorno in cui i siciliani daranno una pedata in culo a tutti questi soggetti che hanno saputo fare di questa terra, il paese degli inciuci, del malaffare, delle collusioni…

Non è più tempo di continuare ad affidare le nostre speranze alle procure nazionali o alle forze dell’ordine, è tempo di dimostrare – tutti noi siciliani – di possedere con i fatti  (come ripete spesso quel medico legale nei romanzi del “Commissario Montalbano”) quei cosiddetti “cabbasisi”, altrimenti anche quel po’ di dignità che che ancora ci resta, scomparirà per sempre… 

Tremano i politici ed i "colletti bianchi": Vito Nicastri sta collaborando!!!

Già… a quanto sembra, l’imprenditore di Alcamo delle energie rinnovabili Vito Nicastri, ha deciso di collaborare con la giustizia!!!
L’inchiesta della Procura di Palermo, inizia a fare paura a molti, sia perché egli è ritenuto tra i finanziatori della latitanza di Matteo Messina Denaro, ma soprattutto per quei suoi collegamenti con il mondo della politica, tra Palermo e Roma!!!
L’inchiesta si sta allargando a macchia d’olio…  non solo perché ha coinvolto l’ex sottosegretario della Lega Armando Siri, ma soprattutto perché sembra che stiano uscendo i nomi di alcuni assessori e dirigenti regionali della giunta Musumeci…
Il terremoto era stata già preannunciato dal sottoscritto… basta riguardarsi molti dei miei post, in particolare quando avevo scritto su quegli assessorati Energia e Ambiente e Territorio, che non mi convincevano minimamente… 
Certo, ora che Nicastri ha deciso di collaborare, quanto avrà da dire rappresenterà un duro colpo sia per quel clan mafioso di Matteo Messina Denaro, ma soprattutto per quell’area da sempre definita “grigia”, dove gli interessi d’affari mafiosi s’incontrano con quelli della politica e dei colletti (amidati) bianchi…  
L’indagine, come ormai consuetudine,  ha svelato un giro di mazzette alla Regione siciliana…. 
Tangenti che sarebbero andate – secondo gli inquirenti – nelle tasche di diversi funzionari, affinché si  potessero avere agevolazioni nei loro affari nel campo delle energie rinnovabili…
Ovviamente le mazzette sarebbero servite anche a stoppare i concorrenti…  ed ora con le sue rivelazioni al vaglio dei magistrati, Nicastri potrebbe fare luce su quel giro di tangenti, che sarebbero andate anche ad altri soggetti non indagati, di cui finora non si è parlato, ma che a breve potrebbero essere chiamati per raccontare ai magistrati, cosa è realmente accaduto!!!
Un pensiero per quanti (ancora a piede libero) hanno partecipato a quelle collusioni ed ora a seguito delle attuali collaborazioni hanno fortemente paura di restare coinvolti (già… forse sarebbe meglio che si consegnassero alla giustizia…): E poi ti accorgi che il posto in cui ti sentivi più al sicuro era nell’instabilità di quel tremare!!!

ACOSET: Chi detiene l’acqua… abbia almeno la creanza di non sputarla sui propri clienti!!!.


Uno dei detti che solitamente più di altri viene pronunciato dai miei concittadini è: “U pisci… feti da testa!“.
Prima di raccontarvi quanto mi è occorso, vorrei riportare alcuni punti descritti nella carta dei servizi della Società “ACOSET“!!!

La circostanza più aberrante è quando a Pag. 3 riporta: L’Acoset S.p.A. si basa su un sistema decisionale fondato sulla qualità come fulcro di un coordinato ed organico processo di regolazione. 

Tale esigenza nasce dall’assumere tale sistema come regola di comportamento generalizzato, ovvero di allineare le proprie procedure agli standard di qualità imposti dalla norma UNI EN ISO 9001:2008 ed attivare gli strumenti che permettano il rispetto dei principi della “customer satisfaction”. Fa capo a tali strumenti la carta dei servizi che rappresenta per i Clienti le condizioni migliorative del contratto.

Per uno come il sottoscritto che da sempre si è interessato di qualità nel propria professione, debbo pensare che questa società non sappia neppure di cosa si stia parlando…
Vorrei aggiungere inoltre che lo stesso, risulta essere “formatore” per cui sin d’ora  mi rendo disponibile – in maniera gratuita – nel caso in cui fossi contattato, a spiegare le modalità operative per attuare la gestione di qualità…

Passando al punto  “1.2.3 Continuità” vi è scritto: l’Acoset garantisce un servizio continuo, regolare e senza interruzioni. Qualora si verifichino interruzioni, imputabili a guasti, o a manutenzioni necessarie per il corretto funzionamento dell’erogazione, l’Acoset si impegna a ridurre al minimo necessario i tempi di disservizio. 
E concludo con l’ultimo punto al sottoscritto molti caro…
1.2.2 Imparzialità: L’Acoset si impegna ad agire in-modo obiettivo, giusto ed imparziale!!! 
Quest’ultimo passaggio è fondamentale, per quanto andrò di seguito a rappresentare.

Vi starete chiedendo per quale motivo sto scrivendo un post sull’Acoset…???
Semplice, perché da un mese circa – se pur sollecitati a mezzo telefono, mail, di presenza e infine a mezzo PEC, hanno lasciato una propria abitazione familiare senza acqua, precisamente in località Pedara, Corso Ara di Giove 382 per l’interno fate riferimento alla PEC ricevuta con indirizzo mittente: nicolacostanzo@pec.it!!!
L’ultima telefonata l’ho compiuta proprio stamani, alle 12,30, ma tanto ormai mi sono convinto… telefonare loro non serve a nulla, perché questa società non possiedono alcun sistema di registrazione, verifica e controllo, d’altronde a completamento di quanto riportato, provate a inserire nella loro pagina web – alla voce disservizi – il vostro cognome e numero di contratto, vedrete… comparirà la dicitura: “ERRORE D’INSERIMENTO”!!! 
Ma forse l’errore è da ricercare altrove, sì… in quella abituale metodologia dell’essere strafottenti, in quella dimostrata poca professionalità, nel pensare esclusivamente a ricevere il proprio stipendio e mai a dare il meglio di se, per la società per la quale si opera!!!
Peraltro, se pensate che dopo un mese di lamentele e provando ad inserire i propri dati nella voce verifica stato del tuo reclamo – (anche inserendo altri nominativi di familiari che usufruiscono dello stesso servizio… ) quella pagina indirizza tutti i suoi utenti alla pagina sotto riportata, è tutto che dire… 
Già… da dove dovrei iniziare… forse da quel sistema qualità UNI EN ISO 9001:2008″ totalmente fittizio (o forse come solitamente avviene, posti in ordine in procinto delle visite ispettive dei certificatori esterni, chiamati a verificare tutti i processi di lavorazione… appuntamenti che come ben si sa, sono anticipatamente concordati dalle parti…)???
Anche perché da un punto di vista sostanziale la messa in pratica di quello strumento strategico, si dovrebbe tradurre nella riduzione del rischio di non rispettare quanto promesso ai clienti e nella capacità di tenere sotto controllo i processi tramite la misurazione delle prestazioni e l’individuazione di adeguati indicatori!!!
Ah… dimenticavo, colgo nuovamente l’occasione di offrire i miei servizi – sempre in maniera gratuita – in quanto il sottoscritto è abilitato nella “Gestione della Qualità” di qualsiasi organizzazione che intenda rispondere contemporaneamente sia all’aumento dell’efficacia ed efficienza dei processi interni, che al miglioramento della soddisfazione dei propri clienti.
Riprendendo quindi il punto “1.2.3. (4.5.6.7.8.9………..) Continuità… mi auguro che non si debba continuare a contare fino a un miliardo, prima di avere il piacere di intravedere un vostro tecnico proprio lì, dinnanzi al mio contatore, affinché di risolva il problema del disservizio …
E sì… perché ora viene il punto che più di tutti da al sottoscritto… fastidio: quel mancato adempimento della voce “Imparzialità” 1.2.2!!!
Perché il sottoscritto conosce bene il modo d’agire “clientelare” di questa nostra terra: non per nulla… cerco di contrastarlo ogni giorno, non solo con parole, ma soprattutto con i fatti… già, quei continui esposti presentate presso gli organi di competenza!!!
Ma d’altronde è così che funziona da noi quando si ha una difficoltà… si cerca di affrontarla non procedendo per come è giusto fare, ma iniziando a cercare quale amico possa risolverci il problema!!! 
Si… quell’amico dell’amico che inizia a chiamare un altro amico, il quale  provvederà a chiamare l’amico funzionario di quella società che immediatamente chiamerà il proprio subordinato (anch’egli amico), chiedendogli di risolvere personalmente quel problema, in quanto la richiesta è stata fatta da un suo intimo amico… e finalmente così – tutti gli amici degli amici – saranno  felici e contenti!!!
Certo… non il caso dell’Acoset… e sì… perché: “essa garantisce tutti i suoi Clienti in quanto l’erogazione dei servizi offerti è fondata sul principio di eguaglianza dei diritti dei cittadini-Clienti e nessuna distinzione viene compiuta, affinché si tuteli sempre e in ogni circostanza,  il rapporto contrattuale e la qualità del servizio offerto”.
Che dire… mi auguro quantomeno che questo mio post serva ad ottenere non solo quanto per le vie ordinarie e formali non si è riusciti ad esplicare, ma soprattutto a migliorare tutti quei disservizi, che a vedere l’esempio riportato accanto, erano quasi giornalieri!!!

Il sistema "Catania": Quando attaccato si chiude a riccio!!!

Sento dire che le cose stanno cambiando… 
Sì… che gli uomini e le donne preposti in taluni uffici pubblici, dirigono con sempre più professionalità quelle strutture loro assegnate e che grazie ad essi sono visibili tutta una serie di differenze in positivo rispetto agli anni passati…
Sarà… ma il sottoscritto non nota alcuna differenza, anzi tutt’altro, una differenza la percepisco e cioè che quel sistema è andato sempre più in declino!!!
Innanzitutto mi sono sempre chiesto: in quali modi sono stati assegnati quegli incarichi dirigenziali?

Hanno per caso vinto qualche concorso pubblico oppure sono stati assegnati come sempre avviene e quindi grazie ad una mera raccomandazioni politica o familiari, quel classico cerchio magico legato forse a qualche loggia massonica?

E sì perché visti i risultati non può che essere cosi e guai a far notare qualche disservizio o per non dire l’inadeguata professionalità di un suo subalterno, perché il sistema si chiude a protezione come un riccio!!!
L’importante infatti è proteggersi con ogni mezzo, con ogni azione… poiché se cade uno, cade tutto l’apparato!!!
Ed allora ci di protegge a vicenda su tutto…
Dirigenti, funzionari, impiegati per giungere fino agli uscieri… ciascuno è demandato ad un compito e cioè quello di garantire il sistema, così com’è… l’importante è che vada sempre avanti senza intoppi!!!
A dover pensare che quasi tutto il sistema produttivo sia corrotto da questa particolare metodologia clientelare, osservare come i processi organizzativi sono basati su principi di raccomandazione o ancor peggio, decisi dai poteri alti della politica, fa comprendere il perché molti giovani – colmi di una dignità scomparsa – preferiscono allontanarsi da questa terra per cercare altrove la loro strada… sì quella meritocrazia che questa regione non ha saputo offrire loro!!!
Cosa ci resta??? Nulla… una classe formata da emeriti ignoranti, individui non solo impreparati, ma anche presuntuosi, il cui unico interesse è giungere a fine mese per ricevere quello stipendio immeritato…
Ma cosa possiamo fare… 
Cosi vuole il sistema, cosi vuole la maggior parte dei cittadini, sono gli stessi d’altronde che a turno usufruiscono di quelle proprie amicizie, e difatti stanno in totale silenzio e conducono le loro vite in maniera omertosa, perché d’altro canto sono i primi ad aver goduto di quelle irregolarità!!! 
Per fortuna che tra tanta gente spregevole, c’è sempre qualcuno che si ribella, che non si piega a quel sistema, che continua a vivere seguendo la propria morale, facendo emergere i problemi e ove necessario, denunciando presso le opportune sedi!!!
Si, siamo in pochi… ma buoni, d’altronde non si dice sempre che le persone perbene si contano sul palmo della mano???

Ripugnanti: I dirigenti di Forza Italia in Lombardia e Piemonte fortemente occupati a spartirsi tangenti!!!

Sono 43 gli ordini di custodia cautelare emessi nell’inchiesta della Dda e ben 95 le persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d’ufficio.
Siamo alle solite, basta far passare qualche giorno che si scopre l’acqua calda dove i soliti politici, amministratori pubblici e imprenditori, partecipano ad ogni tipo di associazione a delinquere, pur di aggiudicarsi gli appalti pubblici!!!
Uno schifo… viene il voltastomaco e il bello è dover assistere a come, alcuni esponenti politici di quel partito, in questi giorni di campagna europea, provano a contattarci telefonicamente o tramite messaggi whatsapp, per ricordarci quella loro presenza alle prossime elezioni…
Ora vorrei chiedere ad alcuni di loro… osservando le metodologie applicate dai quei loro colleghi del nord, con quale entusiasmo pensano che possiamo votarli???
L’elenco dice che vi sono due dirigenti di quel partito arrestati, un consigliere regionale, un sottosegretario all’area “Expo” della regione Lombardia, un consigliere comunale milanese candidato alle Europee che sarebbe stato nel libro paga di un imprenditore del settore rifiuti e continuando nell’inchiesta, vi è anche il caso di “istigazione alla corruzione” nei confronti del presidente della Regione milanese, Attilio Fontana, che non è attualmente indagato, ma… caso strano, non avrebbe denunciato la circostanza e per concludere, è stato chiesta alla Camera l’autorizzazione all’arresto per finanziamento illecito del deputato sempre di Fi, Diego Sozzani….
Secondo il gip R. Mascarino, riportando una conversazione intercettata dagli inquirenti dimostra come l’ex consigliere regionale in Piemonte e dal 2018 deputato di Forza Italia, evidenzia come quella elezione in Parlamento aveva come scopo principale quello di procacciarsi nuovi clienti per il proprio studio tecnico, dal momento che lo stesso svolge la professione di ingegnere!!!
Naturalmente nella cerchia, oltre i politici e gli imprenditori, vi erano anche i dirigenti pubblici, tra cui alcuni a libro paga di imprenditori, come uno di questi che avrebbe concesso 5.000 euro al mese, in cambio di essere il favorito negli appalti dell’AMSA…
Certo ora il coordinamento regionale di Forza Italia Lombardia ha disposto la temporanea “sospensione” (quanta delicatezza… non è che li prendono a calci in culo…)  da quelle cariche all’interno del partito… 
A dirlo è proprio il presidente dei deputati di Forza Italia, Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale in Lombardia; strano che da un lato non abbia adottato un protocollo di legalità e di contrasto alla corruzione all’interno di quel suo partito… ma nel frattempo parla di linea garantista e difatti prende subito le difese di propri dirigenti colpiti da quei provvedimenti cautelari, che avranno tempo per dimostrare l’estraneità ai fatti che vengono ora loro contestati…
Ma vorrei sapere… ha per un momento guardato i video di quell’inchiesta??? 
Su una cosa comunque sono d’accordo, quel partito ha una lunga esperienza giudiziaria ed è perfettamente preparato su aspetti legali, basti osservare le inchieste nelle quali alcuni suoi referenti sono stati sottoposti e inoltre non dimentichiamoci i molti nomi di molti di quei suoi iscritti, sì… esimi difensori. 
Passano gli anni, ma quei soggetti ripugnanti non vanno mai via, già… ritornano sempre in modo puntuale e nonostante i controlli, le leggi e quant’altro, si ha come l’impressione che la storia non abbia insegnato loro nulla…
Ripugnanti, sì… non mi stancherò di dirlo, veri e propri esseri immondi!!!